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Alessandro Spugna: “Il Como sta facendo un ottimo percorso, non dobbiamo sottovalutarlo”

Credit Photo: Paolo Comba

Domani alle 12.30 le giallorosse scenderanno in garo per la prima partita ufficiale del 2023 che le vedrà impegnate fuori casa contro il Como nella seconda giornata di Coppa Italia. Coach Spugna ha rilasciato, per l’occasione, alcune dichiarazioni ai microfoni del club. Ecco le sue parole.

La squadra l’ho ritrovata molto bene. Le ragazze hanno avuto un po’ di vacanza perché lo meritavano, era necessario perché il riposo è molto importante dopo una prima parte di stagione veramente molto impegnativa però si sono mantenute bene, le ho ritrovate veramente motivate con grande voglia ma anche fisicamente stanno bene”.

Il primo impegno sarà in Coppa Italia contro il Como. Quali possono essere le insidie della prima gara?

Le insidie sono quelle di affrontare una squadra che comunque sta facendo un ottimo percorso, una squadra molto giovane, una squadra che ha diverse giocatrici brave e sta veramente facendo un bel percorso. Non dobbiamo assolutamente sottovalutare nulla nessun impegno, per noi la Coppa Italia è una competizione molto importante e vogliamo arrivare fino in fondo quindi a partire dalla partita col Como che sicuramente sarà una partita non semplice”.

È una partita soprattutto decisiva.

Si,  assolutamente sì. Abbiamo due risultati a favore ma, per come vogliamo interpretare le gare, noi non dobbiamo pensare a questo ma andare a fare la partita come sappiamo giocarla, secondo le nostre caratteristiche e provare a vincerla”.

La lotta disperata dell’Alhama per salvarsi

E con la fine della pausa invernale, siamo arrivati anche alla terza e ultima puntata della nostra panoramica sulle squadre della Liga F.

Betis Siviglia: voto 6. Le aspettative della tifoseria biancoverde sono alte e la squadra sivigliana le ha rispettate soprattutto in occasione del derby vinto contro le nervionenses per 3-0. Ora però deve cambiare passo se non vuole lottare fino all’ultima giornata per la salvezza.

Levante Las Planas: voto 6,5. Le catalane stanno lottando per salvarsi al primo anno nella Liga F. La grande vittoria alle Canarie contro il Granadilla ha ridato speranza all’ambiente. Il Levante Las Planas ci crede, sarà una lotta all’ultimo sangue…

Villarreal: voto 7. Sembrava spacciato l’anno scorso dopo un inizio pessimo. Ma il Sottomarino Giallo ha tante risorse ed è risorto anche stavolta. E ha già le due vittorie negli scontri diretti contro Alhama e Alavés e i tre punti in trasferta contro il Madrid CFF. Tutto si giocherà fino alla fine contro le rivali.

Alavés: voto 6. Dopo l’ottimo campionato dell’anno scorso, ci può stare un calo ma da inizio campionato le basche navigano in acque pericolose. Solo 9 punti in 13 partite ma 7 nelle ultime 4 con lo scontro diretto perso però contro l’Alhama. E il sogno Coppa della Regina dove giocheranno martedì a Granada per gli ottavi di finale. Le basche ce la mettono tutta per onorare questo campionato!

Alhama: voto: 7. Qualcuno le dava senza speranza, sicure di retrocedere. Ma le vittorie contro Granadilla e lo scontro diretto contro l’Alavés accendono un barlume a favore delle murciane. Ecco due scontri importantissimi: domenica alle 17 contro la Real Sociedad, mercoledì la Coppa della Regina contro le valenciane del Levante. Il campionato dell’Alhama è ancora tutto da scrivere…

Rayo Vallecano e Eibar: voto 5. Il voto si riferisce alla stagione passata che ha visto la retrocessione delle due squadre ma auguriamo alle franjirrojas e alle basche di tornare presto nella massima serie spagnola.

