Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 2158

Erika Veglio, L84 Futsal: “Sono soddisfatta di quanto fatto ma consapevole degli aspetti su cui lavorare e migliorare”

Nel girone A di Serie A2 di calcio 5 femminile la L84 Futsal, squadra della provincia di Torino, occupa il primo posto grazie ai 25 punti conquistati nelle prime 11 giornate di campionato. Nel team neroverde piemontese abbiamo raggiunto Erika Veglio per una breve intervista, queste le dichiarazioni rilasciate della stessa calcettista classe 2000.

La calcettista sulle aspettative di inizio anno
“Ci aspettavamo un campionato sicuramente più impegnativo e quindi partite più combattute rispetto all’anno scorso. Sapevamo di essere un roster valido, ma con 6 nuovi innesti era difficile parlare di aspettative a priori, stiamo lavorando per fare il meglio possibile e toglierci qualche bella soddisfazione.  Credo sia un girone di buona qualità, il risultato di qualunque partita non è scontato. Fa certamente piacere trovarsi nei primi posti in classifica e ogni passo falso può costare punti importanti. Non mi aspettavo tante squadre con un punteggio così ravvicinato, ma questo sta rendendo il percorso ancora piú impegnativo e avvincente”.

La classe 2000 sulla squadra
“Un aspetto da migliorare in alcune situazioni è trovare un pizzico di convinzione in più per dare continuità a prestazioni di livello.
Uno degli aspetti positivi rimane la coesione del gruppo e la complicità, anche con lo staff. Una delle partite che, a parer mio, è stata giocata meglio in questa prima parte di stagione è quella col Pero. È stata una partita molto combattuta, sapevamo che si trattava di una squadra organizzata e che arrivava da un ottimo momento, viste le tante vittorie, ma abbiamo saputo tirar fuori la giusta grinta e determinazione per portarci a casa il risultato. La partita che invece sarebbe potuta andare in modo diverso penso sia quella con l’Infinity. Forse qualche errore di troppo ha compromesso il risultato, ma indubbiamente loro sono state più lucide di noi nella prima frazione di gara”.

Erika sulla sua stagione e sulle aspettative per la seconda parte di campionato
“In questa prima parte di stagione si sono alternati momenti buoni ad altri meno buoni, come l’infortunio che mi ha tenuto ferma qualche settimana. Sono comunque abbastanza soddisfatta di quanto fatto, consapevole però che ci siano ancora diversi aspetti su cui lavorare e migliorare. L’obiettivo principale è continuare a fare bene per consolidare quanto fatto fino a oggi e dimostrarci all’altezza degli obiettivi prefissati a inizio anno. Partendo dal presupposto che per il momento l’obiettivo principale per noi non è la promozione ma fare il meglio possibile, senza crearsi troppe aspettative, penso che certamente i play-off rimetteranno tutto in discussione perché incideranno moltissimi fattori e ogni partita sarà a sé”.

Sorteggio quarti di finale e semifinali Women’s Champions League

Photo Credit: Paolo Pizzini

Le prime due classificate dei quattro gruppi della fase a gironi di UEFA Women’s Champions League parteciperanno al sorteggio dei quarti di finale e delle semifinali. La cerimonia verrà trasmessa in diretta streaming da Nyon alle 13:00 CET del 10 febbraio.

Tutte le sfide dei quarti e delle semifinali si giocheranno con gare d’andata e ritorno. La finale si disputerà al PSV Stadion di Eindhoven.

Le squadre dei quarti
Vincitrici dei gironi:
Chelsea (ENG, Gruppo A) – Vicecampione 2021, ha vinto tre volte su tre ai quarti
Wolfsburg (GER, Gruppo B) – Due volte campione, partecipa ai quarti per l’11ª volta consecutiva (record)
Arsenal (ENG, Gruppo C) – Campione 2007, è ai quarti per la 15ª volta (record)
Barcelona (ESP, Gruppo D) – Campione 2021, cerca la quarta finale in cinque stagioni

Seconde classificate confermate:
Paris Saint-Germain (FRA, Gruppo A) – Due volte finalista, cerca il settimo successo in otto apparizioni ai quarti
Roma (ITA, Gruppo B)– Al debutto nella competizione, è il 55° club diverso a raggiungere i quarti
Lyon (FRA, Gruppo C)
– Detentore del titolo e otto volte campione, ha superato 12 quarti di finale su 13 tentativi
Bayern München (GER, Gruppo D) – Quinto quarto in sei stagioni, obiettivo prima finale

Come funziona il sorteggio della fase a eliminazione diretta di Women’s Champions League?

  • Al sorteggio dei quarti di finale, le quattro vincitrici dei gironi sono designate come teste di serie, e verranno accoppiate contro le quattro seconde. Nessuna prima di un girone può affrontare la seconda dello stesso girone. Le seconde giocheranno l’andata in casa. Le squadre della stessa nazione possono essere sorteggiate contro.
  • Per il sorteggio delle semifinali vengono preparate quattro palline: Vincente Quarto di finale 1, Vincente Quarto di finale 2 e così via. Il sorteggio non ha restrizioni e la prima squadra estratta giocherà l’andata in casa.
  • Verrà effettuato anche un sorteggio per la finale per motivi burocratici tra la Vincente della Semifinale 1 e la Vincente della Semifinale 2.

Le date della Women’s Champions League: il cammino verso Eindhoven
Quarti di finale
Andata: 21/22 marzo
Ritorno: 29/30 marzo

Semifinali
Andata: 22/23 aprile
Ritorno: 29/30 aprile

Finale (PSV Stadion, Eindhoven)
18:00CET, 3 giugno

Dove si gioca la finale di UEFA Women’s Champions League 2023?
Il PSV Stadium di Eindhoven ospiterà la finale di UEFA Women’s Champions League 2023, sabato 3 giugno alle 18:00 CET. Inaugurato nel 1910 e dalla capienza di 35.000 posti, ha una lunga storia di partite importanti, tra cui le finali di Coppa UEFA del 1978 (gara di ritorno) e del 2006, la gara di ritorno della Supercoppa UEFA del 1988 e tre partite di UEFA EURO 2000. Il 6 aprile 2018, 30.238 tifosi hanno visto l’Olanda battere l’Irlanda del Nord al PSV Stadium nelle qualificazioni alla Coppa del Mondo FIFA Femminile, record di pubblico per qualsiasi gara di qualificazione femminile organizzata dalla UEFA. Il 2 giugno 2019 l’Olanda ha poi sfidato l’Australia in amichevole, con un’affluenza di 30.640 spettatori, record di allora per una partita della nazionale femminile olandese.

