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Veronica Pasini, Hellas Verona Women: “Stiamo lavorando bene, contenta per il mio gol che aspettavo da tanto”

Photo Credit: Riccardo Donatini - Hellas Verona Women

Avanza positivo l’attuale cammino dell’Hellas Verona Women in Serie B, con le veronesi che vincono 3-0 sul Brescia nella diciannovesima giornata di campionato.

Veronica Pasini, una delle marcatrici, ha commentato davanti ai microfoni del club scaligero il successo delle mastine sulle biancazzurre: “Siamo su un’onda positiva, stiamo lavorando bene e i risultati si vedono. E’ arrivato anche il mio gol e sono contenta, perché lo aspettavo da tanto. È stata una partita tosta, era un avversario forte ma siamo state brave a portare a casa la partita. A livello morale questi risultati ci danno una mano, ma affrontiamo ogni partita nel migliore dei modi, cerchiamo di prepararla al meglio possibile. La prossima col Chievo sarà una bella partita, è il derby quindi cercheremo di arrivare pronte. Dedico il gol alle persone che mi stanno vicino tutti i giorni e alla mia squadra“.

Lucio Cursio, Crotone: “Il pareggio sarebbe stato il giusto risultato vista la buona prestazione offerta dalle ragazze”

Credit: Crotone

Domenica in campionato il Crotone ha perso per 1-0 sul campo del Lecce, nel match valido tra squadre del girone C di Serie C. Al termine della gara, il mister del Crotone Cursio Lucio ha lasciato queste dichiarazioni nel post gara:

“Secondo me, il risultato è una beffa perchè perdere al 95esimo, dopo una buona prestazione da parte delle ragazze da fastidio, credo che nei 90 minuti la squadra si sia comportata bene. Nonostante io sia qui da circa 7 giorni con loro, oggi sul piano dell’atteggiamento  mi sono piaciute tantissimo, è vero che abbiamo creato poco però poi alla fine credo che il pareggio sarebbe stato il risultato adeguato. Una piccola incertezza del nostro portiere ci può stare. Resta il rammarico ma resta anche la prestazione positiva  che ci fa ben sperare per il prosieguo del nostro campionato, il nostro obbiettivo continua ad essere la salvezza. L’avversario ci ha pressato di più a centrocampo e infatti poi io ho cambiato qualcosina però poi  loro nei  primi 45 minuti hanno creato poco, ho visto che la squadra si è difesa abbastanza bene e di tanto in tanto ripartivamo. Abbiamo avuto pure 2 occasioni nel secondo tempo per fare gol. Ripeto, la squadra mi è piaciuta , c’è solo il rammarico di non aver portato niente a casa. C’è tanto da migliorare, io sono qui da soli 10 giorni, dobbiamo lavorare di più lì davanti perchè ci muoviamo poco e creiamo poco però con il lavoro, in queste 2 settimane di campionato fermo, cercheremo di lavorare sulle nostre lacune”.

 

Gaia Bianchi, Brescia Femminile: “Contro il Verona non abbiamo tirato fuori la cattiveria”

Photo Credit: Pagina Facebook Acf Brescia Calcio Femminile

Il Brescia non è riuscito a segnare domenica contro l’Hellas Verona nella 19a giornata di Serie B. Infatti, le biancazzurre hanno perso 3-0 contro le scaligere, e ora le biancazzurre sono all’ottavo posto con ventotto punti.

La centrocampiste delle Leonesse Gaia Bianchi ha commentato, davanti ai microfoni del club bresciano, la gara persa dal Brescia contro il Verona. “Non siamo riuscite a tirare fuori la cattiveria che ci sentivamo di avere. Abbiamo preso gol su palla inattiva che è il nostro punto debole. Continueremo a lavorarci, non possiamo fare altro. Cosa non ha funzionato oggi? Affrontavamo una squadra forte, noi da parte nostra in alcune situazioni come le scalate difensive non siamo riuscite a dare il nostro meglio“.

Obiettivi, tecniche di lavoro e pronostici: conosciamo meglio Marco Montresor del Padova

Credit: Padova

Tecnico di esperienza e dal curriculum importante, da questa stagione siede al timone della panchina del Calcio Padova Femminile.
Una realtà nuova per lui, il suo staff e per la stessa società che nel mercato estivo rivoluziona una rosa con 11 innesti giovani e di qualità, un costante lavoro improntato sulla base della sua formazione spagnola e uno sguardo di sportiva ammirazione al Bologna, favorito per la promozione. Queste le parole di Mister Montresor.

