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Ai Mondiali 2023 mancherà una stella francese: Wendie Renard

È iniziato il countdown per la Coppa del Mondo Femminile 2023, la nona edizione ufficiale della manifestazione che si svolgerà in Australia e in Nuova Zelanda dal 20 luglio al 20 agosto 2023. Nella top five delle squadre con il miglior ranking a livello mondiale c’è la Francia. Tuttavia, la Nazionale transalpina sta attraversando un periodo di profonda crisi, dovuta in primis alla sfiducia delle sue giocatrici nei confronti dell’ormai ex commissario tecnico, Corinne Diacre.

Quando si parla della Francia Femminile si tende immediatamente ad associare la formazione ad un’icona: Wendie Renard, colei che in campo indossa la fascia al braccio, colei che della squadra è il punto di riferimento, colei che rappresenta il proprio paese, i propri colori e i valori della propria società. Il capitano di calcio, così come il capitano di qualsiasi sport, del resto, è sinonimo di buon esempio, di serietà ma anche di credibilità, dentro e fuori dal campo.

Pertanto, proprio per quei valori precedentemente citati, pochi giorni dopo aver vinto il Tournoi de France con la sua selezione, la calciatrice con un comunicato ha annunciato la sua volontà di non partecipare al torneo: “Ho difeso la maglia biancorossablù 142 volte con passione, rispetto, impegno e professionalità. Amo la Francia più di ogni altra cosa, non sono perfetta, tutt’altro, ma non posso più avallare il sistema attuale, lontano dai requisiti richiesti dal massimo livello”, inizia così il messaggio ai fan che ha lasciato su Instagram assieme a una foto che la ritrae con una mano sul cuore. “È un giorno triste ma necessario per preservare la mia sanità mentale. È a malincuore che vi mando questo messaggio per informarvi della mia decisione di fare un passo indietro rispetto alla squadra francese”, prosegue. Infine, prima di ringraziare i tifosi per il sostegno conclude: “Il mio viso può mascherare il dolore, ma fa male e non voglio soffrire più. Purtroppo non farò questi mondiali in queste condizioni”.

Poche ore dopo, altre due compagne si sono ritirate dalla squadra. Si tratta di Kadidiatou Diani e Marie-Antoinette Katoto che con un post sui social sembrano però fare riferimenti a presunti dissapori con lo staff dei Blues. Solidarizzano con il ritiro di Renard, ma chiedono “cambiamenti necessari” e riferiscono che loro e la squadra “non sono più in linea con i valori trasmessi”.

Questo annuncio è stato un fulmine a ciel sereno per il calcio femminile francese, che a pochi mesi da un Mondiale in cui le Bleues sperano di vincere il loro primo titolo internazionale, si sono ritrovate senza dei punti cardine. Se non specifica chiaramente i motivi della sua partenza, il difensore del Lione ha aperto un nuovo capitolo nel suo complesso rapporto con l’allenatrice, che le aveva tolto la fascia di capitano al suo arrivo nel 2017, prima di restituirgliela a settembre. Inoltre, secondo quanto rivelato da Katoto, “Renard avrebbe provato a sistemare la situazione parlando con Diacre, ma purtroppo non ha funzionato. Quindi è complicato muoversi verso lo stesso obiettivo quando c’è di fronte una persona abbastanza chiusa, che non vuole discutere con il suo capitano”. Sono tornate attuali in questa situazione anche le parole dell’ex portiere titolare Sarah Bouhaddi, che nel 2020 ha criticato il “clima molto negativo” attorno alla guida tecnica, ritenendo che fosse “impossibile vincere un titolo con questa allenatrice”.

Qualche settimana fa, dopo le polemiche e le prese di posizione delle calciatrici, è finalmente arrivato il comunicato: il Comitato Esecutivo della FFF, composto da Laura Georges, Aline Riera, Jean-Michel Aulas e Marc Keller, ha annunciato l’esonero di Corinne Diacre come allenatrice della Nazionale francese di calcio femminile “per via di una frattura che ha raggiunto un punto di non ritorno e che nuoce agli interessi della Nazionale a pochi mesi dall’appuntamento iridato”. Un cambio di allenatore che la FFF inquadra in una strategia a favore dello sviluppo del calcio femminile e delle prestazioni della squadra francese nella prossima Coppa del Mondo 2023 alle Olimpiadi del 2024 che si disputeranno proprio in Francia.

