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Il 4-3 del Como Women in casa del Pomigliano secondo i dati Panini Digital

Photo Credit: Fabrizio Brioschi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Como Women ha battuto per 4-3 in rimonta sul campo del Pomigliano nel diciottesimo e ultimo turno della Prima Fase di Serie A Con l’aiuto di Panini Digital Soccer andiamo ad analizzare l’incontro.

Partiamo dall’IVS dove le lariane hanno ottenuto il 57%, contro il 43% delle pomiglianesi, segno che c’è stato sostanziale equilibrio per tutto l’incontro. Ad appannaggio delle biancazzurre ci sono il possesso palla, dove il pallone l’hanno posseduto per 23′:34″ e il 54% mentre le granata l’hanno mantenuta per 20′:02″ e il 46%, e nel numero di giocate utili, 98 (54%) a 83 (46%).

A livello difensivo il Como è avanti nella percentuale sulle palle recuperate effettive (51,7%-47,7%), e nella protezione area (45,6%-43,6%); mentre il Pomigliano è avanti nelle su fine azione avversaria (25,6%-21,7%) e in quelle giocate in zona area dagli avversari (66-49). Parità, invece, sulle palle recuperate temporanee (26,7% per entrambe)

Parlando di come hanno giocato le formazioni al “Amerigo Liguori” di Torre del Greco a livello offensivo, le biancazzurre hanno avuto più pericolosità sia sulla percentuale di attacco alla porta (56,4%-54,4%) che sulle palle giocate in zona area rispetto alle pomiglianesi (66-49). La squadra di Bruzzano ha tirato 18 volte e, analizzando le marcature segnate, quelle di Kajàn e Rizzon sono arrivati su calcio da fermo, mentre la doppietta di Martinovic sono state fatte sua sugli sviluppi di una punizione che su azione; invece, le ragazze di Carannate hanno concluso 10 volte, dove i gol di Apicella ed Arcangeli sono arrivati dai calci piazzati, invece, quello di Ippolito è giunto su azione.

Vediamo il flusso di gioco di Pomigliano e Como. Partiamo dalle comasche che hanno giocato 530 volte il pallone (55%), mentre ha effettuato 321 passaggi riusciti (58%): a farne di più è stata Giulia Rizzon che ha servito 104 palloni, e 8 li ha consegnati a Margherita Monnecchi che si è vista consegnare ben 42 sfere nell’arco di tutto l’incontro.

Per quanto riguarda la squadra pomiglianese, essa ha usato la sfera 432 volte (45%), e se l’è passata 235 volte (42%): è Sara Caiazzo quella che ha spostato più volte il pallone con 31 passaggi, di cui 8 sono stati dati a Martina Fusini, mentre Dalila Ippolito ne ha ricevuti 41.

A livello individuale Rizzon detiene il numero di palle giocate (67) e in quelle recuperate (24), Monnecchi in quello nelle giocate utili (18), Ippolito ha perso 28 palloni; invece, Saki Kumagai ha recuperato la palla 23 volte. A livello realizzativo Kajàn ha tirato 7 volte.

Giada Burbassi, Freedom FC Women: “È stata una partita molto emozionante, soprattutto per me”

Domenica particolare per la Freedom, che ha recuperato il doppio svantaggio con la Res Roma trovando il 2-2 finale grazie ad una doppietta di Giada Burbassi. È proprio l’attaccante delle Cuneesi la prima ad intervenire ai microfoni di Be.Pi TV nelle consuete interviste di fine partita.

È stata una partita molto emozionante, soprattutto per me. Perché comunque ho fatto la prima doppietta con questa maglia. La aspettavo da tanto. Diciamo che come prestazione abbiamo fatto bene, soprattutto nel secondo tempo ci abbiamo tanto creduto. È logico che potevamo fare meglio in casa, lo sapevamo. Eravamo consapevoli che loro erano venute qua grintose, quindi alla fine tutto sommato va abbastanza bene anche il pareggio“.

La differenza di rendimento tra casa e trasferta? Purtroppo ce lo siamo chiesto anche noi. Secondo me giocando in casa ci sentiamo un po’ più sicure e ci tranquillizziamo mentalmente. Ma cosa sbagliatissima. Adesso però ci stiamo riprendendo piano piano. Adesso il primo punto, per non sarà l’ultimo sicuramente“.

