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La Pink Bari ritorna alla vittoria: battuto il Cittadella Women

Partita che inizia con una Pink rivisitata rispetto alla partita precedente persa in casa contro il Cesena. Le maggiori modifiche sono in difesa con mister Mitola che decide di tenere in panchina dei punti chiave come Di Bari e Di Criscio. Bari propositivo nei primi minuti, le iniziative provengono quasi sempre dalla sinistra. Il Cittadella attende e cerca di ripartire in contropiede. La Pink si rende pericolosa anche se in maniera sterile con delle punizioni.
Cittadella che dal canto suo manca di precisione non sfruttando le poche occasioni create.
Pink che quando costruisce dal basso rischia troppo.
Nella prima mezz’ora le due squadre si studiano.
Nel corso di questo frangente Capitanelli si intestardisce un po’ con la palla regalando una rimessa laterale pericolosa al Cittadella che non la sfrutta come dovrebbe. Subito dopo le pugliesi si rendono pericolose in ripartenza, contatto in area di rigore ma per il direttore di gara non c’è nulla. Al 30’ e 38’ da segnalare due brutti scontri dove ad avere la peggio sono state due calciatrici della Pink.
Partita agonisticamente parlando molto intensa. Sullo scadere, alla fine del primo del tempo, su punizione arriva l’occasione più importante per la squadra pugliese che però non riesce a concretizzare.
Primo tempo che si conclude in parità, con nessuna delle due squadre che spicca particolarmente eccezion fatta per delle conclusioni dalla lunga distanza.
Migliori in campo alla fine dei 45 minuti Capitanelli, Strisciuglio e Fedotova.
Inizia il secondo tempo e la Pink parte forte, tiro di Fuhlendorf alto, ottima chance per andare in vantaggio.
Le ragazze di coach Mitola entrano con il piglio giusto. Al minuto 49 grande occasione per il Cittadella che in contropiede si divora il vantaggio, grazie anche all’ottimo l’intervento dell’estremo difensore biancorosso.
Al 52esimio la Pink passa in vantaggio. Azione manovrata con una serie di passaggi che mandano in tilt la difesa avversaria e che regalano il momentaneo vantaggio.
Tre minuti dopo la Pink punisce il Cittadella in contropiede e permette a Fuhlendorf di realizzare il la seconda rete personale della giornata.
Cittadella reagisce e al 57esimo accorcia le distanze. Punizione dal limite dell’area che viene sfruttata dall’attaccante granata. Cittadella 1 Bari 2
La difesa ha gestito male le marcature avversarie regalando spazi dove era necessario una maggiore copertura.
Al 62esimo ottima parata di Shore che salva le compagne e non sarà l’unico intervento degno di nota.
Al minuto 64 coach Mitola effettua il primo cambio, dentro Di Criscio e fuori Maffei ammonita nel secondo tempo.
Biancorosse che dal 70esimo rallentano i ritmi gestendo la fase di possesso palla, concedendo delle ripartenze alla formazione granta che fortunatamente è imprecisa.
In grande spolvero Shore che anche all’82esimo salva il risultato con un intervento non semplicissimo. Tiro dalla distanza velenoso.
Al 93esimo il Bari prova a chiudere i conti ma spreca con una conclusione di poco a lato.
Finisce l’incontro con il risultato di uno a due per la squadra pugliese, la quale conquista tre punti fondamentali per la lotta promozione in un campo ostico come quello del Cittadella.

Migliori in campo nel secondo tempo Shore autrice di due interventi e Fuhlendorf che regala la vittoria alle biancorosse grazie alla sua doppietta.
Nel complesso partita vivace, combattuta a viso aperto da entrambe le compagini. Ha avuto la meglio la Pink anche se i rischi corsi da quest’ultima sono stati tanti e parecchie volte evitabili. Pink cinica in fase di realizzazione.
Migliori in campo Capitanelli, Shore e Fuhlendorf.
La prima vero e proprio motorino della squadra, sempre attenta e precisa negli interventi in fase difensiva e in mezzo al centrocampo.
Shore fa da saracinesca, un vero e proprio felino tra i pali, non compie nessuna sbavatura.
Fuhlendorf, autrice della doppietta, nient’altro da aggiungere, glaciale sotto porta e con una rapidità notevole per una calciatrice estera che solo quest’anno si approccia al campionato italiano.
Da rivedere alcune situazioni in fase di impostazione, a volte gestite superficialmente possono portare a episodi che potrebbero compromettere il risultato della partita in negativo.
Bene coach Mitola che sceglie di dare spazio a chi aveva più energie, cambiando anche le gerarchie.
Scegliendo di schierare Larenza e Maffei le quali hanno sfruttato l’occasione.
In determinate circostanze potevano gestire o spendere meglio alcuni falli, ma le doti tecnico tattiche non sono in discussione, meriterebbero più spazio.
Risultato finale Cittadella 1 – 2 Bari
Peruzzo 57’ (Cittadella)
Fuhlendorf 52’-54’ (Pink Bari)
Pink che sale a quota 28 punti in classifica. Terzo posto a pari punti con il Chievo Verona. Vittoria che ha una doppia importanza visto il passo falso del Como. Il primo posto dista 10 lunghezze ma il sogno promozione rimane vivo. La Pink deve continuare così perché le inseguitrici non intendo perdere la zona alta della classifica.

