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Roberto Amore, Res Woman: “Vogliamo arrivare secondi e giocheremo le ultime due gare come finali”

Si è chiuso sul 2-2 il big match del 20° turno del girone D di Serie C tra Res Women e Lecce. La terza e la quarta forza della classe non fanno male in una bella gara che ha visto per due volte passare avanti, sul finire del primo tempo,  le capitoline raggiunte poi dal ritorno salentino, giunto ad inizio della ripresa. Al 43′ il vantaggio giallorosso marcato da Manca abile ad insaccare su assist di Simeone che dopo due giri di lancette si ripete mettendo Spagnoli in condizioni di dover spingere solo oltre la linea di porta per il 2-0 che chiude la prima frazione.
Nel secondo tempo è capitan D’Amico a riaprire prontamente la gara al terzo di gioco trovando il varco giusto nella difesa avversaria mentre al quarto d’ora il 2-2 definitivo è  firmato su calcio piazzato da Costadura.

Queste le parole rilasciate al termine della gara dal tecnico delle giallorosse Roberto Amore all’ufficio stampa della Res Woman:
“Come da previsione è stata una partita difficile ma stavolta l’abbiamo resa ancora più difficile noi. Per come abbiamo giocato potevamo vincere ma come troppe volte è capitato quest’anno, ci siamo fatti dei gol da soli, causa distrazioni e scarsa concentrazione. Vogliamo ancora arrivare secondi e giocheremo le ultime due partite come se fossero delle finali, sperando in un passo falso del Chieti. Complimenti al Lecce per la gara che hanno disputato”.

Recap | La stagione delle Juventus Women

Che stagione è stata quella appena conclusa per le Juventus Women? Ovviamente una stagione favolosa, con un cammino in Serie A perfetto e da record, destinato a restare nella storia dello sport, ma anche una stagione di crescita. Le occasioni per crescere sono arrivate dai momenti più belli, ovviamente, ma anche dalle pochissime delusioni dell’annata.

22/22
Abbiamo celebrato tutti i record, ma com’è stato il cammino che ha condotto al quarto titolo di fila? I numeri e i risultati fanno apparire tutto semplice, ma le difficoltà non sono mancate. Le bianconere le hanno, però, nascoste agli occhi esterni, dando l’impressione di volare via leggere anche quando è stato necessario attraversare le tempeste.

Tutto è cominciato contro il Verona, dove si era concluso, in anticipo, lo scorso campionato. Primo tempo equilibrato, poi 2-0 nella ripresafirmato Girelli e Caruso, stesse marcatrici della prima giornata della stagione 2019/20. La seconda gara, contro l’Empoli a Vinovo, ha rappresentato poi subito una tappa importante. Rimonte e controrimonte, contro un avversario ostico e mai domo. Alla fine i tre punti sono bianconeri: decisive Bonansea e la freddezza di Cristiana Girelli.

Tra le tante vittorie, momenti chiave sono stati senz’altro gli scontri diretti contro il Milan. Il primo arriva presto, alla quinta giornata, e si gioca a San Siro. Un grande stadio, una grande avversaria, tre punti pesantissimi: le emozioni si accumulano, ma Girelli non sente il loro peso e trasforma il rigore della vittoria. Un successo che dà ulteriore carica e consapevolezza. Il secondo, a Vinovo, con le rossonere capaci di presentarsi a sole tre lunghezze di distanza: una sola partita che avrebbe potuto rimettere tutto in discussione. Non c’è spazio per discutere: 4-0 senza appello.

 

La prima tempesta cui si faceva riferimento si colloca a cavallo tra la settima e l’ottava giornata. Dopo altre due grandi vittorie contro due avversarie di livello (4-0 a Fiorentina e Sassuolo), nelle due sfide in trasferta contro Florentia e Napoli. In entrambe la Juve soffre e passa in svantaggio, fa i conti con le difficoltà e poi vince. Sei punti e soprattutto un segnale di una forza clamorosa al campionato.

