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Il Fiammamonza esce sconfitto 4-1 in casa dell’Accademia Vittuone

Photo Credit: Fabrizio Brioschi

Il Fiammamonza incassa la sua quindicesima sconfitta nel Girone A di Serie C, cedendo il passo all’Accademia Vittuone per 5-0 nel diciannovesimo turno di campionato.

Le biancoverdi sbloccano la partita al 13′ con la rete di Maria Piovani, ma sette minuti dopo Virginia Baratti trova il pareggio biancorosso. Tuttavia, l’1-1 dura solo quattro minuti, perché al 24′ la centrocampista del Vittuone Andrea Belloni riporta in avanti le padrone di casa. Nella ripresa il Vittuone trova il terzo gol della partita grazie alla doppietta di Belloni, per poi chiuderla centoventi secondi più tardi, grazie alla marcatura messa a referto da Elisa Bertuetti.

In classifica le ragazze guidate da Agostino Zagaria rimangono al penultimo posto con sette punti, ma resta comunque in zona playout. Questa domenica il campionato osserverà un turno di riposo per lasciare spazio alla Coppa Italia Serie C, per poi tornare il 12 marzo, con il Fiammamonza che ospiterà la Solbiatese Azalee che, nel turno andato agli archivi, ha battuto 5-3 la Pro Sesto.

ACCADEMIA VITTUONE: Migliazza, Fontana (60′ Fico), Cataldo (77′ Tarantino), Piovani, Lo Russo (77′ Lettieri), Borghi, Belloni, Bertuetti (66′ Ruggeri), Franco, Barbuiani (60′ Paglia). A disp: Borin, Frau, Lovisi, Paglia, Pession. All: Ferrari.
FIAMMAMONZA: Messori, Cappello, Valtorta, Tasca (53′ Castellani), Nascamani (77′ Valtolina), Chignoli, Carrusci (62′ Bassoli), Baratti, Ienna (72′ Bertini), Ferraro, Contessotto (64′ Guidi). A disp: Caporiondo, Bertoni, De Pieri, Bassoli, Canobbio. All: Zagaria.
ARBITRO: Massari di Torino.
MARCATRICI: 13′ Piovani (AV), 20′ Baratti (FIA), 24′ e 54′ Belloni (AV), 56′ Bertuetti (AV).

Guya Vavassori, Lumezzane Women: “La squadra ha grandi obiettivi, ma per perseguirli c’è bisogno di tanto lavoro”

Photo Credit: Pagina Facebook FC Lumezzane Women

Il Lumezzane Women ha battuto il Portogruaro per 4-0 nell’anticipo del diciannovesimo turno del Girone B di Serie C, confermandosi terzo in classifica. Ora per le ragazze di Nicoletta Mazza, col campionato in pausa, ci sarà domani il quarto di finale di Coppa Italia in casa dello Spezia, con l’obiettivo di accedere alle semifinali del torneo: a presentarci questa partita, e non solo, è Guya Vavassori, difensore classe ‘95 ex Orobica e Cortefranca che a dicembre, dopo la breve esperienza al Brescia, ha scelto di vestire la maglia rossoblù.

Guya cosa ti ha spinto ad accettare a dicembre l’offerta del Lumezzane?
«Avevo bisogno di un riscatto personale e di ritrovare quella fiducia che avevo perso negli ultimi mesi. Ho deciso di prendere parte a questo progetto perché Lumezzane è una squadra ambiziosa, determinata e solida».

Come ti stai trovando con la tua nuova squadra?
«Alcune ragazze le conoscevo dall’anno scorso, sono stata accolta molto calorosamente e con tanto affetto da ognuna di loro. Sono riuscita ad integrarmi bene nel gruppo, sia in campo che fuori».

Prima di parlare dell’attuale campionato con le rossoblù, affrontiamo i due anni passati al Cortefranca, dove ad agosto dello scorso anno ha chiuso i battenti, cedendo il titolo sportivo al Genoa. Ti dispiace che la storia finisse in questo modo?
«Mi piace definire gli ultimi due anni una “favola”. Prima la promozione in B, successivamente la grande annata dello scorso anno. Porterò questi momenti sempre nel mio cuore, è dispiaciuto che sia finita così improvvisamente, però le emozioni ed i ricordi rimangono».

