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UEFA Women’s Champions League: pari per la Roma, si qualifica il Chelsea, vince il Paris

Il Chelsea mercoledì è diventata la terza squadra a conquistare un posto nei quarti di finale di UEFA Women’s Champions League dopo il successo per 2-1 sul Real Madrid e il primo posto nel Gruppo D.

Anche il Paris Saint-Germain ha vinto alla quinta giornata, travolgendo l’Ajax per 3-1 e mettendosi in pole position per la qualificazione. La Roma, dopo essere stata in vantaggio per gran parte della partita, ha ottenuto un solo punto contro un combattivo Bayern, mentre la sfida tra Häcken e Paris FC è terminata a reti bianche.


Gruppo C

Roma – Bayern 2-2
Roma e Bayern restano in corsa per la qualificazione con l’emozionante pari maturato nei convulsi minuti finali della sfida giocata in Italia. Le giallorosse passano in vantaggio alla mezz’ora con un tiro a giro di Valentina Giacinti e difendono il vantaggio fino all’87’ quando Lea Schüller segna l’1-1. Al terzo minuto di recupero Manuela Giugliano segna la rete che potenzialmente potrebbe valere i tre punti, ma dopo altri tre minuti, Schüller sigla il 2-2 definitivo.

Paris Saint-Germain – Ajax 3-1
Le padrone di casa volano in testa al Gruppo C grazie al successo al Parco dei Principi. La doppietta di Marie-Antoinette Katoto (7′ e 25′) mette la partita sul binario giusto, ma alla mezz’ora le ospiti accorciano con Romée Leuchter. Sul finire del primo tempo, le francesi realizzano il 3-1 definitivo con Grace Geyoro. L’Ajax, che con tre punti avrebbe vinto il girone, mette sotto pressione il Paris nella ripresa ma non riesce a capitalizzare le occasioni create.

30 gennaio: Ajax – Roma, Bayern – Paris Saint-Germain


Gruppo D
Chelsea – Real Madrid 2-1
Uno sfortunato autogol del portiere Mylène Chavas qualifica le Blues ai quarti di finale al termine della combattuta sfida di Londra. Dopo aver faticato a piegare le ben organizzate avversarie, il Chelsea passa in vantaggio con un rigore di Guro Reiten al 62° minuto, ma dopo appena sei minuti, Athenea (entrata a partita in corso) sigla il gol del pari avventandosi su un pallone vagante. Le madrilene però capitolano dopo tre minuti dal pari, quando Chavas si rende protagonista di un autogol dopo che un tiro di Erin Cuthbert aveva subito una deviazione da parte di un difensore.

Häcken – Paris FC 0-0
Nonostante lo 0-0 finale, la partita regala emozioni e spettacolo, come il rigore parato da Chiamaka Nnadozie sul tiro dagli 11 metri di Rosa Kafaji nel primo tempo e il palo colpito da Monica Jusu Bah. Anche il Paris mette sotto pressione le padrone di casa ma trova la serata di grazia del portiere avversario Jennifer Falk che para due conclusioni della capitana delle ospiti, Gaëtane Thiney.

30 gennaio: Paris FC – Chelsea, Real Madrid – Häcken


Le partite di giovedì
Gruppo A
Rosengård – Benfica (18:45), Barcellona – Francoforte (21:00)
Gruppo B
Slavia Praga – Brann (18:45), St. Pölten – Lyon (21:00)

Sampdoria-Napoli 0-0: rivediamola con i dati Panini Digital

Credits to: Alessandro Belli - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Sabato, Sampdoria-Napoli ha aperto il 13° turno di Serie A Femminile. L’incontro, terminato 0-0, ha lasciato comunque alcuni spunti interessanti. Grazie al sempre perfetto appoggio di Panini Digital, ecco le statistiche più interessanti del match dello stadio “La Sciorba”. La frase chiave che esce dalla lettura della gara è: “niente è come sembra”.

PAGELLE VS STATISTICHE: CHI AVRÀ LA MEGLIO?

