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Margerita Portieri, Team Manager Venezia: “Che onore questo ruolo. Beneficienza? Siamo molto attivi nel sociale, doniamo tanto”

Margerita Portieri, 26 anni e veneta doc, si è avvicinata al mondo sportivo in maniera un po’ inaspettata. Seguendo le sue amiche calciatrici, ha scoperto l’ambiente del Venezia Femminile e non l’ha più lasciato, diventando ben presto Team Manager della squadra. Ad oggi è felice di svolgere questo ruolo che le dà grande soddisfazione, soprattutto perché il lavoro che viene fatto è frutto dell’impegno di squadra e società, unite nel raggiungimento di ogni obiettivo.

Come sei arrivata a ricoprire questo ruolo?
Io e lo sport siamo stati per tutta la vita due linee parallele che non pensavo si potessero mai incontrare, ma le mie amiche hanno sempre giocato a calcio nel Venezia e io non sono mai stata una che riusciva stare con le mani in mano. Di professione poi sono assistente sociale, sono abituata a relazionarmi con gli altri e ad avere a che fare con le persone. Andavo a vedere partite e allenamenti, organizzavo le varie cose e mi davo da fare in quello che c’era bisogno, quindi la società ha pensato di prendermi con Team Manager. Ufficialmente da 4 anni a questa parte svolgo questo ruolo importante con molto onore”.

Hai mai pensato di iniziare a giocare a calcio?
No, mai. Ci hanno provato tanti mister negli anni, ma è meglio che io gestisca altre cose, non sono proprio portata. Mi trovo meglio in ambito manageriale, è più nelle mie corde”.

Cosa fai nello specifico per il Venezia Femminile?
Il mio è un ruolo di collegamento tra la società e lo spogliatoio, mi occupo della parte relazionale tra queste due entità. Quando poi si tratta di comunicazioni ufficiali ovviamente ci muoviamo in blocco, il Venezia è una società veramente organizzata”.

Qual è il compito più difficile?
Quando mi sono inserita c’erano delle cose da mettere a punto: essere sempre puntuali, divise in ordine, mantenere un comportamento adeguato. La parte più ostica è doverle riprendere: è difficile perché devi saperti imporre con persone con le quali ti rapporti quotidianamente e che sono tue amiche al di fuori del calcio. Per fortuna ora non ce n’è bisogno, le ragazze sono diventate iper-diligenti e mi limito a fare “vigilanza”. Spesso mi prendono in giro per la mia rigidità chiamandomi nonna, però loro sanno che certe cose non le passo. Il rispetto reciproco che c’è tra noi consente loro di comprendere che questo è il mio compito, e se ci dovesse essere bisogno di riprenderle devo farlo, separando l’amicizia dal resto”.

C’è sinergia all’interno della società?
Siamo una macchina che funziona in virtù del fatto che ognuno svolge il suo lavoro con professionalità. Poi dal momento in cui portiamo il nome del Venezia, con tutto ciò che c’è dietro e la fiducia che ci ha dato il comparto maschile, bisogna sapersi prendere la responsabilità di garantire una certa immagine e certi risultati. Questo è un grande orgoglio”.

La società è anche molto attiva nel sociale, e avete realizzato un importante raccolta fondi che ti ha coinvolto in prima persona…
Ho due fratelli affetti dal disturbo dello spettro autistico e mia mamma ha fondato un’associazione di volontariato con la quale riesce a realizzare tanti progetti. Il Venezia Femminile, con l’aiuto della squadra maschile, ha voluto partecipare a una raccolta fondi realizzando dei calendari di squadra nel 2019. Il ricavato della vendita è stato poi devoluto in beneficienza all’associazione. Ogni anno, comunque, ci siamo impegnati a far beneficienza destinando i soldi delle multe fatte alle ragazze, dovute a qualche sgarro, alle varie associazioni del territorio. Se si può aiutare, perché no? Piuttosto che mangiarci una pizza decidiamo di agire in questo modo, che di questi periodi fa sempre bene”.

Credit Photo: Venezia Femminile

Sorteggio gironi di qualificazione Coppa del Mondo femminile

Il sorteggio delle qualificazioni alla Coppa del Mondo femminile 2023 ha definito i nove gironi che inizieranno nei prossimi mesi.