Eccellenza: splendida vittoria della Doverese in Coppa Italia, bene anche Bulè Bellinzago e Femminile Juventus Torino

In attesa della ripresa dei campionati, l’Eccellenza regala comunque emozioni con le partite di Coppa Italia che ci sono state in questi ultimi giorni. Partiamo allora dalla Lombardia: nel Girone A parte bene il Lecco con il 4-1 rifilato all’Oratorio 2B. Nel Girone B domina invece la Polisportiva Monterosso che porta a casa ben 6 reti contro il Casalmartino. Il Girone C vede la Doverese e la sua incredibile vittoria per 9-0 ai danni della Riozzese mentre nell’ultimo girone, il D, il Sedriano riesce ad imporsi per 3-0 sul Vighignolo.
Spostiamoci ora in Veneto dove la Coppa Italia  ha purtroppo visto la partita della Nuova Virtus vs Spinea 1966 rinviata.
Facciamo un salto in Piemonte ora con la Bulè Bellinzago che si impone per 4-0 sulla Torino Women mentre con lo stesso risultato la Femminile Juventus Torino batte  il Rivoli Calcio.

Sofia Smith: stella 2022 del calcio americano

Photo Credit: https://www.timbers.com/

Aggiudicandosi il premio 2022 U.S. Soccer Female Player of the Year, Sophia Smith aggiunge un quinto premio per la sua strabiliate stagione.

La giocatrice del Portland Thorns FC e della Nazionale Femminile degli Stati Uniti ha già ricevuto i premi e nomine di USWNT leading scorer, NWSL Finals MVP, NWSL League MVP e NWSL Champions nel 2022.

A soli 22 anni, conduce la classifica marcatori della Nazionale USA della stagione, con 11 goals realizzati nel 2022 in 1192 minuti, oltre ad essere la più giovane nella storia a scrivere question record. Il suo debutto in Nazionale è arrivato il 9 Aprile 2022 contro l’Uzbekistan.

“Ho detto molte volte, se accetti questi ambienti, non hai altra scelta che migliorare e crescere. Apprezzo tutti coloro che mi tengono a standard così elevati giorno dopo giorno. Questo premio non sarebbe stato possibile senza tutte quelle persone, e la cosa migliore è che è anche divertente. Il viaggio è molto meglio quando fai qualcosa di così divertente e qualcosa che ami“.

Con il Portland Thorns, Smith è stata nominata MVP della NWSL 2022, terminando la stagione con 14 gol e 3 assist in 18 presenze nella regular season. I suoi 14 gol sono finiti come i secondi migliori nella NWSL e hanno stabilito un nuovo record di una sola stagione per club, superando i 13 gol di Horan durante la stagione 2018. Smith ha concluso la stagione regolare a pari merito per il maggior numero di gol senza rigore (11) e per il maggior numero di gol più assist (17) in campionato. Inoltre ha registrato quattro doppiette e si è guadagnata la nomina nel NWSL Best XI First Team, oltre ad avere vinto il campionato.

In tutte le competizioni, Smith ha segnato un totale di 29 gol in 42 presenze con club e nazionale. Con 11 gol per l’USWNT e 18 gol per il Thorns FC nel 2022.

La Lazio vince di misura contro l’Irpinia, finisce 4-3 una partita molto combattuta da ambo i lati

La Lazio ricomincia con una vittoria il 2023, la partita contro l’Irpinia, valevole per la tredicesima e ultima giornata del girone d’andata, termina 4-3 in favore delle biancocelesti. Un match combattuto fin dall’inizio, dove le due squadre in campo non si sono risparmiate, ribaltando il fronte da una parte all’altra e creando tante occasioni da goal. Ottima prova dell’Irpinia nonostante la sconfitta subita, con un ritorno in auge della brasiliana Brenda Moreira, che potrà essere molto utile alla squadra campana per la sua lotta alla salvezza. Dall’altra parte spicca invece la solita Alessia Grieco, autrice di una tripletta oggi, che trascina le sue alla vittoria. Con questa vittoria la Lazio si avvicina sempre di più al quinto posto occupato dalla Kick Off, in piena corsa play off. Nella prossima giornata di campionato, che inaugurerà il girone di ritorno, la Lazio sarà attesa nella difficile trasferta di Pescara, mentre l’Irpinia ospiterà le campionesse in carica del Città di Falconara.

La Gara: Parte forte la Lazio che va vicina al goal con il tacco di Marchese, Matijevic salva sulla linea e nega alla numero 9 biancoceleste la gioia del vantaggio. Ma è solo questione di tempo perché la Lazio continua a spingere e al 5′ trova il goal con Alessia Grieco, servita da un ottimo filtrante di Beita. Passano pochi secondi e l’Irpinia risponde con una grande giocata di Aresu che con un dribbling micidiale salta Beita e a tu per tu con Mascia non sbaglia, 1-1 e palla al centro. Al 9′ la Lazio perde un pallone sanguinoso, l’Irpinia riparte veloce in contropiede con Ribeirete, la numero 12 brasiliana serve il capitano Lucia Braccia che gliela restituisce chiudendo il triangolo, a porta vuota Ribeirete deve solo spingere in rete. La Lazio fa la partita, l’Irpinia ribalta il fronte velocemente appena ne ha l’occasione, ma sul finire di primo tempo l’ingenuità di Aresu, che tocca il pallone con il braccio dentro l’area di rigore, permetta alle biancocelesti di andare sul dischetto. Va Alessia Grieco che con freddezza batte Falconi, portando il risultato sul 2-2 alla fine del prime tempo. Grieco ha il piede caldo e al 4′ del secondo tempo prima salta Ribeirete, con un dribbling efficace, poi scarica in porta un tiro violentissimo che finisce all’incrocio dei pali mandando in vantaggio la Lazio. Al 8′ l’Irpinia agguanta nuovamente la Lazio, Braccia servita al centro al limite dell’area ci prova con una puntata insidiosissima che buca la porta difesa da Mascia. La partita è viva e tutte e due le squadre ci provano, al 14′ Siclari vince un rimpallo dentro l’area di rigore irpina riuscendo a servire Marchese che, libera di calciare, affonda il colpo siglando la rete del 4-3. L’Irpinia prova a buttarsi in avanti alla ricerca del pareggio nei minuti restanti, ma la porta di Mascia rimane chiusa.

