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Sofia Pederzani, Riccione: “Ci aspettano altre 3 partite in cui vogliamo raccogliere il massimo”

Credit: Riccione

Alla ripresa del campionato di Serie C si registra il poker casalingo del Riccione che riscatta l’eliminazione in Coppa Italia patita la settimana scorsa ad opera del Bologna. Le romagnole si sono imposte contro il fanalino di coda, del girone B, Rinascita Doccia con il punteggio di 4-0.

Questo è il commento a caldo della calciatrice delle romagnole Sofia Pederzani: “Siamo molto contente della vittoria. Ci voleva dopo la partita di Coppa e siamo ripartite subito alla grande con questi 4 gol. Adesso ci aspettano altre 3 partite in cui vogliamo raccogliere il massimo dei punti in tutte. Sono molto contenta che siamo tornate alla vittoria anche giocando bene nonostante il campo difficile. L’avversario non ci ha permesso molto di giocare però secondo me siamo state brave. Sfruttiamo questa vittoria per migliorare e raccogliere quello che di buono abbiamo preso. Forza Riccione!

Il Vis Fondi perde in casa contro la testa di serie Tikitaka, il match termina 8-1 per le attuali leader della classifica

Ennesima sconfitta per la Vis Fondi, la seconda del 2023, anche se questa volta l’avversario era di una portata superiore. Le fondane hanno affrontato il Tikitaka, squadra che marcia in testa alla classifica di questa Serie A Puro Bio, non sfigurando nel primo tempo, ma cedendo nettamente terreno alle avversarie durante la seconda frazione di gioco. Unica gioia il goal del capitano Pamela Guercio, un eurogoal da vedere e rivedere in loop. La squadra di mister Cibelli rimane fanalino di coda, con la speranza salvezza davanti che si assottiglia sempre di più. Servirà un mezzo miracolo da parte delle rossoblu per andare ad agguantarla, già a partire dal turno seguente. Nella prossima giornata di campionato la Vis Fondi sarà attesa nella trasferta di San Donato Milanese contro la Kick Off, mentre il Tikitaka ospiterà l’Irpinia in casa.

La Gara: Il film della partita vede Tampa che la sblocca allo scoccare dei tre minuti e, sulla stessa lunghezza d’onda la segue Pezzolla. Risponde la Vis che, a discapito dello score in campionato, non proprio da fantascienza, impedisce alle abruzzesi di tornare a casa con la porta inviolata. Merito di Guercio, la rossoblù che con un tiro profondo dalla metà campo che termina direttamente in porta sigla l’1-2. Allo scadere del primo tempo, dopo un’ottima resistenza da parte della difesa rossoblu, Bettioli si scatena e sancisce le due reti che portano in appena venti secondi all’1-4 Tikitaka, mandando le compagne a riposo con tre lunghezze di vantaggio. La numero 11 giallorossa, però, non ha ancora esaurito le sue maestrie e, al 5 minuto della ripresa, fa tripletta personale, ribadendo la superiorità delle abruzzesi. Tris anche per la goleador Tampa che si porta a un tiro di schioppo da quota 30 in campionato (29 reti per lei). Manca Vanin sul taccuino, che firma a 5 secondi dal fischio della sirena portando il Tikitaka sul risultato finale di 8-1.

VIS FONDI-TIKITAKA FRANCAVILLA 1-8 (1-4 p.t.)
VIS FONDI: Iarriccio, Caciorgna, Pacchiarotti, Will, Guercio, Popolla, Zomparelli, Reganato, Guglietta, Attanasio, Diaz, Di Sauro. All. Cibelli

TIKITAKA FRANCAVILLA: Duda, Vanin, Tampa, De Siena, Martìn Cortes, Xhaxho, Bettioli, Zinni, Prenna, Pezzolla, Ruggieri, Merlenghi. All. Gayardo

MARCATRICI: 3′ p.t. Tampa (T), 8’20” Pezzolla (T), 8’35” Guercio (F), 18’20” Bettioli (T), 18’40” Bettioli (T), 4’30” s.t. Bettioli (T), 10′ Tampa (T), 13′ Tampa (T), 19’55” Vanin (T)

