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Gravina: “Nuovo DPCM messaggio di fiducia al mondo del calcio”

“Le disposizioni contenute nel nuovo DPCM rappresentano un grande messaggio di fiducia per il mondo del calcio”. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina commenta così le decisioni assunte dal Governo in materia di contenimento dell’epidemia COVID-19.

“Ringrazio l’intero Esecutivo – sottolinea il presidente federale – perché ha recepito il vero significato delle nostre ripetute istanze, salvaguardando soprattutto la base del movimento e continuando a consentire l’attività dilettantistica e giovanile. Nella collaborazione proficua con le istituzioni, la FIGC ha sempre mostrato grande senso di responsabilità sul tema della sicurezza e della tutela della salute. Una priorità riaffermata anche con la decisione, adottata con consapevole eccesso di precauzione, di mandare in campo oggi contro l’Irlanda la Nazionale l’Under 20 in luogo del gruppo dell’Under 21. In un momento così complicato per il Paese, è stato compreso quanto il calcio, sia per numeri che per impatto sociale, possa fare il bene della collettività”.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

L’Isera gioisce subito, calando il tris a Le Torri

Partenza positiva per l’Isera inserita nel girone B di Serie C, che vince in casa contro la neopromossa Le Torri per 3-2.

Per le ragazze allenate da Senad Slomic sono andate in gol le attaccanti Martina Pasqualini Stefania Gazzini e la centrocampista Giulia Faccio.

Con questa vittoria le biancorosse conquistano i primi tre punti stagionali, posizionandosi in classifica insieme a formazioni quotate come Venezia, Orsa Iseo Cortefranca e Brixen Obi.

Photo Credit: Facebook US Isera Calcio Femminile

Napoli Femminile: “Esami strumentali per Deppy Chatzinikolaou per verificare l’entità dell’infortunio al ginocchio”

Si lavora sodo alla SchianArena in vista del match di Empoli, valido per la sesta giornata di campionato, in programma sabato alle ore 15. Ieri l’attaccante Chatzinikolaou è stata sottoposta ad esami strumentali per verificare l’entità dell’infortunio al ginocchio sinistro rimediato in casa della Florentia. Evidenziata una lesione del legamento crociato anteriore. Resta da valutare l’eventualità di ricorrere ad un intervento chirurgico.

Photo Credit: Napoli Femminile

Per il Vicenza femminile pirotecnico 3-3 contro il Pontedera di Ulivieri

Sotto una pioggia autunnale, che nel secondo tempo diventa un diluvio, il Vicenza si divide la posta in palio con il Pontedera di Renzo Ulivieri. Una sfida che, a dispetto delle condizioni metereologiche, è stata frizzante e con più di un’emozione. Le biancorosse non sono riuscite a portare a casa una partita equilibratissima, ma sono state brave nel recuperare in ben tre occasioni lo svantaggio.

La prima azione del Vicenza già al 3’: ripartenza biancorossa, Yeboaa serve Sossella la quale fa proseguire per Ferrati. La 16 parte centralmente, servendo sulla sinistra Basso, che entra in area. Il suo tiro è fuori. Un minuto dopo, però, passa il Pontedera: Dantoni dalla sinistra crossa in mezzo, dove trova la sfortunata deviazione di Missiaggia, con il pallone che carambola alla destra di Bianchi. Il Vicenza non ci sta e al 7’ Ferrati pareggia i conti: da fuori area riceve palla ed effettua una stupenda conclusione di controbalzo che s’infila sotto il secondo palo. Nonostante le condizioni meteo avverse la partita si fa vivace: il Pontedera è bravo in fase di manovra, nonostante non sia mai troppo pericoloso mentre il Vicenza cerca di sfruttare le ripartenze, ma è un po’ impreciso. Le padrone di casa crescono sempre di più, sfruttando Kastrati e Broccoli sulle fasce, pur non riuscendo a concludere. Al 24’ Basso riesce a sfondare dalla sinistra, mette in mezzo, Broccoli non aggancia, il pallone arriva a Larocca che mette fuori di pochissimo. La gara si gioca principalmente a centrocampo e, quando le due squadre provano a scardinare la difesa, finisce con un nulla di fatto. Al 43’ gli equilibri sono nuovamente rotti: punizione da distante, il pallone rimpalla un paio di volte ed arriva sui piedi di Iannella, a pochi passa dalla porta, che di destro al volo trafigge Bianchi. Il Vicenza torna negli spogliatoi sotto di una rete.

