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Alessandro Spugna dopo la sconfitta con il Wolfsburg: “Partita di grande coraggio, sono orgoglioso della mia squadra”

Photo Credit: Domenico Cippitelli

Coach Spugna ha parlato ai media del club alla fine della trasferta della Women’s Champions League contro il Wolfsburg elogiando, nonostante il risultato, la prestazione della sua squadra. Ecco le sue parole.

“Sono assolutamente orgoglioso della mia squadra. Abbiamo fatto la partita che dovevamo. In questi match quando commetti qualche piccolo errore, alcune giocatrici non ti perdonano. Forse il risultato non è così giusto, abbiamo fatto una partita di grande coraggio, mettendo in campo tutte le nostre armi, ma ci sta. Dobbiamo portarci dietro sempre più consapevolezza”.

La Roma può stare a questi livelli:
“Sì, assolutamente. A parte dieci minuti del secondo tempo in cui la partita si è un po’ chiusa, il resto della gara è stato fatto bene, con personalità. È quello che più ci interessava. Ora il match con il St. Polten sarà decisivo, ma lo sapevamo che poteva essere così”.

Su cosa si porta via la squadra alla partita:
“Ci portiamo fiducia. Consapevolezza in più, come dicevo prima. Giocare contro queste squadre ti fa crescere, migliorare, è quello che chiediamo a questa Champions. Vogliamo continuare a fare partite di questo livello e portare esperienza e consapevolezza in più”.

Silvia Tremolada, Cus Bicocca: “Abbiamo consapevolezza e mezzi per poter fare meglio”

Photo Credit: Silvia Tremolada

La Cus Bicocca sta cercando di difendere con le unghie e con i denti la permanenza in Eccellenza Lombardia, dato che è al terz’ultimo posto con otto punti. Il suo percorso attuale dice una vittoria, otto sconfitte e cinque pareggi, quest’ultimo arrivato nel penultimo turno di andata grazie al 2-2 arrivato contro il Città Di Varese: alla doppietta della biancorossa Rebecca Mauro, le bianconere hanno risposto con i gol di Rosangela Salvo e di Silvia Tremolada. Quest’ultima è una centrocampista classe ’93 e, attualmente, ha messo a referto tre gol in campionato. La nostra Redazione ha raggiunto Silvia per risponderci ad alcune domande.

Silvia cos’è per te il gioco del calcio?
«Il calcio per me è stato parte fondamentale della mia formazione e della mia crescita. Mi ha insegnato valori e dato vere lezioni di vita».

Come hai capito di essere una calciatrice?
«Credo di aver chiesto per la prima volta di essere iscritta ad una scuola a calcio a cinque anni, e da lì in poi non ho mai praticato altri sport. E con un papà che ha sempre fatto l’allenatore, diciamo che sui campi da gioco ci sono cresciuta».

Perché hai voluto diventare una centrocampista?
«Direi che più che una scelta è stato il risultato di un’evoluzione nel corso degli anni, ho giocato in diversi ruoli ma quello in cui mi sento di esprimermi meglio è in mezzo al campo».

Ti va di raccontarci il tuo percorso calcistico?
«Come dicevo, ho iniziato a giocare a calcio quando avevo sei anni. Nel 2000 di scuole calcio femminili nemmeno si parlava, per cui ho giocato nella squadra maschile della mia città fino ai dodici anni. Poi, per questione di età, sono passata nelle giovanili del Fiammamonza dove ho giocato per cinque anni, dalle Giovanissime alla Primavera. Dopodiché ho smesso per un certo periodo e ripreso qualche anno fa con il calcio a sette».

Cosa ti ha spinto quest’anno a far parte della Cus Bicocca?
«Questa estate mi è arrivata la proposta dal Cus Bicocca alla conclusione di una stagione straordinaria e io, dopo una parentesi nel calcio a sette, ho deciso di rimettermi in gioco e riprendere il percorso nel calcio “vero” che avevo abbandonato, forse, un po’ troppo presto. E, grazie al gruppo che ho trovato e in cui mi sono inserita, ora posso dire di aver preso la decisione giusta».