PSB IRPINIA-LAZIO 3-4 (2-2 p.t.)
PSB IRPINIA: Falconi, Matijevic, Grecia, Moreira, Ziero, Cetrulo, Braccia, Aresu, Ficeto, Ribeirete, Pugliese, Macchiarella. All. Battistone.
LAZIO: Mascia, Siclari, Beita, Marchese, Grieco, Pantano, Di Marco, Barca, Marques, Oliveira, D’Angelo, Umbro. All. Chilelli.
MARCATRICI: 5’06” p.t. Grieco (L), 5’55” Aresu (I), 9’40” Ribeirete (I), 16’58” rig. Grieco (L), 4’55” s.t. Grieco (L), 8′ Braccia (I), 14’40” Marchese (L).
AMMONITE: Ziero (I), Matijevic (I).
ARBITRI: Domenico Di Micco (Cinisello Balsamo), Carmine Genoni (Busto Arsizio) CRONO: Ugo Ciccarelli (Napoli)

Roma Calcio Femminile: successo in Coppa con il Grifone Gialloverde

Credit: Roma Calcio Femminile

Nel weekend si è giocata la terza e ultima giornata del girone 5 della Coppa Italia di serie C femminile.  La Roma Calcio Femminile è andata a far visita al Grifone Gialloverde e ha vinto nettamente.

Rispettato prima della gara un commovente minuto di silenzio per il campione scomparso a 58 anni Gianluca Vialli. La Roma calcio femminile aveva avuto anni fa il piacere di conoscerlo da vicino partecipando alla trasmissione “Squadre da incubo” che vedeva lui e Amoruso guidare una squadra impossibile a cui le giallorosse dovevano dimostrare come si comporta una vera squadra. La sua disponibilità e il suo sorriso son rimaste nella mente di chi partecipò.

La gara col Grifone è stata a doppio volto. Le due squadre sono arrivate alla fine dei primi 45 minuti sul punteggio di parità , 3 a 3. Nel secondo tempo invece è stata tutta un’altra storia. Le giallorosse han preso possesso del campo e siglato altri 4 reti chiudendo la gara con una netta vittoria per 7 a 3. Tre le doppiette siglate da Vergari, Crapanzano e Coppola e una rete da De Leonardis.

Bella presentazione ai tifosi giallorossi per Crapanzano e Coppola che hanno esordito in prima squadra in questa stagione.

Purtroppo, però, le giallorosse hanno chiuso il girone a sei punti (bottino frutto di due vittorie e una sconfitta) e devono lasciare il proseguimento del cammino in Coppa Italia al Trastevere in virtù del punto in più da lui conquistato grazie al pareggio per 2 a 2 ottenuto proprio contro il Grifone.

La classifica finale recita così:

Trastevere 7,

Roma Calcio Femminile 6,

Grifone Gialloverde 2,

Frosinone Calcio 1.

Agli ottavi il Trastevere affronterà la Res.

Lucija Grad, ŽNK Ljubljana: alla scoperta della classe ’83 slovena, raro esempio di serietà, passione e grande umiltà

Photo Credit: SŽNL

I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo“, disse un certo Sandro Pertini alla vigilia del 1979 e non potrebbe esserci citazione migliore per introdurre l’intervista di oggi. Quante volte, infatti, abbiamo letto, scritto e parlato dell’importanza di innesti “d’esperienza” per migliorare e far crescere una squadra? Tante, specialmente nei momenti più complicati di un club. Tuttavia, cosa vuol dire realmente essere d’esempio per le più giovani? Trovare una definizione ben precisa è assai complesso, anche se Lucija Grad sembra esserci molto vicina.

La classe ’83 in forza allo ŽNK Ljubljana è infatti la calciatrice più adulta del club, giocando un ruolo fondamentale per la crescita e il miglioramento delle compagne e delle nuove leve. Grazie alla propria profonda umiltà e ad una passione pura e viscerale per il calcio, questa incredibile atleta riesce dunque a dispensare consigli alle più giovani, aiutandole a sviluppare un proprio stile di gioco e fungendo da intermediario diretto in campo tra l’allenatore e la squadra. La nostra redazione ha avuto l’onore di intervistarla, riscoprendo quei sani valori che lo sport non dovrebbe mai smettere di evidenziare e promuovere.

Dove e come hai iniziato a giocare a calcio? / Where did you start playing football and how?

La prima volta in cui giocai a calcio fu per strada con altri bambini. Continuai poi ad allenarmi con i maschi finché, una volta compiuti 12 anni, superai il limite d’età per poter restare in una squadra maschile. Al giorno d’oggi la situazione è un po’ diversa e anche questo limite è stato aumentato rispetto al passato. A quel punto, conclusi la prima parte della mia carriera, iniziando un nuovo capitolo a 15 anni e, da quando ho ricominciato a giocare, non ho più smesso!

I first start playing football on the street with boys. I continued playing with boys up to 12 years, because that was the age limit for a young girl to train in a male team. Now the situation is a little different and also this limit is higher than the past. Then, I ended this first part of my career and I started playing again when I was 15. And once I started again, I still haven’t stopped!

Quali sono stati i momenti chiave della tua carriera, a partire dai tuoi primi passi nel mondo del calcio? / Which were the key moments of your career since your first steps?

Non saprei risponderti con esattezza, in quanto amo semplicemente questo gioco e, in qualche modo a me sconosciuto, me ne sono follemente innamorata. Non ho mai pensato a cosa avrei potuto ottenere o ai risultati che avrei potuto raggiungere… piuttosto, ho sempre solo voluto giocare. All’inizio ero abituata a vedermi “diversa” dalle altre, con una routine particolare fatta di scuola, allenamenti e casa, giorno dopo giorno. Oggi la situazione è un po’ cambiata, in quanto sono più grande e mi piace fare anche altre cose, come ad esempio uscire con gli amici. Nonostante ciò, non penso di essermi persa nulla finora, anche perché il calcio mi ha fatto conoscere moltissime nuove persone e posti del mondo che, senza le trasferte con la nazionale, probabilmente non avrei mai visitato. Questi possono essere considerati aspetti positivi del calcio, tuttavia ce ne sono anche di negativi. Ad esempio, non ho avuto in passato abbastanza tempo per la mia famiglia e gli amici ma, nonostante ciò, loro mi hanno sempre supportato, consci che stessi inseguendo la mia passione, riuscendo bene in ciò che facevo.