Tuttavia, in questa stagione hai giocato qualche mese con la divisa del Brescia. Cosa ti ha lasciato quest’esperienza?
«Questa esperienza mi ha lasciato tanto, sono cresciuta molto sia come persona sia come calciatrice».

Ora è il momento di raccontare il percorso attuale con il Lume, dove per ora si trova al terzo posto dopo diciannove turni del Girone B di Serie C. Come giudichi quest’attuale piazzamento?
«È un buon piazzamento, se si pensa il livello del nostro girone in cui ci sono alcune squadre ben attrezzate e con grandi ambizioni. Abbiamo perso qualche punto per strada, ma cercheremo di recuperarne il più possibile fino alla fine».

Parliamo del 4-0 arrivato contro il Portogruaro sabato scorso. Come hai capito che la squadra avrebbe centrato questa vittoria?
«Abbiamo preparato bene la partita in settimana, sapevamo come mettere in difficoltà l’avversario e dai primi minuti di gara ho capito che le cose sarebbero andate nel verso giusto. Poi con pazienza siamo riuscite a portarci avanti e segnare, da lì la consapevolezza ci ha permesso di portare a casa il risultato».

Adesso per il Lume c’è la Coppa Italia. Credi che la squadra possa provare a vincere questo trofeo?
«Abbiamo tutti grandi obiettivi, ma per perseguirli c’è bisogno di tanto lavoro. Noi lavoriamo ogni singolo giorno per affrontare ogni partita al meglio e vincerla, a fine anno tireremo le somme».

Prima però bisognerà battere ai quarti lo Spezia. Secondo te, cosa dovrà fare attenzione il gruppo in vista di questa partita?
«Le partite da dentro-fuori sono molto delicate, c’è bisogno di lavorare molto sul piano mentale per cercare di gestire al meglio le emozioni e canalizzarle verso l’unico obiettivo».

Torniamo al Girone B di Serie C, il Lumezzane avrà tra dodici giorni il big match contro il Bologna. Quanto varrà, dal tuo punto di vista, questa gara?
«Sicuramente la gara contro il Bologna è importante per il nostro percorso perché affrontiamo la prima della classe e chiunque farebbe di tutto per cercare di strappare punti. Per noi rimane lo stesso obiettivo di ogni domenica: vincere a prescindere dall’avversario».

Tu pensi che il professionismo ha dato una mano alla crescita del calcio femminile italiano?
«Il professionismo ha dato la spinta iniziale per far crescere il calcio femminile in Italia. C’è bisogno ancora di lavoro, ma la strada è stata spianata».

Ritorniamo a te. Che obiettivi vorresti raggiungere quest’anno?
«L’unico obiettivo che vorrei raggiungere quest’anno è continuare a crescere, giorno dopo giorno. Quello che arriverà sarà tutto di guadagnato».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Lume in vista della sfida di domenica contro lo Spezia?
«Dobbiamo stare unite, fare un passo dopo l’altro, per arrivare lontano».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la FC Lumezzane Women e Guya Vavassori per la disponibilità.

Inter: finisce in parità l’andata della semifinale di Coppa Italia

Credit Photo: Marco Montrone

Finisce 1-1 la semifinale d’andata di Coppa Italia Femminile tra Inter e Juventus. Al Konami Youth Development Centre gli spettatori assistono a una gara molto combattuta fino all’ultimo minuto, con le due squadre che hanno dato vita a un piacevole match. Capolavoro di Merlo con un gol di destro a giro.

