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Davide Catalano, DS Moncalieri: “Puntiamo ad una rosa di livello. Roma? Il campionato è lungo”

Credit Photo: Lavinia Quagliotti

Prosegue l’impegno Serie C del Moncalieri: un percorso ripartito di recente, dopo una lunga pausa natalizia. Primo risultato ottenuto? Una sconfitta (la seconda stagionale) davanti alle giallorosse della Roma calcio Femminile. Pur provando a dare una scossa a quella che si è rivelata una gara difficile, le piemontesi si sono arrese al tris ospite, dopo un leggero avvicinamento in termini di vantaggio. Squadra che vince non si cambia, però, perché, risultato e rammarico a parte, le ragazze allenate da Maurizio Ferrarese sanno cosa fare ed hanno le idee chiare su quelli che sono gli obiettivi stagionali (si ricorda, inoltre, il quarto scalino della graduatoria occupato a quota 29 punti). C’è la voglia di rimettersi in marcia senza abbassare la guardia.

Intanto la società ha recentemente comunicato quattro movimenti in entrata che andranno ad arricchire la rosa della Prima Squadra biancoazzurra: a presentarci le nuove figure il Direttore Sportivo della squadra Davide Catalano, che ci ha illustrato con piacere quella che è la situazione generale attuale.

Ci dica di più su queste new entry. A cosa puntano queste scelte? Si immagina siano abbastanza mirate e provengano da un pensiero comune in linea col progetto Moncalieri…

La prima è Sofia da Silva, difensore centrale di origini portoghesi. Arriva dal Ravenna, quindi ha giocato in serie B l’anno scorso. La scelta su di lei ricade poiché abbiamo perso Giada Nicco per un problema di rottura del crociato durante la partita col Meda e cercavamo un alto profilo che potesse sostituirla. È stata una perdita importante.

Valentina Coluccia, esterno un po’ più offensivo (anche per dare fiato ai nostri che giocano dall’inizio). È cresciuta per lo più in club pugliesi e ha prestato recentemente il proprio gioco al Lecce Women.

Mayra Marino, trequartista/centrocampista centrale. Ha esordito a 14 anni in B con la Pink Bari, vincendone il campionato e continuando sulla scia Bari in serie A. Per lei sono poi arrivate le esperienze nel Perugia e nel Trani, prima di fermarsi al Villaricca.

Erika González, Andorra. È stata protagonista nel campionato spagnolo in terza serie.

Vi sono delle altre firme all’orizzonte?

Certamente arriverà ancora qualcuno. Continuiamo a puntare ad una rosa di livello.

Pensa che queste integrazioni possano stravolgere gli equilibri a questo punto del campionato?

Non credo nello stravolgimento degli equilibri: noi cerchiamo sempre di fare il nostro meglio partita dopo partita, poi alla fine faremo i conti. Si tratta del nostro primo anno da neopromosse, ma occupiamo posizioni di cui non ci possiamo lamentare. La società ed il territorio ci credono, anche il sindaco è il nostro primo tifoso e viene a vedere tutte le gare. Certamente ci piacerebbe vincere, consapevoli che le altre squadre sono ben strutturate.

Purtroppo questa domenica è arrivata la sconfitta contro la Roma. Facendo un’analisi di quella che è stata la prestazione delle ragazze, cosa è mancato e quali sono stati, invece, gli aspetti positivi, a prescindere dal risultato finale?

Siamo arrivate in una condizione non ottimale, tra influenze ed acciacchi. Abbiamo subito il primo goal dopo aver attaccato per quindici minuti senza riuscire a segnare, a loro sulla ripartenza è stato concesso un rigore sacrosanto visto il tocco di mano durante un salto su cross in area. L’1-0 ci ha destabilizzate e sul raddoppio c’è stato un po’ di nervosismo fino alla terza rete. Peccato perché era l’occasione per avvicinarci alla vetta, ma è andata così. Ad ogni modo conosco le potenzialità delle ragazze; il campionato è ancora lungo.

Per quanto riguarda la gestione della Coppa Italia, invece, quali sono le sensazioni a qualche settimana dagli ottavi e per il fatto di essere riusciti a staccare il pass per il passaggio del turno? A parer suo si poteva fare ancora meglio o i risultati ottenuti sono completamente giusti e quindi specchio delle prestazioni avute in tutti i turni?

I finali, bene o male, hanno rispecchiato quello che le ragazze hanno dato in campo. È andata bene. Ora incontreremo per l’ennesima volta lo Spezia che avevamo già incontrato in casa, ma sarà una gara diversa: o dentro o fuori. La Coppa è un impegno in più ma ci teniamo a far bene anche quella.

