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Decide Soffia, le rossonere superano il Como

Credit Photo: Francesco Passaretta - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Al PUMA House of Football, il primo gol di Angelica vale l’1-0 e serve a blindare il sesto posto.

Rimaneva blindare il sesto posto nella Serie A Femminile e battendo 1-0 il Como Women, le rossonere si sono assicurate in anticipo il comando matematico della Poule Salvezza. Due giornate al termine, +8 di vantaggio: verdetto in cassaforte. Al PUMA House of Football ha deciso il primo gol stagionale di Angelica Soffia, che regala una vittoria importante e speciale perché la 100ª nella nostra storia. Non una gara molto vibrante, il Milan è stato bravo a colpire presto e a non concedere praticamente niente. Un pomeriggio comodo, una prestazione vogliosa.

Immediato riscatto dopo il pareggio di Pomigliano, le ragazze di Mister Corti salgono a quota 37 punti in classifica. In generale, dalla post-season in poi, nessuna squadra ha vinto più del Milan (cinque successi, al pari della Roma). E con Soffia salgono a quattordici le marcatrici rossonere differenti in campionato (solo la Roma ne conta di più). La prossima tappa nel calendario sarà la trasferta di Napoli, in programma nel prossimo weekend, da affrontare con il desiderio di metterci il massimo impegno per concludere al meglio.

LA CRONACA
È il Milan a prendere l’iniziativa: al 5′ il mancino debole di Cernoia dal limite si spegne a fil di palo, così come al 10′ l’incornata di Piga sugli sviluppi di un angolo. Al 24′ una bella palla di Asllani fa correre a campo aperto Dompig, imprecisa nel passaggio a Ijeh. Palleggio paziente, azioni offensive ragionate. Una di queste permette al 27′ di sbloccare la gara: cross-assist di Bergamaschi e colpo di testa di Soffia all’angolino. Il gol dello svantaggio scuote il Como, in attacco al 28′ grazie allo spunto di Sevenius bloccato dal portiere. Sale in cattedra Vigilucci: al 39′ calcia alto sprecando una ripartenza, al 41′ non riesce nella deviazione sottomisura su servizio di Bergamaschi. Nel mezzo, ci prova senza effetto anche Ijeh. Nel recupero, tentativo timido di Kaján. 1-0 al riposo.

A inizio ripresa si nota il cambio di atteggiamento da parte delle biancazzurre, maggiormente partecipe nonostante non riescano a creare sostanza in attacco. Pur gestendo, restano le rossonere a mordere in attacco: al 57′ al bello scambio Dompig-Ijeh manca la finalizzazione, al 62′ Dompig sbilenca dopo la percussione di Bergamaschi. Che chance al 67′, quando Laurent in piena area raccoglie l’invito di Ijeh – brava a dribblare nello stretto, Gilardi compresa – però a botta quasi sicura viene rimpallata da Rizzon. Emozioni col contagocce, avanza il cronometro e prendono piede i cambi i quali, comunque, non danno una sterzata. All’87’ pallonetto innocuo di Ijeh all’87’, nel recupero destro a lato di Picchi dalla distanza e poco più. Triplice fischio: 1-0.

IL TABELLINO

MILAN-COMO WOMEN 1-0

MILAN (4-3-3): Giuliani; Bergamaschi, Mesjasz, Piga, Soffia (28’st Guagni); Cernoia, Mascarello (17’st Rubio Ávila), Vigilucci; Dompig (28’st Nadim), Asllani (17’st Laurent), Ijeh (49’st Swaby). A disp.: Copetti; Fusetti; Marinelli, Stašková. All.: Corti.

COMO WOMEN (4-2-3-1): Gilardi; Bergersen, Rizzon, Cox, Zanoli; Pastrenge (23’st Picchi), Hilaj (35’st Karlernäs); Kaján (9’st Martinovic), Škorvánková, Monnecchi; Sevenius. A disp.: Korenčiová; Bianchi, Lipman, Skovsen; Colombo, Regazzoli. All.: Maccoppi.

Arbitro: Burlando di Genova.
Gol: 27′ Soffia (M).
Ammonite: 23′ Mascarello (M), 35′ Zanoli (C), 47’st Bergamaschi (M).

Pirone rovina la festa della Lazio Women, biancocelesti acciuffate dalla Ternana Women al 90’+3

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Non sono mancate emozioni e spettacolo nel big match della 28a giornata di Serie B. Lo stadio Mirko Fersini ha accolto con calore la Lazio Women, i tifosi sognano la promozione in Serie A tanto quanto le biancocelesti allenate da Gianluca Grassadonia. Il tecnico biancoceleste ripropone il prolifico tridente offensivo Moraca, Visentin e Popadinova, risponde la Ternana con le migliori undici a disposizione.