Il girone di ritorno è di fatto un nuovo campionato, per quanto le prime forze si siano già messe in luce occupando la vetta fin dalle battute iniziali nulla è ancora scritto. Quali sono le ambizioni di questo Padova per il gran finale?
“Premesso che questa squadra è’ composta da 11 ragazze nuove rispetto la scorsa stagione e noi dello staff non conoscevamo nessuna ragazza di quelle che compongono la rosa, devo dire che l’ambizione della nostra società è raggiungere la salvezza il prima possibile e poi cercare di fare più punti possibili per vedere di quanti punti siamo distanti dalle prime 4 del campionato e metterci di conseguenza al lavoro per colmare questa differenza con un mercato mirato”.

Se dovessi individuare un punto di forza della tua squadra quale sarebbe? E di contro, un’area di miglioramento su cui ancora è necessario lavorare?
“Sicuramente applicazione massima e gioco veloce in tutte le zone del campo per tenere un intensità di gioco alta per 90 minuti …da lavorare e migliorare senza dubbio la fase difensiva ma, considerando che siamo la squadra più giovane dei 3 gironi, credo che le ragazze abbiano un ampio margine di miglioramento”.

La  rosa è completa ma molto giovane, tutte molto valide e di livello ma ancora in fase di crescita e formazione. Fra i compiti quello di plasmare le giocatrici che sono ora e, perché no, quelle che saranno. Quali sono gli aspetti su cui ti concentri maggiormente nell’impostare un percorso di ascesa tecnica e tattica?
“Avendo allenato per 3 anni in Spagna, il nostro lavoro giornaliero è composto da tecnica in situazione e alta intensità, tralasciando spesso il lavoro tattico collettivo per dare la possibilità alle ragazze di esaltare la propria fantasia specialmente nella fase offensiva”.

Se dovessi individuare ora una squadra candidata alla promozione quale sarebbe?
“Il Bologna, ha vinto il campionato già ad agosto quando si è presentato ai nastri di partenza con una rosa da serie B e una società forte”.

Sampdoria Women: buon test a Bogliasco con il Georgetown

Credit Photo: Paolo Pizzini
7 marzo
Prosegue con una seduta mattutina al “3 Campanili” di Bogliasco la preparazione della Sampdoria Women di Salvatore Mango alla Poule Salvezza di Serie A Femminile TIM. Sessioni differenziate per Sara Baldi, Agnese Bonfantini, Kelly Gago, Nicole Lazzeri, Yoreli Rincón e Giorgia Spinelli; indisponibili Lineth Cedeño, Bianca Fallico, Kirvil Odden, Tecla Pettenuzzo, Elena Pisani, Cecilia Prugna e Valentina Soggiu.

8 marzo
La Sampdoria Women di Mango prosegue la propria marcia di avvicinamento all’esordio nella Poule Salvezza di Serie A Femminile con il Sassuolo. Nel pomeriggio le blucerchiate hanno sostenuto al “3 Campanili” di Bogliasco un allenamento congiunto con la formazione statunitense del Georgetown, terminato 3-1 in nostro favore.

Test. Sblocca l’incontro Spinelli su suggerimento dalla bandierina di Cuschieri. In avvio di ripresa le ospiti agguantano il pari con Turner, prima che la giovanissima Bercelli sugli sviluppi di un corner sigli il nuovo vantaggio. Nel finale chiude i conti Bonfantini che concretizza un assist dalla destra di Mailia.

Primavera: successi per Parma, Fiorentina, Milan e Juventus

Credit: Figc

I club del campionato Primavera sono tornati in campo nel passato week-end per giocare i match validi per la sedicesima giornata (per la Primavera 1 si tratta della diciassettesima).

In Primavera 1 tris della Fiorentina all’Hellas Verona, parità di 1-1 tra Sassuolo e Napoli e 2-2 tra Tavagnacco e San Marino. Il Parma vince a sorpresa sull’Inter, calando 4 goal, Juventus e Milan si confermano le prime due della graduatoria, vincendo entrambe e rispettivamente per 4-1 con la Roma e 4-0 con la Lazio.

Milan e Juventus sono a punti pari (43), Roma a soli 4 distante. Parma sale lasciando la zona rossa a Napoli e Tavagnacco.