Ecco il calendario della giornata che sta per iniziare:

QUATTORDICESIMA GIORNATA:

SABATO 7 GENNAIO 2023
h. 12.00
ALAVES – VALENCIA
VILLARREAL – LEVANTE
h. 17.00
REAL SOCIEDAD – ALHAMA
h. 18.15
BARCELLONA – SIVIGLIA

DOMENICA 8 GENNAIO 2023
h. 12.00
GRANADILLA – ATLETICO MADRID
ATHLETIC CLUB – LEVANTE LAS PLANAS
h. 12.30
REAL BETIS – SPORTING HUELVA
h. 18.00
MADRID CFF – REAL MADRID

CALENDARIO OTTAVI DI FINALE COPPA DELLA REGINA

MARTEDI 10 GENNAIO 2023
h. 18.45
GRANADA – ALAVES
VILLARREAL – SIVIGLIA
h. 20.45
OSASUNA – BARCELLONA

MERCOLEDI 11 GENNAIO 2023
h. 18.30
REAL SOCIEDAD – ATLETICO MADRID
h. 20.30
ALHAMA – LEVANTE

GIOVEDI 12 GENNAIO 2023
h. 18.00
FUNDACION ALBACETE – REAL MADRID
h. 20.00
MADRID CFF – ATHLETIC CLUB
h. 22.00
TENERIFE – GRANADILLA

Alessia Valendino, Futsal Pescara: “Ho sempre detto che non sarebbe stata facile con nessuno”

Nel week-end riparte la Serie A di calcio a 5 femminile con il Futsal Pescara tra le squadre più accreditate per puntare allo scudetto.
In casa abruzzese nelle ore scorse a parlare è stata Alessia Valendino calciatrice che con le biancazzurre sarà impegnata sabato alle 19:00 nella gara interna contro la Vip e poi il prossimo mercoledì con il Real Statte: “Effettivamente sarà un mese alquanto difficile, ma pensiamo un ostacolo alla volta. Nell’Under 19 con la Lazio, nell’andata dei quarti, è stata tosta: noi abbiamo fatto di più nel primo tempo, loro di più nella ripresa. Tutto sommato abbiamo avuto il predominio e ci teniamo a fare una bella prestazione anche fuori casa, facendo però massima attenzione all’avversaria. Stiamo lavorando bene e con uno staff, parlo di Blasetti, D’Incecco, Sestari e Soldevilla, che è il top: sapere quanto tengano a questo progetto ci dà una motivazione in più per credere in noi stesse, è stupendo che siano così legati a tutte noi. Prima di essere giocatrici sono persone di una bellezza così rara che sarebbe impossibile trovarla altrove. L’emozione della trasferta per le più piccole? Non sai quanto piacerebbe a me viverla con la spensieratezza dei primi viaggi, invece, sono lì che inizio a pensare a cosa fare già da una settimana prima. Siamo una squadra unita, le due ore fino a Roma ci permetteranno di stringerci ancor di più. Ho sempre detto che non sarebbe stata facile con nessuno: le squadre crescono e anche le società, Vip e Pelletterie sono state le “rivelazioni”, ma in un certo senso me lo aspettavo. La Vip, in particolare, è una squadra che fa della grinta il suo ingrediente principale per combattere in ogni turno, ma se ce la mettiamo tutta e rimaniamo concentrate so che possiamo ricominciare così come abbiamo concluso contro il Molfetta”.

Intervista esclusiva a Pietro Bercelli, papà di Kiara, vicecapitana della Nazionale della Nuova Zelanda under 17

Kiara Bercelli
Credit Photo: Coastal SAS, FIFA.com

Ciao, oggi intervistiamo Pietro, papà di Kiara Bercelli, calciatrice attualmente in prova con la Sampdoria e vicecapitano della Nuova Zelanda under 17. Dopo essere cresciuta in Nuova Zelanda, ha giocato due anni in Australia con la maglia dell’Alamein ed ora tenta l’avventura in Europa dopo la bellissima esperienza del Mondiale Under 17 con la maglia delle All Blacks.

D) Pietro, quali sono le differenze tra Italia e Nuova Zelanda?
R) Due paesi agli antipodi ma molto simili dal punto di vista climatico, con differenze culturali legate alla diversa storia passata. Entrambi ospitano tanta gente fantastica portata ad aiutare il prossimo.
Per quanto riguarda il calcio, in Nuova Zelanda è uno sport secondario, dopo il rugby union, rugby league ed il cricket. Tuttavia è in crescita, e molto giocato dai ragazzi e ragazze tra i 6 ed i 14 anni. Il rugby è uno sport con una alta percentuale di infortuni, anche gravi, ed i genitori spingono i ragazzini verso il calcio.