Il secondo tempo si riapre sotto una pioggia scrosciante. Al 49′ occasionissima su una ripartenza: Kastrati di testa serve Basso, che buca la difesa e si trova tu per tu con il portiere, ma arriva un difensore del Pontedera e devia in corner. Un minuto dopo, dal calcio d’angolo, Basso di testa mette alto. Al 56′ bella occasione per il Pontedera: Del Prete dalla destra mette al centro per Iannella, che calcia al volo. Brava Bianchi a parare. Un minuto dopo il Vicenza pareggia i conti: Ferrati recupera il pallone sulla trequarti, serve Yeboaa che entra in area, scarta due difensori e deposita in rete. Al 60′ Iannella in area riceve ed esplode un destro a giro che esce di poco. Al 64′ bell’’azione Dal BiancoYeboaa sulla sinistra, la n. 7 biancorossa entra in area e prova il tiro senza fortuna. Un minuto dopo è ancora il Pontedera a portarsi in vantaggio: Tramonti riceve palla in area, scarta Bianchi ed insacca a porta vuota. Al 76′ occasionissima per il Vicenza: Cattuzzo è bravissima a destreggiarsi nella difesa granata e serve Basso, anticipata dal portiere in uscita che chiude lo specchio della rete. Il Vicenza cresce e all’81ì pareggia: Kastrati mette al centro per la neo entrata Cattuzzo, che di testa firma il 3-3. Nel finale, all’87′, il Vicenza corre un bel rischio quando Iannetti colpisce di tacco in area, ma Bianchi para.

Negli ultimi minuti succede un po’ di tutto, con continui capovolgimenti di fronte, però il risultato non cambia più e finisce 3-3.

VICENZA CALCIO FEMMINILE – Bianchi, Sossella, Ferrati, Missiaggia (C), Yeboaa, Kastrati, Basso (88’ Frighetto), Balestro, Dal Bianco (69′ Cattuzzo), Larocca, Broccoli (57’ Bauce). A disposizione: Aliquò, Galvan, Maddalena. All. Cristian Dori

CITTA’ DI PONTEDERA – Sacchi F., Rizzato, Sidoni, Tramonti, Iannella, Consoloni (Iannetti), Dantoni, Maffei, Pantani, Del Prete, Sacchi. A. A disposizione: Viterbo, Terreni, Dehima, Mazzella, D’alessandro, Dalla Croce. All. Renzo Ulivieri

Marcatrici: 4’ Missiaggia autogol, 43’ Iannella, 66’ Tramonti (P), 7’ Ferrati, 57’ Yeboaa, 81’ Cattuzzo (V)

Arbitro: Costa di Catanzaro; assistenti: Lo Callio (Seregno), Prestini (Pavia)

Ammonita: Balestro

Recupero: 1’ e 2’

Inizio amaro per la squadra trentina: 2 a 0 con il Cortefranca

Inizio amaro per il Trento Calcio Femminile che, dopo le convincenti prestazioni in Coppa Italia, voleva dalla prima di campionato delle conferme importanti. Il risultato non permette di festeggiare, la prestazione racconta comunque di una squadra capace di trovare una reazione dopo un tempo in affanno.

Una partita dai due volti per il Trento Calcio Femminile che non riesce ad essere incisivo nel primo tempo subendo il gioco avversario, e la buona prestazione nel secondo tempo non è sufficiente per raddrizzare le sorti del match.  Approccio migliore del Cortefranca che nei primi 45′ fa la differenza. Quella lombarda si dimostra, come previsto, una buona squadra, quadrata, organizzata e con ottime individualità. Tiene in mano il pallino del gioco, anche se poi è solo da una indecisione in area trentina che trova l’1-0. Una bella azione conclusa da Picchi con un bel tiro in diagonale pochi minuti dopo vale invece il raddoppio. Subito l’uno-due il Trento fatica a trovare e creare occasioni: c’è qualche ripartenza ma non è mai davvero pericoloso.