Nel Girone A della Primavera 2, invece, è 3-2 per il Genoa che regola il Trento, tra Brescia e Como finisce col risultato di 2-2. Niente reti per Cittadella e H&D Chievo.
Brescia in recupero verso la seconda posizione (3 i punti mancanti per arrivarci), Sampdoria e Como si fermano ai primi due gradini del podio.

Nel Girone B nessuna novità per l’imbattibilità Arezzo: 6 i goal fatti al Pomigliano; Ravenna segna un goal alla Ternana ma non basta contro i 7 colpi umbri e rimane ultimo in graduatoria.
Cesena a -7 dal capolista Arezzo, seguito dalla Torres a 18.

Qui il calendario delle prossime partite:
Primavera 1 (12 marzo)
Sassuolo/Juventus
Il giorno 19 marzo si giocheranno per la medesima giornata: Inter/Milan, Napoli/Hellas Verona, Parma/Tavagnacco, Roma/Lazio, San Marino/Fiorentina

Prinavera 2 – Girone A ( 26 marzo)
Como/Sampdoria, Genoa/Cittadella, H&D Chievo/Brescia

Girone B (26 marzo)
Apulia Trani/Ternana, Cesena/Sassari Torres, Ravenna/Pomigliano

Coppa Italia Serie A2 Femminile: Final Four qualificate La 10, Perugia e Virtus Cap San Michele, alla Med basta il pari

La 10 Futsal Femminile Livorno e Perugia nei tempi regolamentari, Mediterranea Virtus Cap San Michele all’extra time. Dopo un secondo turno di qualificazione ricco di colpi di scena, la Final Four di Serie A2 Femminile ha finalmente rivelato i nomi delle quattro protagoniste che nei giorni 1 e 2 aprile andranno a caccia della coccarda tricolore, conquistata lo scorso anno dalla PSB Irpinia.

TRIS D’AUTORE per La 10 Futsal Femminile Livorno e per il Perugia, entrambe vittoriose in trasferta: la corazzata toscana centra il blitz con la Virtus Ciampino sull’asse Jessiquinha-Fossi, tre graffi anche per la squadra di Montanelli che passa di forza in casa della capolista Woman Napoli con De Brito, Mastrini e Castagnoli (tutte nella ripresa).

INCREDIBILE RIMONTA nel segno di Claudia Antonaci, da 0-3 a 5-3. Così la Virtus Cap San Michele approda in Final Four: Nox Molfetta avanti nel derby-verità fino a 5’ dalla fine, poi la riscossa guidata da Corriero e, nel secondo tempo supplementare, decisa dall’estremo difensore di casa, che propizia l’autorete di dell’Ernia e chiude il pokerissimo con un tiro dalla propria porta.

BASTA IL PARI, invece, alla Mediterranea: in virtù del miglior piazzamento in classifica al termine del girone di andata, le isolane firmano il 4-4 nel secondo tempo dei supplementari con Fanti ed eliminano dalla competizione un orgogliosissimo Pero.

COPPA ITALIA SERIE A2 FEMMINILE
PRIMO TURNO

SECONDO TURNO – GARA UNICA – 08/03

3A) MEDITERRANEA-PERO 4-4
3B) 
VIRTUS CIAMPINO-LA 10 1-3
3C) 
WOMAN NAPOLI-PERUGIA 0-3
3D) VIRTUS CAP SAN MICHELE
-NOX MOLFETTA 5-3

Torino Women: Poker della capolista, le granata escono a testa alta

Credit Photo: Edoardo Covone

Nel big match del girone A del campionato di eccellenza, Torino Women e Bulé Bellinzago hanno onorato le loro posizioni di vertice ed il bel calcio più in generale. In una partita sempre vibrante, a larghi tratti anche scorbutica (come l’avrebbe poi definita l’allenatore ospite, Mario Attilio Reggiani), le prime due della classe non si sono mai risparmiate, confrontandosi a viso aperto, senza remore e sviluppando piacevoli ed intense trame di gioco. Alla fine, l’ha spuntata la reginetta del gruppo, che ha ribadito appieno il proprio valore. Anche se, va sottolineato, il risultato finale di 4-1 è piuttosto bugiardo (non ce ne vogliano le bellinzaghesi), figlio di una maggior carenza d’organico della compagine torinista. Fra infortuni ed indisposizioni, entrambe le contendenti erano gravate da assenze ma, mentre il Bulé poteva comunque contare su di una ventina di elementi in distinta, la formazione granata ne esponeva solamente tredici, con in panchina il secondo portiere, Gaia Piacentino, e la punta Valentina Zappone al rientro da un lungo infortunio e non al meglio.