AMMONITE: Guercio (F)

ARBITRI: Michele Desogus (Cagliari), Bartolomeo Burletti (Palermo) CRONO: Ivo Colangeli (Aprilia)

Nazionale: presentata la partnership FIGC-adidas. Gravina: “Inizia una nuova era per il calcio italiano: speriamo di festeggiare successi insieme”

Credit: Figc

Un nuovo capitolo di storia da scrivere insieme. FIGC e adidas hanno presentato questa mattina presso l’adidas store di via del Corso a Roma la partnership che nei prossimi anni vedrà l’azienda tedesca vestire le Nazionali Azzurre. I primi a indossare la nuova maglia ‘Home’ – già disponibile insieme al kit ‘Away’ sul FIGC Store, sul sito e sulla app adidas, negli adidas store e presso alcuni rivenditori autorizzati – saranno i ragazzi della Nazionale Under 18, che nel pomeriggio a Coverciano affronteranno in amichevole i pari età della Spagna. Una prima volta storica, visto che mai nel passato una Nazionale giovanile aveva avuto l’onore di fare da apripista.

“Oggi inizia una nuova era per il calcio italiano – ha spiegato il presidente della FIGC, Gabriele Gravina –. Siamo particolarmente orgogliosi di viverla assieme ad adidas, che ha saputo interpretare al meglio in chiave moderna la tradizione rappresentata dalla maglia azzurra. Una maglia sempre ricca di passione, che nasce ispirata da tante emozioni, e che declina ogni passaggio della storia del calcio italiano. Il calcio e la sua storia vengono vissute attraverso le maglie indossate dai calciatori e dalle calciatrici: la maglia identifica un’epoca, ed è un momento che raccoglie la passione di milioni di italiani. Questa maglia si ispira a un concetto di bellezza che portiamo avanti da tantissimi anni: uno stile italiano che racchiude un colore straordinario, l’azzurro, che regala forti emozioni. Questo è un momento importante, perché adidas è riuscita a mettere insieme un guizzo di modernità ma che rispetta la nostra storia, la nostra tradizione, con la presenza di richiami al marmo, che ha dato e dà a tanti artisti la possibilità di concretizzare il loro estro. E poi un elemento identitario, il tricolore, che mette assieme le emozioni di tutti gli italiani. Devo ringraziare adidas, particolarmente delicata nel lavorare in questo percorso rispettando l’identità della storia italiana: ci auguriamo che questa nuova era possa essere accompagnata da grandi risultati non solo in termini sportivi ma per tutto il calcio italiano”.

A un portfolio già molto ricco, che include i freschi campioni del Mondo dell’Argentina, e altre nazionali europee di primissimo piano come Germania, Spagna e Belgio, adidas va quindi ad aggiungere l’Italia, a cui ha dedicato una nuova collezione ispirata al marmo, elemento naturale, geografico e culturale che rappresenta molti monumenti e luoghi culturali del nostro Paese: “Per noi di adidas è un onore essere partner della FIGC e della Nazionale italiana, che ha la maglia più bella – sottolinea Bjørn Gulden, Chief Executive Officer di adidas –. L’Italia è una delle poche squadre che ha tifosi in tutto il mondo ed è per questo che vogliamo portare il nostro prodotto in tutto il pianeta. La FIGC è una delle migliori federazioni calcistiche, e non vediamo l’ora di portare avanti questa collaborazione a lungo termine, sperando di poter festeggiare ancora come avete fatto a Wembley nel 2021”.

A marzo, quando tornerà in campo con Inghilterra e Malta nelle prime due gare delle qualificazioni all’Europeo di Germania 2024, anche la Nazionale di Roberto Mancini vestirà la nuova maglia, dove fa bella mostra anche il nuovo logo scudetto delle Nazionali ufficializzato pochi giorni fa. “Faccio i complimenti ad adidas per la maglia – le parole del Ct –. Noi la indosseremo a marzo contro l’Inghilterra e non sarà un esordio semplice. Il nostro obiettivo è quello di fare bene da subito per poi preparare le finali di Nations League a giugno. Preferenze per il sorteggio? Croazia, Spagna e Paesi Bassi sono tre avversarie forti: una vale l’altra, l’importante per noi è vincere il titolo”.