D) Come si trova Kiara nella sua nuova esperienza con la Sampdoria?
R) Kiara è contentissima di questa esperienza con la Samp. Ha trovato un ambiente accogliente che ha creduto in lei dal primo giorno di provino. Purtroppo la burocrazia sta rallentando la procedura di tesseramento, nel frattempo si sta allenando stabilmente con la prima squadra.

D) Cosa manca alla Nuova Zelanda per essere competitiva a livello internazionale nel calcio femminile?
R) La quasi totalità delle calciatrici della nazionale giocano per club Europei, Statunitensi o Australiani. Il prossimo mondiale quest’anno sarà proprio in Nuova Zelanda, spero che la pressione abbia una influenza benefica sulla squadra e che le ragazze facciano delle buone partite.

D) Ci racconti l’esperienza nel Mondiale U17?
R) L’esperienza di un mondiale per Kiara è stata incredibile, è cresciuta molto mentalmente ed ora è più forte per affrontare l’esperienza con la Sampdoria. Anche io ovviamente ero presente, l’impatto di passare in alcuni mesi da assistere alle partite giovanili in campetti rurali a vederla giocare in uno stadio ad un mondiale è stato emozionante.

D) Cosa manca al calcio rispetto ad altri sport più diffusi in Nuova Zelanda come il rugby?
R) Qualche anno fa ho portato Kiara a fare un allenamento con la rappresentativa regionale U13 (come al solito Kiara era l’unica ragazzina….). Di fianco a noi si allenava la stessa rappresentativa di rugby. Mi ricordo l’enorme differenza in disciplina, velocità, professionalità degli allenatori. Bisogna colmare questa differenza.

D) Vorresti che Kiara rimanesse in Europa? Qual è il tuo sogno per tua figlia?
R) Anche se sembra scontato dirlo, il mio sogno è il suo sogno. Mi ricordo che la prima volta che Kiara ha detto che voleva fare la calciatrice professionista aveva 5 anni. A lei al momento piace molto stare in Europa. Credo che ci sia spazio per studiare oltre che giocare a calcio, però dipenderà da lei.

D) Cosa manca al calcio femminile per attrarre sponsor come il calcio maschile?
R) Per me è errato confrontare il calcio femminile con quello maschile. Il calcio femminile deve operare in maniera organica, con una sua struttura e sue idee anche di marketing. Se viene creato un prodotto unico e sostenibile gli sponsor arrivano.

D) Qual è il valore aggiunto invece a livello di fair play, uguaglianza, diritti?
R) I ragazzi oggi fanno fatica a trovare delle idee che diano speranza. Sarebbe bello se il calcio femminile aiutasse a veicolare dei messaggi sociali positivi.

D) Come immagini Kiara tra 10 anni?
R) Finale di Champions, ovviamente in una squadra Italiana.

D) L’esperienza australiana. Cosa hanno in più rispetto all’Italia per realizzare i propri sogni e cosa manca per dire a tua figlia “Non ti conviene andare più via da qui”.
L’esperienza in Australia è stata per Kiara fantastica, sia dal punto umano che calcistico. Dobbiamo ricordarci che l’Europa, da noi spesso criticata (anche a ragione), ha per i ragazzi di Australia e Nuova Zelanda un fascino incredibile. Ad esempio la maggior parte delle compagne di Kiara nella squadra nazionale U17, preferirebbero venire a giocare a calcio in Europa, piuttosto che andare a studiare e giocare in un prestigioso college americano dove avrebbero diritto ad una borsa di studio che copre il 100% dei costi di studio, vitto ed alloggio, circa 150.000 euro.

D) Cosa pensi del campionato italiano e dell’arrivo del professionismo in questa stagione.
R) L’anno scorso sentivo pareri discordanti in merito, alcuni dicevano che più di una squadra sarebbe fallita… non mi pare, anche se non sono addetto ai lavori. Dal punto di vista tecnico credo ci sia crescita, abbiamo 2 squadre che sono arrivate nei quarti di Champions negli ultimi 2 anni, e con pieno merito. Meglio del calcio italiano maschile? Io credo di si.