Le 51 partecipanti (record) sono state inserite in sei gironi da sei squadre e tre da cinque, da disputarsi tra settembre 2021 e settembre 2022.

  • Le vincitrici dei nove gironi di qualificazione andranno direttamente alla fase finale in Australia e Nuova Zelanda.
  • Le seconde classificate nei gironi partecipano agli spareggi UEFA a ottobre 2022.
  • Agli spareggi, le tre migliori seconde inizieranno direttamente dal secondo turno. Le altre sei seconde disputeranno tre spareggi in gara unica al primo turno.
  • Le tre vincitrici del primo turno e le squadre qualificate direttamente al secondo turno disputeranno spareggi in gara unica determinati tramite sorteggio.
  • Le due vincitrici degli spareggi con il ranking più alto (in base ai risultati nella fase di qualificazione a gironi e al secondo turno di spareggio) si qualificano per la fase finale.
  • L’altra vincitrice agli spareggi disputerà gli spareggi interconfederali in Australia e Nuova Zelanda.

Gironi di qualificazione
Gruppo A: Svezia, Finlandia, Repubblica d’Irlanda, Slovacchia, Georgia
Gruppo B: Spagna, Scozia, Ucraina, Ungheria, Isole Faroe
Gruppo C: Olanda, Islanda, Repubblica Ceca, Bielorussia, Cipro
Gruppo D: Inghilterra, Austria, Irlanda del Nord, Macedonia del Nord, Lettonia, Lussemburgo
Gruppo E: Danimarca, Russia, Bosnia-Eerzegovina, Azerbaigian, Malta, Montenegro
Gruppo F: Norvegia, Belgio, Polonia, Albania, Kosovo, Armenia
Gruppo G: Italia, Svizzera, Romania, Croazia, Moldavia, Lituania
Gruppo H: Germania, Portogallo, Serbia, Israele, Turchia, Bulgaria

Gruppo I: Francia, Galles, Slovenia, Grecia, Kazakistan, Estonia

  • La Germania spera di rivincere il titolo conquistato nel 2003 e nel 2007.
  • La Norvegia è l’altra squadra europea che ha vinto il titolo mondiale nel 1995.
  • L’Olanda è arrivata seconda nel 2019.
  • Cipro è all’esordio in Coppa del Mondo femminile.
  • Il Lussemburgo partecipa alla fase di qualificazione vera e propria per la prima volta.
  • Partecipano a UEFA Women’s EURO 2022 dal 6 al 31 luglio: Austria, Belgio, Danimarca, Inghilterra (nazione ospitante), Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Italia, Olanda (campione in carica), Irlanda del Nord, Norvegia, Russia, Spagna, Svezia, Svizzera.

Date
Fase di qualificazione a gironi
13–21 settembre 2021
18–26 ottobre 2021
22–30 novembre 2021
4–12 aprile 2022
29 agosto–6 settembre 2022

Spareggi UEFA
3–11 ottobre 2022

Partecipanti per confederazione
Nazioni ospitanti: 2 (Australia, Nuova Zelanda)
AFC: 5
CAF: 4
CONCACAF: 4
CONMEBOL: 3
UEFA: 11
Spareggi interconfederali: 3

Spareggi interconfederali
È previsto un torneo a 10 squadre in Australia e Nuova Zelanda per determinare le ultime tre partecipanti alla fase finale.

Partecipanti per confederazione
AFC: 2
CAF:2
CONCACAF: 2
CONMEBOL: 2
OFC: 1
UEFA: 1

Le squadre saranno suddivise in tre gironi (due da tre e uno da quattro), con teste di serie decise in base al ranking FIFA. Tutti i gironi verranno disputati come competizioni separate a eliminazione diretta e la vincente andrà alla fase finale. Nei due gironi da tre squadre, una testa di serie andrà direttamente in finale (dopo aver giocato un’amichevole contro Australia o Nuova Zelanda) e affronterà la vincente della semifinale tra le altre due nazioni.

Procedura di sorteggio
Le squadre sono state suddivise in sei fasce in base al ranking UEFA per nazionali femminili pubblicato al termine della fase a gironi per la qualificazione a UEFA Women’s EURO 2022.

