Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 3607

Casey Stoney lascia il Manchester United. Possibile approdo negli Stati Uniti

Nella maggior parte dei casi, dietro ad una grande squadra c’è sempre un grande coach. È sicuramente il caso del Manchester United Women con Casey Stoney alla guida, beneficio di cui potranno godere ancora per poco. Uscita nella giornata di ieri, la notizia dell’addio dell’allenatrice londinese ha scosso tutto l’ambiente. Da molti è considerata come uno dei migliori prospetti del movimento per quanto riguarda la panchina. 

Il suo enorme lavoro con le Red Devils è innegabile. È stata nominata head coach al momento della fondazione della squadra prendendola subito sotto la propria ala. Dopo il campionato vinto nella FA Women’s Championship, ha cercato subito di affermarsi nel grande panorama. Ma sbarazzarsi delle big non è risultato un’impresa così facile. Anche se la prima stagione da neopromossa ha certificato il buon operato con il quarto posto nella FWSL. Stesso posizionamento guadagnato nel campionato appena concluso. Per larghi tratti, il Manchester United ha bazzicato anche tra tutte le prime tre posizioni. Purtroppo nel lungo non hanno avuto la stessa costanza andando ad un passo dalla prima qualificazione in Women’s Champions League. La decisione di puntare sull’ibrido tra veterane, come Christen Press, e nuovi talenti, come Ella Toone, si è rivelata una strada percorribile.  

“È stato un onore guidare la squadra femminile in questo grande club”, afferma l’ormai ex allenatrice. “Quella di lasciare è stata una decisione incredibilmente difficile. Dopo essere saliti a bordo per avviare la squadra da zero vincendo il campionato femminile nella nostra prima stagione, ora abbiamo stabilito con successo la squadra nella Super League femminile. Ho amato guidare questo gruppo e sono orgoglioso di ciò che abbiamo realizzato insieme. Tuttavia ora sento che è il momento giusto per prendersi un po’ di tempo”. 

La nuova avventura per l’ex giocatrice di Chelsea ed Arsenal potrebbe essere rappresentata dagli Stati Uniti, più precisamente in quel di San Diego. Secondo i media inglesi, Casey Stoney avrebbe attirato i riflettori della squadra californiana partecipante alla NWSL dal 2022. Il club ha già dalla sua l’ex allenatrice bi campionessa mondiale della nazionale statunitense Jill Ellis nelle vesti di responsabile della compagine. Che sia lei l’arma in più per convincere la classe 82 ad accettare l’offerta? 

Morena Boccagni, Isera: “Portogruaro? Gara fisica, equilibrata e combattuta. Per noi i tre punti contano tanto”

Domenica scorsa nel girone B di Serie C opposte allo stadio “Mecchia” di Portogruaro si sono trovate le padroni di casa care al presidente Giorgio Furlanis e l’Isera. Sono state le ospiti a vincere nel finale con una rete di Flaminia Sartori che ha regalato i tre punti al team guidato dal tecnico Senad Slomic e dal massimo dirigente Alberto Sordo. Una gara molto combattuta ha visto le venete fallire un paio di occasioni invitanti lasciando aperto il match che ha  premiato cosi le ragazze capitanate da Morena Boccagni. Abbiamo raggiunto proprio la centrocampista classe ’88, originaria della Valle di Ledro ad Isera dal 2014, per fare il punto sull’ultimo periodo in casa biancorossa.

Alla fine del girone d’andata per voi sono giunti il pari con il Brixen Obi ed il successo in casa dell’Oristano che vi hanno rilanciato in classifica. Come sono andate quelle gare?
“Sono state due partite diverse tra loro. Con il Brixen eravamo in forma, abbiamo giocato alla pari per 90 minuti, e forse avremmo meritato anche qualcosa di più visto l’andamento della gara. Con l’Oristano la partita è stata più dura. Un primo tempo combattuto dove siamo riuscite a segnare due gol e un secondo tempo in cui abbiamo subito il pressing avversario ma difeso il risultato con caparbietà. Volevamo i tre punti a tutti i costi”.

Poi sei sconfitte di fila. Come avete vissuto questo periodo poco felice dal punto di vista dei risultati? Meritavate qualcosa di più?
Purtroppo abbiamo passato un periodo caratterizzato per lo più da buone prestazioni ma con zero risultati. Soprattutto con Trento, Spal e Le Torri avremmo meritato sicuramente di più per quello visto sul campo. Non era facile gestire la pressione del dover vincere e fare punti”.

Domenica la gara contro il Portogruaro. Come l’avete preparata?
“Da settimane ormai il mister concentra il lavoro sulle posizioni in campo e sulla tattica da una parte, e dall’altra cerca di trasmetterci la giusta concentrazione e motivazione. Eravamo consapevoli di dover ottenere i tre punti per poter continuare la strada verso la salvezza”.

