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Bruno Iovino è il nuovo segretario generale del Napoli Femminile

Bruno Iovino è il nuovo segretario generale del Napoli Femminile. L’ex dirigente – tra le altre – di Avellino, Nocerina, Campobasso, Nocerina, Potenza e Grosseto, è stato scelto dal club azzurro per la sua pluriennale esperienza in materia di carte federali. Una figura fondamentale per completare lo staff societario del Napoli Femminile, che si è arricchito negli ultimi giorni anche del dirigente Raffaele Giustiniani, già ad Ischia con il presidente Carlino, e del direttore generale Crisano, in passato con Frattese, Ercolano, Turris e Savoia.

Photo Credit: Napoli Femminile

Speciale Serie C – Girone B: punti di forza & le possibili rivelazioni

Mancano pochi giorni all’inizio della Serie C, e abbiamo cercato di capire quali fossero i possibili punti di forza e le rivelazioni delle dodici formazioni che daranno vita al girone B che inizierà domenica 11 ottobre per concludersi il prossimo 16 maggio.

Sono sei le regioni rappresentate dalle dodici formazioni inserite nel girone: la lombarda Orsa Iseo Cortefranca, le trentine Brixen Obi, Isera, Trento e Unterland Damen, le venete Le Torri, Padova, Portogruaro e Venezia, la friulana Triestina, dall’Emilia-Romagna la Spal e dalla Sardegna l’Atletico Oristano.

SQUADRA PUNTO DI FORZA ETÀ E RUOLO RIVELAZIONE ETÀ E RUOLO
ATLETICO ORISTANO Elisa Carta Centrocampista classe 2002 Ilaria Meloni Difensore classe 2003
BRIXEN OBI Anna Barbacovi Difensore classe 1994 Alexandra Stockner Attaccante
ISERA Morena Boccagni Difensore classe 1988 Laura Monaco Centrocampista classe 2002
LE TORRI Lisa Faccioli Difensore classe 1992 Elisa Rama Centrocampista classe 2001
ORSA ISEO CORTEFRANCA Roberta Picchi Attaccante classe 1992 Elena Belussi Difensore classe 2001
PADOVA Valentina Dal Pozzolo Difensore classe 1990 Anna Donà Attaccante classe 2003
PERMAC VITTORIO VENETO Laura Tommasella Centrocampista classe 1981 Giulia Trevisol Attaccante classe 2003
PORTOGRUARO Donatella Novellino Attaccante classe 1992 Giorgia Furlanis Attaccante classe 2000
SPAL Cristina Fratini Attaccante classe 1994 Lucia Carabelli Difensore classe 2001
TRENTO Mariangela Rovea Centrocampista classe 1997 Carolina Poli Attaccante classe 2000
TRIESTINA Sofia Del Stabile Attaccante classe 1998 Maureen Ferfoglia Centrocampista classe 2005
UNTERLAND DAMEN Katharina Pföstl Attaccante Sarah Cainelli Attaccante classe 2002
VENEZIA Jenny Camilli Attaccante classe 1995 Chiara Tasso Centrocampista classe 2002

Gaia Missaglia e il settore giovanile sugli spalti di San Siro: “Auguro loro con tutto il cuore di vivere al massimo ogni momento come questo”

Dopo una carriera da giocatrice che l’ha vista protagonista anche in serie A con il Fiammamonza Gaia Missaglia dalla stagione 2015-2016 ricopre il ruolo di allenatrice presso il settore giovanile femminile della società A.C. Milan. In occasione del big match tra Milan e Juventus Women  i settori giovanili sono stati protagonisti sugli spalti di San Siro, l’allenatrice sul proprio profilo Instagram ha riportato tutte le emozioni trasmesse da una partita che segna un nuovo importante passo per il calcio femminile.
 

“Che emozione. Ho osservato con attenzione ogni bambina e ragazza del settore giovanile rossonero presente sugli spalti di San Siro. Ci ho visto occhi sognanti. Di chi ha la concreta possibilità di immaginarsi un giorno al posto delle calciatrici preferite. Auguro loro con tutto il cuore di vivere al massimo ogni momento come questo.
Alla loro età mai mi sarei immaginata di poter essere presente ad una partita di Serie A femminile nello stadio più bello del mondo.
Godiamoci ogni passo ed ogni conquista di questo calcio femminile che sgomita e ha voglia di entusiasmare sempre di più“. 🤩🏟

Credit Photo:Pagina Instagram Gaia Missaglia

Jill Ellis annuncia borse di studio e il SheChampions Mentorship Program per supportare le allenatrici nel calcio

L’U.S. Soccer ha annunciato i dettagli del Jill Ellis Scholarship Fund e il lancio del programma SheChampions Mentorship con l’obiettivo di supportare e far progredire le donne coach attraverso supporto finanziario, tutor e la costruzione della comunità. Entro il  2024 si prevede di raddoppiare il numero di allenatrici professioniste d’élite.

