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Colpo in attacco per la Roma Calcio Femminile: arriva Ifigenia Georgantzi

La Roma Calcio Femminile annuncia l’arrivo dell’attaccante, nazionale Greca, Ifigenia Georgantzi.

La società giallorossa ringrazia il procuratore Michalis Xarzinikitas e l’agenzia  MPD SPORTS MARKETING che hanno reso possibile l’acquisizione delle prestazioni della calciatrice.

Nata a Salonicco il 17/08/2000, Ifigenia  ha iniziato a giocare a calcio ad appena 10 anni. Inizi non facili i suoi costretta, all’epoca, a giocare con ragazze più grandi perché nel suo paese scarseggiavano le squadre femminili. Prima di venire alla Roma ha giocato in Grecia per l’Iraklis Ampelokipon,  Medeka Kalamaria e l’Aris Salonicco. L’anno scorso ha deciso di provare un’esperienza agonistica fuori dalla Grecia al Lefkothea Latsion a Cipro.

Molto dotata tecnicamente e abile nel fare gol, le piace giocare centravanti e centrocampista centrale offensivo, ma essendo ambidestra può spaziare e muoversi su entrambe le estremità dell’attacco.

Comunque – ci dice – sono pronta a giocare per aiutare la squadra in qualsiasi posizione mi verrà richiesta dal mio allenatore. Posso contribuire alla fase offensiva e al fare gol, all’organizzazione del gioco e ai passaggi finali.” 

Le chiediamo cosa l’ha portata a decidere di venire nella capitale
” La verità è che ho avuto altre proposte. Tuttavia, il fatto che la Roma calcio femminile sia un club molto importante e storico che ha mostrato grande interesse nei miei confronti mi ha fatto decidere senza alcuna difficoltà a giocare qui.”

Molto ambiziosa, la sua vita è tutta incentrata sullo sport, pochissimi svaghi…
“Vero, nel mio tempo libero – commenta – cerco il più possibile di riposare per essere coerente con gli obblighi della squadra. Voglio fare di tutto per aiutare la mia squadra a raggiungere i suoi obiettivi e per il futuro, attraverso il duro lavoro e la dedizione, crescere personalmente sempre più e quindi poter giocare anche con la nazionale del mio paese nelle grandi competizioni internazionali. So che giocando con la Roma calcio femminile sono traguardi possibili.

Secondo te che stagione sarà questa che sta arrivando?
“Credo che quest’anno sarà più o meno come il precedente per quanto riguarda le misure contro il COVID-19. Speriamo di poter avere un po’ di pubblico e di stare tutti bene in salute per tornare presto ai ritmi normali. Detto ciò ci stiamo preparando al meglio per essere pienamente pronti sin dall’inizio della prossima stagione agonistica con gli impegni ufficiali.”

C’è un numero particolare di maglia che ti piace indossare?
“Chiederò, se possibile, di indossare la maglia col n. 99 per rendere omaggio alle mie nonne che amo tantissimo, entrambe nate nel nono mese dell’anno. L’anno scorso è stato il primo in cui l’ho indossato e mi ha portato fortuna perché è stata la mia stagione più prolifica. Ho segnato 17 gol e sono stata inserita nella formazione ideale del campionato cipriota.”

Credit Photo: Roma Calcio Femminile

Angela Cinquegrana, Crotone: ufficiale l’arrivo della punta per il tecnico Barbara Nardi

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Volto nuovo in casa Crotone, team calabrese inserito nel girone C di Serie C affidato al tecnico Barbara Nardi. Angela Cinquegrana, punta classe ’05 originaria di Napoli.  Eleganza, velocità e fiuto del gol  per l’attaccante proveniente dal settore giovanile del Napoli pronta ad occupare il reparto avanzato.
Nei giorni scorsi per le pitagoriche gli annunci delle intese con Elena De Leonardis, punta classe ’01, Lydia Raja Martinez, difensore spagnolo classe ’96. Precedentemente gli annunci del portiere Vanessa Esposito, la centrocampista Giorgia Vrenna e i difensori Giada Papaleo  e Giada Vrenna tutte 2004Conferme anche per i difensori Giulia Criseo ed Ilaria Torano del 2003 e Giada Rania del 2002. Rese note le permanenze anche del difensore classe ’97 Silvia Chiellini, della  laterale classe ’98 Federica Cardone, la punta classe ’05 Mariapia Forciniti,  Fiorella Vona attaccante classe ’04 e il difensore classe ’05 Veronica Vetere.