Gara aperta per 90 minuti con occasioni da ambo le parti sino al triplice fischio finale. Che partita è stata dal tuo punto di vista?
“Non una delle nostre migliori prestazioni purtroppo, la definirei una partita molto fisica con Un primo tempo abbastanza equilibrato. Nella prima parte della ripresa abbiamo sofferto le avversarie abbassando il ritmo, forse complici il caldo e la stanchezza. Mentre nella seconda parte abbiamo ripreso coraggio e ricominciato a macinare azioni offensive pericolose. Arrivando finalmente al gol della vittoria grazie a Nicole Pellegrini che ha innescato l’azione del gol, e ovviamente grazie a Flaminia Sartori che ha finalizzato”.

Il Portogruaro ha mancato un paio di occasioni ghiotte voi avete capitalizzato a pochi minuti dal termine un’ingenuità delle padroni di casa. Quanta è stata la gioia nel post gara?
“La gioia è stata davvero tantissima. Dopo tante partite perse, nonostante alcune prestazioni davvero buone, è stata una liberazione da quella che sembrava ormai una maledizione”.

Quanto può contare il successo di domenica in chiave salvezza?
“La vittoria in questo caso era fondamentale per poter continuare il percorso verso la salvezza e lasciare le avversarie dietro di noi. Viste anche le gare, sulla carta, più insidiose che ci aspettano da qui a fine campionato”.

Le prossime gare sono con squadre di alta classifica. Sperate di racimolare altri punti importanti per la permanenza in Serie C?
“Sicuramente non ci diamo per sconfitte in partenza. Mancano ancora molte partite e guadagnare altri punti è l’obiettivo principale”.

Greta Di Luzio, Riozzese Como: “Gioco sempre d’istinto. I due goal al Brescia? Sono contenta, ma ci meritavamo la vittoria”

Forte di esperienze importanti nonostante la giovane età, Greta Di Luzio ha saputo farsi valere anche alla Riozzese Como. L’attaccante con il numero 16, arrivata a febbraio, ha mostrato in campo doti tecniche, fisicità e la sua forte propensione al goal realizzando 6 reti, di cui due splendide decisive doppiette.

Tanti anni al Milan e poi San Marino Academy, squadra con la quale hai anche raggiunto la Serie A. È stato difficile decidere di scendere di categoria?
Il Milan Ladies è stata la squadra nella quale sono nata calcisticamente. Ho iniziato a 10 anni e me ne sono andata quando ne avevo 20, quindi rimarrà per sempre la “mia squadra”. Poi mi è arrivata la proposta del San Marino e lì sono cresciuta davvero tanto, sia a livello calcistico che umano, ed è stata una delle esperienze più belle mai fatte. La promozione in Serie A è stata la realizzazione del sogno che avevo fin da bambina. Quest’anno però ho trovato poco spazio in squadra, non stavo raccogliendo nulla a livello calcistico. Ho deciso di rimettermi in gioco perché stavo soffrendo quella situazione, il calcio è la mia vita e volevo tornare a giocare. Il Como mi ha voluto tanto e sono venuta qua anche per riavvicinarmi a casa e continuare gli studi di Ingegneria. Non è stato facile scendere di categoria, chi arriva dalla Serie A sa quanta fatica ci vuole per arrivarci, potrebbe sembrare un po’ da folli andarsene. Ma io sono una che non ha paura delle nuove sfide e il progetto del Como mi è sembrato da subito ambizioso e stimolante”.

Hai subito trovato spazio in squadra grazie alle tue giocate importanti. Pensi di aver ritrovato la forma fisica ideale?
Si, ad oggi devo dire sì. Inizialmente ho subito il cambio di lavoro rispetto a San Marino. Ora posso dire di essere tornata in piena forma, grazie anche alla fiducia che mi è stata data. La costanza e la continuità mi stanno permettendo di esprimermi al meglio delle mie possibilità”.

Nelle ultime due partite hai segnato 1 goal al Ravenna e 2 al Brescia, salendo a quota 6 reti. Qual è il segreto per farsi trovare sempre pronti in area di rigore?
Sono molto contenta di avere dato il mio contributo alla squadra, anche se mi è stato un po’ stretto il pareggio di ieri perché non ce lo meritavamo, e pensavo che i miei goal potessero bastare per arrivare alla vittoria. Sono una che gioca molto d’istinto, sul campo ho molta spensieratezza e questo mi permette di fare qualsiasi cosa mi passi per la testa senza pressioni o paura. Non mi sento di dare consigli o segreti, posso dire però che è importante dare sempre il massimo e divertirsi, perché è fondamentale per far bene in campo”.