Parliamo dell’attuale stagione in Eccellenza del Bicocca, e attualmente la squadra è al terz’ultimo posto. Piazzamento in linea con i tuoi obiettivi?
«Diciamo che il piazzamento che per ora ha la squadra nel campionato sta stretto un po’ a tutti, perché abbiamo consapevolezza e mezzi per poter fare meglio, e l’obiettivo da qui in poi è proprio questo».

Silvia Tremolada in azione durante una partita giocata con la Cus Bicocca (Photo Credit: Silvia Tremolada)

Domenica la Cus ha bloccato sul 2-2 il Città di Varese. Secondo te è stato un pari giusto?
«È stato un pareggio al termine di una partita molto intensa e combattuta da entrambe le parti. Certamente noi cercavamo i tre punti che, a causa di vari episodi, non sono arrivati, ma ne usciamo comunque con delle consapevolezze e delle conferme che faranno da base per le prossime partite».

Inoltre, nella gara contro il Varese ci hai messo lo zampino, perché hai segnato un gol. Ti va di parlare della rete realizzata alle varesine?
«Domenica il mio gol è arrivato alla fine di una serie di azioni in cui cercavamo il pareggio dopo aver subito il 2-1 in apertura di secondo tempo. Si sa che in area i palloni sono sempre pericolosi, e bisogna saper leggere l’azione ed essere sempre pronti per sfruttare l’occasione giusta. E domenica è successo proprio questo».

Restando in tema di marcature, tu sei andata a referto per tre volte. Contenta del tuo attuale score?
«Non mi sono mai posta come obiettivo primario il numero di reti, ma c’è sempre una certa soddisfazione nel contribuire positivamente al risultato finale».

Tra pochi giorni si chiude il girone d’andata e il Bicocca ospiterà il Cesano. Quanto conta, dal tuo punto di vista, questo match?
«La partita di domenica è importante, perché veniamo da due prestazioni in cui abbiamo ritrovato consapevolezze che vogliamo portare avanti e sviluppare nelle prossime partite».

Che impressioni hai sul campionato lombardo di Eccellenza ad un turno dalla conclusione del girone d’andata?
«Il campionato di Eccellenza di quest’anno è un campionato molto competitivo, con grandi personalità e squadre preparate, ma ha dimostrato che non si può dare nulla per scontato e chiunque rischia di pagare caro ogni svista o errore».

Che ambizioni può avere il calcio femminile in Lombardia?
«Il calcio femminile in Lombardia sta crescendo molto in questi anni; la mia speranza è che possa continuare a crescere in modo organico, con la collaborazione di tutti gli addetti ai lavori, per creare un ambiente di crescita personale e calcistica per bambine e ragazze che da quest’anno possono anche permettersi di sognare di diventare professioniste».

Com’è la tua vita fuori dal campo?
«Fuori dal campo, applico le dinamiche del gioco di squadra, adattabilità e creatività al mio lavoro di Graphic Designer in un’agenzia creativa. Anche lì la collaborazione e la voglia di mettersi in gioco come singoli hanno un’importanza fondamentale per il successo dei progetti che vengono sviluppati».

Che sogni vorresti ancora centrare in futuro?
«In questo momento non penso a grandi sogni, ma piccoli obiettivi che passo dopo passo, giorno dopo giorno, possiamo raggiungere per toglierci qualche soddisfazione».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la Cus Bicocca e Silvia Tremolada per la disponibilità.

Debora Civalleri, Pinerolo: “L’ultima partita di Coppa Italia è andata bene”

Credit: Pinerolo

Si è tenuta domenica 4 dicembre allo stadio Barbieri di Pinerolo la sfida di Coppa Italia tra il Pinerolo femminile e l’Independiente Ivrea. Le piemontesi si sono imposte sulle avversarie per 2-0 con le marcature di Tamburini e Ceppari.

Siamo riusciti a intervistare nel post-partita la calciatrice Debora Civalleri del Pinerolo. Così ha commentato il match ai nostri microfoni: “Abbiamo cercato di giocare più palla a terra e certi movimenti provati in allenamento e in campo si sono visti. Volevamo fare bene anche se non era il campionato. Abbiamo cercato anche di fare un po’ di turnover per far rifiatare alcune ragazze. Siamo soddisfatte. Infatti, soprattutto le ragazze nuove stanno cercando di apprendere quello che il Mister vorrebbe in campo e ciò man mano si sta vedendo. Speriamo di continuare così”.