 

Futsal Pescara: Belli e Rozo non bastano, il Bisceglie rimonta da 3-0 a 3-3

Termina 3-3 l’anticipo del diciannovesimo turno di Serie A di calcio a 5 femminile tra Pescara e Bisceglie. Adriatiche e pugliesi si dividono cosi la posta in palio con le ospiti a rimontare il momentaneo svantaggio per 3-0.
A passare in vantaggio al 4′ sono le abruzzesi che con Belli trovano l’angolino giusto dalla lunga distanza e raddoppiano poi con Rozo al 9′ dopo una bella azione di Ortega.
Un minuto prima di tornare negli spogliatoi c’è tempo per il tris di Belli, doppietta, rimontata dalla prima rete pugliese giunta pochi secondi dopo ad opera di Giugliano. Nella ripresa dopo una buona partenza delle locali arriva il break del Bisceglie che tra a cavallo del 10′ accorciano prima con Elpidio per trovare poi il pari con Marino.
Nei minuti finali il Pescara  inserisce Rozo come portiere di movimento alla vana ricerca della vittoria: termina però 3-3 con le biancazzurre seconde a quota 42 e il Bisceglie ottavo a quota 19.
FUTSAL PESCARA FEMMINILE-BISCEGLIE FEMMINILE 3-3 (3-1 p.t.)
FUTSAL PESCARA FEMMINILE: Sestari, Soldevilla, Coppari, Ortega, Rozo, D’Incecco, Belli, Guidotti, Boutimah, Esposito. All. Morgado
BISCEGLIE FEMMINILE: Oselame, Nicoletti, Jimenez, Giuliano, Elpidio, Montufo, Ion, Marino, Loth, Soldano, Uva. All. Di Chiano
MARCATRICI: 3’55” p.t. Belli (P), 9’04” Rozo (P), 18’05” Belli (P), 18’36” Giuliano (B), 8’10” s.t. Elpidio (B), 10’44” Marino (B)
AMMONITE: Ortega (P)
ARBITRI: Daniele Intoppa (Roma 2), Angelo Bottini (Roma 1) CRONO: Diego Loris Mitri (Albano Laziale)

Talking points | Milan – Juventus Women

La Juventus ha vinto tutte le ultime cinque sfide tra tutte le competizioni contro il Milan, dopo aver raccolto solo due successi nelle precedenti cinque.

Questa sconfitta per 1-6 è la più ampia nella storia del Milan tra tutte le competizioni.

La Juventus è la prima squadra capace di realizzare più di tre gol in una trasferta tra tutte le competizioni contro il Milan.

Cristiana Girelli è diventata la prima giocatrice della Juventus a segnare contro il Milan in tre diverse competizioni: prima di quest’ultima gara in Coppa Italia, aveva segnato in Serie A (5 ottobre 2020) e in Supercoppa Italiana (lo scorso 8 gennaio).

Quarto gol con la maglia della Juventus per Amanda Nildén, il secondo in Coppa Italia – entrambe le sue reti nella coppa Nazionale sono arrivate in trasferta.

Il 56% delle reti di Agnese Bonfantini in questa stagione con la Juventus è arrivato in Coppa Italia (5/9).

Credit Photo: Fabrizio Campagnoli 

Vivianne Miedema sulla guerra in Ucraina: “Sono necessarie azioni e non pensieri in questo momento”

Protagonista assieme a Paulo Dybala del progetto “Common Goal’s Team Up for Ukraine Emergency Response”, Vivianne Miedema dell’Arsenal Women ha parlato della necessità di agire per aiutare l’Ucraina e riportare la pace in quel paese: “Sono commossa per quanto sta accadendo negli ultimi giorni a livello di solidarietà nei confronti dell’Ucraina e per chiedere la pace. Il mio pensiero va a tutti coloro che sono stati colpiti da questa insensata invasione. Tuttavia, so che sono necessarie azioni e non pensieri, motivo per cui il Common Goal Team Up for Ukraine Emergency Response è così importante in questo momento”.

Manuela Giugliano, AS Roma: “Contenta del gol, ma soprattutto della vittoria”

Manuela Giugliano è stata intervista al termine di Empoli-Roma, andata delle semifinali di Coppa Italia. La centrocampista ha deciso il match con un suo gol.

Ecco le parole della numero 10 giallorossa.