Arrivare alla sosta con due risultati utili consecutivi è importantissimo. Adesso abbiamo due settimane di stacco dove lavoreremo. Ci concentreremo al massimo, quindi questo risultato ci serve tanto per staccare un attimo. In positivo“.

Arianna Gallina, Juventus Women, tre treni verso un sogno: “Ogni giorno da Biella a Torino, ma che emozione esordire con la Juve a casa mia”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Immaginate di essere nati in una città, di vivere in quella città, di tifare una squadra e sapere che quella squadra, quella che hai sempre tifato, giocherà proprio nella tua città. Magico, no? Ecco, ad Arianna Gallina da Biella è successo esattamente questo. Deve ancora compiere 18 anni, ma il suo sogno lo ha già realizzato: o forse è proprio l’inizio del sogno. Juventus-Sampdoria, ritorno dei quarti di finale della Coppa Italia Frecciarossa, le bianconere già praticamente sicure della qualificazione. Sono passati solo pochi minuti, ma c’è un problema in campo per Federica Cafferata. Joe Montemurro si volta verso la panchina e manda a scaldare proprio Arianna. “E’ stato tutto molto veloce, non era previsto – racconta – ero un po’ agitata, ma appena messo piede in campo l’agitazione è volata via e mi sono goduta l’emozione e la partita”.

A Biella, in uno stadio che conosceva già prima che ci arrivasse la Juventus. “Ci facevamo lezioni di educazione fisica a scuola o la corsa campestre, ma ovviamente la tribuna era vuota, non c’era tutta questa gente. Poi la Juve è venuta a giocare qui: se me lo avessero detto, non ci avrei mai creduto. La maglietta dell’esordio? L’ho rimessa nel borsone, la prenderò a fine anno”. La famiglia ha sempre seguito Arianna nella sua crescita, ma non solo i genitori: appostato in tribuna c’era anche nonno Tommaso. “E’ sempre stato presente, mi ha sempre accompagnato agli allenamenti e alle partite quando i miei genitori non potevano. Ma allo stadio, alla fine, c’era anche mamma”.

L’esordio, la prima intervista post-partita (“Ero molto agitata, ma penso di essermela cavata bene”), poi questo racconto di come una bambina stia diventando calciatrice, con i colori bianconeri nel dna. “Tifo Juventus da quando sono piccola, la mia famiglia è bianconera. Dybala è il giocatore che mi ha fatto innamorare del calcio e della Juve”. Poi sono arrivate le Women, di cui Sara Gama – che venerdì giocherà la sua ultima partita in Nazionale – fa parte dal giorno zero. “Un esempio per molte bambine che avevano e che hanno questa passione, anche perché ha fatto tanto per il calcio femminile: è un simbolo”.

Juve di cui era tifosa e di cui oggi Gallina è giovane calciatrice: “Un giorno, quando avevo otto o nove anni, arrivò papà a dirmi che la società mi avrebbe voluto per un provino. Andò tutto bene, ma al primo allenamento avevo ansia. Alla fine andò tutto bene, ma per metà anno rimasi tesserata con la mia vecchia società, quindi facevo allenamenti doppi”. E primi sacrifici: primi di tanti. Perché Torino e Biella sono vicine, ma non vicinissime, e Arianna deve frequentare il liceo scientifico sportivo. “Vado ad allenamento in treno, e devo uscire un po’ prima da scuola. Da Biella a Santhià, da Santhià a Porta Susa, da Porta Susa a Lingotto, poi la navetta. Al ritorno riesco a prendere il diretto, ma di fatto passo i miei pomeriggi in campo e in treno. E ovviamente in treno devo cercare di studiare il più possibile”.

Non usa particolarmente i social, Arianna, “perché sono molto introversa”. Ama gli animali e la musica e, a proposito di musica, fuori la playlist dei prepartita: “Due canzoni non mancano mai: l’inno della Juventus e ‘Il più grande spettacolo dopo il Big Bang’ di Jovanotti, perché mi sa di Juve”. In ogni partita, Arianna applica un nastro sotto il ginocchio destro, come portafortuna: il debutto in prima squadra è arrivato all’improvviso, ma Arianna ha fatto in tempo a metterlo: “Quest’anno mi piacerebbe vincere lo scudetto con la Primavera, ma anche esordire in Serie A dopo averlo fatto in Coppa Italia”. Magari proprio a Biella, a casa sua.