Il primo squillo arriva all’8’ quando Thøgersen scappa sulla destra e mette al centro per Pandini, la quale però colpisce di mano. Dieci minuti più tardi la Juventus sfiora il vantaggio con Gama che con un diagonale sfiora il palo. L’Inter reagisce immediatamente con Ajara, abile a liberarsi da buona posizione e concludere verso la porta. Ottima la risposta di Peyraud Magnin. 5 minuti dopo arriva il gol che sblocca il match. Grosso raccoglie la respinta della difesa nerazzurra, trovando il guizzo vincente da pochi metri. La squadra di Coach Guarino resta però sempre in partita e ci prova con Merlo, brava a coordinarsi di destro e provare la conclusione vincente. Anche in questo caso è pregevole la risposta dell’estremo difensore bianconero. L’ultima azione del primo tempo è nerazzurra, con Simonetti che dalla sinistra mette in mezzo una palla insidiosissima non trovando però nessuna compagna.

L’inizio della ripresa vede le due squadre più contratte. Grosso dal limite cerca il secondo gol, ma Piazza è attentissima e blocca senza problemi. Al 56’ ottimo assist di Polli d’esterno che lancia Ajara in velocità, ma la numero 33 viene fermata sul più bello da Salvai. Pochi minuti dopo è ancora Inter. Simonetti di destro dal limite lascia partire una potente conclusione, neutralizzata però con un bell’intervento da Peyraud Magnin. Al 64’ arriva il gol del pareggio con un capolavoro di Merlo. Dalla sinistra converge al centro e di destro a giro gonfia la rete. Negli ultimi venti minuti il match vive di folate offensive con Chawinga che sfiora il vantaggio, tirando fuori di un soffio a tu per tu con l’estremo difensore bianconero. Nei minuti di recupero Cantore ci prova da buona posizione, ma Piazza è attenta. Il fischio finale rimanda tutto alla gara di ritorno.

INTER-JUVENTUS 1-1

MARCATORI: 28′ Grosso (J), 64′ Merlo (I).

INTER (3-4-3): 12 Piazza; 3 Van der Gragt, 19 Alborghetti, 17 Fördős; 25 Thøgersen, 34 Mihashi, 20 Simonetti, 13 Merlo; 33 Ajara (61′ 11 Chawinga), 9 Polli (83′ 7 Marinelli), 18 Pandini. A disposizione: 1 Gilardi, 27 Csiszar, 29 Kristjansdottir, 31 Lång, 32 Belli, 35 Calegari, 37 Colonna. Coach: Rita Guarino.

JUVENTUS (4-2-3-1): 16 Peyraud Magnin; 3 Gama, 71 Lenzini, 32 Sembrant, 23 Salvai; 15 Grosso (74′ 9 Cantore), 77 Gunnarsdottir; 11 Bonansea (74′ 7 Cernoia), 21 Caruso (74′ 2 Pedersen), 18 Beerensteyn; 10 Girelli. A disposizione: 1 Aprile, 6 Nystrom, 20 Simon, 27 Schatzer, 29 Pfattner, 33 Duljan. Coach: Joseph Adrian Montemurro.

Arbitro: Crezzini. Assistenti: Catallo, Nana Tchato. Quarto ufficiale: Burlando.

Ersilia D’incecco, Futsal Pescara: “Quel bentornata mi ha fatto piacere una volta di più”