“Partita molto intensa, ma l’importante era uscire con un risultato positivo dal campo.”
“Per noi questo è un risultato molto importante. Ci permette di affrontare una partita in casa nostra con più voglia e determinazione. È stato importante, ci sta dando molto fiducia vincere, stiamo avendo continuità anche in campionato”.

“Ci stai prendendo gusto a fare gol? E poi solo gol belli…”
“Per me questi gol sono quelli più facili…  Sono contenta di aver segnato e di aver contribuito alla vittoria. Adesso pensiamo a migliorare e a pensare ai nostri obiettivi”.

“Ci avevi provato anche in riscaldamento e ci eri riuscita a calciare una punizione.”
“In riscaldamento ci avevo provato e ci ero riuscita. Di solito quando in riscaldamento le sbaglio, in partita le segno. Stavolta era top”.

“Prima il Milan e poi il Sassuolo in campionato. Continua un cammino davvero intenso.”
“Queste partite a noi piacciono molto. Stiamo vincendo, stiamo continuando in settimana a lavorare bene, con il sorriso, una cosa che mi piace molto e che ci porta più determinazione in campo. Ci aspetta il Milan la prossima, la prepareremo al meglio”.

Credit Photo: Andrea Amato

Il Cortefranca piazza un altro colpo: Roberta Picchi e Simona Muraro espugnano la casa del Como Women

Prosegue senza sosta la marcia trionfale del Cortefranca, che centra la sua terza vittoria consecutiva, e il quinto risultato utile di fila, imponendosi sul campo del Como Women per 2-1.

Prima occasione di marca lariana, quando al 19′ Vergani e Di Luzio, sole davanti a Meleddu, non riescono a ribadire in rete. Le rossoblù passano due minuti dopo: Vivirito, dal limite dell’area, trova l’inserimento di Roberta Picchi che, davanti a Salvi, segna il gol dell’1-0. Le cortefranchesi piazzano al 35′ il raddoppio: Simona Muraro prende palla sulla trequarti comasca e, appena arrivata dentro l’area sulla sinistra, rientra e calcia di destro sul palo più lontano, dove Salvi non può arrivarci.

Le lariane accorciano le distanze al 49′ con la decima rete stagionale di Greta Di Luzio che, su filtrante di Carp taglia bene, incrocia e mette la sfera alle spalle di Meleddu. Al 58′ cross dalla destra per il Como, Carp colpisce di testa, Meleddu compie il miracolo tenendo il risultato in favore del Corte. A dieci minuti dalla fine ritorna in campo la franciacortina Andrea Scarpellini, che riabbraccia l’erba verde dopo più di un anno di assenza dovuto ad un infortunio.

Le ragazze allenate da Nicoletta Mazza, grazie a questo successo, salgono al quinto posto della Serie B, insieme al San Marino Academy, con ventisette punti, ipotecando di fatto l’obiettivo della salvezza in cadetteria.

Domenica prossima il Cortefranca andrà in casa del Cittadella che ieri ha perso in casa contro la Pink Bari per 2-1.

COMO: Salvi, Cecotti (64′ Taborda), Lipman, Rizzon, Vergani (89′ Roventi), Pastrenge, Kubassova (55′ Carravetta), Miriam Picchi (45′ Rigaglia), Beil (55′ Mariani), Carp, Di Luzio. A disp: Small, Bettineschi, Bianchi.  All: De La Fuente.
CORTEFRANCA: Meleddu, Vavassori, Brevi, Belotti (93’ Redolfi), Lacchini, Kiem, Valesi (80′ Scarpellini), Vivirito, Muraro (80′ Martani), Roberta Picchi (93’ Freddi), Asperti (76′ Zanetti). A disp: Ferrari, Gervasi, Valtulini, Giudici. All: Mazza.
ARBITRO: Moncalvo di Collegno.
MARCATRICI: 21’ Roberta Picchi (COR), 36’ Muraro (COR), 49′ Di Luzio (COM).
AMMONITE: Lipman (COM), Muraro (COR), Asperti (COR).
Photo Credit: ASD Cortefranca Calcio

Gran galà del calcio Associazione Italiana Calciatori 2021

Le shortlist dei potenziali vincitori

Portieri, difensori, centrocampisti e attaccanti – sia al maschile che al femminile – per due TOP 11 da sogno. E poi ancora Arbitro, Calciatore, Calciatrice, Allenatore e Società dell’Anno oltre al miglior Giovane di Serie B: fra due settimane l’annuncio di tutti i riconoscimenti per la stagione 2020-21

Dopo il lancio di “Vota il Gol by TIMVISION”, il sondaggio basato sulle preferenze dei tifosi che determinerà ilGol dell’Anno sia al maschile che al femminile su una rosa di 20 reti della stagione 2020-21, oggi è il giorno dell’annuncio delle shortlist ufficiali del Gran Galà del Calcio AIC 2021.
Il 17 marzo – giorno in cui verranno svelati in versione esclusivamente digitale sui canali social ufficiali del Gran Galà del Calcio AIC i vincitori dell’evento promosso dall’Associazione Italiana Calciatoripresieduta da Umberto Calcagno in collaborazione con l’agenzia di sport marketing ed eventi DA di Demetrio Albertini – vengono rese note le rose dei potenziali vincitori.