Domenica sarete ospiti della Doccia: che gara vi aspettate e su cosa si sta basando il lavoro interno per prepararla al meglio?

Il calcio è fatto anche di imprevisti e non si sa mai tutto fino alla fine. Cercheremo di fare tesoro degli errori che abbiamo commesso recentemente e di ripartire con voglia di riscatto. Il viaggio è ancora lungo e continuarlo con tre punti in tasca sarebbe l’ideale.

Si ringrazia Davide Catalano e la società tutta per la gentile concessione.

Paola Boglioni, Brescia Femminile: “Facendo una cosa alla volta trovo il mio giusto equilibrio”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il Brescia, reduce dal 3-1 contro il Bologna, vuole provare ad ingranare un’altra vittoria, cercando domenica d’imporsi sul campo del San Marino Academy per la quattordicesima giornata di Serie B.

Ma prima di questa partita Paola Boglioni, difensore biancazzurro tornata quest’anno, ha voluto raccontarsi davanti ai microfoni del club bresciano: “Ho iniziato a giocare a dieci anni e grazie ai miei amici che, giocando con loro al parco, ho sviluppato questa passione. Mi alleno e studio, poi vivo la mia vita privata, quindi facendo una cosa alla volta trovo il mio giusto equilibrio. Ci sono stati dei momenti alti e bassi nel mio percorso, soprattutto tre anni fa, quando avevo perso fiducia in me stessa però, continuando a lavorare e ascoltando i consigli dell’allenatore e cercando di non farmi distrarre dall’ambiente esterno, sono riuscita a superarli. Il mio momento più emozionante che ho vissuto nella carriera finora è la promozione in Serie A con l’Empoli. Se avessi un potere sovrannaturale sceglierei il teletrasporto“.

Real Meda-Vittuone 3-2: Mariani, Ragone e Arosio regalano il successo al Real Meda

Photo Credit: Giada Morena - Real Meda

Domenica 14 gennaio 2024, allo stadio Mino Favini di Meda, si è disputata la tredicesima giornata di serie C femminile, che ha visto il Real Meda affrontare il Vittuone. La partita, la prima del 2024, si è conclusa con il risultato di 3-2 in favore delle padrone di casa, che hanno saputo sfruttare le occasioni create e resistere al ritorno delle avversarie.

Il primo tempo è stato dominato dalle Black Panthers, che hanno trovato il vantaggio al 14’ con Mariani, abile a ribadire in rete una respinta di Messori su un tiro di Arosio. Le medesi hanno raddoppiato al 40’ con Ragone, che ha sfruttato un assist di Vergani, e hanno siglato il tris al 41’ con Arosio, che ha superato in velocità la difesa del Vittuone e ha battuto Messori con un preciso diagonale. Il Vittuone ha avuto qualche occasione con Barbuiani, ma Ripamonti si è dimostrata attenta e sicura tra i pali.

Nel secondo tempo, il Vittuone ha cambiato marcia e ha provato a riaprire la partita. Al 2’ il tecnico ha effettuato un doppio cambio, inserendo Rubbino e Bacullo al posto di Magatti e Frau. Al 12’ è arrivato il gol della speranza con Bacullo, ex della gara, che ha approfittato di un errore calcio d’angolo e ha insaccato alle spalle di Ripamonti. Cambio per il Real Meda, il mister vuole inserire forze fresche e custodire il vantaggio, esce Ballabio ed entra Podda. Al 16’ il Vittuone ha accorciato ulteriormente le distanze con il tap-in di Bertuetti, che ha finalizzato una bella azione corale. Secondo cambio per le padrone di casa, esce Ferrario ed entra Kouda. Il Real Meda ha cercato di reagire e ha sfiorato il poker con Ferrario, Antoniazzi e Mariani, ma i loro tiri sono stati imprecisi o parati da Messori. Ultimo cambio della gara, Ronchetti prende il posto di Antoniazzi. Il Vittuone ha tentato il forcing finale, ma non è riuscito a trovare il gol del pareggio. Il Real Meda ha così festeggiato una vittoria importante, che apre al meglio il 2024.