Joe Montemurro, Juventus: “St Polten favorito, dobbiamo reagire alla pressione”

Joe Montemurro, tecnico della Juventus Women, parla ai microfoni di Juventus TV in vista del preliminare di UWCL contro il St Polten.

ST. POLTEN
«Una squadra molto aggressiva a centrocampo e in attacco. Ci aspettiamo una partita molto difficile, per quanto fatto in Europa sono loro i favoriti».

COSA MIGLIORARE
«Ovviamente dominando una partita di quel genere, anche gli errori tecnici, la gestione del pallone, eravamo un po’ rilassati. Domani non possiamo sbagliare perché affrontiamo una squadra di grossa qualità».

CRESCITA
«Abbiamo parlato dei moduli e del gioco, si vede già una crescita da quel punto di vista. Contro il Kamenica abbiamo visto la vera Juve, una squadra con una mentalità per fare vedere il loro potenziale. Siamo cresciuti molto ma siamo sulla buona strada».

CONDIZIONE FISICA
«Voglio solamente ringraziare tutto lo staff, abbiamo fatto una grande preparazione per arrivare a questo punto. Dobbiamo reagire bene alla pressione, controllare la situazione».

Credit Photo: Juventus Women

Women’s Champions League: rossonere eliminate: 2-0 Hoffenheim

Termina la corsa delle rossonere in Women’s Champions League. Dopo il successo contro lo Zurigo, nella Finale del primo turno preliminare vince l’Hoffenheim per 2-0 grazie ai gol di Brand nel primo tempo e Hartig nella ripresa. Tanto rammarico ma poco da recriminare per le guerriere di Ganz, che al Letzigrund Stadion hanno dato tutto in campo. Premiata l’esperienza e la qualità superiori delle avversarie, le quali nei momenti giusti hanno dimostrato la loro forza. Alle nostre ragazze non è mancata la voglia e il sacrificio di provarci, troppa però la difficoltà nel creare pericoli.

Peccato, finisce il sogno realizzato nella scorsa annata, ma la nuova stagione è appena iniziata e sarà piena di impegni importanti; soprattutto un campionato da vivere come sempre da protagoniste. La prima volta in Europa resterà, per il Milan femminile, un’esperienza molto utile per crescere e migliorare fin dall’immediato. Adesso tocca alla Serie A: all’orizzonte, domenica 29 agosto alle 17.30 al Vismara, la prima giornata contro l’Hellas Verona. Avanti con fiducia.

LA CRONACA
È Codina l’unica novità di formazione rispetto allo Zurigo. L’Hoffenheim gestisce il possesso palla e comincia a spingersi in avanti, ma la prima occasione è per Thomas al 16′ con una doppia conclusione prima murata e poi respinta da Tufekovic. Ancora le rossonere, al 19′ Thrige va a segno dopo una bella azione ma il gol viene annullato per il fuorigioco appena precedente di Giacinti. Al 22′ grande invenzione di Vero per Thomas, che però si allunga troppo il pallone favorendo l’uscita del portiere. Tornano a farsi vedere le avversarie, al 28′ ci prova Dongus dalla distanza: alto. La gara si sblocca al 37′ grazie alla rete di Brand, destinataria di un batti e ribatti che le permette di appoggiare facile da pochi passi. Affanno nei secondi successivi, ci vuole una doppia parata di Giuliani per non peggiorare il passivo. Nel finale di tempo c’è spazio per un tiro di Giacinti bloccato da Tufekovic.

Si riparte senza cambi. Meno velocità e meno emozioni in avvio, quando le tedesche affondano di nuovo trovano il raddoppio: al 59′ cross morbido di Billa e colpo di testa preciso di Hartig in piena area. Diavolo che tenta la carta dei cambi: spazio per Grimsha, Tucceri Cimini e Stapelfeldt. Di fatto la sfida si spegne in anticipo, davvero rare le azioni offensive degne di nota. Diavolo che non molla ma non ce la fa a reagire in maniera concreta, da segnalare solo un paio di colpi di testa imprecisi di Thomas al 68′ e Codina all’80’. Spazio anche a Stapelfeldt, esordio europeo per Longo, però non cambia il parziale. Triplice fischio.

