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C5, completamento organici 23-24: i criteri di ripescaggio nella Serie A2 Femminile

La Divisione Calcio a 5 ha stabilito nei giorni scorsi i criteri e le procedure per il completamento degli organici dei Campionati Nazionali della stagione 2023/2024.
Per il completamento dell’organico della Serie A2 Femminile è stato disposto un numero di 48 società. In caso di numero superiore di squadre aventi diritto non si provvederà ad alcun ripescaggio.
In caso di eventuali ripescaggi verranno tenuti conto la media dei punti ottenuta dal rapporto tra il punteggio e le gare disputate al termine della stagione regolare della squadre retrocesse dalla Serie A2 per passare alla differenza tra la media a partita tra reti segnate e reti e subite alla valutazione tra le società perdenti le gare di playoff dai campionati di Serie C.
In questo caso si terrà conto del valore sportivo nelle ultime 5 stagione con 10 punti per ogni campionato di Serie A, 5 in Serie A2 e 3 nei campionati regionali. Per la partecipazione al Campionato Nazionale Under 19 Femminile assegnati 10 punti come per i tornei Under 17, Under 15 ed il riconoscimento a Scuola Calcio a 5. Per l’affiliazione  superiore a 25 anni i punti  saranno 15 che diventano 10 per l’anzianità tra i 20 e i 25 anni, 8 tra gli 11 e i 19, 5 punti tra i 5 e i 10 anni per concludere con 2 tra i 2 e i 4 anni.
Potranno chiedere ripescaggio inoltre le società retrocesse dal campionato di Serie A2 Femminile nella stagione sportiva 2022/2023 e le società perdenti delle gare playoff 
2022/2023 per la promozione al Campionato di Serie A2 oltre alle altre squadre di Serie C non retrocesse.

Bollino rosso per le società che abbiano già beneficiato di “ripescaggio” in tali categorie nelle ultime tre stagioni sportive, le società che abbiano una anzianità di affiliazione inferiore i due anni per passare ai team riconosciuti responsabili nella stagione 2022-2023 dagli Organi di Giustizia Sportiva e con  squalifica del terreno di gioco superiore a mesi 3 e/o 7 giornate e/o penalizzazioni di 2 o più punti in classifica. Tali sanzioni si intendono riferite ai Campionati e Coppa Italia di Serie A, A2 e  Under 19 Femminile. Nella da fare anche per le società considerate rinunciatarie con la prima squadra nella stagione 2022–2023 ad una gara del campionato di appartenenza e con penalizzazioni di 1 o più punti in classifica.

Scossone sulla panchina del Genoa Women: Marco Oneto e Sonia Manfucci cedono il posto ad Antonio Filippini

Photo Credit: Bruno Fontanarosa e Genoa CFC

Come un fulmine a ciel sereno, a pochi giorni dall’inizio dell’anno nuovo, la dirigenza rossoblu ha esonerato mister Marco Oneto e la sua vice, Sonia Manfucci. Un gesto forte e inaspettato, considerato anche il chiaro miglioramento della squadra nel finale di questa prima parte di stagione. Con la solita e immancabile umiltà, unita ad una profonda conoscenza del calcio e ad una grande capacità nel gestire e valorizzare ragazze così giovani, l’ormai ex tecnico genoano si è infatti dimostrato in grado di tirare fuori il meglio dalle sue calciatrici anche in una stagione tanto particolare.

Per non parlare dell’importante contributo della sua vice alla crescita di un gruppo tanto coeso e dall’elevato potenziale, reduce da una straordinaria stagione in Serie C chiusa meritatamente al secondo posto. Non era facile approdare in un campionato competitivo e intenso come la Serie B, specialmente dopo aver saputo della partecipazione alla nuova categoria a pochi giorni dall’effettivo inizio della stagione. Nonostante una preparazione pre-campionato più breve, per ovvie ragioni, delle altre squadre, le grifonesse, strette a coorte insieme al proprio mister e al suo staff tecnico, hanno affrontato con coraggio ogni partita, imparando dalle sconfitte e onorando sempre il nome del club.