Nonostante tutto, la gara è stata in equilibrio sino a dieci minuti dalla conclusione, quando il raddoppio ospite (si era sull’1-1) ha letteralmente tagliato le gambe delle ragazze di casa, decuplicando la loro già marcata stanchezza, impedendole di reagire ancora una volta.

Al fischio d’inizio, sia il Torino Women che il Bulé Bellinzago si proponevano con un classico 4-4-2, votato però più ad offendere che non a contenere. Il mister di casa, Michele Del Vecchio, schierava la titolarissima Prundeanu in porta, con la Abu Toma affiancata alla Furione nell’inedito ruolo di centrale difensivo (in sostituzione dell’indisponibile Sofia Tesse) e la coppia PomatiPalmisano a spingere sulle fasce. In mediana, Capello si occupava della regia, con il terzetto Molinar MinCamporelliLombardo ad agire in posizione più avanzata, a supporto delle due punte, Caveglia Cresto e Spagnolo.

Quello ospite, invece, affidava alla Comizzoli la protezione dei pali con, da destra verso sinistra, una linea difensiva composta da Labanca, Meraviglia, Segalini e Nino. Analogamente, quella di centrocampo vedeva disporsi Gramoni, Masciaga, Curatitoli e Clerici, mentre al duetto VeroneseEl Akri era affidato il compito di offendere.

Non appena la signora Sanam Shirvani, arbitro della sezione di Torino, decretava l’inizio della contesa, le due avversaria iniziavano subito ad aggredirsi con un pressing accentuato, favorito dalla reciproca applicazione del fuorigioco.

Il Torino dimostrava di patire molto l’assenza della Tesse al centro della difesa, anche perché Odiphri Abu Toma necessitava di prendere confidenza col nuovo ruolo (difatti, col passare del tempo, il suo rendimento sarebbe cresciuto notevolmente, sin quasi a sfiorare la perfezione). E proprio in quello spicchio di campo, al 9’, il Bulé Bellinzago colpiva per primo: su di un sospetto offside, non rilevato, la formazione in divisa nera poteva distendersi sulla fascia destra ed operare un cross in area. La sfera arrivava a Federica Clerici che, libera dalla marcatura, controllava efficacemente per poi battere indisturbata a rete di destro, nonostante il disperato tentativo di uscita di Patricia Prundeanu.

Il gol scompaginava non poco i piani delle granata, che cercavano di porre in atto un gioco ancor più aggressivo, rimediando però solo l’ammonizione di Martina Capello, rea di una plateale trattenuta a centrocampo.

Comunque, le ragazze di Del Vecchio non mollavano e con un ritmo forsennato continuavano a cercare un varco nell’attenta difesa ospite, ma senza troppo costrutto a causa dell’eccessiva foga e di qualche imprecisione nei passaggi. La squadra in vantaggio, ad onor del vero, non stava di certo a guardare ed a sua volta lottava per puntare al raddoppio, giocando la palla a velocità elevata.

Dopo tanti batti e ribatti nella fascia mediana del terreno di gioco, verso la mezz’ora la partita aveva un’impennata di emozioni. Al 26’ Greta Masciaga, calciando alto, cestinava un’ottima opportunità per marcare il 2-0, dopo un pregevole cambio di fronte dalla sinistra verso destra, mentre un minuto dopo era la Prundeanu, con un doppio intervento (prima sul tiro da fuori della sempre pericolosa Masciaga, quindi gettandosi sui piedi della El Akri, pronta a ribattere a rete) a salvare la propria porta.

Ancora un’occasione Bulé si registrava al 31 (tiro alto di Manuela Curatitoli, sugli sviluppi di un corner), poi il pallino del gioco cambiava di mano: a propiziarlo era un’invenzione della Capello (pallonetto al volo da fuori area), che coglieva avanzata ed impreparata Giorgia Comizzoli, garantendo il temporaneo pareggio al Torino, facendo lievitare ancor più la tensione sul terreno di gioco e creando qualche battibecco.