A febbraio, invece, sarà il turno della Nazionale femminile, che si avvicinerà al Mondiale in Australia e Nuova Zelanda affrontando la Arnold Clark Cup in Inghilterra. Sarà quella l’occasione per il debutto della maglia adidas per le ragazze di Milena Bertolini. “Queste maglie mi fanno un bellissimo effetto – ha ammesso la Ct –. adidas ha un fascino particolare, perché è un marchio che ricorda la mia adolescenza. Per questo, poter andare a giocare il Mondiale con questa maglia sarà bellissimo. Per noi e per tutto il movimento è un anno importante. La Nazionale è il motore e il traino di tutto il movimento: siamo riuscite a tornare al Mondiale e non era scontato perché il livello si sta alzando tantissimo. Sappiamo che il girone con Svezia, Argentina e Sudafrica è impegnativo, ma quando saremo là cercheremo di dare il massimo per fare bene. A febbraio, invece, giocheremo contro squadre molto forti (Belgio, Inghilterra e Corea del Sud, ndr): la mia filosofia è quella di giocare contro le squadre più forti per migliorarci”.

THE SEARCH-LA RICERCA. La collaborazione tra FIGC e adidas è stata lanciata attraverso una campagna promossa sulle principali piattaforme social e digitali a livello mondiale che ha come protagonisti Alessandro Del Piero, Gigio Donnarumma, Martina Rosucci e il cantante Blanco. ‘The Search – La Ricerca’ è il racconto degli sforzi di un ragazzo in una foresta dall’atmosfera magica, alla ricerca della maglia Azzurra, uno dei simboli dell’identità nazionale italiana.

Coppa Italia Serie C: l’esito del sorteggio di oggi

Oggi a Roma, presso la sede del Dipartimento Calcio Femminile, è stato effettuato il sorteggio per determinare le squadre che giocheranno in casa la gara degli Ottavi di Coppa Italia Serie C in programma domenica 5 febbraio, alle ore 14.30. Questo il responso in riferimento al match da giocare in gara secca. 

GIRONE 1
Cosenza –   Palermo
GIRONE 2
Independent –   Chieti
GIRONE 3
Res Women – Trastevere
GIRONE 4
Lucchese Femminile – Centro Storico Lebowski
GIRONE 5
Bologna  – Jesina Femminile
GIRONE 6
Vicenza – Venezia
GIRONE 7
Freedom  – Spezia
GIRONE 8
Pavia – Lumezzane