IL TABELLINO
HOFFENHEIM-MILAN 2-0

HOFFENHEIM (4-5-1): Tufekovic; Wienroither, Bühler (39’st Kocsán), Feldkamp, Naschenweng; Linder (32’st Steinert), Hartig (32’st Hagel), Dongus (15’st Harsch), Corley (39’st De Caigny), Brand; Billa. A disp.: Dick, Von Schrader; Degen; Leimenstoll. All.: Gallai.

MILAN (3-4-2-1): Giuliani; Fusetti (18’st Grimshaw), Agard, Codina Panedas; Thrige (28’st Stapelfeldt), Jane, Adami (43’st Longo), Bergamaschi; Vero (18’st Tucceri Cimini), Thomas; Giacinti. A disp.: Cazzioli, Korenčiová; Árnadóttir, Kirschstein, Rizza; Cortesi, Miotto. All.: Ganz.

Arbitro: Rasa Imanalijeva (Lituania).
Gol: 37′ Brand (H), 14’st Hartig (H).
Ammonite: 8’st Wienroither (H), 31’st Jane (M).

Ilenia Nicoli, Parma: “Contenta di essere qui e di far parte di questo progetto”

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Credit Photo: Parma

Ilenia Nicoli è il nuovo allenatore del del Parma Femminile. Colpo a sorpresa della squadra emiliana che dopo il mancato ripescaggio in Serie C partirà dal torneo di Eccellenza regionale. Lo stesso club nelle ore scorse ha reso noto , infatti, l’arrivo del tecnico reduce dell’esperienza in sella al Cittadella in Serie B.

Raggiante il presidente dei ducali Kyle Krause, che ha affermato all’ufficio stampa gialloblù:
“Oggi la nostra squadra femminile inizia ad allenarsi per la nuova stagione. Un altro nostro team che proverà ad ottenere la promozione. Ci impegniamo a migliorare anche la nostra squadra femminile. Grazie a Filippo Galli per tutto il tuo lavoro su questo. In bocca al lupo a llenia Nicoli e alle ragazze, Forza Parma”.

A seguire è stata la stessa Ilenia Nicoli a parlare per la prima volta da tecnico delle ducali.

Benvenuta Ilenia Nicoli, quali i tuoi trascorsi?
“Buongiorno a tutti, se vi parlassi dei miei trascorsi da calciatrice vi annoierei, perché sono stata in tante squadre e quindi mi dilungherei, per citare le principali ho giocato nel Bologna, nel Modena, al Verona, ho fatto qualche presenza in Nazionale, diciamo che mi sono divertita molto e questo è importante. Poi ho avuto qualche problema ad un ginocchio, per cui ho iniziato ad allenare molto presto, attorno ai 30 anni, ho fatto subito la A2 Femminile per tre anni, dopo di che ho iniziato a fare il settore giovanile maschile, perché mi incuriosiva capire come fosse la realtà dei maschietti. Dopo di che ho ricominciato con il Femminile: ho fatto tre anni a Sassuolo come allenatrice della Primavera e l’ultimo anno a Cittadella in Serie B. E ora sono qui…”

Complimenti, un curriculum di tutto rispetto: noi avremmo voluto essere in Serie C, ma per le ragioni spiegate nei giorni scorsi ci ritroviamo in Eccellenza, non essendoci stato il tanto auspicato ripescaggio, grazie comunque perché stai condividendo il nostro progetto pur in una categoria inferiore…
“Grazie sono io che debbo dirlo alla Società per avermi coinvolta in questo progetto. In effetti il progetto iniziale era quello di fare la Serie C, così non è andata, ma io sono lo stesso molto felice di essere qua e spero di riuscire a dare qualcosa a queste ragazze e di poter crescere insieme per nuove avventure, chissà…”

Quale il primo messaggio che indirizzi alle giocatrici prima dell’inizio di questa esperienza?
“La prima cosa in assoluto che vorrei dire è che purtroppo troppo spesso ci dimentichiamo che il calcio è divertimento, coesione, stare insieme e amore per un gioco meraviglioso e dunque tutto questo non deve mai mancare. Spero di poter avere l’attenzione di tutte le ragazze, di riuscire a crescere insieme e dare a loro la possibilità di fare anche qualche piccolo passo in avanti, perché no? Intendo tatticamente anche varie soluzioni, ma l’importante, ripeto, è che le ragazze si impegnino. Cerchiamo insieme di crescere, assieme a tutto lo staff, per poter dare il meglio a questa Società.”

