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Stefania Zanoletti, Brescia Femminile: “Punite su due episodi, ma dobbiamo approcciare meglio le gare”

Photo Credit: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Domenica negativa per il Brescia che, nella settima giornata di Serie B, cade 2-1 in casa contro il Genoa, e ora le bresciane sono ottave in classifica.

A guidare la squadra in questa partita è stata Stefania Zanoletti che, davanti ai microfoni di Be.Pi.Tv, ha analizzato la gara: “Sapevamo che avremmo incontrato un avversario importante e ci dispiace perché probabilmente abbiamo buttato via la prima frazione di gioco. Sicuramente siamo state punite su due episodi. Nel secondo tempo abbiamo avuto una grande reazione e meritavamo di uscire con qualcosa dal campo. Il verdetto, però, non si discute. Noi dovremo migliorare e approcciare meglio le gare. Per me è stata una grande emozione e ringrazio la società per la fiducia che mi sta dimostrando. Sto cercando di rimettermi al meglio visto che ho avuto qualche problema fisico e spero, da qui in poi, di riuscire a dare un contributo importante a questa maglia, alla Città e ai colori”.

Federica Cafferata, Juventus Women: “Sono qui per dare il mio meglio, imparare, e dare una mano alla squadra”

Federica Cafferata, giocatrice della Juventus Women, fin da giovanissima è attratta dallo Sport, come dai lei stesso ammesso, provando diverse discipline prima di scegliere di proseguire l’attività con il calcio.
Gioca in squadre miste fino ai 15 anni, età limite per disputare campionati nelle squadre giovanili miste, trasferendosi in seguito alla sua prima squadra interamente femminile, il Ligorna 1922 di Genova. Nel 2019, pur ricevendo proposte da diverse società, anche di Serie A, decide alla fine di accettare quella del Napoli, dove resterà per due anni con 29 presenze in campo e 2 reti. Dopodiché Federica ha trovato casa a Firenze, tra le file delle viola, portando a casa 43 presenze di alto livello professionale.
ll 9 giugno 2023, è stato reso noto che Cafferata si sarebbe ufficialmente unita a parametro zero alla Juventus Women a partire dal 1º luglio seguente, firmando un contratto triennale con la società bianconera.

Federica dalla firma con questa la maglia, sono passati 5 mesi, come hai trovato il gruppo, come ti sei inserita ed erano queste le tue aspettative? Raccontaci il primo giorno…..
Certamente è stata una emozione, il primo giorno l’ho vissuto abbastanza bene anche perché mancavano tante nostre giocatrici che erano impegnate al Mondiale in Australia, però è stato molto emozionante. Anche le prime settimane pur trovandomi in ambiente molto grande, che ha superato le mie aspettative, è andato tutto per il meglio: molte ragazze le conoscevo già per raduni in Nazionale e da avversarie in campionato. Il conoscerle in questo frangente è certamente diverso ma le ringrazio poiché sono stata accolto da subito molto bene”.

Quali sono gli hobby di Federica a Vinovo, trovi il tempo per te stessa, e cosa stai facendo di diverso oltre a giocare a calcio?
“Si, riesco oltre a questo mio lavoro che mi impegna per molto del mio tempo a ritagliarmi uno spazio anche per me stessa: per il mio benessere personale, oltre ché, non lo nascondo, riposarmi, poi ammette Federicase trovassi il tempo andrei anche a pescare che è una delle mie passioni. Quindi quali sono i tuoi sogni nel cassetto, al difuori del calcio? “Quando mi trovai difronte ad un bivio, per decidere la mia carriera da calciatrice piuttosto che proseguire gli studi in maniera più approfondita, il mio altro sogno nel cassetto era quello di diventare “Graphic Designer” e lavorare nel mondo della comunicazione. Questo sogno non è in me mai del tutto tramontato, però obbiettivamente è un mondo che ho lo fai bene, dedicandoci del tempo e lavoro, oppure attendi il giorno giusto per avere il tempo per portarlo avanti. Un domani mi piacerebbe riprenderlo ed unire il mondo dello Sport, con questo della comunicazione, e poter unire questi due mondi magari in una squadra”.