Proprio per questo, tutto lasciava ben sperare per la seconda metà di stagione, soprattutto notando il grande attaccamento e la fiducia dello spogliatoio per il proprio allenatore. Diversa, però, l’opinione della società che, senza concedere ulteriore tempo a mister Oneto per dare continuità al processo di crescita della squadra, ha preferito virare su un altro profilo ancor prima della ripresa. A Sonia Manfucci, invece, era stata proposta a caldo un’altra mansione nel settore giovanile ma lei, in segno di profondo rispetto verso il suo compagno di avventure, ha rifiutato, escludendo quasi definitivamente una sua permanenza al Genoa Women.

Questo suo gesto è stato un chiaro e meraviglioso esempio di riconoscenza nei confronti del collega che, grazie anche alle importanti esperienze accumulate a livello europeo, ha sempre lavorato con competenza, grande disponibilità e serietà per creare un ambiente sereno, sano e stimolante per le sue ragazze. Mister Oneto e mister Manfucci lasceranno sicuramente un pezzo di sé in questa società, con la consapevolezza di aver dato tanto e di aver scritto la storia del Genoa femminile. Il nuovo allenatore sarà invece Antonio Filippini, ex tecnico della Pro Sesto maschile e vecchia conoscenza, da centrocampista, di Serie A e Serie B.

Senza dubbio, quanto appreso durante la propria carriera calcistica e le precedenti avventure in panchina potranno dare un importante contributo ad una squadra che, per ovvie ragioni, potrebbe aver bisogno di tempo per superare questo esonero improvviso e abituarsi al nuovo allenatore e al suo stile di gioco. Non resta dunque che augurare al nuovo condottiero rossoblu tutto il meglio per questa stagione, nell’attesa di rivedere il Genoa Women in campo contro l’Hellas Verona il prossimo 15 gennaio.

Ilaria Toniolo, Cittadella Women: “Società con grandi ambizioni, sono orgogliosa di rappresentare questi colori”

Photo Credit: Ilaria Toniolo

Il Cittadella Women si accinge giovedì a tornare in campo, dato che le granata affronteranno, nella seconda giornata del Girone B di Coppa Italia, la Juventus campionessa d’Italia in carica. Una gara molto importante e di assoluto prestigio per la formazione di mister Salvatore Colantuono, che ricordiamo occupa la quinta posizione dopo dodici gare di Serie B, condita dal fatto che l’incontro si disputerà al Tombolato, stadio in cui gioca il Cittadella maschile. Ma come si stanno preparando le ragazze per questo match?  A risponderci a questa, e ad altre domande, è Ilaria Toniolo, portiere classe ‘97 e da cinque anni veste la maglia cittadellese.

Ilaria come hai capito di essere un portiere?
«Credo che la passione per il calcio sia sempre stata dentro di me in dalla nascita. Il ruolo del portiere lo devo invece a mio fratello Andrea: in giardino giocavamo sempre a pallone, a lui piaceva tirare e a me toccava sempre stare in porta. Non era un dovere anzi, era quello che piaceva fare anche a me».

Tu nella tua carriera hai fatto numerose parate, ma qual è stato il salvataggio che ti fa piacere ricordare?
«Me lo ricordo come fosse ieri. Era l’esordio del Mondiale Under 17 del 2014, e la gara era Italia-Venezuela: mi tuffai alla destra in seguito ad un tiro, piò o meno all’altezza del dischetto di rigore. Il boato dello stadio mi face battere fortissimo il cuore, avevo la pelle d’oca».

Da cinque stagioni sei una delle colonne portanti del Cittadella Women. Cosa ti ha convinto a rimanere in questa società?
«Ho sempre scelto il Cittadella perché è una piccola realtà con grandi ambizioni. Qui mi sono sempre sentita a casa. Sono orgogliosa di rappresentare questi colori, perché una parte del mio cuore è granata».

Affrontiamo per un attimo l’attuale annata che sta facendo la tua squadra in Serie B, dove attualmente è al quinto posto. Soddisfatta di questo piazzamento?
«Sono molto soddisfatta: l’obiettivo è quello di migliorarsi di anno in anno, e al momento lo stiamo facendo, ma non ci aspettavamo un inizio così, però dobbiamo stare coi piedi per terra. Il campionato è lungo, e può cambiare tutto in ogni momento».