L’altra, passeggera e inattesa, ha assunto il volto degli infortuni. In tante gare Coach Rita Guarino ha dovuto fare i conti con assenze importanti, chiedendo uno sforzo ulteriore alle sue giocatrici. La risposta è sempre state eccezionale: Hyyrynen ha ricoperto il ruolo di centrale di difesa senza battere ciglio, Staskova ha raccolto il peso dell’assenza di Girelli, Cernoia ha saputo regalare gol pesanti nel momento del bisogno, Rosucci ha preso in mano il centrocampo quando la squadra aveva bisogno della sua leadership. Una grande squadra ha reso invisibili le difficoltà. E ha poi esultato con pieno merito.

LE SCONFITTE
In una stagione super, sono arrivate anche alcune delusioni. Tre sconfitte per la precisione, anche se tutte dal sapore diverso. La prima in Champions League, all’Allianz Stadium, contro il Lione al termine di una partita bella e combattuta. Vincono 3-2 le francesi, ma le bianconere lasciano il campo ancora più consapevoli della propria forza.

La seconda sconfitta, al ritorno, lascia un po’ di più l’amaro in bocca: termina 3-0 per le padrone di casa. A differenza dell’andata, le bianconere non riescono a prendere in mano il match e mettere in mostre le loro qualità. Sotto il diluvio di Lione termina l’avventura europea.

La terza è l’unica in Italia: la semifinale d’andata di Coppa Italia contro la Roma. Al Tre Fontane termina 2-1 per le giallorosse, che, pur perdendo al ritorno, passano il turno grazie al maggior numero di gol segnati in trasferta, facendo sfumare così un trofeo. Tre ko diversi, come detto, che lasciano però tanti spunti per crescere e migliorare. E ulteriore fame in vista della nuova stagione in arrivo.

LA SUPERCOPPA
Se la Coppa Italia è sfumata per questione di dettagli, le bianconere non si sono fatte sfuggire la Supercoppa. Il 2021, infatti, è iniziato con un trofeo, vinto a Chiavari sconfiggendo la Roma in semifinale e la Fiorentina in finale. La sfida con le giallorosse è stata complessa, cominciata con un sole quasi primaverile e chiusa sotto i colpi di una fortissima grandinata. Il gol decisivo, nel cuore dei tempi supplementari, porta la firma Cristiana Girelli, mentre la finale contro le viola, dominata, è targata Bonansea, autrice della doppietta decisiva.

PRIME VOLTE E RECORD
Questa è stata la stagione del primo trofeo in bianconero per Lina Hurtig, Dalila Ippolito e Matilde Lundorf, ma anche per le più giovani già aggregate alla prima squadra: Alice Berti, Sara Caiazzo, Valentina Soggiu e Michela Giordano. Per la prima volta la Juve ha segnato 9 gol in una gara casalinga, contro la Pink Bari in una gara ricca di inediti: il primo gol di Cecilia Salvai in campionato con la Juve e il primo poker di Cristiana Girelli in bianconero. A proposito di record, mai Arianna Caruso, prima giocatrice ad aver toccato quota 100 presenze in bianconero, aveva segnato sette gol in un singolo campionato di Serie A. È stata anche la stagione in cui una giocatrice della Juventus è arrivata a 50 reti in bianconero: si tratta di Cristiana Girelli, imitata, a stretto giro di posta, da Barbara Bonansea.

Credit Photo: Andrea Amato

Palermo la Serie B è tua: rosanero promosse ieri senza scendere in campo

Domenica atipica per il Palermo: il team siculo vista la stagione di alto profilo condotta in Serie C in questa annata calcistica era oramai abituata a festeggiare per le vittorie arrivate sui manti erbosi. Ieri le rosanero, guidate dal tecnico Antonella Licciardi, non erano invece impegnate su alcun campo visto il turno di riposo da osservare all’interno del gruppo D, girone formato da undici squadre. Per uno strano scherzo del destino invece le siciliane capolista del proprio raggruppamento hanno centrato la promozione in Serie B proprio nel 20° turno di campionato, con due giornate d’anticipo sulla fine del torneo di terza serie. La matematica certezza del salto in cadetteria è giunto al triplice fischio del derby abruzzese tra il Chieti, seconda forza del girone, ed il Pescara.

