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Elisa Bartoli: “Importante la campagna “Amami e basta”, sosteniamola”

Elisa Bartoli ha rilasciato un’intervista al portale Fanpage.it. Diversi i temi affrontati dal capitano della squadra femminile.

Ecco un estratto delle sue parole.

Amami e basta
“Roma Cares e la Roma hanno lanciato questa importante campagna, “Amami e basta”, che ha previsto la realizzazione di un calendario con protagoniste le mogli e le compagne dei giocatori giallorossi per aiutare e far capire quanto la violenza sulle donne sia sbagliata e dare una mano alla causa”.

L’emergenza sanitaria
“Questo periodo non è semplice, sicuramente non è facile portare avanti anche il calcio, ma noi siamo controllate e riusciamo ad andare avanti grazie al supporto della federazione, delle società e al movimento che sta facendo degli sforzi per farci andare avanti.
Il lockdown non è stato semplice, bisognava tenersi in forma a casa. La Roma ci ha messo a disposizione delle bike, abbiamo svolto dei programmi di forza nello spazio di casa, ci attrezzavamo con poche cose per non cercare di perdere la sensibilità con il pallone, anche se non è stato semplice soprattutto perché non sapevamo quando e se avremmo ricominciato”.

Il calcio femminile
“Il Mondiale ha dato un forte segnale e ha fatto vedere che ci siamo, ha dato uno schiaffo morale a tutte le persone che non credevano in noi e pensavano che il calcio femminile fosse poca cosa. Negli ultimi anni c’è stato un cambiamento importante, le società ora investono su di noi, ci danno le strutture adeguate cercando di non farci mancare nulla.

La crescita del calcio femminile sta andando avanti anno dopo anno. Prima invece mancavano veramente tante cose, si andava avanti in questo sport solo per amore e passione. Inizialmente si giocava senza neanche essere pagate dalle società, però andavi avanti per amore. Ora invece le ragazze sono più fortunate perché possono avere un futuro e fare ciò che amano. Manca ancora il professionismo, è vero, ma siamo sulla via giusta”.

Obiettivi
“I miei obiettivi? Un po’ di cose le ho vinte, sono abbastanza felice per quello che ho ottenuto nello sport, ma sicuramente vorrei alzare qualcosa qui a Roma, la mia città del cuore, è un sogno che sto rincorrendo e che spero di realizzare. Spero di rimanere nello sport in futuro, spero nella Roma o comunque di lavorare in questo mondo, non mi ritroverei a fare altro.  È ora di cambiare mentalità su questo sport e noi dobbiamo continuare a farci forza e andare avanti”.

Credit Photo: Marco Montrone

Allarme Covid per la Fiorentina, subito rientrato. Le Nazionali partono per i ritiri

E’ scattato l’allarme per la Fiorentina Femminile a seguito di un avvenuto contatto con una positivà al Covid 19. Scattati nell’immediato i protocolli di sicurezza con i conseguenti per le giocatrici. Al rientro dalla Repubblica di San Marino, la compagine viola è dovuta entrare in isolamento nella cosiddetta “bolla”. Stando a quanto riporta la testata Firenzeviola.it, più un’altra voce raccolta dalla nostra redazione, la situazione si sarebbe già normalizzata. La Asl pertanto ha già dato disponibilità alle calciatrici viola di partire per i ritiri delle rispettive Nazionali.

Andiamo con ordine. La Fiorentina è rientrata sabato in serata a Firenze dopo la goleada rifilata al San Marino Academy. Nel corso della giornata di domenica, è stata loro comunicata la positività di una persona con la quale sono venute a contatto. L’individuo in questione però non fa parte né del gruppo delle calciatrici né dello staff tecnico. Si tratta molto probabilmente di un elemento esterno. Il gruppo si è quindi sottoposto ad un nuovo giro di test rapidi i cui risultati sono stati tutti negativi. La bolla nella quale erano entrate le ragazze è stata quindi sciolta già nella giornata di lunedì.

