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Bitonto rimonta e conquista la finale, il Città di Falconara esce di scena tra gli applausi

Grazie lo stesso, ragazze. Falconara ha sognato per tutti i tempi regolamentari e oltre di raggiungere anche quest’anno la finale. Non ci è riuscita per via di un super Bitonto che, sotto di tre gol a 2′ dall’inferno, ha saputo mantenere meglio forze mentali e fisiche per tenersi vivoriaprire la contesa e conquistare gara-3 ai supplementari al cospetto delle Campionesse d’Italia e d’Europa afflitte dagli acciacchi che nel finale hanno colpito pedine fondamentali come Ferrara, Rozo, Dal’maz e Taty. Peccato perché le Citizens quella finale, che sarebbe stata la terza consecutiva, l’hanno accarezzata a lungo prima di subire la rimonta del Bitonto poi consumata nel secondo tempo supplementare quando le forze non c’erano più. La gara è stato subito vibrante con i rispettivi portieri impegnati ai massimi livelli: Castagnaro super su Rozo, Dibiase al top su Renata. L’equilibrio iniziale è spezzato dalla squadra di casa in contropiede: palla di Mansueto in mezzo all’area per Renatinha che vince il contrasto con Dibiase in uscita e la butta dentro. Le Citizens si buttano in avanti alla ricerca del pareggio e sono anche sfortunate con Taty che fa una magia e scavalca Castagnaro salvata dalla trasversa. Il portiere bitontino sembra invincibile sulla conclusione di Isa Pereira ma poco dopo è costretto a capitolare sul preciso missile di Rozo, lanciata alla perfezione da Taty. Ancora emozioni. Renatinha in ripartenza mette la palla in mezzo per Mansueto che riporta avanti le sue ma non c’è tempo per respirare che subito capitan Ferrara fa 2-2 sfruttando una respinta corta della retroguardia avversaria. Al 14’ il Falconara mette la freccia. Dal’maz e Rozo partono in tandem, il batti e ribatti sul fondo premia la brasiliana che rimasta al limite dell’area se la aggiusta e trova l’angolino alto dove Castagnaro non arriva. Il Bitonto non ci sta e si mette a testa bassa. Diana Santos illude le sue con un fendente basso che Dibiase riesce a neutralizzare in corner e nel finale infuocato di primo tempo Mansueto mette dentro il 3-3 ma l’arbitro ravvisa un tocco di mano. Gioco fermo e gelo nella tribuna pugliese che stava festeggiando il pareggio. Si va a riposo con le Citizens a +1. Nella ripresa il Bitonto le prova tutte. Dibiase si supera su Cenedese, si salva con il palo su Diana Santos e può contare sulla schiena di Dal’maz, provvidenziale, sulla ribattuta della solita Cenedese. Tanta pressione che però non frutta. La gradinata di casa tira un sospiro di sollievo quando con Castagnaro fuori dai pali, Taina ne approfitta ma il portiere della padrone di casa riesce a recuperare. È il preludio al gol fa prendere il provvisorio largo alle Citizens. Dibiase lancia lungo e pesca Taina, Mansueto vola a terra ma per l’arbitro si può proseguire. La numero 20 batte Castagnaro per il gol del 4-2. Proteste bitontine che chiedevano di fermare il gioco ma per gli arbitri è tutto regolare. A 8’ dal termine il Bitonto recupera Mansueto per fare il quinto di movimento. Le emozioni non finiscono più. Diana Santos con Dibiase fuori dai pali colpisce la traversa e nel prosieguo dell’azione Dal’maz e Isa Pereira lanciano il contropiede che porta alla rete del 5-2 firmata dalla numero 99. Nel finale infuocato Dibiase e la difesa falconarese cercano di arginare tutti gli spazi e la cosa riesce finché Renatinha non sale in cattedra. Devastante: 3 gol nel giro di 55 secondi e tutto da rifare. Si va ai supplementari. La girandola di emozioni non si arresta. Lucileia è pericolosissima di testa ma la ferma la traversa, Praticò può colpire a porta vuota ma Diana Santos si immola in scivolata. Il pressing delle padrone di casa si materializza nei primi minuti del secondo supplementare con Diana Santos che buca Dibiase. Entra Rozo per il power play, Isa ha sui piedi il gol del pari, la devia la difesa che salva in corner Castagnaro ma con la porta vuota è sempre Renatinha a colpire. Finisce così, con Ferrara che arriva alla sirena zoppicando, nel tripudio del Bitonto e tra le lacrime delle Citizens alle quali non si può che dire grazie per quanto visto in campo al termine di tre sfide eccezionali ed emozionanti.