Nelle nostre pagelle sull’incontro, avevamo premiato Aurora De Rita come migliore in campo, assieme ad Amanda Tampieri. I dati Panini Digital, segnalano invece una grande prestazione da parte di Elisabetta Oliviero, i cui numeri parlano di un totale di 3’03” minuti di possesso palla, 70 palle giocate, 36 passaggi riusciti, 14 giocate utili, 17 palle recuperate effettive su 29, con una percentuale del 58,6%. Interessante anche il dato sui palloni recuperati, 14 in zona area di rigore, e 9 aerei. 3 su 6 i dribbling utili, 22 le intercettazioni. Per lei anche un’occasione costruita, quella all’81’ che genera il calcio d’angolo sui quali sviluppi Pisani coglierà la traversa.

La stessa Pisani ha numeri simili a Cecilia Re, per un reparto difensivo attivo sia in difesa, sia in zona gol. Infatti le occasioni più importanti le crea proprio la difesa delle Doriane. Per Aurora De Rita, che impegna Bačić al 64′, numeri inferiori ad Oliviero, ma ha un dato minore di palle perse, 17, contro le 22 della compagna di reparto. Per quanto riguarda le statistiche delle altre due giocatrici più attive, a Cuschieri riescono 4 dribbling utili su 5 tentati, e 10 palle recuperate effettive su 12 (83%). Per Tatiely Sena invece, 8 dribbling riusciti su 8 tentati, e 15 giocate utili, una in più di Oliviero. E soprattutto, è la giocatrice che subisce più falli (4).

I FLUSSI DI GIOCO

 

Nel dato dei flussi di gioco si notano alcuni numeri molto interessanti, che modificano quella che è stata la valutazione dell’incontro rispetto alle pagelle. Ad esempio, oltre a notare Tatiely Sena ed Heroum sono le calciatrici più avanzate, vogliamo evidenziare il numero di passaggi. Cuschieri è la giocatrice che riceve il maggior numero di passaggi, 10, da parte di Oliviero, che ne gioca 8 a Tatiely Sena, risultando così un perno importante nella costruzione del gioco della squadra di Castiglione. Infatti le riesce il maggior numero di passaggi (36) con il 54% di precisione, uno dei numeri più alti assieme a Schatzer, che di passaggi ne compie 26. I 19 di Tatiely Sena però, le valgono la percentuale migliore (61%). Incredibile il numero di Tarenzi, che nei pochi minuti in cui ha giocato, ha effettuato 5 passaggi senza sbagliarne uno, per una perfetta percentuale del 100%. Soprattutto, sorprende il dato dell’ex Chievo ed Inter sul possesso palla: solo 10 secondi.

Quello che emerge dai dati Panini Digital, questo weekend, è che appunto “niente è come sembra”. Infatti, a guardare l’incontro dalla solita prospettiva, non si è notato quanto effettivamente l’apporto di Oliviero sia stato importante, tanto quanto quello di De Rita, da noi premiata come migliore in campo. Come sempre, il supporto di queste statistiche, aiuta ad offrire una visuale diversa della partita, segnalando ciò che è sfuggito ad una prima – seppur attenta – visione.

Salernitana femminile, Rossella Cuomo: “Vogliamo allungare questa striscia positiva”

La Salernitana Woman vince il derby campano e so respira aria di ottimismo in casa granata:” Amio avviso è stata una vittoria meritata. Nel finale abbiamo avuto diverse occasioni per vincerla ma farlo a pochi secondi dalla fine è stato ancora più emozionante. Abbiamo piena consapevolezza nei nostri mezzi e daremo il massimo in ogni partita”. Queste le parole di Cuomo. La numero 9 prosegue sul momento di forma della squadra: “Vincere aiuta a vincere, vogliamo continuare su questa strada. Con questo doppio successo sono stati ripagati pienamente gli sforzi e il lavoro fatti durante il periodo di sosta”.