D) Un episodio bello e uno brutto vissuto da tua figlia Kiara negli spogliatoi.
R) Quello che succede negli spogliatoi, resta negli spogliatoi…

D) Un tuo messaggio per una bambina che vorrebbe iniziare a giocare a calcio
R) Come dico ancora oggi a Kiara prima di una partita “have fun!

Grazie Pietro, buona fortuna a Kiara per la sua carriera calcistica.

Pauline Louise Hammarlund, Fiorentina: “Questa società punta al vertice e vuole vincere e io sono qui per vincere”

Nel pomeriggio di ieri la Fiorentina ha reso noto di aver definito l’innesto della calciatrice svedese Pauline Louise Hammarlund, sino al 30 giugno del 2024. La calciatrice classe ’94 ha parlato poi sui canali ufficiali del club viola affermando:
“Ho sempre sognato di giocare in Italia e questo era il momento giusto di fare questo passo nella mia carriera. Quando ho ricevuto l’offerta della Fiorentina la società mi ha fatto un’ottima impressione come tutto l’ambiente. Lo stile di gioco della squadra è perfetto per le tue caratteristiche, sono pronta per questa nuova sfida e non vedo l’ora di iniziare. Qui si gioca un calcio molto tecnico e creativo e meno fisico rispetto a quello svedese del quale proverò a portare qualcosa. Questa società punta al vertice e vuole vincere e io sono qui per vincere sapendo che la squadra ha fatto un lavoro ottimo sino ad ora”.

Chanté Domping, Milan: “Mi piace puntare l’avversario, posso diventare una calciatrice più completa”

Credit Photo: Alessandro Bugelli

Da ieri Chanté Domping è ufficialmente una nuova giocatrice del Milan. L’ex Empoli nelle ore scorse ha parlato sui canali social del club rossonero guidato da Maurizio Ganz.

La punta olandese, entusiasta della nuova esperienza, ha annunciato: “Sono molto contenta di essere una nuova rossonera ufficialmente. Sono molto contenta e sto molto bene anche se devo continuare ad allenarmi in palestra per riprendermi nella forma ottimale. Quando devo presentarmi dico che sono una punta forte fisicamente con tecnica e con un bel tiro. Mi piace puntare l’avversario uno contro uno, la reputo una mia qualità. Quando ho ricevuto il premio come miglior giovane del campionato di aver lavorato tanto e sono stata onorata per questo. Il Milan è una squadra che vuole giocare e per un attaccante è importante avere una squadra che palleggia in campo, credo di poter dare un po’ di forza a questa squadra e positività. Con le giocatrici che abbiamo penso di poter diventare più completa”.

Studio Serie A by Panini Digital: lo scudetto viaggia tra le due, o forse tre, capitali d’Italia. Milano insegue. Nel Risiko della salvezza lottano le altre 5

Credit Photo: Andrea Amato

Siamo alla 12′ giornata di Serie A e Panini Digital ci offre un’interessante analisi sulla stagione in corso, basata su tutti i dati statistici raccolti partita dopo partita: si confermano Roma e Juventus come regine del campionato che si contenderanno lo scettro di campionessa d’Italia nella prossima poule scudetto. Poule scudetto a cui parteciperanno, presumibilmente, in base a quanto ottenuto e dimostrato fino ad ora sul campo, anche le inseguitrici Milan, Inter e Fiorentina, quest’ultima ancora agganciata al treno scudetto a 5 punti dalla vetta, ma tendente ad un allentamento della propria morsa.

