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Ivan Gazidis, AD Milan: “Il calcio femminile è in crescita ed è al centro delle emozioni in tutto il mondo”

Il Milan è finalmente ritornato ad insediare i piani alti del calcio europeo sia con la maschile che con la femminile. Sembra che i rossoneri abbiano trovato la loro condizione migliore per tornare ad alti livelli. Le rossonere di Ganz, oltre alla sconfitta di misura di San Siro contro la Juventus, hanno conosciuto solo la vittoria. E Gazidis, spesso presente ai match della squadra femminile, non ha lasciato inosservato la crescita di tutto il movimento. Anche lui intervenuto a Sportlab, iniziativa volta a commemorare i 75 anni di Tuttosport e Stadio, ha evidenziato come il calcio in rosa sia fondamentale anche per il Diavolo.

“Anche le donne oggi seguono il calcio e il calcio femminile sta crescendo” afferma l’amministratore delegato. “Per me questo rappresenta una sfida e una grande opportunità, il calcio unisce le persone. Il calcio è al centro delle emozioni in tutto il mondo, unisce le persone e con i nuovi metodi di comunicare si possono superare le barriere”.

Elena Leonesi, Azzurra: “Puntiamo a migliorare di anno in anno”

Nel campionato di Eccellenza del Trentino Alto Adige una delle squadre partecipanti è l’US Azzurra. La squadra di Trento, presieduta da Giorgio Piffer, dal 2007 ha una squadra femminile, guidata in stagione da El Houssine Maani. Le biancazzurre sono capitanate da Elena Leonesi, difensore centrale al suo ottavo anno in rosa. Abbiamo raggiunto la calciatrice originaria di Trento per qualche battuta sulla stagione da poco iniziata.

Elena come è iniziato il tuo percorso calcistico?
Tutto è iniziato 17 anni fa, anche se avrei voluto iniziare a giocare ben prima. Ho sempre giocato a calcio con mio fratello nel giardino di casa, ero la sua prima tifosa e lo seguivo a tutte le sue partite; fin da piccola ho sempre avuto una passione sfrenata per questo sport. I miei genitori però vedevano il calcio come uno sport troppo maschile e duro per una ragazza, motivo per cui ho iniziato a giocare seriamente presso una società solo all’età di 14 anni“.

Ti sei tolta qualche soddisfazione una volta iniziato giusto?
“Si, ho militato per 7 anni nel Clarentia, tra giovanili e Serie B. In questi anni sono stata selezionata due volte per la rappresentativa regionale e un anno ho superato le selezioni per una rappresentativa nazionale che ha partecipato al torneo internazionale ovvero la San Marino Cup. Ho giocato, poi, un anno nel Trento, in Serie A2, e uno al Real Bardolino. Al termine di quell’annata calcistica, era il 2013, sono passata all’Us Azzurra San Bartolomeo, società in cui milito tutt’ora. Con loro ho disputato un paio di stagioni in Serie C, quattro in Serie B e attualmente, dopo la riforma dei campionati femminili, siamo iscritte al campionato di Eccellenza femminile regionale”.

Come è andata la scorsa stagione?
“Lo scorso anno siamo partite, come facciamo sempre, con l’obiettivo di migliorare quello che avevamo fatto nella stagione precedente. Cercare di vincere nuovamente la coppa regionale e migliorare il terzo posto finale in campionato. Il cammino in coppa regione stava andando bene e in campionato eravamo a metà classifica. Poi purtroppo per l’emergenza Covid si è dovuto interrompere tutto e quindi, come per tutti, la nostra stagione è rimasta incompiuta”.

Come avete vissuto la fase della lontananza dai campi?
“Fortunatamente grazie ai social e all’aiuto della tecnologia come squadra siamo sempre riusciti a tenerci in contatto, sia fra noi ragazze che con il mister. Lo scorso anno alla guida della squadra c’era Massimo Adorno che per la durata della quarantena ci ha mandato file con esercizi e spiegazioni da poter seguire stando in casa. Abbiamo sempre cercato di mantenerci comunque attive e pronte in caso di ripartenza. Sicuramente il sentimento comune era proprio la nostalgia per il rettangolo verde: il poter correre sul campo, allenarsi assieme, condividere lo spogliatoio. Tante di noi si sono cimentate in sfide social di palleggi, che fossero con il pallone, con la carta igienica o con qualsiasi altro oggetto si trovasse in casa. E’ stato un modo divertente per sfidarci, allenarci e tenerci sempre in contatto”.