Renard, un emblema del calcio femminile che merita il Mondiale

Wendie Renard, oggi una delle calciatrici più influenti ed ammirate in Francia, non ha avuto un’infanzia molto felice. Nata il 20 luglio 1990 a Schoelcher in Martinica, ha infatti avuto il dolore di perdere, dall’età di 8 anni, suo padre, Georges, vittima di un cancro ai polmoni. Una forza mentale che è stata senza dubbio la sua migliore alleata per riuscire a lasciare il segno nel calcio femminile. Inizia a giocare dai 7 anni nelle formazioni giovanili miste dell’Essor-Préchotain e nel 2005 si trasferisce in Francia e continua l’attività nel Rapid Club du Lorrain dove milita fino all’anno successivo, quando le sue prestazioni attirano l’attenzione degli osservatori dell’Olympique Lione, società femminile con sede a Lione con il quale sottoscrive un contratto dalla stagione 2006-2007, rimanendo negli anni ai vertici della Division 1 Féminine, il massimo livello del campionato francese di calcio femminile e delle competizioni internazionali, la UEFA Women’s Cup, divenuta UEFA Women’s Champions League dalla stagione 2009-2010.

Quindici campionati francesi (dal 2007 al 2020 e 2022), 9 Coppe di Francia (2008 e dal 2012 al 2020), otto Champions League (2011, 2012, dal 2016 al 2020 e 2022) senza dimenticare il Champions Trophy nel 2019: il record di Wendie Renard con l’Olympique Lyonnais è pieno. Con Les Bleues, ha vinto il Tournoi de France (2020 e 2022), la Cyprus Cup (2012 e 2014) e la SheBelieves Cup nel 2017.

Dal suo debutto professionistico, Wendie Renard ha indossato per la prima volta la casacca della Nazionale transalpina nell’ormai lontano 2011. Nel 2015 è stata eletta nella top 11 delle migliori calciatrici della Coppa del Mondo nonostante il fallimento della Francia nei quarti di finale. Nel 2018, è stata una delle rare giocatrici ad aver superato il traguardo delle 100 presenze in Nazionale. Lo stesso anno, il suo nome è apparso nell’elenco delle giocatrici nominate per il primo Pallone d’oro femminile. 

Un’assenza che peserà molto e non soltanto per un Paese intero, ma anche per le appassionate e gli appassionati di calcio più romantici che non riescono ad immaginare un Mondiale senza l’emblematico capitano che meriterebbe senz’altro di rappresentare e difendere, senza alcuna forma di limitazione, i propri colori. La speranza ad oggi è che dopo l’esonero di Corinne Diacre ci possa essere anche il ritorno di Renard.

Isabella Kresche, Sassuolo: “Contro il Parma abbiamo fatto una grande partita. Sono felice per i due rigori parati”

Photo Credit: Marco Montrone

Isabella Kresche è stata la protagonista dell’1-0 del Sassuolo ottenuto in casa del Parma nel secondo turno della Poule Salvezza di Serie A. Infatti, il portiere austriaco ha parato due rigori, che hanno consentito alle neroverdi di costruire questo successo.

Isabella ha commentato, davanti ai microfoni del club emiliano, la partita vinta dalle sue compagne contro le gialloblù: “Penso sia stata una grande partita, avremmo potuto fare di più in certi momenti, ma penso comunque che ci sia stato un grande impegno da parte di tutte. Sono felice per i due rigori parati, non succedeva da un po’ e quindi mi è servito. Alla fine abbiamo vinto, quindi ancora meglio“.

Cosa guardare nel ritorno dei quarti di finale di UEFA Women’s Champions League

Photo Credit: Andrea Amato

I quarti di finale di UEFA Women’s Champions League si decideranno mercoledì e giovedì. Con tutte e quattro le sfide terminate sull’1-0, nessuna qualificazione in semifinale è scontata. Ecco un breve riepilogo delle partite.