Il pari per 1-1 ha lasciato le nero-verdi a sette punti in classifica dalle isolane capitanate da Maria Cusmà, troppi viste le sole due partite rimaste sino al gong finale della stagione 2020-2021. Al Palermo quindi sono bastati i 46 punti, raccolti nelle 18 gare giocate sino ad ora, messi in cassaforte dopo i risultati inanellati in campionato con 15 vittorie, un pari e sole 2 sconfitte. Per le sicule il cambio di passo si è materializzato nel girone di ritorno. Al termine di quello di andata, infatti, la squadra del tecnico Licciardi era al terzo posto con 22 punti, 3 in meno della capolista Res Woman, 2 dal Chieti e con una sola lunghezza di vantaggio sul Lecce quarto. Dopo il giro di boa sono arrivati invece solo successi, ben otto, che hanno catapultato le isolane in vetta al raggruppamento con 7 punti in più sul Chieti, 9 sulla Res Women e 13 sul Lecce.

Nello stesso periodo di tempo migliorati i sincronismi anche nel pacchetto arretrato con le sole 6 reti incassate dall’estremo difensore Desirè Iemma, a fronte delle 14 del girone d’andata. Per la formazione palermitana poi il miglior attacco del girone con 56 reti siglate: 15 messe a segno dal capocannoniere del raggruppamento Chiara Dragotto, 13 da Diana Coco, 7 da Ilenia Viscuso, 5 da Simona Zito, 3 da Alessandra Impellittieri  e  Maria Cusmà, 2 da Clara Lazzara e Roberta Renda e una a testa per Clara Concilla, Sandra Palermo, Giada Pellegrino, Denise Licari e Marta Collovà. Le rosanero saluteranno la terza serie nelle prossime due partite dove saranno opposte prima al Monreale, nel derby siciliano in programma domenica prossima, e poi al Pescara nell’ultima giornata di campionato.

Houston Dash acquista Jasmyne Spencer dall’OL Reign

L’attaccante Jasmyne Spencer lascia lo stato di Washington e il club dell’OL Reign trasferendosi in Texas per indossare la maglia di Houston Dash. L’accordo tra i due team è stato basato sul Dash che ricevendo l’attaccante, cede il terzo turno del NWSL College Draft 2022. 

La nativa di New York, lascia l’OL Reign dopo 3 stagioni. A Huston porta un bagaglio di esperienza internazionale dopo aver giocato tre anni in Australia nella W-League indossando le maglie di Sydney FC, Canberra United e Melbourne City. 

La sua carriera da professionista inizia nel 2012, quando si unisce al New York Fury giocando nella Women’s Professional Soccer League (WPSL). Segue poi il Washington Spirit nel 2013, Western New York Flash nel 2014/15 e Orlando Pride 2016/17. A livello di college ha frequentato University of Maryland dal 2008 al 2012.

Credit Photo: https://www.nwslsoccer.com/

“Viste da vicino”; Roma XIV-Pistoiese: le toscane vincono una gara al vertice della tensione

Siamo tornati al centro sportivo “Don Pino Puglisi”, tra gli edifici del quartiere di Montespaccato, alla periferia nord-ovest della Capitale. Il menù del giorno prevedeva l’anticipo del Girone C della Serie C Femminile tra Roma XIV e C.F. Pistoiese. L’ultima volta che eravamo stati in quest’area, era sceso a Roma l’Arezzo Calcio Femminile. Per quell’occasione, il centro sportivo era blindato e le presenze si limitavano solo alle calciatrici, pronte a scendere in campo, e agli addetti ai lavori, staff tecnici e mediatici compresi. Tutt’intorno, impossibile da vedere, il Covid 19 aggrediva, contagiava e costringeva l’Italia intera a restare di nuovo chiusa in casa per quanto più possibile.