Prossimo impegno per la Salernitana è in casa contro l’Apulia Trani: “Sarà una gara difficile. Loro sono da sempre una squadra molto ostica e ben organizzata difensivamenta. Sarà difficile ma noi vogliamo vincere e gioire insieme ai nostri tifosi”.

Freedom FC Women: si dimette Petruzzelli, Michele Ardito è il nuovo allenatore

È un 2024 tribolato quello della Freedom FC, che ha iniziato con un buonissimo mercato in entrata, con tanto di potenziamento societario, mentre i risultati sono stati altalenanti. La trasferta di Tavagnacco è stata chiusa con 3 punti, con 92 minuti gestiti molto bene, poi nel finale la squadra ha rischiato di subire la rimonta. Poi sono seguite due sconfitte, una con il Cesena, in cui le Cuneesi hanno comunque sognato il colpaccio contro la quarta classificata, e l’ultima in ordine di tempo con il Genoa. Il 3-0, pesante visto il comportamento delle dirette rivali, ma che comunque riflette il campionato delle Rossoblù, lanciate ormai come rivelazione del campionato, e delle Biancorosse, che devono difendere la categoria.

In settimana, il tecnico Gianluca Petruzzelli ha voluto rassegnare le proprie dimissioni, e la società è corsa ai ripari per tesserare al più presto un nuovo tecnico. Ed è comunque un profilo di alto livello quello a cui il presidente ha puntato. Si tratta di Michele Ardito, esperto tecnico che ha allenato sia in Serie A, guidando il Mozzanica prima, guidandolo ad un ottimo quinto posto in coabitazione con il Sassuolo a quota 33 punti, nella stagione 2018-19. Segue l’esperienza con la Florentia San Gimignano, che però si chiude dopo la 10a giornata, fatale la sconfitta del “Santa Lucia” per 2-1 contro il Tavagnacco. Nel successivo campionato, in Serie B, subentra a Dalla Pozza per la 14a giornata sulla panchina del Chievo, conducendolo alla salvezza conquistando il 9° posto, grazie ad un ultimo mese veramente incredibile, in quella che è stata una delle stagioni più combattute per la salvezza del campionato cadetto. Nella stagione successiva, subentra ancora ad un allenatore, stavolta Roberto Rossi del Cesena, ma dopo le sconfitte con Tavagnacco e Como gli è preferito Rossi, che poi sarà rimpiazzato definitivamente da Ardito alla 23a. Il campionato sarà concluso all’undicesimo posto, il quartultimo, ma con un ampio vantaggio sulla zona retrocessione. Nell’ultima stagione, la scorsa, conduce il Cesena al 6° posto, con 52 punti. Dunque una nuova sfida per un allenatore che le sa affrontare.

Questo il comunicato stampa ufficiale della Freedom FC:

Dopo le dimissioni di mister Gianluca Petruzzelli, FREEDOM FC ha affidato la guida tecnica della prima squadra a Michele Ardito. Michele Ardito, vanta esperienze significative nel maschile, in Lega Pro, collaboratore tecnico a Como e allenatore in seconda in serie D, a Varese. Nel 2018 approda in serie A femminile, il club è l’Atalanta Mozzanica, sorprendente il quinto posto conquistato e l’ulteriore, ed esclusivo, merito di aver concluso il campionato da unica squadra che ha mantenuto l’imbattibilità contro i campioni d’Italia della Juventus. A seguire Florentia, Chievo e Cesena in Serie B. Sarà presentato alla stampa a breve insieme ai nuovi acquisti del Presidente nel mercato invernale“.

Alexandra Johannsdottir, Fiorentina Femminile: dolori e gioie di una campionessa

Credit photo: Alessio Bonaccorsi

La partita contro il Pomigliano, che ha visto la Fiorentina vincere in casa, ha confermato a tutti gli effetti il ritorno di Alexandra Johannsdottir sul rettangolo verde nelle sua massima condizione fisica.
La centrocampista islandese, infatti, si è distinta per le sue gesta in campo: il gol che ha sbloccato la partita (23′ del primo tempo), una traversa e il titolo di MVP (in quanto giocatrice che ha effettuato più tiri in porta e tocchi nell’area avversaria).

