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L’anno impeccabile di Martina Voss-Tecklenburg: “Avere la giusta serietà al momento giusto”

La Nazionale Femminile della Germania conclude la stagione internazionale in maniera molto positiva, con un bel 3-1. Quest’ultima vittoria contro l’Irlanda a Dublino ha aggiunto altri 3 punti per una perfetta qualificazione a Women’s EURO 2022un solo goal subito e nessun punto perso.

Coach Martina Voss-Tecklenburg parla a DFB.de di un anno speciale, una squadra stimolante e gli obiettivi per i prossimi mesi.

“Ci siamo qualificati indiscutibilmente per il 2022 in Inghilterra. Anche se abbiamo dovuto accettare il nostro primo gol della competizione a Dublino, abbiamo perso un po’ la precisione e la calma del gioco nel secondo tempo. Ma nel complesso possiamo essere soddisfatti di come è andata la qualificazione. Ma possiamo fare di meglio.

Sul debutto in porta di Ann-Katrin Berger e del suo ritorno in campo dopo aver sconfitto il cancro, la coach afferma: “Era molto importante per lei fare il suo debutto per la Germania. La vedo come una persona molto interessante e calma. C’è sempre un senso di calma in lei. È anche in forma. Fa ciò che le occorre in Inghilterra al Chelsea: inizia il gioco di formazione e prende decisioni coraggiose. E questo riflette la sua vita. Ha preso decisioni coraggiose nello sport e nella sua vita personale e ha dovuto affrontare alcune serie battute d’arresto. Questo ha plasmato enormemente la sua personalità. Ci aspettiamo che porti quella forza anche qui. Ora che ha fatto il suo debutto, fa parte della squadra e può mostrare ancora di più la sua personalità“.

Sul 2020 in generale dice: “È stato un anno difficile da un punto di vista sportivo perché non abbiamo potuto giocare tutte le partite che volevamo. Abbiamo fatto un buon lavoro in due partite all’Algarve Cup con formazioni molto diverse. Poi la terza partita è stata cancellata e abbiamo avuto la rottura del coronavirus. Ci siamo qualificati molto presto per gli Europei e poi non vedevamo l’ora di giocare contro l’Inghilterra, che è stata anche cancellata. Questa interruzione ha un impatto sui processi di sviluppo. Non vedi l’ora delle partite, ti prepari bene, sei pronto e poi non puoi implementarlo in campo“.

Sulla squadra e le prestazioni: “È così importante dimostrare che sei pienamente pronto e vuoi mantenere un ritmo elevato. In tutte le partite, abbiamo giocato molto bene e le statistiche hanno continuato ad aumentare. Per noi allenatori è molto importante vedere lo sviluppo dei singoli giocatori, sia nei loro club che con noi. Abbiamo già visto alcuni passi davvero positivi e non vediamo l’ora che arrivi il nuovo anno e speriamo di continuare il nostro successo. Quindi il 2020 non è stato un anno perduto dal punto di vista sportivo. A molti livelli, in particolare mentalmente, è stata una sfida. Sappiamo che abbiamo il privilegio di poter continuare a fare il nostro lavoro. Ne siamo davvero grati”.

Sul suo atteggiamento sempre ridente e sorridente sui campi da allenamento: “Penso che tu abbia bisogno di quel divertimento per portare le tue migliori performance. Abbiamo apportato alcune modifiche allo staff tecnico per distribuire meglio i ruoli. Funziona davvero bene. Per me è molto importante divertirsi in campo, ridere e non prenderci troppo sul serio in alcune situazioni. Ciò non significa che le giocatrici non siano seriamente intenzionati a comportarsi bene, essere guidate e concentrate. Non ferma niente di tutto ciò. Serve avere la giusta serietà al momento giusto. Sarei preoccupata se avessimo giocatrici che non sapessero ridere. Ogni giocatrice deve divertirsi e avere fiducia in campo, e lo fanno tutti. Se non fosse così, non funzionerebbe”.