Prosegue dicendo: “Il campionato è molto difficile. A differenza dell’anno scorso, penso non ci sia una squadra favorita per la vittoria. Noi, come l’Orobica, il Pavia, la Solbiatese e la Freedom stiamo lottando per centrare l’obiettivo, ma bisogna guardare di partita in partita, perché partite semplici non ce ne sono. Tutte le squadre, infatti, hanno le proprie armi da giocarsi”.

Conclude: “La prossima gara contro il Pavia è sicuramente molto importante. Dovremo giocare molto di squadra e lasciare meno spazio possibile a loro che sono una squadra molto organizzata con giocatrici di alto livello. Spero sia una bella gara da vedere”.

Non ci resta quindi che attendere la sfida tra il Pavia e il Pinerolo femminile.

Domenico Barone, Torino: “Oggi si è rivisto il vero Toro, le ragazze hanno giocato come sanno”

Photo Credit: Edoardo Covone

“Oggi si è rivisto il vero Torino”. Mister Domenico Barone è visibilmente soddisfatto delle sue atlete e non potrebbe essere diversamente, considerata l’ottima prestazione collettiva delle tesserate granata.

“Rispetto ad una settimana fa, le mie ragazze hanno ritrovato la testa e, con essa, anche la voglia di giocare come sanno” commenta il tecnico, che poi prosegue svelando come “negli ultimi allenamenti avevamo studiato una nuova disposizione tattica, per ovviare ai problemi che ci aveva creato il Pianezza nella scorsa partita, ma poi le tante defezioni ci hanno costretto a tornare al classico 4-4-2”. Effettivamente, sono state molte le giocatrici di casa che hanno dovuto rinunciare alla gara: l’ultima a solo mezz’ora dal fischio d’inizio…

Sempre secondo il condottiero torinista, le ragazze scese in campo “hanno saputo applicare tutto quanto avevamo prestabilito, con un approccio meno fisico e più tecnico, basato su di un maggior contenimento ed una ridotta spinta da parte degli esterni bassi”.

Per un allenatore, non è mai consigliabile fare delle classifiche di merito ed anche in quest’occasione Barone non vuole sottrarsi alla tradizione: ma non nasconde che “le reti sono state tutte bellissime, anche se la doppietta di Elisa (Molinar Min, n.d.r.) è stata un vero e proprio spettacolo”. Particolare soddisfazione, il mister lo dimostra anche nel confronto delle prestazioni di Zappone e Capello, che “si sono espresse in maniera veramente fantastica”.

Anche per Paola Carofalo, allenatrice in seconda della compagine granata (ma dal mister titolare, definita quale “preziosa collaboratrice”) non può che sottolineare il proprio gradimento per la prestazione del Torino Women: “Tutte le ragazze hanno giocato benissimo, mettendo in campo una voglia ben diversa rispetto alla gara d’andata: tutte molto convinte e convincenti!”. Insomma, una prova “ di carattere, nonostante la notevole emergenza dell’organico”.

All’uscita del terreno di gioco, invece, Mario Bizzocco (l’allenatore della squadra sconfitta) ha replicato con un secco “No”, alla richiesta di un commento sul match. Sulla soglia degli spogliatoi, però, lo stesso tecnico ha acidamente proseguito con la frase “Il commento fatelo sulle dimensioni del campo, che sono irregolari, e sull’illuminazione, che vale tre candele…”.

A tal proposito, non siamo in grado di sapere se le società Pianezza presenterà ricorso avverso all’omologazione del risultato odierno, ma grazie alla disponibilità della dirigente responsabile del Club granata, Silvia Santagiuliana, abbiamo avuto modo di verificare la documentazione relativa all’omologazione del terreno di gioco, da parte della F.I.G.C.