In questa stagione le aspettative del Club sono alte, vista anche l’eliminazione dalla Champions League, e gli obbiettivi di vittoria (credo) sono sempre lo scudetto e la Coppa Italia; ma oltre a questo quali sono le aspettative di Federica in questa Juventus?
In generale si, visto che la Champions oltre che alla delusione è stato per noi un motore per concentrarsi negli obbiettivi che abbiamo quest’anno sia in Campionato, che in Coppa Italia, che per la Super-Coppa di gennaio”.

Sarebbe più bello per te segnare un gol in una gara decisiva oppure salvare sulla linea la palla che porterebbe la vittoria alle avversarie?
“Da difensore spesso si dice che è bello salvare sulla linea, ma ammetto che anche fare un gol non mi dispiacerebbe, se poi pensiamo che sono due cose utili per la mia squadra: posso dire entrambe le cose”.

Hai scelto tu il tuo ruolo oppure è nato nel corso della tua carriera?
“In realtà è nato nel corso nella mia carriera, anche se all’inizio giocavo in avanti, poi grazie ad una mia Allenatrice (Mara Morin) dove giocavo nel Ligorna 1922 di Genova, mi mise in questo ruolo per dare una mano in fase difensiva e mettere più giocatrici di ruolo in avanti, con qualità, da qui è nato questo mio ruolo”.

Hai rappresentato la Nazionale, ad oggi, a tutti i livelli giovanili dell’ Under 16, 17, 19 e 23 femminili, quale è stato il tuo ricordo più bello sul campo? “In realtà ce ne sono tanti, in ogni convocazione vi è un ricordo bello, perché e sempre un onore vestire questa maglia. Ho ricordi a livello di gruppo, di ciò che si è formato, dei vari festeggiamenti anche delle più piccole vittorie giunte in amichevoli. Però il ricordo più bello, sebbene non siamo state così fortunate ad essere presenti in Europei o quant’altro, ricordo con piacere i vari viaggi in trasferta per il mondo con tutte le ragazze, sempre con estremo piacere”.

E con quale calciatrice, anche di altri club, che hai legato di più e senti con continuità della vita di ogni giorno?
“In generale credo, con  Stefi Russo e Francesca Vitale, che sono state mie compagne e co-inquilini negli anni; ma anche Paola Di Marino del Napoli, il capitano, che forse sono le persone che più di tutte mi porto nel cuore”.

Hai esordito in Nazionale maggiore a Genova, nell’amichevole contro il Brasile, che emozioni hai provato e cosa ti porterai sempre come ricordo più bello di quella serata? Quali sono le tue aspettative future?
“Tante emozioni, forse quelle più belle non sono quelle che ho provato io sul campo, ma i miei genitori ed i miei cari da fuori: perché il sentire raccontare dai loro occhi tutta l’emozione è fantastico. Ammetto che non me l’aspettavo, non voglio essere ipocrita, ma ci speravo. Adesso la mia priorità è questo Club, magari non iniziata nel migliore dei modi (a causa di un piccolo infortunio) però adesso sono in ripresa ed in generale se una fa bene nel Club poi le convocazioni posso anche arrivare! Se arrivasse la chiamata in nazionale maggiore oltre ad essere onorata sarei anche pronta per dare il mio apporto”.

Parlando di Nazionale, hai visto qualche cambiamento con il nuovo tecnico azzurro (e se si quali?)
“Ho visto tanto entusiasmo, poiché le qualità tecniche c’erano e ci sono, ed è bastato che arrivasse una persona che portasse qualche tranquillità e portasse un pò di consapevolezza alle ragazze. A causa dei risultati mancati agli Europei ed ai Mondiali, in questi ultimi due anni, siano mancati e principalmente queste motivazioni. Poi le parti tecniche si vedranno con il tempo, le gare sono state fino ad ora poche per vedere dei veri e propri cambiamenti. Ed oltre alla speranza di poter dare il tuo contributo in una gara ufficiale cosa credi che manca (oltre alla fortuna) a questa Nazionale? Sinceramente penso che le ragazze sono state le stesse, se si lavora bene noi possiamo arrivare allo stesso livello di qualsiasi altra nazionale estera”.  Si qualifica per i prossimi Campionati Europei? “Mi auguro di Si, ma sono ottimista e credo sicuramente che ci qualificheremo ai prossimi Campionati Europei”.