Credit: Futsal Pescara
 “Quando rientri?”. Papà Andrea le ha posto la stessa domanda per due mesi consecutivi fino a domenica, giorno in cui il maledetto infortunio dello scorso aprile è entrato finalmente nel passato ed Ersilia D’Incecco è rientrata ufficialmente in campo, accolta da un lungo applauso e tanti striscioni biancazzurri.
“In questi mesi mi sono sentita più volte abbracciata dal pubblico. Quel “bentornata” mi ha fatto piacere una volta di più, ma l’ho realizzato davvero solo quando il mister ha fatto il mio nome in panchina per l’ingresso: è lì che è finito il mio periodo da spettatrice e sono tornata ad essere una giocatrice. Il primo pallone che ho toccato è stato su rimessa e sembrava il primo fallo laterale della mia vita – sorride -. All’inizio ero spaesata, poi un po’ alla volta mi sono ritrovata. Avevo chiesto aiuto alla squadra per farmi sentire a casa e così è stato: ho mantenuto tutti i “riti” e non mi sono mai allontanata dallo spogliatoio, ma tornare in campo mi mancava davvero”.
Tanta della gente presente domenica, in occasione della vittoria con la PSB Irpinia, era lì proprio per lei. Alcuni la seguiranno a distanza, altri – invece – si metteranno in auto e raggiungeranno Bitonto per lo scontro al vertice tra il Pescara e le leonesse, seconda gara stagionale che Ersilia affronterà con la fascia al braccio.
“Sono sempre tre punti, non valgono più di altre gare e non è nostra abitudine guardare la classifica, ma vincere contro la prima fa sempre un certo effetto. Potrebbe renderci più consapevoli delle nostre potenzialità, darci quel pizzico di carica in più, ma a prescindere da quello che sarà il risultato di domenica – continua D’Incecco – secondo me abbiamo fatto un ottimo percorso, prendendo sempre più fiducia nel mister e quindi sono contenta”.
Bella la classifica, bellissimo il rientro. Ma c’è qualcosa che la emoziona più di qualsiasi altra: il meraviglioso gruppo Under 19 che le è stato affidato in collaborazione con mister Blasetti.
Se ripenso alla prima partita di Coppa, c’erano solo 7 giocatrici, due delle quali (14enni) non avevamo mai giocato prima e ora – invece – c’è una squadra che ha già capito che indossando questa maglia si deve soffrire, si deve lottare. Non siamo partite per vincere, ma credo che a livello di prestazioni stiano dando sempre il massimo e sono fiera della loro crescita perché hanno capito che sono fortunate. Non è da tutti avere una Sestari che torna dal Main Round in Portogallo e appende le maglie nello spogliatoio per farle sentire importanti o avere una Soldevilla che torna in fretta da un esame dato in Spagna perché deve preparare la seduta atletica. Abbiamo trasmesso loro che siamo una famiglia: noi le abbiamo scelte e loro ci hanno scelti. Quando giocano, portano in campo un po’ di noi. Hanno la nostra identità. E ritrovarmi a condividere tutto questo con Maurizio, che è stato il mio primo allenatore, è qualcosa di difficile da spiegare, per cui voglio fare il possibile perché tutto continui nel modo giusto. All’inizio non dicevano una parola, ora fanno domande a raffica e fanno esattamente ciò che gli viene detto: speriamo di farle innamorare ancora tanto, non solo di questo sport, ma anche di questa società, perché loro saranno il nostro futuro”.
COMUNICATO FUTSAL PESCARA

Martina Nigro, Rinascita Doccia: “Mi auguro che la squadra riesca a dimostrare il suo valore”

Credit: Rinascita Doccia

La Rinascita Doccia riparta a testa alta con una schiacciante vittoria contro la Sambenedettese nella 4 giornata di ritorno della serie C femminile, girone B. La partita finisce con un 0-2, reti di Papi e Campi. Martina Nigro, classe 2002, esterno basso della Rinascita, commenta così la giornata:

La partita contro la Sambenedettese era una partita complicata, e si è resa ancor più complicata a causa di qualche disavventura nel tragitto e nel pre-partita che poteva farci facilmente deconcentrare e di un campo e condizioni climatiche ai limiti dell’accettabile che non ci hanno permesso di esprimere il nostro gioco. Nonostante questo, siamo state brave a rimanere unite e concentrate e a portare a casa 3 punti che saranno per noi fondamentali nella corsa salvezza. Il risultato ci va anche stretto per il poco cinismo che abbiamo avuto nelle tante occasioni che abbiamo creato, ma l’importante era vincere.
La prossima gara col Merano sarà altrettanto complessa, perché proveniamo da due settimane positive e siamo chiamate a continuare a dar tutto per cercare di fare bene anche con squadre di alta classifica. Qualsiasi partita è per noi fondamentale per cercare di riagganciarci alla zona play out e fare i punti necessari ad evitare la forbice. Loro saranno sicuramente una squadra difficile da affrontare, come è chiaro dai punti che hanno e dal fatto che andremo incontro anche all’attuale capocannoniere del campionato, ma cercheremo di dimostrare il nostro valore e di lottare come sempre fino all’ultimo.”