La sosta natalizia sta però per finire e giovedì il Cittadella tornerà in campo per la Coppa Italia sfidando la Juventus. In che modo la squadra cercherà di dare il filo da torcere alle campionesse d’Italia?
«L’organizzazione in campo sarà la chiave per provare a fermare una grande squadra come la Juve. Siamo consapevoli delle enormi potenzialità che ha la squadra avversaria, ma anche noi sappiamo quanto valiamo».

Oltretutto, nel match contro la Juve, c’è un fattore che va dalla parte del Cittadella, ovvero quello di giocare allo stadio “Tombolato”.
«È veramente un onore poter giocare allo stadio “Tombolato”. Già m’immagino vedere la tribuna piena di ragazzine che sognano di far del calcio la propria vita. Sarà una giornata importante, sia per il movimento che per una piccola realtà come il Cittadella».

Ritorniamo alla Serie B di quest’anno. Come lo giudichi dopo dodici giornate di campionato?
«Il campionato di Serie B di quest’anno è bello tosto: il livello si sta alzando di anno in anno, ma sono straconvinta che la mia squadra possa stare tra le prime posizioni».

Secondo te, chi può salire in Serie A?
«Non abbiamo ancora incontrato tutte le squadre, e il girone d’andata deve ancora finire. Al momento ritengo che la Lazio sia la favorita per la promozione, perché è pronta sia a livello societario che per la qualità della rosa che ha tra le mani».

Nella tua carriera hai anche vestito la maglia dell’Italia, dove hai ottenuto un terzo posto europeo e mondiale con l’Under 17 nel 2014. Cosa è stato per te fa parte di quella spedizione?
«Nel Mondiale del 2014 in Costa Rica ho vissuto l’esperienza più emozionante della mia vita: mi ha permesso di crescere dal punto di vista calcistico, ma anche a livello umano. Sono felice che il terzo posto sia servito per far partire il movimento del calcio femminile».

Parlando sempre dell’Italia, credi che le Azzurre possano fare bene al Mondiale?
«Ora la Nazionale maggiore ha bisogno di un cambio generazionale. È un momento di transizione che può portare alla squadra dei momenti di difficoltà, ma credo che le giovani promettenti siano molto forti, e riusciranno a dare il contributo nelle competizioni a venire».

Tu che persona sei al di fuori dal rettangolo di gioco?
«Al di fuori dal calcio sono un’educatrice che lavora in un asilo nido, per me i bambini sono la mia passione, ma il lavoro mi porta via energie nel corso della giornata: alla sera, o all’allenamento, mi rendo conto di quanto il livello del calcio femminile si sia alzato, è molto difficile conciliare il mondo del pallone con quello del lavoro».

Che obiettivi vorresti ancora centrare in futuri?
«Vivo giorno per giorno, non so cosa mi riserverà il futuro. Ora voglio portare il Cittadella dove merita: vedremo se il 2023 ci riserverà delle sorprese».

Hai un messaggio da dare alle tue compagne del Cittadelle in vista della partita contro la Juve?
«Ad ogni mia singola compagna di squadra vorrei dire di lasciare da parte l’ansia da prestazione, e auguro ad ognuna di loro di divertirsi».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Cittadella Women e Ilaria Toniolo per la disponibilità.

Luisa Esposito, Independent: “Importantissimo giocare in una società che mi apprezza e nella mia città”

Credit: Independent

Luisa Esposito, attaccante di 24 anni, è arrivata quest’anno all’Indipendent, squadra campana del girone C di Serie C, dopo due stagioni tra Ternana e Chieti.
Abbiamo scambiato qualche parola con la stessa punta per capire le sue sensazioni per questa nuova avventura nel club di patron Carlo Astarita.

Luisa in estate è iniziata una nuova stagione. Quali erano i tuo obiettivi per questa stagione e quali quelli della società?
“Da diversi anni che mi cercavano, alla fine ho avuto motivi validi per andare a giocare all’Independent. Il presidente si è messo subito a disposizione e mi sembrava il momento adatto per compiere questo nuovo passo e fare questa esperienza in Serie C. Con loro sono molto contenta perché è un gruppo che lotta per ogni partita, si vince si perde restiamo sempre una squadra che sorride. E questo è qualcosa che oggi conta tanto. Il mio obbiettivo è fare bene a questa strada e contribuire con ottimi risultati.”