Il tabellone della fase a eliminazione diretta
Quarti di finale – Ritorno:
Mercoledì 29 marzo
Barcelona – Roma (18:45, andata 1-0)
Arsenal – Bayern München (21:00, andata 0-1)
Giovedì 30 marzo
Wolfsburg – Paris Saint-Germain (18:45, andata 1-0)
Chelsea – Lyon (21:00, andata 1-0)
Semifinali (22/23 e 29/30 aprile)
1: Paris/Wolfsburg – Bayern/Arsenal
2: Lyon/Chelsea – Roma/Barcelona
Finale (3 giugno, Eindhoven)Vincente Semifinale 2 – Vincente Semifinale 1 (16:00)

La Roma insegue il suo sogno al Camp Nou
Il Barcellona ha un bilancio che fa paura in ogni caso, ma le sue quattro partite casalinghe di UEFA Women’s Champions League al Camp Nou, tutte contro avversari navigati, sono state particolarmente spettacolari. La scorsa stagione ha vinto l’andata dei quarti di finale per 5-2 contro il Real Madrid, poi ha sconfitto il Wolfsburg per 5-1 nell’andata della semifinale, e infine nella fase a gironi di questa edizione, le catalane hanno battuto il Bayern per 3-0 e il Rosengård per 6-0, per un totale di 19-3 tra le quattro vittorie, impreziosite da un’affluenza totale di 258.888 spettatori, di cui oltre 91.000 contro Madrid e Wolfsburg. Non è quindi il posto ideale per una Roma che deve già ribaltare l’1-0 dell’andata per continuare a sognare nella sua stagione d’esordio. Nella sfida inedita allo Stadio Olimpico – che per la prima volta ha ospitato una partita delle giallorosse – il Barça è passato in vantaggio con Salma Paralluelo, ma la Roma è rimasta in partita sino alla fine impensierendo più di una volta le blaugrana, per la gioia dei 39.454 tifosi presenti allo stadio (record per il calcio femminile italiano). L’ex stella del Barça, Vicky Losada, ora alla Roma, potrebbe fare il suo debutto al Camp Nou dopo aver saltato l’appuntamento con il suo ex club a causa di una positività a un test COVID-19.

Tra Arsenal e Bayern regna l’equilibrio
Il Bayern ha vinto 1-0 contro l’Arsenal grazie al colpo di testa di Lea Schüller, anche se le Gunners si sono viste respingere due tiri sulla linea di porta. Un solo gol di vantaggio sull’Arsenal non è un risultato rassicurante per il Bayern, che nella semifinale del 2020/21 aveva battuto il Chelsea per 2-1, salvo poi perdere 4-1 al ritorno. Tuttavia le tedesche sotto la guida di Alexander Straus, in questa stagione sembrano avere trovato il giusto equilibrio in Europa, come dimostra il 3-1 sul Barcellona nella fase a gironi.L’Arsenal per cinque volte si è presentato al ritorno in casa dopo aver perso l’andata, e per due volte è riuscito a qualificarsi. Le assenze di lungo corso di Vivianne Miedema e Beth Mead pesano, ma l’arrivo dall’Ajax di Victoria Pelova che ha permesso a Katie McCabe di lasciare la corsia di destra per la sinistra, potrebbe fare la differenza contro il Bayern.

Wolfsburg favorito?
Dopo la vittoria per 0-1 dell’andata a Parigi, il Wolfsburg è in vantaggio nel doppio confronto dato che giocherà il ritorno in casa. Tuttavia, l’unica volta in cui il Paris ha perso l’andata in casa in questa competizione, ha poi superato il turno: contro il Lyon nei quarti di finale del 2020/21. Dall’altra parte, il Wolfsburg non è mai uscito in Europa dopo aver vinto l’andata di una sfida a eliminazione diretta. Chi vincerà?

In pericolo il regno del Lyon
Prima di ospitare il Chelsea, il Lyon si era imposto in casa in 18 gare d’andata europee, pareggiando le prime tre e vincendo le successive 15, e non era mai stato eliminato in queste sfide dalle semifinali del 2008/09 contro il Duisburg, cioè prima ancora che l’OL arrivasse alla prima delle sue dieci finali. Ma un gol di Guro Reiten è bastato al Chelsea per uscire dall’OL Stadium con un vantaggio di 1-0 da portare a Stamford Bridge giovedì. Il Lione, che ha giocato più partite europee femminili di qualsiasi altro club, si trova ora di fronte a un ostacolo sconosciuto da superare se vuole evitare la seconda eliminazione in 14 quarti di finale disputati. Tuttavia, il difensore Vanessa Gilles ha avvertito l’ambiente: “Che si tratti di una partita contro il Chelsea o di una partita di campionato, non cambieremo il nostro stile di gioco. Sappiamo di cosa siamo capaci e indipendentemente dall’avversario, riusciremo a creare tante occasioni”.

