Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 2251

Un punto di carattere: il Padova recupera e riprende il risultato in casa del Venezia FC

Via Taliercio fa da cornice ad una gara che come sempre porta con sè aspettative sportive elevate e una buona dose di carica data dal sempre affascinante scontro in chiave derby fra Venezia e Padova.

Le biancoscudate arrivano alla gara reduci da una prestazione opaca contro il Riccione e sono chiamate al riscatto.

Il primo tempo vede le padrone di casa molto in palla, fin dai primi minuti impongono infatti un ritmo alto e un possesso palla rapido e dinamico che mette in difficoltà il Padova. Al settimo minuto Polonio devia su corner la prima conclusione che incrocia lo specchio della porta a seguito di una buona in percussione da destra delle arancio nero verdi.

Ancora queste ultime al 22esimo sfiorano di nulla il vantaggio quando, su rapido cambio fronte l’esterno, liberato sulla fascia sinistra, apre troppo il tiro e la palla esce di cm.

Al minuto successivo però il Venezia non riserva la stessa cortesia e si porta in vantaggio.

Ancora le padrone di casa vanno vicino al raddoppio al 28esimo quando, sempre su progressione sulla fascia destra, la gran botta si stampa prima sulla traversa, poi sulla linea e poi esce dallo specchio mantenendo così invariato il tabellino.

Alla mezz’ora si vede il Padova che, con Servetto dalla fascia destra, serve un traversone che attraversa l’intera area di rigore fino a finire sui piedi di Carli: la punta biancoscudata controlla e prova a sorprendere Pinel sul primo palo che però fa buona guardia. Azione fotocopia del Padova qualche minuto dopo, sul pallone si avventa di nuovo Carli che in area viene travolta dall’estremo difensore. Dal dischetto va Capitan Fabbruccio che stavolta è imprecisa e spara sopra la traversa il potenziale gol del pareggio. Quasi allo scadere, la legge d’oro del calcio “gol sbagliato gol subito” sempre destinata a fare il suo corso ma su cross, l’incornata della punta Veneziana esce ancora una volta di nulla a lato di Polonio.

Si riprende con il secondo tempo e il Venezia al quinto minuto sembra ipotecare la gara con il gol del doppio vantaggio.

All’ottavo però da corner, le stesse padrone di casa si fanno del male da sole e su autogol concedono la rete che riapre la gara.

La fase centrale della frazione vede le arancio nero Verdi mantenere stabilmente il possesso del pallino del gioco contro tuttavia un Padova paziente, ben schierato che chiude ogni corridoio di passaggio e sfrutta le ripartenze per creare la giusta chance per lasciare il segno.

Al quarto d’ora ci prova Spinelli che, su progressione sulla fascia destra, serve un invitante pallone a Carli, di prima intenzione trova sì la deviazione ma troppo debolmente.

Arrivano quindi i cambi da parte di mister Montresor che in successione sostituisce Michelon, Lovato e Servetto per Costantini, Dal Fra e Callegaro per un Padova a trazione decisamente anteriore.

La scommessa ripaga le aspettative e poco dopo la mezz’ora, ancora da calcio piazzato, Capitan Fabbruccio si fa perdonare l’errore dal dischetto trovando il tap in e il gol del 2 a 2.

Sul finale trema il Padova quando quasi allo scadere, sfruttando un rapido rovesciamento di fronte, il Venezia libera l’esterno che a tu per tu con Polonio in uscita quasi al limite dell’area, apre troppo la conclusione che si infrange a fil di palo.

Termina così una gara che vede un Padova resiliente, in grado di incassare e reagire: dopo un primo tempo di sofferenza rispetto ad un Venezia quadrato e pulito nelle giocate, trova il gol del pari prima e la lucidità che porta alla rete del definitivo pareggio.

Il punto strappato in un campo ostico come quello del Venezia FC fa morale e riscatta l’ultima prestazione poco brillante delle biancoscudate che ora sono chiamate al turno di Coppa Italia. Altro derby in vista per domenica 4 dicembre in Via Vermigli contro il Vicenza.

Titolari: Polonio, Servetto, Fabbruccio, Biasiolo, Carli, Rizzioli, Balestro, Spagnolo, Spinelli, Lovato, Michelon

A disposizione: Dal Fra (28 st), Costantini (21 st) Ranzato, Taverna, Doná, Mele, Baroldi, Martello, Callegaro (33 st).

Salvatore Colantuono, coach Cittadella Women: “Le ragazze devono reagire a testa alta, il campionato è lunghissimo”

Photo Credit: Youtube Cittadella Women

Il Cittadella Women ha perso in casa della Lazio per 3-0, ma le granata hanno affrontato le biancocelesti a viso aperto, sapendo di sfidare una delle formazioni accreditate alla promozione in Serie A.