Le fasce dalla 1 alla 5 contenevano nove squadre, mentre la sesta fascia conteneva le ultime sei squadre. Il sorteggio è iniziato con la prima fascia ed è proseguito con le fasce dalla 2 alla 6. Ogni fascia è stata esaurita completamente prima di passare alla successiva.

In generale, e per ogni fascia, le squadre estratte sono state inserite in ordine alfabetico dal Gruppo A al Gruppo I. Quando si applicava o si prevedeva una condizione per il sorteggio, la squadra estratta è stata assegnata al primo girone disponibile in ordine alfabetico.

Poiché la sesta fascia conteneva solo sei squadre, queste sono state sorteggiate nelle sei posizioni disponibili nei Gruppi da D a I.

In base alle decisioni del Comitato Esecutivo UEFA valide al momento del sorteggio, le seguenti squadre non potevano essere sorteggiate nello stesso girone: Armenia e Azerbaigian, Kosovo e Bosnia-Erzegovina, Kosovo e Serbia, Kosovo e Russia, Ucraina e Russia

Fascia 1: Olanda, Germania, Inghilterra, Francia, Svezia, Spagna, Norvegia, Italia, Danimarca
Fascia 2: Belgio, Svizzera, Austria, Islanda, Scozia, Russia, Finlandia, Portogallo, Galles
Fascia 3: Repubblica Ceca, Ucraina, Repubblica d’Irlanda, Polonia, Slovenia, Romania, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Irlanda del Nord
Fascia 4: Slovacchia, Ungheria, Bielorussia, Croazia, Grecia, Albania, Macedonia del Nord, Israele, Azerbaigian
Fascia 5: Turchia, Malta, Kosovo, Kazakistan, Moldavia, Cipro, Isole Faroe, Georgia, Lettonia
Fascia 6: Montenegro, Lituania, Estonia, Lussemburgo, Armenia, Bulgaria

Credit Photo: https://it.uefa.com/

Ilaria Parisi, Nuovo Latina Lady: “Tutto nuovo per me, contenta di questa nuova esperienza”

Tra i team ad essere ripartiti nell’Eccellenza laziale presente è il Nuovo Latina Lady. La formazione nata nell’estate del 2019, inserita nel girone B, è guidata da mister Marco Pupatello.  La società, cara ai dirigenti Giampietro Bordignon e Serafino Cordoma, nelle scorse ore, tramite i suoi canali ufficiali ha presentato una delle sue nuove calciatrici, ovvero, Ilaria Parisi, centrocampista classe 2000 approdata da poco nel  team latinense. Questa la nota diffuso dallo stesso team laziale

Nuovo innesto in casa Nuova Latina Lady: ecco Ilaria Parisi
Ilaria Parisi si è avvicinata quest’anno al gioco del calcio grazie al Nuovo Latina Lady del Vicepresidente Giampietro Bordignon, del DS Serafino Cordoma e del mister Marco Pupatello e già è stata a disposizione per il Campionato Eccellenza di interesse nazionale. Ilaria Parisi non si è affatto intimorita e questa è la sua prima intervista: il debutto faccia a faccia con un giornalista che il calcio dilettantistico e giovanile lo conosce da anni e lo ha vissuto da dirigente spesso allenandosi con le squadre per testare cosa significa il dietro delle quinte di una partita dagli allenamenti, al pre-gara, alla compilazione lista, alle sostituzioni, al soffrire e gioire in panchina.

E’ stata una sorpresa per te intraprendere questa prima avventura calcistica a questa età: come la stai vivendo?
“Iniziando questo sport soltanto ora, all’inizio era tutto nuovo, gli allenamenti, il gruppo squadra e la preparazione alla partita, però mi sto trovando molto bene, mi sto integrando e sono contenta di aver intrapreso questa esperienza“.

L’emozione degli allenamenti, la convocazione, il momento pre-gara, la gara sono momenti nuovi per te e che adesso fanno parte della tua nuova vita sportiva?
“Essendo tutte situazioni nuove per me, soprattutto i primi giorni ero molto emozionata e anche un po’ in tensione, in particolare per il primo pre-gara. Piano piano sto imparando a vivermi i momenti con più tensione in modo più sereno, per potermi godere al meglio questa esperienza”.