Modena: battuto il Piacenza, primato per le canarine

Credit: Modena

Riprende il Campionato e le Canarine, sull’ostico terreno di Piacenza, ritrovano vittoria e primato in classifica.
Primo tempo caratterizzato da una supremazia territoriali delle gialloblu che provano a costruire gioco e che costringono per larghi tratti le padrone di casa nella loro metà campo, piacentine sempre pronte a cercare la ripartenza giusta con Mainardi e Oleotti.
Al 6′ la prima conclusione pericolosa da parte delle canarine con Bellamico che in torsione, contrata dal centrale biancorosso, prova il destro che esce a fil di palo.
Dopo un lungo periodo in cui il gioco si sviluppa nella metà campo piacentino senza però grossi pericoli per la porta di Orlando, alla prima ripartenza riuscita il Piacenza va a pochi centimetri dalla marcatura, bravissima Sola a respingere sulla linea una palla sporca colpita da Oleotti in mischia su centro di Mainardi con Montorsi battuto.ù
Al 26′ occasionissima per le geminiane, dopo azione insistita Bellamico è brava a guadagnare il fondo e centrare per Paini, l’attaccante, in area picccola, anticipa la diretta marcatrice ed indirizza sul primo palo ma il pallone esce a fil di palo.
Passano due minuti ed il Piacenza passa, ripartenza e verticalizzazione per Mainardi che si incunea centralmente e batte Montorsi in uscita.
Reazione delle canarine che dopo un paio di conclusioni da fuori ben controllate dall’estremo difensore biancorosso, raggiungono il meritato pareggio al 36′ con un colpo di testa di Chierici su centro di Dotto.
Continua a premere la formazione modenese, al 43′ da segnalare un destro di Bellamico da dentro l’area che costringe Orlando a volare per deviare in angolo e, in pieno recupero, Paini, dopo una bella sgroppata palla al piede, concludere a rete con il portiere piacentino bravo a bloccare in due tempi.
Secondo tempo tutto di marca gialloblu, il Modena inizia a spingere fin dal primo minuto e trova i goal vittoria.
Al 51′ gran sgroppata di Preti sulla destra, appoggio al centro per Paini che fa velo per Boni, appoggio verticale per Bellamico che da dentro l’area alza sopra la traversa.
Al 52′ Boni controlla al limite un appoggio di Dotto e lascia partire un bel destro che fa la barba al palo.
All’53’ ancora Preti a spingere sulla fascia, centro dal fondo che Orlando smanaccia ma né Paini né Bellamico trovano la deviazione giusta sottoporta.
E’ un assedio, al 54′ grande conclusione di Dotto su centro di Paini con Orlando che si distende a deviare in angolo, sulla battuta di Boni incornata di Pascarella in area piccola e Orlando si salva di piede.
Al 60′ Chierici viene atterrata fallosamente sulla tre quarti, sulla battuta di Boni la difesa riesce a ribattere il pallone viene recuperato a centrocampo da La Torre che parte sulla fascia sinistra e dal vertice dell’area conclude sotto la traversa.
Continua a premere la formazione ospite e al 67′ trova la terza marcatura, Preti – ottima oggi la sua prestazione – corre sulla fascia e dopo aver saltato di forza l’avversario diretto, scarica sotto la traversa da posizione decentrata sorprendendo Orlando.
Al 76′ la quarta marcatura, centro di Paini per Bellamico che scarica per Pascarella che con un gran sinistro mette la palla nell’angolo alto alla destra del portiere.
All’81’ chiara occasione da rete per le gialle, su rimessa laterale di Coppelli Pascarella di testa allunga per Bellamico che ha il tempo di controllare e calciare sul palo lungo ma la sua conclusione esce di poco.
Ultimo brivido per la formazione di casa all’84’ quando Preti dal limite lascia partire un gran destro che si infrange sulla traversa a portiere battuto.

Biancorosse Piacenza 1
Modena 4

Biancorosse Piacenza: Orlando, Macciotti (75′ Gasparini), Sivelli, Zisa, Adiletta, Del Rio, Cervini, Scala (43′ Gallo), Merli, Oleotti, Mainardi.
A disp. Salvi
Allenatore Sig. Antonino Imprezzabile

Modena: Montorsi, Preti (85′ El Boukh), Sola, Biagioni, La Torre, Dotto (75′ Ferraro), Chierici, Gabrielli (13′ Pascarella), Bellamico, Boni (65′ Balestri), Paini (80′ Coppelli).
A disp. Ierardi, Sarego, Gandolfi.
Allenatore Sig. Massimo Montanini

Reti: 28′ Mainardi, 36′ Chierici, 61′ La Torre, 67′ Preti, 76′ Pascarella
Arbitro: Sig.Marco Maraviglia sez. di Piacenza

Vittoria in casa del Cosenza e tre punti preziosi per l’Independent

Nella 14esima giornata di Serie C Femminile, nel gruppo C, l’Independent ritrova la vittoria a Cosenza. Le ragazze di Mr. Aielli incassano 3 punti con i gol di Esposito, Bottone e Galluccio.

Queste le parole dello stesso tecnico delle pantere, intervistato a fine partita dal club campano:

Abbiamo vinto una gara molto difficile, su un campo ostico e pesante.
Il Cosenza veniva da una vittoria importante a Lecce, segno di grande crescita.
Noi siamo stati brave a raccogliere quello che abbiamo creato, peccato perchè potevamo fare qualche gol in piu nel finale, ma la squadra ha giocato una buona gara, ha saputo rispondere presente ed è un segnale importante per quello che stiamo facendo.
Stiamo cercando il piu possibile di coinvolgere tutta la rosa, e chi piì chi meno, si stanno facendo trovare pronte.
Andiamo avanti e lavoriamo, vogliamo chiudere bene questo girone di andata.”