Bitonto: Lucileia è illegale, vittoria nel derby con il Molfetta

Immagine dalla pagina Facebook del Bitonto C5 Femminile
Fuori categoria, illegale, straordinaria, fenomeno. Si potrebbe tirare dritto fino all’infinito e non si arriverebbe mai ad una fine, ma gli aggettivi per descrivere il fenomeno in maglia numero dieci del Bitonto, all’anagrafe Lucileia Renner Minuzzo, sono davvero infiniti.
In quello che è stato un autentico sabato sera all’insegna della pioggia di goal nel derby, è stata la regina brasiliana a prendersi la scena con un poker da autrice.
Quattro reti, a cui hanno fatto da contorno la tripletta di Cenedese e le reti di Renatinha e Mansueto, per una vittoria che permette al Bitonto di salire a quota cinquantanove punti.
Prossimo impegno, la sfida del prossimo primo aprile in trasferta contro la Lazio.
LA PARTITA
Mister Gianluca Marzuoli sceglie di partire col cinque collaudato composto da Castagnaro, Diana Santos, Cenedese, Renatinha e Lucileia.
L’avvio di gara del Bitonto è insolito e dopo un giro di lancette Caballero in contropiede fa 0-1 per il Molfetta.
Molfetta, che però al 4′ si fa male da solo col rosso a Osé Lame che fuori dall’area trattiene Lucileia diretta verso la porta.
Il Bitonto è cinico e con l’uomo in più pareggia i conti con Cenedese che insacca sul secondo palo.
Il Molfetta prova a tenere, ma al 10′ deve piegarsi dinanzi la rete meravigliosa di Lucileia che dal limite col sinistro manda la palla nell’angolino per il 2-1 Bitonto.
Il vantaggio del Bitonto però dura poco, col Molfetta che ancora con Caballero dopo un dai e vai fa 2-2 per le biancorosse.
Il Bitonto fa immediatamente reset ed al 14′ passa ancora una volta in vantaggio con Cenedese che entra di potenza in area e fa 3-2.
Questa volta il Molfetta non resce a reagire ed al 17′ Renatinha si prende la platea con un goal fantastico dopo uno slalom fra gli avversari, per il 4-2 Bitonto.
Neroverdi, che prima dell’intervallo calano la manita e lo fanno col bolide di Lucileia che da posizione defilata fa 5-2 per il Bitonto al 18′.
Nella ripresa mister Marzuoli non cambia, ma cambia l’approccio alla gara del Bitonto che al 3′ mette a segno la sesta rete ancora con Lucileia che col destro manda la palla in buca d’angolo sugli sviluppi di un corner per il 6-2 del Bitonto.
Passano due minuti ed il Bitonto ne fa sette sempre e solo con Lucileia che riceve lungo da Castagnaro, stacca di testa, e da posizione defilata fa 7-2 per il Bitonto e poker personale.
Il Molfetta non ha più la forza per reagire ed all’8′ capitola ancora sul sinistro preciso dal limite di Mansueto che rompe in due la difesa per l’8-2 neroverde.
A mettere il punto esclamativo sulla gara, è il diagonale preciso di Cenedese dalla corsia di sinistra che si spegne nell’angolino basso per il 9-2 finale del Bitonto.
Prossimo impegno per le leonesse, la sfida in trasferta del primo aprile in terra romana contro le bianco celesti della Lazio.
 Ufficio Stampa Bitonto C5 Femminile

W Champions League – Roma a Barcellona per l’impresa: le giallorosse al Camp Nou per ribaltare lo 0-1. Spugna: “Servono intelligenza e pazzia”

Credit Photo: Fabrizio Brioschi

La Roma è a Barcellona, a caccia di un’impresa difficile ma non impossibile. Mercoledì alle 18.45 (diretta DAZN), le giallorosse affrontano le spagnole nella gara di ritorno dei quarti di finale di UEFA Women’s Champions League. Al Camp Nou, dove il Barcellona lo scorso anno ha stabilito per due volte il record di spettatori per una partita di calcio femminile, si riparte dall’1-0 per la squadra di Giraldez, arrivato all’Olimpico grazie al gol nel primo tempo di Salma. La Roma, capolista in Serie A TIM e che lo scorso weekend ha osservato il turno di riposo nella Poule scudetto, soprattutto nel secondo tempo della gara dell’Olimpico della scorsa settimana ha fatto soffrire le vicecampionesse d’Europa e in un palcoscenico incredibile proverà a farsi valere e, perché no, a ribaltare il risultato.