A seguito dell’autorizzazione della Asl di Firenze, le Nazionali hanno risposto alle convocazioni. Nello specifico: Sabatino, Tortelli, Mascarello e Schroffenegger si sono unite alle compagne in Azzurro. Thogersen ha raggiunto il ritiro della Danimarca. Quinn e Neto sono volate rispettivamente in Irlanda e Portogallo. Scampato pericolo per la formazione di Cincotta che presto affronterà il Milan Femminile e la trasferta europea contro lo Slavia Praga.

Alessandro Spugna, coach Empoli: “Ho avuto la conferma che questo Empoli ha un’ottima rosa”

Avere una rosa ampia e di livello quando si gioca più di una competizione è fondamentale. E l’Empoli non ha voluto rischiare di correre ai ripari a stagione inoltrata. Una grande squadra che sta dando le risposte giuste sul campo. “Stavolta ho dato spazio a diverse ragazze che hanno avuto un minor minutaggio in campionato ed ho avuto da loro una grande risposta. Sono state tutte molto brave. Ho avuto la conferma che questo Empoli ha un’ottima rosa”. Queste le parole di Alessandro Spugna, mister delle toscane, dopo il match di Coppa Italia contro il Chievo Verona. L’ex Juventus Primavera si dice molto soddisfatto delle sue ragazze ed ha ricevuto delle risposte importanti per il futuro.

“Nel primo tempo abbiamo realizzato quattro reti mettendo al sicuro il risultato”, continua il tecnico. “Nella ripresa non abbiamo segnato altri gol. Abbiamo mantenuto il comando del gioco provando anche delle situazioni di gioco interessanti”. Partita che ha visto le prime due reti con la maglia azzurra di Angela Caloia, attaccante classe 2001 arrivata poche settimane fa dall’Oxford United. Oltre alle marcature delle solite Prugna e Dompig.

Una giocatrice fondamentale per questo successo è stata MartinaToniolo, fedelissima di Spugna fin dalle giovanili della Vecchia Signora. “Sono molto contenta della mia prestazione individuale, ma soprattutto per la vittoria della squadra. Siamo partite cariche e concentrate fin dal riscaldamento e questo atteggiamento l’abbiamo messo in campo. Naturalmente il mio obiettivo è quello della squadra, ovvero continuare a fare bene in campionato, poi le soddisfazioni personali arriveranno di conseguenza”.

Baby bianconere in mostra: la Coppa Italia della Juventus Women

La Juventus Women si mette in mostra in Coppa Italia. Vittoria ampia e convincente sul campo della Pink Bari: 4 a 1 finale. La doppietta di Barbara Bonansea (capitana per l’occasione) la riporta a prendere confidenza con il gol, Maria Alves e Zamanian le autrici delle altri rete. Gol della bandiera per la Pink Bari siglato da Helmvall.

L’undici iniziale scelto da Rita Guarino presenta alcuni cambi rispetto alla formazione tipo del campionato, basti pensare alle titolatissime Girelli e Cernoia che si trovano in panchina. Inamovibile ancora una volta Arianna Caruso, sempre più importante nello scacchiere bianconero e titolare anche in Coppa Italia.

Il secondo tempo però, a risultato ormai archiviato, l’allenatrice inizia la girandola di cambi dando opportunità di esordio importanti. Sara Caiazzo, classe 2003, subentra al posto di Hyyrynen nel ruolo di difensore centrale. Entra anche Berti, al posto di Caruso, classe 2003 che era fuori da diverso tempo a causa di un infortunio al ginocchio. Infine Ippolito entra sostituendo Bonansea (e andando vicino al gol all’80esimo) e Giordano (classe 2002) al posto di Boattin.

Al termine della gara Rita Guarino rilascia alcune dichiarazioni a Juventus TV e si dimostra molto soddisfatta. “Abbiamo chiuso la partita in 15 minuti, sono molto contenta dell’approccio alla gara. Questo ha permesso di far giocare con giù continuità chi ha avuto poco spazio e soprattutto le giovani. Importante l’esordio di Caiazzo, alla prima assoluta con la prima squadra“.

Credit Photo: Fabio Vanzi

Brasile femminile, Marta positiva al Covid: salterà i test con l’Ecuador

La stella del calcio brasiliano femminile Marta è risultata positiva al coronavirus e salterà le prossime amichevoli della nazionale contro l’Ecuador.