Com’è stato l’approccio alla gara contro il Brescia?
Abbiamo cercato di fare un po’ di turnover visti i 3 impegni in una settimana, ma l’identità della squadra è rimasta la stessa. Nel primo tempo abbiamo sofferto l’aggressività del Brescia, poi nell’intervallo il mister ci ha dato delle dritte e nel secondo tempo ci siamo comportate meglio, anche se abbiamo subìto due goal, il primo un po’ dubbio, quello del calcio di rigore, e il secondo un po’ fortuito. La squadra ha gestito bene la partita, peccato per questi pochi episodi. Sicuramente potevamo far meglio, siamo un team costruito per vincere, ma non buttiamo via la prestazione”.

Quale giocatrice di Serie A ti piace di più per caratteristiche?
Ce ne sono tante, ma sicuramente Haley Bugeja, la giovanissima del Sassuolo, che penso sia stata la sorpresa di tutta la Serie A. Poi ci sono le campionesse di Juventus e Milan che tutte conosciamo, ma se dovessi scegliere la squadra che mi piace di più direi la Roma: anche se è un po’ incostante nei risultati, ci sono atlete dal grandissimo potenziale”.

Cosa prevedi per il tuo futuro?
Ho sempre avuto poche certezze nella vita, una di queste è sempre stata il giocare a calcio che è la mia più grande passione. Vorrei praticare questo sport fin che posso, ambisco a giocare anche a livelli più alti e in Nazionale. Spero di raggiungere presto la Serie A, anche con il Como. Ci sono diverse cose che mi piacerebbe fare e ora non so cosa farò, se rimarrò nel calcio o farò altro. Non mi pongo limiti”.

Credit Photo: Federico Fenzi

Alessandra Signorile, Pink Bari: “Difficile andare avanti così, ora riflettiamo sul futuro”

Tre punti in diciannove gare e la serie B a un passo. Per la Pink Bari è stata una stagione da dimenticare, colma di delusioni e sconfitte. “La buona volontà non basta più – ha dichiarato il presidente Alessandra Signorile ai microfoni di Repubblica -. Il Covid ha peggiorato le cose perché i costi per arginare l’emergenza sanitaria hanno tolto parte delle già esigue risorse di cui disponevamo. La delusione è tanta perché ce l’abbiamo messa tutta. Ma la sfida con le società professionistiche è impari: ci sarebbe stato da sorprendersi se ancora una volta fossimo riuscite a resistere”.

Il torneo volge al termine ed è tempo di programmare il futuro, come sostiene anche Signorile: “Si è chiuso un ciclo, del resto anche le veterane del gruppo in questa stagione hanno avvertito la stanchezza di dovere combattere contro avversarie sempre più attrezzate. Dopo una stagione così, è giusto riflettere sul nostro futuro. Non abbiamo una nostra struttura, non abbiamo un club professionistico alle spalle, non abbiamo un esercito di sponsor a sostenerci: impossibile resistere. Adesso è giunto il momento di fare una riflessione sulla direzione da prendere. L’idea è quella di lavorare sempre di più sul nostro settore giovanile. La strategia da seguire non può che essere questa”.

Altra partenza sulla tratta Lione – OL Reign: Eugénie Le Sommer

Un’altra giocatrice dell’Olympique Lyonnais lascia la squadra francese per trasferirsi a giocare la stagione negli Stati Uniti col l’OL Reign fino a dicembre 2021. In questo caso si tratta della attaccante Eugénie Le Sommer. La calciatrice francese ritroverà le compagne di Lione Sarah Bouhaddi e Dzsenifer Marozsán.

“Sono davvero entusiasta di unirmi a OL Reign, è una nuova sfida per me e sono pronta a prenderla! Seguo il campionato da molti anni ed è uno dei migliori campionati del mondo, ha detto Le Sommer. “Non vedo l’ora di giocare la mia prima partita e incontrare i fan dell’OL Reign al Cheney Stadium. Sono anche molto felice di apprezzare il collegamento tra OL e OL Reign che mi consente di rimanere nella famiglia OL”.

Le Sommer, 31 anni, ha giocato a livello internazionale per la Nazionale Femminile della Francia livello U17, U19 e U20 prima di fare il suo debutto in Nazionale Maggiore nel 2009. Le Sommer ha collezionato 175 presenze e 86 gol tra i Campionati Europei Femminili UEFA 2009, 2013 e 2017, i Giochi Olimpici 2012 e 2016 e la Coppa del Mondo FIFA femminile 2011, 2015 e 2019.