Sul rapporto con le calciatrici: La squadra ha grandi personaggi e personalità, nonché un buon equilibrio tra un atteggiamento giovanile spensierato, audacia e serietà delle giocatrici più anziane. Abbiamo ancora molto potenziale per migliorare le nostre prestazioni. Il nostro grande vantaggio è che ci sosteniamo a vicenda: aiutiamo la squadra, ma la squadra aiuta anche noi. Le calciatrici vengono e ci chiedono delle cose – va bene! Sono ottimista sul fatto che non possiamo continuare a divertirci, ma possiamo anche migliorare la nostra qualità. Siamo sulla strada giusta“.

Sul 2021: “È l’ultimo anno prima di EURO. Abbiamo obiettivi molto chiari su come vogliamo giocare. Abbiamo in programma di giocare contro alcune squadre forti e vogliamo continuare le nostre buone prestazioni di quest’anno. Vogliamo vedere come fare contro i migliori avversari. Poi, nella seconda metà dell’anno, andremo alle qualificazioni per la Coppa del Mondo. Dovremo aspettare e vedere quali avversari avremo nel nostro girone. Metteremo alla prova la squadra contro alcune squadre di alta qualità, e poi intensificheremo i nostri preparativi con l’avvicinarsi degli Europei. Non vedo l’ora di farlo”.

Credit Photo: Thomas Böcker/DFB

Alessia Martino, Brescia Calcio Femminile: “La squadra può arrivare in alto. Esordio in B? Emozione unica”

Il Brescia Calcio Femminile ha conquistato il secondo posto della Serie B battendo il Cesena per 1-0. Nei minuti finali della partita Alessia Martino, attaccante classe ‘97, ha fatto il suo esordio in cadetteria e il ritorno ufficiale dopo più di un anno di assenza. A lei ci siamo rivolti per quest’intervista.

Alessia, perché hai scelto il calcio?
«Ho scelto il calcio perché è stato lo sport che ho praticato dal primo momento».

Cosa vuol dire per te essere un’attaccante?
«È un ruolo importante, perché finalizzi al meglio un’azione. L’obiettivo principale è il gol, perché ti fa decidere una partita. Fare l’attaccante vuole dire avere la consapevolezza di dare tanto alla squadra».

Qual è la tua giocatrice di riferimento?
«Non ho mai avuto idoli, perché non ho mai seguito il calcio nella mia vita, però ho come riferimento Daniela Sabatino per la cattiveria e la cinicità sotto porta».

Com’è iniziata la tua avventura nel calcio?
«I miei vicini di casa, che mi hanno visto giocare fuori dalla mia abitazione, hanno suggerito ai miei genitori di portarmi a giocare alla squadra del mio paese: da lì è iniziato tutto».

Hai iniziato il tuo primo percorso con il Brescia: com’è andato?
«Il primo percorso è stato travagliato: per motivi scolastici ho mollato a metà, poi però sono ritornata fino a giocare nella Primavera».

Sei stata una giocatrice del Montorfano Rovato per quattro anni: cosa ha significato giocare per quella maglia?
«Il Montorfano Rovato mi ha fatto crescere tantissimo, perché c’è un bell’ambiente. Mi hanno sempre spronato, ho trovato me stessa. L’esperienza col Montorfano mi ha aiutato tanto e li ringrazio».

Qual è stata l’emozione più bella vissuta con la divisa rovatese?
«L’emozione più bella è stata la promozione in Serie C (ora Eccellenza, ndr)».

Un anno fa torni al Brescia: perché hai fatto questa scelta?
«Brescia è una società che ti può aiutare, crescere e dare una visibilità in più sia calcistico che umano. Punto molto su questa squadra, perché posso migliorare, voglio superare i miei limiti: quando mi hanno fatto questa proposta ho accettato subito».

Il tuo ritorno non è nato sotto una buona stella, visto che a settembre 2019 ti sei infortunata…
«La rottura del legamento al crociato è stata brutta dal punto di vista moral: in un primo momento è stato difficile da superare, perché avevo raggiunto una buona forma fisica, ma con forza e capacità mi sono ripresa. Quest’infortunio mi ha segnato, visto che non potevo giocare».

Contro il Cesena l’esordio in B: raccontaci le tue sensazioni di quegli istanti.
«L’esordio in Serie B non è una cosa da tutti i giorni, perché ti capita una volta nella vita: è un’emozione inspiegabile, soprattutto dopo un anno che sono stata ferma per infortunio. Mi sono sentita pronta, ho avuto l’opportunità di farlo e spero di proseguire su questa direzione».