Doris Bacic, Juventus Women: “Siamo una squadra perché restiamo unite nella vittoria e nella sconfitta, possiamo perdere ma non molleremo mai”

Il portiere croato della Juventus Women Doris Bacic attraverso il proprio profilo social ha dedicato un pensiero alla mentalità vincente della propria squadra. Un gruppo coeso sempre alla caccia di nuovi successi.

bacicdoris ” Non siamo una squadra perché giochiamo insieme. Siamo una squadra perché ci rispettiamo, ci fidiamo e ci prendiamo cura l’una dell’altra. Siamo una squadra perché restiamo unite nella vittoria o nella sconfitta. Siamo una squadra perché ci sosteniamo sempre a vicenda. Possiamo perdere ma non molleremo mai, né ci arrenderemo. Siamo la Juventus” ⚪⚫ # juventuspersempresarà #insieme

bacicdoris

“We are not a team because we work together. We are a team because we respect, trust, and care for each other. We are a team because we stick together in winning or losing. We are a team because we always push each other forward. We can lose but we will never quit, or give up. We are Juventus” ⚪⚫ #juventuspersempresarà #together
Credit Photo:Pagina Instagram Doris Bacic

Veronica Benedetti, Ravenna Women: “Gli infortuni non mi hanno fermata. Sogno di tornare in Nazionale”

Arrivata al Ravenna Women in estate, Veronica Benedetti ha trovato un gruppo solido e determinato, con il quale ha subito legato e condiviso obiettivi. Si è inserita mostrando le sue doti da punta centrale, tecnica e prestanza fisica, facendo poi un ottimo lavoro anche sulla trequarti. Tra vari aneddoti e sogni per il futuro, si è raccontata alle nostre pagine.

Per il recupero della 18^ di campionato avete affrontato il Tavagnacco, tua ex squadra. È stata una partita complicata?
Ovviamente essendo la mia ex squadra è stato molto emozionante, così come lo è stato rincontrare il mio vecchio mister e le compagne, era come un derby per me. È stata una partita davvero tosta, abbiamo giocato bene sia noi che loro ed è stata ricca di occasioni dal primo all’ultimo minuto. Fortunatamente abbiamo vinto ed è stata una gioia doppia. L’assist per il goal di Cimatti? Per il valore che la partita aveva per me, è stato magico”.

Domenica ci sarà la Lazio. Avrete l’occasione di agganciarla al secondo posto. Come state preparando la partita?
Queste ultime 4 giornate abbiamo tutti scontri diretti. La stiamo preparando come facciamo con tutte le altre, come ogni settimana. Lavoriamo duramente per prepararci al meglio. Sicuramente andremo là per vincere, pensiamo di poter fare una buona partita“.

Qual è stata la squadra più difficile da affrontare?
Ci sono state tante partite complicate. In un campionato così strano anche l’ultima in classifica poteva creare difficoltà. A partire dalla gara contro il Vicenza, contro il Tavagnacco, e anche la Lazio all’andata… nessuna è stata semplice“.

La vostra miglior prova della stagione?
Secondo me proprio contro il Tavagnacco, abbiamo giocato molto bene. Anche contro il Pontedera all’andata abbiamo fatto un’ottima prestazione”.

Durante la tua carriera hai dovuto affrontare pesanti infortuni. Come hai vissuto quei momenti? Gli stop hanno rallentato la tua crescita?
Essendomi fermata per un anno e mezzo è ovvio che mi ha rallentato un po’, ma anche da un infortunio si può imparare tanto. Adesso che sono rientrata spero sempre di fare meglio, per tornare presto alla condizione ottimale di prima. Ho subito due infortuni pesanti, uno all’anca e poi una fascite plantare. Quest’ultimo è stato un po’ più pesante perché non mi è stata diagnosticata subito e mentalmente è stata dura, ho fatto tantissimi controlli prima di scoprire cosa fosse. Essendo anche giovane poi c’è sempre stata la voglia di continuare a lavorare, non mi sono mai abbattuta nonostante gli alti e bassi“.