 
TABELLINO
BITONTO-CITTA’ DI FALCONARA 7-5 d.t.s. (2-3 p.t., 5-5 s.t., 5-5 p.t.s.)
BITONTO: Castagnaro, Santos, Cenedese, Renatinha, Luciléia, Nicoletti, Abbadessa, Divincenzo, Mansueto, Pernazza, Errico, Tempesta. All. Marzuoli

CITTA’ DI FALCONARA: Dibiase, Taty, Rozo, Pereira, Dal’Maz, Praticò, Pirro, Saluzzi, Zepponi, Taina, Ferrara, Polloni. All. Neri

MARCATRICI: 6’54” p.t. Renatinha (B), 10’54” Rozo (F), 11’11” Mansueto (B), 11’56” Ferrara (F), 14’07” Rozo (F), 8’41” s.t. Taina (F), 12’39” Dal’Maz (F), 18’13” Renatinha (B), 18’44” Renatinha (B), 19’08” Renatinha (B), 1’06” s.t.s. Santos (B), 3’03” Renatinha (B)

AMMONITE: Dal’Maz (F), Renatinha (B), Cenedese (B)

ARBITRI: Marco Moro (Latina), Andrea Cini (Perugia), Dario Pezzuto (Lecce) CRONO: Giovanni Losacco (Bari)

Milan, Maurizio Ganz: “Volevamo questo terzo posto e ce lo siamo presi con grande personalità”

Credit Photo: Fabrizio Campagnoli

Dopo il successo sull’Inter, ed il terzo posto in classifica centrato, Maurizio Ganz si è concesso ai microfoni di La7 affermando:
“Juve e Roma hanno fatto un campionato a parte, noi volevamo arrivare terzi e ci siamo riusciti. Abbiamo sbagliato qualche partita ma le ragazze hanno dato tutto, non dimentichiamo che negli gli ultimi due tre mesi ci sono mancate tante titolari. Ci dispiace per semifinale di Coppa Italia però volevamo questo terzo posto e ce lo siamo presi con grande personalità. Oggi abbiamo vinto un derby importante come anche quello dell’andata della poule scudetto. In campionato ne avevamo persi due e adesso abbiamo pareggiato i conti”.

Fabio Ulderici: “Ho voglia di tornare in quel rettangolo verde ed ho voglia di portare sul campo il nuovo me”

Nei giorni scorsi Fabio Ulderici, attraverso i propri social, ha espresso il suo pensiero dopo la sua avventura non felicissima sulla panchina del Parma. Queste le parole del tecnico ex Empoli:
“Sono fermo da troppi mesi ! All’inizio, non nascondo che, ho sofferto ma successivamente ho trovato la mia serenità e sono stato bene in questo periodo di distacco forzato dal campo. Ho seguito la stagione di serie A e serie B e mi sono concentrato su me stesso e sulle mie priorità! Ho portato l’attenzione altrove ed ho creato “situazioni nuove” per il mio futuro e per la vita che sogno… Ora però ho voglia di tornare in quel rettangolo verde ed ho voglia di portare sul campo il nuovo me…. Il passato non mi tocca più! Ho solo voglia di guardare al futuro e ripartire! Il calcio è questo… auguro a tutti di superare i momenti difficili e trovare la forza di guardare avanti perché i problemi nella vita sono altri. Il calcio è solo un gioco e non siamo persone migliori in base ai risultati che raggiungiamo in un gioco ! Siamo persone migliori quando siamo umane e quando rispettiamo il prossimo! Guardo con fiducia alla prossima stagione e spero di trovare un progetto che mi faccia tornare ad amare questo sport, a battere il cuore come mi è sempre battuto quando facevo il mio lavoro… un po’ più maturo, sicuramente più temprato, certamente meno ossessionato ma sempre più innamorato di tutto questo! E poi come dico sempre, qualcosa di buono penso di averlo fatto anche io”.