Il fascicolo, datato 19 dicembre 2019, certifica le dimensioni del campo in metri 98 per 50,5, mentre per quanto concerne l’illuminazione specifica solo essere dotato di quattro piloni destinati all’uso, senza dare una valutazione in “lumen” o “lux” della luce prodotta. Ma, siccome la documentazione si chiude con un “verbale di omologazione” che conferma la validità dell’utilizzo per la terza categoria, non vi è motivo di ritenere che le recriminazioni del signor Bizzocco siano giustificate.

C5, Serie A2: Jasnagora, San Michele e Nox sempre al comando. Cade Foligno, pari Perugia

Vincono entrambe in trasferta le prime due della classe del girone A di Serie A2 Femminile: nell’ottava giornata l’imbattuto Jasna passa di misura (3-2) con il San Marino Academy, più largo il successo dell’Infinity (4-0) contro il Santu Predu, così il distacco fra la prima e la seconda rimane sempre di tre lunghezze. Nel girone B momentaneamente in testa c’è l’Arzachena, ok 5-2 contro lo Shardana, ma l’incontro della capolista Virtus Ciampino, sotto 2-1 in casa della Sabina Lazio, è stato sospeso causa condensa che ha reso impossibile la continuazione della gara. Succede di tutto nel girone C: dopo sette successi di fila, l’Atletico Foligno viene sorpreso in casa dal Chiaravalle, ma il Perugia (1-1 nella trasferta contro il Santa Maria Apparente) ne approfitta parzialmente, mancando l’aggancio e portandosi solo a -2.

TUTTO SECONDO COPIONE – La settima giornata del girone D non ha portato sorprese: la Virtus Cap San Michele ha vita facile (4-0) in esterna con il Team Scaletta, il Nox Molfetta soffre all’inizio ed è costretta a rincorrere il Futsal Ragusa, ma esce fuori alla distanza, prendendo il largo nella ripresa e vincendo 6-2.

Palermo: ipotecato nettamente il primo turno di Coppa Italia contro l’Academy Sant’Agata

Il Palermo femminile da spettacolo sul campo del “Comunale Fresina” di Sant’Agata di Militello (ME), dominando la gara d’andata del turno eliminatorio di Coppa Italia, vincendo per 6 a 0.

La sfida inizia subito in discesa per le rosanero che sono passate in vantaggio dopo appena 32′ secondi con il tocco sotto porta di Chiara Dragotto su assist di Sandra Palermo. Il raddoppio è arrivato al minuto 44, con la firma di Roberta Renda servita da Dragotto con un ottimo recupero palla. Alla ripresa, al 47′, la solita Dragotto vede il portiere avversario fuori dai pali e la sorprende con un pallonetto, 0-3 e doppietta per la numero 9 rosanero. Al 78′ è invece Diana Coco a calare il poker. Il quinto gol è arrivato su punizione di Marta Lucia Collovà al minuto 88. Nel finale, Roberta Renda ha chiuso i conti firmando la sua doppietta personale.

Il ritorno si giocherà l’8 gennaio in casa del Palermo, che ha però già ampiamente ipotecato il passaggio del turno agli ottavi di finale.

Domenica 11 appuntamento in casa per la tredicesima giornata di campionato contro il Chieti Femminile.

Yanitsa Ivanova nuovo innesto del Real Meda

Photo Credit: Real Meda

Yanitsa Ivanova è una nuova calciatrice del Real Meda. Nata il 5 gennaio 2001, Yanitsa di ruolo difensore centrale arriva dall’Orobica Bergamo e gioca per la Nazionale femminile bulgara.

Undici le presenze in Nazionale maggiore, di cui 10 hanno visto la calciatrice impegnata nelle qualificazioni ai Mondiali 2023. Sono quattordici, invece, le presenze in Nazionale U19 e U17.

Cresciuta nell’NSA Sofia, squadra di vertice nel campionato bulgaro, Yanitsa ha giocato tredici match in Women’s Champions League. Nel suo palmares conta quattro campionati vinti, e due Women’s Cup conquistate.

Yanitsa ora è pronta a vivere questa nuova avventura tra le Black Panthers.

Napoli Femminile: Pelota de Trapo, il progetto che porta con sé il “calcio con valori”

Credit: Napoli Femminile, Matilde Copetti, Federica Veritti.