Prima parte di stagione abbastanza positiva per la vostra squadra a metà classifica. Com’è andata questa parte iniziale per voi?
“Fortunatamente ci stiamo allenando da agosto senza mai fermarci, abbiamo anche avuto momenti bui ma ci siamo rialzate da sole. Grazie anche alla grinta che ci ha dato Mister Elio ed Enzo brandi, che credono molto in quel che facciamo e sono sempre lì in qualsiasi circostanza. Quando stavamo un po’ calando psicologicamente e i risultati non premiavano, subito ci siamo riprese e abbiamo giocato come guerriere, credendo in quel che facevamo”.

Quale reputi la vostra migliore gara e quale quella che vorresti rigiocare?
“Per me la migliore gara è stata quella giocata con il Trastevere, abbiamo dominato in campo, abbiamo fatto capire chi comanda. Quella che rigiocherei sarebbe la partita con Palermo, molto combattuta ma finita con un pareggio anche se meritavamo la vittoria”.

Come valuti il raggruppamento C di questa stagione?
“Il raggruppamento già c’era perché la maggior parte di noi abbiamo sempre giocato insieme. Mi aspettavo comunque che saremmo state una bella squadra perchè siamo una bellissima realtà che sta crescendo man mano”.

Per te che annata è stata sino ad ora?
“Ci sono stati alti e bassi ma quando ci è andata male comunque ci siamo rialzate.  Ovviamente giocare nella tua città è sempre bello, poi fare parte di una società che ti apprezza per quello che sei vale ancora di più”.

Alla ripresa vi aspetta la gara da dentro o fuori in Coppa Italia con la Mediterranea Soccer e la trasferta di Cosenza. Che gare vi aspettate?
“Speriamo di far bene dopo la sconfitta con la Vis Mediterranea in cui abbiamo perso 2-0, ovviamente per noi questo è un derby e spero possiamo toglierci i sassolini dalle scarpe. Anche con il Cosenza si spera di portare a casa i 3 punti, si tratta di crederci fino alla fine come abbiamo sempre fatto. Credo nelle mie compagne di squadra e abbiamo fiducia una dell’altra”.

Francesca D’Addato, La 10 Futsal Livorno: “Ho grande fiducia in questa squadra e nella qualità delle mie compagne”

Nel girone B di Serie A2 di calcio 5 femminile La 10 Soccer, squadra della provincia di Livorno, occupa il quarto posto grazie ai 21 punti conquistati nelle prime 10 giornate di campionato. Nel team giallonero toscano abbiamo raggiunto Francesca D’Addato per una breve intervista, queste le dichiarazioni rilasciate della stessa calcettista classe ’98.

La D’Addato sulla nuova squadra
“Sono in questa squadra da settembre visto che lo scorso anno giocavo nell’altro girone con l’Academy Torino. Guardando il bacino di ragazze della squadra avevo grandi aspettative e le ho ancora! Si tratta di una squadra costruita da zero. Son poche le ragazze proveniente dalla vecchia rosa. Perciò l’aspetto da migliorare è sicuramente il gioco di squadra (conoscersi in campo è fondamentale mentre il punto di forza direi esperienza di molte delle giocatrici e soprattutto ‘grandi nomi’ e individualità che nella difficoltà possono far la differenza. Abbiamo fatto alcuni passi falsi in queste ultime partite che non ci hanno permesso di essere in vetta alla classifica, ma errare è umano e sbagliando si impara! Poi infortuni su infortuni che non ci hanno aiutato campionato durante, in primis il mio, visto che sono stata ferma più di un mese con il gesso per una frattura al polso,  e quello di Jessiquinha, che recupereremo si spera il 9. Ho grandi aspettative per questa ripresa”.

La pivot sul girone B
“Il nostro girone é abbastanza combattuto soprattutto lì al vertice! Sinceramente non me lo aspettavo, ma meglio così! Più è competitivo, più è divertente. .In vetta alla classifica c’è un grande equilibrio ! Perciò credo che i play-off saranno combattuti e potrà esser messo in discussione tutto. Questa prima parte di campionato ha dimostrato che ogni partita è una storia a sé stante non bisogna sottovalutare nessuno e soprattutto non bisogna abbassare mai la guardia”.

