Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgancy Calcio Femminile Italiano

Il Genoa, dopo l’amara rimonta subita per mano della Res Roma VIII, ritrova almeno un risultato utile pareggiando 2-2 in casa dell’H&D Chievo Women nel sedicesimo incontro di Serie B, sebbene le genoane erano avanti di due reti sulle clivensi. In ogni caso, la squadra di Antonio Filippini è al quinto posto in solitaria, segno che, nonostante le ultime due gare non siano andate bene, la prima parte di stagione si può ritenersi positiva, e domenica arriva sul campo di Arenzano la Lazio capolista del torneo insieme alla Ternana.
La nostra Redazione ha intervistato Heidi Samaja Giles, difensore canadese classe ’98 che scelto di venire in Italia quest’anno indossando la divisa del Grifone, segnando anche un gol al Chievo all’esordio in campionato.

Heidi come hai scoperto la passione per il pallone?
«I miei genitori sono sempre bravi negli sport. Entrambi hanno contribuito a creare la squadra di calcio della mia piccola città e mia mamma è stata la mia allenatrice fino ai miei undici anni».

In che modo hai compreso che saresti stata un difensore?
«Mi è sempre piaciuto fermare gli attaccanti prima che potessero segnare piuttosto che fare io gol. Puoi segnare quanti gol vuoi e comunque perdere la partita, ma se riesci a difendere e mantenere la rete inviolata sicuramente ottieni un pareggio e quindi un punto».

Quest’anno ha scelto di venire in Italia indossando la maglia del Genoa. Cosa ti ha fatto capire che sarebbe stata la squadra giusta per te?
«La passione che Marta Carissimi ha per questa squadra mi ha convinta a venire al Genoa. Ho sempre amato il calcio italiano e il suo stile, ma Marta è stata la ragione principale per la quale ho scelto il Genoa».

Il Genoa sta facendo un buon percorso in Serie B, visto che occupa la quinta posizione. Ti aspettavi di essere in questa posizione?
«Noi abbiamo un obiettivo che abbiamo stabilito all’inizio del campionato e ogni giorno lavoriamo duramente per realizzarlo. È bello essere al quinto posto, ma questo è solo l’inizio».

Le ultime due uscite contro Res e Chievo hanno dato in dote alla squadra un solo punto, anche se potevano esserne tranquillamente sei. Cos’è accaduto in queste due partite?
«Fa parte del calcio, a volte si vince, a volte si perde, ma è quello che impariamo da queste partite e come andremo avanti che ci rende quelle che siamo. Può succedere che qualcosa non vada come previsto, questo ti dà l’occasione per riflettere, imparare e muoverti per migliorare».

Però il pareggio sol Chievo deve essere visto, da parte della squadra, come punto di ripartenza…
«Noi siamo una squadra forte e unita, il pareggio è stato un piccolo inciampo nel nostro cammino. Abbiamo comunque ottenuto un punto, mi sarebbe piaciuto portarne a casa 3, ma non è andata come speravamo. Ora siamo focalizzate sulla prossima partita per ottenere punti».

Domenica arriva la Lazio che, come ben sappiamo, è in testa al campionato, ma ovviamente c’è da “vendicare” il 3-0 subito dall’andata. Pensi che si possa provare a fare qualcosa di grosso contro le biancocelesti?
«L’ultima volta che abbiamo giocato contro la Lazio era all’inizio del campionato quando stavamo ancora imparando a conoscerci e a diventare una squadra. Sono successe tante cose da quel momento. Ora siamo una grande famiglia e sono certa che tutte giocheremo al massimo e daremo tutto quello che abbiamo in campo».

Qual è la squadra di Serie B che sta sorprendendo in positivo?
«In generale, sono sorpresa in positivo dal livello delle squadre. Il livello di questa serie B si sta alzando sempre di più e sta diventando sempre più competitivo e bello da vedere. Sicuramente, il duello costante tra Lazio e Ternana è avvincente».

Parliamo un po’ del Canada che, nonostante sia campione olimpico in carica, non è uscito bene dai Mondiali dello scorso anno. Credi che le canadesi abbiano i mezzi per rilanciarsi?
«La situazione per il calcio in Canada è difficile. Le calciatrici, se vogliono giocare professionalmente,  devono necessariamente spostarsi in altri paese a causa della mancanza di squadre in Canada. Ma per tutte queste cose serve tempo e ci sono tante giocatrici canadesi che stanno lavorando per rendere il Canada un posto migliore per il calcio creando club. Quindi, al di là del fatto che il Mondiale non sia andato come speravamo, continuo a credere che ci sia un futuro per il calcio in Canada».