Doppio pericolo ravvicinato per la Lazio Women già nei primi minuti del primo tempo, prima Chiara Vigliucci calcia alta sopra la traversa e dopo è invece Emma Guidi a compiere il miracolo con un riflesso che mette in corner il colpo di testa di Valeria Pirone. La pressione della Ternana è veramente alta, le biancocelesti faticano a imporre il loro gioco offensivo ed è merito delle ospiti che corrono senza fermarsi. Noemi Visentin crea il primo pericolo per le padrone di casa, provando il suo formidabile tiro a giro sul secondo palo. Corner pericoloso, ancora Visentin si gira rapidamente e colpisce il pallone, gran risposta di Katia Ghioc e Eleonora Goldoni cerca il tap-in. Tuttavia la centrocampista era in fuorigioco.

Gara impegnativa anche per il direttore di gara; la grinta in campo è tanta e palpabile e la prima ammonizione arriva all’11’ ai danni della capitana delle Aquilotte Antonietta Castiello. Pirone va giù al limite dell’area di rigore della Lazio al 15′, l’arbitro è vicino e non sanziona il contatto con Eriksen.

Occasioni da una parte e dall’altra, la posta in palio è alta e il livello di qualità in campo testimonia il merito di entrambe le squadre di giocarsi la promozione in Serie A. La magnifica conclusione in torsione di Giusy Moraca al 23′ viene miracolosamente salvata dalla grande parata di Ghioc. La Lazio resiste ai tentativi di impostazione delle avversarie, Moraca è di nuovo protagonista invece al 28′ con un tiro respinto da Ghioc. La squadra di Grassadonia riesce a costruire diverse azioni pericolose. Clima acceso anche a bordo campo: Grassadonia si sbraccia per spronare le sue, sembra essere invece più teso e osservatore. Al 37′ Maja Göthberg non trova per millimetri il pallone si divora il gol del vantaggio. Di Criscio entra sul pallone in maniera impeccabile quando Visentin entra in area di rigore al 39′, nessuna protesta per l’attaccante biancoceleste.

Il vantaggio per la Lazio Women arriva meritatamente al 2′ del primo tempo supplementare. Pittaccio la mette in mezzo, Moraca spizza per Göthberg che buca Ghioc con un potente tiro sul primo palo. Finisce il primo tempo con la Lazio Women in vantaggio.

Due cambi per la Ternana di Melillo, Wagner e Zannini subentrano a Quazzico e Lombardo. Nessun cambio invece per Grassadonia, riproposte le stesse undici del primo tempo. La solidità e la potenza delle biancocelesti è evidente, lo dimostra ulteriormente la giocata di Visentin al 51′ che costa il giallo a Vigliucci. Anche Moraca ne ha ancora e offre il suo contributo in fase difensiva, correndo con sacrifico per recuperare palloni. Le 10 vittorie consecutive delle biancocelesti sono più che meritate, ogni settimana è richiesto impegno in campo e ogni giocatrice risponde sempre dando il massimo. Al 57′ esce tra gli applausi la capitana Castiello, mentre passa la fascia a Visentin, per lasciare il posto a Greta Adami.

All’improvviso la Ternana si avvicina al pareggio con Vigliucci: La numero 10 scavalca Guidi con un cross che colpisce la traversa al 59′, brivido per la Lazio Women. Cinque minuti dopo la stessa Vigliucci rischia l’espulsione su un fallo tattico speso a centrocampo. Dall’altra parte, Adami trova Visentin messa già in area di rigore, proteste in campo e fuori per la mancata concessione del penalty. Standing ovation per Moraca, migliore in campo tra le Aquilotte, che esce tra gli applausi per lasciare il posto ad Adriana Gomes al 70′.

Ultimi dieci minuti, la Ternana ci prova con Alice Berti per l’ammonita Vigliucci. All’80 calcio di punizione in favore della formazione ospite, Labate alla battuta. Calcia dritta in porta, ma Guidi ci mette i guantoni e la respinge alta sopra la traversa. Altro tentativo per la Ternana all’87, mischia in area di rigore spazzata senza indugio dalla difesa biancoceleste.

A pochi secondi dalla fine dell’ultimo minuto di recupero, l’ex Res Roma e AS Roma Valeria Pirone riceve un lancio che trasforma clamorosamente in gol e sancisce l’amaro pareggio per le padrone di casa. Attonita, la Lazio Women torna negli spogliatoi dopo il triplice fischio. Niente promozione per ora per le biancocelesti di Grassadonia, applaudite comunque dai tifosi per la prestazione contro le rivali della Ternana. Festa rinviata, dunque, quasi sicuramente al match contro il Ravenna Woman già in serie C.

LAZIO WOMEN-TERNANA 1-1

Marcatrici: 47` pt Göthberg (L), 93` Pirone (T).