I don’t know exactly, because I just love this game and I early became addicted to it somehow. I never thought about what I could achieve… I always just want to play. At the beginning I used to consider myself not as normal as the others, because my life routine consisted of going to school, doing my football practice and returning home, day by day. Nowadays the situation is a little different, cause I’m a bit older and I also want to do other things, such as going out with friends. Despite everything, I don’t think I missed something, because I met lots of new people, discovering also some new places in the world, thanks to this sport. I think I would never have seen some of them without traveling with my national team indeed. We can consider all these things to be part of the “good side” of football, but there is also a “negative” one. As a matter of fact, I didn’t have enough time for family and friends, but they always supported me because they knew that I was doing great and following my passion.

Come giocatrice, hai attualmente giocato 30.991 minuti in gare ufficiali, mettendo a segno ben 173 reti tra campionato e coppa nazionale. Qual è il segreto della tua incredibile carriera e di queste statistiche? / As a footballer, you have currently played 30.991 minutes in official competitions, scoring 173 goals between the championship and the national cup. What is the secret between these numbers and your incredible career?

Innanzitutto, la cosa più importante è la passione. Non ho mai pensato, come detto prima, a quanto avrei potuto guadagnare con il calcio, in quanto ho sempre e solo desiderato giocare, mostrando agli altri che anche le ragazze possono giocare un calcio di livello. Voglio inoltre dimostrare che un incontro femminile può essere tanto intenso, divertente e di spessore come una partita tra squadre maschili. Ricordo ancora la sconfitta per 13-0 che subimmo dalla Germania a Koper nel 2015 e la maggior parte dei commenti sui social o sotto gli articoli che parlavano della partita. Non fu una buona idea leggerli, specialmente perché molte persone scrissero cose come “le donne devono restare a casa”, “dovrebbero pensare a cucinare”, e da quel momento smisi di prestare attenzione a qualsiasi opinione esterna. Fortunatamente, penso che oggi le calciatrici abbiano modo di crescere in un ambiente decisamente più sano, mentre le giocatrici più anziane come me hanno dovuto affrontare molti più pregiudizi e persone che volevano impedire alle donne di giocare. Quando avevo più o meno 18 – 19 anni, ad esempio, mi feci male al ginocchio e, una volta arrivata in ospedale, il dottore rimase innanzitutto sbalordito del fatto che fossi una calciatrice. Ricordo inoltre che scoppiai a piangere quando mi disse che non sarei mai più stata in grado di ritornare in campo… Fu un momento terribile, specialmente perché l’unica cosa che volevo era giocare a calcio, uno sport a cui già allora stavo dedicando tutta la mia vita. Per non parlare del fatto che, in quel momento particolare, non c’era nessuno con cui poter parlare di ciò che stavo passando. All’epoca ero all’apice della mia carriera calcistica, motivo per cui penso che l’infortunio sia stato un altro momento chiave. Per fortuna, non mi è mai mancato il sostegno della mia famiglia e della squadra per tutto il periodo di guarigione, ricevendo continui incoraggiamenti e percependo sempre la fiducia di un club che credeva nelle mie potenzialità. Per questo, ho sempre voluto ripagarli sul campo, mostrando in partito ciò di cui sono capace.

First of all, the most important thing is passion. I’ve never thought about how much I could earn from football, because I always just wanted to play, showing to others that girls can also play soccer very well. I want to demonstrate that a women’s football match can be as intense, high-level and exciting as a men’s one. When we played against Germany in Koper in 2015, losing the game 13-0, it was a very bad idea to read most of the comments on socials or below the articles. For example, lots of people wrote things such as “women must stay at home”, “they must cook”, and that was the last time I looked at any kind of outer opinion. Fortunately, I think that the current players are growing in a healthier environment, whereas older athletes like me fought against much more prejudices and people who wanted to avoid women from playing football. When I was 18 or 19, I hurt my knee and the doctor at the hospital was astonished that I was a female footballer. I also remember that I started to cry when he told me I would never be able to play football again. It was terrible, especially because I only wanted to play the sport to which I was already dedicating my whole life and there was no one to talk to about what i was going through. At that time I was in the prime of my career, so I think that this was another key moment of my football life. Fortunately, my family and my club supported me during the recovering, pushing me to get better and believing in my talent, so I always wanted to pay them back on the pitch, showing what I can do. That’s why I think that is extremely important to grow in a “health” and supportive club. Talking about all the numbers you listed before, I usually don’t look at them… I’m just glad that I can play football and I hope I can still do it. I don’t know exactly how much longer I’ll be able to; I’ll definitely continue to play as long as I’m healthy and able to show my teammates what can I do and what we can do together as a team.

Quale delle stagioni finora disputate è stata la più significativa per te e perché? / Which has been the most important and meaningful season for you right now and why?

Le stagioni più emozionanti della mia carriera sono state le due con l’Olimpija Ljubljana, nel corso delle quali abbiamo vinto il campionato. A pensarci bene, ti direi anche la prima in assoluto con lo ŽNK Jevnica, in quanto vincemmo la Coppa di Slovenia da completi outsiders. Eravamo infatti a metà classifica, dunque nessuno si sarebbe mai aspettato che avremmo raggiunto e vinto la finale. Ripercorrendo brevemente la partita, ci fu assegnato un calcio di punizione quasi da centrocampo e riuscimmo a capitalizzare al meglio l’occasione avuta grazie all’autogol causato da una lieve deviazione di testa di un’avversaria. Ricordo che le nostri rivali sfiorarono il pareggio in diverse occasioni, non riuscendo però a trovarlo. Noi, invece, facemmo altri due goal, entrambi da calcio d’angolo, chiudendo il match sul 3-1. La premiazione fu organizzata allo Stadion Stožice di Ljubljana e fu il primo grande momento da ricordare con la squadra. Dopo questi anni allo ŽNK Jevnica passai invece all’Olimpija Ljubljana, con cui ho vinto due scudetti, dovendo però lasciare il club insieme ad altre sette giocatrici al termine della seconda stagione a causa di alcune divergenze con il presidente. Fu dura, specialmente perché eravamo una squadra molto forte e, se solo fossimo state ascoltate, sono sicura che non saremmo andate via. Tra le nostre richieste c’era un allenatrice dotata di particolare abilità, ma la dirigenza non scelse di non accontentarci. Sfortunatamente, anche in questo mondo gira tutto intorno ai soldi e, pur avendo conquistato la vetta della classifica, raggiungendo obiettivi che garantivano ulteriori introiti al club, non vedemmo mai l’ombra di quei soldi per cui avevamo lottato… Piuttosto, eravamo “solo” felici di aver vinto il campionato al punto di registrare la finale per conservare per sempre questo prezioso ricordo. Ogni tanto rivedo quel video, in particolar modo gli ultimi tre minuti. Fu una partita molto intensa in cui, mancando il nostro portiere, diedi dimostrazione di essere abile anche tra i pali, pur preferendo di gran lunga giocare in avanti. Per tutti questi motivi, dunque, posso definirlo un ricordo agrodolce.