Fabio Ulderici, Chievo Women: “Io sono molto fiero di loro, di tutta la squadra, di quello che stiamo facendo”

Domenica trionfale per il Chievo, che supera 2-0 la San Marino Academy grazie alle reti di Begal e Marengoni. Ed al termine della partita, ai microfoni di Be.Pi TV interviene Fabio Ulderici, per commentare l’ottima stagione della sua squadra.

Sì oggi (domenica, ndr) abbiamo fatto una bella partita, ma è già un periodo che abbiam visto dei miglioramenti da quel punto di vista lì. Prima eravamo una squadra brava tecnicamente, con buone idee di gioco, che però non era bravissima a gestire alcuni momenti. Adesso noi stiamo crescendo anche da quel punto di vista lì, e ho visto una squadra matura che ha capito quando doveva affondare, quando doveva palleggiare. Ha capito i momenti difficili della partita dove non bisognava rischiare nulla e quelle dove potevi permetterti anche la giocata più complicata. Tutto questo in un contesto dove la squadra è veramente molto molto giovane, quindi ha tutto un peso specifico maggiore. Io penso che come dico sempre, ma lo voglio dire forte, i 30 punti nostri attuali (considerando che ne mancano 12) hanno un valore, un peso specifico, secondo me quanto i punti di una squadra che è in alto, perché noi oggi (domenica, ndr) avevamo, nella nostra distinta, 12 ragazze su 20 dal 2002 in giù. Quello secondo me va sottolineato, perché alla fine tutte le squadre che noi affrontiamo hanno un’età media molto più alta, e cosa dico, che tu puoi avere delle giovani brave, e quindi nel calcio non conta l’età. Dove conta l’età? Può contare nei momenti difficili, dove devi capire come gestire una gara, e in quello siamo cresciute tanto, quindi sono molto contento“.

Alla fine quando abbiamo fatto cerchio in mezzo al campo, che la panchina è stata decisiva ed aveva voglia di entrare è stata la prima cosa che ho detto. Ho fatto i complimenti alle ragazze che sono subentrate perché non è mai facile partire da fuori. Giustamente tutte vogliono giocare, però quelle che sono entrate oggi sono entrate molto molto bene, non abbassando ma anzi alzando il livello, e quindi questo è una dimostrazione del fatto che sono un gruppo di livello, e io sono molto fiero di loro, di tutta la squadra, di quello che stiamo facendo, però non dobbiamo sentirci arrivate. Noi dobbiamo far meglio, vogliamo crescere ancora perché abbiamo tanti margini di miglioramento, e solo con il lavoro settimanale potremo farlo e abbiamo grande voglia di farlo, ecco“.

Serie A Femminile eBay 2023/24: la Top 11 della 18ª giornata

Ecco i facts relativi alla Top 11 della 18ª giornata della Serie A Femminile eBay:

● Laura Giuliani: Tra i portieri che in questo turno di campionato hanno fronteggiato almeno cinque tiri in porta, la giocatrice rossonera vanta la miglior percentuale di parate (83%).

● Maria Filangeri: Oltre ad essere l’unico difensore con un assist all’attivo in questa giornata di campionato, la neroverde è stata la prima – nella sfida tra Sassuolo e Sampdoria – per passaggi effettuati (75).
● Elena Linari: La giallorossa è stata la giocatrice con la più alta percentuale di passaggi riusciti in questo turno di campionato tra quelle che ne hanno effettuati almeno 70 (91% – 71/78).
● Lisa Boattin: In questa giornata di Serie A, la bianconera è stata – tra i difensori – la giocatrice con più cross effettuati (sette, corner inclusi, almeno tre più di qualsiasi aeltra pari ruolo).