Pomigliano, Sanchez: “Brutta prestazione, ce la giocheremo contro la Lazio”

Credit: Pomigliano Femminile

L’allenatore del Pomigliano, Carlo Sanchez, ha rilasciato delle dichiarazioni al termine della sfida salvezza persa contro la Sampdoria Women allo Stadio di Palma Campania. Una gara dai due volti con le pantere che hanno lasciato un tempo alle avversarie e poi hanno giocato con forza la seconda metà riaprendo la partita e arrivando vicino alla rimonta. Ora il destino delle granata passerà per l’incrocio play out con la seconda di Serie B, la Lazio. Di seguito le parole del tecnico della formazione campana:

“Dispiace tantissimo perché la reazione nel secondo tempo c’è stata, meritavamo qualcosina in più. Abbiamo anche sfiorato alcuni gol sul risultato di 2-3, ma questo non toglie la brutta prestazione del primo tempo. Una prestazione da squadra impaurita e che non rispecchia questo Pomigliano. Non doveva accadere, purtroppo è capitato. E adesso abbiamo questa doppia sfida con la seconda in classifica della Serie B. Andremo a giocare con l’intenzione di doverci salvare assolutamente. Centrocampo poco incisivo? Abbiamo perso troppi palloni e dato alla Sampdoria la possibilità di ripartire. La classifica non rispecchiava il valore e la qualità delle nostre avversarie, ma non dovevamo concedere tutte quelle opportunità. Dobbiamo riprendere subito il nostro percorso, da lunedì testa alla doppia sfida. Lazio? Parliamo di una squadra sui livelli della Serie A, saranno partite complicate. Non dobbiamo farci trovare impreparate”.

Un pareggio che sta stretto al Cosenza se si tiene conto della quantità e qualità della partita giocata e degli episodi arbitrali.

Credit: Cosenza calcio

Nell’ultima giornata di questa stagione calcistica del campionato di Serie C Girone C, allo stadio “Romolo Di Magro” di Taverna di Montalto Uffugo, va in scena l’incontro Cosenza-Palermo. L’esito dell’incontro non ha valore alcuno sulla classifica, visto che il Palermo è già sicuro della sua permanenza in cadetteria e il Cosenza è certo di giocare i play-out, ma per le lupe potrebbe rappresentare una riscossa a livello morale e psicologico.

A sbloccare l’incontro ci pensa proprio il Cosenza con Cinque e la prima frazione si chiude con il risultato di 1-0 per le padrone di casa. Nella ripresa giunge prima il pareggio del Palermo con Collovà, nel giro di qualche minuto le lupe si riportano avanti con Chirillo mentre al 77esimo minuto arriva il 2-2 delle ospiti con Purpura. Dopo il pareggio del Cosenza e la contemporanea sconfitta del Crotone a Roma contro il Grifone Gialloverde, domenica prossima in casa del Crotone ci si giocherà lo spareggio.

Campionato Serie C Femminile  | Girone C – 30ª Giornata


Cosenza: 2 – Palermo: 2

Marcatori: 2’pt Cinque (C), 8’st Collova (P), 10’st Chirillo (C), 31’st Purpura (P).

COSENZA: Carelli, Guidici, Perrotta, Ferrarello, Arturi, Gattuso, Cinque, Chirillo (41’st Laurito), Mauro (28’st Tortora), Paura (33’st Caputo), Freby.

A disposizione: Gradolone, Eusebio, Reda, Esposito, Domma, Leale. Allenatore: Paola Luisa Orlando

PALERMO: Biundo, Falzone, Incontrada, Piro, Talluto (19’st Conciauro), Collova, Impellitteri (19’st Palermo), Dragotto, Geraci (1’st Purpura), Ribellino (44’st Celauro), Renda (1’st Bruno).

A disposizione: Sorace, Alzatec, Priolo, Palermo, Alfano. Allenatore: Licciardi Antonella

Arbitro: Crisuolo Michele (sez. Torre Annunziata)

Assistenti: Fanara Giuseppe (sez. Cosenza) – Stumiolo Alessio (sez. Cosenza)

NOTE: Ammoniti: 24’pt Mauro (C), 43’pt Talluto (P), 8’st Freby (C), 40’st Collova (P), 48’st Perrotta (C).