L’Independent con questa vittoria sale a 22 punti al nono posto in classifica.

Susanna Di Bernardino, Pucetta: “Con la Virtus Romagna gara combattuta, cercheremo di fare bene anche contro la capolista Foligno”

La scorsa domenica, nel tredicesimo turno del girone C di Serie A2 femminile, il Pucetta ha pareggiato 1-1 contro la Virtus Romagna, restando al sesto posto con 18 punti: nella prossima giornata, invece, le abruzzesi faranno visita al Foligno, prima della classe. Abbiamo raggiunto, per qualche battuta la calcettista classe ’85, Susanna Di Berardino che sul momento della squadra ci ha dichiarato:

“La partita di domenica contro la Virtus Romagna è stata molto combattuta. Il primo tempo è terminato sullo 0-0 nella ripresa siamo riuscite ad andare in vantaggio ma poi a causa dei pochi cambi a disposizione siamo scese fisicamente e purtroppo l’abbiamo pareggiata. Il prossimo incontro sarà contro Foligno con la prima in classifica ci stiamo preparando al meglio per ottenere risultati positivi in tutte le gare. Questo è un campionato con squadre molto attrezzate, il livello rispetto allo scorso anno è cresciuto ma siamo sicure che abbiamo le potenzialità per stare tra le prime. Per il momento sono soddisfatta della mia stagione mi alleno costantemente per stare a passo con le ragazze più giovani della mia squadra e anche se difficile essendo una mamma di due bambine riesco a organizzare tutto in base alle partite e allenamenti. Il nostro obbiettivo è quello di poter arrivare a fine campionato tra le prime sperando di riuscirci”.

Valeria Ancione, Corriere dello Sport: “Troppi ancora i presidenti di A e B che sottovalutano le potenzialità del calcio femminile”

Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva  Valeria Ancione.

Abbiamo scambiato qualche battuta con l’inviata della testata Corriere dello Sport che segue da giornalista e da scrittrice le vicende del calcio femminile che sulla Serie A sottolinea: “La solita serie A ma con una novità, la Juventus non è in testa. Solita perché è un campionato per ricchi, questo va detto succede ovunque solo che questa volta, con così poche squadre, esistono due blocchi definiti: 5 sopra e 5 sotto. La Roma al comando è oggettivamente la squadra più bella, più rinforzata, direi la più pensata per gli obiettivi e sta rispettando le attese. Delude il Milan che perdendo diversi traguardi nelle ultime due stagioni mi sembra sia alla ricerca di un’identità smarrita. L’Inter cresce lentamente. La Fiorentina ha avuto un inizio splendido e un assestamento altalenante con prestazioni dolorose e inspiegabili. Nella parte bassa, in positivo e in negativo sorprendono rispettivamente Pomigliano e Sassuolo”.

La Ancione che nel 2019 ha scritto  “Volevo essere Maradona”, biografia romanzata della giovane Patrizia Panico, sulla seconda fase di campionato invece smorza gli entusiasmi: “Se sarà una buona soluzione per attirare pubblico sul calcio femminile lo vedremo. Dovrebbe alzarsi il livello, dicono, ma con dieci squadre e la divisione in due blocchi mi dà l’impressione piuttosto di un remake del campionato in corso. Non so, ho dei dubbi sulla formula applicata al nostro campionato. So che funziona altrove e in assoluto play-off e play-out sono entusiasmanti in ogni sport, ma con così poche squadre mi lascia perplessa, capisco che con dieci formazioni finirebbe tutto troppo presto e si è cercato un modo per allungare la stagione. Forse per assurdo sarà più emozionante la poule salvezza dell’altra”.
La copertina del libro Volevo essere Maradona