● Manuela Giugliano: Oltre ad aver segnato il gol vittoria della Roma contro la Fiorentina, la giallorossa ha creato quattro occasioni per le compagne in questa giornata – nessuna ha fatto meglio (quattro anche per Garbino e Kaján).
● Julia Grosso: Oltre al gol realizzato nel 4-1 della Juventus sul Napoli, la canadese è stata la centrocampista con più tiri nello specchio (tre) e con più passaggi riusciti (54) nella giornata di campionato appena conclusa.
● Kassandra Missipo: Nel match tra Sassuolo e Sampdoria, nessuna centrocampista ha recuperato più palloni della neroverde (sette come Prugna e Cuschieri); inoltre, tra le giocatrici che in questo turno hanno effettuato almeno 20 passaggi, solo Grosso (96.4%) ha registrato una percentuale di riuscita più alta della belga (95%).
● Margherita Monnecchi: Oltre all’assist servito a Martinovic nella sfida con il Pomigliano, la giocatrice del Como è stata la migliore in questa giornata di campionato per duelli vinti (13) e per cross su azione riusciti (tre).

● Melania Martinovic: Tra le giocatrici con più di un gol all’attivo in questo turno di Serie A, l’attaccante del Como è stata quella con meno minuti trascorsi in campo (34).
● Lindsey Thomas: Nel turno di campionato appena concluso la francese è stata una delle due giocatrici ad aver partecipato a più di due gol (tre come Kaján) – due reti e un assist nella vittoria della Juventus contro il Napoli.
● Andrea Stasková: Oltre ad essere andata a segno nel successo sull’Inter nel derby, la ceca è stata la giocatrice che nel turno appena concluso ha vinto più duelli aerei (sette).

Michalis Eracleous, Arezzo Calcio Femminile: “Ho visto una Lazio più unita rispetto alle altre volte”

Domenica difficile per l’Arezzo, sconfitto 4-0 dalla Lazio in quel di Roma per un risultato che non ammette commenti. Lo pensa anche l’allenatore delle Amaranto Michalis Eracleous, che ai microfoni di Be.Pi TV ha più che altro voluto fare i complimenti alla squadra avversaria (gesto encomiabile ma conosciamo le qualità umane del tecnico), e fare subito tabula rasa pensando al prossimo impegno contro il Genoa.

Il gol e anche l’infortunio non hanno aiutato (speriamo che Giorgia Fortunati rientri il più presto possibile, speriamo che non sia nulla di serio), però penso che oggi ho visto la Lazio molto più concentrata, molto più con il focus sull’obiettivo. Rispetto ai primi 180 minuti che abbiamo giocato all’inizio dell’anno una in Coppa e l’altra nella terza giornata del campionato penso, le ho viste molto più insieme, una squadra fortissima, complimenti, anche al mister, tutto lo staff e la dirigenza. Sono state sempre sul pezzo dal primo minuto, sempre impegnate sul piano di gioco. Noi dalla nostra parte dobbiamo lavorare su qualche dettaglio, come i calci d’angolo, però le nostre ragazze hanno seguito il piano, e noi ora bisogna concentrarsi sul nostro obiettivo che è di portare questa squadra il più in alto possibile, e vediamo il nostro prossimo avversario che è il Genoa in casa [dell’Arezzo]“.

Lina Magull, calciatrice del mese Aic gennaio ’24

Il mercato di gennaio ha visto arrivare in Italia uno dei talenti più preziosi del calcio femminile internazionale.

Lina Magull, vista da fuori, è sempre stata una giocatrice di livello inarrivabile per chiunque la osservasse, simbolo di due squadre il Bayern Monaco e la Germania, impossibili da immaginare senza la sua presenza in mezzo al campo.

Oggi invece, almeno in uno dei due contesti, siamo perfettamente in grado di immaginarla altrove, precisamente all’Inter, alla corte di Rita Guarino.

Il suo impatto nella squadra nerazzurra, reduce da diversi infortuni in mezzo al campo e il bisogno di ritrovarsi per ambire alla qualificazione in Champions, è stato tra i più concreti di qualsiasi altro acquisto in questa sessione.

Stabilmente nella Top 11 in tutte le giornate di campionato da quando ha esordito e abbonata al riconoscimento di MVP in qualsiasi partita giocata, la svolta di Magull al centrocampo dell’Inter è sensibilmente percepibile.