Un commento anche sul campionato in generale: “E’ tosto, specialmente per una squadra composta per la maggior parte di ragazze giovanissime e alla prima esperienza in categoria come la nostra; in particolare il nostro girone è molto competitivo ed ha diverse squadre molto forti che potrebbero ambire alla promozione. Vedo il Bologna come la favorita, ma un’altra squadra che mi ha impressionato molto è il Lumezzane, nel loro campo sono davvero difficili da fermare.
La mia stagione è iniziata nell’altra squadra di Firenze di questo girone, il CS Lebowski, sono poi arrivata al Doccia a fine dicembre dove mi sono trovata subito bene con le compagne e il mister e sono contenta dell’apporto che sto dando alla squadra. Nonostante le difficoltà che stiamo incontrando mi auguro per il prosieguo di stagione che si riesca a dimostrare come squadra il nostro valore; spesso i risultati sono stati bugiardi per quello che siamo riuscite a fare in campo, ma stiamo ingranando e sono sicura che ce la metteremo tutta per dimostrare che ci meritiamo la categoria.

Beatrice Turrini, Gessate: “Punto ai playoff e al salto di categoria, ma anche a fare venti gol in questa stagione”

Photo Credit: Beatrice Turrini

Il Gessate si trova al quarto posto del Girone B di Promozione Lombardia, insieme al Villa Valle, con ventisette punti, tutto questo grazie a sette successi, tre pareggi e tre sconfitte in quindici giornate di campionato, a cui vanno aggiunti due turni di riposo poiché il raggruppamento ha undici squadre. 
Domenica
scorsa, le rossoblù hanno vinto in trasferta contro l’Atletico Dor per 3-1: alla rete dell’arancionera Medhanit Bonometti, le gessatesi hanno risposto con le marcature di Rossella Lattuada, Lisa Boschini e Beatrice Turrini.
Quest’ultima è un’attaccante nata nel 2001 e, in questa stagione, ha scelto di approdare al Gessate, e ha già realizzato in questo momento dodici gol. La nostra Redazione ha raggiunto Beatrice, che ha attualmente a referto dodici reti stagionali, per risponderci ad alcune domande in vista del big match di domani contro il Montorfano Rovato.

Beatrice perché hai scelto di giocare a calcio?
«Ho scelto il calcio perché, mentre andavo a giocare a pallavolo, vedevo i miei compagni di scuola che si allenavano tante volte pallone. Alla fine, ho detto a mia mamma che preferivo stare con loro, che andare in palestra a fare pallavolo, e da lì non ho più smesso».

Com’è stata la strada che ti ha portato a diventare un’attaccante?
«Prima di entrare nel femminile ho sempre giocato in difesa, poi, al primo anno nel femminile col Fanfulla, l’allenatore mi ha visto che ero abbastanza veloce e, alla fine, mi ha messo in attacco».

Qual è stato il gol che ti ha lasciato dei bei ricordi?
«Ero al primo anno col Crema e la squadra stava perdendo 2-1, e in quella gara ho segnato una tripletta, finendo la gara 4-2 per noi. Quello che mi ha lasciato più ricordi è stato quello del 3-2, quando ho fatto gol da fuori, e lì ero veramente gasatissima».

Com’è stato il tuo percorso calcistico?
«È stato variopinto. Ho iniziato nel femminile col Fanfulla, dove ho vissuto tre anni piacevoli e ho conosciuto tante persone che sono tutt’ora mie amiche, successivamente ho fatto un’esperienza al Senna Gloria, dove non è andata come speravo, poi ho fatto una stagione al Castelleone come portiere, successivamente sono andata al Crema dove inizialmente ho fatto il portiere, poi, con l’attaccante che si è infortunata, mi hanno messo in attacco, facendo una stagione incredibile. Dopodiché c’è stato il Covid e siamo rimaste ferme fino allo scorso anno, dove ho giocato sempre col Crema in Eccellenza, e adesso sono al Gessate».

Cosa ti ha portato ad andare al Gessate?
«L’anno scorso ero al Crema in Eccellenza, e non è stato facile, perché eravamo contate a livello di giocatrici, perciò volevo cambiare aria. L’allenatore del Gessate Gianpietro Mussini mi voleva, e alla fine ho deciso di accettare la sua proposta».