La sua carriera professionale è iniziata con lo Stade Briochin in D1 Féminine nel 2007/08. Dopo la stagione 2008/09 ha ricevuto diversi riconoscimenti tra cui UNFP Female Player of the Year del 2010 e capocannoniere della stagione 2009/10. Nella stagione 2010/11 passa all’Olympique Lyonnais diventando leggenda del club. Nelle sue 11 stagioni con l’OL, Le Sommer ha vinto 10 volte la Division 1 Féminine, 8 volte la Coupe de France Féminine e 7 volte la UEFA Women’s Champions League. Ha segnato un totale di 274 gol per OL in tutte le competizioni, rendendola la capocannoniera di tutti i tempi per il club ed è considerata la migliore attaccante nella storia del club.

“È fantastico avere una giocatrice così straordinarioa che si unisce alla nostra squadra”, ha detto Farid Benstiti, coach dell’OL Reign. “Le Sommer è stata costante per il Lione ed è una calciatrice molto intelligente. Porterà con sé qualità ed efficacia nel nostro team. Non vedo l’ora di vedere come influirà sul nostro gioco“.

Nonostante l’avventura americana dietro l’angolo in National Women’ Soccer League, recentemente ha rinnovato il suo contratto con il Lione fino al 2023, ricevendo così la quarta estensione di contratto.

Credit Photo: https://www.olreign.com/

Classifica marcatrici Serie C: Adriana Gomes allunga nel girone C, Chiara Dragotto leader di quello D

Si è tornati in campo nel passato weekend nella Serie C femminile: in scena dunque anche i team inseriti nei gruppi C e D. Sono state ventuno le marcature nelle sei gare giocate nel girone C, ventuno quelle messe a segno nelle cinque partite andate in scena in quello D. Andiamo ad analizzare la classifica delle bomber dei due raggruppamenti, in questione.

Adriana Gomes in testa al girone C
Ancora a segno Adriana Gomes, la punta della Sassari Torres mantiene la vetta salendo a 21 centri. La leader del raggruppamento vede alle spalle a quota 15 Martina Ceccarelli e a 14  Costanza Razzolini  entrambe dell’Arezzo, quest’ultima è stata raggiunta da Benedetta Fenili del Filecchio.  Seguono a 2  Martina Tamburini della Jesina e Jelena Marenic della Sassari Torres incalzate da Giada Gnisci dell’Arezzo, Giusy Bassano della Sassari Torrese e  Giulia De Luca della Roma XIV.  A 9 poi la bolognese Gaia Mastel, Giulia Orlandi dell’Arezzo e la reggiana Elena Bonacini.  

Classifica Marcatori girone C 
21 Gomes (St) 15 Ceccarelli (Ar) 14 Fenili (Fi)  e Razzolini (Ar),12  Tamburini (Je), Marenic (St) 11 Gnisci (Ar), Bassano (St) 10 De Luca (Rdq),   9 Orlandi (Ar), Mastel (Bo),  Bonacini (Re)  8 Galluzzi(Ap), Fontana (Je), Siegrist (Fi),  Magnusson (Bo)  7  Tuteri (Ar), Sciarone (Bo),  Bengasi (Fi), Oleucci (Je),   6, Maiorca (Ap), Zambonelli (Je),   Brundo (Pi), Piergallini (Ri), Fortunati (Rdq),    Paganini (Ar),  Minelli  (Bo), Rossetti (Je),  Laface (Je), Burani (Re), Blasoni (St)  4 Melillo (Ap), Lauria (Ap), Racioppo (Bo), Marcanti (Bo), Manganiello (Fi), Moni (Fi), Toppi (Pi), Valoriani (Pi), Naldoni (Pi),  Lombardo (St),  Ranzuglia (Vc) 3 Verdi (Ar), Hassanaine (Bo), Zanetti (Bo), Lupi (Ds),  Pieroni (Fi), Cotrer (Fi), Battistoni (Je), Verdini (Je), Ventura (Je),Baroni (Pi), Mannucci (Pi), Frassinetti (Re) 2  Padovan (Ap), Morlok (Ap) Monti (Ap), Cirri (Ar), Lulli (Ar), Zeli (Ar), Principi (Ds), Lehman (Fi), Caccamo (Fi),  Siegrist (Fi),  Mariani (Pi), Calloni (Re), Ferrari (Re),  Blommaert (Re), Valbona (Rdq), Albani (Ri), Schipa (Ri), Marcattili (Ri), Redolfi (St).
1 Di Federico (Ap),  Galluzzi (Ap), Olianas (Ap), Fanciulli (Ar),  Esperti (Ar),  Mencucci (Ar), Costantini (Ar), Leonessi (Ar), Arcamone (Bo), Patelli (Bo), Stagni (Bo), Cartarasa (Bo), Rambaldi (Bo), Perugini (Bo),  Paoli (Fi), Acciari (Fi), Di Lupo (Fi), Tognarelli (Fi), Gambini (Je), Prosperi (Je), Cingolani (Je),  Gangi (Pi),  Viggiano (Pi), Erriquez (Pi), Nigro (Pi),Toma Menotti (Re), Tugnoni (Re), Benozzo (Re),  Parizzi (Re), Pederzani (Ri), Magnani (Ri), Della Chiara (Ri), Calli (Ri), Dominici (Ri), Russarollo (Ri),  Gerardi (Rdq), Santacroce (Rdq), Di Gennaro (Rdq), Pomponi (Rdq), Peddio (St), Ladu (St), Borg (St), Russu (St), Congia (St), Poli (Vc), Lanciotti(Vc), Silvestrini(Vc), Valtolina (Vc), Rastelli (Vc).
8  Autoreti (una in favore del Riccione, due della Jesina, una della Torres, una del Filecchio, una della Roma XIV e una dell’Arezzo, una della Reggiana).