Alessandro Ruocco, mister Pro Sesto: “Se riusciamo ad essere sempre quelle di domenica possiamo dar fastidio a chiunque”

Credit Photo: Ciocca

È un 1-1 l’ultimo risultato rimediato dalla Pro Sesto in occasione della tredicesima giornata di campionato a rientro dalla pausa natalizia: un fattore positivo e di rispetto, se si fa riferimento alla squadra ospite, tra le più quotate del girone. A due giocate al termine del filone d’andata, il gruppo allenato dal mister Alessandro Ruocco si è presentato propositivo ed in condizioni piuttosto buone, confermando il viaggio in acque sicure (si ricorda la stabilità al quinto posto in graduatoria, frutto di 22 punti intascati); complice l’impegno e la riuscita in fase di costruzione, c’è più di un motivo per il quale questo finale può essere considerato come segnale positivo. Ne abbiamo parlato proprio con la guida delle biancocelesti, che si è lasciato andare a qualche dichiarazione in merito alla situazione attuale della compagine.

Quarto pareggio stagionale e posta in palio divisa con la Solbiatese: come definirebbe la prestazione delle sue ragazze?

È stata una prestazione da grande squadra, tra le migliori dell’anno. Dall’approccio fino all’ultimo secondo le ragazze sono state in partita e non hanno mollato. Crediamo di aver fatto una partita propositiva, di grande forza, nonostante avessimo davanti una squadra più avanti rispetto a noi in classifica.

Giusto risultato?

È un pareggio che ci sta stretto perché abbiamo creato tanto: nel primo tempo abbiamo avuto due occasioni clamorose con le traverse di Baruffaldi a botta sicura, nel secondo ugualmente, in qualche circostanza, ci siamo fatte trovare in area e ci è mancata proprio la fortuna dell’ultimo tiro. Abbiamo preso goal solo su piazzato, quindi non abbiamo subìto niente.

Si poteva proporre qualcosa in più in termine offensivo e sfruttare maggiormente qualche occasione?

Le occasioni ci sono state ma quando ti trovi davanti alla porta ci vuole anche un pizzico di fortuna. Non ho niente da recriminare alle ragazze se non un filo di precisione in più nella decisione finale.

Parità che servirà sicuramente da stimolo, d’altronde il bilancio di quello che è stato il percorso fino ad ora è abbastanza positivo. A metà campionato quale è il margine di miglioramento?

So che è un percorso che abbiamo iniziato l’anno scorso con un gruppo di ragazze giovani che stanno crescendo e mettendo tanto impegno. È normale: quando si parte dall’inizio c’è la consapevolezza di trovare qualche ostacolo (e lo scorso anno, infatti, ci siamo salvate in extremis); quelle paura, però, si è trasformata in coraggio. Siamo una squadra che propone, che non si abbassa mai e che non ha paura dell’avversario. Se riusciamo ad essere sempre quelle di domenica possiamo dar fastidio a chiunque e toglierci le nostre soddisfazioni.

Domenica sarete ospiti del Lumezzane che abbiamo visto essere piuttosto in rincorsa: di fatto, grazie alla vittoria ottenuta, ha trovato il sorpasso in graduatoria spodestando l’ormai ex capolista Orobica. Da loro cosa vi aspettate?

Con loro abbiamo già avuto un incontro di Coppa prima della sosta natalizia. È una squadra che gioca bene, ha tanta atleticità e sicuramente sa cosa deve fare; è la prima della classe quindi andremo a giocarcela a viso aperto, sapendo di non volerci arrendere. Il campo dirà.

A proposito di Coppa Italia…come è stato questo mancato passaggio del turno?

Siamo arrivate a dicembre un attimino stanche e con qualche defezione anche a livello di organico. Ho fatto giocare tante ragazze giovani che hanno esordito in Prima Squadra e ho avuto delle buone risposte. Ci è servito come tassello di crescita in più e siamo comunque soddisfatti del nostro percorso.

Si ringrazia Alessandro Ruocco e la società tutta per la gentile concessione.

Luana Merli, Lumezzane: “Fiducia della società determinante”

Photo Credit: FC Lumezzane

Il Lumezzane ha avuto la meglio domenica sull’Orobica nel big match della tredicesima giornata del Girone A di Serie C, dato che le lumezzanesi hanno sconfitto le bergamasche per 2-0 e hanno ottenuto la conquista della vetta del campionato. Dopodomani match in casa con la Pro Sesto.