Questo lo sa bene l’allenatore delle padovane Salvatore Colantuono che, tramite i canali ufficiali del club veneto, ha analizzato il match: “Era una partita già difficile e complicata in partenza. Quando vieni a giocare delle partite così importanti, non voglio trovare alibi, ma con Kongouli con pubalgia, Ferin che ha una lussazione alla spalla e ormai da tre-quattro settimane sta lavorando col tutore e l’abbiamo rischiata ma non è in condizione. Da un mese e mezzo abbiamo fuori Dahlberg e Kiamou. Venire qua, a Formello, in questo tempio del calcio, con ogni servizio disponibile per fare calcio, ti fa capire quanta differenza ancora ci sia tra le società professionistiche pronte per la A e le piccole realtà come il Cittadella. Dobbiamo essere orgogliosi del nostro percorso, tutti i complimenti ce li prendiamo volentieri. Le ragazze devono reagire a testa alta, il campionato è lunghissimo, il nostro percorso di crescita non finisce in questa gara. Dobbiamo continuare a stupire, a migliorarci, cercando di crescere anche in partite come queste molto difficili“.

Domenica ci sarà il Brescia, che nel pochi giorni fa ha perso contro il Chievo per 3-1, ma coach Colantuono la vede così: “Andremo ad affrontare un’altra big del girone, che è il Brescia, attualmente attardata in classifica ma è una delle squadre più forti che c’è in Serie B. Dovremo fare molta attenzione, speriamo di avere qualche giocatrice a disposizione in più, per dare anche respiro a quelle che adesso stanno giocando sempre. Massima attenzione, massima serenità nonostante il risultato, perché stiamo facendo anche più di quanto previsto inizialmente, ma non ci si deve mai accontentare, quindi andremo ad affrontare il Brescia come qualsiasi altra partita“.

Massimo Spagnolli, Trento: “Perdiamo uno scontro diretto, gli episodi ci hanno penalizzato”

photo credit: Daniele Panato

La sconfitta di Genova ha certamente lasciato il Trento Calcio Femminile con l’amaro in bocca, per via delle numerose occasioni create nel primo tempo che sono sfumate oltre la linea di fondo e per il cinismo con cui le avversarie hanno messo a segno le cinque reti. A conclusione del match – chiusosi al terzo di recupero sul 5-2 in favore del Genoa – Massimo Spagnolli, mister della formazione trentina, ha parlato ai microfoni del club. Questo un estratto delle sue parole:

“È stata una gara dai due volti: siamo partiti con l’atteggiamento giusto e abbiamo avuto numerose occasioni, ma poi non abbiamo trovato continuità. Abbiamo preso un pareggio troppo “scolastico” e poi gli episodi ci hanno penalizzato indirizzando in modo negativo la partita. Abbiamo provato a raddrizzarla nel secondo tempo ma non ce l’abbiamo fatta, diciamo che loro sono state brave a concretizzare le occasioni che hanno avuto e noi meno, soprattutto nel primo tempo. Perdiamo uno scontro diretto e dobbiamo cercare di analizzare questa gara per preparare al meglio la prossima partita contro l’Arezzo, al Briamasco, in cui sarà importante tornare a fare risultato”.

Mister Brutti, Vis Civitanova: “La Vis Pesaro è una squadra di livello, nonostante il risultato cuore e grinta non sono mai mancati”

La Vis Civitanova, dopo una prova generosa, viene fermata per 1-6 dalla Vis Pesaro.

Nella seconda giornata di ritorno della Coppa Marche Eccellenza Femminile, le rossoblù davanti al pubblico amico si arrendono contro una compagine di livello dopo aver lottato per 90 minuti.

Mister Giuseppe Brutti si presenta all’appuntamento con alcune defezioni e le rossoblù partono anche bene però le ospiti piazzano un uno-due micidiale con Crinelli e Cinti. Al 9′ tocca alla scatenata Crinelli siglare il 3-0 che indirizza il match a favore delle ospiti. Silvestrini al 21′, ex di turno, e ancora Crinelli, poker finale per lei, chiudono il primo tempo sullo 0-6. Nella ripresa parte meglio la compagine pesarese ma le rossoblu tengono botta. Al 67′ episodio chiave con l’espulsione di Fabi per proteste: la Vis sfrutta la superiorità numerica e nel finale sigla il gol della bandiera con la botta da lontano di Giretti.

Ci prendiamo di positivo il secondo tempo dove, nonostante lo svantaggio, abbiamo tenuto botta – commenta mister Giuseppe BruttiAvevamo di fronte una squadra di livello e lo ha dimostrato anche oggi. Nonostante alcune nostre assenze le ragazze ci hanno messo cuore e grinta e questi sono aspetti che non devono mancare mai“.