Lo annuncia la confederazione calcistica brasiliana, aggiungendo di aver informato l’Orlando Pride, la squadra della National Women’s Soccer League in cui milita Marta, del risultato del test.

La 34enne attaccante sarà sostituita dalla 19enne Camila nelle due gare, in programma venerdì 27 novembre e martedì 1° dicembre a San Paolo. Non sono state fornite ulteriori informazioni sulle condizioni della fuoriclasse brasiliana.

Women’s Champions League, Mattia Martini: “Juventus agrodolce, solo vittoria per la Fiorentina”

“Le urne della Champions League hanno sicuramente sorriso a metà alle italiane”, così esordisce Mattia Martini, ex manager di calciomercato di Brescia, Fiorentina ed Atletico Madrid tra le tante. Le notti di Women’s Champions League sono sempre state il suo forte e come non chiedere un parere sui sorteggi di UWCL per le italiane. “La Fiorentina può essere soddisfatta di aver pescato lo Slavia Praga. Contrariamente la Juventus vede un muro davanti a sé per aver sorteggiato il Lione”. Così commenta ai nostri microfoni dove vede un bicchiere mezzo pieno.

Analizzando la situazione toscana, il classe 95’ si è espresso così. “La formazione viola si vedrà contrapposta ad un undici ceco dove non si esaltano le individualità, ma dove si pongono al servizio della rosa tutte le singole attitudini e caratteristiche di ogni calciatrice. Sicuramente lo Slavia si presenterà all’impegno europeo compatto e fortemente difensivista, aspettando e giocando sull’errore gigliato. Inutile dire che questa Fiorentina, per l’alto tasso tecnico e per il numero di top player, non deve che vincere contro un avversario che è paragonabile ad una media squadra di Serie A”. Un pensiero facilmente condivisibile dai tifosi della squadra di Cincotta. Vista la panoramica in patria, vorranno rimettersi in carreggiata con la Women’s Champions League.

Visione opposta per la Vecchia Signora che si vede contrapposta una macchina da guerra. Nonostante la grande campagna di consapevolizzazione europea fatta dalla governance, l’impresa appare ardua. “La Juventus è stata sfortunata. È stata strutturata e plasmata nel mercato estivo per gareggiare su standard europei importanti, con grandi meriti della dirigenza bianconera. Però tra il competere con top club ed il sorteggiare forse la migliore squadra del mondo, la differenza è abissale. Aspetteremo un club campione di Italia capace di mostrare tutta la propria abilità nell’affrontare a testa alta questa uscita e nell’esprimersi positivamente e con diligenza tattica come ci ha abituato in queste stagioni il tecnico Rita Guarino”.

Heden Corrado, Roma: “Indossare la fascia da capitano è stato un onore”

La Roma ha sempre suscitato dei sentimenti viscerali in ogni tifoso italiano di qualsiasi squadra esso sia. Le varie bandiere che sono passate all’Olimpico hanno affascinato il mondo intero. Da qualche anno, anche la selezione femminile  ha mantenuto alta l’attrazione verso l’ambiente giallorosso grazie a degli elementi che hanno dato tutto per questa maglia. Una su tutte Elisa Bartoli, romana doc e capitano integerrimo delle capitoline. Nella città eterna è un monumento, e prendere la sua fascia è un traguardo importante, cosa che è successa ad Heden Corrado.

La classe 2002, in occasione del match di Coppa Italia contro il Tavagnacco, ha ereditato la nomina di capitano da Manuela Giugliano. Così ha commentato la vicenda ai microfoni di Roma TV: “È stata una cosa inaspettata, ma bellissima. È un onore poter portare questa fascia, spero ci siano altre occasioni”.

Emozione che non le ha fatto abbassare la guardia per la trasferta giuliana. “Oggi [domenica, ndr] dovevamo solamente sbloccarci, prendere dimestichezza con il terreno. Anche se il Tavagnacco è una squadra di Serie B non era una partita da sottovalutare perché tutte le partite sono importanti allo stesso modo”.