Cosa hai provato quando sei potuta tornare in campo?
Per tornare in buone condizioni gradualmente, all’inizio lavoravo con la Primavera del Tavagnacco. Poco dopo ho riiniziato con la prima squadra e sono sempre stata titolare. Rientrare dopo tanto tempo è stato bellissimo“.

Qual è il tuo sogno calcistico?
Innanzi tutto, fare sempre bene sul campo. Mi piacerebbe poi tornare a giocare in Serie A e magari anche in Nazionale. In maglia azzurra ho fatto Under 16 e Under 17, poi purtroppo con gli infortuni mi sono fermata ma mi auguro di poterla di nuovo indossare, perché è sempre una grande emozione“.

Credit Photo: Marco Montrone

Laura Agard, AC Milan: “La Roma è forte ma anche noi abbiamo delle qualità”

Laura Agard, difensore del Milan femminile, ha così parlato del finale di stagione che attende le rossonere affrontare due volte la Roma:
«Siamo quasi alla fine e dobbiamo essere tutte pronte perché mancano poche partite e dobbiamo farci trovare preparate. Dobbiamo affrontare partita dopo partita senza pensare troppo pensando di prendere prima la Roma e poi le altre. L’importante era vincere il derby, loro hanno avuto solo due occasioni e hanno avuto due gol, ci deve servire come lezione ma è andata bene.
La finale? Saranno due partite completamente diverse, qualsiasi sia il risultato della prima partita. Sappiamo che la Roma è forte ma anche noi abbiamo delle qualità, vedremo. Loro sono forti e unite, sarà difficile anche per loro. Sono state brave a battere la Juventus, hanno fatto un’impresa perché la Juventus è la Juventus». 

Credit Photo: Andrea Amato

Rubrica “Le Granatine si raccontano”: intervista a Genni Pantani

Genni Pantani è tra i difensori del Pontedera, nella serie B femminile. Al momento occupa il 13esimo posto in classifica, con 17 punti: in tutto 4 le vittorie messe a segno dalla squadra, con ulteriori 5 pareggi e 13 sconfitte.

Possiamo dire che la passione per il calcio è un’eredità di famiglia?
“Si, sono cresciuta in un ambiente familiare legatissimo al mondo del pallone. È stata mia sorella Giada in particolare a trasmettermi la passione per questo sport; la vedevo giocare e ho iniziato anche io. Un ruolo importante lo hanno avuto anche i miei compagni di classe delle elementari: quando ero piccola le squadre femminili ancora non c’erano, loro mi hanno invitato a giocare nella squadra di paese, così per provare. Lì è nata la passione e non ho più smesso. Ho giocato con i ragazzi fino a 14 anni, ciò mi ha aiutato tantissimo a livello tecnico e di velocità di gioco. Consiglio a qualsiasi bambina, che si approccia a questo mondo, di giocare il più possibile con i maschi. Io sono stata molto fortunata nel trovare un gruppo valido e unito.”

Nella partita di domenica scorsa contro il Cittadella hai giocato in un nuovo ruolo come centrocampista. Ti piace sperimentare o sei affezionata al tuo ruolo di tradizionale di terzino sinistro?
“Avevo già precedentemente provato questo ruolo, la partita di domenica è stata come  un tuffo nel passato. Sicuramente in questa categoria è tutta un’altra cosa rispetto a provarlo nella categoria juniores. Ho vissuto il cambiamento con tranquillità, mettendomi in gioco, con la consapevolezza delle difficoltà che mi aspettavano.”

Nei giorni scorsi è emersa l’idea, poi naufragata, di una Superlega con i grandi club europei. È un progetto affine alla tua idea di calcio? Parlando anche da tifosa juventina.
“Da un lato comprendo la difficoltà economiche delle Big europee  in questo particolare momento storico. Il Covid ha travolto tanti settori, tra cui sicuramente quello calcistico. Da altra parte però credo che il mondo dello sport non debba essere guidato esclusivamente da logiche di mercato: la prospettiva di una Superlega avrebbe  danneggiato il vasto panorama delle squadre più piccole, fondamentali per il movimento internazionale. Venivano meno la possibilità per i club minori di sfidare le grandi del campionato, l’inclusività e la meritocrazia, principi fondamentali e ineludibili. Un modello troppo “chiuso” per il calcio che è di tutti, non di pochi eletti.”