The most exciting seasons were the two with Olimpija Ljubljana, when we achieved the championship, or maybe also the first one with ŽNK Jevnica, because we won the national cup as perfect outsiders. We were in the middle of the table, so nobody expected us to reach and win the cup final. Talking briefly about the game, we had a free-kick from the middle of the pitch and we scored a goal thanks to a little head deviation from an opponent player. I remember that they had so many opportunities to equalize the game, but they didn’t score. Then, we scored other two goals from corner kick and the match ended 3-1 for us. We were crowned champions at the Stadion Stožice in Ljubljana and that was the first great memory with that team. After these years with ŽNK Jevnica I moved to Olimpija Ljubljana and we won two championships, but I had to get away from this club along with other seven players at the end of the second season because we did not share the same ideas with the president. It was hard because we had a great team and only if he had listened to us, I think that we would have stayed. We asked for a woman trainer with some skills, but he didn’t please us. Unfortunately, it’s all about money and, even if we were at the top of the league, achieving our goals while the club was receiving some prizes, we didn’t see that money… We were just happy to win the championship and we recorded the match to keep this precious memory. Sometimes I watch it again, especially the last three minutes because the second game was really intense and we didn’t have a goalkeeper, so I showed that I was good also in that role, even if I prefer to play forward. It was a bittersweet memory.

Parlando di allenamenti e vita privata, come riesci ad organizzare al meglio il tuo tempo? / Talking about your training routine and your private life, how do you manage to organize your time?

Attualmente lavoro in una scuola materna, dovendomi allenare in palestra prima del lavoro tra le due e le tre volte alla settimana. Alla mia età devo infatti lavorare di più sulla forma atletica, in modo da prevenire i possibili infortuni. Ecco perché mi dedico solitamente ad alcuni esercizi specifici per muscoli, ginocchia e altri parti più soggette allo sforzo. Dopo il lavoro, invece, mi alleno sul campo con la mia squadra ben cinque volte a settimana, ritagliandomi, generalmente di mercoledì, un necessario giorno di riposo in cui svolgo un allenamento differenziato. Durante i miei giorni liberi, inoltre, mi dedico solitamente al fitness, faccio delle camminate leggere sul campo, vado in bici, faccio trekking o pratico altri sport. Non mi definirei infatti una persona pigra e ho sempre voglia di muovermi e fare qualcosa, praticando spesso queste attività anche con i miei figli. Questa cosa, in particolare, penso sia molto importante, permettendomi di essere sempre in moto.

I actually work in a kindergarten, so I have a fitness workout between two and three per week times before work because at my age I have to work more on my athletic form to prevent injuries. That’s why I usually do some specific exercises for muscles, knees and so on. After work I have training on the field with my team five times a week instead, but I don’t join my teammates in each session because I need one day of regeneration, generally on Wednesdays. During my days off, I usually do some fitness, light walk on the field, biking, trekking or other sports because I’m not a lazy person and I always want to move and do something. Sometimes I also do these activities with my kids and that’s important because allows me to be always in movement.

Puntando i riflettori sulla stagione in corso, quali sono gli obbiettivi della tua squadra e come giudichi questa prima metà di campionato? / Talking about this season, what are your team’s goals and what is your opinion about this first half of the league?

Il nostro obiettivo principale è vincere il campionato, tuttavia credo che la nostra squadra abbia bisogno di giocare di più e abituarsi al ritmo dei big match. In questo modo, infatti, le calciatrici più giovani potrebbero acquisire maggiore esperienza sul campo. Parlando invece della seconda parte della stagione, daremo il massimo per vincere contro ŽNK Pomurje e Olimpija Ljubljana, essendo pienamente consapevoli di poterle batterle. Come detto prima, però, abbiamo ancora meno esperienza di loro e questo potrebbe svantaggiarci. Ad esempio, le calciatrici del Pomurje sono abituate a giocare insieme da molto tempo e, per questo, hanno sviluppato un profondo legame e una grande conoscenza reciproca. Avendo anche gareggiato per le qualificazioni alla Women’s Champions League, inoltre, possiedono quell’esperienza in più che fa la differenza durante le partite più importanti. Come vedo nel corso degli allenamenti e sul campo, sono fermamente convinta che le mie compagne siano migliori di loro, tuttavia manca ancora quel qualcosa che né io né il mister possiamo dar loro. Ciascuna deve infatti accumulare maggiore esperienza, imparando sul campo a giocare al meglio le partite più difficili. Personalmente, posso infatti dar loro delle opinioni, suggerendo come comportarsi in alcune situazioni. Altre volte, inoltre, ho la possibilità di mostrar loro queste cose a parole, mentre in altre situazioni sono “costretta” a farlo sul campo. È infatti piuttosto difficile illustrare verbalmente alcune circostanze di una partita e mostrare il da farsi alle più giovani. Certo, ogni giocatrice agisce e reagisce in modo diverso nonostante i suggerimenti, soprattutto a certe età, tuttavia penso che sia importante per loro vedere la mia reazione per sviluppare il proprio stile di gioco.
Our main goal is the cup, but I think that our team needs to play more though and big games because the younger footballers could gain more experience on the field by that way. Talking about the second half of the season, we want to win against ŽNK Pomurje and Olimpija Ljubljana because we can beat them, but we are still less experienced than them. For example, Pomurje’s footballers used to play together for a long time, knowing each other very deeply, and they also competed for the Women’s Champions League qualifiers, so their experience counts during those big games. As I see during our training sessions and on the field, I think that my teammates are better than them, but something is still missing… something that neither I nor the coach can give them because they have to gain experience and learn how to play big games better only on the pitch. As a matter of fact, I can give them opinions, or I can suggest to them how to behave in some situations. Sometimes I can show them these things by words, while other times I have to do it on the field, because it’s pretty hard to explain verbally some particular circumstances of a game. Of course, every player acts and reacts in a different way despite the suggestions, especially the youngsters, but I think that’s important for them to see my reaction in order to understand how to react best in their own way.