Vanessa Nagni resiste in testa al gruppo D 
Vanessa Nagni attaccante classe 1983 della Res Women, ferma per l’infortunio che tiene ai box la punta capitolina da settimana, viene superata da Chiara Dragotto del Palermo autrice di una doppietta. La capitolina resta a quota 13 centri mentre l’isolana balza a 15. Tra le sicule balzo in avanti anche per Diana Coco che sale a 12 e per  le laziali del Formello Veronica Sciaretti a 11 e Giorgia Zuzzi a 10.  Ferma in casa Chieti Giulia Di Camillo a 8 raggiunta da Veronica Spagnoli della Res Women,  seguite da  Alessia Stivaletta e Marja Vukcevic a 7 . A 6 poi Ilena Viscuso del Palermo con le leccesi Serena D’Amico e Sharon Cazzato del Lecce ed a 5  Valentina Simeone della Res Women e Michela Romeo del Chieti, a segno sempre con la maglia del Crotone.

Classifica Marcatori girone D
15, Dragotto (Pa) 13 Nagni (Ro)  12 Coco (Pa) 11 Sciarretti (Fo) 10 Zuzzi (Fo) 8 Giu. Di Camillo (Ch), Spagnoli (Ro)  7 Stivaletta (Ch),  Vukcevic (Ch),  6 Cazzato (Le), D’Amico (Le),Viscuso I. (Pa),  5  Romeo (Cr), Simeone (Ro) Delvecchio (At), Bergamo (Le),  Zito (Pa), Manca (Ro), Rossi (Ro), Gi. Oliveri (Se), Coletta (Te), Castaneda (Te) 3 Galluccio (Ch), Ferrazza (Ch), Angelone, (Fo), Marsano (Le), Capello (Le), Priolo (Mo),  Cusma (Pa), Giuliano (Pe), Martella (Pe),   De Leonardis (Pe), Gorrasi (Se),  Quirini (Te). 2 Sgaramella (At), Almeida (At), Di Benedetto (At), Rais (At), Sacco (Cr), Margari (Le), Guido (Le),   Ga. Olivieri (Mo),  Viscuso N. (Mo),  Di Tullio (Pe), Copia (Pe), Di Martino (Se), Paolillo (Se), Cianci (Te), Conti (Te) Makulova (Te).
1  Ventura (At), Neofytou (Ch), Esposito (Ch),  Cutillo (Ch),  Lo Vecchio  (Cr) Moscatello (Cr), Sesti (Cr), Fabi (Fo),  Grassi, (Fo), Courteney (Fo), Ricci (Fo), Scholbin  (Fo) Chirizzi (Le),  Costadura (Le), Tomei (Le),Denti (Mo), Purpura (Mo), Incontrera (Mo) Ribellino (Mo), Marrone  (Mo),  Impellitteri (Pa), Licari (Pa), Renda (Pa), Lazzara (Pa), Cancilla (Pa), Pellegrino (Pa), Renda (Pa), Angelini (Pe),  Romani (Pe),  Del Rosso (Pe) Pasciullo (Pe), Di Domenico (Pe) Cunsolo (Ro), Graziosi (Ro) Fracassi, (Ro),  Coluccini (Ro),Nicosia (Ro), Cosentino (Ro),  Sabatino (Se), Mazza (Se), Cicarelli, Proietti (Te).
 5 autoreti (Due un favore del Sant’Egidio, una del Pescara, una Palermo, una della Ternana).

Le finaliste di Women’s Champions League: Chelsea

Il curriculum europeo e il cammino qualificazione del Chelsea verso la finale di UEFA Women’s Champions League 2020/21.