Quale il tipo di calcio che prediligi?
“Avere sempre la palla? (sorride, ndr). Fa un po’ parte del mio carattere: quando ero una giocatrice ero abbastanza guerriera e questo è quello che vorrei dalla squadra. Avere fame di fare bene, aver fame di avere sempre il pallone e quando non lo abbiamo cercare di riconquistarlo subito e saperlo gestire e avere la pazienza di gestire, ma nello stesso tempo avere tanto coraggio, perché credo che alla fine sia questo che alle volte manca, e in questo dobbiamo essere bravi noi, all’interno dello staff, a dare la possibilità alle ragazze di avere coraggio in base a quelle che sono le loro potenzialità”.

Cosa hai “rubato” nella tua esperienza nelle giovanili maschili che pensi si possa travasare nelle femminili?
“Ho “rubato” tanto, nel senso che aver provato sia ad allenare i ragazzi che le ragazze mi ha dato la possibilità, a livello umano, di capire che ci sono delle differenze importanti nell’approccio alla partita, nell’approccio agli allenamenti: le ragazze sono molto differenti dai ragazzi nella modalità di approccio, appunto, non sono diverse, invece, dentro a un campo, perché tutto quello che puoi insegnare a un ragazzo lo puoi insegnare anche a una ragazza, però, sicuramente, i maschietti, a differenza delle ragazze, sono un po’ più terra terra, non fanno tanti voli pindarici, mentre noi siamo un pochino più complesse, e quindi è necessario, a livello umano, a livello psicologico, avere tante informazioni per poi poterle trasmettere nel modo giusto, perché se parlo con una ragazza o se parlo con un ragazzo, la modalità deve essere un po’ diversa”.

Come sta il calcio femminile oggi? Negli ultimi anni l’ottimo lavoro della Nazionale e l’interesse dei grandi club ha accesso i riflettori su questa realtà…
“Quello che dico sempre alle ragazze che giocano a calcio oggi è che hanno la grande fortuna di avere la strada un po’ più spianata, perché quando giocavo io tutto questo era impossibile: intendo solo il fatto, ad esempio, che quest’anno le partite di Serie A vengono trasmesse su La 7, prima su Sky, insomma, l’attenzione mediatica che c’è oggi prima non c’era. Credo che grazie alla Nazionale ci si sia resi conto del fatto che il calcio femminile può essere un calcio divertente, anche se un po’ più lento di quello maschile e questo è entrato nelle case degli italiani e di conseguenza anche nelle case degli imprenditori e delle società professionistiche.”

Enrica Bassi, Bologna: “Campionato alle porte stimolante, felice per la nomina di Consigliere Provinciale del calcio femminile”

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Il Bologna nella scorsa stagione ha sfiorato il salto in Serie B, dopo un campionato d’alto profilo condotto nel girone C di terza serie. La squadra guidata da Michelangelo Galasso è stata capitanata dall’estremo difensore, di Sala Bolognese, Enrica Bassi recentemente nominata Consigliere Provinciale del calcio femminile AIAC a Bologna. Abbiamo raggiunto la classe ’94, al suo sesto anno con le rossoblù per qualche battuta sull’ultima annata delle emiliane.

Enrica la scorsa stagione non eravate tra le favorite del campionato. Che stagione ti aspettavi per il tuo Bologna?
“A dire la verità all’inizio della stagione insieme a Giulia Arcamone, una mia compagna di squadra con cui ho un ottimo rapporto anche fuori dal campo, abbiamo provato a darci l’obiettivo di arrivare a giocarci le prime 4 posizioni con Torres, Arezzo e Filecchio, che avevamo individuato come le squadre favorite per la vittoria del campionato. A ripensarci adesso siamo riuscite a crescere come singoli e come squadra durante tutta la stagione e questo ci ha permesso di centrare alla grande questo obiettivo, non possiamo che essere pienamente soddisfatte”.