Avete ricominciato da diversi mesi, come siete ripartite?
“La ripartenza di quest’anno sicuramente è stata molto particolare: da una parte una voglia incredibile di ricominciare e di toccare finalmente il pallone dopo tanti mesi di assenza, la felicità di rivedere le compagne di squadra e la voglia di ripartire da dove ci eravamo lasciate per migliorarsi sempre di più. Dall’altra c’è sempre lo spettro incombente di questa emergenza sanitaria che si trasforma in tante regole da dover rispettare e tante consuetudini e abitudini pre e post partita che ovviamente sono state modificate. Quest’anno comunque abbiamo iniziato un nuovo percorso con un allenatore diverso dagli anni precedenti, cosa che ha portato sicuramente un cambio nella metodologia degli allenamenti e nelle richieste specifiche alla squadra. Quindi la ripresa e le prime partite sono state un insieme di emozioni e sensazioni differenti”.

Il vostro torneo è iniziato da diverse giornate. Come sta andando?
“L’obiettivo è sempre quello di arrivare il più in alto possibile, ma cercare anche di farlo attraverso una tipologia di gioco ben precisa: il mister ci chiede di sviluppare un gioco che sia bello da vedere, rapido e con veloci cambi di gioco. Sicuramente abbiamo molto su cui lavorare, ma le ragazze ci stanno mettendo tutte il massimo dell’impegno e del sacrificio quindi i risultati pian piano arriveranno sicuramente. In campionato ci stiamo comportando bene, purtroppo il nostro percorso in coppa si è già interrotto, complici due sconfitte dovute anche al fatto che queste sono state le prime due partite ufficiali disputate dopo tanto tempo, oltretutto con nuovi meccanismi di gioco probabilmente non ancora bene assorbiti da parte delle ragazze”.

Come valuti il livello del vostro campionato?
“Avendo avuto esperienze in diverse categorie e anche fuori regione trovo che il livello dell’Eccellenza femminile in Trentino Alto Adige sia ancora abbastanza basso. Ci sono poche squadre, e quasi ogni anno una di queste è a rischio ritiro o per problemi economici o per mancanza di giocatrici. Mancano ancora allenatori che abbiano conoscenze e capacità per allenare questa categoria, e soprattutto manca un lavoro fatto alla base di pubblicizzazione del calcio femminile nelle scuole e fra le bambine più piccole. Da un paio di anni alcune società si stanno muovendo in questo senso, e spero che possa esserci presto una crescita nei numeri. Ma sicuramente non ci possiamo paragonare a realtà molto più strutturate come Lombardia, Veneto o Toscana. Manca inoltre, a mio parere, la collaborazione fra le varie società, si tende a guardare molto solo al proprio invece di cercare di lavorare insieme, aiutandosi, per permettere la crescita di questo sport”.

Quale è il tuo ricordo più bello di questi anni di calcio?
“Penso che non ci sia un ricordo in particolare che posso dire sia il più bello in assoluto. Questo sport mi ha dato tante soddisfazioni, ho vinto diversi campionati e coppe, ma soprattutto mi ha insegnato cosa vogliono dire sacrificio, regole e rispetto. Mi ha fatto conoscere lo spirito di squadra, e continua a darmi una passione che poche altre cose possono eguagliare. Questi sono i miei ricordi più belli”.

Accordo tra la Pro Patria e le Milan Ladies

L’accordo siglato tra la Pro Patria e le Milan Ladies è una bella novità che prevede una collaborazione per il settore femminile. Grazie a questo passaggio le rossonere del Milan Ladies potranno partecipare al campionato di Promozione. Le gare casalinghe si disputeranno al Centro Sportivo Atletico Milano di via dei Ciclamini.