Dove può arrivare il Brescia 2020/21?
«Possiamo arrivare in alto: abbiamo un gruppo unito e coeso, nel senso che gli obiettivi ce li poniamo insieme e nessuno rema contro. Questo è un fattore aggiuntivo importantissimo».

Che opinione hai sulla Serie B di quest’anno?
«La Serie B di quest’anno è importante, difficile, in ogni partita devi avere concentrazione, perché un passo falso ti può costare tanto».

Ce la farà il calcio femminile a crescere anche in Italia?
«Speriamo perché penso sia il sogno di ogni ragazza vederlo crescere. C’è ancora una mentalità chiusa in Italia, però con la Nazionale e il Mondiale dello scorso anno può aver dato un segnale di cambiamento».

Cosa pensi del professionismo femminile che sta arrivando anche nel nostro Paese?
«Secondo me è un passo che avrà dei suoi tempi e più società aderiscono a questo progetto, maggiore sarà lo sviluppo».

Chi è Alessia Martino fuori dal campo?
«Fuori dal campo sono una persona che piace fare gruppo, confrontarmi e sentire opinioni. Mi piace farmi conoscere per quello che sono, Mi sento una ragazza tranquilla, che lavora in una ditta che vende materiale indumenti per l’infortunistica».

Cosa prevede il tuo futuro?
«Il mio futuro prevede una vita tranquilla, un lavoro e continuare a giocare a calcio».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’Acf Brescia Calcio Femminile e Alessia Martino per la disponibilità.

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Gianpiero Piovani, coach Sassuolo: “Avrei messo la firma per essere a questo punto, Bugeja è un gioiellino”

Alzi la mano chi si aspettava un simile upgrade. Era imprevedibile un exploit del genere, ma più che meritato dopo anni e anni di duro lavoro. L’evoluzione delle neroverdi è passata in gran parte per le mani di Gianpiero Piovani, uno dei migliori allenatori del nostro panorama. L’ex Brescia è intervenuto alla trasmissione Colpo di Tacco trasmessa su 50 Canale rilasciando qualche dichiarazione sulla sua squadra.

“La mia è una squadra molto giovane”, spiega il classe 68’. “Commettiamo delle piccole ingenuità che contro una squadra del valore della Juve abbiamo pagato a caro prezzo. Lavoriamo per correggere questi errori”. Nonostante ciò, le reggiane si sono affermate nell’olimpo di questo campionato dando fastidio alle big. “Avrei messo la firma ad inizio stagione per essere a questo punto, a due punti dal Milan e a cinque dalla Juve. Il nostro obiettivo era se possibile di migliorare il quinto posto dell’ultimo torneo”.

La situazione per il Sasòl è più che favorevole malgrado le pesanti assenze che hanno segnato l’avvio di campionato. “Purtroppo abbiamo avuto la sfortuna di perdere per infortunio una calciatrice fondamentale come Alice Parisi. Per la squadra e anche per me era un prezioso punto di riferimento. E a proposito di infortuni abbiamo perso anche Ferrato, un’altra delle titolari”.

I risultati ottenuti dal tecnico non potevano passare inosservati ed iniziano a trapelare i primi interessamenti. “Mi segue la Fiorentina? Non so niente, però fa piacere che il mio lavoro sia apprezzato. Pensando al futuro la mia priorità va sicuramente al Sassuolo dove c’è una società che ha voglia di far crescere il suo settore femminile. L’unico pensiero che ho in mente è di centrare i traguardi che ho in testa con questo club e con questi colori”.

Impossibile non spendere qualche parole per una delle stelle più luminose di questo Sassuolo. “Quando ho deciso di far debuttare la sedicenne Bugeja in Serie A qualcuno mi ha preso per pazzo. È giovanissima, ma dopo pochi allenamenti ho capito che aveva grandi potenzialità. Sono rimasto impressionato dalla sua velocità e dalla sua forza fisica. Per me se una ragazza è brava gioca, non guardo la carta d’identità. Alcuni erano perplessi per la mia scelta, altri temevano che avrei bruciato un gioiellino”. Ma se nella vita non si rischia, non si conclude nulla, e Gianpiero ne è il massimo esempio.