Presenti tutte le tradizioni categorie, a partire dalle TOP 11 sia al maschile che al femminile da cui usciranno i due TOP Player più votati – il Calciatore e la Calciatrice dell’Anno. Spazio poi all’Arbitro, all’Allenatore e alla Società dell’Anno a cui si aggiunge, come di consuetudine, il riconoscimento per il Miglior Giovane della Serie B.

Tutte le preferenze sono state espresse da una giuria d’eccezione formata da allenatori, arbitri, C.T. ed ex C.T. della Nazionale ma, soprattutto, dai calciatori e dalle calciatrici della Serie A che, meglio di chiunque altro, possono votare per colleghi e colleghe con cui si sono confrontati direttamente in campo. È la filosofia del Gran Galà del Calcio: “Il calcio che premia il calcio”.

Questi nomi delle shortlist:
TOP 11 FEMMINILE
PORTIERI: Ceasar, Durante e Giuliani
DIFENSORI: Agard, Bartoli, Boattin, Di Guglielmo, Linari, Salvai, Sembrant e Tortelli
CENTROCAMPISTI: Boquete, Caruso, Cernoia, Galli, Giugliano e Prugna
ATTACCANTI: Bonansea, Bugeja, Giacinti, Girelli, Glionna e Serturini

L’hashtag di riferimento di questa edizione sarà #GGDC21

Credit Photo: AIC – Associazione Italiana Calciatori Italiani

Cristina Merli e Jenny Hjohlman danno al Brescia Femminile, contro il Cesena, la settima sinfonia di fila e la vetta più salda

Le Leonesse suonano la settima: tante le vittorie di fila della formazione di Garavaglia in Serie B femminile che allungano la sua striscia incredibile con un perentorio 3-0 al Cesena. Al Centro Sportivo “Mario Rigamonti” non c’è storia: partita di autorità, compattezza, concentrazione, decisione da parte delle Leonesse che lasciano le briciole alle avversarie e colpiscono due volte con Cristina Merli e Hjohlman.

LA GARA – Mister Elio Garavaglia deve fare a meno dall’inizio di Luana Merli e Porcarelli acciaccate; in porta c’è Lonni, difesa con Viscardi, Perin, Barcella e Galbiati; centrocampo con Magri, Asta e Cristina Merli; attacco formato da Brayda, Pasquali e Hjohlman. Arbitra il signor Cappai di Cagliari.
Il primo pericolo lo porta il Brescia al 2′: Brayda stacca di testa a centro area su cross di Hjohlman: pallone leggermente troppo alto per l’attaccante che non ci arriva per un soffio. Al 17′ il vantaggio delle Leonesse: Cristina Merli ci mette la testa e sfiora il cross di Magri quel tanto che basta per mettere fuori causa Pignagnoli sul palo lungo. Il Brescia non si abbassa e continua a spingere: al 27′ incredibile occasione per il raddoppio con Pasquali che di testa sul cross di Barcella coglie incredibilmente il palo. Al 30′ tiro di Asta dalla distanza, para Pignagnoli in due tempi.Al 35′ si fa vedere il Cesena: Costi stacca di testa da pochi passi ma incredibilmente non trova la porta. Al 39′ risponde il Brescia con Asta sugli sviluppi di un corner: il colpo di testa della centrocampista però è largo. Al 41′ tiro-cross di Barcella: pallone fuori di poco. Al 45′ ci prova ancora Costi dal limite, tiro largo.
Nella ripresa il Brescia prende rapidamente in mano il controllo delle operazioni: al 9′ tiro di Magri dal limite, para Pignagnoli. Due minuti più tardi occasione Brescia con Pasquali lanciata da Viscardi: l’attaccante però invece di servire Hjohlman sola a centro area cerca la conclusione che non crea problemi all’estremo difensore bianconero. Al 62′ il raddoppio del Brescia: ancora Cristina Merli che su punizione da posizione defilata trova un angolo impossibile per Pignagnoli. Nella seconda metà della ripresa il Cesena viene fuori: al 24′ Costi si libera in area e trova il filtrante per Carlini ma la conclusione del difensore in caduta è larga. Al 73′ ancora Cesena pericoloso con la discesa di Galli in area ma il suo tiro è strozzato e debole. Al 75′ il gol del Brescia che chiude la partita: splendido contropiede delle Leonesse con Brayda che trova un corridoio filtrante fantastico per Hjohlman che resiste al ritorno della diretta avversaria in velocità e con un tocco morbido prende in controtempo Pignagnoli che stava uscendo dai pali. Prima del triplice fischio, all’89′ doppia incredibile occasione per il Cesena, con Lonni che si supera prima sulla punizione di Georgiou, poi d’istinto respinge il tentativo sottomisura di Petralia.
Finisce così, con le Leonesse in trionfo e acclamate dal pubblico che numeroso ha assistito alla gara: grazie agli altri risultati ora il vantaggio sulla seconda è di otto punti. Un vantaggio prezioso da amministrare ma che non può lasciar dormire sonni tranquilli: domenica prossima altra insidiosissima sfida sul campo del San Marino.