Intervista realizzata da Valentina Ulivieri – Us Pontedera

Credit Photo:  Pagina Facebook Us Pontedera CF

I “Procuratori” entrano nel Calcio Femminile Italiano: Bonansea dette le linee guida, Mino Raiola il primo a lanciare la “rete”.

Barbara Bonansea è la prima assistita di Carmine Raiola detto Mino nel calcio femminile e il recente cambio di procuratore può aprire la strada a un addio alla Juventus Women?

Fonti certe vedono già la partenza di Barbara, spiegando che l’attaccante bianconera e della Nazionale è da tempo nel mirino del Lione, una destinazione gradita dalla giocatrice; ma è giusto che nel calcio femminile, con l’avvento dei “procuratori” o “speculatori” le ragazze vengano usate come nel mondo maschile?

Giusto o non giusto sono questioni prettamente economiche, si sapeva che con l’introduzione del calcio professionistico ci sarebbero stati dei risvolti di questo tipo, ebbene adesso siamo pronti a pagarne le conseguenze?

Le società Italiane di categoria sono avvisate, da oggi Barbara Bonansea (la prima e non certamente l’ultima) è nelle mani di un procuratore di livello mondiale.

I cosi detti “procuratori” oltre a gestire i contratti degli atleti, curano spesso anche le loro relazioni pubbliche. Alcune grandi agenzie di procuratori, poi, gestiscono tutti i loro aspetti finanziari, come il pagamento delle tasse.

Talvolta, sono i clienti a chiedere agli agenti di orientarli nella vita d’affari, ma anche più in generale. Molto spesso, queste persone hanno una grande conoscenza della legge, che li aiuta nel negoziare i contratti dei loro atleti.

Nel calcio  i procuratori hanno holding che gestiscono un elevato numero di calciatori, e quando un giocatore si trasferisce da una società sportiva ad un’altra, essi rimangono proprietari di una percentuale del cartellino; questo sarà il nostro futuro anche nel mondo femminile?

Le scommesse o partite, da oggi, sono aperte il tutto starà alle società mantenere o meno un suo atleta nelle proprie file oppure lasciarlo partire per nuovi orizzonti (quasi sempre stranieri) in cerca di contratti fatiscenti e sponsorizzazioni di alto livello.

Aimè, staremo a vedere.

La 24enne Anika Rodriguez ha prolungato il contratto con il PSV Women fino al 2022

Anika Rogriguez, nata e cresciuta a Los Angeles, ha la doppia cittadinanza messicano-americana e si è unita al PSV Women dal Portland Thorns FC durante la pausa invernale. Rogriguez è una giocatrice versatile che può giocare sia in difesa che in attacco, ha recentemente segnato il suo primo gol per il PSV nel pareggio 1-1 con l’ADO Den Haag.

La sua famiglia ha visto la calciatrice firmare il suo nuovo contratto tramite un incontro su Zoom, Rogriguez ha poi ammesso: “All’inizio avevo molta nostalgia di casa, mi mancava la mia famiglia e ho avuto un inizio difficile in Europa”.

“Ma il coaching staff e le mie compagne di squadra mi hanno fatto sentire la benvenuta e nel frattempo mi sono completamente adattata alle nuove condizioni. In America giochiamo un calcio intenso, veloce ed energico e sono contenta che anche al nostro allenatore di Eindhoven piaccia che la sua squadra prema alto in campo. Non vedo l’ora di fare la mia parte qui al PSV”.