“Se riuscissimo a fare gol e ad andare in vantaggio, magari l’inerzia del match potrebbe cambiare – ha spiegato l’allenatore Alessandro Spugna in conferenza stampa -. Dobbiamo essere brave a sfruttare le occasioni favorevoli. Servirà intelligenza, ma anche pazzia. Bisogna essere folli per provare a fare l’impresa, però bisogna avere tanta testa per gestire i momenti della gara. Saranno tanti i momenti complicati come l’andata, servirà quella follia per gestire la ripartenza e rischiare qualcosa. Non so in che percentuale, però se sarà impresa ci sarà un po’ di tutti e due”.

Accanto a Spugna, nella stampa del Camp Nou, anche la grande ex Vicky Losada. “Ringrazio la Roma per avermi dato la possibilità di giocare queste partite. Sarà una partita importante per me, ho ricevuto molti messaggi. Sarà emozionante. Quando sono andata via, speravo di tornare qui un giorno. Avevo un sogno da piccolo, vedere il Barcellona in questo stadio e lo vedrò realizzato”.

Quarti di finale – gare di ritorno (diretta su DAZN)

Barcellona-Roma (mercoledì 29 marzo, ore 18.45) (and. 1-0)
Arsenal-Bayern Monaco (mercoledì 29 marzo, ore 21) (and. 0-1)
Wolfsburg-PSG (giovedì 30 marzo, ore 18.45) (and. 1-0)
Chelsea-Lione (giovedì 30 marzo, ore 21) (and. 1-0)

Semifinali (andata 22-23 aprile, ritorno 29-30 aprile)
Psg/Wolfsburg-Bayern Monaco/Arsenal
Lione/Chelsea-ROMA/Barcellona

Finale (PSV Stadion, Eindhoven)
Sabato 3 giugno, ore 18

Modena: successo di misura sull’Imolese

Credit: Modena
Prima giornata di ritorno della Poule Promozione e il Modena conquista 3 punti su un campo difficilissimo.
Partita molto intensa che parte con la doccia fredda del vantaggio delle padrone di casa, al 4′ la difesa gialloblù si fa sorprendere sugli sviluppi di una rimessa laterale e Zerbini da dentro l’area tutta sola non lascia scampo a Ierardi.
La partita è molto equilibrata e combattuta in mezzo al campo, al 25′ ancora un pericolo per la porta geminiana, punizione dal limite con il pallone passa sotto la barriera ma Ierardi è attenta ed in uscita bassa anticipa Finotello.
Dopo la mezz’ora prende in mano il gioco la formazione Canarina, al 35′ doppia conclusione verso la porta difesa da Costantini, la prima di Boni viene ribattuta la second di Ferlicca si alza sopra la traversa da posizione favorevole.
Al termine della prima frazione di gioco arriva il pareggio, Boni riceve palla da Chierici sul vertice destro dell’area, la difende e conclude sul palo lungo con una parabola imprendibile per il portiere romagnolo.
Al 45′ ancora in avanti le geminiane con capitan Biagioni che spinge centralmente, assist per Boni che ci riprova ma questa volta il pallone sfila a lato di poco.
La ripresa vede una maggiore supremazia delle ospiti, al 51′ Paini corre e trova Dotto, triangolo che coinvolge Boni che appoggia per il destro di La Torre, alto di poco.
La formazione geminiana chiude le padrone di casa nella propria metà campo conquistando una serie di corner che la difesa romagnola sventa con bravura.
Al 61′ azione ben costruita da Paini che ubriaca l’avversaria e centra Ferlicca, sul primo palo, allunga la traiettoria del pallone liberando Dotto sul secondo palo ma la canarina non trova la coordinazione giusta per il tap in.
Al 65′ arriva il vantaggio, Chierici viene fermata fallosamente al limite e Sarego con il suo sinistro calcia forte sotto la traversa rendendo vano il tentativo di Costantini di difendere la sua porta.
Sulle ali dell’entusiasmo il Modena continua a premere, al 66′ Paini parte in velocità, supera l’avversaria diretta e dopo aver saltato il portiere in uscita conclude a rete da posizione un po’ defilata consentendo a Iraci di respingere sulla linea di porta.
Al 70′ Azione tambureggiante di Bellamico che dopo un coast to coast lascia partire un destro che si ferma all’incrocio dei pali.
Al 74′ punizione dal limite per l’Imolese ma il destro di Papa si alza sopra la traversa.
Al 78′ la palla della sicurezza è sulla testa di Bergamini che in area piccola incorna un bel centro di Pascarella ma il pallone esce d’un soffio.
Ultima emozione del match è una punizione assegnata all’Imolese al limite, sulla conclusione di Polidori Ierardi non si fa sorprendere e blocca in due tempi.
Al triplice fischio è festa gialloblù.