Parliamo dell’attuale stagione del Gessate, dove è quarto col Villa Valle nel Girone B di Promozione Lombardia. Come valuti questo piazzamento dopo quindici gare di campionato?
«Sono contenta perché, comunque, siamo un bel gruppo che ci meritiamo questo quarto posto, anche se all’andata abbiamo perso qualche punto. Speriamo di recuperarli nelle prossime partite, perché possiamo raggiungere i playoff».

Delle tredici gare che il Gessate è sceso in campo, qual è quella che ti è piaciuta di più? E quella che vorresti rigiocare?
«Quella che mi è piaciuta di più è stata quella contro il Montorfano Rovato, dove abbiamo perso 2-1, ma abbiamo fatto una bella partita combattuta e giocata bene, dove si è visto un buon calcio da entrambe le parti. Eravamo contente, perché anche se eravamo un gruppo nuovo, abbiamo messo in difficoltà una squadra molto forte. Quella che vorrei rigiocare è quella contro il Varedo, dove abbiamo perso 3-1, al termine di una partita sulla carta fattibile, ma non siamo restate in gara, e abbiamo lasciato alle avversarie tre punti che erano alla portata».

Domenica scorsa il Gessate ha battuto 3-1 l’Atletico Dor. Come sono arrivati questi tre punti?
«Nel primo tempo non siamo entrate in campo benissimo, nella ripresa siamo scese con un’altra fame, prendendoci questi tre punti con una forza di volontà, cosa che all’andata ci è mancata, e con l’unità del gruppo».

Tu, nel match vinto contro l’Atletico Dor, hai segnato un gol. Ti va di raccontarci com’è stato realizzato?
«Il gol che ho segnato è stato frutto del lavoro di squadra: una mia compagna ha pressato il loro terzino, prendendo palla, puntando il portiere, per poi passare la palla a me e, in mezza scivolata, l’ho messa in rete».

Con questa marcatura ti porti a dodici gol stagionali. Sei contenta del tuo attuale score?
«Non sono molto contenta, perché ho avuto tante occasioni nelle scorse partite e che avrei potuto sfruttarle meglio».

Domani il Gessate sfiderà il Montorfano Rovato per la sedicesima giornata di campionato. Credi che la squadra possa ottenere un risultato positivo?
«Penso di sì, perché è una partita fondamentale, affinché il Montorfano non prenda il largo e noi dobbiamo restare nelle prime posizioni. Il nostro campo è molto grosso rispetto al loro, quindi dobbiamo sfruttarlo a nostro vantaggio, soprattutto in attacco dove siamo molto veloci, magari cercando di creare quei varchi che non li abbiamo trovati all’andata».

Come reputi il Girone B di Promozione dopo quindici turni di campionato?
«Mi sembra abbastanza scritto, perché il Montorfano ha creato una squadra molto forte, e merita di stare al primo posto. L’Albosaggia Ponchiera ha una buona formazione che gioca bene, così come il Villa Vallle, Varedo e Bresso».

Come sta il calcio femminile in Lombardia?
«Potrebbe stare sicuramente meglio, però non c’è molto interesse verso i campionati sotto la Serie C, basta guardare anche il livello degli arbitri che vengono a dirigere le gare di Eccellenza e Promozione».

Com’è la tua vita extracalcistica?
«Sono all’ultimo anno della triennale in Psicologia a Bergamo, mi sono già iscritta in Magistrale alle Scienze Forensi. Lavoro alla sera in un ristorante di Crema, e a pranzo sono volontaria come sorvegliante in mensa di una scuola di Montodine, vicino a Credera, paese in cui abito».

Quali sono i tuoi obiettivi che vorresti centrare quest’anno?
«Dal punto di vista calcistico vorrei raggiungere i playoff e salire di categoria, ma anche raggiungere quota venti gol. Vorrei anche laurearmi con un buon voto».

Cosa vuoi dire alle tue compagne in vista della gara di domani contro il Montorfano?
«A loro voglio dire che quella contro il Montorfano è una partita fondamentale. Credo nel nostro gruppo e nelle nostre capacità: se giochiamo da squadra possiamo portarci a casa un buon risultato».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Gessate e Beatrice Turrini per la disponibilità.