Squadra
Probabile formazione: Berger; Charles, Bright, Eriksson, Andersson; Leupolz, Ingle, Ji; Harder; Kirby, Kerr
Squalificate: nessuna
Infortunate: Maren Mjelde (terzino destro)

Pedigree
Ranking UEFA per club: 7°
Finali precedenti: 0

Il cammino qualificazione
Qualificazione: campionesse d’Inghilterra
Sedicesimi di finale: Benfica 8-0 tot.
Ottavi di finale: Atlético 3-0 tot.
Quarti di finale: Wolfsburg 5-1 tot.
Semifinale: Bayern Monaco 5-3 tot.
Migliore marcatrice: Fran Kirby (6)

Perché può vincere
Nessuna squadra ha mai raggiunto la finale di UEFA Champions League maschile e femminile nella stessa stagione, ma negli ultimi anni il Chelsea ha investito molto in entrambe le categorie. Come ha spiegato il tecnico Emma Hayes: “Il Chelsea è un solo club. Ha questo DNA ed è vincente.

A settembre, le Blues hanno ingaggiato Pernille Harder, da poco battuta in finale di UEFA Women’s Champions League; in seguito, la giocatrice è stata votata UEFA Women’s Player of the Year per la seconda volta, un record. Con altre due attaccanti di peso come Fran Kirby e Sam Kerr, una difesa stabile e una rosa capace di eliminare tre delle quattro squadre che l’anno scorso erano arrivate ai quarti, le Blues hanno rivinto anche un campionato molto competitivo.

La stagione finora
Dopo aver battuto il Benfica per 5-0 in trasferta e 3-0 in casa, il Chelsea ha eliminato l’Atlético agli ottavi. Pur perdendo Sophie Ingle per espulsione nella gara di andata, le Blues hanno avuto la meglio, anche perché Ann-Katrin Berger ha parato due rigori (al ritorno, la squadra spagnola ne ha sbagliato un altro).

Entrambe le gare dei quarti contro il Wolfsburg sono state giocate a Budapest. Ennesima buona prestazione di Berger all’andata, mentre Harder e Kerr sono andate a segno in entrambe le partite. Nella semifinale di andata, il Bayern ha inflitto al Chelsea una rara sconfitta, ma le Blues hanno mantenuto il sangue freddo e si sono imposte a Kingsmeadow grazie alle reti nel finale di Harder e Kirby.

Tattica
Nei big match, Hayes ha schierato un attacco a due formato da Kerr e Kirby, che nel 2021 hanno totalizzato 30 gol in 19 partite (con un gran numero di assist reciproci). Harder gioca a supporto, mentre Ingle opera da centrocampista centrale ed è affiancata normalmente da Ji So-yun e Melanie Leupolz, ma Erin Cuthbert e Guro Reiten sono due ottime alternative.

Il capitano Magdalena Eriksson e Millie Bright sono le centrali di difesa, con Jonna Andersson a sinistra e Jess Carter a destra in assenza di Maren Mjelde. Questo ruolo, però, può anche essere ricoperto dall’attaccante Niamh Charles. In porta, Berger è stata pregevole per tutta la stagione.

Allenatrice: Emma Hayes
È approdata sulla panchina del Chelsea nel 2012 e ha vinto 10 trofei, il più recente dei quali domenica in campionato. È stata anche la vice di Vic Akers, che nel 2006/07 ha portato l’Arsenal alla vittoria della UEFA Women’s Cup, e ha lavorato negli Stati Uniti prima della chiamata del Chelsea.

A UEFA.com ha commentato: “Non pensiamo mai che una gara sia finita: a prescindere dal risultato, crediamo sempre di avere una possibilità. Non capita spesso, perché di solito le squadre hanno bisogno di tempo. Questa squadra ha la stoffa dei campioni e credo che meriti di essere in finale perché ha saputo fare esattamente quello che doveva al momento giusto”.

Credit Photo: Pagina Facebook di Chelsea Football Club Women

Raffaella Barbieri, San Marino Academy: “Finora non è stato tutto negativo. Pink Bari? Non sarà facile ma andremo per vincere”

Raffaella Barbieri, attaccante classe 1995, è una delle punte di diamante della formazione sammarinese. Cresciuta nelle giovanili del Torino, ha ben presto capito che il calcio sarebbe stato una costante della sua vita e ci ha messo tutta la passione e la determinazione che aveva per arrivare ai livelli di oggi. In questa stagione ha già segnato una tripletta, una doppietta e altre 3 reti ma il fiuto dell’attaccante non si smorza mai: ci sono ancora due partite per cercare altri goal e, soprattutto, la salvezza.