Siete state una rivelazione nel girone C nonostante le tante giovani. Come ce lo spieghi?
“La nostra filosofia da inizio stagione è sempre stata quella di pensare una partita alla volta, in modo tale da vivere qualcosa di bello fino alla fine della stagione. Ci siamo riuscite perché abbiamo disputato un grande campionato giocando davvero alla pari contro tutti. Grazie al mister, a tutto lo staff ed alle mie compagne di squadra siamo riusciti a trovare una grande coesione, c’è grande affiatamento tra tutte noi, siamo un bel gruppo, ci piace stare insieme e credo che questo sia il nostro segreto”.

Campionato apertissimo sino alla fine. Come lo avete vissuto?
“Con il passare delle giornate è innegabile che la pressione e la stanchezza aumentavano. La sconfitta di Pistoia è stata davvero un duro colpo da accettare, soprattutto per come è avvenuta. Nonostante il risultato abbastanza rotondo abbiamo continuato a giocare fino alla fine, credo che questo sia l’essenza di questo sport e perciò non abbiamo rimpianti. Alla fine abbiamo giocato l’ultima partita in casa davanti ai nostri famigliari ed ai nostri amici in tribuna dopo tanto tempo, credo che questo sia stato il miglior modo per concludere al meglio la nostra stagione che è stata assolutamente positiva sotto tutti i punti di vista”.

Che ricordi porterai di questa annata?
“Sicuramente il gruppo che si è creato è la cosa più bella, perché per esperienza credo che sia fondamentale per raggiungere vittorie importanti. In particolare però porto con me 3 momenti: i gol di Sciarrone su punizione contro l’Aprilia ed il primo di Patelli contro la Jesina, in quei momenti la gioia è stata enorme, ho ancora i brividi, perché sono state due gare dove abbiamo avuto difficoltà a sbloccare il risultato e quei due gol sono stati fondamentali per proseguire la nostra marcia. Infine l’esultanza di Arcamone dopo la sua doppietta a Roma, si è fatta tutto il campo per venire ad abbracciarmi matta ma per una giusta causa”.

In estate il cambio di format. Avete lasciato il girone C, come valuti la nuova Serie C? Quali saranno i vostri obiettivi?
“Sarà un campionato con più partite e con più squadre competitive quindi a mio parere molto stimolante. Inoltre per noi sarà un girone tutto da scoprire visto che sarà la prima volta che affronteremo la maggior parte delle squadre. L’obiettivo è quello di giocarcela alla pari con tutti con maggior esperienza e consapevolezza acquisite grazie allo scorso campionato. Credo che ci saranno 5 o 6 squadre che potranno contendersi la vittoria, sicuramente sarà un campionato molto avvincente”.

Campionato alle porte. Il Bologna ripartirà da tante ragazze che lo scorso campionato vestivano il rossoblù, punto a vostro favore?
“Assolutamente si, come dicevo, alla base delle vittorie che ho ottenuto nella mia carriera c’è sempre stato un gruppo unito nel bene e nel male. Spero anche che dopo quello che abbiamo fatto l’anno scorso, la società riesca ad aggiungere qualche ragazza di valore alla nostra squadra”.

Recentemente sei stata nominata consigliere provinciale del calcio femminile. Quale saranno i tuoi compiti in merito?
“Il compito principale è quello di essere un punto di riferimento nel territorio di Bologna per qualsiasi problematica per quanto riguarda il calcio femminile. Noi consigliere provinciali siamo già in stretto contatto con la nostra responsabile regionale, Ilenia Nicoli, sarà lei a dettarci le linea guida per la nuova stagione”.

Cosa speri di poter dare da questo punto di vista e quali idee ti piacerebbe portare nel calcio femminile?
“Quest’anno sarò anche collaboratrice dell’under 12 femminile del Bologna e sono molto contenta di questi ruoli, vorrei cercare di trasmettere alle ragazze la mia passione e mi piacerebbe che molte più bambine si avvicinassero al mondo del calcio. Infine credo che per un’associazione di questo tipo sia importante aggiungere figure femminili che conoscono le specificità del nostro movimento e che quindi portino la loro esperienza per cercare di migliorarlo anche sotto questo punto di vista”.