Stavolta l’atmosfera è diversa. Al centro sportivo Puglisi la gente si fa fatica a contarla. La paura del contagio ha lasciato spazio al ritorno alla gioia dei bambini all’interno dei campi che circondano lo stadio principale, quello che ospita le gare del Montespaccato Savoia, in Serie D Maschile, e della Roma XIV al femminile. Raggiungiamo la tribuna e notiamo una bella cosa: non siamo soli! Sulla tribuna adiacente lo stadio siedono almeno una cinquantina, forse qualcosa di più, di persone. Amici, parenti, dirigenti delle due squadre, che rendono l’atmosfera molto vivace rispetto a quella che vigeva nella gara dello scorso gennaio.

Il cielo della Capitale è coperto da uno strato di nuvole grigie che fanno presagire a possibili brevi rovesci, ma alla fine il tempo regge. Ma la forte umidità inizia a farsi sentire, e anche stando fermi in tribuna si percepisce un caldo non molto gradevole. Sarà però meglio dell’aria incandescente che si respirerà poi sul terreno di gioco.

Pronti. Via! Inizia la gara con Demarchi subito impegnata. Al nono minuto, Viggiano fa partire un’azione di contropiede che catapulta Sara Brundo a tu per tu con l’estremo difensore delle capitoline che viene battuta dal destro a giro dell’attaccante toscana. Vantaggio ospite e tutto da rifare per la Decimoquarto che comunque non resta a guardare. Le ragazze allenate da De Francesco si riversano in avanti schiacciando le orsette che fanno buona guardia grazie a Zanini ed Erriquez ma, soprattutto, alla fascia sinistra presidiata da Olga Viggiano. L’ex Fiorentina è un cliente difficile per le attaccanti in maglia bianca. La ripresa si chiude con il vantaggio esterno della Pistoiese e con una Decimoquarto in crescita.

La ripresa si apre con Nicoli che effettua una sostituzione passando al 4-5-1. La partita si fa subito molto tesa quando Pomponi viene atterrata in una morsa a due, uscendone con dei problemi al setto nasale, ma l’arbitro non fischia. Le capitoline iniziano a percepire un po’ di negatività di giudizio e iniziano ad innervosirsi notevolmente. A pochi giri di lancette dall’inizio della ripresa, Nicoli richiama Viggiano in panchina, la migliore delle toscane fino a quel momento. Un mossa per coprirsi e tentare nuovi assalti in contropiede. Da uno di questi ribaltamenti di fronte, Brundo si ritrova in un’azione in fotocopia a quella che ha portato al goal del vantaggio ospite. Stavolta però, l’esterno serve al centro per Martina Naldoni, tutta sola, che si sistema il pallone e scarica un destro violento sotto la traversa per lo 0-2.

Le capitoline non ci stanno e riversano in attacco tutto il loro potenziale. Le padrone di casa colpiscono un violentissimo palo con la numero 6, De Luca. In seguito vanno in goal al 77esimo con Claudia Fortunati. Il 2-1 dà morale alle ragazze di De Francesco che reclamano un possibile rigore non fischiato su Fortunati. È la goccia che fa traboccare il vaso. La Roma XIV è nervosissima e cerca in ogni modo di pervenire al pari che però non arriva. Anche dalla tribuna si odono forti proteste nei confronti del fischietto Giordano della sezione di Palermo. La Pistoiese si chiude in difesa e, nei minuti finali, perde per infortunio il portiere Federica Demarchi, sostituita a seguito di uno scontro di gioco.

Al fischio finale di una gara degna di un romanzo di Tom Clancy, le ragazze della Decimoquarto escono dal campo furiose per l’arbitraggio ingiusto. Tanti i gialli sventolati dal direttore di gara, molti anche per proteste. Qualche atto di nervosismo si è registrato nel corso della gara con le capitoline che hanno accennato alla rissa con le atlete ospiti. Le grida di protesta si accompagnano sino agli spogliatoi delle due compagini dove, dopo qualche attimo di tensione, si sentono i festeggiamenti delle orsette per i tre punti ed il silenzio della sconfitta delle ragazze romane che viaggiano comunque nelle acque calme della classifica. 