Le prime uscite delle romaniste non facevano presagire per il meglio, squadra sottotono e poco concreta. Con le ultime partite, hanno avuto un sostanziale innalzamento di livello, nonostante i frutti stentino ad arrivare. “Non è stato l’inizio di stagione che ci aspettavamo, i risultati non sono stati quelli che avremmo voluto. Però comunque ce la mettiamo tutta e questa vittoria ci dà un po’ di animo per poter guardare avanti e ricominciare alla grande”.

23 giocatrici selezionate per il Women’s Talent Identification Camp

Melissa Andreatta, vice allenatrice delle Westfield Matildas, ha nominato una squadra di 23 giocatrici in nazionale per il primo Women’s Talent Identification Camp (camp di identificazione dei talenti femminili australiani) che si terrà a Canberra dal 22 al 26 novembre 2020.

Il Women’s Talent Identification Camp offrirà l’opportunità ad alcune delle calciatrici più promettenti australiane di essere valutate dallo staff tecnico delle Westfield Matildas quando il programma della squadra nazionale ricomincerà.

“Dopo le interruzioni nel 2020, questo camp è una pietra miliare importante per il programma della squadra nazionale e non vediamo l’ora di riunirci per la prima volta da marzo”, ha detto Andreatta.

“Con quattro tornei importanti, i prossimi quattro anni presentano interessanti opportunità per il calcio femminile in Australia. La creazione di un ampio pool di giocatrici sarà importante per il nostro successo e questo è solo l’inizio della costruzione della migliore piattaforma possibile”.

L’amministratore delegato della Federcalcio, James Johnson, ha sottolineato l’importanza di continuare a concentrarsi sulla produzione di giocatori e giocatrici per il futuro della nazionale.

“Riconosciamo che l’Australia ha sfide uniche in quest’area e che dobbiamo essere innovativi nell’approccio allo sviluppo dei giocatori. FFA continuerà a lavorare a stretto contatto con i club A-League e Westfield W-League, i club NPL e le federazioni affiliate mentre cerchiamo in modo collaborativo di far crescere il pool di giocatori”.

La rosa del Women’s Talent Identification è composta da un mix di giovani emergenti delle squadre giovanili australiane, oltre che ad una serie di affermate performer della Westfield W-League.

L’esperto difensore Ellie Brush è l’unica giocatrice con presenze in nazionale maggiore a nome, con gli altri 22 giocatrici senza limiti a livello senior. Ma 19 di queste giocatrici hanno già rappresentato l’Australia a livello Junior e Young Westfield Matildas.

“Lo staff osserva e valuta continuamente le giocatrici, e le 23 invitate al camp sono stati premiate per le loro prestazioni a livello giovanile e nella Westfield W-League”, ha aggiunto Andreatta.

“È fondamentale che continuiamo a offrire alle giocatrici la possibilità di dimostrare che possono contribuire alla squadra senior e a Canberra le giocatrici selezionate avranno la possibilità di spingere la loro causa per le future convocazioni”.

Name Position
Ellie BRUSH Defender
Kyra COONEY-CROSS Midfielder
Cassidy DAVIS Defender
Chelsie DAWBER Forward
Charlotte GRANT Defender
Ally GREEN Defender
Annalee GROVE Goalkeeper
Bryleeh HENRY Forward
Angelique HRISTODOULOU Defender
Laura HUGHES Midfielder
Emma ILIJOSKI Defender
Sally JAMES Goalkeeper
Grace MAHER Midfielder
Courtney NEVIN Defender
Hollie PALMER Forward
Jamilla RANKIN Defender
Taylor RAY Midfielder
Natasha RIGBY Defender
Cushla RUE Forward
Charlie RULE Midfielder
Remy SIEMSEN Forward
Miranda TEMPLEMAN Goalkeeper
Clare WHEELER Midfielder

Photo Credit: Westfield Matildas

Alia Guagni contro la violenza: “Quella sulle donne non deve restare solo una giornata da celebrare con un segno rosso sul viso, ma diventi una battaglia di cultura”

Nell’ultima giornata di serie A il campionato di calcio maschile ha manifestato la propria soliedarietà nei confronti delle donne e contro le violenze a loro perpetrate. La giocatrice  dell’ Atletico Madrid Alia Guagni dopo essere uscita dalla quarantena covid ha espresso su Instagram i suoi pensieri in concomitanza della giornata contro la violenza sulle donne.
“È stato molto bello, oggi, vedere tanta solidarietà da parte dei colleghi del calcio maschili, che ringrazio. Ora è tempo, però, che quella contro la violenza sulle donne non resti solo una giornata da celebrare con un segno rosso sul viso, ma diventi una battaglia di cultura.