In chiusura, la tua scelta del Club e la tua crescita nella Juventus (con un contratto triennale in corso) la vedi come una svolta di carriera, vorrai pretendere di più da te come calciatrice, oppure ti ritieni arrivata e sistemata per il futuro?
“In generale la scelta di venire qui è stato un banco di prova per me, uno stimolo e cercare di fare un passo in più, nel senso che mi è stata data una possibilità dopo tre o quattro anni che gioco in serie A (ed ho potuto fare minutaggio) e quindi è arrivata per me una sfida che poteva essere importante. Non è solo, stare nella Juventus: è vivere ogni giorno e qui provare a dare il mio meglio ed imparare per dare in generale una mano alla squadra. In questo momento è un grande passo in avanti, poi non nessuno può dire: Federica sei arrivata!”.

Adesso la ripresa al gioco per Federica, è a poco a poco in via di rientro, e pertanto  attendiamo di vederla presto sul quadrante di gioco. Ringraziamo Federica Cafferata per questa “Intervista in esclusiva” e l’Ufficio Stampa della Juventus (Elisabetta Anelli) per il tempo concesso alla nostra testata giornalistica.

 

Apulia Trani: prima vittoria stagionale, Francesco Preziosa: “Successo di squadra”

In occasione della decima giornata di Serie C Femminile (Girone C), l’Apulia Trani ha affrontato il Crotone in trasferta. Le biancazzurre hanno vinto 0-2 contro le calabresi grazie alle marcature di Sara Chiapperini e di Carolina Bruno. Tre punti importantissimi per la squadra ospite in ottica classifica e anche dal punto di vista del morale. Domenica prossima ad attendere le pugliesi l’appuntamento casalingo con il Villaricca.

Al termine del match Francesco Preziosa, allenatore dell’Apulia Trani, ha rilasciato alcune dichiarazioni. Di seguito, le sue parole:

“Quelli conquistati a Crotone sono tre punti che ci avvicinano alla zona che ci compete. Sono contento anche perché abbiamo reinserito due delle sette infortunate. Il tutto ci da morale. Quella di domenica è stata la vittoria del gruppo. Per gruppo non intendo solo della squadra ma soprattutto di quelle persone come Giulia, Fiorenzo, Antonio e Riccardo che ci stanno sempre vicino, in ogni trasferta. Il Crotone è una bella squadra che gioca bene. Formazione del nostro stesso livello che schiera, come noi, sempre, atlete nate nel 2007, 2008 e 2009. Siamo fieri di affrontare la serie C con tantissime giovani atlete”.

IL BILANCIO: “Abbiamo conquistato sei punti e posso dire che il bilancio è positivo. Ci mancano almeno due punti con il Catania e la VIS Mediterranea. La squadra cresce e si esprime sempre meglio soprattutto fuori casa. Proviamo a espugnare il nostro campo…”.

Fabio Melillo, all. Ternana: “Non siamo state fortunate, c’è da migliorare l’approccio a questo tipo di partite”

Photo Credit: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Primo stop per la Ternana in campionato. Dopo cinque vittorie di fila è arrivata la prima sconfitta per le fere, che sul campo del Parma hanno subito un sonoro 5-2. Non è bastata la doppietta di Sara Tui, decisiva una prima frazione in cui le umbre, frastornate dal gioco delle ducali, si sono ritrovate sotto di tre reti a zero. Mister Fabio Melillo commenta così questo incidente di percorso:

“Purtroppo avevamo bisogno di confrontarci con una grande squadra, loro lo sono, nonostante qualche punto in meno del previsto. Abbiamo avuto fino ad ora un calendario favorevole, trovando qualche difficoltà in più. Non siamo state molto fortunate, alla prima occasione abbiamo preso due gol. In generale ne abbiamo presi due quando eravamo momentaneamente in dieci per alcuni infortuni”.