Photo Credit: psv.nl

San Marino Academy, domani lo scontro diretto con il Napoli. Mister Conte: “Vincere è importante, ma non sarà decisivo per la salvezza”

“Abbiamo vissuto le ultime due settimane in maniera piuttosto tranquilla. Chiaramente l’avvicinarsi della gara ha aumentato il livello della tensione emotiva, ma abbiamo voluto ricercare una certa serenità, senza troppo farci condizionare dal pensiero di una gara come questa, indubitabilmente importantissima. Sappiamo che ci aspetta una partita molto difficile e per questo abbiamo preferito concentrarci sul recupero delle energie mentali. Non c’è il rischio di sottovalutare l’impegno: perciò, è importante per noi scendere in campo serene e con fiducia nei nostri mezzi.” Questa l’antivigilia dello scontro diretto Napoli-San Marino Academy dalla visuale di Alain Conte. In palio, sabato all’ora di pranzo, qualcosa in più di tre punti. Anche se il mister non considera decisivo in alcun caso il risultato che maturerà nel capoluogo campano: “Vincere consentirebbe all’una e all’altra delle due contendenti di dare un segnale importante in chiave salvezza. Tuttavia nessuno dei tre risultati possibili sarebbe decisivo. Certo, si potrebbe guadagnare un vantaggio negli scontri diretti, il che potrebbe fare la differenza in caso di arrivo a pari punti. Ma, a parte ciò, avremo altre tre partite dopo questa giornata, quindi altri nove punti a cui dare la caccia. A Napoli, comunque vada, nessuno pronuncerà l’ultima parola. Però potrebbe mettere un mattone pesante sopra uno dei due piatti della bilancia. Per questo daremo il massimo per fare risultato, consapevoli che dovremo fare lo stesso anche negli impegni successivi. Abbiamo tutte le qualità per farcela.”

Stesso obiettivo, umori diversi sui due fronti. Il Napoli ha perso in casa del Milan, ma in precedenza aveva infilato tre risultati utili consecutivi riuscendo a colmare tutto il gap che lo separava dalla quota salvezza. Quindi dalla stessa dalla San Marino Academy. Che, invece, non fa risultato da tre turni e non vince da dicembre. C’è quindi una grande voglia di riscatto in casa biancoazzurra, amplificata dalle brutte notizie giunte di recente sul fronte dell’infermeria. L’ultimo fine settimana di campionato è stato pesante sotto tanti aspetti. – ammette con amarezza il tecnico – Intanto abbiamo perso, e questo ha aggiunto altro amaro in bocca oltre a quello che già avevamo. Non ci si abitua mai alla sconfitta e noi ci siamo stancati di questa situazione: a Napoli faremo di tutto per “risciacquarci la bocca” con un risultato diverso da quelli dell’ultimo periodo. Però dovremo essere più brave, più determinate e affamate sottoporta rispetto alle ultime uscite. Ci vorranno fame e determinazione a mille per fare gol al Napoli, e ancor di più per fare risultato. E poi abbiamo fatto una promessa a Serena Landa e Martina Piazza, gravemente infortunatesi nell’ultimo week-end di campionato: avrebbero voluto continuare a dare il loro contributo nella caccia a questa salvezza, ma purtroppo non potranno. Vogliamo una gioia grande da dedicare loro. Questo ci darà ulteriore motivazione.”

Motivazioni aggiuntive certo non ne mancheranno allo stesso Conte, che proprio sabato ritroverà il campo dopo la lunga squalifica. Devo dire che non sto nella pelle al pensiero di essere di nuovo al fianco delle mie ragazze. È stata una squalifica lunga, pesante, che mi ha condizionato sotto certi aspetti. Ma adesso è alle spalle. Ho tanta voglia di vivere il campo, di mettere tutto me stesso in questa causa, di trasmettere alle mie ragazze carica, agonismo ma anche la giusta serenità. Il Napoli farà la sua partita, di sicuro proverà ad imporre il suo gioco fin dall’inizio. Non so che Academy si aspettano di trovare. So però che sarà una gara di grande agonismo e noi ci faremo trovare preparate. Scenderemo in campo per lottare con tutta la forza che abbiamo in corpo. È una grande opportunità per noi, e cercheremo di coglierla vendo ben impressi nella mente concetti come ‘generosità’, ‘sacrificio’ e umiltà’. Questa è la strada per riscattarci.“

Come detto, quello di sabato sarà un lunch match, con fischio d’inizio programmato alle 12:30. La diretta della gara dello stadio Caduti di Brema sarà fruibile su Sky Sport e su TimVision; la differita, come sempre, su San Marino RTV e sui canali social della San Marino Academy.

Credit Photo: ©SMAcademy

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