Diverso il secondo tempo, con il Trento che senza più nulla da perdere, gioca più sfrontato. C’è molto più equilibrio: il secondo tempo è giocato alla pari con Cortefranca che punta sulle ripartenze. Il Trento cerca di cambiare l’inerzia della partita ed arriva più volte al tiro. Ma il risultato non cambia. La prima di campionato ha un sapore amaro, ma la reazione messa in campo è la nota positiva da salvare.
 
“Loro sono davvero una buona squadra e noi abbiamo iniziato un po’ contratte, – conferma mister Spagnolli – forse l’esordio, o il campo pesante. Qualcosa ci ha frenato”.

“Però l’impegno c’è stato tutto e la reazione del secondo tempo mi è piaciuta: abbiamo cercato di cambiare marcia. Oggi purtroppo è andata così, ma il campionato è una corsa a tappe. Nulla è perduto e possiamo solo migliorare, trovare dinamiche diverse. L’approccio ad esempio: abbiamo iniziato aspettando di vedere cosa facevano loro invece di fare il nostro. Ora dobbiamo ritrovarci in settimana per preparare la prossima partita con l’entusiasmo che ci ha accompagnato nelle settimane di Coppa. Non sarà semplice neppure domenica: a Mattarello arriva la Triestina che è una neopromossa pericolosissima, perché si è ben attrezzata per affrontare da protagonista questo campionato”.

Photo Credit: Trento Calcio Femminile

Alice Bonassi, Permac Vittorio Veneto: “Con la testa giusta e aiutandoci sempre l’un l’altra, possiamo fare molto bene in questa stagione”

E’ iniziata ufficialmente l’avventura rossoblù nel Campionato di Serie C, in una promettente ensemble tra scarpini di cuoio e guanti di velluto. Il Permac della “nuova era” riparte affidandosi nuovamente e continuativamente, tra i pali, alle mani reattive ed esperte dell’estremo difensore friulano in maglia numero 25 Alice Bonassi.

Dopo una stagione vissuta in alternanza con la storica ex bandiera Giulia Reginato, Alice ha deciso di continuare a sposare in primo piano il progetto vittoriese mettendo a disposizione tutte le proprie skills, acquisite in oltre 5 stagione di militanza nel Tavagnacco in Massima Serie, oltre che nelle altre esperienze Made in Friuli con le casacche di Pordenone e Udinese.

Sentiamo proprio dalla “Bonnie” rossoblù impressioni e umori a poche ore dalla première stagionale in Alto Adige sul campo del Brixen.

Dopo i beta test di Coppa Italia, arriva il tempo di fare sul serio in un Campionato nuovo e ricco di incognite a tutti i livelli.
Ci aspetta una nuova avventura, stimolante e molto impegnativa. Rispetto a quanto espresso nel girone di Coppa sarà importante partire con il giusto approccio, sicuramente migliore e proattivo rispetto a quanto messo in mostra domenica scorsa sul campo del Portogruaro. Siamo una squadra molto giovane e per questo dobbiamo acquisire esperienza in fretta, impegnandoci a fondo con un atteggiamento che sia di massima presenza mentale in ogni momento del match. Con la testa giusta e aiutandoci sempre l’un l’altra, possiamo fare molto bene in questa stagione.

Quest’anno riparti tra i pali rossoblù con i galloni della titolarità a tutti gli effetti. Cosa significa per te questo ruolo nella squadra?
Ho deciso di rimettermi in gioco con entusiasmo, conscia che quest’anno avrò la possibilità di giocare di più, ma al tempo stesso consapevole che dovrò continuare a guadagnarmi sul campo la possibilità di offrire il mio contributo alla squadra. Da parte mia sono pronta a prendermi tutte responsabilità del caso e a fare del mio meglio per poter essere un valore aggiunto per il team.