La giornalista palermitana, professionista dal ’96, sulla prova offerta in Champions da Roma e Juve ci dice: “La Roma da debuttante è andata finora benissimo, con sicurezza e convinzione, agevolata anche da un buon girone e con l’approccio mentale giusto. Sorvolo sulla vergogna che nella Capitale non si sia trovato un campo disponibile e a norma. Ora giocherà i quarti all’Olimpico, stadio troppo grande e non siamo in Spagna! La Juventus esce con la soddisfazione di aver fatto faticare il Lione, non è poco, ma non basta. E sì, andare avanti in Europa dice che stiamo crescendo, ma il nostro è un campionato infarcito di straniere, quindi la Champions non può essere la sola misura della nostra crescita. La forza di un movimento viene dalla base, dovremo aspettare ancora qualche anno affinché sia forte e numerosa come quelle delle big europee. Da noi non è ancora pronto il ricambio generazionale”.

L’attenzione della scrittrice siciliana, Laureata in Scienze Politiche a Messina e che vive a Roma, si sposta poi sulla Nazionale: “Dagli Europei i risultati della Nazionale sono stati modesti. Confesso che non mi aspettavo e non mi aspetto qualcosa di diverso. A mio avviso un ciclo si è chiuso, serve consapevolezza da parte di tutti e anche un atteggiamento diverso e una certa spavalderia. Ai Mondiali si deve arrivare minimo ai quarti, ma direi anche oltre, altrimenti quello del 2019 sarebbe solo un caso, un colpo di fortuna e nel 2023 un fallimento come quello degli Europei sarebbe l’avviso che il movimento è fermo. E gli uomini però? Sinceramente non sempre mal comune fa mezzo gaudio”.
Valeria Ancione con il libro “Volevo essere Maradona”

L’intervistata, uscita in libreria nel 2022 con “Il resto di Sara”,  al calcio femminile per questo 2023 poi augura: Auguro di andare avanti, di non accontentarsi. Non dimentichiamo che il professionismo riguarda solo dieci squadre, cioè tra 200 e 250 calciatrici ipotizzo. Poco per gridare vittoria. Il riconoscimento di certi diritti dovrebbe prescindere dal professionismo. Per una donna che in serie A avrà la maternità garantita ce ne sarà una in serie B che non l’avrà. La battaglia per il professionismo è stata sacrosanta però non è conclusa perché temo che abbia creato una discriminazione di serie, cioè di categoria. Penso poi che le società non fossero pronte a sostenerla, lo dice la classifica stessa del campionato. E non ho mai creduto che fosse il professionismo ad alzare il livello, come sento dire. Il livello lo alza chi investe e investe chi ci crede: troppi ancora, tra cui presidenti di club di A e B, sottovalutano e sottostimano le potenzialità del calcio femminile”.

La chiusura della giornalista, da più di trent’anni, è con una domanda che lascia riflettere:
“E’ normale che la Lazio primo club maschile ad acquistare il femminile nel 2015 in B sia ancora in serie B, con una toccata e fuga in A? E’ normale che il Napoli non abbia una squadra femminile ma solo le giovanili come da obbligo? Se non ti interessa sì è normale, se consideri il femminile soldi buttati sì è normale. E se è normale non va bene. La serie A finisce a Pomigliano, è normale anche questo? Qualcosa dal 2015, anno del cambiamento, mi sembra si sia arenato”.

Inter vs Sampdoria Women: un maggior numero di passaggi riusciti, possesso palla e giocate utili nella metà campo avversaria regala una vittoria netta alle nerazzurre

Ripartito il campionato dopo la pausa invernale, sono tornate anche le nostre analisi realizzate in collaborazione con la Panini Digital. Il match su cui si concentrerà questo articolo è quello tra Inter e Sampdoria Women dello scorso 14 gennaio, terminato 4-0 a favore delle nerazzurre. Un risultato tanto netto trova subito riscontro nel rapporto tra gli IVS (indice di valutazione squadra) generali delle due sfidanti, pari ad un 79/21 in favore delle milanesi. Questo dato, però, non basta a descrivere l’andamento della partita né tantomeno ad evidenziare i fattori che hanno permesso alle padroni di casa di portare a casa i tre punti in maniera tanto schiacciante.