VIS CIVITANOVA: Iacopini, Ferrini, Recanati (65′ Salvatorelli), Ecca, Fermani, Bracalente, Babucci (45′ st Catini), Brutti, Pende (72′ Fiscarelli), Giaconi (45′ st Buratti), Giretti
All. Brutti

VIS PESARO: Maroccini, Fiorella (74′ Mazzitello), Marcucci, Ferri, Mughetti (59′ Ghelfi), Venerandi, Crinelli, Cinti (84′ Orazi), Fabi, Livi (59′ Maffei), Silvestrini A disp. Lisotta, Scatassa
All. Cennerilli

Reti: 3′, 9′, 35′, 37′ Crinelli, 4′ Cinti, 21′ Silvestrini, 91′ Giretti (Vis Civitanova)
Note: Espulsa al 67′ Fabi per proteste

Tutti i record in UEFA Women’s Champions League

Photo Credit: Andrea Amato

Guarda tutti i record in UEFA Women’s Champions League/Coppa UEFA femminile.

Vincitrici della Women’s Champions League
UEFA Women’s Champions League:
2022 (Torino): Lyon – Barcelona 3-1
2021 (Goteborg): Barcelona – Chelsea 4-0
2020 (San Sebastián): Wolfsburg – Lyon 1-3
2019 (Budapest): Lyon – Barcelona 4-1
2018 (Kiev): Lyon – Wolfsburg 4-1 dts
2017 (Cardiff): Lyon -Paris Saint-Germain 0-0 dts, 7-6 dcr
2016 (Reggio Emilia): Lyon – Wolfsburg 1-1 dts, 4-3 dcr
2015 (Berlino): Frankfurt – Paris Saint-Germain 2-1
2014 (Lisbona): Wolfsburg – Tyresö 4-3
2013 (Londra): Wolfsburg – Lyon 1-0
2012 (Monaco): Lyon – FFC Frankfurt 2-0
2011 (Londra): Lyon – Turbine Potsdam 2-0
2010 (Madrid): Turbine Potsdam – Lyon 0-0 dts, 7-6 dcr

Coppa UEFA femminile:
Finali in due partite
2009: Duisburg Zvezda-2005 6-0/1-1 (tot. 7-1)
2008: FFC Frankfurt – Umeå 1-1/3-2 (tot. 4-3)
2007: Arsenal – Umeå 1-0/0-0 (tot. 1-0)
2006: Frankfurt – Turbine Potsdam 4-0/3-2 (tot. 7-2)
2005: Turbine Potsdam – Djurgården 2-0/3-1 (tot. 5-1)
2004: Umeå – FFC Frankfurt 3-0/5-0 (tot. 8-0)
2003: Umeå – Fortuna Hjørring 4-1/3-0 (tot. 7-1)
Finale unica
2002 (Frankfurt): Frankfurt – Umeå 2-0

Titoli (per squadra)
8 Lyon (FRA)
4 Frankfurt (GER)
2 Turbine Potsdam (GER)
2 Umeå (SWE)
2 Wolfsburg (GER)
1 Arsenal (ENG)
1 Barcelona (ESP)
1
Duisburg (GER)Presenze in finale (per squadra)
10 Lyon (FRA)
6 Frankfurt (GER)
5 Umeå (SWE)
4 Turbine Potsdam (GER)
4 Wolfsburg (GER)
3 Barcelona (ESP)
2
Paris Saint-Germain (FRA)
1 Arsenal (ENG)/Chelsea (ENG)/Djurgården (SWE)/Duisburg (GER)/Fortuna Hjørring (DEN)/Tyresö (SWE)/Zvezda-2005 (RUS)
Maggior numero di presenze in semifinale
12 Lyon (FRA)
8 Frankfurt (GER)
7 Umeå (SWE)
7 Wolfsburg (GER)
6 Arsenal (ENG)
6 Paris Saint-Germain (FRA)
6 Turbine Potsdam (GER)
Maggior numero di presenze ai quarti di finale
14 Arsenal (ENG)
13 Lyon (FRA)
10 Frankfurt (GER)
10 Wolfsburg (GER)
8 Umeå (SWE)
Titoli (per nazione)
9 Germania
8 Francia
2 Svezia
1 Inghilterra
1 Spagna
Presenze in finale (per nazione)
17 Germania
12 Francia
7 Svezia
3 Spagna
2 Inghilterra
1 Danimarca/Russia
(due presenze in finale per la Germania nel 2006, due presenze in finale per la Francia nel 2017)
Titoli per giocatrice
8 Wendie Renard/Eugénie Le Sommer (Lyon)
Giocatrici che hanno disputato la finale

Maggior numero di presenze in finale (per giocatrice)
10 Wendie Renard (Lyon)
Le presenze nelle finali in due partite contano come una sola presenza