IMOLESE  1

MODENA  2
 
Imolese: Costantini, Savini, Quadrelli, Torboli, Iraci, Durante (68′ Russo), Zerbini (76′ Tofani), Finotello, Papa, Bertozzi, Polidori.
A disp. Ganzerli, Dieng
Allenatore Sig.Francesco Termali
Modena: Ierardi, Bellamico, Biagioni Gandolfi, La Torre, Chierici, Dotto (68′ Pascarella), Sarego (84′ Ferraro), Ferlicca (88′ Sola), Boni (90′ El Boukh), Paini (76′ Bergamini).
A disp. Forti, Gabrielli, Preti, Milizia
Allenatore Sig. Massimo Montanini
Reti: 4′ Zerbini, 43′ Boni, 65′ Sarego
Arbitro Sig.Andrea Lepore della Sez. di Imola
COMUNICATO STAMPA

Genoa: sconfitta sul campo del Chievo Verona

Photo Credit: Bruno Fontanarosa

La scorsa domenica, nel turno numero 22 di Serie B, il Genoa ha fatto visita alle venete del Chievo Verona. Match tirato tra le due compagini con le padroni di casa che riescono a portare a casa il successo per 2-1 salendo a quota 41 punti, lasciando le ospiti ferme a 25.
Le venete passano avanti dopo 18 minuti con Tardini, abile a sbloccare le marcature portando il parziale sul momentaneo 1-0 che porta le formazioni, poi, negli spogliatoi. Nella ripresa arriva anche il raddoppio di Zanoletti, al 12′, su calcio di rigore, su cui Macera non può nulla, decretato per un fallo di mano in area di Oliva. Il Genoa di mister Filippini si prova a scuotere riaprendo la contesa a 9 giri di lancette dal termine con la solita Bargi, al gol numero 14 in stagione, che servita da Costi, batte Bloch.
Le liguri proveranno a rifarsi domenica prossima quando ospiteranno il temibile Cittadella, seconda forza del campionato cadetto.

Giorgia Furlanis, Portogruaro: “Bellissimo poter essere di nuovo al Mecchia e per poter giocare con le mie compagne”

Credit: Portogruaro

Nell’ultimo turno di Serie C, nel gruppo B, il Portogruaro ha battuto, per 1-0, nel derby il Venezia 1985 alimentando le possibilità di permanenza nella categoria. A parlare nel post gara, tramite l’ufficio stampa del club, è stata Giorgia Furlanis, punta classe ’97 tornata dopo un infortunio a disposizione di mister Bisioli, che ha dichiarato:
“Bellissimo poter essere di nuovo qua, al Mecchia, nel nostro stadio per poter giocare con le mie compagne ed aiutarle in questo percorso che è difficile. Abbiamo fatto vedere quanto valiamo, per me tornare a giocare dopo un anno è stata una bellissima emozione che mi porterò dentro anche nelle prossime partite. Nel primo tempo c’è stato un contatto dubbio su di me, visto che mi hanno tirato da dietro ed io sono caduta. L’arbitro ha lasciato correre, questo è il calcio. L’importante è che abbiamo dimostrato che il gol lo meritavamo e lo abbiamo trovato nel secondo tempo”.