Le toscane sorpassano l’Aprilia, impegnato in giornata sul difficile campo del Filecchio, e si portano a 28 lunghezze. Le romane rimangono a 19 lontane undici punti dalla zona calda a due giornate dalla fine del campionato di Serie C Femminile. Pistoiese impegnata in casa col Bologna la prossima settimana mentre la Decimoquarto farà visita alla Sassari Torres capolista.

Credit Photo: Stefano Berardo

Festa Pro Sesto al Breda: è Serie B per la Femminile

È una domenica di festa in casa Pro Sesto. La formazione femminile di mister Andrea Ruggeri  ha già conquistato la certezza matematica della promozione in Serie B con ben tre turni d’anticipo: numeri impressionanti quelli di Valentina Seveso e compagne, attualmente in vetta con 16 successi in 19 turni ed una media reti di oltre 3,5 reti per partita.

Le ragazze della prima squadra – insieme a tutto lo staff –  hanno ricevuto il meritatissimo applauso di un “Breda” finalmente riaperto al pubblico anche se con limitazioni per la capienza massima; presenti in tribuna anche Claudia Giordani, vice presidente del Coni, e Luciano Gandini, Responsabile Regionale Calcio Femminile Lombardia).

In un pomeriggio dal clima rovente le ragazze biancocelesti entrano in campo accolte dall’applauso delle avversarie genoane, attualmente al secondo posto in classifica a 12 lunghezze di distacco: il pareggio in un pomeriggio condizionato dal gran caldo è la ciliegina sulla torta di una stagione eccezionale.

L’avvio di gara è tutto di marca sestese: al minuto 8 sventola con il mancino di Giulia Grumelli e pallone che timbra la traversa. Passano 3’ ed è Annachiara Possenti a mettersi in mostra con un ottimo spunto personale: saltate due avversarie l’attaccante conclude di forza con la sfera che sfiora la barra orizzontale. Le occasioni si sprecano: al 16 è Elena Mariani ad avere una palla buona sul destro, ma non inquadra la porta.  Dopo un avvio così intenso, complice anche il grande caldo, i ritmi si abbassano. La Pro resta comunque padrona del match, sfiorando ancora una volta il vantaggio al 39’ con una conclusione da fuori del capitano, Valentina Seveso.

In chiusura di tempo arriva il secondo legno sestese: altra conclusione dal limite di Possenti e palla che sbatte nuovamente sulla traversa.

In apertura di ripresa si vede il Genoa dalle parti di Cristina Selmi: il destro dall’interno dell’area di Marica Licco. La gara procede a strappi: al 63’ buon pallone per Possenti in area, si oppone con il corpo Matilde Macera salvando la porta del grifone. Sul ribaltamento di fronte, azione rossoblu sulla sinistra: Parodi si accentra e lascia partire una conclusione chirurgica e potente che si insacca all’incrocio superando Selmi. Genoa che passa in vantaggio con la seconda occasione da rete costruita nel match.

La Pro si riversa in attacco, sospinta dall’entusiasmo del pubblico del Breda: a referto un’altra conclusione di Possenti ed un tentativo di Mariani, ma il punteggio non cambia. Approfittando dei più ampi spazi è Parodi a cercare il raddoppio: pregevole il suo destro violento che accarezza l’incrocio. Gli ingressi di Benedetta Sonnessa e Beatrice Carlucci danno ulteriore energia in un pomeriggio rovente: dopo una buona percussione della Sonnessa, conclude fuori misura proprio Carlucci.

Finale palpitante: all’87’ calcio di punizione dalla media distanza in favore della Pro: sul pallone va Valentina Seveso, che calcia direttamente in porta. Sulla sua conclusione intervento non impeccabile dell’estremo del Grifone che riesce soltanto a sporcare il pallone: è festa grande al Breda per la Pro e il suo capitano, che firma un gol di grande valore anche dal punto di vista simbolico.

E’ l’ultima emozione del pomeriggio: dopo 3’ di recupero arriva il triplice fischio del sig. Spedale che dà il via alla festa biancoceleste!