Secondo te, quali sono i vostri punti di forza? / In your opinion, which are the strengths of your club right now?

Penso che nella nostra squadra sia l’unione a fare la forza del gruppo, non le diverse individualità. Se giochiamo di squadra, infatti, siamo molto dure da battere, anche perché risulta più facile aiutare quelle calciatrici che sono mentalmente o fisicamente fuori condizione, limitando gli effetti negativi della loro prestazione. Proprio per questo, ciascuna giocatrice è molto importante per il nostro club!

I think that we are strong together, not as individuals but as a team. If we play all for one we are very hard to beat, because it’s also easier to help those footballers who are mentally or physically out of condition, preserving more the team. Definitely, each player is very important in our club!

Com’è, invece, il rapporto tra te e le tue compagne di squadra? / What about the relationship between you and your teammates?

Di solito parliamo molto di ciò che dobbiamo fare in campo, soffermandoci anche a fine partita per analizzare a caldo il match. Ad esempio, facemmo ciò alla fine della seconda giornata del girone d’andata, dopo aver perso solo 1-0 contro lo ŽNK Pomurje nonostante un’ottima prestazione. Pur avendo avuto diverse occasioni, non riuscimmo a segnare, mentre i nostri avversari lo fecero nel più “stupido” dei modi. Ricordo infatti che la giocatrice avversaria si mosse rapidamente sulla fascia sinistra, andando poi al cross dalla line di fondo. La palla, però, le rimbalzò inavvertitamente sulla gamba, finendo infine nella nostra rete. Nonostante ciò, la nostra squadra giocò molto bene e, sinceramente, penso che avremmo meritato un pareggio o addirittura la vittoria. Fu una sconfitta agrodolce perché, pur consapevoli di essere vicinissime a batterle, consci delle nostre potenzialità, alla fine non ci riuscimmo. Ad ogni modo, si è trattato di un’esperienza importante che ci ha mostrato cosa siamo in grado di fare e quanto siamo forti! Dopo questo grande match, ne abbiamo giocato un altro contro lo ŽNK Radomlje, vincendo 3-0. Durante i primi quindici minuti subimmo molto la loro pressione, tuttavia riuscimmo poi a imporre il nostro gioco e a portare a casa il risultato. Fu un successo molto importante di cui parlammo molto negli spogliatoio, specialmente perché l’anno precedente avevamo perso proprio contro queste avversarie che, nel corso della prima metà dell’attuale stagione, abbiamo invece già battuto due volte. Nel corso di quel match giocammo come sapevamo e dovevamo fare, conquistando i tre punti, dunque penso che sia stato un importante passo avanti per noi.
We usually talk a lot about what we have to do on the pitch and also at the end of a game. For example, we did that at the end of the second match day of the season that we lost only 1-0 against ŽNK Pomurje, playing football very good. We had our chances but we weren’t able to score while our opponents did in a very “stupid” way. I remember that she moved on the left wing, then she made a cross from the end zone but the ball hit her leg not on purpose and went into our net. Despite that, we played very well and I think we would have deserved a tie or a win. It was a bittersweet defeat because we knew that we were so close  to beat them, being aware of our potentialities, but we didn’t manage to do that. Anyway, it was just an important experience that showed us what we can do and how strong we are! After that, we played another great match against ŽNK Radomlje and we won 3-0. During the first fifteen minutes we were under their pressure, but after that we managed to play as we wanted and we won. It was a very important success and we talked a lot about it after the game, especially because last year we lost against that team while during this season we’ve already beaten them twice. We played as we should and we brought home the three points, so I think that was an important step up for us.

Secondo te, quanto è migliorata la condizione del calcio femminile in Slovenia da quando iniziasti a giocare? / How did the condition of women’s football in Slovenija improve since your first season as a footballer?

Ehm… non credo di essere la persona più adatta per rispondere, in quanto durante la mia lunga carriera non ho notato troppi miglioramenti nel mondo del calcio femminile in Slovenia. Forse, il fatto che oggigiorno alcune partite vengano trasmesse in televisione potrebbe essere considerato un passo in avanti per questo sport nel mio paese, tuttavia non so se qualcosa sia davvero cambiato in questi per quanto riguarda tutto il resto. La nostra federazione nazionale dovrebbe, secondo me, trovare alcune soluzioni e aiutare il nostro campionato con più soldi, specialmente perché le ultime quattro squadre del campionato, quali ad esempio lo ŽNK Cerklje e l’ND Primorje Ajdovščina, stanno provando disperatamente a sopravvivere in ogni modo. Essendo ancora dilettanti, penso che anche “solo” 10.000 euro, ad esempio, potrebbero aiutare questi club a costruire nuove strutture e a migliorare, tirando un sospiro di sollievo. Le calciatrici e ogni componente di queste società sportive, infatti, stanno infatti sostenendo personalmente le proprie squadre con passione, cuore e denaro. Sinceramente, non credo che la federazione abbia problemi economici che le impediscano di sostenere economicamente i diversi club, soprattutto quelli meno fortunati. Ad esempio, lo ŽNK Pomurje di solito trae guadagno anche dalle gare in Women’s Champions League, mentre quelle squadre che, nonostante il loro livello sia leggermente inferiore, vogliono semplicemente continuare a giocare, hanno più difficoltà. Dunque, se vogliamo veramente mantenere in vita il nostro campionato, dovremmo accettare e aiutare anche queste società, non potendo infatti mai pensare ad un campionato con le sole prime quattro della classifica… Inoltre, pur essendo consapevole che alcune partite tra club di livello minore e formazioni come lo ŽNK Pomurje, ad esempio, finiscano solitamente più di 20-0, risultando così poco entusiasmanti, penso sia fondamentale premiare il fortissimo desiderio di giocare a calcio di queste ragazze. Ciascuna di loro, pur appartenendo a società che non hanno troppa disponibilità economica, hanno infatti il cuore colmo di passione… Quindi, anche un piccolo sostegno economico da parte della NZS, anche una cifra vicina ai 7.000 euro ciascuno, potrebbe cambiare la situazione di questi club.