La collaborazione non riguarda solo la Prima squadra, il progetto abbraccia più categorie. Ci si rivolge infatti anche alle nuove leve con le Pulcine (2010/2011), le Esordienti (2008/2009), le Giovanissime (2006/2007) e le Allieve (2004/2005).

Credit Photo: Aurora Pro Patria 1919

Napoli femminile, Eleonora Goldoni positiva al Covid: “Affronto l’ennesimo ostacolo con il sorriso”

Fra le sette giocatrici del Napoli Femminile positive al Covid-19 c’è anche Eleonora Goldoni. Ad annunciarlo è la stessa calciatrice con un post sui propri profili social, dove oltre a tranquillizzare i propri tifosi sulle sue condizioni pensa già ad un pronto recupero fisico e mentale.

“É così che voglio affrontare l’ennesimo ostacolo: con il sorriso, con positività, fin troppa 🤦🏼‍♀️😷. In seguito ai tamponi effettuati ieri sono risultata positiva al #covid_19. Sono fortunata perché sto bene, non ho alcun sintomo. Siamo in isolamento domiciliare finché i nuovi tamponi non risulteranno negativi. 10 giorni che sembreranno non passare mai ma dai quali in realtà so che potrò trarre il massimo. Continuerò a lavorare sodo, ad impegnarmi e ottimizzare questo tempo per ritarare obiettivi e focalizzarmi su dettagli. Aspetti fisici, mentali, alimentari, accademici, ci sarà tanto su cui allenarmi. Farò tutto ciò che bisogna fare per sfruttare questo periodo e affrontare di petto un’ulteriore prova. Avanti tutta! Un abbraccio…virtuale” ❤️
~Leo##quarantine #covid #donotstop #staystrong #neverquit #nevergiveup #makethemostofit #workhard #stayhealthy #napoli #naples #napolifemminile #seriea #serieafemminile #calciofemminile #womensoccer #neverstop #keepgoing #life #difficulties #eg16
Credit Photo:Pagina Instagram Eleonora Goldoni

Doppia vittoria per il Portogallo a Cipro

Il Portogallo ha battuto Cipro in altre due partite di qualificazione all’Europeo.

Nella prima partita, a Larnaca, Cipro, il Portogallo ha vinto per tre a zero. I gol sono stati segnati da Cláudia Neto, giocatrice della Fiorentina, Diana Silva che gioca per l’Aston Villa e Ana Capeta dello Sporting Lisbona.

Nel pomeriggio di martedì, il Portogallo ha ospitato il Cipro nell’impianto sportivo di Estoril. In una partita in cui il Portogallo era nettamente superiore, le portoghesi hanno finito per vincere solamente per  1-0. Dopo una insistente di Cláudia Neto, la giocatrice viola ha segnato il gol della vittoria.

Con queste due vittorie, il Portogallo sale al secondo posto nel gruppo E, con 10 punti.

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The Portuguese team beat Cyprus in two more European women’s football qualifying matches.

In the first game, in Larnaca, Cyprus, Portugal won by three to nothing. The goals were scored by Cláudia Neto, Fiorentina player, Diana Silva who plays for Aston Villa and Ana Capeta of Sporting.

On the afternoon of Tuesday 27 October, Portugal hosted Cyprus in Estoril. In a game where Portugal was superior. And ended up winning by 1-0. After an insistence play by Cláudia Neto, the purple player, ended up scoring Portugal’s goal.

With these two victories, Portugal climb to second place in group E, with 10 points.

Michela Verzeletti, difensore Brescia CF: “Voglio vincere campionato e Coppa Italia. Sogno un lavoro che mi permetta di continuare a giocare”

Il difensore del Brescia Calcio Femminile Michela Verzeletti ha rilasciato nei giorni scorsi un’intervista al sito Valle Dell’Oglio Magazine.

Michela ha spiegato come ha iniziato a giocare a calcio e i suoi primi passi: “E’ stata un’idea di mio cugino. I nostri genitori ci avevano anche costruito una porta in legno per farci divertire. Quello al Valcalepio doveva essere solo un allenamento di prova e invece sono rimasta. All’Atalanta, nella categoria dedicata alle nate tra il ’97 e il ’99 noi schieravamo tante atlete nate nel 2000 o nel 2001, come me: nonostante questo vincemmo il campionato. Una gioia e una soddisfazione incredibile“.