Lazio Women (4-3-1-2): Guidi; Pittaccio, Mancuso, Reyes, Göthberg; Castiello (57` Adami), Eriksen, Goldoni; Moraca (70` Gomes); Visentin, Popadinova A disp.: Fierro, Pezzotti, Ferrandi, Palombi, Kuenrath, Colombo, Varriale. All.: Gianluca Grassadonia

Ternana (3-5-2): Ghioc; Pacioni, Quazzico (46` Wagner), Di Criscio; Labate, Fusar Poli (60` Ferrara), Vigliucci (81` Berti), Sara Tui, Lombardo (46` Zannini); Tarantino, Pirone. A disp.: Siejka, Sacco, Maffei, Marenic. All.: Fabio Melillo.

Arbitro: Carlo Esposito (sez. Napoli)

Assistenti: Mario Scala – Vincenzo Ferrara

NOTE – Ammonite: 11` Castiello (L), 28` Quazzico (T), 52` Vigliucci (T), 66` Grassadonia (L), 68` Tarantino (T).

Recupero: 2` pt, 3` st.

 

Chelsea a caduta libera

Ad inizio stagione, era difficile non pensare al Chelsea come il club inglese con più possibilità di vincere finalmente 4 trofei con la strategia e la mentalità vincente costruita da Emma Hayes e il palmares di giocatrici di altissima classe disponibili.

Una campagna acquisti estiva promettente, con diverse giocatrici di oltreoceano arruolate e Hannah Hampton dall’ Aston Villa, a supporto di uno squadrone consolidato con portenti quali Fran Kirby, Millie Bright, Jess Carter e giocatrici internazionali del calibro di Erin Cuthbert, Sam Kerr, Guko Reiten, Zecira Musovic. Una squadra pronta per la sfida WSL, per la Champions League, per la Conti Cup e la FA Cup.

A Novembre la prima doccia fredda: Emma Hayes annuncia che a fine stagione lascerà il Chelsea per il ruolo di CT della Nazionale USA. Emma promette di voler lasciare il Chelsea con i 4 trofei: una rassicurazione ai tifosi increduli di un suo abbandono dopo 12 anni e 6 stagioni come vincitrice della WSL. Nello stesso mese, Millie Bright inizia ad essere fuori squadra, per quello che si rivelerà essere un infortunio al ginocchio non completamente: la difesa del Chelsea perde una pedina fondamentale e inizia a soffrire.

A inizio 2024 gli infortuni al crociato di Sam Kerr e Mia Fishel, lasciano l’attacco della squadra dei Blues nelle mani di Lauren James ed Erin Cuthbert, con Fran Kirby utilizzata ad intermittenza. Ma non funziona: troppi passaggi e troppe mancate occasioni, perchè le caratteristiche di queste giocatrici sono più complesse rispetto a quelle di un attaccante puro e, così anche la loro “fantasia calcistica” che non è brillante. Il Chelsea da diamante diventa lentamente uno zircone e l’oro della difesa diventa piano piano bigiotteria ossidante.

Myra Ramirez, giocatrice internazionale colombiana, arriva a febbraio dal Levante, Spagna ed il suo primo gol con la maglia del Chelsea è un colpo di tacco in occasione della partita di FA Cup contro il Crystal Palace: un brio di fantasia che mancava da tempo.

Emma ha sempre fatto in modo che la percezione che si avesse del Chelsea fosse che tutto quello che stesse succedendo fosse “sotto controllo”, come facente parte di un piano più o meno complicato e difficile da spiegare ma con un risultato preciso: la vittoria di trofei.

A marzo la caduta con l’Arsenal nella Conti Cup che segna l’inizio del tracollo del Chelsea, con un picco ad aprile, mese dell’uscita dalla FA Cup in semifinale contro il Manchester City, e dalla Champions League contro il Barcellona. Maggio non sembra essere meno deludente:  il recupero in WSL contro il Liverpool che vince e decreta forse chiusa la corsa al titolo di campione della WSL per i Blues.

Le lacrime non sono finite e non riguardano solo i tifosi: due icone del club giocheranno con la maglia dei blues per l’ultima volta il 18 maggio e il loro addio tramite social media è pieno di lacrime ed emozioni. Maren Mjelde, classe 1989, lascia dopo 7 anni e Fran Kirby, classe 1993, dopo 9. Entrambe le giocatrici sono a fine contratto con il club ed immagino non essere nei piani della nuova allenatrice: Sonia Bonpastor. Fattori come età e prestazione per Mjelde e indisponibilità per questioni di salute ed infortuni per Kirby penso siano stati cruciali per il non rinnovo del contratto di queste due giocatrici simbolo del club. Ad aprile aveva gia’ lasciato Ann-Katrin Berger per il Gotham FC, dopo 5 anni in forza al Chelsea, diversi problemi seri di salute e un ultimo anno di quasi completo inutilizzo da parte di Emma Hayes.