L’ex Torino sulla sua stagione
“A livello personale non mi ritengo soddisfatta. Sento di poter dare molto di più a questa squadra. La causa credo sia l’infortunio arrivato nel derby contro il Pisa e da lì 40 giorni ferma con il braccio ingessato. Sono anche la più giovane della squadra, con meno esperienza rispetto alle mie compagne. Spero di ‘spaccare’ dopo questo stop natalizio. Dobbiamo riprendere dalla voglia della prima gara dove avevamo il sangue agli occhi e tanta voglia di giocare dopo i mesi estivi senza futsal, ma quella c’è sempre, ad ogni partita! Si devono cercare di limitare gli errori come quelli contro l’ Arzachena: dopo aver dominato tutta la partita e sciupato tanto sotto porta è arrivato il pareggio gli ultimi 10 secondi per una distrazione, 1-1 e 2 punti fondamentali persi per strada. Alla mia squadra auguro tanto divertimento e soprattutto sorrisi! Si sa, se ci si diverte si possono vincer partite ad occhi chiusi”.

Arrivo di spessore per l’Orvieto FC: annunciato il portiere Ilke Nellie Dick Brandsma

Credit Photo: Orvieto

L’Orvieto F.C. conclude la propria campagna acquisti con l’ingaggio del portiere olandese Ilke Nellie Dick Brandsma (classe 2001). Dopo l’addio del portiere Angela Ruotolo (classe 1993), ceduta al Ravenna Women (che milita in Serie B), l’arrivo di un nuovo estremo difensore rappresenta un importante colpo di mercato per la squadra umbra. La giovane atleta è alta 1.81 cm, ha giocato nello Standard de Liège ed è reduce da due stagioni negli Stati Uniti in cui ha vestito la maglia del Northwestern Ohio. Le sue caratteristiche tecniche sono la precisione, la sicurezza ed il possesso di un ottimo piede.

La matricola umbra sta lottando per la salvezza e l’arrivo di tre nuovi elementi in squadra (Quirini, Minutello e Brandsma) potrà contribuire in modo positivo al proseguimento della stagione in corso (campionato di Serie C – girone B). Il prossimo appuntamento è fissato per il 15 gennaio per il match tra l’Orvieto ed il Portogruaro Calcio.

Katia Mattarel: “Ricordo le parole di Bertolini e Guarino prima del mio esordio in A, scudetto al Milan? Gruppo fantastico”

Per la rubrica “A pranzo con l’Ospite” abbiamo avuto il piacere di intervistare in esclusiva  Katia Mattarel.

Abbiamo scambiato qualche battuta con l’ex calciatrice che in carriera vanta uno scudetto con il Milan vinto nella stagione 98-99. A riguardo la classe ’79 ricorda: “Nella stagione dello scudetto, Supercoppa e Coppa Italia restano tante emozioni e ricordi. Avevo compagne di alto livello e belle persone anche fuori dal campo per non parlare di mister Tabacchi una gran bella persona. In quel campionato non giocai molto ma è stato uno degli anni in cui ho imparato di più anche se qualcuno pensa che non si possa imparare giocando poco. Guardando capisci tanto e io avevo davanti mezza Nazionale dell’epoca e anche chi non lo era era molto forte. È vero a 20 anni vuoi giocare ma se ti impegni in allenamento e rubi un po’ dalle tue compagne vedrai che si migliorerà. Ringrazio tutte le ragazze che erano con me, il mister e il massaggiatore Giuliani, anche lui gran bella persona, per avermi dato questa possibilità”.

L’ex calciatrice che oltre al rossonero del Milan ha vestito anche le casacche di Como, Fiammamonza, Nuoro, Geas, Tradate, San Severino Marche e Caprera ricorda due momenti particolari dell’inizio della sua carriera: “Ho avuto la fortuna di aver fatto tante esperienze, Milan a parte. Ad esempio la finale con l’Under 18 di mister Margutti al Fiammamonza. Arrivammo alle semifinali giocando a Sassari e vincendo con la Torres 5-2 con il ritorno a Monza concluso 6-0 nell’anno in cui abbiamo primeggiato nel campionato Under 15. Ricordo poi la prima convocazione in Serie A sempre a Monza con il mister Gianni Radaelli che mi chiamava Banzai vista la tanta grinta messa in campo. Il mister, con Bertolini e Guarino fuori, mi disse in quell’occasione che avrei giocato. Ricordo che ero intimorita anche per il mio carattere all’epoca molto introverso. Poi arrivarono Rita e Milena che mi diedero tranquillità dicendomi di giocare come sapevo. Un ringraziamento va a loro per la fiducia datami”.