LE INTERVISTE – «Dopo la partita è facile fare valutazioni – il commento di mister Elio Garavaglia – però prima della partita c’era curiosità per vedere come ci saremmo comportati dopo le tre vittorie in sette giorni davanti ad una squadra come il Cesena che sapevamo avere qualità ed esperienza e in un buon momento di forma e risultati. C’erano tutte le premesse per avere una partita molto difficile, e il fatto che le ragazze siano state in grado di saper affrontare nel migliore dei modi i vari momenti della partita mi fa capire che non molleranno mai. Sono convinte di voler crescere, migliorarsi, hanno i piedi per terra e sono convinto che daranno sempre il massimo. Passo dopo passo». Entusiasmo, cattiveria, determinazione, mente lucida: è un ventaglio di sensazioni, di modi di vivere e affrontare la partita che questa squadra ha acquisito nel corso di questi mesi e che oggi è riuscita a mettere in campo tutti insieme in una delle prestazioni migliori della stagione. «Sì sono d’accordo. Ho visto una squadra matura, che ha giocato semplice e con tranquillità. E devo dire che io stesso dalla panchina un po’ mi preoccupavo di questa tranquillità, però hanno avuto ragione loro e sono riuscite a gestire nel migliore dei modi tutti i vari momenti decisivi. Ed è fondamentale poter contare anche sull’apporto della panchina, senza dimenticare che oggi non abbiamo potuto schierare Luana Merli e Porcarelli che sono acciaccate ma che contiamo di recuperare a breve. Quindi brave tutte, ed è il frutto del lavoro in settimana: penso che per un allenatore non ci sia niente di più bello, appagante e soddisfacente che vedere un gruppo così unito che si allena con voglia, intensità, concentrazione. E’ davvero uno spettacolo lavorare con queste ragazze, e quindi poi ci si potrebbe anche cominciare a non meravigliare più di quello che vediamo la domenica». Una partita vinta a centrocampo, con la doppia fase di Asta, Magri e Merli che ha di fatto asfissiato le fonti di gioco del Cesena, facendo arrivare pochissimi palloni puliti in avanti: «L’avevamo pensata così, ma tutti quanti i reparti hanno lavorato bene per arrivare a questo risultato». Impossibile non fare una valutazione sulla classifica attuale, e soprattutto come si riesce a gestire una situazione di questo tipo con otto punti di vantaggio: «Come ho già detto, siamo in sintonia e continuiamo con la politica dei piccoli passi valutando partita dopo partita pensando a quello che dobbiamo fare noi. Poi dopo aver fatto il nostro guardiamo agli altri. Sappiamo che molto dipenderà da noi, per quanto ci riguarda dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo e le ragazze sono eccezionali in questo. Noi rispettiamo tutti e non ci facciamo illusioni perché non ci regalerà niente nessuno. A partire da domenica prossima con il San Marino che è una squadra che era partita con ambizioni di promozione. Massimo rispetto, prepareremo la partita come sempre e alla fine sarà il campo a decidere».
Grande protagonista di giornata Cristina Merli con i suoi due gol: «Sono contenta per i gol, ma soprattutto per la prestazione collettiva. Non era facile oggi soprattutto mentalmente, poi il Cesena ha giocatrici importanti per cui bene così». Sulla punizione vincente: «In realtà ero indecisa, poi il mister mi ha gridato di provarci e anche Gaia (Farina) mi ha spronata a provarci. Quindi ho provato ed è andata bene». Prova di grande maturità di questo Brescia, che sta esplorando tutti i territori possibili sul sapere come vincere le partite: «Sì, stiamo crescendo giornata dopo giornata. Sia singolarmente che di squadra, lavoriamo per spingere oltre i nostri limiti. Siamo contente, speriamo di continuare così». La classifica la guardi? «Eh, devo ammettere di sì, la guardo».
Tra le migliori in campo, Serena Magri: «Oggi era importante riuscire a fare densità in mezzo, rubare palla e distruggere il gioco del Cesena per aprire velocemente il campo per le nostre attaccanti esterne. E il terzo gol infatti è venuto proprio così. Continuiamo a lavorare per fare sempre meglio». Sulle difficoltà della partita soprattutto dal punto di vista psicologico, dopo tre partite vinte tutte d’un fiato in sette giorni: «Come abbiamo sempre detto, viviamo tutto con molta serenità e tranquillità. Siamo arrivate pronte, sapendo quello che dovevamo fare, applicando i principi che ci aveva spiegato il mister in settimana». Ora, un vantaggio importante in classifica, ma tante partite ancora davanti: «Il mister oggi prima della partita ci ha detto che non dobbiamo guardare la classifica, ma a quello che dobbiamo fare noi domenica dopo domenica sempre con l’obiettivo di conquistare i tre punti. Sono convinta che anche la prossima settimana a San Marino faremo una grande prestazione mettendo in campo tutte le nostre forze». Una curiosità, oggi in campo con Magri c’erano Farina, Pasquali, Tengattini: tutte ragazze che hanno fatto tutta la trafila del settore giovanile del Brescia e oggi sono in testa alla Serie B: «Ci stavo effettivamente pensando nel secondo tempo, perché mi guardavo intorno e vedevo tutte ragazze con le quali sono cresciuta. Sicuramente è motivo di grande orgoglio e sarò sempre grata a questa società per le opportunità che mi sta dando».