Sono ancora 2 le giornate della WSL e la corsa alla testa del campionato è ancora aperta: riuscirà Emma, assieme a Mjede e Kirby a sorprendere tutti ed assicurarsi almeno il titolo a testamento della loro lunga presenza nel club?

La AS Roma non si ferma più: le Campionesse d’Italia, in recupero, battono anche l’Inter per 4-3

Credit Photo: Paolo Comba
La AS Roma femminile non si ferma più: dopo essere state in svantaggio per 3 a 2, contro l’Inter di Rita Guarino per gran parte di tempo, le “Campionesse d’Italia” battono, in recupero, anche l’Inter per 4-3.
Mister Spugna che si concede un giro del campo con alle spalle il suo 2° tricolore consecutivo, ai microfoni del Club, dichiara: “A tratti ci siamo espresse bene, abbiamo creato tante situazioni favorevoli”.

Risultato che dopo gli 11 gol dello scorso weekend a Sassuolo (con la vittoria per 5 a 6) segna un’altra vittoria di spessore: È un periodo in cui facciamo divertire la gente, perché ci sono tanti gol, prosegue il tecnico, è un’altra vittoria, ed è importante. In questa partita ci sono tante cose, che ci portiamo a casa: la reazione, la voglia di andare a recuperare il risultato. Adesso dobbiamo recuperare le energie, perché qualche calciatrice è veramente stanca, e poi dobbiamo preparare la finale di Coppa Italia. Questo è l’obiettivo, oltre a fare bene nelle gare che ci rimangono”.

Il primo caldo può avere inciso nel corso della gara?

“Non te lo so dire, perché può avere inciso anche per l’Inter. Abbiamo commesso qualche disattenzione e abbiamo preso dei gol. Questo non mi piace. Quello che mi piace è che a tratti ci siamo espresse bene, abbiamo creato tante situazioni favorevoli e avremmo potuto fare qualche gol in più. Portiamoci a casa un’altra vittoria, perché vuol dire che mentalmente ci sei”.

La partita è stata aperta da una coreografia dei tifosi: è stata una celebrazione ulteriore dello Scudetto.

Bellissimi. Faccio fatica a trovare altre parole. Sono stati straordinari, hanno cantato dall’inizio alla fine. Coreografia bellissima. C’è ancora tanta gente e la gara è finita già da un pezzo. Sono stati straordinari per tutta la stagione, e continuano a esserlo. Non possiamo che ringraziarli”.

Sampdoria-Napoli 2-0: le Blucerchiate tornano a vincere nell’ultima in casa

Il 2-0 dell’andata aveva aperto una piccola crisi per la squadra Blucerchiata, che era poi incappata in tre sconfitte e un pareggio, oltre ad un improvviso cambio di allenatore. Sampdoria-Napoli, al ritorno, termina con lo stesso punteggio, stavolta in luogo delle Doriane. Il risultato permette loro di tornare al successo, per quello che può essere considerato un bel risultato in vista dell’ultima giornata. Prossima settimana infatti, la squadra di Rossi osserverà il turno di riposo, per poi affrontare il Milan al Vismara.

Stadio Sciorba che viene così momentaneamente lasciato, ma certamente il bottino sampdoriano è rilevante. Dopo le 5 sconfitte al “Piola” di Vercelli, il ritorno a Genova ha segnato 4 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, due in casa con il Milan in campionato, e una contro la Juventus in Coppa.

La vittoria odierna viene determinata grazie ad un bel primo tempo, e a un’altra doppietta di Tori DellaPeruta, che in soli 11 minuti archivia la pratica. Al 14′ riesce a bucare Bačić, che si era superata su un rimpallo e poi sulla stessa centravanti italoamericana, prima di cedere sulla ribattuta. Al 25′, la classe 2004 piazza sul palo lungo di destro su servizio di Giordano, e come detto, scrive la parola fine sulla partita. In mezzo, gran riflesso di Bačić sul tentativo di Oliviero.

Il Napoli si era fatto vedere al via, obbligando Tampieri a respingere il tentativo di Corelli, poi l’arbitro annulla per fuorigioco la marcatura di del Estal. Per il resto, le Partenopee creano ben pochi pericoli, ed è ancora la stessa Corelli a provarci nel secondo tempo, ma il suo tentativo dalla distanza va sul fondo. Nel finale, Banušić rimedia un cartellino rosso per proteste reiterate dopo un’ammonizione, il che sottolinea lo stato d’animo delle Partenopee a due giornate dalla conclusione e con ancora un derby delicato da disputare. Più tranquillità per le Doriane, che vincono, come si dice in gergo, “all’inglese”.