Ehm… I don’t think I’m the best person to answer, because during my long career I haven’t seen so many improvements in women’s football in Slovenia. Maybe, the fact that some games are nowadays broadcasted on television could be considered a step further for this sport in my country, but otherwise I don’t know if something really changed during these years. Our national football federation should find some solutions and help our league with more money, because the last four teams of the championship, such as ŽNK Cerklje and ND Primorje Ajdovščina, are trying to survive. We’re all amateurs and just 10.000 euros, for example, would help these clubs to build new training structures and improve. As a matter of fact, the footballers and each member of these sport societies are leading their teams with passion, heart and their own money. Personally, I don’t think that the federation does not have enough money for all the different clubs, especially the most unlucky. For example, ŽNK Pomurje usually competes in the Women’s Champions League, so it earns also some other bonuses, while other teams that like to compete despite their level is a little lower. So, if we want to keep our league alive, we have to accept and help also these societies, because there could be no championship with only the top four clubs of the table… I know that some matches between them and ŽNK Pomurje, for example, usually ends more than 20-0 and are not so exciting, but footballers from these teams only want to play soccer, because even if they have no money, their hearts are full of passion… And even a little economic support from NZS, such as 7.000 euro to each of these clubs, could change that.

E qual è invece la condizione salariale delle calciatrici della nazionale femminile slovena? / And what about the salary of your women’s national team?

Come ho sentito dire, quando in Slovenia la valuta ufficiale era il “toler“, lo stipendio iniziale era pari a circa 200 toler, riuscendo a salire a quota 300 dopo un risultato positivo o una specifica richiesta alla federazione. Non so esattamente quanti euro sarebbero stati, ma non stenterei di certo a considerarli pochi per una ragazza costretta, a differenza dei calciatori, anche a lavorare per vivere. Per me e per gli altri ragazzi che frequentavano la scuola era sicuramente sorprendente e soddisfacente guadagnare qualche soldo inseguendo la nostra passione, tuttavia erano cifre tanto irrisorie da non permetterci nemmeno di comprare scarpe nuove o prodotti del genere. Ad ogni modo, penso che lo stipendio delle calciatrici della nazionale sia ancora troppo basso in confronto a quello degli uomini, specialmente perché il livello del calcio femminile è aumentato negli ultimi anni… Senza ombra di dubbio, infatti, le donne meritano molto di più!

As I heard, when in Slovenia the official currency was the “toler“, the starting salary consisted in 200 tolers, while it went up to 300 after a good match or a specific request to the federation. I don’t know exactly how many euros would have been, but it was too low for a girl had also to work. For me and the other youngsters who were at school it was surprising and satisfying to earn money from our passion, even if we could not buy new boots or anything similar. Anyway, it’s too low, especially comparing it with men and because the level of women’s football increased in the last years, so women deserve much more than this!

Quante opportunità di iniziare a giocare a pallone ha una giovane ragazza nel tuo paese? E quali sono i principali ostacoli che potrebbe incontrare? / How many chances does a young girl actually have to start playing football in your country?

Nell’area urbana di Lubiana e nei territori limitrofi alla capitale è molto più facile per una ragazza iniziare a giocare a calcio rispetto ad altre zone del paese. Qui, infatti, c’è un numero maggiore di club e le più piccole hanno dunque la possibilità di scegliere la loro squadra del cuore. D’altra parte, in questa vasta area ci sono tre società che competono per le nuove leve, quindi non è sempre facile per noi riuscire a convincerle tutte. La situazione, invece, è un po’ diversa per lo ŽNK Pomurje, società che dispone di un’ampia area in cui trovare e raggruppare nuove ragazze che vogliono iniziare a giocare a calcio. So anche che nella Carinzia slovena esistono alcuni progetti sportivi scolastici che permettono a ragazze e ragazzi di giocare a calcio. Come fanno anche le nostre rivali, a volte andiamo nelle diverse scuole per partecipare a queste iniziative e aprire alle più giovani le porte del nostro club.

In the urban area of Ljubljana and nearby the capital city it’s much easier for a young girl to start playing football because there are more clubs than in other places and they have the opportunity to chose their favorite team. On the other hand, in this massive area there are three societies competing for new young footballers, so it isn’t alway easy fo us to get them. The situation is a little different for ŽNK Pomurje that has a massive area in which they could find new young girls interested in football. I also know that in the Slovenian Carinthia there are some school sport projects that allow girl and boys to play football. As well as other teams, we sometimes go to schools for these initiatives and we always invite the youngsters to join our club.

And how do you feel when you see a little girl who wants to become a footballer?

Senza alcun dubbio, sono molto felice quando vedo una bambina giocare a calcio perché mi rendo innanzitutto conto che i suoi genitori le hanno permesso di farlo, essendo per lei un importante supporto. Amo anche notare il suo sorriso puro, la sua voglia di giocare a calcio e il suo desiderio di essere felice, senza pensare ai problemi legati al mondo del calcio femminile.

Obviously, I feel very happy because when I see a little girl playing football I first think that their parents allowed her to do it, being also supportive. Then, I see her pure smile and her will to just play soccer and be happy, without thinking about the problems connected to the women’s football world.

E tu, cosa le suggeriresti per non mollare e continuare ad inseguire il suo sogno, specialmente all’inizio? / What would you suggest to a young girl to hold on and never give up, especially at the beginning?

Innanzitutto, le suggerirei di seguire la sua passione, senza ascoltare i pregiudizi o pensare di non essere abbastanza brava. Le consiglierei poi di concentrarsi per dimostrare sempre in campo e durante gli allenamenti le proprie capacità.

First of all, I would suggest that she should follow her passion, without listening to the prejudices or thinking not to be good enough. I would also say to her that she should always demonstrate on the pitch and during the training sessions how good she is.

Dulcis in fundo, scegli tre aggettivi che possano descriverti al meglio e motiva le tue scelte / Last but not least, describe yourself with three adjectives and motivate your choices

In primis, ti direi “competitiva“, aggiungendo poi “appassionata” e “determinata“. Fortunatamente, riesco spesso a dimostrare queste tre caratteristiche in ogni situazione della mia vita, in quanto faccio ogni cosa con passione, dando sempre il massimo.

The first one is “competitive“, followed by “passionate” and “determined“. Fortunately, I often manage to show these three aspects in every situation of my life, because I do everything with passion and always at my best.