Espulsi: // Recupero: 2’pt, 5’st

 

Sebastian de la Fuente, coach Como Women: “Volevamo finire bene il campionato, peccato per la sconfitta contro il Sassuolo”

Photo Credit: Marco Montrone

Conclusione amara per il Como Women che, nell’ultimo turno della Poule Salvezza di Serie A, ha dovuto lasciare i tre punti al Sassuolo col risultato di 2-1 in favore delle neroverdi.

Al termine della gara l’allenatore delle lariane Sebastian de la Fuente ha commentato, davanti ai microfoni del club comasco, l’ultima uscita stagionale delle sue ragazze: “Abbiamo fatto un gran primo tempo, siamo stati penalizzati soltanto in occasione del gol, per una disattenzione su corner. Abbiamo anche sbagliato un rigore e non concretizzato qualche azione importante. Nel secondo tempo abbiamo accusato un po’ di stanchezza, che è normale dopo tutto l’anno di lavoro, non siamo risultate brillantissime. Dopo aver subito il secondo gol abbiamo provato costantemente ad andare a riprenderla e all’ultimo abbiamo fatto anche gol, ma non è bastato. Volevamo finire bene il campionato, peccato per la sconfitta, però penso che nel complesso le ragazze abbiano messo in campo una buona prestazione, abbiamo fatto un’ottima gara“.

Ternana-San Marino, tris rossoverde al Liberati nell’ultima gara stagionale

Photo Credit: Ternana Femminile

La Serie B Femminile è giunta ai titoli di coda, il campionato è stato vinto dal Napoli, ma è stata una stagione ricca di emozioni e in cui non sono sicuramente mancate sorprese. Tra queste c’è sicuramente la Ternana che è stata una vera e propria squadra rivelazione: migliore attacco con 83 reti realizzate e una media gol del 2.9 a partita. In occasione dell’ultima gara di campionato le rossoverdi hanno affrontato la San Marino Academy nella splendida cornice del ‘Libero Liberati‘, stadio della squadra maschile di Terni. 

L’allenatore delle padrone di casa schiera con il 3-5-2 De Bona, Pacioni, Massimino, Di Criscio, Lombardo, Labate, Corazzi, Fusar Poli, Vigliucci, Tarantino, Spyridonidou. Dall’altra parte, invece, Giulia Domenichetti risponde con Olivieri, Ladu, Larenza, Marenco, Prinzivalli, Bertolotti, Brambilla, Micciarelli, Papaleo Barbieri e Menin.
La prima occasione importante della gara arriva al minuto 16, quando alla prima vera incursione, Labate sfodera un rasoterra che per poco non lascia di stucco Olivieri: palla a lato. Al 25′ arriva il vantaggio che porta la firma della solita Spyryidonidou che insacca alle spalle dell’estremo difensore ospite. Provano a reagire le ospiti non trovando, tuttavia, alcuna opportunità concreta se non da calcio d’angolo. La prima frazione termina dunque con il risultato di 1-0.
Nella ripresa Barbieri pareggia i conti riuscendo a spiazzare Sacco, terzo portiere della Ternana subentrata poc’anzi. Le Fere non ci stanno e sugli sviluppi di un calcio di punizione Pacioni, in mezzo alla mischia, trova la zampata vincente che batte Olivieri. Al 33′ il definitivo tris rossoverde realizzato ancora una volta da Spyryidonidou che anche in occasione dell’ultima sfida stagionale si dimostra decisiva.
Le umbre hanno chiuso il torneo a quota 67 in classifica, dietro NapoliLazio e Cittadella. Per le ragazze di Melillo 21 vittorie in 30 gare, miglior attacco della Serie B (ed anche della massima serie) con 86 reti realizzate e la soddisfazione di aver “regalato” al campionato la migliore marcatrice, con 29 centri, la greca Anastasia Spyridonidou.