SAMPDORIA (4-3-3): Tampieri; Oliviero, Re, Pisani, De Rita; Giordano, Fallico, Brustia (63′ Cuschieri); Baldi (64′ Heroum), To. DellaPeruta (79′ Tarenzi), Ta. DellaPeruta (79′ Battelani). All.: G. L. Rossi

NAPOLI (4-3-3): Bačić; Kobayashi, Pettenuzzo, Di Marino, Di Bari (76′ Gianfico); Kajzba (46′ Lázaro), Gallazzi Chmielinski (76′ Bertucci); Banušić, del Estal, Corelli (59′ Giai, 87′ Giacobbo). All.: B. Seno

Marcatrici: 14′ e 25′ To. DellaPeruta

Ammonizioni: 43′ Kajzba (N), 52′ Brustia (S), 77′ Bačić (N), 84′ Battelani (S), 90’+1′ Banušić (N)

Arbitro: Zoppi di Firenze (FI)

Note: espulsa Banušić (N) al 90’+1′ per proteste; recupero pt 2′, st 6′

La doppietta di Della Peruta rallenta la corsa salvezza del Napoli Femminile, 2-0 Samp allo stadio La Sciorba

Credit Photo: Fabrizio Brioschi - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Lotta salvezza sempre più emozionante tra Napoli Femminile e Pomigliano Calcio Femminile, a maggior ragione dopo l’odierno risultato dell’anticipo di Poule Salvezza. Allo stadio “La Sciorba” di Genova continuano gli esperimenti di mister Gian Loris Rossi, alla ricerca della prima vittoria sul panchina blucerchiata e in vista della prossima stagione. Discorso diametralmente opposto per le ragazze allenate da Biagio Seno, impegnate nella lotta per non retrocedere.

Le emozioni del match hanno condizionato la gestione mentale del primo tempo delle Partenopee, apparse irruente e appannate in varie occasioni. Tanti falli e parecchio nervosismo in campo, nemmeno la capitana Paola Di Marino riesce a prendere per mano le sue compagne. L’unico guizzo pericoloso arriva da una gran giocata di Marija Banusic che si infila in area di rigore al 9′ con un rapido dribbling, il pallone arriva tra i piedi di Alice Corelli, miracolo di Amanda Tampieri e tap in di Elisa del Estal. Il gol, tuttavia, non è valido per un netto fuorigioco. Al 14, invece, la Samp trova il vantaggio da palla inattiva con Victoria Della Peruta, dopo un cross basso di De Rita. Il Napoli non rialza la testa nonostante la qualità del suo reparto offensivo e subisce la splendida doppietta di Della Peruta. L’italo americana realizza una splendida doppietta dopo un assist di Michela Giordano e alza a 8 il numero di gol in campionato.

Le squadre tornano negli spogliatoi sul risultato di 2-0. Biagio Seno prova a scuotere il ritmo inserendo Paloma Làzaro al posto dell’ammonita Nina Kajzba.

Si alza la pressione del Napoli Femminile nei primi minuti del secondo tempo, un gol al momento giusto alimenterebbe la speranza di un clamoroso pareggio. Al 57′ Miharu Kobayashi si libera di un’avversaria con un dribbling sulla fascia sinistra, appoggio per Banusic che cerca del Estal in area di rigore. Tuttavia, la spagnola manca il controllo e la palla arriva facilmente tra le mani di Tampieri. Mister Seno inserisce forze fresche al 59′, entra Alice Giai al posto di Alice Corelli al 59′. Cambi anche per la Samp al 64′, dentro Rachel Cuschieri e Nora Heroum al posto di Martina Brustia e Sara Baldi, entrambe applaudite dal pubblico di casa. Il Napoli non abbassa la testa e si riaffaccia in avanti, guadagnando un calcio d’angolo grazie alla giocata di Gina Chmielinski verso il centro dell’area di rigore. Occasione sciupata con un fallo in attacco fischiato dal direttore di gara, ennesima mancanza di lucidità del Napoli Femminile che non è riuscito a rendersi pericoloso nel secondo tempo per riaprire il match. Ultimi 15 minuti di gioco con assetto offensivo potenziato dall’ingresso di Morena Gianfico al posto di Martina Di Bari, ma nulla da fare e risultato che termina 2-0  favore della Sampdoria. Pesa l’espulsione per doppia ammonizione di Banusic nel finale poichè salterà il prossimo difficile match contro l’AC Milan Women.

Il Napoli Femminile incassa la quarta sconfitta in sei confronti contro la Sampdoria, non riuscendo a ripetere la prestazione dell’ultima gara allo stadio “Giuseppe Piccolo” conclusasi con lo stesso risultato di oggi a parti invertite. Si interrompe la breve di striscia di pareggi della squadra campana, mentre la sconfitta di oggi fa sorridere le inseguitrici del Pomigliano, oggi a riposo.