GIOCATRICI
Migliori realizzatrici per edizione (comprese le qualificazioni)
2021/22: Alexia Putellas (Barcelona) 11
2020/21: Jenni Hermoso (Barcelona), Fran Kirby (Chelsea) 6
2019/20: Vivianne Miedema (Arsenal), Emueje Ogbiagbevha (Minsk), Berglind Thorvaldsdóttir (Breidablik) 10
2018/19: Pernille Harder (Wolfsburg) 8
2017/18: Ada Hegerberg (Lyon) 15
2016/17: Zsanett Jakabfi (Wolfsburg), Vivianne Miedema (Bayern München) 8
2015/16: Ada Hegerberg (Lyon) 13
2014/15: Célia Šašić (FFC Frankfurt) 14
2013/14: Milena Nikolić (ŽFK Spartak) 11
2012/13: Laura Rus (Apollon Limassol) 11
2011/12: Camille Abily, Eugénie Le Sommer (both Lyon) 9
2010/11: Inka Grings (Duisburg) 13
2009/10: Vanessa Bürki (Bayern München) 11
2008/09: Margrét Lára Vidarsdóttir (Valur Reykjavík) 14
2007/08: Vira Dyatel (Kharkiv), Patrizia Panico (Bardolino Verona), Margrét Lára Vidarsdóttir (Valur Reykjavík) 9
2006/07: Julie Fleeting (Arsenal) 9
2005/06: Margrét Lára Vidarsdóttir (Valur Reykjavík) 11
2004/05: Conny Pohlers (Turbine Potsdam) 14
2003/04: Maria Gstöttner (Neulengbach) 11
2002/03: Hanna Ljungberg (Umeå) 10
2001/02: Gabriela Enache (Codru Anenii Noi) 12

Migliori marcatrici assolute
59 Ada Hegerberg (Stabæk/Turbine Potsdam/Lyon)
51 Anja Mittag (Turbine Potsdam/Rosengård/Paris Saint-Germain/Wolfsburg)
48 Conny Pohlers (Turbine Potsdam/FFC Frankfurt/Wolfsburg)
47 Eugénie Le Sommer (Lyon)
46 Marta (Umeå/Tyresö/Rosengård)
43 Camille Abily (Montpellier/Lyon)
42 Lotta Schelin (Lyon/Rosengård)
41 Kim Little (Hibernian/Arsenal)
40 Nina Burger (Neulengbach)
39 Hanna Ljungberg (Umeå)

Classifica presenze assoluta
105
Wendie Renard (Lyon)
88 Alex Popp (Duisburg/Wolfsburg)
84 Ramona Bachmann (Umeå/Rosengård/Wolfsburg/Chelsea/Paris Saint-Germain)
84 Eugénie Le Sommer (Lyon)
81 Sarah Bouhaddi (Paris FC/Lyon/Paris Saint-Germain)
81
Camille Abily (Montpellier/Lyon)
81 Amandine Henry (Lyon)
77
Emma Byrne (Arsenal)
75 Saki Kumagai (Frankfurt/Lyon/Bayern München)
74 Anja Mittag (Turbine Potsdam/Rosengård/Paris Saint-Germain/Wolfsburg)
73 Lara Dickenmann (Lyon/Wolfsburg)
70
Élodie Thomis (Montpellier/Lyon)
70 Marta Torrejòn (Espanyol/Barcellona)
SQUADRE
Maggior numero di partite giocate
126 Lyon (FRA)
101 Arsenal (ENG)
85 Brøndby (DEN)
84 Wolfsburg (GER)
80 Frankfurt (GER)
Maggior numero di vittorie
99 Lyon (FRA)
59 Wolfsburg (GER)
59 Arsenal (ENG)
54
Frankfurt (GER)
48 Barcelona (ESP)
Comprese le vittorie ai supplementari, non comprese le vittorie ai rigori
Maggior numero di gol segnati
445 Lyon (FRA)
283 Arsenal (ENG)
252 Wolfsburg (GER)
236 Frankfurt (GER)
236
Turbine Potsdam (GER)
Maggior numero di partecipazioni (su un massimo di 21, incluso 2021/22)
20 KÍ Klaksvík (FRO)
20 SFK 2000 Sarajevo (BIH)
19 Brøndby (DEN)
19 Gintra Universitetas (LTU)
19 Sparta Praha (CZE)
Il KÍ ha disputato le prime 17 edizioni; il Sarajevo nel 2022/23 ha partecipato per la 20esima edizione consecutiva
PARTITE
Record di affluenza
91.648 – Barcelona – Wolfsburg, andata semifinale 2021/22, Barcellona
91.553 –
Barcelona – Real Madrid, ritorno quarti 2021/22, Barcellona
50.212
– Lyon – FFC Frankfurt, finale 2011/12, Monaco
46.967 – Barcellona – Bayern, fase a gironi 2022/23, Barcellona
43.255 – Paris – Lyon, ritorno semifinale 2021/22, Parigi
Vittoria più ampia
Apollon – Ada Velipojë 21-0 (qualificazioni 2012/13)
Maggior numero di gol in una partita
8 Milena Nikolić (ŽFK Spartak) – Goliador-Real (qualificazioni 2014/15)

Primavera: l’Inter perde posizioni collocandosi in quarta, Milan e Roma si confermano. Trento forte nel girone A

Credit: Figc

I club del campionato Primavera sono tornati in campo nel passato week-end per giocare i match validi per l’ottava giornata. Seguono i risultati delle varie competizioni.