Quali obiettivi intravedi, a medio e lungo termine, dopo il lungo lavoro in precampionato agli ordini di mister Zoni?
In questo mese e mezzo ci siamo allenate bene e duramente, anche meglio questo pensassi. Di sicuro possiamo puntare a fare piuttosto bene; come più volte dichiarato anche dalla società l’obiettivo primario è la salvezza, ma l’umore del gruppo è alto e speriamo contribuisca a raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi con il procedere del campionato e degli scontri diretti.

Photo Credit: Permac Vittorio Veneto

Lara Spazzoli, Fossolo: “In questa stagione puntiamo davvero in alto”

Il Fossolo è una società emiliana ai nastri di partenza del prossimo campionato di Eccellenza regionale. Il club gialloblù presieduto da Stefano Monti, e allenato da Gabriele Guidi, conta in rosa per la seconda stagione la centrocampista Lara Spazzoli. Abbiamo raggiunto per qualche battuta la classe ’94, originaria di Forli, della squadra capitanata da Nicole Canfora.

Lara come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
“All’età di 5 anni andavo sempre a giocare nel parco sotto casa con mio padre. Dato che nel mio quartiere c’era una squadretta abbiamo deciso che avrei provato.. Per un anno circa non toccai nemmeno un pallone perché mi misero a giocare coi più grandi. L’anno dopo iniziai le elementari e iniziai scuola calcio con i bambini della mia classe, andò molto meglio perché eravamo tutti allo stesso livello ed eravamo amici, quindi decisi di continuare, perché mi piaceva tantissimo.Giocai con i maschi fino alla categoria Esordienti”.

Poi il tuo passaggio al femminile, dove ti sei tolta diverse soddisfazioni giusto?
“Nel 2008 mi contattò l’Olimpia Forlì,, che militava in Serie D ma che salì in C l’anno del mio arrivo grazie alla vittoria in coppa Emilia. Avevo appena 13 anni e potevo giocare solo con la squadra giovanile, poi a 14 anni compiuti iniziai subito a giocare con la Primavera, e dal 2005 fui promossa in prima squadra. Lì facemmo il campionato di Serie C con scalata in B l’anno dopo, e quando riformarono i campionati tornammo in C. Nel frattempo, durante il campionato di Serie B, fui convocata nella rappresentativa dell’Emilia Romagna, dove in Piemonte, durante le fasi finali del torneo, che vincemmo, fui convocata in Nazionale Under-17. Il mister era Enrico Sbardella, da luglio 2015 allenatore della Nazionale Femminile Under-19, e la vice Rita Guarino, ora allenatrice della Juventus Woman. Giocai lì per circa due anni, tra selezioni, raduni a Roma, amichevoli ed Europei in Bulgaria. Qualche anno dopo lasciai l’Olimpia Forlì, per iniziare una nuova stagione con la Reggiana”.

Nello scorso campionato sei passata al Fossolo con quali intenzioni eravate partite come è andata, soddisfatta della tua stagione?
Lo scorso anno eravamo partite caute, con i piedi per terra. Eravamo un gruppo completamente che partiva da zero con un allenatore nuovo, in una società che stava investendo per la prima volta in maniera significativa sul settore femminile. Diciamo che strada facendo ci siamo accorte, principalmente grazie alla tenacia del mister Guidi, del nostro grandissimo potenziale, e dopo qualche partita subito abbiamo puntato al massimo, alla vittoria del campionato. Poi tra: infortuni, poca esperienza, poca convinzione abbiamo perso il ritmo delle primissime. Sinceramente non sono particolarmente soddisfatta della mia stagione, perchè a causa di impegni personali a metà stagione ho saltato un po’ di allenamenti e di conseguenza non ho potuto aiutare la squadra al meglio delle mie possibilità. Cosa che invece ho intenzione di fare quest’anno”.

La prossima stagione è ormai alle porte, sensazioni?
Quest’anno vogliamo puntare in alto e perhè no vincere. Siamo prontissime, abbiamo fatto una lunga preparazione, molto intensa, lo staff tecnico quest’anno è ampliato, lavoriamo con preparatori molto competenti che ci permettono di fare un lavoro specifico e mirato per colmare le lacune che abbiamo e per rendere l’organico pronto a dare il massimo ogni domenica”.