Cinque gol e un assist in quattro presenze raccontano con i numeri l’effetto prodotto dalla giocatrice tedesca nel nostro campionato, quello che tuttavia le statistiche non possono descrivere è l’oggettiva bellezza di chi interpreta il gioco del calcio con la semplicità che appartiene solo a chi riesce, con naturalezza, a minimizzare la complessità della fantasia.

Avere un talento come Lina Magull nel nostro campionato è un privilegio che dobbiamo poter essere in grado di distinguere, riconoscere e cullare permettendoci di vivere con con la bellezza delle sue giocate un rapporto di reciprocità: il premio come MVP del mese di gennaio è solo l’inizio.

Martina Ambrosi, Ivrea: “Quella di domenica? Vittoria di gran peso. Ora andiamo a Caprera per vincere”

Credit Photo: Vincenza Dellisanti

Quanto è importante la solidità del collettivo? Lo si può chiedere all’Independiente Ivrea! La formazione arancio è reduce da una importantissima vittoria trovata in campo casalingo, in occasione dell’ospitata alla Pro Sesto. Montecucco, Ruggeri ed Ancona: ecco le firme che hanno permesso di raggiungere il lieto tris finale. Una gara per nulla scontata quella andata in scena al “Antonio Gioia” di Volpiano, che a questo punto del campionato dà una grossa mano non solo alla statistica ma anche all’umore generale; l’avvio del girone di ritorno ha già cominciato a conferire un peso maggiore ad ogni scontro, che al momento si rivela essere sempre diretto. In casa Ivrea vi è la consapevolezza che le difficoltà possono presentarsi domenica dopo domenica (e lo scorso 2-1 rimediato in casa Meda ne è la prova) e che il lavoro di squadra premia sempre, a prescindere dalle qualità tecniche del singolo.

A parlare con noi del riscontro positivo avuto in tale frangente Martina Ambrosi, capitana in maglia Independiente: “Domenica la prestazione del gruppo è stata ottima. Avevamo tutte tanta voglia di raccogliere punti perché alla fine sono i risultati che parlano e poco serve il fatto che nelle ultime due sconfitte avremmo meritato di più, per quanto visto in campo. Forse ad inizio partita, inconsapevolmente, abbiamo patito la pressione di dover fare punti, poi pian piano abbiamo iniziato a fare gioco e preso consapevolezza. Sul finale del primo tempo ci hanno annullato un gol ma quasi nell’immediato abbiamo sbloccato la partita. Il momento in cui siamo state più brave? Ad inizio ripresa. Non abbiamo avuto cali di concentrazione (come capitato a volte) e siamo riuscite a chiuderla“.

La stessa calciatrice ha poi rivolto particolare pensiero alle capacità dimostrate, asserendo ad una fondamentale coesione tra reparti senza la quale questo risvolto non sarebbe stato possibile: “Questa vittoria ha un grande peso per tanti motivi – ha fatto sapere – Abbiamo dimostrato di riuscire a rimanere compatte pur non trovando subito i nostri spazi mentre loro costruivano delle belle azioni, inoltre non abbiamo preso gol e ne abbiamo siglati 3, senza considerare che due sono stati annullati (c’è qualche dubbio che fossero regolari).
Per ultimo (ma non per importanza), non è da dimenticare l’avversario affrontato, una buonissima squadra capace di esprimere un bel gioco e che all’andata ci ha messo in difficoltà“.

Da calendario, la quinta forza di categoria è vicina a volare in Terra sarda per giocarsela con il Caprera. All’andata ci fu una vera e propria goleada contro quest’ultima, che finì al tappeto grazie a 7 reti. Ora, però, bisognerà fare attenzione poiché nulla sarà scontato!
Andiamo a Caprera per vincere e per cercare di avere quella continuità che spesso ci è mancata – ha riferito la classe ’94Non dobbiamo sottovalutarla, sappiamo che non sarà la stessa dell’andata; andremo là per imporre il nostro gioco!“.

Si ringrazia Martina Ambrosi e la società tutta per la gentile concessione.