In Primavera 1 spiccano le solite apri classifica: Roma e Milan lasciano incassare troppe reti alle squadre sfidanti; risultato di 9 a 1 per la Roma con l’Hellas Verona ed il 5 a 0 delle rossonere con il San Marino. Napoli vincente contro un Tavagnacco che non porta nessun risultato (3 a 0 per lui). Inter stavolta sconfitto 1 a 2 con le juventine e scende in quarta posizione. Pareggio di 1 a 1 tra Parma e Lazio e tra Sassuolo e Fiorentina.

Nel girone A della primavera 2 il Como si conferma prima in graduatoria e trionfa in partita contro il Trento (7 a 1); Brescia vincente con il Genoa (3 a 0) e con 13 punti in terza posizione , 1 a 2 tra Cittadella e Sampdoria.

Primavera 2 (girone B): 1 a 0 tra Cesena e Apulia Trani (collocate, rispettivamente, in seconda e terza posizione in classifica), 2 a 1 tra Ternana e Ravenna. L’Arezzo, stabile in prima, giocherà con la Torres il giorno 8 dicembre per la medesima giornata.

I prossimi appuntamenti previsti per la giornata 9 di campionato sono:

  •  per la Primavera 1 Fiorentina/Parma – Hellas Verona/Sassuolo – Juventus/Napoli – Lazio/San Marino – Milan/Roma – Tavagnacco/Inter
  • per la primavera 2 (girone A) Brescia/Cittadella – Chievo Verona/Trento – Como/Genoa
  • Girone B Cesena/Arezzo – Ravenna/Apulia Trani – Sassari Torres/Pomigliano

Molfetta: le biancorosse cadono contro le campionesse d’Italia per 0-3

La Femminile Molfetta non riesce nell’impresa e in un PalaPoli gremito è il Città Di Falconara a conquistare il bottino pieno. Sconfitta 3-0 ma con una prestazione che ha comunque strappato applausi.
L’avvio di gara vede le ospiti prendere il controllo del gioco, ma la difesa pugliese è attenta e ordinata, con Gabriela Oselame che salva sulle conclusioni da fuori di Erika Ferrara e Silvia Praticò. Le biancorosse provano a essere pericolose in ripartenza, Angelica Di Biase anticipa Roberta Giuliano lanciata a rete ed è decisiva a chiudere lo specchio in uscita su Nuria Gómez. Al riposo si va sullo 0-0.
La ripresa segue l’andamento del primo tempo, ma dopo tre minuti e mezzo Tainã Santos rompe gli equilibri con una prodezza in banda e col pallone dritto sotto l’incrocio dei pali. Passano meno di due minuti e Nathalia Rozo buca la difesa biancorossa per il 2-0. Qui arriva la reazione della Femminile Molfetta, Giuliano colpisce una traversa clamorosa, Di Biase è superlativa sul tiro da fuori di Giuseppina De Marco. Mister Iessi si gioca la carta del portiere di movimento, ma il portiere marchigiano sventa su Ellen Castro, Giuliano e Tais Alves e al 17’37’’ Rozo sfrutta l’assenza del portiere per il 3-0 finale.
A fine gara applausi a scena aperta per le biancorosse che hanno tenuto testa ad una corazzata come il Falconara. Nel prossimo turno Castro e compagne renderanno visita all’Irpinia.

FEMMINILE MOLFETTA-CITTÀ DI FALCONARA 0-3 (pt 0-0)

FEMMINILE MOLFETTA: Oselame, Amanda, Castro, Giuliano, Plevano, Gomez, De Marco, Sabatino, Alves, Ion, Soldano, Boukaleb. All. Iessi

CITTÀ DI FALCONARA: Dibiase, Taty, Praticò, Rozo, Ferrara, Peroni, Pirro, Zepponi, Pereira, Taina, Dal’Maz, Polloni. All. Neri

MARCATRICI: st 3’25” Taina (F), 5’18” Rozo (F), 17’37” Rozo (F)

AMMONITE: Pereira (F), De Marco (M), Amanda (M), Taina (F), Plevano (M), Giuliano (M)

ARBITRI: Francesco Saverio Mancuso (Lamezia Terme), Fabrizio Andolfo (Ercolano), crono: Antonio Dimundo (Molfetta)

Fiammamonza sconfitto all’inglese dall’Independiente Ivrea

Photo Credit: Giorgio Baratti

Nuova sconfitta per il Fiammamonza che, nella dodicesima giornata del Girone B di Serie C, perde in casa contro l’Independiente Ivrea col risultato di 2-0.