Come sta crescendo il calcio femminile in Emilia Romogna?
“Credo che il calcio femminile in Emilia Romagna stia crescendo di pari passo con quello di tutta l’Italia. Da quando ho iniziato a giocare tanti anni fa devo ammettere che sono stati fatti moltissimi passi avanti. Il numero di squadre cresce, e sempre più squadre formano un settore giovanile che proponga una valida scuola calcio. Un’altra cosa molto interessante è che le società maschili hanno cominciato ad investire sul calcio femminile, sia a livello finanziario che a livello di visibilità. Chiaramente come in tanti settori l’Italia è molto indietro rispetto all’Europa, ma penso che la strada sia quella giusta”.

Quale ricordo leghi particolarmente al calcio?
“Il ricordo più bello risale alla finale di Coppa Emilia, giugno del 2008, che abbiamo vinto a Forlì. Ricordo che avevo compiuto 14 anni a febbraio, mi allenavo da poco con la Primavera e quella domenica il mister mi volle in panchina con la prima squadra. A 5 minuti dalla fine eravamo sul 2-0 per noi e il mister mi disse di scaldarmi. Entrai l’ultimo minuto, mi passarono subito un pallone buono, e io ingenuamente guardai la porta quasi da metacampo e tirai. Presi la traversa, e non so nemmeno poi cosa successe, ma ricordo che non ero mai stata così contenta”.

Serie A TIMVISION, il pagellone della quinta giornata: Juventus schiacciasassi, da rivedere Napoli

Prosegue con la quinta giornata questa splendida Serie A, ricca di sorprese, suspense e grandi conquiste. Come sempre però, il calcio dà sia promossi che bocciati. Questo speciale pagellone va dal piazzamento più basso (lo zero) al più alto (il dieci). Per ogni piazzamento verranno messi uno o più elementi della giornata in questione, squadre, giocatrici, allenatrici/allenatori ecc. Il dibattito è sempre aperto,  diteci nei commenti quale sarebbe il vostro pagellone ideale.

Zero: Napoli Femminile
La partita contro l’Inter era stata giocata in modo impeccabile. Peccato il tribunale abbia deciso per la sconfitta a tavolino, ma le partenopee avevano messo in seria difficoltà le nerazzurre. La sentenza giudiziaria sembra aver azzerato tutti i progressi fatti. Il Florentia ha attaccato per gran parte della partita e solo un miracolo ha evitato l’imbarcata al Napoli. Va bene giocare sulla difensiva, ma così è troppo e l’infortunio di Deppy rischia di compromettere una situazione già difficile. Gli zero punti in classifica ne sono la prova, è il momento di reagire.

Uno: Martina Brustia
Un match tutto sommato non giocato malissimo, ma a cosa serviva il rosso? Il primo giallo preso per puro nervosismo lanciando la palla lontano. Il secondo per un intervento ingenuo da dietro subito dopo il goal di Gloria Marinelli. La giocatrice della Roma era coperta dal resto della squadra nerazzurra ed entrare in quel modo era inutile. Lasciando le sue in 10 dopo la rete del pareggio, ha precluso ogni possibilità di rimonta per l’Inter sprecando l’entusiasmo ritrovato. Ora Martina Brustia salterà il derby della Madonnina, occasione per ritrovarsi nel migliore dei modi.

Due: Pink Bari
Sono state la sorpresa della prima giornata, purtroppo si è dimostrato solo un fuoco di paglia. Nelle sconfitte con Roma, Milan ed Empoli, le baresi hanno offerto una buona prova e la disfatta contro queste squadre era anche concepibile. Ma in uno scontro diretto come quello contro l’Hellas, il Pink Bari doveva quantomeno provare a portare a casa i tre punti. Una partita scialba da parte delle biancorosse che, malgrado il successo iniziale, ora si trovano in una situazione che poteva essere evitata. Testa ora ai prossimi match decisivi.

Tre: Attacco Roma
Una Roma che a livello di gioco non va criticata: stile ottimo per il campionato e moderno al tempo stesso. Ma i goal dove sono? In più di un’occasione le capitoline sono sempre e solo andate vicino al goal. Manca il cinismo sotto porta e la cattiveria di spingere la palla in rete con qualsiasi mezzo. Assenza che contro l’Inter si è fatta sentire ed ha fatto buttare una vittoria già in tasca. Se le giallorosse vogliono puntare alla zona Champions, questo non è il metodo con cui arrivarci.