PRO SESTO (4-4-2): Selmi; Dellacqua, Pasquali, Nascamani, Pedrazzani; Marasco (69’ Sonnessa), Seveso, Scuratti (44’ Ponti), Grumelli (55’ Carlucci); Possenti, Mariani (80’ Pirovano Rotini) (Comizzoli, Melodia, Ettori, Carabetta, Spinelli) All. Ruggeri.
GENOA (4-4-2): Macera; Giuliana, Spotorno, Lucafò, Rossi; Campora (77’ Vacchino), Abate, Licco; Marenco I. (55’ Favali); Parodi, Crivelli (Carpi, Perna, Bertoncini, Marenco C., Giupponi, Giuffra, Basso) All. Oneto.
ARBITRO: Sig. Umberto Spedale di Palermo.
MARCATRICI: 65’ Parodi (G), 87’ Seveso (P)

Photo Credit: Facebook Pro Sesto 1913

Il Bayern München è il nuovo campione di Germania: vinta la FLYERALARM Frauen-Bundesliga

All’ultima giornata FLYERALARM Frauen-Bundesliga della stagione 2020/21, il Bayern München conquista il campionato. È la quarta vittoria storica di questo titolo per il club della baviera dopo il 1976, 2015 e 2016. La vittoria di 4-0 contro l’Eintracht Francoforte è stata chiave per assegnare lo scudetto.

Rainer Koch, Vicepresidente della DFB ha detto: Congratulazioni alla squadra femminile dell’FC Bayern Monaco allenata da Jens Scheuer e come capo manager Karin Danner per il campionato della FLYERALARM Frauen-Bundesliga e per un’eccezionale stagione 2020/2021! Non solo le 26 vittorie in 26 partite ufficiali consecutive sottolineano l’ottimo lavoro che l’FC Bayern fa dentro e fuori dal campo”.

Martina Voss-Tecklenburg, coach della nazionale: “Il Bayern ha coronato una stagione eccezionale vincendo il titolo. Vorrei congratularmi in particolare con il mio collega allenatore Jens Scheuer e con tutta la sua squadra dietro la squadra, che hanno fatto un ottimo lavoro. All’inizio della stagione, i responsabili hanno preso molte decisioni giuste e importanti e hanno messo insieme una squadra potente con una forte personalità. È stata una partita perfetta. Lo scudetto e l’incredibile striscia di vittorie sottolineano l’alta qualità delle giocatrici e della squadra tecnica, ma anche il buon lavoro complessivo che si sta facendo nel club”.

Credit Photo: https://www.dfb.de/

Cortefranca senza pietà su Le Torri: le franciacortine fanno 17 gol alle vicentine

Netta vittoria per il Cortefranca che, nella ventiquattresima giornata del Girone B di Serie C, batte il fanalino di coda Le Torri, che con questa partita le viene purtroppo decretata la retrocessione in Eccellenza con due turni d’anticipo, per 17-0. Un match mai messo in discussione che ha visto una sola squadra in campo, ovvero la formazione guidata dalla capitana Roberta Picchi autrice di ben sette reti.