Salvatore Arca, nuovo direttore generale della Torres: “Sono contento di essere tornato”

Credit Photo: Sassari Torres

La Torres Femminile ha recentemente annunciato sui vari canali social l’affidamento del ruolo di Direttore Generale a Salvatore Arca.
Già noto per i molteplici traguardi raggiunti con la squadra, tra i quali non si possono dimenticare la promozione in Serie B, la vittoria di cinque scudetti, 4 Coppe Italia, cinque Supercoppe Italiane e due Italy Women’s Cup, ora tornerà a lavorare con le rossoblù. Ecco il suo personale commento in virtù di questa “convocazione”: “Sono contento di essere tornato alla Torres Femminile. Durante questa mia nuova esperienza voglio costruire un progetto diverso da quello che solitamente svolge un Direttore Generale, conosco bene le dinamiche di una società ma soprattutto, considerata la mia esperienza trentennale da allenatore, quelle di una squadra. Le responsabilità sono diverse, un allenatore deve vedere le cose più sotto un aspetto tecnico, mentre il dirigente deve avere una visione più ampia. Ecco, io vorrei lavorare creando un binomio perfetto tra questi due modi di ragionare. Sicuramente l’adrenalina non cambia durante la partita. Avevo la volontà di intraprendere questo percorso, questo credo che sia un fattore fondamentale. Al momento la squadra non naviga in acque tranquille ma, in quest’ultimo mese, ho visto un netto miglioramento. L’ultima vittoria contro il Trento ha dato un importante segnale di fiducia ed entusiasmo alle giocatrici. Questa è la strada giusta, le difficoltà ci sono e ci saranno sempre. Ora, dopo un periodo in cui la squadra si è allenata a ranghi ridotti, la cosa fondamentale sarà trovare condizione fisica ed entusiasmo. Questa squadra ha le caratteristiche giuste per ottenere questa salvezza“.

ACF Arezzo, Carolina Paganini: “Noi ci siamo e questo secondo me ci da la forza per portare a casa il nostro risultato”

Carolina Paganini, centrocampista classe 1999 dell’ACF Arezzo, si è espressa dopo la partita persa contro l’Hellas Verona. Ha sottolineato come durante la settimana ci sia l’impegno di tutti per far sì che questo momento complicato per la squadra trovi una fine.
Ha inoltre precisato che proprio per il fatto che tutto il team è pronto a dare il massimo è necessario che gli scontri diretti per evitare la retrocessione vengano vinti.

“Noi lavoriamo duro tutta la settimana per cercare di sbloccare questo momento e diciamolo, per poter fare risultati, portare a casa i tre punti che sono fondamentali per noi e per questa nostra stagione. È un momento difficile questo sicuramente anche a livello mentale e tutto. Tutto il gruppo però c’è, noi ci siamo e secondo me questo ci da la forza per portare a casa il nostro risultato, l’obiettivo che  ci siamo prefissati. Gli scontri diretti, o diciamo le squadre più al nostro pari, le dobbiamo vincere assolutamente e ci proveremo.”

Grazia Serio Sisto, Grottaglie: “Abbiamo tutte le carte in regola per portare a casa risultati importanti”

Credit: Grottaglie
Una vittoria netta quella conquistata dalla WFC Grottaglie domenica. 9-0 al Caprarica con le biancoazzurre protagoniste di una gara senza sbavature.