Le biancorosse tengono inviolata la porta per tutta la prima frazione di gioco, ma le epoderiesi sbloccano due minuti dopo l’inizio della ripresa quando la capitana della formazione ospite Monica Dreon, sugli sviluppi di un corner, porta in vantaggio le arancioni, per poi chiudere la gara a quindici minuti dal novantesimo, grazie al colpo di testa di Martina Ambrosi. Le brianzole, invece, rimangono in dieci nel finale di gara per la doppia ammonizione comminata a Tasca.

Le ragazze di Zagaria sono ancora penultime con tre punti, e nel prossimo turno andranno sul campo del Pontedera che, domenica, hanno perso in casa del Freedom per 6-0.

FIAMMAMONZA: Carrusci, Gritti (64′ Canobbio), Valtorta (73′ Cappello), Tasca, Bertoni, Dattero (39′ Bertini), Cama, Baratti, Ienna, Ferraro (59′ Guidi), Riva (69′ Contessotto). A disp: Messori, Valtolina, De Pieri, Castellani. All: Zagaria.
INDEPENDIENTE IVREA: Mognol, Sterrantino, Laura Boccardo, Sala, Trabucco (45′ Gonnet), Giulia Dreon, Ambrosi, Gennari (75′ Faudella), Montecucco (82′ Fogo), Giachetto (87′ Demargherita), Monica Dreo (86′ Bionaz). A disp: Scicli, Di Bitonto, Giorgia Boccardo, Mussano. All: Di Bartolo.
ARBITRO: Falleni di Livorno.
MARCATRICI: 47′ Monica Dreon (IND), 75′ Gennari (IND).
AMMONITE: Baratti (FIA), Carrusci (FIA), Gritti (FIA), Ambrosi (IND).
ESPULSA: Tasca (FIA, per doppia ammonizione)

Eccellenza: ottima la Doverese, bene anche Virtus Padova. Campionato Piemonte fermo, c’è la Coppa Italia

Tredicesima giornata di Campionato Eccellenza lombardo che anche questa settimana non prevede sostanziali cambiamenti sul podio: prima della classe resta la Polisportiva Monterosso, che questa settimana porta a casa 36 punti e la vittoria per 3-1 con Lesmo. In seconda posizione abbiamo la Doverese con 33 punti e la schiacciante vittoria per 7-1 sulla Polisportiva Oratorio 2 B . In terza posizione ancora il Calcio Lecco 1912 con 29 punti più la vittoria per 2-1 contro al Cus Bicocca.

Andiamo ora sul versante veneto, girone A: anche qui ritroviamo le stesse squadre di settimana scorsa con la Real San Massimo in testa alla classifica e 24 punti e al secondo posto proprio la sua sfidante ovvero la Villafranchese (con 19 punti), la partita è finita 2-0 in favore della Real San Massimo.
Girone B: nessun cambio in prima posizione dove ritroviamo la Bassanese che resta a quota 20 punti, il match che avrebbe dovuto poi disputare con la Spinea 1966 è stato rinviato. In seconda posizione resta la Virtus Padova che con 19 punti, si porta a casa anche la bella vittoria per 5-1 sulla Nuova Virtus.

Sul lato piemontese il campionato è momentaneamente fermo per la sosta natalizia(riprenderà il 5 febbraio), non manca però la Coppa Italia da seguire dove troviamo la Bulè Bellinzago che stravince sul Novara Women per 6-1, il Pianezza che vince sul Torino Women per 2-1, la Femminile Juventus Torino che batte per 2-1 il Cit Turin Lde, Moncalieri che straccia per 19-0 Piossasco, Il Foot Ball Club Rivese che vince per 4-1 sulla Musiello, il Racco 86 perde con 1-3 contro l’Area Alba Calcio Roero e infine l’Alessandria W che vince 3-0 sulla Novese Calcio Femminile.

Infine andiamo sul lato Trentino Alto-Adige in cui troviamo pochi cambiamenti nella classifica: al primo posto svetta ancora la Südtirol con 31 punti e la vittoria per 11-0 sulle Voran Leifers , in seconda posizione troviamo ancora l’Azzurra San Bartolomeo che si porta a casa 26 punti e la vittoria per 2-1 sulle Neugries, in terza posizione ancora l’Isera con 25 punti e la vittoria per 2-0 sulla Brixen Obi.