Che la partita fosse di marca franciacortina lo si capisce già dopo tre minuti di gioco, quando Valentina Velati, un sinistro in diagonale, trafigge Dal Dosso per il vantaggio casalingo. Le giallorosse tentano con le unghie e con i denti di resistere alla forza cortefranchese, soprattutto la numero uno Dal Dosso, che al 9’ strozza il destro di Asperti. Le vicentine però soccombono qualche secondo dopo, perché al quinto minuto Roberta Picchi, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, realizza di testa il raddoppio rossoblù. La gara arriva al 22’ quando Macchi, dal limite dell’area, lascia andare un destro che finisce fuori di un soffio. È il preludio del terzo gol franciacortino: un minuto dopo Asperti calcia di sinistro e Dal Dosso para, ma sulla ribattuta Picchi segna la sua doppietta in questa partita che vede cambiare il risultato qualche istante dopo, perché al 25’ l’incornata di Federica Asperti permette al Cortefranca di siglare il quarto gol. Neanche il tempo di festeggiare e Carolina Sardi De Letto trafigge per la quinta volta la porta de Le Torri. Al 31’ primo gol con la maglia del Cortefranca per Elena Belussi che, dal limite destro dell’area vicentina, lascia partire un destro che fulmina per la sesta volta Dal Dosso. Due minuti dopo Sardi De Letto cala il settebello cortefranchese. La gara viene fermata al 33’ a causa di un infortunio occorso alla giocatrice giallorossa Irene Caldaro. Il match riprende e il copione non cambia, perché al 39’ Asperti realizza al 39’ il secondo gol in quest’incontro. Al 43’ Riva serve in mezzo Picchi che di destro fa tripletta, e qualche secondo dopo fa poker e il decimo gol del Cortefranca. Sul finire del primo tempo Picchi aumenta il vantaggio rossoblù sfruttando un errore difensivo vicentino. Al 43’ tredicesimo gol franciacortino con la rete di Maria Lavezzi.

La ripresa si apre con il Cortefranca che fa quattro cambi, ma allo stesso tempo arriva al 48’ il sesto gol di Roberta Picchi, che, su assist di Zanetti, porta il risultato di 12-0, Al 53’ arriva la prima occasione del Le Torri, quando Magnabosco arriva a tu per tu con Belotti, ma la sua conclusione è facile per la numero uno rossoblù. La partita rimane tranquilla fino al 70’ quando Marina Zanetti sigla il quattordicesimo gol franciacortino. Al 77’ Roberta Picchi trasforma la rete numero 15 rossoblù con Le Torri e la settima dell’attaccante cortefranchese in questa partita. Giusto il tempo di festeggiare e al 79’ Zanetti piazza la rete numero sedici in favore delle ragazze di Roberto Salterio. Le vicentine però non mollano e all’84’ Miotto ci prova con un destro dal limite che si rivela semplice per Belotti. Ma le cortefranchesi ritornano subito a prendere le redini del gioco e all’87’ Valeria De Giglio piazza il 17-0 franciacortino. Nei minuti finali Alessia Giudici prova ad entrare nella lista delle marcatrici, ma il suo destro colpisce la traversa. È l’ultima occasione di questa partita, perché alla fine l’arbitro D’Agnillo di Vasto sancisce la fine delle ostilità.

In classifica il Cortefranca tiene sia la leadership del raggruppamento che distante di quattro punti il Trento sua diretta inseguitrice. Domenica prossima le franciacortine andranno in casa del Permac Vittorio Veneto, per le cortefranchesi c’è un solo obiettivo: vincere per centrare la Serie B.

CORTEFRANCA: Belotti, Vavassori (45’ De Giglio), Belussi, Macchi, Lavezzi, Sardi De Letto, Riva (56’ Mottinelli), Sandrini (45’ Giudici), Picchi, Velati (45’ Beltrami), Asperti (45’ Zanetti). A disp: Freddi, Lacchini, Muraro, Gervasi. All: Salterio.
LE TORRI: Dal Dosso, Dal Molin, Biondi, Antonucci, Sambugaro, Urlando, Caldaro, De Gregori (41’ Castillo), Bonvicini, Miotti, Magnabosco. All: Sartori.
ARBITRO: D’Agnillo di Vasto.
MARCATRICI: 3’ Velati (COR), 10’, 23’, 43’, 44’, 45’, 48’ e 77’ Picchi (COR), 25’ e 39’ Asperti (COR), 28’ e 33’ Sardi De Letto (COR), 31’ Belussi (COR), 63’ Lavezzi (COR), 70’ e 79’ Zanetti (COR) , 87’ De Giglio (COR).
AMMONITE: Caldaro (LT).