Senza ombra di dubbio, uno dei primi aspetti che può porre in risalto il divario tra le due compagini è il possesso palla, la cui percentuale tra primo e secondo tempo ha oscillato tra il 60% e il 62% per l’Inter, per un totale di 32 minuti e 38” di controllo attivo della sfera per l’intera durata del match. Discorso decisamente diverso per le blucerchiate, ferme ad una percentuale complessiva del 39% e dunque meno in grado di mantenere il pallino del gioco rispetto alle avversarie. Questo dato è inoltre strettamente correlato alla quantità di passaggi riusciti, ben 486 per le nerazzurre (di cui 250 nei primi quarantacinque minuti e 236 nella ripresa) a fronte dei 262 complessivi delle ospiti, corrispondenti a circa il 57,5% di quelli effettuati dalle doriane nel corso dei 90 minuti regolamentari.

Aver eseguito con successo quasi il doppio dei passaggi rispetto alle avversarie ha quindi reso più fluida la manovra nerazzurra, facendo correre maggiormente le liguri nel tentativo di intercettare e recuperare palla e consegnando alle padroni di casa anche il primato nella supremazia territoriale. Secondo i dati raccolti dai match analysts della Panini Digital, risulta infatti evidente come, nonostante il rapporto tra l’altezza del baricentro delle due sfidanti si sia invertito nel corso delle due frazioni di gioco (57,3/46,3 e, successivamente, 49,6/55,9), l’Inter abbia coperto e controllato una maggiore porzione di campo rispetto alle blucerchiate.

Analizzandone la relativa statistica, appare dunque chiaro che le lombarde non si siano mai lasciate superare né tantomeno raggiungere dalle avversarie, pur passando da una percentuale di supremazia territoriale del 74% nel primo tempo al 55% della ripresa. La Samp Women, invece, pur aumentando di quasi il doppio la propria percentuale da un tempo all’altro, non è riuscita a superare il 45%. Come accennato in precedenza, la grande fluidità dell’Inter ha anche allargato le maglie della formazione avversaria, concedendo più spazio alle iniziative personali e alle accelerazioni delle proprie giocatrici.

Anche statistiche relative ad accelerazioni (9 nel primo tempo e 8 nel secondo, per un totale di 17 a fronte delle 4 complessive delle liguri) e palle giocate nella zona area delle sfidanti (ben 42 dell’Inter rispetto alle 22 totali delle sfidanti) hanno infatti incoronato le padroni di casa, capaci di attaccare gli spazi e rendersi pericolose molto più facilmente rispetto alle blucerchiate. Questi dati giustificano inoltre il netto divario tra le occasioni create dalle nerazzurre (ben 10, di cui 4 hanno portato al goal) e l’unica imbastita dalle doriane nel corso di tempi regolamentari.

Dulcis in fundo, è doveroso individuare le giocatrici che hanno contribuito in maniera più netta alla fluidità della manovra nerazzurra, giocando con precisione e lucidità il pallone dalle retrovie. La prima è sicuramente Anna Björk Kristjánsdóttir, difensore con il maggior numero di passaggi riusciti (80), di cui 22 verso la compagna di reparto Van Der Gracht. L’olandese con il 3 sulle spalle è stata sicuramente un’altra grande interprete della fase di costruzione interista, essendo riuscita a smistare efficacemente l’88% dei palloni ricevuti.

Segue poi Mana Mihashi, perno del centrocampo nerazzurro che ha saputo giocare con successo l’86% dei 46 palloni passati dai propri piedi. Ultima, di certo non per importanza, è stata Chiara Robustellini, abile e scattante terzino che ha totalizzato ben 47 passaggi riusciti nel corso del match, dando una grande mano alla propria squadra nel distendersi anche sulle fasce.

Il Cesena incontra la capolista Lazio: scontro alla pari, sul finale un autogol che fa vincere le biancocelesti

Photo Credit: Cesena FC Femminile

Il Cesena Femminile ha incontrato la capolista Lazio: scontro combattuto e bianconere beffate sul finale da un autogol. 