La diciannovenne biancoblù ha parlato della sua esperienza in biancoblù e sul momento che stiamo passando dal punto di vista sportivo: “In questa stagione abbiamo avuto anche 200 spettatori: visto il contesto è un ottimo risultato. E fuori dallo stadio di Palazzolo vendono delle figurine con l’immagine delle calciatrici: ho già firmato un paio di autografi“.

Sulla direzione che sta prendendo il calcio femminile italiano la posizione della giocatrice bresciana è chiara: “I Mondiali della scorsa estate hanno portato un’attenzione che, onestamente, non mi aspettavo. È una gran cosa, ma c’è ancora molto sui cui lavorare per avvicinare la gente al calcio femminile“.

Successivamente ha lanciato una proposta per rendere più visibile la Serie A: “Un’idea potrebbe essere quella di ottenere dalle reti televisive la diretta non solo di una partita, ma di tutto il campionato“.

Infine Michela ha raccontato i suoi progetti futuri: “Voglio sicuramente vincere il campionato e la Coppa Italia, e dopo il diploma trovare un lavoro che mi permetta di continuare a giocare“.

Photo Credit: Brescia Calcio Femminile

Serie C Girone B 4a giornata: Orsa Iseo Cortefranca per restare a punteggio pieno, Venezia, Trento e Brixen per rimanere in scia. Spal-Triestina match salvezza

La Serie C osserverà domani il turno di riposo, tranne nel Girone B che, per via del numero alto di partecipanti che possiede rispetto agli altri raggruppamenti, disputerà la quarta giornata.

L’Orsa Iseo Cortefranca proverà a rimanere in testa a punteggio pieno e approfittare della sosta che farà il Padova, andando in casa del Portogruaro a conquistare altri tre punti.

Il Trento, il Brixen Obi e il Venezia dovranno assolutamente restare in scia delle franciacortine, ma le gialloblù saranno ospiti di un’Isera desiderosa di rilanciarsi, le biancazzurre giocheranno in trasferta contro l’Unterland Damen che vuole altri punti-salvezza, e le arancioneroverdi riceveranno l’Atletico Oristano vera e propria rivelazione di quest’inizio di campionato.

SpalTriestina darà le prime impressioni sulla permanenza nella terza serie nazionale femminile di queste due squadre.

Rinviata al 6 dicembre Permac Vittorio Veneto-Le Torri.

ELENCO GARE 4A GIORNATA SERIE C GIRONE B: Permac Vittorio Veneto-Le Torri (rinviata), Portogruaro-Orsa Iseo Cortefranca, Spal-Triestina, Trento-Isera, Unterland Damen-Brixen Obi, Venezia-Atletico Oristano (ore 15:30). Riposa: Padova.

CLASSIFICA GIRONE B: Orsa Iseo Cortefranca 9, Padova 7, Trento, SSV Brixen e Venezia 6, Atletico Oristano* 4, Permac Vittorio Veneto, Isera, 3, Unterland Damen 2, Portogruaro*, Le Torri*, Spal e Triestina 1. (* una partita in meno)

Cristiana Capotondi, capo delegazione della Nazionale femminile: “Il professionismo per le donne tappa fondamentale per la crescita del movimento”

Ospite di Sportlab, per i 75 anni di Tuttosport e Corriere dello Sport, Cristiana Capotondi, vicepresidente della Lega Pro e capo delegazione della Nazionale femminile: “Lo status professionistico per le calciatrici? E’ il grande desiderio di tutte ed è ciò che serve per crescere al nostro movimento e attirare i talenti che ci sono in giro per il mondo. E questo è anche un modo per far vedere alle bambine, alle future calciatrici del domani, che esiste un mondo femminile dedicato al calcio. Con anche delle strutture dedicate alle ragazze”.