Inter: termina con una sconfitta in rimonta la visita alle campionesse in carica della Roma

Credit Photo: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Ottava giornata della Poule Scudetto con esito negativo per le nerazzurre di Rita Guarino, scese in campo in trasferta nella sfida contro le campionesse d’Italia della Roma. La gara, con calcio d’inizio alle ore 12:30 di quest’oggi, è terminata col risultato di 4-3 a favore delle giallorosse, che hanno confermato, così, la propria forza ed imbattibilità e rimarcato il tratto scritto precedentemente contro la stessa compagine.

Un primo tempo pieno di botta e risposta tra le due formazioni: minuti iniziali tutti delle padrone di casa che tentano l’approccio vincente con pericolosità, trovando il fondo e scivolate in difesa opposta che ne coprono l’avanzare.

Le ragazze di Guarino resistono fino al 16′, momento in cui sono proprio le giallorosse ad andare in vantaggio con un tiro rasoterra che non fa altro che gonfiare la rete.
Non si fa intimidire, però, la squadra ospite, ben piazzata per evitare il ripetersi dello scenario che, poco dopo, avvicina il punteggio grazie ad un autogoal di Linari. Ad orologio tre minuti in avanti, è la formidabile tedesca Magull a raddoppiare.

Per la Roma ci penserà Kumagai a riportare l’incontro sul “tutto da rifare”, ma solo in anticipo rispetto al tris dell’Inter, trovato da Bonfantini dal limite dell’area a chiusura del primo half.

Si riparte dal 3-2 nerazzurro. Il gruppo ospite fa fatica a concretizzare, trovando un buon muro dall’altra parte.

Ci prova nuovamente Bonfantini senza alcun esito; il match si fa nero per le milanesi che fermano il gioco a causa di uno stop aereo violento di Polli che la fa rimanere a terra e costringe l’equipe medica all’intervento.
Intanto le giallorosse proseguono, trovando pareggio e rimonta.

Una impegnatissima Cetinja nei minuti finali, il pressing è tutto delle capitoline!
L’Inter non riesce più a trovare lo specchio della porta fino al triplice fischio dell’arbitro che sancisce la fine di una durissima battaglia.

Per le nerazzurre ora è testa al Sassuolo, ospite del “Gianni Brera” domenica prossima per l’ultima playoff.

Campionato Nazionale Serie A Femminile Ebay – 8ª giornata – Poule Scudetto (II fase)
Stadio “Tre fontane” di Roma, ore 12:30
Marcatrici: 15′ Viens, 31′ Linari (AU), Magull 35′, Kumagai 37′, Bonfantini 44′, Viens 75′, Giacinti 80′.

ROMA (4-3-3): Ceasar; Sonstevold, Valdezate (68′ Di Guglielmo), Linari, Minami; Kumagai (57′ Troelsgaard), Giugliano (86′ Tomaselli), Greggi (68′ Feiersinger) ; Pilgrim (46′ Giacinti), Viens, Haavi.

A disposizione: Merolla, Ohrstrom, Di Guglielmo, Giacinti, Glionna, Tomaselli, Feiersinger, Troelsgaard, Pellegrino Cimo.

Coach: Alessandro Spugna.

INTER (4-3-3): Cetinja; Thogersen, Bowen, Alborghetti (65′ Tomter), Robustellini (73′ Simonetti), Milinkovic, Csiszar (89′ Pedersen), Magull (89′ Bonetti); Bonfantini, Polli, Bugeja (73′ Pandini).

A disposizione: Piazza, Pedersen, Pavan, Bonetti, Pandini, Simonetti, Tironi, Tomter, Jelcic.

Coach: Rita Guarino.

Arbitro: Giuseppe Manzo
Assistenti: Robilotta – Macripò
Quarto ufficiale: Antonio Pio Pasuccio

Ammonite: 47′ Minami, 76′ Polli.

Fiorentina va Juventus: I precedenti

La Juventus è la squadra contro cui la Fiorentina ha perso più partite in Serie A (12 in 16 incroci); Tra le formazioni contro cui la Juve non ha mai pareggiato in trasferta in Serie A, solo contro la Roma (otto) le bianconere hanno giocato più partite lontano da casa che con la Fiorentina (sette – 5V, 2P).

Le viola non hanno vinto nessuna delle ultime quattro partite casalinghe in Serie A (2N, 2P) dopo aver collezionato cinque successi nelle cinque precedenti. Solo la Roma (60) vanta più sequenze su azione composte da almeno 10 passaggi terminate con un tiro o un tocco in area avversaria rispetto a Juventus (37) e Fiorentina (31) in questa Serie A; tuttavia, le viola non hanno mai segnato in queste situazioni di gioco nel torneo in corso (una rete invece per le bianconere).