Il tabellino

  • Ternana (3-5-2): De Bona (1’ st Sacco); Pacioni, Massimino (37’ st Santoro), Di Criscio (K); Lombardo (16’ st Pontes Mateus), Labate, Corazzi (37’ st Maffei), Fusar Poli, Vigliucci; Tarantino, Spyridonidou (37’ st Capitanelli). A disp.: Ghioc, Labianca, Aldini, Paparella. All.: Fabio Melillo
  • San Marino Academy (4-4-2): Olivieri; Ladu, Larenza (34’ st Zito), Marenco, Prinzivalli; Bertolotti (16’ st Tamburini), Brambilla, Micciarelli (40’ st Amaduzzi), Papaleo; Barbieri, Menin (K, 16’ st Bolognini). A disp.: Montanari, Montalti, Gallina, Giuliani, Accornero, Marengoni. All.: Giulia Domenichetti
  • Arbitro: Sebastian Petrov di Roma
  • Assistenti: Angelo Di Curzio, Andrea Gentilezza (entrambi di Civitavecchia)
  • Marcatrici: 25’ pt e 33’ st Spyridonidou (T.), 18’ st Barbieri (S.), 25’ st Pacioni (T.)
  • Ammonite: Larenza (S.)

Veronique Brayda, Brescia Femminile: “Una bella stagione, siamo cresciute e abbiamo lottato sempre”

Photo Credit: Pagina Facebook Acf Brescia Calcio Femminile

Il Brescia finisce in modo dignitoso la sua stagione in Serie B, dove le biancazzurre hanno avuto ragione sul Trento per 2-1, dove la squadra biancazzurra ha reagito allo svantaggio iniziale segnando due gol in apertura di ripresa.

Ad intervenire a fine gara è stata la capitana delle Leonesse Veronique Brayda, la quale, davanti ai microfoni del club bresciano, ha commentato la partita, ma soprattutto del fatto che la squadra si sia messa in cerchio dopo il match contro le trentine: “Trovare le parole in questi momenti è sempre difficile. Ringrazio tutti per questa stagione che, tutto sommato, possiamo dire sia stata bella perché siamo cresciute e abbiamo lottato sempre. Il cerchio a fine partita? Sì è stato emozionante, sono momenti belli che ti restano impressi nel cuore”.

Coppa Italia FS Italiane: presentata a Salerno la finale di domenica 4 giugno tra Juventus e Roma. Mantovani: “L’Arechi sarà uno spettacolo”

Domenica 4 giugno la finalissima tra Juventus e Roma chiuderà una stagione esaltante, la prima del calcio femminile professionistico. La Coppa Italia Ferrovie dello Stato Italiane, come recitava una famosa canzone, rotola verso Sud, in una zona del Paese dove è enorme la passione per il calcio e dove sta rapidamente sbocciando anche quella per il movimento femminile. L’appuntamento in programma allo stadio ‘Arechi’ vedrà di fronte le due squadre che, nelle ultime stagioni, hanno dominato la scena: la Juventus, detentrice del trofeo dopo la vittoria dello scorso anno a Ferrara, e la Roma, neocampione d’Italia e che punta al triplete dopo essersi aggiudicata, a novembre, anche la Supercoppa.

Nel Salone dei Marmi del Palazzo di Città, sede dell’amministrazione comunale di Salerno, è ufficialmente partito il conto alla rovescia verso l’atto conclusivo della competizione, che sarà trasmesso in diretta alle 16.30 su La7 e TimVision. “Siamo felici di ospitare nello Stadio Arechi la finalissima, siamo onorati che Salerno sia stata scelta per un evento così prestigioso – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Napoli -, faremo sentire alle ragazze il calore coinvolgente della Salerno sportiva e accoglieremo con gioia i tifosi da tutta Italia. Abbiamo ospitato a Salerno l’arrivo del Giro d’Italia, siamo orgogliosi dei risultati della Salernitana, apriamo le porte ai grandi concerti di Vasco e Mengoni. Sport e Grandi Eventi per una città sempre più attraente e tutta da vivere”.

“Domenica vedremo in campo all’Arechi due squadre di grande qualità, protagoniste di una stagione importante – le parole del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca –. Sarà una partita dai grandi contenuti tecnici e agonistici al cospetto degli appassionati provenienti da tutta Italia. Gli investimenti della Regione Campania hanno permesso importanti lavori di adeguamento che consentono all’Arechi di ospitare eventi così importanti e in programma c’è anche la totale ristrutturazione e copertura dell’impianto. Il calcio femminile sta giustamente conquistando sempre più attenzione e praticanti. Siamo felici di sostenere questo sviluppo e pronti ad accompagnare programmi che divulghino ancora di più la pratica sportiva di base”.