“Ne è venuta fuori una partita strana, nel primo tempo loro hanno concretizzato tutte le chances, perciò è stato difficile rimetterla in piedi. Il Parma ha tanto del Cittadella dell’anno scorso, Colantuono si è portato dietro le migliori, è una realtà ambiziosa. Noi abbiamo fatto bene finora, ma dobbiamo arrivare in alto con mezzi diversi: purtroppo abbiamo solo diciotto giocatrici a disposizione, la realtà è questa”.

“Speriamo che questa partita sia servita a farci crescere, ad affrontare certe sfide in certi campi con una determinazione diversa. Le ragazze devono migliorare nell’approccio a queste gare”.

Martina Sechi, Cesena: “Stiamo andando bene. Non ci dobbiamo fermare”

Photo Credit: Pagina Youtube Be.Pi.Tv

Il Cesena ha centrato la sua sesta vittoria consecutiva, grazie al 2-1 arrivato in casa della Res Roma VIII nel settimo turno di Serie B.

Martina Sechi ha messo la rete del pareggio, centrando il suo quinto centro in campionato, e l’attaccante bianconera ha commentato la partita davanti ai microfoni di Be.Pi.Tv: “La partita contro la Res è stata sudata. Non molliamo niente. Abbiamo preso la vittoria che ci meritavamo. Stiamo andando bene. Domenica abbiamo un’altra gara importantissima. Dobbiamo cercare di continuare a volare finché possiamo. Dobbiamo cercare di arrivare più in alto possibile a fine stagione e, passo dopo passo, dobbiamo cercare di farlo. Non ci dobbiamo fermare, dobbiamo pensare a quello che abbiamo fatto sperare sempre di più“.

Giada Tomasi, Trento Calcio Femminile: “ho trovato nel Trento una progetto bello, interessante e soprattutto genuino”

photocredit: Daniele Panato

Contestualmente allo spazio che Calcio Femminile Italiano ha deciso di dedicare ai gironi di serie C, ho avuto il piacere di intervistare GIADA TOMASI, difensore centrale classe 1999 del Trento Calcio femminile.
Giada, prima di vestire la maglia gialloblu ha militato nel Pordenone, nel Tavagnacco e nel Vittorio Veneto (in serie B). Dopo di che è poi diventata per due stagioni una tra le giocatrici simbolo del Venezia, riconoscibilissima grazie alle proprie caratteristiche atletiche e fisiche.
Parlare con lei ha aperto un ulteriore scenario sulla vita delle atlete e ha permesso di conoscere una persona che vive il calcio e lo ama in tutti suoi aspetti.

Ha raccontato quali siano gli obbiettivi principali del Trento di quest’anno, completamente rinnovato rispetto alla squadra di serie B della scorsa stagione; obbiettivi di squadra che riguardano il crescere e un’alta posizione in classifica.
Ha poi motivato la sua presenza nella squadra. La voglia di cambiamento, fare nuove esperienze, far parte di un progetto tanto bello quanto interessante e circondarsi di persone con l’intenzione di creare un ambiente di sereno e di passione per il calcio, è ciò che la ha spinta a scegliere il Trento.
“Gli obbiettivi del Trento sono sicuramente, visto che siamo una squadra giovane e completamente diversa da quella che ha militato l’anno scorso nel campionato di serie B, quello di crescere e quello di arrivare più in alto possibile in classifica. Sono obbiettivi che ci siamo posti tutti insieme.
Avevo voglia di cambiare e di fare nuove esperienze e ho trovato nel Trento una progetto bello, interessante e soprattutto genuino. Il direttore sportivo, infatti, in primis, mi ha parlato di voler creare un ambiente sereno pieno di ragazze semplici che coltivano la stessa passione ed è proprio questo ciò che ho trovato”.

Il discorso è poi proseguito sul calcio inteso non solo come sport, ma anche come passione e scuola di vita in grado di dare quegli insegnamenti utili a rendere chi lo ama consapevole dei valori importanti della vita.
Giada ha raccontato la sua esperienza a riguardo: il suo amore per il calcio, a cui gioca da quando aveva cinque anni, è nato grazie a suo padre che è il suo punto fermo e la sua ispirazione.
“Per me il calcio rappresenta il mio posto sicuro. Gioco da quando avevo 5 anni e ho sempre trovato in questo sport delle seconde famiglie. In più mi ha plasmato e mi ha fatto diventare la persona che sono oggi.
La mia più grande ispirazione è mio padre. È lui che mi ha trasmesso questa passione. Non tifo nessuna squadra ma mi piace guardare le partite dei big per imparare più che posso da loro”.