A commentare questo successo è la Team Manager Grazia Serio Sisto: “Le ragazze hanno lavorato tutta la settimana per arrivare preparate alla sfida di domenica: non hanno deluso le aspettative, mettendo la giusta grinta per portare a casa la vittoria. Una vittoria importante che alza il morale della squadra dopo una serie di pareggi. Il risultato si commenta da solo e ne rispecchia la gara di domenica: un ottimo possesso palla, tantissime azione d’attacco e pochi rischi corsi dal nostro portiere”.
LA CLASSIFICA: “Abbiamo dei rimpianti ma nel complesso sono soddisfatta dei risultati portati a casa. Ovviamente speriamo, da qui alla fine, di portarne altri anche perché le ragazze hanno tutte le carte in regola per farlo”.
PREPARAZIONE: “Abbiamo quindici giorni per preparare il prossimo scontro diretto in chiave play off. Sono convinta che il tecnico sfrutterà al meglio questo periodo per preparare la squadra al meglio”.
TABELLINO
WFC GROTTAGLIE-LEVANTE CAPRARICA 9-0
Sabatino A. (3), Soloperto (2), Carrubba (2), Tieppo e Capalbo
WFC GROTTAGLIE: Trumino, Cordaro, Capalbo, Cardolini, Carrubba, Di Sanza, Nogales, Sabatino A., Sabatino I., Soloperto (K), Tieppo. Coach Bommino
LEVANTE CAPRARICA: Campilungo, Primitivo, Pedone, Maniglia, Vizcaino, Petrelli, Cillo, Pampo (K), De Carlo, Cucurachi, Trenta, Lazzari. Coach Campanile

Note: Ammonite: Vizcaino (L.C.)  Espulse: ne

UFFICIO STAMPA WOMAN FUTSAL CLUB GROTTAGLIE

Agata Isabella Centasso, Venezia 1985: “Ho sentito la forza del gruppo, mentre stavo andando giù mi hanno presa in spalla e riportata su”

Nella diciannovesima giornata di Serie C, nel girone B, il Venezia 1985 ha perso per 3-2 sul campo del Padova. Uno dei derby veneti del raggruppamento ha visto le lagunari, in zona tranquilla di classifica, sconfitte nonostante le reti di Boschiero e Fusetti .In casa veneziana a parlare, tramite social, nelle ore successive alla gara è stata Agata Isabella Centasso, centrocampista numero 90, che sulla sfida ha postato:

Vi racconto come è andata la partita di domenica. Da tutta la settimana in testa c’hai il derby. La tensione in allenamento è alta. Provi anche a non pensarci, a distrarti. Arriva quel giorno e ti senti carica, in settimana hai lavorato bene. Hai voglia di giocare. La partita inizia e tutto sommato il gioco è buono, ti senti di recuperare qualche pallone, fai qualche bel passaggio. Zero a zero e si va negli spogliatoi. Sei positiva. Incoraggi la squadra. Pensi che la felicità e la soddisfazione siano lì ad un passo. Basta solo dare quel qualcosa in più. Ma poi scendi in campo, prendi il primo gol, e dopo qualche minuto prendi il secondo. Il morale è a terra ma non ci stai e provi a reagire, ad andare su ogni pallone. Ed è lì che succede il peggio. Per anticipare un’avversaria, la prendi di testa e AUTORETE. Pallone perfetto, incornata sul primo palo. Peccato perché nell’altra porta sarebbe stato anche un bel gol. Le gambe cedono. La mente si annebbia. La respirazione si altera. Tu vorresti solo non sentire nulla, e chiedere il cambio ma sai che vorrebbe dire arrendersi. Allora decidi di fare di tutto per aggiustare la partita, per farti perdonare. Per recuperare. Ed è lì che ho visto la reazione delle mie compagne. Ho sentito la forza del gruppo. Mentre stavo andando giù, mi hanno presa in spalla e riportata su. Abbiamo segnato due gol, e poi forse avremmo anche potuto pareggiare la partita. Vorrei raccontarvi quei momenti lì, quando ti rendi conto che a 33 anni ancora non sai perdere. Che sbagliare è ancora così amaro. Che non sempre l’impegno e il sacrificio portano al risultato che speri. Lo sport è spesso anche questo. Ma poi oggi ripenso alle mie compagne che sul 3-0 hanno lottato con me e mi piace pensare per me. Per riparare. Ripenso a fine partita ai loro abbracci e alle loro parole che mi scagionavano da qualsiasi responsabilità. Ma penso anche agli abbracci delle avversarie che vedendomi così sono venute a consolarmi. Volevo raccontarvi questo. Volevo raccontarvelo perché per me è il lato più vero, sicuramente più duro ma più bello dello sport“.

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