La stagione 2023-2024 per lei è iniziata in maniera per nulla positiva. Il primo giorno di ritiro, dopo soli 15 minuti dall’inizio degli allenamenti, Alexandra è uscita dal campo accusando dei dolori che, compiuti in necessari accertamenti, hanno rivelato una frattura parcellare a livello dell’astragalo.
E’ stato per lei, carica di aspettative, energie e consapevole degli obbiettivi da raggiungere, un duro colpo sia fisico che morale.
Ha raccontato che quello al piede è stato il suo infortunio più grave e che i momenti di stop (prima) e di recupero (dopo) sono stati davvero duri.
Con il desiderio di dimostrare tutto quello che sapeva fare, si è trovata nelle condizioni di doversi impegnare il doppio per dare prova delle proprie abilità:
”Sì,è stato l’infortunio più grave che ho mai subito. I primi mesi è stata davvero dura, soprattutto dal punto di vista mentale. Ero spesso da sola, non potevo scendere in campo con le altre. Non è stato semplice affrontare questa situazione, essere a Firenze per giocare a calcio e non poterlo fare mi lasciava un vuoto. Quando poi ho ricominciato ad allenarmi mi rendevo conto di non essere al 100%, capivo che dovevo rimboccarmi le maniche. Con un nuovo Mister e nuove compagne, avrei voluto dimostrare quello che sapevo fare. Essere temporaneamente impotente è stato l’aspetto più difficile. Ecco, questo forse è stato il punto più basso di questo infortunio. Rimanere indietro, essere quella meno in forma. Nonostante tutto mi sono impegnata, ho ricevuto aiuto e ne sono uscita”.

Il Mister De La Fuente, durante i mesi estivi, le aveva spiegato quali fossero le sue idee di squadra e di gioco. Nel momento in cui ha avuto la possibilità di rientrare in campo, ha dato tutta se stessa, a prescindere dal minutaggio, in modo da guadagnare mano mano un suo spazio sempre più ampio. Ad oggi è riuscita nel suo intento:
“Mister De La Fuente mi spiegò in estate che tipo di squadra e di gioco volesse mettere in campo. Essendo infortunata mi sono persa la creazione dell’alchimia in campo per cui quando sono rientrata ho capito che avrei dovuto dare il 100% in ogni occasione, anche se avessi avuto solo due minuti a disposizione. Ho cercato di fare del mio meglio, direi che ci sono riuscita visto che poi il Mister mi ha voluta utilizzare più spesso”.

Questa esperienza ha portato alla centrocampista una crescita a livello personale. Uscire dalla confort zone e allontanarsi dagli affetti, obbliga a fare i conti con la propria forza interiore, e ad essere più indipendente.
Allo stesso tempo Alexandra, che ha scelto la Fiorentina consapevole che avrebbe vissuto una realtà diversa da quella a cui era abituata, ha raccontato che ha imparato ad essere più paziente e a conoscere la cultura italiana, diversa in alcuni aspetti, da quella dell’Islanda:
“Dal punto di vista personale penso di essere cresciuta molto. Vivere lontano dalla tua famiglia e dagli amici ti costringe ad uscire dalla tua comfort zone, ad essere più indipendente. Sono molto legata alla mia famiglia, mi mancavano. Venire a Firenze mi ha insegnato ad essere più paziente, più capace di capire la cultura altrui. Ho scelto la Fiorentina proprio per migliorare come persona e come calciatrice”.

Nella sua seconda stagione nella squadra gigliata Alexandra ha trovato una serie A cresciuta di livello al punto tale che è difficile avere dei risultati schiaccianti anche contro le squadre che si trovano nella parte bassa della classifica:
“In questa stagione le partite sono più difficili e impegnative rispetto allo scorso anno.
Non vinciamo più 4-0, anche contro le squadre più indietro in classifica dobbiamo sudare e rimanere concentrate per novanta minuti. Ho visto una Serie A in crescita e questo è sicuramente un passo avanti”.