Quattro: Empoli
Molto deludente la partita dell’Empoli. Contro il Milan ci si aspettava un incontro più equilibrato, ma la formazione di Spugna si è fatta ingabbiare dalle rossonere. Le lombarde hanno vinto più per meriti loro che per disattenzioni empolesi, ma le azzurre non hanno mai messo in difficoltà la retroguardia avversaria. È stato sorprendente vedere le toscane in questo stato confrontandole con i primi confronti. Sperando solo in una battuta d’arresto, Glionna e compagne dovranno rialzarsi presto per non perdere il ritmo delle prime.

Cinque: San Marino Academy
Il trionfo contro il Florentia è stato un qualcosa di storico e si presagiva per il meglio anche contro il Sassuolo. Affermarsi contro le reggiane era un’ardua impresa, ma per più di 80 minuti le Titane si sono difese egregiamente. La sufficienza non arriva solo per quel goal nel finale che comunque non rovina la sfida di cuore delle azzurre. Per il San Marino Academy la salvezza può essere una destinazione abbordabile e lo status di mina vagante del campionato può impreziosire la situazione.

Sei: Betty Bavagnoli
Sempre pacata, disponibile e teorica: mister Bavagnoli è un esempio di come essere una brava allenatrice. La sua reazione dopo il pareggio amaro contro l’Inter è stata monumentale, dura ma non troppo per non far abbattere le sue ragazze. Una gara del genere poteva tranquillamente far demoralizzare le capitoline, ma la piacentina ha saputo indorare la pillola. Anche a livello tattico, l’allenatrice ha studiato nei minimi dettagli il match limitando per gran parte della sfida l’Inter. Adesso bisogna fare quel salto mentale capace di far arrivare le romaniste a livelli superiori.

Sette: Asia Bragonzi e Sofia Cantore
Tutte e due della Juventus ed entrambe trascinatrici delle proprie squadre. Finora è l’unica marcatrice dell’Hellas ed anche nell’ultimo turno ha regalato i tre punti alle compagne. Asia Bragonzi sta regalando gioie in quel di Verona. Le venete  ora hanno bisogno di dare congruenza a questo tipo di prestazioni, e l’attaccante classe 2001 è l’interprete perfetta per aiutare in ciò. A differenza della gialloblù, Sofia Cantore è già ben affermata nel nostro panorama e l’ambiente neroverde si sta dimostrando il migliore per il suo stile di gioco. San Gimignano dà a lei, e lei dà a San Gimignano: il rigore trasformato all’89’ è stata una liberazione per tutte le toscane e la giocatrice in prestito ha dato prova dei suoi nervi più che saldi. Il futuro attacco azzurro promette bene.

Otto: Alice Tortelli
La situazione in casa viola è pessima, il morale distrutto a causa della questione sta condizionando l’avvio di stagione della Fiorentina. Una delle poche certezze nello scenario di mister Cincotta è Alice Tortelli. Nell’incontro con la Juventus, il centrale di Firenze ha dato prova delle sue qualità difensive arginando come poteva le attaccanti bianconere. Con l’espulsione di Quinn, il numero 5 viola ha saputo gestire la difesa degnamente. Leader ineccepibile e difensore esemplare; costruendo il suo futuro con le toscane può migliorare partita dopo partita.

Nove: Gianpiero Piovani e Maurizio Ganz
Due allenatori idealmente agli antipodi per le loro idee, ma che stanno trascinando le loro squadre verso traguardi considerevoli. Il Sassuolo non è più una sorpresa: il secondo posto e  le numerose vittorie hanno fatto emergere le neroverdi nell’olimpo del nostro campionato. Il percorso iniziato nel 2018 con il tecnico lombardo sta iniziando a dare i suoi frutti. Ora Piovani dovrà dare continuità a questi risultati. Dall’altro lato, c’è un Milan che negli ultimi anni si è sempre confermata ad alti livelli. Mister Ganz ha dato la sua impronta alle rossonere etichettando il Diavolo come una squadra tutto cuore. Nel match contro l’Empoli, l’ex Inter ha sorpreso tutti mandando in campo un 3-5-2 alquanto insolito, ma che ha arginato nel migliore dei modi la minaccia toscana. Il 9 in pagella se lo meritano tutti e due.