Com’è la tua vita fuori dal rettangolo di gioco?
«Il calcio è la mia vita, mi occupa per gran parte della mia giornata. Ma amo molto la natura e tutte le attività che mi permettono di stare fuori casa».

Che obiettivi speri di raggiungere nel 2024?
«La mia speranza è raggiungere la Serie A, magari non nel 2024, ma nel futuro sarebbe fantastico».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Genoa CFC e Heidi Samaja Giles per la disponibilità.

ENGLISH VERSION
Heidi Giles, Genoa: “Good to be fifth, but it’s just the beginning. It would be great to reach, in the future, Serie A”

Heidi Giles in azione nella gara pareggiata sabato scorso contro l’H&D Chievo Women (Photo Credit: Pierangelo Gatto – PhotoAgency Calcio Femminile Italiano)

Genoa, after the bitter comeback suffered at the hands of Res Roma VIII, regained at least one useful result by drawing 2-2 at the home of H&D Chievo Women in the sixteenth Serie B match, although the Genoan women were ahead by two goals over the Clivens women. In any case, Antonio Filippini’s team is in solitary fifth place, a sign that although the last two matches did not go well, the first part of the season can be considered positive, and on Sunday Lazio, the tournament’s leader along with Ternana, arrive on the Arenzano field.
Our editorial staff interviewed Heidi Samaja Giles, a class ’98 Canadian defender who chose to come to Italy this year wearing the Grifone uniform, even scoring a goal against Chievo in her league debut.

Heidi, how did you discover your passion for football?
«My parents have always been big into sports. They both helped start up the football team in my small town and my mom coached me until I was eleven years old».

How did you understand that you would become a defender?
«I’ve always liked stopping people from scoring more than I like scoring. You can score all the goals you want and still lose a game. But if you keep your net clean then at the very least you get a tie and one point».

This year you chose to come to Italy to wear Genoa jersey. What made you think that Genoa was the right team for you?
«The passion Marta has for this team made me want to come. I’ve always loved Italian style of play and defending. But Marta was the reason I chose Genoa».

Genoa is doing a great path, you are at the fifth position. Did you expect to be in this position?
«We have a goal that we have talked about from the beginning and every day we work towards making that happened. It is great to be in fifth and this is just the beginning».

You earned one point in the last two match against Res and Chievo even though you could have taken six. What happened in these two games?
«It’s a part of football, sometimes you win, sometimes you lose. But it’s what we learn from those games and how we move forward that makes us who we are. You can always have a plan and sometimes it doesn’t work out the way you thought. But you reflect, learn, and move on to be better».

Can the draw against Chievo be seen by the team as a starting point?
«We’re a strong team. That tie was a little bump in the road. It is good to get one point, I wish we would have taken three. But it didn’t go as planned so we focus on the next game and getting points from it».

You will face Lazio on Sunday, they are the top of league right now but you must “avenge” the 3-0 of the first match. Do you think you can try to do something big against them?
«The last time we played them was the beginning of the season when we were all still learning each other and becoming a team. A lot has happened since then. We are one big family and I’m certain that we will all come out playing strong for each other and leave everything we have on the field».

Which team from the league is surprising you?
«I think just the overall level is surprising. In a good way. The battle between Lazio and Ternana is a constant fight. But the level of this league just keeps going up and up and being more competitive. It is great to see».

Let’s talk about Canada which, despite being the reigning Olympic champion, didn’t come out well from last Women’s World Cup. Do you think Canadians have the means to re-launch themselves?
«It’s been hard in Canada for football. All the players have to play in other countries if they want to play professionally because of the lack of football in Canada. But everything takes time and there are several Canadian players working to try and make Canada a better place for football and to create clubs. So, although the World Cup didn’t go how they were hoping, I do still believe there is a future for football in Canada».

How is your life outside the field?
«Football is my life, haha it takes up most of my day. But I do also love nature, so anything that has to do with being outside, I love».

What do you hope to achieve in 2024?
«The hope is to make it to serie A, maybe not in 2024, but in the future it would be amazing».

The editors of Calcio Femminile Italiano would like to thank Genoa CFC and Heidi Samaja Giles for their availability.

Elia Soregaroli
Nato il 12 luglio del 1988 a Cremona, Elia ha sempre avuto una grande passione per il mondo del giornalismo, in particolar modo a quello sportivo. Ha tre esperienze lavorative in questo settore, IamCalcio, ManerbioWeek e BresciaOggi, un workshop con l'emittente televisiva Sportitalia, e uno stage curricolare con il Giornale di Brescia. Si avvicina al calcio femminile nel 2013 grazie ai risultati e al percorso del Brescia CF e da allora ha cominciato ad occuparsi anche del movimento in rosa.