Katia poi una volta terminata la sua carriera da giocatrice ha continuato ad allenare sedendo sulle panchine di Ausonia, Oreno, Fiammamonza e Brugherio: “In realtà i primi passi da allenatore risalgono a tanti anni fa con la squadra del mio paese cioè Oreno di Vimercate. Stare in campo e in panchina ti apre due mondi simili ma molto diversi. Stare dall’altra parte ti porta a non capire le scelte e il pensiero di un allenatore che parte dalla preparazione all’allenamento in base alle qualità delle ragazze. Io ho allenato sia prime squadre ma mi sono innamorata del mondo dei più giovani. Si tratta di un mondo che mi ha sempre affascinato perché rispetto ai grandi vedi i progressi giorno dopo giorno e questo ti regala tante soddisfazioni. Diciamo che allenare è come se fosse la mia seconda vita e il calcio il campo la mia seconda casa”.

L’ex terzino e difensore centrale sulla Serie A di oggi invece ha la sua idea: “La serie A è molto più equilibrata di qualche anno fa. Diciamo che con l entrata del professionismo e delle squadre maschili probabilmente c’è un qualcosa in più. Le ragazze si possono allenare tutti i giorni e fare quasi o solo quello. Roma e Inter hanno fatto un gran bel lavoro negli ultimi anni ora si vedono i frutti mentre la Juventus rimane sempre favorita almeno sulla carta. Ma a me piacciono Inter e Roma”.

La chiusura della Mattarel è sulla maglia Azzurra: “La Nazionale è in fase di cambiamento. Milena sta cercando di inserire nuove leve ma è un processo non facile e tanto meno veloce. Ci vuole tempo. In bocca al lupo a lei e a tutto lo staff. Io spero, nonostante l’entrata delle squadre professionistiche nel femminile, che il nostro calcio rimanga puro e naturale a differenza del maschile dove spesso si esagera in tanti comportamenti in campo”.

Beach Soccer, Roberto Desini: “In ambito femminile conferme nel 2023 per Campionato e Coppa Italia”

Il Beach Soccer della Lega Nazionale Dilettanti inizia al meglio i festeggiamenti per i 20 anni di vita.

Il Coordinatore del Dipartimento BS LND Roberto Desini ha condiviso con le società un  tassello importante che il Dipartimento ha inserito nel mosaico agonistico del 2023:”Ogni anno introduciamo una novità. Oltre alle competizioni storiche Serie A, Coppa Italia, Supercoppa e Campionato Femminile, insieme alla conferma della terza edizione dell’Under 20 e la seconda Coppa Italia femminile con la prima Supercoppa nel 2023 anche i giovani si giocheranno la loro prima coccarda tricolore. Le premesse per una grande stagione ci sono tutte. C’è grande entusiasmo, la presenza di tante società a questa riunione ne è la migliore testimonianza”.

Il Presidente Giancarlo Abete ha confermato l’impegno della LND nello sviluppo della disciplina:” La Lega Nazionale Dilettanti vive di collegialità che trova la sua massima espressione in questi momenti di confronto per promuovere una logica strategica d’investimento sul territorio. La conferma del nostro impegno riguardo la disciplina si traduce nel rafforzamento di tutte le componenti del Dipartimento con un coinvolgimento a tappeto di tutte le aree geografiche tramite organi di rappresentanza come la Consulta e la partecipazione di tutti i Comitati Regionali. Un nuovo assetto che allarga la visione strategica creando nuovi collegamenti per valorizzare il lavoro della LND sul territorio”.

Lo stesso coordinatore Roberto Desini, a nome del Dipartimento, dello staff e dei partner del beach soccer griffato FIGC – Lega Nazionale Dilettanti, augura alle Società, ai beachers, ai promotori, agli sponsor e agli appassionati tutti, un sereno Natale e un 2023 ricco di successi sportivi e soddisfazioni personali.