Photo Credit: Marco Schicchi

Filomena Othmani, Bitonto C5: “Serie A? Saremo pronte, la società sta allestendo una squadra di tutto rispetto”

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Nella scorsa estate Filomena Othmani, calcettista ebolitana classe ’94, ha sposato il progetto del Bitonto, ambizioso club di calcio a 5 femminile di Serie A2. La società presieduta da Silvano Intini ha abbracciato cosi il difensore fresco di rinnovo con le pugliesi. Abbiamo raggiunto la stessa calcettista, guidata dal tecnico Marcio Santos, per rivivere l’ultima annata che ha portato il sodalizio capitanato da Giovanna Tempesta in Serie A.

Come è stato ripartire la scorsa estate e come tornare alla normalità? Quali sono state le prime impressioni nei primi giorni di lavoro?
“Ripartire è sempre bello. Soprattutto quando si parla di scende in campo e toccare quella palla. Tornare alla normalità mi sembrava strano perché nel periodo del lockdown abbiamo capito realmente che le piccole cose e piccoli gesti valgono tanto. All’inizio ero molto gasata e allo stesso un po’ ansiosa ma piena di adrenalina. Ero nuova ed in questo gruppo non conoscevo nessuno, per fortunata però mi hanno fatta sentire subito una di loro”.

Il gruppo era cambiato rispetto a quello dell’annata precedente? Quali erano gli obiettivi di squadra?
“Si il gruppo era cambiato. La società aveva fatto qualche innesto per puntare ai primissimi posti. L’obiettivo che si erano posti era quello di provare a vincere il campionato, visto che la rosa era davvero di tutto rispetto”.

Nel girone d’andata avete dimostrato di giocare per le prime posizioni. Come è stato il vostro inizio di campionato?
“Avevamo capito sin dalle prime giornate che potevamo fare davvero bene e che probabilmente eravamo le vere favorite del girone. Abbiamo preparato  ogni partita come fosse quella decisiva la studiavano cercando di fare più punti possibili per staccare le altre”.

Per voi un ottimo girone di ritorno dove avete staccato una agguerrita concorrenza. Avete sempre pensato di centrare la promozione?
“Nel girone di ritorno avevamo dalla nostra il lavoro ed i risultati raccolti in avvio di stagione. La squadra era diventata solida e abbiamo continuato a lottare per l’obiettivo della promozione”.

Cosa avete provato dopo il successo finale?
“Per me è stata un’emozione unica, anche se è il secondo campionato vinto in A2. La società credo abbia raggiunto il successo che meritava per lei e per la per la città bitontina che non ci hanno mai lasciate sole. L’ambiente è stato sempre al nostro fianco a darci calore e carica”.

Come valuti nel complesso il livello del campionato?
“Il girone D non è mai semplice, visto che ci sono tante squadre attrezzate. Il campionato è stato molto livellato con buone individualità. Da anni comunque credo che la A2 sia migliorata tantissimo un po’ in tutta Italia”.

Capitolo Coppa Italia. Altro successo per voi, ci speravate?
“Vincere la Coppa Italia non è stato semplice. Nella competizione partecipavano le migliori squadre di ogni girone, quindi per portarcela a casa abbiamo sudato davvero. Era un trofeo sognato e voluto, che ho strinto ancora una volta nelle mie braccia. In casa Bitonto la Coppa Italia ha un sapore particolare visto che il nostro telecronista Ciccio Marrone, venuto a mancare purtroppo quest’anno, sognava di vederci alzare questo trofeo. Quindi una dedica particolare va a lui”.

Che annata è stata per te?   Che ricordo porterai di questo campionato?
“Ho dato sempre tutta me stessa. Sono quel tipo di giocatrice che si impegna cercando di dare il massimo. Quest’anno è stato pieno di emozioni perché ho vinto il secondo campionato e la seconda Coppa Italia. Un giorno mi piacerebbe vincere lo scudetto con questa maglia”.

Per te rinnovo annunciato con le pugliesi. Cosa significa per te indossare questa maglia?
“Ho dato la disponibilità per rimanere perché volevo giocarmi la massima serie con questa squadra. Quando ho indossato questa maglia l’ho sentita subito mia quindi non ho avuto dubbi”.

Come ti immagini il campionato di Serie A alle porte?
“Quest’anno sarà un campionato molto competitivo e noi ci faremo trovare pronte. La. Società sta allestendo una rosa importante e potremmo divertirci e toglierci tante soddisfazioni”.