Credit Photo: Lega Pro

Federica Russo, Como Women: “Era importante riprenderci dopo le ultime partite negative, felice di avere scelto Como”

Dopo la vittoria sul Cittadella, in cui ha lasciato il segno con alcuni buoni interventi, Federica Russo, ha fatto un primo bilancio sulla sua esperienza al Como attraverso i microfoni di Lariosport.it: “Domenica abbiamo giocato bene, su un campo difficile. Per noi era importante riprenderci dopo le ultime partite negative e anche la mia parata è stata importante perché, se loro avessero pareggiato, la gara si sarebbe complicata”.

A Como mi trovo veramente bene, vivo in una casa poco fuori città e faccio una vita normale: studio, seguo un corso online e vado a fare la spesa alla mattina. Poi al pomeriggio si va al campo, dalle 16.30, tutti i giorni tranne il lunedì e il sabato” ha detto.

“Come è nata l’opportunità di venire a Como? Avevo capito che a Napoli in serie A ci sarebbe stato poco spazio per me e appena il presidente Verga mi ha contattata dicendomi che puntava su di me ho accettato subito. Sono molto contenta della mia scelta”.

Federica Russo è anche figlia d’arte: il padre Licio è un allenatore che ha girato tra Eccellenza e Serie D: “Esatto, ha allenato anche il Borgaro, squadra che qualche anno fa ha incontrato in D proprio il Como”.

Una famiglia dedita al calcio: la sorella gemella Ludovica ha infatti giocato con lei ad Alba e Cuneo, anche se con un ruolo diverso, quello di difensore.

Per la Russo il calcio è una passione, sia a livello maschile che femminile: “In ambito femminile sono felice dei progressi che sono stati fatti negli ultimi anni. Siamo sulla strada giusta per andare verso il professionismo, e speriamo che la gente continui a seguirci sempre di più. Il calcio femminile è diverso da quello maschile, lo ammetto: però ci sono tante cose che in quello maschile non si trovano”.

E dei maschi che ne pensa? “Seguo le partite, senza esagerare ma quando c’è un bel match come Milan-Roma di lunedì sera mi fa piacere vederlo. Sono juventina, quindi il mio idolo è Buffon, scontato no? Però apprezzo anche Perin”.

Chiusura sul momento che il calcio sta vivendo dopo gli ultimi avvenimenti in ambito sanitario: “Credo che noi abbiamo bisogno di una maggior tutela, non abbiamo obblighi di tampone a differenza della serie A e per questo è sempre rischioso giocare. Spero che questa tutela ci venga data, anche perchè in caso contrario secondo me c’è il rischio che il campionato possa avere delle difficoltà a concludersi. Mi dispiacerebbe molto, dopo che già lo scorso anno abbiamo dovuto festeggiare la promozione a Napoli a tavolino, nonostante avessimo comunque un buon vantaggio al momento della sospensione”.

Photo Credit: Como Women 

Azzurre, per andare all’Europeo senza play off serve far punti in Danimarca. Potrebbe bastare anche un pari

La qualificazione all’Europeo per le Azzurre si fa più complicata ma non è certo compromessa dopo il ko di martedì a Empoli con la Danimarca: la corsa verso l’Euro Femminile 2022 passa infatti da alcuni calcoli decisivi per capire quali saranno le 3 seconde classificate che accederanno direttamente alla Fase Finale in programma in Inghilterra tra due anni senza passare dai play off. Il regolamento del torneo prevede infatti che dai 10 gironi passino le prime classificate e le tre migliori seconde, mentre le altre sei seconde classificate si affronteranno nei play off per ulteriori tre posti. Per entrare nel gruppo delle seconde che potranno festeggiare la qualificazione, all’Italia servirà fare almeno un punto a Viborg, il prossimo 1 dicembre, nel match di ritorno con la Danimarca. Un conteggio ipotetico, ma abbastanza realistico considerando la situazione attuale.