A dare il successo rossoblù è stata Luana Merli che, dopo un anno di assenza per infortunio, ha segnato il gol che ha dato la definitiva vittoria valgobbina sull’ex leader Orobica. L’attaccante classe ’87 ha commentato a fine partita davanti ai microfoni del club bresciano: “Diciamo che è stato un bel rientro inaspettato, visto che era una partita difficile e, soprattutto, anche il campo non era nelle buone condizioni. Quindi direi che è stato un bel rientro: non mi aspettavo neanche di segnare. Entrata in campo ho lasciato le emozioni da parte e sono rientrata comunque concentrata per disputare i dieci minuti dopo un anno di infortunio. L’Orobica è sempre una una buona squadra, la partita era abbastanza difficile e loro nel secondo tempo hanno iniziato a pressare, volevano pareggiarla per essere sempre al comando della classifica, però siamo entrate tutte determinate, dalla panchina e a chi era in tribuna che ha continuato sempre a incitarci, e alla fine abbiamo portato a casa la vittoria. Abbiamo adesso diciassette partite davanti, quindi sono tutte finali per noi: il difficile viene adesso, perché tutte le squadre cercheranno di metterci il bastone tra le ruote. Noi non dobbiamo perdere di concentrazione, allenarci sempre bene come abbiam sempre fatto, portare sempre l’entusiasmo ed entrare in campo ogni partita determinati con la fame di continuare a vincere e raggiungere il nostro obiettivo. Ringrazio tantissimo la società, perché a luglio è arrivata la proposta, e da infortunata non mi aspettavo comunque la fiducia dal club e dallo staff di di chiamarmi, anche perché comunque l’età avanza e sono stata chiamata nel periodo in cui stavo facendo ancora fisioterapia. Non sono stati mesi facili e ringrazio appunto la società per questa opportunità: ho ricominciato domenica, spero di ripagare il meglio possibile che mesi. Ho iniziato ad allenarmi a settembre con la squadra, dove la maggior parte di loro sono nuove, ma non ero in campo, ero sempre fuori a fare differenziato. L’approccio poi di riprendere gli allenamenti insieme a loro è stato difficile perché già c’era un gruppo si conosceva, aveva il suo gioco, ma tutte le ragazze mi sono state vicine, anche con lo staff piano piano mi sono integrata, e speriamo possa andare avanti così“.

Davide Corti, AC Milan femminile: “Sono molto contento, sopra tutto per le ragazze, questo è il primo risultato pieno”

Il Milan, in Coppa Italia, ritrova il buon gioco e porta a casa una importante vittoria a Sassuolo, contro le ragazze di Piovani, ipotecando la qualificazione.

Al termine del match, sui canali istituzionali del Club rosso nero è il tecnico ad elogiare tutto il suo gruppo per questo risultato: “Sono molto contento, sopra tutto per le ragazze, afferma Davide Corti, dopo il cambio allenatore questo è il primo risultato pieno, quindi fa piacere. Le mie ragazze si sono impegnate con il massimo della dedizione, da quando sono arrivato, e quindo sono contento per loro”.

Un 3 a 0 con la tripletta di Dubcova, ed una squadra che ha mostrato carattere: “Oggi è stata una gara difficile, ammette il tecnico, però è stata meritatamente vinta. Abbiamo raccolto, finalmente, tutte le volte che siamo arrivate davanti alla porta, e questa volta si è finalizzato meglio, e sono contento per loro. Abbiamo lavorato bene sia sue le seconde palle che su quelle aeree, sono state brave ad aggredire in avanti senza avere paura ed accorciare su gli spazi, che comunque il Sassuolo che ha lavorato molto bene ha trovato in mezzo al campo, però il coraggio è stato premiato”.

Anche Kamila Dubcova, dopo aver preso a ricordo il pallone bianco verde, ha ammesso: “Sono molto emozionata per questa mia tripletta, sono felice che la mia tripletta ha prodotto questa vittoria per la mia squadra. io sono una giocatrice che mette tutto sul campo, al cento per cento anche in allenamento, corro forse troppo ma stasera volevo aitare la mia squadra. Sono brava a giocare con la palla e per noi questa vittoria era molto importante, le ultime gare sono state pere e pareggiate e questa vittoria porta morale al gruppo per un nuovo inizio”.

Il Grifone Gialloverde perde 5-1 contro il Palermo, ma a prevalere su tutto è un esemplare gesto di Fair Play

Photo Credit: Janina Keith-Kirk

In occasione della tredicesima giornata di campionato di Serie C Femminile (Girone C), la partita tra Grifone Gialloverde e Palermo si è conclusa con la vittoria delle siciliane per 5-1, ma a vincere su tutti ed ogni cosa è stato il lodevole gesto di Fair Play delle padrone di casa dimostrando come i valori del calcio dilettantistico vive nei cuori di chi lo pratica. 