Sei delle ultime otto reti realizzate in trasferta dalla Juventus in Serie A le hanno firmate Cristiana Girelli (due) e Jennifer Echegini (quattro). In generale, l’attaccante italiana è una delle due migliori marcatrici in questa Serie A con 10 reti all’attivo.

Tavagnacco-Arezzo 0-4: mentalità di fine stagione e l’importanza di Díaz Ferrer

Le partite di fine stagione, come può essere definita l’odierna Tavagnacco-Arezzo, offrono un ottimo metro di giudizio per valutare la mentalità delle squadre. Perché è facile giudicarla quando ci sono obiettivi concreti da conquistare, la fame di vittoria spinge le squadre oltre il proprio limite. Quando invece non c’è più nulla in palio, se non l’onore, ecco che alcune squadre hanno un approccio più morbido alle partite.

Né le Gialloblù né le Amaranto hanno tirato indietro la gamba, e questo fa onore ad entrambe. Seppur il ritmo non sia mai stato particolarmente elevato, le due formazioni si sono impegnate al massimo delle proprie possibilità. Come da leitmotiv stagionale, la squadra di casa ha offerto un discreto primo tempo, ma nella ripresa è uscita la maggior qualità delle toscane. Certo, sull’1-0 di Razzolini pesa un giallo, in quanto pare che la capitana aretina abbia tolto il pallone dalle mani del portiere.

È un dettaglio, ma è stata comunque una stagione ricca di dettagli arbitrali. Sperando in una prossima stagione con arbitri più preparati, e magari anche motivati ad arbitrare nel calcio femminile, ma non intendiamo fare di tutta l’erba un fascio. Il 2-0 sottolinea, oltre alla mentalità precedentemente nominata, l’importanza di Júlia Díaz Ferrer nel nostro campionato. Qualsiasi squadra dovrebbe avere un attaccante come lei nella propria rosa.

La classe 1996, con un passato tra Espanyol, Granada, Caprera, Lugano e proprio Tavagnacco (scontatissimo il gol dell’ex), dotata di diverse qualità, tra cui l’istinto, segna una bella rete che chiude il discorso al 60′. Non è tanto il gesto tecnico in sé, quanto la preparazione. Perché su un pallone che sembrava ormai preda della difesa, in un’azione terminata, l’unica a credere che ci fosse uno spiraglio per segnare, era proprio Díaz Ferrer. Il difensore poi, sbagliando il retropassaggio, le ha spalancato la porta per un piattone preciso che non ha lasciato scampo a Kocina. Non è un caso che, perdendola, il Tavagnacco abbia perso peso offensivo per questa stagione. Sono 8 le reti in questa stagione per la catalana.

Terzo e quarto gol invece, portano due diverse firme. La terza marcatura la sigla Licco, con un destro sul palo più lontano, che ne conferma la buona stagione. La quarta rete, è un piccolo gioiello di Gnisci dalla distanza, con la palla che sbatte sul e palo prima e poi si insacca al lato opposto. seppur Kocina abbia valutato erroneamente la traiettoria, anche tuffandosi non ci sarebbe mai arrivata. Si chiude 4-0 la terzultima partita in questa Serie B dell’Arezzo, che pur già salvo, continua a macinare punti. Buoni segnali in vista della prossima stagione.

Ecco il tabellino della partita pubblicato dall’ufficio stampa dell’Arezzo Calcio Femminile.

ACF AREZZO

Holzer, Nasoni, Tuteri, Blasoni (51′ Imprezzabile), Toomey , Lunghi (73′ Gnisci), Martino (61′ Torres), Licco, Miotto (73′ Fragnito), Diaz, Razzolini (51′ Taddei). A disp. Nardi, Galassi, Baccaro, Rossi, Bergros. All. Ilaria Leoni

TAVAGNACCO

Sattolo, Peressotti, Novelli G., Donda, Cacciamali, Nurzia, Demaio, Novelli S., Weithofer, Magni, Casellato. A disp. Kocina, Lauriola, Moroso, Maroni, Minutello, Lazzara, Candeloro, Desiati, Bortolin. All. Alessandro Campi

Angoli: 1-3

Recuperi: 0 e 5

Ammonite: 44′ Blasoni , 50′ Razzolini, Nurzia 78′, Nurzia 85′ (espulsa per seconda ammonizione)

Marcatrici: 50′ Razzolini, 60′ Diaz, 78′ Licco, 95′ Gnisci

Serie A Femminile, tutti a caccia del Bitonto: la guida completa dei playoff scudetto

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Un campionato nel campionato. Poco più di un mese di gare (dai quarti del 5 maggio alla novità della finale secca del 9 giugno) per stabilire quale sarà la regina della stagione 23/24 della Serie A femminile. Per il momento la corona è sulla testa di un Bitonto che sa solo vincere. Lo ha fatto di nuovo in Coppa Italia e ora punta al bis anche nei playoff, ma quello che potrebbe essere uno storico record passa attraverso le insidie di una concorrenza agguerrita e di una buona dose di imprevedibilità.

