Nei giorni passati abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva Alessandra Nencioni. La calciatrice, con un recente trascorso in Serie A con il Napoli, apre la chiacchierata sul Mondiale alle porte:

“È difficile fare una previsione. Le Azzurre stanno lavorando per prepararsi al meglio e sicuramente la squadra ha fatto dei passi in avanti negli ultimi anni. D’altro canto, così come da noi, anche all’estero il movimento del calcio femminile è cresciuto in maniera esponenziale. Il livello si è alzato ovunque, sia in Europa che fuori. Penso che vedremo novità e tante sorprese”.
La Nencioni sul girone azzurro, invece, sottolinea:
“Nel nostro girone, la Svezia è sicuramente la squadra con più esperienza in questa competizione e di conseguenza la favorita al passaggio del turno. Ma non sottovaluterei né l’Argentina né il Sudafrica. La motivazione di entrambe le squadre è molto forte, lo scorso Mondiale non sono andate oltre la fase a gironi e vorranno ottenere qualcosa in più quest’anno. Ci sono, poi, alcune giocatrici che fanno bene nei loro club e che mi piacerebbe vedere ora nelle rispettive nazionali. Ma in generale, mi piace guardare le partite e lasciarmi sorprendere, scoprire nuovi talenti o semplicemente apprezzare calciatrici che prima forse non prendevo in considerazione”.

L’ex calciatrice sull’importanza della manifestazione mondiale poi ci confida:
“Un buon risultato ai Mondiali, come 4 anni fa, porterebbe sempre più visibilità e più attenzione verso il movimento. Ma non credo che un singolo evento possa fare la differenza. Bisogna lavorare costantemente, stagione dopo stagione, non solo a livello delle Nazionali, ma anche a livello di club. Bisogna costruire basi solide e far sì che il movimento diventi sempre più indipendente. In Italia abbiamo raggiunto dei traguardi importanti, a partire dal riconoscimento del professionismo. Sempre più società maschili hanno deciso di investire nel femminile. Ci sono più tesserate. Si dà più visibilità anche ai settori giovanili. E tanti altri piccoli e grandi traguardi che però, da soli, come dicevo prima, non portano a niente. Bisogna continuare a coinvolgere e ad essere coinvolti per costruire qualcosa di stabile”.


La toscana classe ’89 sulla Serie A invece ci dice:
“La Serie A di quest’anno è stata sicuramente molto interessante, con la vittoria della Roma sulla Juventus, dopo tanti anni di “dominio” bianconero. Ma c’è ancora troppo gap. Se guardiamo la classifica, tra le prime due e la terza ci sono più di 10 punti. L’Inter, l’ultima della “Poule Scudetto” ha chiuso con un solo punto in più del Sassuolo, la prima della “Poule Salvezza”. Solo 10 squadre, non così tante partite, ma il divario è importante.
Sicuramente, è bello vedere che resistono squadre senza il supporto delle società maschili alle spalle (Napoli, Pomigliano, Como). È un messaggio importante: significa che c’è passione e voglia di investire anche da parte di realtà più piccole. E questo dev’essere un vantaggio da sfruttare”.
La chiusura è sull’ultima esperienza dell’ ex Florentia e Inter:
“Nell’ultima stagione ho avuto la mia prima esperienza come Team Manager, per la prima squadra femminile del Genoa CFC. La prima volta in cui ho fatto parte di una società senza esserne una calciatrice, in cui ho potuto vivere il calcio in tutt’altra veste. Soprattutto ho scoperto di poter vivere la mia passione per lo sport e di poter dare il mio contributo anche senza gli scarpini ai piedi”.