Quando si trova con la Nazionale islandese c’è sempre un certa curiosità da parte delle sue compagne di squadra riguardo l’Italia, il suo Campionato e il modo di vivere. E’ importante soppesare tutte queste informazioni nel momento in cui si decide di scegliere una nuova squadra.
Le strutture in Islanda non sono poi tanto all’avanguardia, come il Viola Park ad esempio, ma allo stesso tempo c’è parecchia uguaglianza tra il calcio femminile e quello maschile. Ragazze e ragazzi utilizzano le medesime strutture:
“Per adesso siamo due islandesi a giocare in Serie A, le altre compagne di Nazionale mi chiedono del Campionato ma soprattutto della vita in Italia. Vogliono conoscere com’è la vita a Firenze, cosa mangiamo, come viviamo. Sono aspetti che hanno un peso nella scelta di una nuova squadra, le invito sempre a provare una stagione qui!
Non abbiamo niente che assomigli al Viola Park! Mancano gli spazi e gli investimenti, ma c’è molta uguaglianza. Le squadre maschili e femminili si allenano sugli stessi campi e usano le stesse strutture. Girando l’isola ho notato che più o meno questo si applica ovunque”.

Alexandra, ormai praticamente fiorentina di adozione, trascorre quasi tutto il suo tempo (eccetto il periodo in cui sta con la Nazionale) in Italia ma, ha raccontato, ci sono alcune delle abitudini italiane a cui non riesce ad abituarsi. Una di queste è l’orario della cena essendo solita andare anche a letto abbastanza presto:
Gli orari della cena! Non riesco proprio a cenare con gli orari italiani, dopo le 19 per me è già tardi! Odio quando usciamo la sera e prenotano un tavolo per le 20.30, devo proprio sforzarmi (ride)! Vado anche a letto abbastanza presto, di solito prima parlo un po’ con la mia famiglia e il mio fidanzato al telefono”.

Riferendosi alla sua vita al di fuori dal campo da calcio l’atleta ha raccontato come sia una persona abbastanza tranquilla amante della cucina e di Netflix. Sul rettangolo verde poi la sua parte più estroversa si esprime al meglio, tende ad aprirsi di più.
In generale, comunque, è una persona che preferisce ascoltare piuttosto che parlare.
Nella sua vita al di là del calcio ci sono anche gli studi universitari. Essendo più incline alle materie scientifiche ha frequentato per due anni il corso di Ingegneria Medica, ma a causa della sua carriera da calciatrice che non le permetteva di seguire le due discipline contemporaneamente, ha dovuto mettere in pausa gli studi. Nello stesso tempo, però, con l’intenzione di rendere più sostanzioso il suo CV, ha virato la sua attenzione sull’informatica: “Fuori dal campo sono una persona tranquilla. Davvero molto rilassata, Netflix e cucina quando arrivo a casa la sera. Quando invece scendo in campo sono una persona diversa. Ho una grande personalità, parlo molto, ma quando finisce la partita questo aspetto si nasconde. Torno ad essere una persona abbastanza silenziosa che interviene solo se necessario. Sono più una ascoltatrice che una chiacchierona, anche in Nazionale.
Dopo il liceo ho iniziato a studiare Ingegneria Medica. Ho proseguito per due anni, poi mi sono spostata in Germania per giocare e non è stato semplice conciliare calcio e università. Ho messo in pausa questi studi, mi sono buttata sull’Informatica per arricchire il mio cv. Sono decisamente una “Math Girl”, appassionata di matematica! Per adesso ho dovuto interrompere gli studi, anche il trasferimento in Italia non facilita. Mi concentro sul calcio in attesa del futuro”.