È stata una delle partite più belle fin qui disputate: entrambe le squadre hanno dato tutto, non si sono risparmiate. A vincere è stata la Lazio, ma le ragazze bianconere ci sono e sono più vive che mai!

Al primo minuto il Cesena arriva subito al tiro con Distefano servita da Porcarelli: la sua conclusione finisce a lato. Cinque minuti più tardi è la Lazio a provarci: Proietti per Chatzinikolaou che entra in area, cerca con un gioco di gambe di sorprendere Rossi, la supera e calcia di sinistro ma il pallone colpisce il palo e finisce fuori.

Cambi di campo continui, al 13′ Porcarelli recupera palla e serve Distefano che prova il tiro dal limite ma Guidi è attenta e para. Per le biancocelesti al 21′ è Colombo a mettersi in mostra: Pittaccio la serve in area, la numero 21 si gira nello stretto e da distanza ravvicinata calcia ma Frigotto le chiude lo specchio della porta.

Nell’ultimo quarto d’ora del primo tempo il Cavalluccio prende più coraggio e mette alla strette la squadra di casa: al 32’ Pastore batte calcio di punizione lungo per Distefano, che si accentra in area e tira, Guidi non si fa sorprendere. Dieci minuti più tardi ancora Distefano servita questa volta da Zanni, tenta il tiro ma Guidi si fa sempre trovare pronta. Al minuto 46’ cross di Casadei, colpisce Rossi nella mischia ma il tiro è centrale.

Nella ripresa a partire meglio è la squadra di Ardito: Casadei serve sulla corsa Porcarelli, che entra in area, tira da posizione defilata ma il portiere è brava a proteggere il primo palo. Al 57′ il Cesena recupera palla con Zanni, la quale serve Distefano che vede accentrarsi Alkhovik: la numero 88 tenta il tiro a giro che finisce largo dal secondo palo. L’occasione più nitida per il Cavalluccio arriva al 70′: Ploner mette un ottimo cross sul primo palo, stacco di testa di Sechi che indirizza bene ma Guidi d’istinto riesce a salvare. Quattro minuti più tardi Sechi, l’ultima arrivata in casa bianconera, si rende ancora protagonista: calcio di punizione battuto da Mancuso, arriva a Ploner che fa da sponda alla numero 27 ma il suo tentativo viene parato nuovamente dal portiere laziale. Le biancocelesti si fanno rivedere dalle parti di Frigotto al minuto 88: Condon calcia dalla distanza, il suo tiro è di poco alto sopra la traversa.

Nel recupero le squadre non si risparmiano: prima la Lazio con un’ottima azione mette davanti alla porta Colombo che incredibilmente manda sopra la traversa. Nell’azione successiva il Cesena sfiora la rete con Distefano: tiro a giro sul secondo palo che sfiora l’incrocio dei pali.

Arriva il 94′ e a 10 secondi dalla fine la Lazio trova il gol vittoria con un calcio di punizione battuto da Falloni: Pastore allontana di testa, sulla respinta c’è Varriale che controlla e calcia, doppia deviazione involontaria prima della numero 30, poi Ploner e alla fine la palla finisce in rete. 

Lazio: Guidi; Toniolo, Varriale, Kakampouki, Pittaccio (46′ Falloni); Castiello, Colombo, Eriksen (79′ Mattei) Proietti (46′ Condon); Chatzinikolaou (79′ Palombi), Jansen (46′ Fuhlendorff)
A disp: Natalucci, Groff, Vecchione, Carosi
All: Catini

Cesena: Frigotto; Rossi, Pastore, Mancuso (80’ Iriguchi); Casadei, Distefano, Porcarelli, Kiamou (80’ Miotto), Zanni; Alkhovik (61’ Sechi), Galli (61’ Ploner)
A disp: Serafino, Carlini, Costa, Cuciniello, Beleffi
All: Ardito

Arbitro: Alessandro Pizzo di Bergamo
Assistenti: Domenico Colonna e Manuel Giorgetti di Vasto 

Ammonizioni: 71’ Toniolo, 90’ Porcarelli

Reti: 94′ aut. Ploner

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