BRESCIA: Lonni, Viscardi, Perin, Barcella, Galbiati, Asta (82’ Ghisi), Magri, Cristina Merli (71’ Bianchi), Hjohlman, Pasquali (59’ Farina), Brayda (82’ Tengattini). A disp: Ballabio, Maroni, Porcarelli, Luana Merli. All: Garavaglia.
CESENA: Pignagnoli, Carlini, Casadei, Costi (81’ Nagni), Petralia, Zanni (63’ Galli), Cuciniello, Costa (45’ Beleffi), Georgiou (86’ Monti), Pastore (81’ Pavana), Dahlberg. A disp: Frigotto, Casadio, Simei, Bizzocchi. All: Rossi.
ARBITRO: Cappai di Cagliari.
MARCATRICI: 17’ e 62’ Cristina Merli (BRE), 75’ Hjohlman (BRE).
AMMONITA: Farina (BRE).

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Alexia Zanini e Anna Baroni, Pistoiese: “Ci siamo infortunate più o meno nello stesso momento, ma questo ci aiuta e ci rincuora molto perché ci permette di fare il percorso insieme”

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 Anna Baroni e Alexia Zanini hanno parlato ai microfoni di Pistoia Sette. Le due ragazze che fanno parte della rosa di Mister Roberto Mirri, sono la dimostrazione che la vera amicizia nella vita, aiuta a superare le difficoltà anche in campo. 

“Ho iniziato il mio percorso calcistico come centrocampista, ma, arrivata alla CF Pistoiese, serviva un difensore centrale – ha raccontato Alexia Zanini, mantovana, classe 1998 – e così mi sono adattata a questo ruolo”, il calcio è anche mettersi al servizio degli altri e non chiudersi nel proprio egoismo. Ma questo lo sa bene anche Anna Baroni che, in quanto difensore centrale, ha dato le dritte e il supporto necessari alla compagna, la quale non perde l’occasione per rendergliene merito: “Anna è stata fondamentale per me – ha sottolineato Zanini – grazie a lei sono riuscita a trovarmi molto bene in un ruolo nuovo. Abbiamo creato un bel feeling non solo nel calcio, ma persino nella vita: è diventata infatti una mia amica, c’è stata sempre, anche quando mi sono fatta male, ad esempio è venuta a prendermi in ospedale e lo stesso ho fatto poi io con lei”. Un sostegno reciproco non solo in campo, ma anche un supporto nell’infortunio, da cui entrambe le ragazze sono reduci: Zanini, dopo tre presenze, ha subito la rottura del legamento crociato, la lesione al collaterale e la lesione al menisco, invece Baroni, dopo 13 presenze, è caduta lussandosi una spalla e rompendosi il legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Quest’ultima, classe 1995, descrive il suo rapporto con Alexia come “molto simbiotico, soprattutto in campo, ma siamo riuscite a portare il buon feeling anche fuori. Coincidenza: ci siamo fatte male più o meno nello stesso momento, ma questo ci aiuta e ci rincuora molto perché ci permette di affrontare la fisioterapia e il successivo percorso insieme, facendoci forza l’una con l’altra. Quasi un rapporto tra sorelle”. E proprio questo sostegno è stato utile per la ragazza di Mantova che a gennaio si è operata e ugualmente sarà per la calciatrice di Scarperia, prossima all’intervento chirurgico “un po’ di ansia c’è – ha detto Baroni – però cerco di vedere tutto ciò come un punto di partenza, per iniziare di nuovo, da zero, un percorso e tornare, spero, meglio di prima”. Ma anche il numero stampato sulla maglia arancione accomuna, in un certo senso, le due amiche: “ho iniziato ad utilizzare il 15 – ha spiegato Zanini – perché era quello disponibile, volevo un numero che fosse un po’ diverso dai soliti 11 dei titolari, adesso ci sono molto legata anche perché mio padre, quando giocava a pallavolo, aveva il numero 5, un richiamo al mio”. E proprio il 5 è stampato sulla maglia di Anna: “è stata una scelta casuale – racconta – ma da lì non l’ho mai abbandonato, è un po’ il mio portafortuna”. 