Le ragazze del Palermo atterrate a Roma Fiumicino si sono accorte di aver smarrito le proprie divise da gioco, così la società del Grifone Gialloverde si è resa subito disponibile prestando per la gara la propria seconda muta.

Il Palermo ha ringraziato pubblicamente le coetanee con un post sulla pagina Facebook: “Con un secco 1-5 le nostre ragazze tornano vittoriose da Roma contro il Grifone gialloverde. Ma oggi è successo qualcosa di più bello: il gesto con cui le nostre avversarie ci hanno consentito di giocare con il loro kit da trasferta, dopo lo smarrimento dei nostri bagagli con i completini gara a Fiumicino. A fine partita, tutte insieme davanti alla panchina avversaria per ringraziare. Lo sport come dovrebbe sempre essere. Grazie Grifone gialloverde!”

Amanda Nilden e le Juventus Women si salutano

Credit Photo: Paolo Comba- Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La svedese, classe 1998, approdata in bianconero nell’estate 2021, saluta dopo avere collezionato 65 presenze e segnato 8 gol, vincendo cinque trofei. Nilden giocherà in prestito con la maglia del Tottenham.

Amanda sveste il bianconero conservando ricordi speciali. Dai trofei succitati – uno Scudetto, due Coppe Italia e due Supercoppe – ai gol e gli assist che hanno permesso di arrivare alle vittorie in ogni competizione. Dalla stagione 2021/2022, quella in cui ha esordito con la maglia della Juventus, infatti, Nilden è, con Cristiana Girelli, una delle due sole bianconere ad avere segnato almeno un gol in tutte le competizioni disputate dal Club: Serie A (quattro), Coppa Italia (due), Supercoppa Italiana (uno) e Champions League (uno, nelle qualificazioni).

A riprova del suo contributo in queste stagioni ci sono, poi, tanti altri dati, che trasformano in numeri quanto evidente a tutti. Da quando milita in bianconero è, con Pauline Peyraud-Magnin (78) e Sofie Junge Pedersen (66) una delle tre giocatrici straniere ad avere collezionato almeno 65 presenze in tutte le competizioni e, dal suo esordio in Serie A, ha partecipato a 11 reti (quattro gol e sette assist): tra i difensori hanno fatto meglio solo Linda Tucceri, Valentina Bergamaschi e la compagna di squadra Lisa Boattin.

Sia in fase difensiva che in fase offensiva, non ha mai fatto mancare il suo contributo, giocando sia sulla fascia sinistra che su quella destra, per essere sempre a disposizione della squadra. L’impegno profuso e il talento mostrato le permettono di ritagliarsi un posto speciale nella storia recente delle bianconere.

Grazie di tutto, Amanda!

Sara Tosetto, Moncalieri: “L’obiettivo rimane uno. Dimostreremo di meritare le prime posizioni”

Credit Photo: Lavinia Quagliotti

Tra i club protagonisti della lotta al vertice del campionato di serie C c’è il Moncalieri: il gruppo piemontese, però, in occasione della più recente giornata di campionato, ha ceduto il passo alle ospiti della Roma Calcio Femminile che hanno trovato la vittoria di 3-0. Un risultato che sta stretto, si, ma con la consapevolezza dell’esistenza di una strada spianata con buoni tempi necessari al miglioramento; la compagine biancoazzurra saprà continuare il percorso stagionale 2023/24, non sottovalutando alcuna squadra del girone, sempre con l’intenzione di fare quel salto di categoria tanto ricercato.

Ora tenterà il miglior approccio a proposito della trasferta prevista domenica in casa Rinascita Doccia, oltre che racimolare punti preziosi che possano non far perdere contatto con chi la precede in graduatoria.
Abbiamo avuto il piacere di parlarne con l’esterno classe ’94 Sara Tosetto, la quale ci ha svelato le proprie impressioni sugli ultimi risultati ottenuti.

Sconfitta casalinga (la seconda da inizio campionato) contro le giallorosse, sfida che probabilmente ha visto concretizzarsi un finale che non vi soddisfa: come descriveresti la prestazione di gruppo?
Risultato a parte, cosa pensi sia mancato maggiormente, non solo in generale ma anche in termine tecnico-tattico?

In generale, senza guardare il risultato, la prestazione non è stata delle peggiori, anzi. Abbiamo sicuramente fatto un buon primo tempo, macchiato però dal loro gol su rigore. L’episodio ci ha tolto lucidità, e anche nel secondo tempo, mentre loro sono state ciniche e hanno concretizzato le uniche azioni pericolose della gara, noi siamo state fumose.