Primo arrivo in difesa per l’Apulia Trani: ecco Maria Paola Mazzoni

Nuovo arrivo in casa Apulia: ad aprire questo 2023 ci pensa Maria Paola Mazzoni, terzino classe 2002, in grado di giocare sia a destra sia a sinistra.
Arriva in prestito dalla Fiorentina, squadra dove è cresciuta e che l’ha fatta esordire in serie A nel 2021.
Prospetto interessante, tanto da essere entrata quattro volte nel Roster della Nazionale Italiana Under 16 nel 2016.
L’Apulia Trani continua a lavorare per rinforzare una rosa che ha bisogno di una buona dose di determinazione per affrontare questa seconda parte di stagione.

Flavia Annese, Pero: “Qui mi sento importante e ho ritrovato molti stimoli che avevo perso nelle precedenti stagioni”

Nel girone A di Serie A2 di calcio 5 femminile il Pero, squadra della provincia di Milano, occupa il quarto posto grazie ai 21 punti conquistati nelle prime 10 giornate di campionato. Nel team biancoblu lombardo abbiamo raggiunto Flavia Annese per una breve intervista, queste le dichiarazioni rilasciate della stessa calcettista classe ’94.

L’ex Kick Off sulla nuova avventura
“Sin dalle prime chiacchierate con il patrón Badini e, subito dopo, dai primi allenamenti con la squadra, ho avuto l’impressione di una società ambiziosa e di un gruppo solido, per cui le aspettative, e di conseguenza l’asticella degli obiettivi, sono sempre state piuttosto alte. Qui ho ritrovato molti stimoli che avevo perso nelle precedenti stagioni, tra cui l’emozione di lottare con le compagne per un obiettivo comune e sentirmi parte importante di un progetto. Penso che questo stato emotivo si sia riflesso nelle prestazioni, sono contenta di quanto fatto finora e voglio fortemente continuare a tenere alto il livello per aiutare la squadra. Alla mia squadra auguro di continuare la striscia di risultati positivi iniziata prima della pausa, di esprimere il suo massimo potenziale e di togliersi tantissime soddisfazioni.

L’ex Bisceglie sul girone A di Serie A2
“Il girone A di serie A2 per me è un girone nuovo, per cui non sapevo bene cosa aspettarmi, ma sono piacevolmente colpita dal livello generale delle squadre. È un campionato molto equilibrato, come si evince dalla classifica molto corta, nessun risultato è scontato; insomma, le condizioni migliori per tenere sempre alta la tensione ed esprimersi al meglio. Al termine della stagione ci saranno i playoff con un sistema ad eliminazione diretta tra le migliori squadre dei 4 gironi, per cui credo sia inevitabilmente molto insidioso ed imprevedibile. Adesso, però, penso sia prematuro pensarci, non ci nascondiamo, sicuramente arrivarci è un obiettivo che ci poniamo, ma ora dobbiamo affrontare una partita alla volta; in termini cronologici, poi, l’obiettivo più vicino e a cui teniamo tantissimo è quello della qualificazione ai preliminari di Coppa Italia”.

La classe ’94 sulla sua squadra
“La squadra si sta comportando bene grazie al gran lavoro dello staff, in primis della nostra allenatrice Priscila e all’impegno di tutto il gruppo che, pur essendo nuovo in molti suoi elementi, si sta compattando in campo e fuori. Questo l’aspetto migliore; quello da migliorare credo sia l’approccio alle gare. Fnora abbiamo perso solo una volta, contro la L84. Non abbiamo sfruttato tantissime occasioni e, pur avendo comunque recuperato il risultato, abbiamo lasciato punti per strada per colpa di alcune disattenzioni; in estrema sintesi ci sarebbero serviti più attenzione è più cinismo. Tra le partite giocate meglio l’ultima contro lo Jasnagora nonostante una situazione di estrema emergenza, con la rotazione cortissima ed una situazione emotiva complessa dovuta alle notizie che ci giungevano dal Brasile, ciascuno di noi, incluso mister Tiralongo chiamato a sostituire Priscila, ha tirato fuori una prestazione maiuscola di grande testa e cuore”.

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