Lo sport però, come è evidente, è la passione più grande di Alexandra Johannsdottir che oltre il calcio ha giocato anche a pallamano. Nel momento di compiere una scelta poi, il calcio ha vinto e lei ci si è buttata a capofitto dando sempre il massimo. Oltre lo sport, tutto ciò che la rende felice sono la famiglia e le lunghe passeggiate:
“La pallamano! Ho giocato in passato e adoro questo sport! Ad un certo punto ho dovuto scegliere tra calcio e pallamano….sapete cosa ha vinto!. Sono una persona semplice, cerco di essere gentile con tutti ma in campo do sempre il massimo. La famiglia, le passeggiate e il calcio: questo per me è l’ideale di felicità”.

 

Valentina De Risi, Salernitana Woman :” Gara combattuta ma siamo riuscite a portare il risultato a casa”

Il tecnico granata Valentina De Risi al termine del match contro l’Indipendent si dice soddisfatta della prestazione delle granata: “I tre punti arrivano dopo un match molto combattuto ed equilibrato. Sapevamo di affrontare una squadra forte ed organizzata quindi ci aspettavamo una gara difficile ma siamo riuscite a portare a casa l’intera posta in palio. L’ingresso di Mercede ha dato i suoi frutti, avevo la percezione che lei potesse dare quel guizzo utile per sbloccare la contesa”.

Il tecnico ha quindi concluso in vista di un’altra sfida importante ed ostica: “Con questi risultati cresce l’autostima e la consapevolezza nei nostri mezzi. Abbiamo lavorato bene, vedo un gruppo davvero in palla che deve godersi a pieno questi piccoli successi. Da martedì l’attenzione si sposterà verso la sfida con l’Apulia Trani che è una formazione ostica. Vogliamo continuare questo momento positivo iniziato già con le gare di Coppa Italia lo scorso Dicembre”.

Polisportiva Monterosso, contro la Roma Calcio Femminile c’è la quinta festa di fila

Photo Credit: Pagina Facebook ASD Polisportiva Monterosso
La Polisportiva Monterosso vince 2-1 in casa contro la Roma Calcio Femminile nel quattordicesimo turno del Girone A di Serie C, ottenendo il settimo successo in campionato, il quinto di fila.
Le biancazzurre passano al 16′: Nervi va veloce in mezzo al campo, apre a sinistra per Volonterio che effettua un cross tagliato in area dove Denise Alemanni appoggia sul secondo palo per l’1-0. Undici minuti dopo Gaia Vergari, sugli sviluppi di un angolo, approfitta dell’uscita non esaltante di Picco, e di testa sigla il pareggio.
La Roma reagisce e al 27’ trova il pareggio nell’unica avanzata offensiva degna di nota: corner da destra, la palla scavalca Picco in uscita e trova dietro di lei Vergani che di testa deve solo appoggiare in rete.
Il Monterosso trova il sorpasso nella ripresa: al 65′ Volonterio vince un contrasto, entra in area giallorossa, serve Lisa Citaristi che, sul secondo palo, conclude al volo e realizza il definitivo 2-1. Per l’attaccante ex Brescia si tratta del suo tredicesimo centro in campionato.
Questo risultato permette alle ragazze di Massimo Vezzali di balzare all’ottavo posto con 21 punti. Domenica il Monterosso chiuderà l’andata andando in casa del Moncalieri terzo in classifica e vittorioso per 1-0 sul campo della Rinascita Doccia.

L’esperienza del Viola Park dalla prospettiva della tifoseria ospite

Credits to: Paolo Comba

Viaggiare da Napoli fino a Firenze per seguire Fiorentina-Pomigliano, è sicuramente un atto d’amore nei confronti della mia squadra. Un viaggio lungo, dovuto ai classici disagi delle ferrovie statali, dalla partenza da Napoli Centrale sino all’arrivo a Firenze Santa Maria Novella. Direzione del viaggio, il nuovo impianto di Bagno a Ripoli.

Giunta in stazione, sfruttando le informazioni dell’infopoint della stazione, ho preso l’autobus numero 23, che però compie un giro un po’ più lungo, e che soprattutto non porta direttamente allo stadio. Se non altro, c’è spazio per una passeggiata di circa trenta minuti.