In uno sguardo al futuro, professionalmente parlando, il suo pensiero è andato immediatamente alla squadra con cui vorrebbe vincere dei campionati. Pensando a se stessa, il suo desiderio, dato anche dal lavoro sulle proprie capacità, si è concentrato su una crescita tale da portarla superare i suoi limiti.
“Non lo so sinceramente dove mi porterà il futuro. Sicuramente professionalmente parlando mi piacerebbe riuscire a vincere qualche campionato con la mia squadra e riuscire a superare i miei limiti lavorando su me stessa”.

Il tempo libero dagli allenamenti e dalle partite è dedicato ai suoi affetti, alla palestra, alla lettura e ai viaggi.
Il calcio, però, resta la sua vita e proprio per questo, alla nostra richiesta di lasciare un messaggio alle bambine che vorrebbero iniziare a giocare perchè mosse dalla sua stessa passione, ha risposto così:
“Non è mai troppo tardi per iniziare a giocare a calcio. Oltre che una valvola di sfogo e un gioco è soprattutto una scuola di vita. I mister, le compagne, i dirigenti, sono tutte persone che ti tramettono un pizzico di loro e che ti insegnano, a modo loro, un qualcosa che ti porterai per sempre dentro”.

Uli De Oliveira, Virtus Romagna: “Siamo scese in campo con la convinzione di volere i 3 punti”

La Virtus Romagna torna a vincere e lo fa in gran stile, al PalaFlaminio superando per 8-4 il Bagnolo in un derby tutto emiliano-romagnolo.
Una partita spettacolare, piena di gol – alcuni dei quali bellissimi, come quello segnato da Berti al volo in demi-volée dalla propria metà campo – e giocata da entrambe le squadre con grande fervore agonistico.
Uli De Oliveira, grandissima protagonista della sfida con ben 4 gol, infatti commenta: «Non è stata una partita agevole, siamo scese in campo con la convinzione di volere i 3 punti ma le avversarie non ci hanno reso la vita facile. Fin da subito hanno provato ad imporre il loro gioco e difatti sono passate in vantaggio».
Poi la giocatrice brasiliana aggiunge: «È stato un match giocato sui dettagli da parte nostra e loro, tant’è che le avversarie, sfruttando qualche nostro errore di troppo, sono riuscite a tenere il risultato in equilibrio per tutto il primo tempo».
La Virtus però non hai mai lasciato andare la convinzione di poter portare a casa una vittoria: «Nonostante gli errori, non abbiamo mai mollato e in partite così concitate questa è la cosa più importante da fare. Sono ovviamente anche molto felice per la mia prestazione personale, per aver contribuito alla vittoria e per questi 3 punti così importanti».
La virtussina passa poi a parlare di questa prima parte di stagione: «È un inizio un po’ in salita. Il cambio del coaching staff e l’ingresso di due nuove compagne hanno portato nuova linfa, nuovo entusiasmo e voglia di migliorarsi. Però, il tutto, è stato compromesso dagli infortuni subiti, rendendo il percorso in campo e l’aspetto mentale di tutte noi più complicato da gestire. Dobbiamo fare i conti con assenze fondamentali per questo gruppo».
Infine, De Oliveira conclude: «Sono però fiduciosa sul futuro della Virtus, sono convinta delle nostre potenzialità e so che ogni sfida che affronteremo sarà affrontata anche per chi, in questo momento, non può farlo fisicamente al nostro fianco».
Ufficio stampa Femminile Virtus Romagna

Simone Bragantini, coach Bologna: “Contro il Tavagnacco abbiamo fatto una bruttissima partita”

Photo Credit: Pagina Youtube Be.Pi.Tv

Brutta sconfitta per il Bologna che, nel settimo turno di Serie B, ha dovuto lasciare i tre punti in casa del Tavagnacco che, dal suo canto, ha vinto per la prima volta in campionato.