Le statistiche a firma Panini Digital si contraddistinguono, dalle altre, per un indicatore speciale chiamato IVS, acronimo di Indice di Valutazione Squadra che considera tutti i dati raccolti durante il match riferiti ad ambo gli schieramenti, ed associa ad ognuno di essi un punteggio “finale”: l’indice di valutazione squadra medio rispecchia quasi totalmente il posizionamento attuale in classifica delle varie formazioni e vede in testa la Roma, con un punteggio di 73 che avrebbe potuto essere molto più alto se le ragazze di Spugna avessero concretizzato maggiormente le numerose occasioni da rete create e avessero portato a casa qualche punto nei due confronti diretti con le campionesse in carica. Al contrario, la compagine di Mister Montemurro è più incisiva sotto porta e il proprio indice IHZ, Indice Hot Zone, che mette in luce la capacità di una squadra di neutralizzare le occasioni avversarie e di portare a compimento le proprie, risulta 41 punti percentuali più alto rispetto alla capolista. Confrontando i dati delle due contendenti al titolo emerge come la Roma sia una squadra più completa, con una produzione offensiva di circa 25 tiri a partita ed un’organizzazione difensiva quasi impeccabile che, in media, non concede più di 2 occasioni alle avversarie nel corso dei singoli match, risultando, ad oggi, la migliore con sole 7 reti subite.

In ultima posizione, nella classifica della Serie A, troviamo un Parma che ha fatto registrare la peggior difesa con 33 reti al passivo e che non è riuscito a produrre un numero sufficiente di azioni offensive nonostante una media del 48% di possesso palla per partita e 85% di azioni costruite partendo dalle retrovie. Si profila una durissima lotta per la salvezza dove troviamo, tra le 4 squadre a pari punti, una Sampdoria che agli ordini di Cincotta riesce a muoversi bene in fase difensiva; stesso discorso vale per il Sassuolo che, di contro, con una media di 8,1 tiri a partita, è la formazione che calcia meno verso la porta sebbene esistano attacchi meno prolifici come quello del Pomigliano, capace, però, di trasformare in rete quel poco che crea. Il Como, infine, risulta la squadra più abile nello sfruttare i lanci lunghi.

Dall’analisi individuale delle singole protagoniste in campo che sono state impiegate con un considerevole minutaggio, si evidenziano determinati nomi su determinati parametri. Per quanto riguarda la lotta scudetto citiamo, per la Roma, Annamaria Serturini grazie ai 56 tiri totali effettuati che corrispondono ad una media di 6,5 a partita, 23 dei quali hanno centrato lo specchio della porta e 3 andati a segno; in maglia bianconera si distingue Pauline Peyraud-Magnin come miglior portiere. Per il posizionamento in Europa, nella Milano sponda nerazzurra spicca Tabitha Chawinga con la personalissima media di 0,6 assist vincenti a partita ed un totale di 5, mentre dal lato rossonero si è messa in mostra Laura Fusetti con 288 palloni recuperati. Infine, per la lotta salvezza è Chiara Beccari del Como a piazzarsi prima, a quota 35, nella speciale classifica dei dribbling utili, mentre, nel Sassuolo, è la numero 12 Isabella Kresche a far registrare il numero maggiore di passaggi lunghi utili e rinvii precisi.

Serie A Pure Bio: oggi la ripresa, Bitonto capolista solitaria in attesa dei recuperi Tikitaka e Falconara

Dopo l’ultimo turno giocato nel 2022 il 18 dicembre, il 12esimo di campionato, la Serie A del calcio 5 femminile riprenderà il suo cammino domenica 8 gennaio con la tredicesima giornata.
La capolista Bitonto sarà di scena oggi alle ore 18:00 in casa contro la Kick Off, quinta a -8 dalla vetta. Le pugliesi, con 31 punti, al momento guidano la classifica con 3 lunghezze sul Tikitaka secondo e 4 sul Pescara terzo. Le due squadre abruzzesi, che giocheranno l’otto gennaio con Audace Verona e Villa Imperiale Planet, dovranno recuperare entrambe una partita da giocare contro Real Statte e Falconara, finaliste della Supercoppa Italiana recentemente giocata. Le marchigiane, fresche del successo della Champions League, si ritrovano al quarto posto a quota 25 con due match da recuperare: oltre a quello con il Tikitaka ci sarà da giocare anche la sfida con l’Audace Verona, rinviata proprio a causa dell’impegno europeo della squadra campione d’Italia. Alla ripresa, invece, le biancazzurre affronteranno le pugliesi del Real Statte nel re-match della finale di Supercoppa.
Al sesto posto la Lazio a 17 in trasferta con l’Irpinia, completano in quadro gli intrecci tra le neopromosse Pelletterie e Molfetta e tra Vis Fondi e Rovigo Orange.