Nella camminata verso l’impianto, si può distinguere, man mano che ci si avvicina, il Viola Park, che mozza letteralmente il fiato, in quanto dà sin da subito l’idea di modernità, e – soprattutto – pulizia. Tra le tante città che ho visitato, mai come a Firenze (e Torino) ho visto così tanto rispetto degli abitanti nei confronti di ciò che li circonda. L’amore per l’arte e la cultura si intreccia con la passione per il calcio, soprattutto nella sua interpretazione al femminile. Il nuovo impianto voluto dalla presidenza Commisso, non è solo un gioiellino, ma è anche trattato come tale.

Durante il cammino, che mi riporta ai tanti esercizi sul tapis roulant, mi fa sorgere anche qualche preoccupazione. L’ultima volta che Pomigliano e Fiorentina si sono incontrate, il presidente del club “Stella ViolaJacopo Uccelli, aveva scritto una lunga lettera sui disagi vissuti nelle varie trasferte, tra il “Gobbato” di Pomigliano d’Arco, il “Menti” di Castellammare di Stabia, il “Comunale” di Palma Campania, e infine il “Liguori” di Torre del Greco. Insomma, diverse trasferte in quattro diversi impianti, tutte ricche di dissapori con il presidente Raffaele Pipola, e dal racconto emergono diverse mancanze di rispetto nei confronti della tifoseria avversaria. Essendo l’unica tifosa del Pomigliano presente – perché generalmente i tifosi del Pomigliano risiedono, appunto, a Pomigliano D’Arco, e quest’anno la squadra riceve il supporto dei tifosi della Turris, spinti dalla curiosità – temevo qualche ritorsione.

Già dall’ingresso allo stadio però, sia il personale sia i tifosi si sono comportati in maniera esemplare. Soprattutto proprio il presidente del club Jacopo Uccelli, con cui ho conversato amabilmente. All’interno dello stadio, si acuisce ancor di più la sensazione di amore e rispetto dei tifosi verso il proprio impianto e la propria squadra. Due entità unite, tifo e squadra.

A fine partita ho ritirato lo striscione, ovviamente delusa per il 3-1 finale, soprattutto per com’era maturato. Non nascondo di aver sognato un pareggio che avrebbe avuto del clamoroso, vista la distanza di valori in campo. Anche perché, rispetto alle prime 13 giornate della scorsa stagione, la situazione è molto più complicata.

8 punti in meno, solo 9 gol segnati (l’anno scorso furono 13), e 33 reti subite, contro le 24 della stagione 2022-23. E adesso, il giro di boa. Domenica ci aspetta il Milan (l’anno scorso vincemmo 2-1), poi ad inizio febbraio ci sarà lo scontro con la Sampdoria. Obbligatorio cercare la rivincita dopo quanto successo all’andata, con un rigore che scatenò moltissime polemiche. Poi chiuderanno la Prima Fase le gare contro Inter, Napoli (di fatto uno spareggio) e infine Como, poi sarà Poule Salvezza. Se non altro, abbiamo più o meno mandato in gol lo stesso numero di giocatrici. 7 un anno fa, 6 quest’anno (Nambi, Martínez, Harvey, Ippólito, Rabot e Ferrario).

Non escludo però, un ritorno al Viola Park anche come spettatrice neutrale, perché l’atmosfera dello stadio è incredibile. Quando vado a Firenze, trovo tutto quello che cerco, come il rispetto per l’ambiente che ci circonda. E il Viola Park, dà la sensazione di ecologia. E poi c’è lo stesso rapporto che si è instaurato a Roma, e – probabilmente – Torino, anche se non sono mai stata ad una trasferta in casa della Juventus. Unito ad una proprietà che crede nel calcio femminile, al Viola Park si respira un’aria che per ora si vive solo al “Tre Fontane”.