Noemi Sobrino, Femminile Juventus Torino: “Il calcio è uno solo e va amato ed assecondato in tutte le sue sfumature”

Credit: Femminile Juventus Torino

Una passione nata con lei e che, insieme a lei, non si è mai fermata nonostante gli infortuni e le tante difficoltà. Stiamo parlando di  Noemi Sobrino, attaccante classe 2000 della Femminile Juventus Torino nonchè anche suo capitano, che si è raccontata a noi sulle sue origini calcistiche, sul suo presente nella società bianconera e sull’attuale situazione del calcio femminile in Italia.

Noemi cosa ti ha fatto innamorare del calcio?
“In verità non c’è stato un momento particolare in cui io mi sia appassionata al gioco del calcio, la mia è una passione innata. Tant’è che ho racconti dei miei genitori in cui ricordano che da quando ho iniziato a parlare ho iniziato a chiedere di giocare a calcio.”

Hai mai incontrato delle difficoltà nel tuo percorso calcistico?
“Assolutamente sì, a partire dai tanti infortuni che hanno sempre accompagnato la mia esperienza sui campi da calcio e che, di volta in volta, mi hanno tenuta lontano dal rettangolo di gioco per diversi mesi.”

Se sì, come le hai superate?
“Tanta voglia di lavorare, rimettersi in gioco e tornare più forte di prima. Alla fine, è sempre stata più forte la voglia di giocare rispetto ad una possibile paura di recidiva. La mia, oltre che essere una passione, è diventata negli anni la fondamentale valvola di sfogo della mia vita.”

Descrivici il tuo percorso finora…
“Credo che la parola giusta possa essere “emozionante”. Non sono mancate appunto le emozioni, belle o brutte che fossero. Mi riferisco all’esordio in prima squadra con l’allora Albese calcio femminile a soli 14 anni, quando militava in serie B, all’esperienza in Turchia per le Olimpiadi giovanili sempre nell’anno dei miei 14, alla qualificazione in serie B con la Femminile Juventus Torino o ancora all’esperienza del Torneo delle Regioni in rappresentativa regionale under 15, alle qualificazioni nazionali primavera per tre anni di fila qui alla Femminile Juventus Torino. Insomma, ci sono state davvero tante esperienze ed emozioni, che spero di collezionare ancora aiutando la mia squadra nel suo cammino verso le fasi finali dei playoff e della coppa Italia di quest’anno. Sarebbero piacevoli esperienze ed emozioni da aggiungere al mio “palmarès”.”

Come sei arrivata in questa società?
“Nel luglio 2015 l’Albese calcio femminile ci fece arrivare un comunicato che la squadra non si sarebbe più formata. È stata una vera e propria doccia fredda a meno di un mese dal primo ritiro stagionale, ma tramite il mio mister di allora ho comunque avuto l’opportunità di approdare qui alla Juventus.”

Come ti trovi alla Femminile Juventus Torino?
“Mi sono sempre trovata bene, ormai sono circa sette anni che sono qui. Tante persone sono arrivate, tante altre se ne sono andate, ma io sono comunque rimasta qui, fidandomi dell’ambiente sano che tra staff e ragazze cerchiamo ogni anno di creare e ricreare. C’è poi Roberta Municchi che è sempre stata con me sia in primavera, sia in prima squadra ed è diventata, negli anni, un enorme valore aggiunto alla mia permanenza.”

Al momento c’è una sosta per il campionato, la Coppa Italia fa quindi da padrone: ieri avete vinto per 2-1 contro il Cit Turin LDE mentre l’ultima partita di campionato è stata davvero incredibile con ben 13 reti portate a casa di qui 4 tue. Che bilanci puoi fare per il momento (sia personali che sulla squadra)?
“Come dicevo prima, l’obbiettivo comune di staff e ragazze è sicuramente quello di raggiungere le fasi finali di entrambe le competizioni (coppa Italia e campionato) ed ovviamente, perché no, di vincerle anche. Per quanto riguarda il campionato abbiamo fatto un buon girone di andata e dobbiamo esserne contente, ma non è ancora finita, il girone di ritorno è lungo e sicuramente le altre squadre cercheranno di fermarci con tutti i loro mezzi. Noi siamo contente di ciò che stiamo costruendo partita dopo partita, ma non vogliamo fermarci qui. Vogliamo dimostrare il carattere che abbiamo continuando a “divertirci e far divertire giocando a calcio”, come dice sempre il nostro Mister Stefano Serami. Personalmente, è importante aver trovato e continuare a trovare la continua via del goal sentendo la fiducia delle mie compagne dopo l’ennesimo rientro da un infortunio. Sicuramente le ultime quattro reti in campionato hanno fatto piacere, la volontà è quella di migliorarsi ancora e dare sempre di più partita dopo partita. Dal lato della Coppa Italia, invece, fare un bilancio successivamente ad una sola partita disputata è difficile. Però è stato dimostrato carattere ancora una volta nonostante la squadra fosse decimata da problemi differenti.”