Prossimo turno
Bitonto-Kick Off (oggi)
Pescara-V.I.P. (domani)
Real Statte-Falconara (domani)
Domenica
Audace Verona-Tikitaka Francavilla
Pelletterie -Molfetta
Irpinia-Lazio
Vis Fondi-Rovigo Orange

Five Bitonto 31
Tikitaka Francavilla 28 *
Pescara 27   *
Falconara 25 ** 
Kick Off  23
Lazio 17
V.I.P. 16
Pelletterie 13
Audace Verona 12  *
Rovigo Orange 11
rpinia11
Real Statte 7 *
Molfetta 7
Vis Fondi 1

* una gara da recuperare
** due gara da recuperare

Buon compleanno maglia azzurra! Oggi compie 112 anni, nei prossimi giorni verrà svelata la nuova divisa firmata adidas

Credit photo: Andrea Amato

Il 6 gennaio 1911 la Nazionale indossò per la prima volta la maglia azzurra in occasione del match con l’Ungheria, il terzo della sua storia. Da allora l’Azzurro è diventato il colore dello sport del nostro Paese. Gravina: “Splendido simbolo dell’identità italiana

Da oltre un secolo unisce tutti i tifosi italiani, simbolo di un Paese che ha imparato ad amarla e ad emozionarsi con lei. È la maglia azzurra, che oggi festeggia il suo 112° compleanno senza però mostrare i segni dell’età.

Scelto in quanto colore di Casa Savoia, la dinastia regnante in Italia all’epoca, il debutto della maglia azzurra risale al 6 gennaio 1911, quando all’Arena Civica di Milano l’Italia superò 1-0 l’Ungheria davanti a 5.000 spettatori. Otto mesi prima, il 15 maggio 1910, nel giorno del suo battesimo ufficiale, la Nazionale aveva battuto 6-2 la Francia indossando una maglia bianca con polsini e collo inamidati e un nastro tricolore appuntato sopra. Stessa divisa utilizzata nella seconda gara della sua storia, quella del 26 maggio 1910 a Budapest contro l’Ungheria.

Da quel 6 gennaio 1911, l’Azzurro sarebbe diventato non solo il colore identificativo della Nazionale italiana di calcio, simbolo del Paese nel mondo, ma anche il colore che tutto lo sport italiano avrebbe poi adottato in ogni competizione, individuale e di squadra, ai Giochi Olimpici o negli eventi europei e mondiali di tutte le discipline sportive. “La maglia azzurra è uno splendido simbolo dell’identità italiana – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – oggi festeggiamo i suoi 112 anni ma non li dimostra, perché fa battere forte il cuore e comunica valori e passione che si tramandano di generazione in generazione. In oltre un secolo di storia ha contribuito ad unire il Paese e a far emozionare tutti gli italiani”.

L’Azzurro ha accompagnato l’Italia in tutti i suoi trionfi, dai quattro Mondiali (1934, 1938, 1982, 2006) alla medaglia d’oro olimpica (1936) passando per i due titoli Europei (1968 e 2020): a vestirlo oltre 800 atleti che in questi 112 anni hanno avuto il privilegio di indossarla nelle sue diverse fogge, prima con lo scudetto sabaudo e poi con quello tricolore sul petto.

Un anniversario che quest’anno arriva a ridosso di una serie di novità per la maglia Azzurra: nei giorni scorsi è stato presentato il nuovo scudetto che apparirà sulla maglia di tutte le Nazionali italiane di calcio, insieme all’identità sonora, un sistema musicale che va dal sound logo, l’effetto breve che accompagna lo scudetto, a tutte le declinazioni che saranno riprodotte su ogni touchpoint. Immagine e suono completano così il rebranding della FIGC, iniziato nel 2021 con il logo istituzionale e con i loghi delle diverse aree federali, rafforzando inoltre l’identità delle Squadre Azzurre. Nei prossimi giorni, tra l’altro, verrà svelata la nuova maglia, la prima firmata dal nuovo sponsor tecnico adidas.