La pressione granata, se possibile, aumentava ancora, favorita dalle sgroppate a tutta fascia di una inesauribile Debora Palmisano, sulla sinistra. Da questo momento, le ragazze di casa arrivavano quasi sempre per prime sui palloni vaganti, mettendo in crisi la compattezza ospite.

Al 33’ un mani in area bellinzaghese di Serena Labanca non veniva rilevato dal direttore di gara, probabilmente coperto, mentre due giri di lancette più tardi era un altro tiro al volo dalla distanza (questa volta di Elisa Molinar Min) a chiamare in causa la Comizzoli, che si salvava in angolo.

Al 38’, invece, si registrava uno dei rari errori del direttore di gara, che invertiva un fallo sulla trequarti ospite, a favore del Torino, ma senza conseguenze concrete per alcuno, ed al 43’ si rivedeva il Bellinzago in area torinista, con la Prundeanu che, ancora perfetta nell’uscita bassa, sventava un’incursione della El Akri. Il tempo si chiudeva con l’impressione che la Torino Women potesse ribaltare il punteggio, mentre nella ripresa tornava a riproporsi un certo equilibrio.

Al 48’ Masciaga tratteneva la Capello a centrocampo, evitando però il cartellino giallo, ma nonostante il ritmo sempre indemoniato il gioco tendeva a ristagnare nella zona centrale del campo, in una sorta di ping pong calcistico.

Si arrivava così al 60’, quando mister Reggiani iniziava i cambi del Bulè per immettere forze fresche: per prima entrava Angela Izzo al posto della El Akri, mentre qualche minuto più tardi faceva il suo ingresso Martina Delia in luogo di Martina Nino.

Sul fronte granata, invece, la fatica cominciava a far sentire i suoi effetti e le vere occasioni latitavano. Piano piano, la squadra di casa finiva per concedere terreno alle rivali: al 78’ una perfetta e spettacolare giocata difensiva della Abu Toma disinnescava una pericolosa incursione bellinzaghese, mentre due minuti dopo arrivava la svolta dell’incontro: un fallo di Federica Camporelli, per altro eccessivo in quanto non esistevano effettivi presupposti di pericolosità per la propria porta, concedeva alla squadra ospite una punizione a ridosso del vertice destro dell’area torinista. Della battuta s’incaricava la Clerici, che indirizzava la sfera a togliere le classiche ragnatele dall’incrocio, alla sinistra di un’incolpevole Prundeanu.

Poco più di un minuto dopo, la difesa granata s’incasinava la vita da sola e non riusciva a calciar via un pallone vagante dalla propria area piccola: ne approfittava la Izzo, che quasi dalla linea di fondo beffava tutti con una palombella in porta.

Il doppio colpo dell’attacco bellinzaghese, annientava così il morale della Torino Women. Il tecnico Del Vecchio provava ancora la mossa disperata di far entrare la convalescente Zappone al porto di Francesca Pomati, con lo spostamento di Arianna Lombardo a terzino destro e della Camporelli ad esterno alto sulla stessa fascia. La scelta non dava però alcun esito, soprattutto perché le residue forze granata erano ormai evaporate. Anzi, all’84’ arrivava anche il poker della compagine in nero: a metterlo a segno era Elisa Gramoni, che ribadiva nel sacco una miracolosa ribattuta della Prundeanu, su tiro da distanza ravvicinata di Emma Mazzoni.

Prima della fine, c’era ancora tempo solo per l’ammonizione della Camporelli (per gioco falloso) e per l’ultima sostituzione ospite, con l’apparizione di Martina Boca a rilevare la doppiettista Clerici. Quindi arrivava il liberatorio, per le ragazze di casa, triplice fischio.

Il risultato conclusivo ha premiato la compattezza della capolista (dove tutte le protagoniste sono state encomiabili, con le centrocampiste che hanno brillato per la loro capacità realizzativa) che non ha mai perso il contatto col match, anche nei momenti di maggiore difficoltà, sapendo sfruttare appieno i punti deboli altrui. Ma la squadra sconfitta ha dimostrato, almeno fino a che son durate le energie, di valere altrettanto. Fra le granata, la palma delle migliori va sicuramente all’incolpevole numero uno Prundeanu ed all’inesauribile “motorino” di fascia Palmisano. Un po’ sotto tono, invece, la prestazione di Alessandra Spagnolo, che qualche volta di troppo ha litigato con il pallone.