Photo Credit: Elia Soregaroli

Gabriele Gravina in Veneto: “Il mio obiettivo è accorciare le distanze tra la Figc e i territori, raccogliendo suggerimenti utili”

Riprende da Venezia, nella sede del Comitato Regionale Veneto, il programma di incontri del presidente della FIGC Gabriele Gravina con i rappresentanti del calcio dilettantistico e giovanile su tutto il territorio nazionale. Questa visita, che è parte di un tour annunciato nell’Assemblea Federale elettiva dello scorso febbraio, succede a quelle in Sardegna, Toscana, Emilia Romagna, Abruzzo, Campania, Piemonte e Lombardia e precede quella attesa per domani in Friuli Venezia Giulia.

Il numero uno della Federazione ha incontrato in laguna il Consiglio Regionale presieduto da Giuseppe Ruzza e nell’incontro con i media ha colto l’occasione per congratularsi ancora una volta con il Venezia per il ritorno in Seria A dopo 19 anni alla presenza dello Special Advisor per le infrastrutture Andrea Cardinaletti, che gli ha donato una maglia personalizzata.

 “L’obiettivo della mia visita – ha dichiarato Gravina – è toccare con mano la situazione del calcio di provincia, il calcio dei territori per illustrare quanto abbiamo già fatto e per dare ulteriori risposte alle criticità emerse dal prolungato stop imposto dalla pandemia, ma desidero rinnovare ancora una volta i miei complimenti al Venezia per la storica promozione e il bel messaggio di bellezza e gioia comunicato al mondo”.

Durante l’incontro si è parlato della ripresa dell’attività di base, delle difficoltà economiche del momento, dell’ammodernamento degli impianti, di riforme strutturali e del decentramento amministrativo, ma anche delle promesse mantenute dalla FIGC verso il mondo dilettantistico come i contributi e il ristorno dei costi di settore giovanile e scolastico in favore delle società, nonché i rimborsi contenuti dal decreto ‘Sostegni bis’ per le spese sanitarie sostenute dai club che hanno ripreso a giocare.

“Ringrazio il presidente Gravina della sua visita – ha dichiarato Ruzza – ma soprattutto delle sue risposte, della sua concretezza e della sua determinazione. In un periodo così difficile, il suo sostegno non è mai mancato perché volto sempre alla ripresa, alla riapertura in sicurezza. Noi siamo per affermare che i praticanti del nostro mondo sono tutti di rilevanza nazionale, indipendentemente dalla categoria in cui giocano”.

“Sono qui – ha affermato Gravina – perché è mia intenzione accorciare le distanze tra la FIGC e i territori, raccogliendo suggerimenti utili a completare il processo di sostegno al calcio di base, iniziato con lo stanziamento di diversi contributi e l’approvazione di norme che hanno consentito la ripresa dell’attività, e delineando un piano per recuperare i 200 mila tesserati che nell’ultimo anno hanno smesso di giocare. Lo dobbiamo ai giovani e alle loro famiglie, perché senza sport rischia di essere una generazione penalizzata per sempre dal Covid, invece il calcio è la cura, la soluzione per tornare alla normalità perché ci aiuta a relazionarci con il prossimo”.

Credit Photo: FIGC – Federazione italiana Giuoco Calcio

Alex Morgan: Player of the Month di Maggio

Alex Morgan è stata scelta dalla NWSL Media Association come miglior giocatrice del mese di maggio, ricevendo così la nomina di Player of the Month.

In tutte e 4 le partite ha segnato un goal, portando l’Orlando Pride a vincere 3 incontri e pareggiarne uno. Il primo goal di Morgan è stato anche il primo della stagione per il Pride, realizzato il 16 maggio contro il Washington Spirit che è servito a riportare la squadra in pareggio col risultato. Contro il North Carolina ha segnato la rete del 2-1 che ha così consegnato la vittoria al Pride al 79’.

Giocando tutti i minuti di tutte le partite sinora, ha segnato anche la prima rete della prima partita casalinga all’Exploria Stadium contro il Portland Thorns e la rete della vittoria di misura contro Kansas City. Che mese di maggio elettrizzante!

Con una rete e due assist, Debinha è stata votata al secondo posto come Player of the Month di maggio, mentre al terzo posto  con 2 goal Sydney Leroux.

Credit Photo: https://www.nwslsoccer.com/

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