Carolina Colombo, Gorla Minore: “Quinto posto? Avremmo preferito una posizione migliore di quella in cui siamo ora”

Photo Credit: Carolina Colombo

Il Gorla Minore si sta apprestando a rientrare in pista, con le gialloblù che andranno ad affrontare il ritorno del Girone A di Promozione Lombardia. Le gorlesi occupano, dopo nove gare, il quinto posto con quindici punti, grazie a cinque vittorie e tre sconfitte. In campionato, sebbene in Coppa Lombardia siano state eliminate ai gironi, la squadra varesina ha segnato trentun gol, di cui dodici messe a referto da Carolina Colombo, attaccante classe ’01 e veste la divisa gialloblù da due stagioni. La nostra Redazione ha raggiunto Carolina, che in passato ha fatto parte delle Azalee, per risponderci ad alcune domande.

Carolina cosa vuol dire per te essere una calciatrice?
«Tutto lo sport mi ha sempre attirata fin da piccola: ho praticato per tanti anni atletica leggera, anche agonistica, però lo sport che mi ha sempre emozionata è stato calcio, sia per il gioco di squadra che per l’agonismo e l’attività atletica che comporta».

Come hai capito di essere un’attaccante?
«Essere una calciatrice per me significa poter esprimere questa mi attitudine anche a livello agonistico. Aver fatto atletica, per tanti anni, mi ha portato a sviluppare velocità e resistenza, e tra i ruoli più adatti ho sempre visto quelli in attacco».

In carriera hai fatto parte delle Azalee. Cosa ha voluto per te indossare quella divisa?
«Indossare la maglia delle Azalee mi ha consentito di trasformare una passione in attività intensa e con miglioramenti tecnici che, grazie alla guida degli allenatori, si sono piano piano evoluti».

Da due anni sei al Gorla Minore. Cosa ti ha convinto a rimanere in questo club?
«Nei due anni di permanenza nel Gorla la società mi ha consentito di proseguire nella evoluzione tecnica, e di giocare con il ruolo che preferisco».

Nella rosa del Gorla c’è una calciatrice che ti ha colpito di più dal punto di vista tecnico-tattico?
«Ci sono diverse compagne che, sin dall’inizio, le ho prese come punto di riferimento non solo dal punto di vista tecnico, ma anche dalla forza di volontà che ci mettono».

Parliamo della prima parte del Gorla in Promozione, dove è attualmente quinto nel Girone A. Ti soddisfa questo piazzamento?
«Ovviamente tutte avremmo preferito una posizione migliore di quella in cui siamo ora, però stiamo facendo il possibile con la guida del nostro allenatore, per riprendere il girone di ritorno nei migliori dei modi».

In campionato hai segnato dodici reti, e sei la miglior marcatrice della squadra. Contenta dello score attuale?
«Sì, sono molto contenta dei miei goal fatti nel girone di andata, ma la cosa più importante è la posizione in classifica della squadra».

Tra le gare giocate con il Gorla all’andata, qual è quella che vorresti rigiocare?
«Vorrei ripetere la partita con il Parabiago, perché è stata una partita impegnativa e disputata fino al novantesimo minuto da entrambe le squadre anche se abbiamo perso per 2-1».

Tra meno di un mese il campionato ripartirà, e il Gorla ospiterà la Virtus Cantalupo. Cosa dovrà fare attenzione la squadra in vista di quest’importante incontro?
«Il cinque febbraio riinizierà il girone di ritorno contro un’ottima squadra la Virtus Cantalupo: quello che faremo noi e impegnarci ancora di più negli allenamenti, e ricompattare di più le fila».

Come giudichi il Girone A di Promozione Lombardia dopo nove partite di campionato?
«È un girone impegnativo, adatto alle nostre possibilità di squadra».

Pensi che il calcio femminile lombardo possa avere dei margini di crescita?
«Il calcio femminile è ancora molto sottovalutato sia dal punto di vista tecnico che di prestazione fisica, i margini di miglioramento ci sono per le giocatrici, e ancor più per i potenziali spettatori e il mondo dello sport in generale».

Che persona sei fuori dal campo?
«Anche fuori dal campo cerco di impegnarmi al massimo nelle cose che faccio».

Cosa vorresti dire alle tue compagne del Gorla in vista della ripartenza?
«Quello che vorrei dire alle mie compagne di squadra in vista della ripresa e questo: crescere sempre mollare mai!».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Gorla Minore e Carolina Colombo per la disponibilità.

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