BITONTO-KICK OFF – È stata la finale di Supercoppa e prima ancora di Coppa Italia. Ora è praticamente un quarto testa-coda. Da una parte il Bitonto pigliatutto (anche l’ultima Final Eight di Genova 2024) e dall’altra una Kick Off che ha blindato la post-season all’ultima giornata.  Se poi guardiamo ai 22 punti di differenza in classifica e ai numeri di Lucilèia e Renatinha (una coppia da 64 reti, su 138 realizzate), il primo step verso la conferma tricolore potrebbe apparire scontato per le leonesse, ma occhio alla resilienza delle all blacks. Lo Stilcasa Costruzioni Falconara ne sa qualcosa.

GTM MONTESILVANO-MOLFETTA – Quarta contro quinta. E quindi, proprio per questo, forse il quarto più equilibrato. È solo in gara secca a Campo Ligure, dopo un pareggio e un successo per il Molfetta, che il GTM Montesilvano di Morgado ha avuto la meglio per la prima volta sulle pugliesi. Ma adesso tutto si azzera. Belli sempre on fire nell’ultimo tratto di campionato (e i 5 gol nelle ultime due gare col Bitonto lo dimostrano), Manieri è una garanzia, in particolare quando bisogna giocare di testa, il Molfetta però sa come rispondere: per info, chiedere a Vanessa e Belam.

TIKITAKA FRANCAVILLA-LAZIO – Che il TikiTaka che è arrivato a contendersi la Coppa col Bitonto l’abbia spuntata solo a 16” dalla sirena su una Lazio rimaneggiata (Pascual squalificata, Siclari a mezzo servizio e Ruffini in panchina solo per onor di firma), la dice lunga su quel che potrebbe accadere nei prossimi 80’/120’ dei playoff. Giallorosse a caccia della seconda finale scudetto consecutiva dopo quella che le ha viste arrendersi solo a gara -3 al PalaPansini e Lazio solita mina vagante, ancor di più i gol del capocannoniere della Serie A: la croata Tomislava Matijevic. Altro quarto da tripla.

STILCASA COSTRUZIONI FALCONARA-VIP – Per due anni consecutivi in finale (una persa e l’altra vinta), più una semifinale raggiunta lo scorso anno. Se lo Stilcasa Costruzioni Falconara sa bene che aria si respiri nei playoff, la VIP si affaccia per la seconda volta all’appendice più importante della stagione. Solidità la parola chiave delle marchigiane, per le quali si fa fatica a trovare un vero e proprio leader: lo scettro passa di mano settimana dopo settimana, da Ferrara a Pereira, passando per Sestari e Boutimah. Ma la Vip si prepara a vendere cara la pelle, facendo sì che il suo ruolo non sia solo quello di comparsa.

I RECORD – Da quando esiste la Serie A, solo due club hanno conquistato due volte lo scudetto, ma mai di fila: l’ormai estinta Ternana (2014/15 e 17/18) e il Montesilvano (vittorioso nel 2015/16 e poi nel 2020/21). Il record di tricolori vinti vede quattro giocatrici accomunate da un poker di prestigio: “the Queen” Lucilèia Renner Minuzzo (vittoriosa con Lazio, Olimpus, Montesilvano e Bitonto), Ludovica Coppari (attuale capitano della Nazionale, sul tetto d’Italia con Ternana, Salinis e Montesilvano), Susy Nicoletti (che è stata la prima ad indossare la fascia azzurra e ha fatto tris con lo Statte – 2004/05, 2005/06 e 2008/09 – prima di aggiornare le statistiche col titolo vinto col Bitonto lo scorso anno) e Valentina Siclari (tricolore con Pro Reggina, Lazio, Olimpus Roma e Salinis).

 

SERIE A FEMMINILE – PLAYOFF
QUARTI DI FINALE (gara-1 05/05, gara-2 10/05, ev. gara-3 12/05)
1) BITONTO-KICK OFF
2) GTM MONTESILVANO-FEMMINILE MOLFETTA
3) TIKITAKA FRANCAVILLA-LAZIO
4) STILCASA COSTRUZIONI FALCONARA-VIP

SEMIFINALI (gara-1 25/05, gara-2 30/05, ev. gara-3 01/06)
X) VINCENTE 1-VINCENTE 2
Y) VINCENTE 3-VINCENTE 4

FINALE – GARA UNICA – 09/06
VINCENTE X-VINCENTE Y

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