“È doveroso ringraziare il Comune e la FIGC per la grande opportunità data a Salerno e alla Salernitana – le parole di Maurizio Milan, amministratore delegato della Salernitana -. È un orgoglio avere la finale di Coppa Italia Femminile nella nostra città e allo stadio Arechi. Deve essere anche uno sprone per farci impegnare ancor di più nel calcio femminile. Spero che la finale abbia un pubblico numeroso per dare un bel messaggio di sport e inclusione che ha spinto il patron Iervolino a candidarsi per accogliere la partita. Domenica noi come dirigenza saremo allo stadio”.

“Teniamo particolarmente alla partnership con la Divisione Calcio Femminile per la Coppa Italia e siamo lieti di aver rinnovato questa collaborazione anche per questa edizione – ha dichiarato Paola Longobardo, responsabile People Care del Gruppo FS, Title Sponsor della competizione -, è espressione del nostro impegno verso la parità di genere fatto di azioni concrete per sensibilizzare le persone rispetto al fatto che, nello sport e nelle aziende, il talento non ha genere e a contare siano sempre la passione e la professionalità. Essere al fianco della FIGC e delle atlete impegnate in questa importante partita ci permette di portare questo messaggio a un numero sempre maggiore di persone e di essere d’ispirazione per chi, come il Gruppo FS, vuole abbattere gli stereotipi di genere ancora diffusi”.

“Ringrazio il Comune e la Salernitana per l’ospitalità e per averci accolti nel migliore dei modi in questa splendida città – ha sottolineato il presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani -. Desidero ringraziare anche il Title Sponsor, che ci sostiene ormai da due anni, e tutte le persone che stanno lavorando alla promozione di questo importante evento. La scelta di giocare a Salerno è stata voluta, condivisa. Siamo certi che l’Arechi sarà uno spettacolo e che sugli spalti vedremo tantissime famiglie. Portare il calcio femminile al Sud è fondamentale per la strategia di sviluppo, che si pone l’obiettivo di allargare la base e aumentare il numero delle giovani tesserate, abbattendo ogni barriera culturale per fare in modo che ogni bambina possa avere la possibilità di inseguire la propria passione”.

BIGLIETTERIA I tagliandi della gara, che ha ricevuto il patrocinio della Regione Campania e del Comune di Salerno, possono essere acquistati presso le Agenzie Vivaticket abilitate e sui siti www.figc.it e www.vivaticket.it. Il costo del biglietto intero è di 5 euro, mentre i ragazzi fino ai 18 anni (nati dopo il 4 giugno 2005), gli studenti universitari iscritti all’anno accademico in corso e gli Over 65 (nati prima del 4 giugno 1958) potranno assistere al match pagando il tagliando al prezzo ridotto di 1 euro. Gli abbonati della Salernitana potranno invece fare richiesta del biglietto omaggio direttamente sul sito figc.vivaticket.it, inserendo nel campo coupon il numero della granata card se abbonamento digitale o, in caso di abbonamento cartaceo, il codice riportato sul Barcode.

INIZIATIVE Nei prossimi giorni verranno svelate le iniziative legate alla collaborazione con la Onlus “Il Villaggio di Esteban”, nell’ambito dei progetti di responsabilità sociale che la Divisione Calcio femminile mette in atto in ogni evento. Presente in conferenza stampa anche una delegazione della squadra che partecipa (rappresentando la Salernitana) al campionato della Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC. A intonare l’inno di Mameli, prima dell’inizio del match, sarà invece il CoroPop di Salerno, diretto dal maestro Ciro Caravano, noto al pubblico come uno dei cantanti, produttore e arrangiatore dei Neri per Caso.

La Juventus Under 19 saluta il Coach Silvia Piccini

La Juventus ringrazia, di cuore, Coach Silvia Piccini.

L’allenatrice dell’Under 19 femminile decide di salutare la Juventus, dopo cinque anni di collaborazione insieme. Una collaborazione che ha portato a una crescita comune, e ha visto Piccini protagonista di un grande lavoro; prima, con i nostri più giovani talenti, da allenatrice di Under 11 femminile e Under 9 maschile; poi, dal giugno 2020, alla guida delle ragazze della Primavera. E anche qui, è stato un percorso di crescita continuo, culminato con tre Finali Scudetto in altrettante stagioni (cui sommare la Finale con Silvia in panchina nel settembre 2020, poche settimane dopo il suo approdo alla panchina dell’Under 19), tutte contro la Roma.