Ma quali sono i modelli calcistici a cui le due ragazze arancioni si ispirano e quali sono stati gli incontri che più le hanno segnate? “Nel maschile Walter Samuel, dell’Inter, invece nel femminile Cecilia Salvai, della Juventus – ha risposto Zanini – inoltre mio papà ha avuto un ruolo fondamentale, trasmettendomi questa passione, ma anche Baroni e Varriale (del Pomigliano) sono state importanti perché mi hanno aiutato a credere in me”. Baroni invece non ha un idolo di cui fare il nome: “guardo giocatori di grandi squadre, ma anche di piccole e cerco di spaziare molto. Oltre al calciatore riconosciuto come campione, osservo anche quello più in ombra, che riesce ad ottenere grandi soddisfazioni e a raggiungere tanti obiettivi e da cui posso imparare lo spirito di sacrificio e l’impegno. Una persona che ha avuto una grande influenza sulla mia  carriera è stato un mio allenatore, Fabrizio Benedetti, che in poco tempo mi ha permesso di crescere molto a livello sia personale sia calcistico”. Ma sono gli incontri fatti nel corso della carriera che hanno arricchito Baroni: la ragazza è partita dalla piccola squadra del suo paese per poi giocare a Firenze “in una grande società e in una grande squadra; poi ho avuto la fortuna di prendere parte ad un progetto nato per caso, Florentia. Con grandi sacrifici e supporti esterni siamo riuscite a fare una cavalcata dalla serie D alla serie A, raggiungendo obiettivi che sembravano inarrivabili”. Nel corso di questa esperienza Anna ha giocato una partita di Coppa Italia, “è tutto un altro mondo, totalmente differente – ha raccontato – ho avuto la possibilità di interfacciarmi con calciatrici più grandi di me e da cui ho potuto imparare tanto. A me è sempre piaciuto giocare in gruppo piuttosto che vincere da sola, però lì è una lotta per la sopravvivenza: devi porti sempre obiettivi più alti”. 

E’ però in Serie B che Baroni è cresciuta molto, incontrando in squadra giocatrici di alto livello: “da piccola calciatrice che sono, senza esperienza in confronto a loro, mi sono messa a disposizione perché era l’unico modo possibile per imparare. Se si è predisposte, dinamiche come quelle insegnano e formano veramente tanto, basta essere sempre umili, in campo e nella vita, che si sia il più grande o il più piccolo”. E proprio questa umiltà e questa volontà di imparare sono testimoniate anche da Zanini nei confronti della sua amica Anna. Alexia ha grinta da vendere, sua cifra caratteristica che ben si vede dalla sportività e dalla versatilità che dimostra di avere verso tutte le discipline, “dallo sci al nuoto –  racconta la calciatrice arancione – faccio anche il bagnino d’estate e l’istruttore di nuoto, inoltre studio Scienze Motorie all’Università”. Proprio per motivi di studio la ragazza di Mantova si è trasferita in terra toscana e, sapendo dell’esistenza della CF Pistoiese, ha conciliato i due mondi a lei cari, entrando nel branco delle Orsette. Ed è proprio il caso di dirlo con una citazione dantesca rivisitata: Galeotta fu l’università e chi la scelse, perché proprio così è stato possibile un bell’incontro all’interno della squadra arancione, che ha portato poi ad una grande amicizia. Anche Baroni studia Psicologia all’Università di Firenze, ma le due calciatrici una cosa diversa ce l’hanno: “simpatizzo per il Milan”, ha detto Anna, affermazione totalmente differente per Zanini che ha sottolineato: “sono interista sfegatata, passione di famiglia”. Ma proprio i suoi genitori, che adesso la supportano, “prima, da piccola, non volevano che giocassi a calcio quindi ho provato tutti gli sport possibili, poi si sono dovuti arrendere e mi hanno iscritto ad una squadra femminile”. Una dimensione, quella del calcio praticato dalle ragazze, che prima era quasi del tutto sconosciuta: “è un processo che sta iniziando ora – ci dice Anna – sono contenta perché le bambine di oggi hanno una grossa opportunità che io non ho avuto prima, quindi consiglio di approfittare delle possibilità che ci sono ora e cavalcare il momento, perché si possono presentare tante occasioni professionali”. “Sta cambiando la mentalità  – aggiunge Alexia – e sono contenta di questo”. Per entrambe il pallone è e rimane una grande passione, “quello che volevo fare da piccola”, dichiara Zanini; “un modo per mettermi sempre a confronto con me stessa, un percorso di crescita in divenire e verso un costante miglioramento personale che mi permette di capire i miei limiti e le mie potenzialità “, conclude Baroni.