L’allenatore delle rossoblù Simone Bragantini ha analizzato il ko delle felsinee, che ora sono con cinque punti, davanti ai microfoni di Be.Pi.Tv: “Abbiamo fatto una bruttissima partita. Abbiamo giocato molto male per conto mio su quello che è l’approccio sulle seconde palle. Non si può essere troppo leziose, bisogna essere molto più agonisticamente più cattive quando si vuole raggiungere l’obiettivo. Avevamo avuto questo momento di confusione quando si è subito quel gol sul nostro errore in disimpegno, poi nel secondo tempo quando ci si butta là un po’ troppo anche un po’ la rinfusa dopo si va fare ancora più caos, e poi manca quella cattiveria che serve per voler veramente vincere una partita“.

Dal Viola Park a Liverpool, Andrea Soncin continua a seguire il lavoro delle Azzurre

Prosegue il tour del Ct nei centri sportivi dei club di Serie A e non solo: questa mattina la visita alla Fiorentina, domenica la partenza per l’Inghilterra per osservare da vicino le calciatrici dell’Everton Galli e Piemonte.

Dopo aver visitato i quartier generali di Roma, Juventus, Inter e Milan, Andrea Soncin – accompagnato dalla vice Viviana Schiavi, dal collaboratore tecnico Maurizio Peccarisi e dal preparatore atletico Mattia Toffolutti – si è recato oggi al Viola Park per l’ultimo degli incontri con i club di Serie A prima degli impegni della Nazionale, attesa il 1° e il 5 dicembre dalle gare di Nations League contro Spagna e Svizzera.

Il Ct, dopo aver seguito l’allenamento mattutino della squadra, ha avuto modo di confrontarsi con il tecnico Sebastian De La Fuente e alcune calciatrici e di visitare le strutture del nuovo centro sportivo della Fiorentina accompagnato dal direttore sportivo Simone Mazzoncini. Domenica Soncin volerà invece in Inghilterra per assistere al match casalingo dell’Everton, dove giocano Aurora Galli e Martina Piemonte.

Arianna Caruso, 50° Top score Juventus Women: “Sono sincera, non mi ero ricordata che era il cinquantesimo gol!”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Arianna Caruso, nell’ambito del programmaDazn Talks”  è stata l’ospite di giornata, ed ha voluto parlare del prossimo “derby d’Italia” che si giocherà a Biella, in uno Stadio sold out, anche per questa gara del femminile, contro l’Inter di Rita Guarino.

Adesso, dopo la vittoria contro il Como, la testa è già a domenica: “Siamo pronte. Oggi abbiamo rivisto qualcosa della partita contro il Como. Da domani saremo completamente immerse nel derby che ci aspetta. E’ una partita importante, noi affrontiamo ogni partita allo stesso modo. I 3 punti saranno importanti tanto quanto lo sono stati quelli col Como. E’ ovvio che è un derby d’Italia e ci sono più emozioni, però penseremo solo a vincere”.

Arianna , che ha segnato il suo 50° score, a Como, ha dichiarato: “Sono sincera, non mi ero ricordata che era il cinquantesimo gol. Me l’hanno ricordato nell’intervista finale. Pensavo più a passarla in quel momento. Portavo palla, poi non trovato un passaggio filtrante giusto e ho tirato. E’ andata bene. Più che rabbia c’era voglia di chiudere la partita. Stavamo facendo una buona prestazione, ma il risultato era ancora sull’uno a zero e una ripartenza poteva crearci problemi. Quindi è stata una felicità per aver chiuso in quel momento la partita”.

La centrocampista bianco-nera è da anni il riferimento di questa squadra, e della Nazionale maggiore, ed è cresciuta nel Club migliorandosi di anno in anno:  “Penso sia un percorso importantissimo, afferma Arianna, mi hanno cambiata sotto tutti gli aspetti. Sono felicissima di aver fatto quella scelta 7 anni fa. Tornassi indietro la rifarei ancora ovviamente… Ho ancora tanto da imparare, è un contesto dove ogni giorno impari sempre qualcosa”.

E Conclude: “ Questo è un campionato sempre più competitivo. Il Como l’anno scorso lottava per la salvezza, in questo inizio di stagione è tra le prime 5. Tutte le squadre si sono rinforzate ed è una cosa positiva per il movimento italiano”.

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