Per te anche l’esperienza in Nazionale nel raduno di giugno. Come è andata?
“Sono contenta della chiamata. Far parte del giro della Nazionale è un orgoglio ed è stato un ricordo che rimarrà in me sempre impresso. Può essere una maglia che pesa molto ma ti regala tante emozioni, spero di guadagnarmi la possibilità di poter tornare in Azzurro”.

Salvatore Principato, allenatore Sedriano: “Quest’anno vogliamo essere protagonisti. Mi piacerebbe aprire qui un ciclo”

L’Associazione Sportiva Dilettantistica Sedriano è una società calcistica che si trova a Sedriano, in provincia di Milano. La società possiede una squadra maschile che gioca in Promozione, e una femminile che parteciperà al girone lombardo di Eccellenza. Quali saranno le aspettative delle sedrianesi? A questa riposta ci siamo rivolti al nuovo allenatore delle gialloblù Salvatore Principato, ex tecnico di Sportinsieme, Under 19 ACR Messina e Sporting Taormina, docente in Scienze Motorie e Sportive e in possesso del patentino UEFA Licenza A. Per lui è la sua prima esperienza sulla panchina femminile.

Salvatore cos’è per lei Sedriano?
«A Sedriano c’è un ambiente in cui si respira professionalità, nonostante siamo dilettanti, dove stimola lavoro e impegno. Per me Sedriano è un’isola felice».

Cosa l’ha portato quest’anno ad allenare il Sedriano Femminile?
«A maggio ho avuto un colloquio con la presidenza, e allenare una squadra femminile per me vuol dire avere a che fare con persone che hanno quell’eleganza che nel maschile sta scadendo. Il calcio per me è gioia e passione e competenza e nelle ragazze riscontro questi fattori in maniera tangibile, cosa che negli uomini non vedo».

Come avete allestito la Prima Squadra di quest’anno?
«Noi abbiamo allestito una compagine con la voglia di essere protagonisti e faremo di tutto per rimanere competitivi come squadra, con dettagli che potranno fare la differenza come la mentalità e l’approccio alla partita. Abbiamo puntato su tante ragazze che vogliono scommettere su questa stagione. Poi sarà sempre il campo a giudicarci».

Che impressioni ha sul girone lombardo di Eccellenza?
«Ci sono tre-quattro squadre che per blasone e sportiva possono essere le favorite, come Accademia Vittuone, 3Team Brescia e Lumezzane, non dimenticherei Crema e Mantova, e poi, come ogni anno, ci sarà il fattore sorpresa».

Come sta andando il Sedriano a livello giovanile?
«A livello giovanile abbiamo una buona struttura, per esempio abbiamo l’Under 19, con calciatrici che sono state cedute al Milan e alla Pro Sesto, così possiamo inserire nella nostra formazione altre giocatrici delle nostre squadre, il che vuol dire che stiamo facendo un buon lavoro».

Il calcio femminile in Lombardia come si sta trovando?
«Il calcio femminile in Lombardia lo giudico in crescita, perché molte squadre si sono iscritte anche ai campionati di Promozione e organizzano molti Open Day, ma merita attenzione da parte dei media e della Federazione che sta facendo tanto. Dobbiamo promuoverlo anche a livello scolastico».

Che sogno vuole dare al Sedriano Femminile?
«Mi piacerebbe aprire un ciclo di calcio femminile a Sedriano, con la speranza di fare, in tempi brevi, il sato di categoria, e fare un percorso importante: lo merita la squadra, società e questa città».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ACD Sedriano e Salvatore Principato per la disponibilità.

Photo Credit: ASD Sedriano

Speciale Calciomercato – In B, il Palermo riporta a casa Rosalia Pipitone. Doppio colpo a Crotone in Serie C

Siamo arrivati all’atto finale. Quello di oggi sarà l’ultima serata in cui leggerete il consueto bollettino dello Speciale Calciomercato delle ore 20.00. Speriamo di riuscire a rinnovarlo anche per il futuro, nel frattempo ci sentiamo di dirvi solo grazie per averci seguito fino ad ora.

Detto questo, con la A ancora ferma per completamento, in Serie B assistiamo agli ultimi movimenti di mercato. Il Palermo ha scelto di riportare a casa Rosalia Pipitone dopo molti anni vissuti nella capitale sponda giallorossa. Il portiere vestirà quindi la maglia rosanero della sua città natale.