È violenza se un uomo vi costringe a non uscire o a non avere interessi. Se vi controlla i social o il cellulare, se decide come vi dovete vestire.

Combattiamo insieme la violenza di genere.
Non restiamo indifferenti“
#stopviolence #stopviolenceagainstwomen #women #strenght #unrossoallaviolenza

Credit Photo:Pagina Instagram Alia Guagni

Adriana Colasante, Guardiagrele: “Per noi anno zero, punteremo a migliorarci di anno in anno”

Il Guardiagrele è un team abruzzese, nato questa estate, ai nastri di partenza del prossimo campionato regionale. La formazione allenata da Carmine Manzi, presieduta da Egidio Rullo, vede nella sua rosa Adriana Colasante, difensore centrale trentunenne originaria di San Martino sulla Marrucina. Abbiamo raggiunto la calciatrice granata per qualche battuta sulla nuova realtà abruzzese.

Adriana come è nato il tuo amore verso questo sport?
Ho iniziato a giocare a calcio molto piccola, prima con gli amici e poi a 13 anni in vera e proprio squadra femminile. Ho sempre avuto una passione innata che mi hanno portato ormai a giocare praticamente da 19 anni consecutivi”.

Tanti anni nel calcio per te, ci parli delle tue esperienze?
Ho avuto il piacere di partecipare per 6 anni al Torneo delle Regioni. Ho giocato i primi anni nell’Ariete 72, team di Vallemare di Cepagatti. Nel 2010 mio padre, Sergio, fondò il Chieti Femminile e da lì iniziò la mia avventura, per 7 anni, tra campi di Serie B ed A. Successivamente l’anno di stallo a Giulianova e poi uno molto bello di C con il Pescara. Nell’ultima stagione sono stata in Eccellenza con l’Ortona. Adesso finalmente potrò rappresentare la mia città, mi sento anche guardiese, e non potevo chiedere di meglio per terminare nel migliore dei modi nei prossimi anni la mia lunga carriera”.

Quest’anno nuova avventura con il Guardiagrele, chi ha spinto per la nascita della nuova squadra?
Per noi inizia per me una nuova avventura fortemente voluta da molte ragazze. Io sono stata una delle promotrici di questa idea e di questo progetto subito supportato dalla dirigenza della nuova squadra creatasi”.

Dopo uno stop lunghissimo quanto entusiasmo avete avuto nei primi allenamenti e nelle prime amichevoli?
La mancanza del campo si è fatta sentire in questi mesi, per gli sportivi e sacrosanta la domenica di sport. C’è molto entusiasmo da parte di tutti, una cosa nuova per la cittadina guardiese che porta una ventata di innovazione dato che siamo la prima squadra di calcio a 11 in assoluto nella storia di Guardiagrele”.

Come avete preparato la stagione e con quali ambizioni?
Siamo una squadra giovane nata da poco. Stiamo allestendo ancora la squadra per renderla competitiva e questo anno sarà si assestamento e assemblamento, nei prossimi anni punteremo a qualcosa di più”.

Come valuti il campionato di l’eccellenza abruzzese?
“Tra la Serie C e il campionato d’Eccellenza c’è una sostanziale differenza. Quello regionale è un campionato che permette di fare giocare tutte le ragazze che si avvicinano a questo sport senza troppe pressioni”.

Come si sta muovendo il calcio femminile nella tua regione?
“Non parlerei di crescita ma di solide realtà, come Pescara e Chieti. Questi due club, in particolare, portano avanti il nome della nostra regione; per il resto c’è ancora molto da fare”.

Quale è il tuo più bel ricordo legato al calcio?
Sicuramente il mio più bel ricordo è la promozione in Serie A con il Chieti e il seguente anno nella massima serie. Un altro ricordo che porto con me è un goal decisivo per la vittoria della Coppa Abruzzo tanti anni fa con la mia prima squadra”.

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