Dieci: Juventus
La corazzata non intende rallentare. La Juventus sta già cercando la fuga dalle inseguitrici verso il quarto scudetto consecutivo. Con la vittoria contro la Fiorentina, le ragazze di Rita Guarino hanno messo un’importante ipoteca sul titolo. Le prime prestazioni delle juventine non sono emerse in fatto di brillantezza del gioco, ma nell’ultimo match è ritornato il bel gioco. Possesso palla fluido, gioco molto verticale e solidità difensiva sono stati i protagonisti della partita delle piemontesi. L’unico dilemma da risolvere è il Sassuolo di mister Piovani

L’Ajax femminile continua a vincere nella Premier League olandese ma il PSV non molla la presa

Le donne dell’Ajax hanno anche vinto la loro quarta partita in Premier League. Dopo la vittoria nella gara di punta contro il PSV (2-0) lo scorso fine settimana, venerdì sera l’SC Heerenveen è stato battuto 2-1. Tutti i gol sono stati segnati prima dell’intervallo.

Dopo venti minuti, Quinty Sabajo, arrivata quest’estate dall’Heerenveen, ha realizzato il suo primo gol al servizio dell’Ajax. Le avversarie hanno pareggiato con un tiro dalla distanza di Tiny Hoekstra, dove il portiere dell’Ajax Lize Kop non è riuscita a liberarsi in tempo.

Il portiere dell’Heerenveen Charetha Okken ha poi accidentalmente consegnato la palla a Vanity Lewerissa che ha approfittato con gratitudine segnato l’1-2.

Nella ripresa l’Ajax ha avuto le migliori occasioni, ma Sabajo ha respinto un secondo gol e il capitano Marjolijn van den Bighelaar ha sbagliato un calcio di rigore (prendendo il palo).

Il PSV si ha invece vinto in casa in modo convincente contro il PEC Zwolle: 5-2. Le ragazze del PEC, che fino a prima d’ora non avevano mai perso, hanno offerto un’ottima resistenza nel primo tempo, portandosi addirittura in vantaggio dopo un errore del portiere del PSV Cecilia Santigo.

Dopo i gol del PSV di Joëlle Smits e Kyah Simon, Naomi Hilhorst ha siglato il meritato 2-2 per conto del PEC poco prima dell’intervallo.

Nella ripresa il PSV ha però messo le cose in ordine, Julie Biesmans, Smits e Nurija van Schoonhoven sono infatti andate tutte a rete portandosi a casa il punteggio finale di 5-2 per la squadra di Eindhoven.

La partita tra l’VV Alkmaar e l’Excelsior è terminata 1-1 mentre quella tra l’FC Twente e l’ADO Den Haag è terminata 0-2 per la squadra ospite.

Photo Credit: Nos Nederland

Milan femminile: countdown iniziato, domenica sarà derby contro l’Inter

Dopo la straripante vittoria contro l’Empoli, il Milan femminile di Maurizio Ganz sfiderà domenica l’Inter nel quinto derby della storia. Le rossonere, sin qui, hanno ottenuto quattro vittorie su quattro contro le nerazzurre: due in campionato nella passata stagione e due in Coppa Italia.

Il 3-5-2, visto contro le toscane, potrebbe essere riproposto anche contro il team di Attilio Sorbi, che ieri ha raggiunto 1-1 la Roma di Betty Bavagnoli, portandosi a quota 7 punti in campionato, a cinque lunghezze dalle rossonere, dopo altrettante giornate di Serie A.

Il Milan femminile vuole tenere contatto con la Juventus e mantenere le distanze sulle rivali (Roma e Fiorentina in particolar modo) e per questo servirebbero tre punti. Da oggi è ufficialmente iniziato il countdown. Domenica sarà Giacinti contro Marinelli, Ganz contro Sorbi, Milan contro Inter. Sarà derby.

Credit Photo: Marco Montrone

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