“Pelota de Trapo”, il progetto di Play for Change portato avanti da Scholas e dalla FIGC in collaborazione con il Napoli Femminile, prosegue a pieno ritmo. Dopo l’esperienza del “summer camp”, l’avventura continua al Kodokan in Piazza Carlo III a Napoli: venti bambini si avvicineranno al calcio e si alleneranno seguendo il metodo Futval, ovvero il “calcio con valori” (tra i quali la preparazione dell’atleta, la resilienza, il rispetto, l’onestà). La collaborazione  proprio al Kodokan prevederà anche l’ausilio degli istruttori del club azzurro (Pietro Matafora, Giuliano Grilli, Miriam Carandente e Namy Franzese) che sono stati “formati” proprio per insegnare il “futval”. A partire da questo lunedì e fino a febbraio tutte le settimane gli allenatori del Napoli Femminile saranno al Kodokan per sostenere il progetto Pelota de Trapo, proprio come hanno fatto oggi alla presenza delle calciatrici della prima squadra Matilde Copetti e Federica Veritti.

Maruša Sevšek, Anita Prederi e Laura Dolfini lasciano il Lumezzane Women

Photo Credit: FC Lumezzane Women

Il Lumezzane Women, dopo il successo ottenuto nel primo turno del Girone 15 di Coppa Italia Serie C contro il Real Meda, di prepara a scendere in campo domenica ospitando, nel tredicesimo turno di campionato, il Padova.

Tuttavia, la squadra allenata da Nicoletta Mazza, dopo aver preso Lucrezia Salimbeni e Guya Vavassori, ha dovuto salutare tre componenti del gruppo valgobbino. La società ha infatti annunciato che Maruša Sevšek, Anita Prederi e Laura Dolfini lasciano il club lumezzanese durante la sessione di mercato invernale.

Maruša è una centrocampista slovena classe ’95 ed era approdata in terra valgobbina a settembre dopo aver giocato lo scorso anno con la divisa dello Spezia. Anita è anch’essa una centrocampista nata nel 2003 e giunta anche lei in questa stagione al Lume, mentre Laura è un difensore classe ’92 ma, a differenza di Sevšek e Prederi, dice addio alla divisa rossoblù dopo tre stagioni e quattro gol.

Giulia Domenichetti, coach San Marino: “Le ragazze hanno interpretato la gara nel migliore dei modi”

Credit: San Marino Pagina Ufficiale Facebook

Un bel poker quello segnato domenica sul grande schermo nel campo del Tavagnacco che non è riuscito a sfuggire al treno sammarinese; la voglia di riscatto dopo la prestazione nel derby ha portato a galla il risultato, nonostante il rammarico delle due reti delle padrone di casa che forse potevano essere evitate e la difficoltà nel giocare su un campo d’erba naturale, aspetto non rientrante nelle abitudini delle titane. Lo spiega anche la coach della squadra Giulia Domenichetti durante un’intervista: “le ragazze hanno riportato in campo quello sul quale abbiamo lavorato in settimana e direi che hanno interpretato la gara nel migliore dei modi in un campo non facile anche (campo in erba naturale che ha un po’ appesantito, non siamo abituate), però sono state brave. Le prestazioni in trasferta su campi in erba naturale non ci avevano molto soddisfatto fino ad ora, questa volta è andata bene quindi un altro taboo sfatato, speriamo. Sicuramente volevamo riscattare l’atteggiamento poco propositivo e poco combattivo del derby, però (lo dico dall’inizio dell’anno) il nostro obiettivo sarebbe di trovare continuità, quindi evitare queste prestazioni altalenanti, anche se la squadra è nuova, giovane, quindi è anche un po’ normale”.

A proposito del cambio proposto nel secondo tempo dice: “avevamo soluzioni in panchina, gli abbiamo dato spazio e direi che con i primi tre cambi avevamo calato un po’ il ritmo. C’erano giocatrici un po’ stanche sulle gambe, quindi con i primi tre cambi abbiamo ripreso la gara: peccato per il secondo goal che poteva essere evitabile, perché dobbiamo imparare quando abbiamo una partita in controllo a non compiere leggerezze”.

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