E questo confronto con se stessi si attua non solo in campo, ma anche fuori, nel percorso di riabilitazione intrapreso da entrambe le arancioni. “Mi dispiace – sottolinea Baroni – non poter essere di aiuto alla squadra”; “Vivo di sport –  aggiunge Zanini – mi manca il mondo del pallone”, ma come recita il tatuaggio che Alexia ha impresso dietro al gomito sinistro, “believe in yourself”, credere in se stessi è la chiave per superare le asperità, “questa frase vuole essere una forma di auto e di incoraggiamento anche a livello sportivo”, spiega. Il tutto condito però con quel pizzico di scaramanzia che non fa mai male: “nel mio pre-partita sono molto ansiosa e ho i miei rituali: devo pulire le scarpe il giorno della partita, tutto deve essere sistemato perfettamente e non deve mancare niente”. Anna invece è tranquilla: “lo vivo e lo affronto con l’ansia e la tensione giuste”, sarà forse merito di un tatuaggio che, come per Zanini, assume una funzione di monito anche per Baroni? “Ho impresso una scritta che mi ricorda, nei momenti di ansia, che se faccio un bel respiro la paura un po’ passa, come nel caso dell’operazione che a breve subirò” “Tendere la mano quando l’altro ha bisogno – racconta Baroni – fa sempre la differenza e questo me lo ricorda anche uno dei miei tatuaggi: due mani che si tengono strette”, un po’ come quelle delle due ragazze arancioni che, da quando si sono trovate tra le fila della CF Pistoiese, non si sono più lasciate. Sicuramente il percorso non sarà semplice, ma tenendosi per mano e affrontando insieme le difficoltà, anche la salita più ripida sembrerà meno faticosa e quel respiro sarà di sollievo, una volta superato l’infortunio e tornate in campo, anche qui insieme.

Credit Photo: Pistoia Sette

Anche Asisat Oshoala e Marta Torrejon rinnovano con il Barça

Asisat Oshoala, rinnovo fino al 2024
Asisat Oshoala, rinnovo fino al 2024

Oggi è il giorno del Clasico tra Barça e Real Madrid, importantissima sfida di campionato che si gioca al Johann Cruyff, prima dei diversi scontri che le due giocheranno sia nella Primera Iberdrola che nella Women’s Champions League.
Nel frattempo arrivano buone notizie da Barcellona: Asisat Oshoala, attaccante nigeriana, in testa alla classifica marcatrici con 19 reti, ha rinnovato il contratto fino al 30 giugno 2024. Arrivata a Barcellona a fine gennaio 2019, ha segnato 80 reti in 101 partite, diventando la sesta nella classifica marcatrici della storia del club. Segnò anche il primo goal del Barça in una finale di Champions, quella persa contro il Lione nel 2019. Asisat è stata premiata anche come miglior calciatrice africana del decennio e dichiara: “Sono molto contenta di giocare nel miglior club del mondo. Non solo per il calcio, anche fuori dal terreno di gioco, sta migliorando il trattamento alle calciatrici. Sono un’attaccante e voglio continuare a segnare più goal. Mi piace tanto. L’obiettivo è continuare a crescere ed essere felice”.
Anche Marta Torrejón ha rinnovato il contratto con il Barça fino al 30 giugno 2024. A 32 anni è una grande sicurezza per la difesa catalana con 340 partite disputate dal 2013 e 56 goal segnati. Marta ha dichiarato “Sono molto felice di continuare in questo club, poter competere per vincere tutti i titoli della stagione e dare il meglio di me stessa. Sono felice di come il Barça sia migliorato durante questi anni. Sono contenta di questo momento e far parte di questa grande famiglia”. Dopo Mapi, Alexia, Aitana Bonmatì e Mariona Caldentey, arriva quindi il momento di Asisat Oshoala e Marta Torrejón.
Da valutare i rinnovi di altre stelle del Barça come Jenni Hermoso, Lieke Martens, e Leila Ouahabi per i quali non mancano le squadre interessate dato che hanno il contratto in scadenza a giugno.
Anche Ana Maria Crnogorcevic, Melanie Serrano, Laia Codina e Gemma Font termineranno il loro contratto nel mese di giugno di quest’anno e perciò il direttore sportivo Xavi Puig ha ancora tanto lavoro da fare per continuare a mantenere la squadra del triplete 2021 e che sta dominando questa stagione a punteggio pieno in campionato.

Photocredit: Barça Femenì, Twitter

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