In 3 anni di San Marino Academy hai raggiunto 2 promozioni. A suon di goal ti sei guadagnata il tuo spazio, ma in quale posizione ti esprimi meglio? 
“Sono stati tre anni fantastici e sicuramente rimarranno ricordi indelebili che porterò sempre con me. Grazie al gruppo sono riuscita ad esprimermi al meglio, per cui si sono coniugati gli obiettivi individuali e di squadra. In realtà non piace avere un ruolo fisso o statico, mi piace toccare più palloni possibili per poi gestirli, per cui direi o prima punta o trequartista”.

Da piccola, dopo una breve esperienza nel calcio femminile, sei passata a giocare di nuovo con i maschietti per tua scelta. Lo rifaresti? 
“Personalmente l’esperienza nel calcio maschile mi ha formato tantissimo a livello fisico e tecnico. Ho avuto la fortuna di giocare in società maschili che hanno comunque voluto valorizzare una femmina. Io rifarei la stessa identica scelta”.

Cosa è mancato alla squadra rispetto allo scorso anno di Serie B? È stato l’alto livello ad avervi “penalizzate” o avete fatto qualche passo falso di troppo?
“Molto spesso le squadre neopromosse tendono a fare un campionato di bassa classifica per puntare alla salvezza. Non credo sia anomalo tutto ciò. Abbiamo peccato di inesperienza e ci siamo fatte scappare di mano punti preziosi anche contro squadre che una settimana prima giocavano in Champions League. Per ora, non è stato tutto negativo e a fine campionato tireremo le somme”.

Partita contro l’Inter: sei entrata in corsa e hai subito fatto goal. Avresti potuto fare di più entrando dal 1’? Avete sbagliato approccio alla gara?
“Abbiamo completamente sbagliato l’approccio alla gara pur sapendo che i dati statistici neroazzurri testimoniavano i molti gol fatti nei primi minuti. Ci ha penalizzato molto andare sotto di due gol in tre minuti e a livello mentale non è stato facile. Questa è una parte su cui dobbiamo lavorare perché anche con il Napoli abbiamo preso gol al terzo minuto. Avrei potuto fare meglio dal primo minuto? Per come sono entrata può essere, ma le scelte le fa il mister e vanno rispettate. L’importante è fare bene quando si è chiamati in causa”.

Domenica a Bari andrete alla ricerca dei 3 punti. Pensate di poter raggiungere ancora la salvezza o dopo Napoli vi siete un po’ rassegnate?
“Bari è un campo difficilissimo in cui giocare; davanti poi avremo una squadra che nonostante la retrocessione sta facendo vedere buone cose. Dopo Napoli abbiamo dovuto riorganizzare le armi e i pensieri per tornare a combattere. Noi ci crediamo fino a che la matematica non ci condannerà. Il calcio è strano. Andremo a Bari per vincere la partita con un occhio su Napoli-Verona, non credo sia una partita con il risultato già scritto ma sarà combattuta nonostante il Verona sia oramai salvo. Vedremo”.

Credit Photo: ©SMAcademy/Pruccoli

Rivoluzione nel calcio dilettantistico olandese: la FA permetterà a uomini e donne di giocare insieme

La Federazione Calcistica Olandese (KNVB) ha annunciato un cambiamento pionieristico delle regole che vedrà uomini e donne in grado di giocare insieme nelle squadre di calcio amatoriali dalla prossima stagione.

La Federazione ha cambiato le sue regole a seguito di un progetto pilota condotto dal VV Foarut, squadra di nona categoria, annunciando la proposta come un “momento storico per il calcio amatoriale in tutto il mondo”.

“Vogliamo che le ragazze e le donne trovino un posto adeguato nel panorama calcistico in base alle loro qualità e alle loro ambizioni”, ha detto il direttore del calcio amatoriale della KNVB Jan Dirk van der Zee.

Il calcio misto è stato finora possibile in tutta la gioventù dei Paesi Bassi. Ma quando le donne raggiungevano l’età di 18 anni, non potevano continuare a giocare insieme ai loro compagni maschi. Tuttavia, questa regola sarà cambiata, a partire da Ellen Fokkema del VV Foarut.

Quando Fokkema ha compiuto 18 anni e ha scoperto che non poteva continuare a giocare per la sua squadra, ha inviato diverse lettere alla KNVB chiedendo di rivedere il regolamento.

In seguito alla sua petizione, la KNVB ha sperimentato lo schema nell’agosto 2020, ma a causa di COVID-19, il calcio amatoriale è stato in gran parte sospeso nei Paesi Bassi, quindi la KNVB ha cercato il parere di esperti e ha studiato i filmati prima di prendere una decisione ufficiale.

“Sulla base delle informazioni attuali e dei recenti risultati della ricerca, non vediamo più alcuna ragione per attenerci a questa precedente regola, decidiamo quindi di optare per l’uguaglianza e la diversità”, ha aggiunto Van der Zee.