Rick de Rooij diventa allenatore ad interim del PSV Femminile

Rick de Rooij è stato nominato dal PSV Femminile come allenatore ad interim fino alla pausa invernale. Da mercoledì 2 dicembre, De Rooij ha preso il posto di Sander Luiten, che la scorsa settimana ha lasciato improvvisamente il club di Eindhoven.

Luiten ha sottolineato che questo è avvenuto per motivi personali che non vuole o non può spiegare. Ma non riguarda circostanze di salute sue e della sua famiglia. La scorsa settimana gli assistenti allenatori Danny Koevermans e Ovidiu Stinga hanno preso le redini del gruppo.

Il quarantunenne Helmonder De Rooij è a capo dell’Accademia del PSV dal 2016. All’inizio di quest’anno è stato temporaneamente responsabile della formazione giovanile, quando Ernest Faber è stato messo a capo allenatore ad interim degli uomini. Inoltre, De Rooij ha lavorato in precedenza nel calcio femminile. E’ stato in prima linea nel massimo campionato come allenatore del VVV-Venlo. Lì ha avuto l’opportunità di allenare Daniëlle van de Donk, Lieke Martens, Kika van Es e altre attuali giocatrici del PSV come Jeslynn Kuijpers e Nadia Coolen. Dopo che il VVV ha chiuso la squadra femminile (perché le giocatrici sono passate in massa al nuovo arrivato PSV nell’estate del 2012), De Rooij è diventato assistente dell’allora allenatore della nazionale Roger Reijners.

Photo Credit: voetbal.com

Aqsa Mushtaq alla Roma calcio femminile

Nella speranza di riprendere a giocare con continuità la Roma calcio femminile resta attiva sul mercato e annuncia l’arrivo in prestito gratuito dal Napoli (che la Società giallorossa ringrazia per la sempre gentile collaborazione) dell’esterno d’attacco  inglese di origini pakistane Aqsa Mushtaq.

Aqsa è una giocatrice tecnica e veloce. Nata a Bradford  nel 1998 che ha iniziato a giocare a calcio in tenera età. La sua prima squadra giovanile e stata  il Bradford City Center of Excellence. Una volta finito lì è andata all’Idle Fc e poi, compiuti i 16 anni, è passata al Bradford City.

“Dopo la città di Bradfordci raccontasono andata in America per quattro anni in una scuola chiamata Lenoir-Rhyne University. Mi sono appena laureata lì a maggio e ora eccomi qui in Italia”

Quello che lei per modestia non dice è che in America nella stagione 2019/20 è stata nominata  South Atlantic Conference Player of the year dopo aver segnato 13 gol in 17 gare contribuendo così alla vittoria della sua squadra della Conference.

Sappiamo che ammiri Steven Gerrard, tu che tipo di giocatrice sei?
“Mi piacerebbe essere un leader come lui. Voglio essere il tipo di giocatore che palla al piede affronterà le avversarie e troverà l’ultimo passaggio cruciale. Penso di essere tranquilla sulla palla e di avere una buona gamma di passaggi.  La mia forza è che sono abbastanza brava tecnicamente con la palla e aiuto sempre la squadra. Sono di piede mancino, la mia debolezza è il piede destro. È noto che la maggior parte dei mancini ha questo problema, ma io cerco di migliorare ogni giorno.”

Come sei arrivata alla Roma Calcio femminile?
”Quello che mi ha portato a scegliere la Roma Calcio Femminile è che quando ho parlato con l’allenatore ed il direttore sportivo mi hanno fatto sentire davvero la benvenuta e desiderata. La squadra mi ha accolta benissimo e tutte son  sempre gentili. Un’altra cosa importante è il posto. Roma, è una bellissima città.”

Come occupi il tuo tempo quando non giochi?
“Quando non gioco sono una persona piuttosto orientata alla famiglia, quindi mi piace uscire molto con loro e mi piace esplorare cose nuove, anche con i miei amici ogni volta che è possibile. In questo momento sto anche cercando di imparare l’italiano, ma è una lotta perché non sono mai stata brava con le lingue straniere.”

Benvenuta Aqsa!