MARIAGIOVANNA ARUNDINE (PANTERECLUB)

Lumezzane, il tris è servito alla Pro Sesto

Photo Credit: FC Lumezzane

Il Lumezzane supera in casa 3-0 la Pro Sesto nella quattordicesima giornata del Girone A di Serie C, e allunga in classifica, visto che il vantaggio sull’Orobica secondo aumenta a quattro lunghezze, grazie allo stop delle bergamasche sul campo dell’Angelo Baiardo. Domenica l’ultima di andata: si va in trasferta contro il Livorno fanalino di coda.

Le rossoblù passano dopo sei minuti di gioco: Redolfi crossa in mezzo la palla, vi si avventa Rossella Valesi che la mette alle spalle di Selmi e sigla la rete dell’1-0 per la squadra di Nicoletta Mazza.

Il raddoppio rossoblù arriva al 56′: ci pensa di nuovo Redolfi che, stavolta, serve la palla a Kasia Daleszczyk che mette a referto il suo decimo gol tra campionato e Coppa. Nel finale il Lumezzane cala il definitivo tris sulla Pro Sesto grazie alla seconda rete consecutiva di Luana Merli realizzata a cinque minuti dal termine.

LUMEZZANE:  Meleddu, Salamon, Viscardi, Galbiati, Redolfi, Barcella, Valesi (58’ Cattuzzo), Daleszczyk (66’ Bianchi), Paris (80′ Mariani), Basso (76’ Merli), Muraro (61’ Sule). A disp: Gilardi, Forelli, Canobbio, Ronca. All. Mazza.
PRO SESTO: Selmi. Brambilla, Dellaacqua, Ciocca, Arrigoni. Biffi, Riva (84’ Mugnaini), Raimondo (66’ Marasco), Abati. Baruffaldi, Brembilla (69’ Giordano) A disp: Bianchi, Buzzanica, Pannullo, Orlando, Boldrini. All: Ruocco
Arbitro: Kurti di Mestre.
MARCATRICI: 6’ Valesi (LUM), 56’ Daleszczyk (LUM), 85′ Merli (LUM).

Luca Suella, mister Tharros: “Meda? Squadra con maggiore esperienza. Ora pensiamo alla prossima partita”

Credit Photo: Andrea Piras

Sconfitta casalinga per la compagine oristanese che domenica, in occasione della penultima giornata d’andata di campionato, ha ceduto al 2-0 del Meda. Non è, quindi, bastato il talento del capitano Casula e Company per afferrare ulteriore punteggio e chiudere la prima fase con qualcosa in più in tasca. Sotto il profilo tattico le biancorosse hanno perso la possibilità di far loro la gara, nonostante varie occasioni, poi non sfruttate in modo adeguato e, per ciò, sfumate.
Risultato a parte, la prestazione non smuove gli obiettivi stagionali.
L’allenatore del gruppo sardo Luca Suella, consapevole della difficoltà della disputa andata in scena al Comunale Tharros, ha confessato: “Abbiamo incontrato una buona squadra con maggiore esperienza e con una struttura fisica superiore alla nostra. Sono state brave a chiuderci tutti gli spazi e ripartire velocemente, noi eravamo troppo lente nel far girare la palla e avremmo dovuto avere più pazienza in certe situazioni senza forzare la giocata. Detto questo anche noi abbiamo avuto le nostre occasioni ma non siamo riusciti a sfruttarle“.

Non c’è tempo per rimuginare, altresì per capire le mancanze che ci sono state in tale frangente in modo che non si ripetano questa settimana: sarà la Pro Sesto la padrona di casa in vista dell’ultimo turno d’andata 2023/24. Parola d’ordine? Riscatto. A tal proposito lo stesso ha continuato, dicendo: “Queste sono sconfitte che ci aiutano a crescere e migliorarci giorno dopo giorno. Ora sarà altrettanto difficile, ma cercheremo di ottenere un risultato positivo“.

Si ripartirà dall’attuale decimo gradino statistico, a pari punteggio con lo Spezia ed a sole due lunghezze dal Monterosso. Il campionato è ancora lungo!

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