Logo Brescia-Bergamo Capitale della Cultura sulle maglie della 3Team Brescia Calcio

Photo Credit: ASD 3Team Brescia Calcio

Le idee nascono inattese, sono imprevedibili e spesso misteriose. Emergono grazie a intuitivi spunti che apportano beneficio e innovazione alla creatività.

L’idea, è spesso il prodotto dell’immaginazione e si propone come progetto, attraverso un percorso.

Sono trascorsi dieci anni da quando m’illuminai di lungimirante speranza nella prospettiva di creare una squadra di calcio, evento naturale nella tradizione maschile, ma decisamente insolita nell’ambito femminile.

Fulminei pensieri attraversarono la mia mente visionaria di allora. Si proprio cosi mi additavano tutti: Fausto il visionario. Cosa di più strambo pensare che lo sport nazionale per eccellenza fosse interpretato da ragazze in gonnella o, peggio ancora, in pantaloncini tipicamente maschile?

Ebbene oggi possiamo testimoniare che questa pazza idea, si è trasformata in realtà e il fatto di essere in questa prestigiosa sede istituzionale a parlarne, ne è l’esempio lampante.

Queste esperienze di vita, si sono manifestate in questi dieci anni e, non è casuale che il compimento di questo anniversario, ricorra proprio nell’anno in cui Brescia è Capitale della Cultura e che, sulle maglie ufficiali delle squadre appaia il logo “Brescia Bergamo Capitali della Cultura 2023”.

Questi anni sono trascorsi secondo un progetto matematico che ha sviluppato diversi passaggi al fine di scoprire la giusta formula. Il risultato? Lo stupore nato in chi è cresciuto con noi.

Questa vibrante successione di fatti, non è terminata, necessità di sostegno, di visibilità, e sono certo che su questo delicato aspetto, la stampa e gli organi di comunicazione ne daranno risonanza, come l’eco, quando riflettendosi contro un ostacolo, torna ad essere udito, dalla stessa posizione dal quale è partito.

Il nostro era ed è tutt’ora un sogno che deve essere continuamente alimentato. Come raccontava in un suo concerto Renato zero, “Il sogno parla ed è femmina, non poteva essere altrimenti, la vita si trucca come una donna, l’immaginazione si atteggia come una donna, l’ambizione ha dita di donna.”

Ringraziamo l’onorevole Benzoni e il comune di Brescia per l’opportunità di essere qui oggi con alcune delle nostre piccole grandi calciatrici e sognatrici della 3team Brescia Brescia Femminile – le parole della Consigliera della 3Team Sofia Prandelli – diamo voce e volti al calcio femminile bresciano in questo anno che vede Brescia e Bergamo, città resilienti, tenersi per mano. Amiamo lo sport in tutte le sue forme e colori; lo sport come legame interculturale, come veicolo di inclusione sociale e l’intreccio Brescia-Bergamo-calcio femminile diventa simbolo di solidarietà, collaborazione, arricchimento del territorio e valorizzazione dei giovani. Abbiamo l’onore di indossare questa nuova maglia che celebra l’unione di due città che fanno delle proprie diversità le rispettive bellezze. Non si tratta di cambiare pelle ma di farla brillare con le radici della tradizione e la luce del futuro. Siamo qui per fare squadra, Siamo qui perché siamo tutti ancorati da una stessa passione“.

Simone Santoni, Roma Calcio Femminile: “La squadra sta crescendo sotto ogni tutto di vista, i nostri margini di miglioramento sono ancora molto ampi”

Credit: Roma calcio femminile

Nella diciannovesima giornata di Serie C, nel gruppo C, la Roma Calcio Femminile era opposta al Trastevere. Sconfitta in trasferta per 3-1 delle capitoline che restano comunque in zona tranquilla di classifica grazie ai 34 punti conquistati. Nelle ore successive al match a parlare tramite i canali del club giallorosso è stato il tecnico Simone Santoni che ha affermato:

“Quella di ieri è stata una delle più belle prestazioni fatte fino ad oggi. La squadra sta crescendo sotto ogni tutto di vista, i nostri margini di miglioramento sono ancora molto ampi. La gara di ieri dispiace averla persa ma ne usciamo con la consapevolezza che possiamo giocarcela con tutti. Viviamo la sconfitta come un momento di crescita singolo e collettivo ma soprattutto un’opportunità di crescita sul quale lavorare”.

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