Credit Photo: Roma Calcio Femminile

Ettore Rosato, Presidente Italia Viva: “Buon lavoro a Sara Gama Vicepresidente dell’Associazione Italiana Calciatori”

La calciatrice Sara Gama è stata eletta vicepresidente dell’Aic. È la prima volta che una donna ricopre un ruolo apicale nell’Associazione Italiana Calciatori dalla sua fondazione nel 1968. Come presidente e vicepresidente vicario sono stati eletti Umberto Calcagno e Davide Biondini. Nata a Trieste nel 1989, Sara Gama è capitana della Juventus e della Nazionale Italiana e dal 2018 è consigliera della Figc. Da sempre si batte per i diritti delle calciatrici.

Questo il commento social di Ettore Rosato, Presidente Italia Viva:
“Più spazio alle donne nello sport e nel calcio, oggi è una giornata da ricordare. Sara Gama, capitana della Juventus e della nazionale, diventa la prima vicepresidente donna nella storia dell’Associazione Italiana Calciatori. Auguri di buon lavoro a questa grande professionista”.

Così su Twitter Ettore Rosato, presidente di Italia Viva.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Michela Coccimiglio, Football Leon: “Per noi una buona partenza, vogliamo continuare cosi”

Nel panorama del calcio femminile lombardo da diverse stagioni sta ben figurando il Football Leon. La squadra brianzola, cara al patron Michele Coccimiglio, è stata artefice di una buona partenza sotto la guidata in stagione dal tecnico Stefano Cincotta. Tra le file della rosa capitanata da Elena Campagnoli, da ben cinque anni, è presente Michela Coccimiglio, punta classe 2000 originaria di Vimercate. Abbiamo raggiunto l’attaccante del team neopromosso in Eccellenza, dopo il successo nel torneo di Promozione dello scorso anno.

Michela come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
Mi sono avvicinata al mondo del calcio da bambina, all’età di otto anni, direttamente con una squadra femminile il Fiammamonza, per poi passare al Leon. Da quel momento non ho più smesso di giocare e anno dopo anno la passione è cresciuta sempre di più”

Sei da diverse stagioni in forza al Leon. Come è andato il campionato passato?
Personalmente la scorsa stagione è stata sicuramente la più bella vissuta finora. Era in parte un gruppo nuovo ma già dall’inizio eravamo tutte unite per raggiungere un unico obiettivo: vincere il campionato. Sono soddisfatta di me stessa per il numero di goal segnati, anche se so che avrei potuto dare di più. Vorrei inoltre ringraziare le mie compagne, non solo perché tengono viva la mia passione per il calcio ma perché in loro ho ritrovato una vera e propria famiglia.  Nonostante questi due anni ci abbiano allontanato siamo un fantastico gruppo e le ringrazio”.

Come avete vissuto la fase di stop in primavera e come state vivendo questa?
“La fase di stop è stata molto dura. Realizzare che il nostro grande campionato era stato interrotto così non è stato facile, avremmo voluto vincere fino alla fine sul campo. Questo stop ce lo aspettavamo, e nonostante sia dura, capiamo la gravità di questa pandemia e l’importanza di preservare salute collettiva. Per fortuna abbiamo uno staff preparatissimo che ci ha stilato un programma di allenamento individuale che tutte stanno seguendo da casa”.

In questa stagione puntavate ancora a migliorare vero?
“Sì, la rosa è stata rinnovata. Sono arrivate tante nuove ragazze, una più brava dell’altra. Anche quest’anno, come l’anno scorso, fin dai primi allenamenti siamo riuscite a creare la giusta complicità e chimica tra di noi”.

Come era iniziato questo campionato?
“Sapevamo che quest’anno il campionato sarebbe stato più difficile rispetto all’anno scorso, ma la preparazione era all’altezza, sia a livello fisico sia mentale. I primi tre risultati sono stati buoni: due e una sconfitta contro il Vittuone, che ha più esperienza rispetto a noi”.

In generale come valuti il torneo d’Eccellenza lombarda?
“È un campionato molto competitivo e duro. Lo affrontiamo da anni e capitano stagioni travagliate se non sei attrezzata nel modo adeguato. Spero che appena si rientrerà dall’emergenza Covid Il Leon possa riscattarsi e affrontare al meglio la parte restante del torneo. Credo che in generale, comunque, il calcio femminile sta crescendo, e sono felice di questo. Speriamo possa crescere ancora di più”.