Non è solo il risultato del campo che parla per lei, ma anche il contributo al movimento femminile bianconero: solo in questa stagione hanno esordito con lei due ragazze classe 2008, Giulia Robino e Michela Mariotti, mentre, a proposito di esordi, non vanno dimenticati quelli in Prima Squadra, in Coppa Italia, di Federica D’Auria (convocazione per lei) e Sofia Bertucci in difesa (Sofia ha anche giocato in Serie A, contro l’Inter), di Jasmine Mounecif ed Eva Schatzer a centrocampo e di Ginevra Moretti in attacco.

Esordi e contratti: proprio Eva, insieme a Elisa Pfattner e Chiara Beccari (in prestito ora al Como) hanno firmato il loro primo contratto da Pro (per Elisa anche la ciliegina sulla torta del primo gol, in Coppa Italia a Brescia). E poi ancora le tante giocatrici portate nelle Nazionali di categoria: segno della qualità di un progetto nel quale Silvia ha indubbiamente lasciato il segno.

IL SALUTO DEL COACH

«Ringrazio la Juventus per questi cinque anni meravigliosi in cui mi ha permesso di crescere e di apprendere tanto, ho iniziato con i bambini dell’Attività di Base e poi Stefano Braghin mi ha concesso il privilegio di allenare per tre anni l’U19 femminile. Grazie anche a Carola Coppo e al mio staff per essere stati sempre al mio fianco in queste tre annate. Per me è stato un percorso importante di vita, oltre che professionale: il vedere crescere, giorno dopo giorno, le giovani calciatrici con questa maglia sino all’arrivo in prima squadra era l’obiettivo primario che con la società ci eravamo prefissati. E di questo ne sono molto orgogliosa. La mia scelta di lasciare il club e la squadra è arrivata dopo alcuni giorni di riflessione, al termine di un’altra stagione importante, perché ho deciso di rimettermi in gioco come feci all’inizio di questa avventura e al momento non so ancora dove mi porterà questa scelta.

Fin da bambina la Juventus è sempre stata il mio sogno, rimarrà sempre nel cuore, ma è ora di viverne un altro. Ringrazio davvero tutte le persone con le quali ho avuto la fortuna di lavorare in tutti questi anni e tutte le bambine, i bambini e le ragazze con cui sono cresciuta sul campo: vederli raggiungere i loro obiettivi è motivo d’orgoglio.

Fino alla fine».

IL RINGRAZIAMENTO DEL CLUB

«Silvia è una persona rara, unisce la visione dell’innovatrice al coraggio dei pionieri, lavorare con lei è stato un privilegio per tutti. Le auguro di non perdere la sua energia nella ricerca di un calcio che concili estetica, mistica collettiva e risultato, il sogno di tutti i visionari del pallone. Saperla felice mi renderà felice». (Stefano Braghin, Women’s Teams Director)

«Ringrazio personalmente e a nome di tutta la società Silvia Piccini per il lavoro svolto in questi ultimi anni con la Primavera femminile e tutto il settore giovanile e per aver avuto l’onestà, la lucidità e tempestività di comunicarci la sua decisione di interrompere le nostre strade dopo un viaggio ricco di emozioni. In questi anni è stata fondamentale per la crescita delle giovani calciatrici, sposando appieno il nostro progetto con l’obiettivo di portare più ragazze possibili all’approdo in Prima Squadra. In tutti questi anni abbiamo visto tanti esordi e, grazie soprattutto al lavoro di Silvia e del suo staff, anche la decisione della società di siglare i primi contratti professionistici con alcune calciatrici: questo certifica il grande percorso fatto con e grazie a Silvia, ed è questa una grande vittoria per tutto il Settore Giovanile. In soli otto anni iniziano a vedersi i primi frutti e questo ci stimola ulteriormente a migliorarci anno dopo anno, non inseguendo solo il risultato sportivo, ma permettendo alle ragazze di crescere attraverso le nostre metodologie e i valori che la Juventus vuole e deve trasmettere. Silvia Piccini in questo è stata una colonna portante del nostro progetto e non ci resta che ringraziarla ed augurarle il meglio per il suo futuro professionale e personale». (Carola Coppo, Head of Women Academy)

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