Scendiamo in Serie C dove gli ultimi colpi della settimana li effettuano Crotone e Jesina. La società calabrese ha chiuso un doppio colpo per il reparto offensivo ingaggiando Elena De Leonardis e Angela Cinquegrana. Il club marchigiano invece ha prelevato il difensore Vittoria Gallina che arriva dal Cesena, in serie cadetta. C’è un colpo anche al Padova Femminile con Elisabetta Taverna che è una nuova calciatrice biancorossa.

Sono questi gli ultimi colpi con cui chiudiamo lo Speciale Calciomercato del 2021. Nei prossimi giorni uscirà un’editoriale a firma di chi gestisce questa rubrica al cui interno troverete doverosi ringraziamenti sia a chi ci ha seguito fino alla fine sia a chi ci ha aiutato ed ha collaborato con noi inviandoci voci e notizie.

Pamela Conti: da Palermo a Caracas, la Commissaria Tecnica del Venezuela cerca la sua rivincita

Pamela Conti ex calciatrice, nata nel quartiere di Ballarò a Palermo, adesso guida la nazionale femminile del Venezuela e punta alla prima storica qualificazione al Mondiale Australiano.

Ma chi è questa intrepida ragazza che ha sfidato tutto e tutti per ritagliarsi un posto nel mondo del pallone?

Tutta la famiglia Conti, a Palermo ovvero tra i mercati di tutta Ballarò, è conosciutissima: oltre a gestire una famosa Taverna il padre di Pamela e lo zio sono stati ex calciatori.

“Basta dire Taverna Conti e ti portano alla trattoria che la mia famiglia ha da generazioni a Ballarò, tutti sanno dov’è – afferma la ct -. Ballarò è la parte migliore di me perché non mollo mai, ho una personalità molto forte, cerco sempre una via di uscita, so lottare, sono generosa. Ed è la parte peggiore di me perché non ho tante regole, e spesso vado avanti di testa mia. Ballarò è il mio mondo”.

L’ex calciatrice è orgogliosa della storia della sua famiglia: “Non potevo non esserlo anche io. Sono stati calciatori del Palermo mio padre, mio zio e i miei fratelli. Io ho iniziato con gli amici per strada, allora era normale. Mio papà mi quando ha capito che ero brava. Purtroppo non c’è più ed è la perdita più dura della mia vita. Quando ho smesso di giocare e sono tornata a Palermo ho aperto una scuola calcio a Ballarò, per i bambini del quartiere, per toglierli dalla strada. Poi però sono andata ad allenare le giovanili dell’Atletico Madrid e la scuola calcio l’ho affidata a mio fratello, ma appena è arrivata l’occasione del Venezuela l’abbiamo dovuta chiudere, perché Vincenzo mi ha seguito, è il mio vice”- si confessa ad una giornalista, del Corriere dello Sport.

Lavorare così distante da casa non è facile, come non è facile ottenere i risultati voluti, ma la grinta e la tenacia di Pamela vanno oltre all’ostacolo.

“In Venezuela ci devo andare ogni sei mesi. Le ragazze le visiono e alleno in Spagna, quando ci raduniamo. L’obiettivo è qualificarci per il Mondiale del 2023, sarebbe la prima volta. L’anno prossimo avremo la Coppa America. Ho un’ottima squadra. La situazione politica è quella che è. Io sono stata accolta benissimo. I venezuelani hanno poco e dividono tutto, e hanno un cuore grande. Caracas mi ricorda un po’ Palermo, forse mi piace per questo. Ho chiesto al medico della squadra se mi portava a vedere la favela più grande del Sudamerica. Mi ha detto “sei pazza”? Ho tanto insistito che mi ci ha portato. Una vera esperienza di vita.  Per me quello che sto facendo è una rivincita. In Italia non c’è stato spazio finora per me. Farò parlare i risultati. E’ ovvio, vorrei tornare in Italia”.

Staremo a vedere, le gare per le qualificazioni ai Mondiali sono appena agli inizi e crediamo che la nostra ragazza ci regalerà molte soddisfazioni in questo mondo che come definisce lei le ha portato tanta gioia e serenità.

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