Giacomo Venturi, coach H&D Chievo Women: “Quarti di finale di Coppa Italia? Risultato rimarrà nella storia di questa società”

Photo Credit: Pierangelo Gatto

L’H&D Chievo Women compie un’impresa storica in Coppa Italia. Infatti le clivensi accedono ai quarti di finale vincendo per 2-1 sul Sassuolo e supera le neroverdi al primo posto del Girone H, ovvero quel piazzamento che è valso alle gialloblù la qualificazione alla fase eliminatoria.

Il primo ad essere soddisfatto è l’allenatore Giacomo Venturi il quale, davanti ai microfoni del club veronese, ha espresso la sua gioia a fine gara: “Non so bene cosa dire, credo veramente che questo risultato rimarrà nella storia di questa società. È un regalo che volevamo farci, che siamo riusciti a farci e che nessuno mai più toglierà dalle scritture di questa società. Spero che tutti ne siano orgogliosi, i dirigenti in primis. Le ragazze sono meravigliose e abbiamo chiuso quello che già ci meritavamo l’anno scorso visto che nel girone contro due squadre di Serie A era stato il sorteggio a decidere gli passava. Quindi sono tre partite ufficiali che il Chievo gioco contro squadre di Serie A in Coppa Italia e non ha mai perso. Quindi credo che un qualcosa di più bello di questo sia impossibile da immaginare. Sapevamo che se volevamo scrivere la storia dovevamo vincere la partita, per cui la prepari con tutto quello che il gioco del calcio ti offre e ti permette per vincere una partita contro un avversario che non è neanche da confrontare alla nostra realtà. E che creava danni, che abbiamo cercato di contenere con le nostre capacità e abbiamo fatto benissimo. Come tutti i rivali avevano dei difetti che abbiamo cercato di studiare e approfittare. Siamo una squadra che in genere gioca nella metà campo avversaria, ma siamo una squadra che ha anche delle risorse per fare male in contropiede e stavolta abbiamo utilizzato questa carta per vincere“.

Ashraf Seleman, coach Brescia Femminile: “Far gol alla Juventus è sempre qualcosa d’importante”

Photo Credit: Pagina Facebook Acf Brescia Calcio Femminile

Il Brescia Calcio Femminile esce a testa alta dalla Coppa Italia, con le biancoblù che hanno ceduto il passo alla Juventus per 4-1, nonostante le Leonesse abbiano messo in difficoltà la Vecchia Signora per buona parte della partita, tanto da realizzare la rete del momentaneo pareggio.

A commentare la gara è stato l’allenatore Ashraf Seleman il quale, davanti ai microfoni del club bresciano, ha analizzato il match: “Sapevamo di incontrare una delle squadre più forti d’Italia. Sapevamo che sarebbe stata ovviamente dura, che sarebbe servito tanto cuore e tanto sacrificio e che probabilmente non sarebbe bastato. Invece le ragazze hanno fatto una prestazione davvero importante, riuscendo anche ad arrivare al pareggio ad inizio secondo tempo. Peccato per gli ultimi minuti, con quei due gol incassati. Lì abbiamo sbagliato. Sotto questo aspetto dobbiamo migliorare, per restare sempre concentrate e con l’asticella dell’attenzione al massimo. Avevamo preparato così la partita, e si sono visti i risultati in campo, non concedendo occasioni pulite alla Juventus, che ha segnato su situazioni occasionali. Ciò vuol dire che durante la settimana la squadra ha lavorato bene e ha fatto un lavoro importante. A parte gli ultimi otto minuti di partita, non posso rimproverare nulla alle ragazze. Abbiamo incontrato una squadra fortissima, ed era complicato restare in partita fino al 90esimo. Quindi complimenti alle ragazze. E’ stato emozionante sia per le ragazze che per i nostri tifosi. Far gol alla Juventus è sempre qualcosa di importante. Per il resto, è stato un buon test. Domenica abbiamo una partita che conta un po’ di più per quanto riguarda il nostro percorso di campionato. Dobbiamo cercare di scendere in campo contro il Tavagnacco con questa voglia e con questa applicazione per poter fare bene“.

Nazionale U16 Femminile: dal 16 al 19 gennaio raduno a Tirrenia in vista del Torneo di Sviluppo UEFA in programma in Portogallo

Il 2023 della Nazionale Under 16 Femminile inizia con un raduno, il quarto stagionale, volto a preparare il Torneo di Sviluppo UEFA in programma in Portogallo a inizio febbraio, che vedrà le Azzurrine opposte alle pari età di Paesi Bassi, Germania e Inghilterra.

Sono 24 le calciatrici classe 2007 e 2008 convocate dal tecnico Viviana Schiavi per lo stage, che si svolgerà da lunedì 16 a giovedì 19 gennaio al Centro di Preparazione Olimpica di Tirrenia.

L’elenco delle convocate

Portieri: Giulia Mazzocchi (Sampdoria), Sabrina Nespolo (Juventus), Elisa Schiavo (Roma);
Difensori: Lidia Consolini (Inter), Giuliana Falzone (Palermo), Emma Lombardi (Fiorentina), Alice Martari (Hellas Verona), Gaia Boa Massa (Juventus), Martina Paniccia (Roma), Sofia Pomati (Milan), Michela Venturini (Inter);
Centrocampiste: Benedetta Bedini (Fiorentina), Anna Cavallaro (Inter), Maya Cherubini (Roma), Eleonora Ferraresi (Juventus), Giulia Galli (Roma), Stella Ieva (Roma), Sofia Zapelli (Milan);
Attaccanti: Beatrice Antoniazzi (Real Meda), Alessia Guglielmini (Sassuolo), Mariarita Pensante (Fiorentina), Arianna Pieri (Roma), Benedetta Santoro (Inter), Rosanna Ventriglia (Roma).

Staff – Coordinatore Nazionali Giovanili Femminili: Enrico Maria Sbardella; Tecnico: Viviana Schiavi; Assistente tecnico: Marco Dessì; Preparatore dei portieri: Angelo D’Ignazio; Preparatore atletico: Luca Bossi; Match analyst: Nicolò Tolin; Medici: Cristiano Benelli e Sofia Calaciura Clarich; Fisioterapista: Michele Laino: Nutrizionista: Andrea Carolina Striglio; Segretario: Giulia Taccari.

DA NON PERDERE...