Nella foto a destra Chiara Ripamonti mentre cerca di contrastare Jenny Hjohlman del Brescia Femminile (Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano)

Il Bologna ha ottenuto la terza vittoria di fila in Serie B, sconfiggendo 1-0 tra le mura amiche della Res Roma VIII nella diciassettesima giornata di campionato.
La formazione allenata da Simone Bragantini, che consolida la nona piazza della cadetteria, affronterà domenica a casa il Cesena, e in vista di questa partita abbiamo intervistato Chiara Ripamonti, difensore classe ’01 che, dopo esperienze all’Inter, Fiorentina, Cittadella e Brescia, ha scelto per questa stagione d’indossare la divisa rossoblù e, insieme a Greta Raggi, è una delle più utilizzate in questa stagione con diciassette presenze, ma soprattutto ha sostituito nelle ultime gare Giulia Arcamone come capitana delle felsinnee.

Chiara che cos’è per te il calcio?
«Probabilmente è tra le passioni più grandi che ho, a cui ho dedicato orami molta parte della mia vita e a cui spero ancora di dedicarne».

In che modo hai scoperto di essere un difensore?
«Non è stata tanto una scoperta, fin da piccina ho ricoperto questo ruolo, la sua responsabilità e come obbliga a viverti le  partite mi è sempre piaciuto».

Quest’anno hai deciso di far parte del Bologna. Come hai capito che il club felsineo sarebbe stato quello giusto per te?
«Quest’estate ho scelto Bologna sicuramente per la sua progettualità, è una società ambiziosa ma con i piedi per terra, che punta in alto ma si vuole meritare la vetta».

Il Bologna, dopo un inizio difficile, sembra aver trovato la retta via, e dopo diciassette partite si trova in nona posizione. Piazzamento in linea con le tue aspettative?
«Fin da questa estate ho capito la forza e le potenzialità di questa squadra, penso che a livello di risultati avremmo potuto raccogliere di più, ma abbiamo tutto il girone di ritorno per dimostrarlo. Sono felice della mia squadra, di come si esprime e di quello che sta dando a questo campionato».

Nelle ultime partite, scendi in campo con la fascia di capitano del Bologna. Che effetto fa per te indossarla?
«Portare la fascia per questa squadra è un onore, le figure che sono qui da più tempo ci hanno trasmesso il valore di questa maglia, e Arcamone in particolare della fascia. È una responsabilità che mi permette di mettermi in gioco su tutti i fronti».

Analizzando le statistiche di squadra in Serie B, il Bologna ha segnato ventotto reti, ma ne ha anche altrettante subite. Secondo te, quali sono gli aspetti che dovrebbero essere migliorati per cercare di fare ancora meglio?
«Penso che la squadra abbia molto da migliorare, ma già lo sta facendo in questi mesi. Ci siamo conosciute meglio, ci siamo adattate ad un campionato nuovo e portare la differenza reti in positivo sarà sicuramente un obiettivo. Ci concentriamo ogni domenica sul mantenere la porta pulita e portare a casa i tre punti».

La squadra, come abbiamo detto poc’anzi, pare abbia imboccato la strada giusta, non a caso è giunta contro la Res Roma VIII la terza vittoria di fila stagionale…
«Fare più vittorie consecutive da morale alla squadra, che si vede ripagata del lavoro settimanale, mantenere questa striscia positiva il più lunga possibile è importante; farlo a Roma non era scontato, sapevamo quanto fosse difficile giocare in casa loro».

Adesso c’è la sfida con il Cesena. Una gara che, sulla carta, pende a favore delle cesenati che sono terze in campionato, ma da parte vostra c’è la voglia di fare lo scalpo alle bianconere di Conte.
«La classifica nel campionato di quest’anno dice tutto o nulla, soprattutto se è un derby, penseremo a riscattarci della sconfitta dell’andata, consapevoli che sarebbero tre punti importanti».

Cambiamo argomento, e parliamo di Serie B in generale. C’è una squadra che, più di tutte, ti sta colpendo sino a questo momento?
«Sicuramente lo stesso Cesena sta sorprendendo a livello di risultati, ma è un campionato equilibrato e divertente, nessuna partita è scontata e questo ci deve far stare attente ma anche motivarci».

Durante la stagione hai affrontato il Brescia, e lo scorso anno ne hai fatto parte. Cosa ti ha dato la maglia delle Leonesse?
«Abbiamo affrontato il Brescia a Brescia, e tornare dove si è stati bene fa sempre un certo effetto, è stata una tappa importante dove ho incontrato persone che mi hanno dato molta fiducia, mi ha aiutato a crescere sia dentro che fuori dal campo».

Rimanendo sempre di ex squadre non si può menzionare gli anni passati al Cittadella, e anche lì sono arrivate numerose soddisfazioni.
«Ho avuto la fortuna che nelle realtà di Serie B in cui sono stata ho trovato sempre ambienti positivi che mi hanno permesso di mettermi in gioco. Credo che qualsiasi esperienza ti lasci qualcosa sia a livello tecnico che umano, Cittadella ha fatto entrambe».

La tua carriera è legata anche alla Nazionale, dove sei stata convocata sia con l’Under 17 che con l’Under 19. Però c’è ancora, da parte tua, il sogno di far parte anche di quella Maggiore?
«Ho avuto l’onore di indossare la maglia azzurra più volte in passato nelle giovanili, c’è però un grande divario con quella della Prima Squadra; ma avere anche degli obiettivi individuali è importante e perché quello della maggiore non può esserlo?».

Che cosa sta mancando al calcio femminile italiano per diventare ancora più importante?
«Il calcio femminile è cresciuto molto negli ultimi anni, ma c’è molto ancora da fare. Investimenti e infrastrutture a noi dedicate sarebbero dei passi importanti verso questa realtà».

Com’è la tua vita al di fuori dal rettangolo di gioco?
«La mia vita al di fuori del calcio è molto semplice: i viaggi e i libri mi appassionano molto, dedico il mio tempo a scoprire posti nuovi ma soprattutto a studiare, frequentando l’Università di comunicazione».

Che obiettivi ti si prefissata di raggiungere quest’anno?
«Il mio obiettivo personale in questo momento è sicuramente laurearmi, calcisticamente invece vorrei portare insieme alle mie compagne il Bologna più in alto possibile in classifica».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Bologna in vista del match di domenica contro il Cesena?
«Direi che quello che stiamo facendo è qualcosa di bello, per renderlo ancor più bello bisogna vincere il derby, per noi stesse, per il nostro percorso e per i tifosi che ci seguono sempre».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Bologna FC 1909 e Chiara Ripamonti per la disponibilità.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.