Che rapporto hai con le tue compagne e lo staff?
Ho un rapporto molto bello. C’è comunicazione tra di noi compagne ed anche tra noi ragazze e lo staff. Il confronto ci fa crescere ed insieme stiamo creando un ambiente sano venendoci molto incontro nelle varie necessità e difficoltà. Abbiamo tutti gli stessi obbiettivi e questo è fondamentale per una squadra. Sappiamo che in caso di necessità, ognuna di noi può trovare un punto di riferimento tra le ragazze ed all’interno dello staff stesso. Ovviamente ci sono sempre persone con cui si lega di più e persone con cui si lega di meno all’interno di un gruppo, ma quello che succede al di fuori del rettangolo di gioco non deve influenzare ciò che capita nell’impianto sportivo e penso che tutte noi siamo abbastanza brave a tenere a mente questa differenza.”

Il calcio femminile spesso si scontra con il mondo dei pregiudizi e questo molte volte frena un genitore la cui figlia vorrebbe giocare a calcio. Com’è stata questa cosa per te?
“In verità io non sono stata bloccata dai pregiudizi, per fortuna. Di base c’è sempre stato che a livello familiare a nessuno di noi, nonni compresi, è mai piaciuto minimamente il calcio. Alla fine, però, non è stato così impossibile convincere i miei genitori; quindi, non posso assolutamente parlare di pregiudizi da parte loro, anzi, dove non ce la faceva mia mamma ad accompagnarmi nei vari impegni, subentrava subito mio papà. Sono stati fondamentali nella mia vita calcistica, mi hanno sempre seguita senza mettersi in mezzo e lasciandomi libera di praticare lo sport che volevo.”

Quale tipo di atteggiamento consiglieresti alle generazioni future (o anche attuali!) di adottare nei confronti del calcio femminile?
“Sento parlare spesso di “inclusione” ultimamente e da un lato ne sono più che d’accordo, mentre dall’altro penso che il problema del calcio femminile non siano le generazioni future, quanto più quelle passate. Alla fine, il movimento del calcio femminile sta crescendo perché sta crescendo la curiosità verso questo lato dello sport e sta crescendo la volontà di conoscere meglio ciò di cui è capace di suscitare. Consiglierei quindi di continuare a coltivare questa curiosità, di aver continuamente voglia di conoscere i volti più famosi di questo sport, senza porsi mai dei pregiudizi o precludersi la possibilità di capire da sé cosa voglia dire “calcio femminile”. Bisogna sì parlare di inclusione, ma allo stesso tempo consiglierei di trattare le calciatrici esattamente come i colleghi uomini. Lo sport è uno e va amato ed assecondato in tutte le sue sfumature.”

In che modo il professionismo sta aiutando il calcio femminile (ma soprattutto le atlete coinvolte)?
“Il professionismo è approdato pochi mesi fa in serie A femminile e con l’auspicio che questo possa diffondersi alle serie minori, penso che comunque sia stata una bella pagina scritta nella storia del calcio femminile. Le atlete della massima serie hanno voglia di farsi sentire e di cambiare il mondo del calcio una volta per tutte; quindi, è sicuramente una nota positiva ed un ampio riconoscimento per loro. Spero che chi di dovere, non si dimentichi che esistono le serie minori (B, C, D), l’impegno ed i sacrifici sono gli stessi (se non di più dovendo spesso coniugare calcio e lavoro/studio), di conseguenza sarebbe bello se anche le altre atlete potessero giovare degli stessi trattamenti.”

Che hobby hai fuori dal campo?
“Diciamo che ho due principali hobbies, lo snowboard e la fotografia. Entrambi hanno sempre accompagnato il calcio nella mia vita, ma è normale che abbiano sempre trovato meno spazio rispetto ad esso a causa dei ripetuti impegni calcistici e dello studio, parte quest’ultima, estremamente fondamentale per me. Mi piace però godermi al 100% i pochi momenti che gli dedico perché mi aiutano a riossigenare la mente, a staccare la spina e a scrollarmi di dosso le fatiche di tutti i giorni, grandi o piccole che siano. Posso dire che le cose sono tra di loro complementari. Ho bisogno che ci sia il giusto equilibrio tra di loro per essere serena.”

Un’ultima domanda, quali sono le giocatrici alle quali ti ispiri maggiormente e perché?
“A dire la verità non mi ispiro ad una sola giocatrice, mi piace rubare le qualità ed i movimenti di una piuttosto che di un’altra. Essendo un attaccante analizzo i diversi movimenti che vengono fatti a ridosso dell’area di rigore avversaria e cerco sempre di interiorizzarli e farli miei. Allo stesso tempo però, il fatto di non ispirarmi definitivamente ad una giocatrice in particolare, mi aiuta ad essere libera di metterci sempre “del mio” nelle cose che faccio.”

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la società della Femminile Juventus Torino e Noemi Sobrino per la loro gentile disponibilità.

DA NON PERDERE...