Le Azzurre verso le amichevoli con Irlanda e Inghilterra: online il Media kit

Credit Photo: FIGC - Federazione Italiana Giuoco Calcio

Dopo il 2° posto in Nations League, la Nazionale Femminile torna in campo per le due amichevoli con Irlanda (al ‘Viola Park’ di Bagno a Ripoli – Firenze, venerdì 23 febbraio ore 18.15 – Rai 2) e Inghilterra (ad Algeciras in Spagna, martedì 27 febbraio ore 18 – Rai 2).

È online il Media kit delle due gare: tutte le informazioni sulle Azzurre e su Irlanda e Inghilterra, le protagoniste più attese, i precedenti con le avversarie e nelle sedi di gara, i dati del ciclo Soncin, la preview su EURO Svizzera 2025.

Michele Ardito, Freedom FC Women: “Mi aspettavo di andare al riposo sul risultato di pareggio, invece siamo andati sotto per una nostra disattenzione”

Domenica agrodolce per la Freedom, che ferma sul 2-2 la Res Roma in rimonta, in una partita che forse le Cuneesi avrebbero anche potuto vincere. Stesse sensazioni riportate dall’allenatore Michele Ardito ai microfoni di Be.Pi TV al termine della gara.

È stata una partita dentro la partita. Avevamo preparato tutto bene, e siamo andati sotto, secondo me, due volte per due errori nostri, e questa è la cosa che più mi rammarica, che non riusciamo a cambiare questo trend in cui avevo appena segnalata la panchina, avevamo lavorato sul fatto che dobbiamo rimanere in partita sempre per 95 minuti, e quindi mi aspettavo di andare al riposo sul risultato di 0-0, di pareggio. Invece siamo andati sotto per un’altra nostra disattenzione. Quindi la squadra deve crescere sotto questo profilo dell’attenzione, ed è quello che sto ricercando. Poi chiaramente esci di nuovo molto determinato, si trova anche il gol della domenica, a noi qui la fortuna gira poco, però è anche vero che poi sotto di due gol io credo che la mia squadra ha dimostrato carattere. Ci ha creduto tanto, sono state brave le ragazze ad interpretare il cambio tattico al volo. Siamo passate al 3-5-2 e abbiamo meritatamente preso il pareggio, e forse meritavamo anche di più perché le occasioni ci sono state. Però se non fai gol non vinci, quindi è un po’ un rammarico. Sono un po’ arrabbiato soltanto per quanto riguarda le due situazioni che bisogna gestire meglio. Non si possono concedere due gol così, perché le partite sono ormai pesanti e i punti pesano. Però guardo il lato positivo: siamo a due partite con risultato positivo. È chiaro che a tutti dispiace non aver vinto oggi, però noi dobbiamo rincorrere una classifica, e oggi abbiamo raggiunto il primo obiettivo. Intanto abbiamo fatto il primo punto in casa, e questa squadra non li aveva ancora fatti. Secondo, arriviamo da due risultati utili. Terzo, sotto di due gol siamo riusciti a riacchiappare una partita che forse poteva darci anche il tocco finale, e credo che sarebbe stato meritato“.

La rosa che ho a disposizione non è lunghissima, ma questo lo sappiamo tutti. Purtroppo il mercato non ha permesso di fare ulteriori modifiche alla squadra, perché vorrei ricordare che comunque alla squadra già a dicembre, il Presidente aveva dato un grande sviluppo in questo mercato invernale. È chiaro però che la rosa deve crescere, e stanno crescendo tanto le ragazze perche le vedo impegnarsi tantissimo. Noi dobbiamo giocare sempre con questo piglio perché non abbiamo quelle caratteristiche per pesare di portare la partita a casa soltanto con il palleggio. È una squadra che fa il primo anno di Serie B, gli avversari sono di livello, di spessore, e quindi questo è quello sul quale dobbiamo lavorare. Non dobbiamo essere abbacchiate perché secondo me c’è poco di cui essere delusi, perché abbiamo fatto ripeto quattro punti in due gare. Quindi se guardiamo dal mio arrivo abbiamo fatto metà dei punti di quelli che han fatto loro in 15 partite quasi. Io sono consapevole delle difficoltà che abbiamo, però con la società ogni giorno pianifichiamo tutto, e credo che punto dopo punto dovremo arrivare prima o poi a stabilire questa sperata salvezza“.

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