Nella graduatoria delle migliori seconde infatti (ricordiamo che nei gruppi da 6 vanno scartati i punti con l’ultima in classifica per coerenza con i gruppi da 5), al primo posto potrebbe andare una tra Francia e Austria, attualmente appaiate a quota 16: avranno lo scontro diretto e una gara relativamente facile con Kazakistan e Serbia rispettivamente: nella migliore delle ipotesi la squadra che arriva seconda può fare 4 punti, quindi ipotesi 20 in caso di pari nello scontro diretto (o 19 se una delle due vince). C’è poi il Belgio, a 18 punti con una sola gara da giocare: lo scontro diretto in casa con la Svizzera prima in classifica a quota 19; se vincono le belghe diventano prime e quindi il riferimento sarebbe la Svizzera (19); se pareggiano vanno a 19, se perdono restano a 18.

E qui entrano in gioco teoricamente le Azzurre: con 15 punti in 6 gare, hanno la trasferta in Danimarca e il recupero in casa con Israele, con 4 punti saremmo a 19 potenzialmente con Belgio/Svizzera (+20 differenza reti per noi, +27 per il Belgio, +17 la Svizzera), con 6 punti andremmo a 21 e quindi virtualmente qualificate. In caso di ko in Danimarca saremmo a 18, quota a rischio per entrare nelle top 3. Il primo rischio arriva dall’Islanda, che ha 13 punti in 6 gare e deve affrontare Ungheria e Slovacchia (battute all’andata 4-1 e 1-0) e può arrivare a 19, stessa soglia già citata per l’Italia in caso di pareggio in Danimarca; in caso di parità con le islandesi al momento siamo in vantaggio per la differenza reti: +20 noi, +17 loro.

Una incognita arriva dal girone E, nel quale non ci sono certezze per via dell’ampio numero di recuperi: il Portogallo è secondo con 10 punti in 4 gare e dovrà affrontare due volte la Scozia (9 punti), poi la Finlandia (prima a 13) e l’Albania; potrebbe arrivare a 22 ma anche fermarsi molto prima; possono entrare in gioco sia la Finlandia se scivola al 2° posto, sia la Scozia che ha anche lo scontro diretto con la Finlandia. Complicato fare ipotesi, ma la probabilità che i punti si disperdano è alta e quindi la seconda di questo gruppo non dovrebbe entrare tra le migliori.

Già sicuramente dietro le altre: la Polonia ha 14 punti in 7 gare (è prima per ora davanti la Spagna che ha 13 punti in 5 gare, dovendo affrontare Azerbaigian e Moldova oltre la Polonia e dovrebbe finire prima) e può arrivare al massimo a 17; il Galles ha 12 in 7 gare e può arrivare a 15 (l’Irlanda del Nord terza ha due gare e potrebbe arrivare a 17); nell’ultimo girone seconda è l’Irlanda con 13 punti e una sola gara da giocare con la Germania capolista, probabile il sorpasso dell’Ucraina che ne ha per ora 12 di punti e affronterà il Montenegro fermo a quota 0 e dovrebbe finire a 15; la Russia, a quota 9 in 6 gare, si proietta su 15 punti possibili: deve affrontare Turchia e Kosovo, già battute all’andata (4-2 e 5-0).

Al momento sono già qualificate: Danimarca (prima del girone B o già tra le migliori seconde), Olanda (A), Inghilterra (padrona di casa), Germania (I), Norvegia (C), Svezia (F).

LA GRADUATORIA DELLE SECONDE

Girone Squadra Pt Gare Pt potenziali Pt probabili
H Belgio* 18 7 18/19 18/19
G Francia e Austria 16 6 20 19/20
B Italia 15 6 21 18/21
D Polonia** 14 7 17 14/17
F Islanda 13 6 19 17/19
I Irlanda *** 13 7 16 13
C Galles 12 7 15 15
E Portogallo 10 4 22 16/19
A Russia 9 6 15 15

* secondo dietro la Svizzera a 19, scontro diretto in casa; se vince il Belgio, la Svizzera diventa seconda con 19 punti.

** attualmente prima davanti la Spagna (13 punti/5 gare), che ha però 3 partite da giocare e viene considerata potenzialmente prima.

*** al momento 2a è l’Irlanda (13/7), che però all’ultima giornata ha la Germania capolista, l’Ucraina a 12 potrebbe superarla, ma sarebbe ininfluente ai fini delle migliori 3 seconde.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

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