Quali ricordi leghi particolarmente al calcio?
“I miei ricordi più belli legati al calcio sono due. Il primo goal all’età di otto anni contro la Cgb Brugherio maschile. Poi sicuramente cito ogni partita del campionato dell’anno scorso, che ci ha portato alla vittoria del campionato di Promozione e al salto conseguente in Eccellenza”.

Mercato in entrata per il Ravenna Women: ecco Giorgia Melis

Primo nuovo acquisto per la sessione invernale del Ravenna Women FC.

Dal Keralpen Belluno arriva la giovane Giorgia Melis, classe 2002, che sarà a disposizione di mister Recenti alla ripresa degli allenamenti dopo la pausa forzata.

Credit Photo: Ravenna Women FC

Registrazioni aperte alle calciatrici per giocare in NWSL col Draft 2021

La National Women’s Soccer League ha annunciato l’apertura della registrazione delle giocatrici per il Draft NWSL 2021. L’ordine di scelta vedrà la neo entrata FC Racing Louisville come primo club a scegliere, seguito poi ad ordine inverso dalla classifica della fase preliminare della NWSL Challenge Cup 2020.

Per essere idoneo al Draft NWSL 2021, un giocatrice deve:
– Essere una cittadina o una residente permanente degli Stati Uniti o una cittadina straniera attualmente iscritta ad un’università negli Stati Uniti o iscritta a un’università negli Stati Uniti durante il semestre (o trimestre) dell’autunno 2020 e;
– Essere una giocatrice che ha terminato, perso o rinunciato all’idoneità NCAA rimanente, comprese le diplomate dalle scuole superiori che hanno scelto di rinunciare al college e;
Avere almeno 18 anni al termine della stagione NWSL 2021 (21 novembre 2021) e;
Non essere sotto un contratto professionale in corso né aver precedentemente firmato un contratto per giocare professionalmente; e;
Registrarsi per il Draft NWSL 2021 entro le 20:00 EST di lunedì 11 gennaio 2021.

I giocatori che si registrano per il draft ma non sono selezionati diventeranno idonei per il Discovery Eligible il giorno successivo al Draft NWSL 2021 che sarà trasmesso in diretta esclusivamente sul canale Twitch della NWSL mercoledì 13 gennaio 2021 alle 19:00 EST.

Credit Photo: https://www.nwslsoccer.com/

Tambaro (FIGC Campania): “Noi donne facciamo bene anche nel calcio, una vittoria veder arbitrare Frappart. In Italia c’è bisogno di una riforma, che dia spazio alla meritocrazia”

A Radio Punto Nuovo da Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Giuliana Tambaro, Vicepresidente Comitato Regionale Campano Figc : “Una grande vittoria per le donne veder arbitrare Stéphanie Frappart. Noi donne stiamo riuscendo ad avere sempre più ruoli di prestigio e dimostrando di far bene anche nel calcio, nonostante sia un ambito prettamente maschile. In Campania abbiamo la Marotta che è un arbitro internazionale, noi donne del Sud ci facciamo sentire. Maria Marotta è un arbitro partito da piccola nella realtà campana, nella sezione di Sapri e volta per volta la ritroviamo come arbitro internazionale insieme ad arbitri donna della Campania. Abbiamo organizzato anche con l’ODG Campania – che ha una squadra di calcio a 5 – partite per organizzazioni di beneficenza, abbiamo fatto un vero e proprio gioco di squadra per dar valore alle dirigenti delle varie componenti federali. Gli arbitri donna sono aumentate, anche in Campania, questo mi dà tanta gioia. Il Napoli femminile è in Serie A, il Pomigliano in Serie B ed è un grande orgoglio. Sostengo la linea della meritocrazia, in tutti i sistemi italiani c’è bisogno di una riforma in questo senso. Bisogna rimboccarsi le maniche e dare un rilievo di caratura internazionale a tutte le nostre attività, da quelle sportive a quella di natura commerciale. Noi donne stiamo lottando tanto per avere riconoscimenti in ogni campo, ma è una lotta continua contro i pregiudizi, le barriere che quotidianamente ogni donna incontra. È complicato, ma posso dire di essere cresciuta in un ambiente in cui ho assaporato il calcio, facendo qualsiasi cosa si potesse fare all’interno di una società perché mi gratifica sapere l’effetto che il calcio fa alla gente”.

Credit Photo: Sven Mandel per Wikimedia Commons

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