La qualità maggiore che ti ha colpito della formazione opposta?

Abbiamo patito la loro prestanza fisica. Ciò che mi ha colpito è stata sicuramente la cinicità, ma anche a livello di gioco sono state in grado di uscire da situazioni complicate con palla a terra.

Forse un po’ scontato dire che uno degli obiettivi primari rimane la chiusura in sicurezza del girone d’andata, oltre che il salto di categoria: come giudichi la situazione attuale della squadra?

L’obiettivo rimane sempre uno e si farà il possibile per raggiungerlo, non sarà facile ma abbiamo tutte le carte in regola per poterci provare e dimostrare di meritare le prime posizioni.

Staccato il pass per gli ottavi di Coppa Italia ci sarà da rimboccarsi le maniche per raggiungere la fase successiva, di fatto sono diversi i gruppi che tentano di proseguire: su quale scia si sta lavorando per tentare di trovare la buona conclusione in tal senso? Secondo te che approccio servirà?

Dagli ottavi in poi nella Coppa Italia saranno tutte partite secche: servirà concentrazione e dovremo ridurre al minimo l’errore. Per poter passare il turno non si potrà sbagliare.

Domenica, in occasione della penultima gara del girone d’andata, ad ospitarvi sarà la Rinascita Doccia…cosa ti aspetti dalle fiorentine?

Domenica incontreremo una squadra nuova in questo campionato, quindi sarà una sorpresa. Con la loro posizione in classifica saranno sicuramente alla ricerca di punti e noi dobbiamo essere brave a portarne a casa 3 per rimanere nella scia delle prime posizioni.

Si ringrazia Sara Tosetto e la società tutta per la gentile concessione.

La Supercoppa Femminile è allo Juventus Museum

Da un lato, una felice tradizione: ogni anno, dalla loro nascita nel 2017, le Juventus Women hanno portato almeno un trofeo allo Juventus Museum, ed è successo anche in questa stagione, che pure ha ancora tanto da raccontare.

Dall’altra, una bella novità: la Supercoppa Italiana, consegnata il 16 gennaio, è la prima Coppa ospitata dal nuovo Tempio dei Trofei, inaugurato lo scorso autunno.

Un momento speciale, cui hanno partecipato, insieme al Presidente della Juventus Gianluca Ferrero e al Presidente dello Juventus Museum Paolo Garimberti, Stefano Braghin, Women’s Football Director, le calciatrici Lisa Boattin e Sara Gama e il coach Joe Montemurro, alla presenza di Francesco Calvo, Managing Director Revenue & Football Development.

LE PAROLE DALLO JUVENTUS MUSEUM

«Il 2024 è cominciato con una grande emozione. Sono molto orgoglioso di questo gruppo, che ha confermato una tendenza incredibile: la Juventus Women, in ogni anno della sua esistenza, ha arricchito il nostro museo con almeno un trofeo. Complimenti a questa squadra, che sta continuando a scrivere la storia del nostro club» (Gianluca Ferrero)

«Questa Coppa non solo è importante perché racconta ancora una volta quanto sono forti le nostre ragazze, ma è anche la prima che portiamo nel nostro nuovo Tempio dei Trofei» (Paolo Garimberti)

«Poter contribuire a riempire la sala dei trofei del club è sempre un momento particolare, qui si percepisce la storia del club e la sua lunga tradizione di successi, farne parte credo sia un privilegio ed allo stesso tempo una responsabilità, quello che ci fa già pensare avanti, alla prossima sfida da sostenere difendendo questi colori» (Stefano Braghin)

«Siamo sempre onorati di portare qui i trofei che abbiamo conquistato per il Club: è un simbolo di quello che siamo, e di cosa cerchiamo di fare, cioè rappresentare la Juve al massimo livello» (Joe Montemurro)

«Un orgoglio per me portare qui il primo trofeo che, insieme a Sara – che ringrazio – ho alzato da capitano. Sono molto emozionata, orgogliosa: è un onore portare una Coppa al Museo, e speriamo di portarne ancora tante» (Lisa Boattin)

«Siamo orgogliose e felici di essere di nuovo qui con un trofeo. Sappiamo che la continuità nelle vittorie  qui alla Juve, è importante: siamo compatte e sappiamo rinnovarci, impersonando nel modo migliore lo spirito di questo Club» (Sara Gama)

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