Rovigo Orange: vittoria in rimonta nel derby con l’Audace Verona

Nel turno numero 23 della Serie A Puro Bio l’Audace Verona ospitava il Rovigo Orange. Nel derby veneto a spuntarla sono state le ospiti che hanno vinto per 1-2, balzando cosi a quota 24 punti a -1 dalle avversarie di giornata.
Al PalaLupatotina grande equilibrio nel primo tempo che, nonostante le occasioni da ambo i lati, si chiude senza reti portando le squadre negli spogliatoi sul parziale di 0-0. Nella ripresa, invece,  Coppola, al 4′, sblocca il match con destro dalla distanza che batte l’ex Nagy, Sul fronte opposto, invece, De Berti ci mette una pezza fino al lampo di Iturriaga al 12′ che vale il pareggio. A decidere la sfida è, poi, Gasparini che ad un giro di lancette dal termine sigla il definitivo 1-2 che regala al Rovigo tre punti preziosi. Nel prossimo turno il Rovigo sarà di scena in casa contro l’Irpinia in un nuovo scontro diretto per evitare la zona play-out.

TABELLINO

AUDACE VERONA-ROVIGO ORANGE 1-2 (0-0 p.t.)
AUDACE VERONA: De Berti, Pomposelli, Puttow, De Cao, Exana,
 Valente, Piccirillo, Bisognin, De Angelis, Biasiolo, Coppola, Sterza. All. Donisi

ROVIGO ORANGE: Nagy, Iturriaga, Gasparini, Pereira, Buzignani, Costa, Faccio, Lorrai, Tonon, Dayane, Grandi, Gava. All. Cossio

MARCATRICI: s.t. 4’20 Coppola (A), 12’13” Iturriaga (R), 18’57” Gasparini (R)

AMMONITE: Dayane (R), Biasiolo (A), De Angelis (A), Buzignani (R), Pomposelli (A)

ARBITRI: Francesco Sgueglia (Finale Emilia), Giulia Fedrigo (Pordenone) CRONO: Fabio Mavaro (Parma)

Simone Lelli, Direttore Sportivo H&D Chievo Women: “Col Genoa partita complicata, ma il risultato è arrivato, siamo soddisfatte”

Photo Credit: Pagina Facebook H&D Chievo Women

L’H&D Chievo Women torna a vincere in Serie B dopo i due ko di fila contro Verona e Trento, battendo il Genoa per 2-1 nel ventiduesimo turno di campionato. Sara Tardini porta in vantaggio al 18′ le padrone di casa, per poi raddoppiare al 57′ col rigore trasformato da Stefania Zanoletti, inutile il gol genoano di Caterina Bargi a sette minuti dal novantesimo. In classifica la squadra allenata da Giacomo Venturi si riprende il quinto posto con quarantuno punti.

Il Direttore Sportivo delle gialloblù Simone Lelli ha commentato, davanti a microfoni del club clivense, la gara del Chievo sul Genoa e sulla stagione della squadra veronese nel torneo cadetto: “È stata una partita complicata, faccio i complimenti alle ragazze perché l’hanno affrontata con il giusto atteggiamento, cosa che ci era mancata nelle ultime partite. Anche loro stesse si sono unite e ricompattate in settimana per affrontare questa gara che era complicata. Faccio i complimenti al Genoa perché ha cambiato tanto, ed è stato un Genoa difficile da affrontare. Per fortuna però il risultato è arrivato e siamo molto soddisfatte. Nello spogliatoio prima delle partita, nel discorso che abbiamo fatto, alla fine sembra che abbiamo perso tantissime partite di fila. In realtà alla fine erano solo due partite, perché c’era di mezzo la gara col Tavagnacco. Ma nel complesso era un periodo abbastanza complicato, per infortuni, noie muscolari, giocatrici che all’ultimo non c’erano. E’ stato un momento complicato da affrontare. C’è stato anche un bellissimo discorso del presidente prima della partita. Riflettevamo che come in tutte le situazioni della vita ci sono delle discese ì e momenti in cui le cose sono in salita. Siamo state brave a tenere la barra dritta e a far sì che le ragazze uscissero da questo momento e siamo molto contenti. L’obiettivo nostro e dello staff è vivere partita per partita per ottenere i tre punti. Vogliamo rimanere agganciate alle squadre in cima e vogliamo fare il meglio possibile, facendo tre punti ogni partita, indipendentemente dalle situazioni di classifica o meno. Le ragazze se lo meritano. Il segnale è stato il capitano che prende il pallone per battere il rigore. E’ un segnale importante che dà alla squadra e secondo me è stata una bella giornata, quindi complimenti a tutti“.

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