Photo Credit: Beeld Sjaak Verboom

Le finaliste di Women’s Champions League: Barcellona

Il curriculum europeo e il cammino qualificazione del Barcellona verso la finale di UEFA Women’s Champions League 2020/21.

Squadra
Probabile formazione: Paños; Torrejón, Guijarro, Mapi León, Ouahabi; Losada, Hamraoui, Putellas; Graham Hansen, Hermoso, Martens
Squalificate: Andrea Pereira (difensore centrale)
Infortunate: Andrea Falcón (esterno/attaccante)

Curriculum
Ranking UEFA per club: 2°
Finali precedenti: 1 (2019, S 1-4 contro Lyon)

Cammino qualificazione
Qualificazione: campionesse di Spagna
Sedicesimi di finale: PSV Eindhoven 8-2 tot.
Ottavi di finale: Fortuna Hjørring 9-0 tot.
Quarti di finale: Manchester City 4-2 tot.
Semifinale: Paris Saint-Germain 3-2 tot.
Migliore marcatrice: Jenni Hermoso (6)

Perché può vincere
Il Barcellona ha raggiunto i quarti delle ultime cinque edizioni e cresce anno dopo anno. Nella finale del 2019 contro il Lione, si è ritrovato ben presto in svantaggio di quattro gol. L’anno scorso, per contro, ha perso solo 1-0 contro il Wolfsburg in semifinale, mentre le ottime prestazioni di quest’anno contro Manchester City e Paris Saint-Germain lo fanno assomigliare al Lione di una decina d’anni fa: una squadra di un campionato che doveva ancora vincere la competizione ma aveva tutti gli ingredienti giusti, tra talenti nazionali e acquisti mirati all’estero.

Dalla sconfitta contro il Wolfsburg ad agosto, il Barcellona ha totalizzato 35 vittorie, due pareggi e una sconfitta in 38 gare ufficiali, con 166 gol segnati e appena 13 subiti. La squadra ha ribadito la sua forza domenica vincendo il sesto titolo nazionale (record) con due giornate di anticipo e 26 vittorie su 26.

La stagione finora
Le blaugrana hanno eliminato facilmente PSV Eindhoven e Fortuna Hjørring, segnando almeno quattro gol in ogni partita. Ancora più strabiliante il successo ai quarti contro il City, con un 3-0 “casalingo” a Monza e le reti di Asisat Oshoala in entrambe le gare.

La semifinale di andata in casa del Paris è terminata 1-1, con il sesto gol stagionale di Jenni Hermoso e il pareggio di Alana Cook. Al ritorno, due reti di Lieke Martens hanno regalato il successo al Barça nonostante un gol della squadra ospite.

Tattica
Dopo l’arrivo di Hermoso e Caroline Graham Hansen nell’estate 2019, Lluís Cortés ha avuto una squadra stabile e ha potuto impiegare regolarmente il suo 4-3-3. Hermoso (55) e Oshoala (47) hanno totalizzato ben 102 gol nelle ultime due stagioni; spesso, però, solo una delle due parte titolare, anche a causa dei recenti infortuni della nigeriana. Graham Hansen, Martens e Mariona Caldentey offrono tante opzioni sulle fasce, mentre la centrocampista Alexia Putellas avanza spesso e segna, concretizzando al meglio la tattica del “falso nove”.

Putellas gioca di solito a sinistra, mentre Aitana Bonmati opera da regista di destra. Vicky Losada, Patri Guijarro e Kheira Hamraoui sono altre armi a disposizione del centrocampo. In difesa, la coppia centrale formata da Andrea Pereira e Mapi León non sarà disponibile in finale perché la prima è squalificata e sarà probabilmente sostituita da Guijarro. Le laterali Marta Torrejón e Leila Ouahabi si spingono in avanti all’occorrenza, mentre Sandra Paños è un portiere di altissimo livello.

Allenatore: Lluís Cortés
Cortés, laureato in scienze motorie e in pubbliche relazioni, è stato assunto dal Barcellona nel 2017 come analista. L’ex giocatore del Lleida è poi entrato a far parte dello staff tecnico femminile ed è diventato allenatore a gennaio 2019. Poco dopo, ha portato la squadra alla sua prima finale europea, quasi senza perdere. La scorsa settimana, il tecnico 34enne ha rinnovato per un’altra stagione.

A UEFA.com ha commentato: “Ho la fortuna di allenare questo gruppo di giocatrici fantastiche. Mi sento privilegiato a vivere di calcio insieme a queste belle persone, sia nello staff che in squadra. Siamo una famiglia e c’è un clima bellissimo. Lavorare con tutti loro giorno dopo giorno è molto facile”.

Credit Photo: Pagina Facebook di FC Barcelona Feminí

DA NON PERDERE...