Nell’autunno del 2019, mentre gli Stati Uniti stavano uscendo dalla storica vittoria alla Coppa del Mondo femminile FIFA 2019 ed Ellis si stava avvicinando alla fine del suo mandato di quasi sei anni come coach degli Stati Uniti, la Nazionale femminile, l’U.S. Soccer Board of Directors ha votato per istituire il Jill Ellis Scholarship Fund, una dotazione unica per sostenere, onorare e celebrare la sua straordinaria eredità.

Il programma segue gli stessi temi del movimento SheBelieves, che è stato istituito negli Stati Uniti in vista della Coppa del Mondo femminile FIFA 2015 per incoraggiare giovani donne e ragazze a realizzare i loro sogni, atletici o meno. Il programma di tuto raggio verrà seguito da Karla Thompson, che dirige le iniziative sulla diversità del Dipartimento di formazione per allenatori.

“Ogni anno ci chiediamo, ‘perché non abbiamo più donne nell’allenamento? Perché le percentuali sono così sproporzionate?'”
Ellis ha dichiarato: “Vogliamo smettere di chiedere e impegnarci a cambiare il rapporto e aumentare significativamente quei numeri. Con il fantastico gruppo di persone che abbiamo coinvolto in entrambi questi programmi, so che avremo un impatto positivo significativo su molte giovani allenatrici”.

Ogni anno, il programma di borse di studio Jill Ellis fornirà il 50% delle lezioni (che include incontri di persona, alloggio e pasti, tempo per l’istruttore e materiali) per le candidate donne con licenza Pro, “A” e “B”. Si prevede che 15 donne perseguiranno la propria “A” e 30 la propria “B” nell’anno 1. Nell’anno 2, il programma di tutoraggio sarà esteso anche ai candidati alla licenza “B”. Il mentore e l’allievo condivideranno chiamate mensili, saranno disponibili per domande e indicazioni e (se possibile) organizzeranno un evento di persona intorno alla SheBelieves Cup annuale.

I mentori, che forniranno supporto pratico per accompagnare gli aiuti finanziari, presenteranno alcune delle più abili allenatrici di calcio femminile negli Stati Uniti. L’elenco dei mentori include Jill Ellis, l’allenatrice dell’Under 20 USWNT Laura Harvey, Lesle Gallimore, Lauren Gregg, il leggendario allenatore dell’UNC Anson Dorrance.

Gli obiettivi prevedono:
– Eliminare le barriere finanziarie per le donne che partecipano all’istruzione superiore di coaching.
– Creazione di supporto, sostenitori e risorse significativi per le singole candidate donne di coaching attraverso il loro programma di tutoraggio.
– Sviluppare una comunità di allenatrici professioniste.
– Mettere in mostra esempi di coach femminili di alta qualità come modelli per altre donne promuovendo il programma.
– Elevare conversazioni importanti sulla diversità nella comunità calcistica promuovendo i programmi.

I donatori filantropici sono stati determinanti per stabilire questo programma inaugurale. Donatori appassionati che si prendono cura dello sport, dell’allenamento e delle donne nella leadership stanno aiutando a fornire risorse fondamentali per le attuali borse di studio e le attività SheChampions, oltre a costruire una dotazione formale per il supporto finanziario a lungo termine.

Credit Photo: https://www.ussoccer.com/

Elena Linari, Bordeaux: “Dovremmo accettare la determinazione di Federico Chiesa”

L’asse Firenze-Torino sponda bianconera è sempre stato caldo. Sia dal punto di vista del mercato che da quello delle tifoserie. Fin dai tempi del trasferimento di Baggio dalla Fiorentina alla Juventus, i dialoghi tra viola  e bianconeri sono sempre stati tenuti aperti. Basti guardare al trasferimento di Bernardeschi ed a quello recente di Federico Chiesa. Tutti giocatori aspramente criticati per aver firmato per i rivali di una vita. Proprio per evitare ciò, Elena Linari ha voluto scrivere una lettera per difendere il suo collega. Lettera inviata a Tuttosport e prontamente pubblicata dal giornale torinese. Queste le sue parole.

“Da tifosa viola devo dire che mi sento felice per la cessione di Chiesa da parte del club” esordisce il centrale del Bordeaux. “La Juventus è molto potente anche dal punto di vista economico, chiedo ai sostenitori della Fiorentina di non portare rancore e di non fischiare un professionista che vuole il massimo per al propria carriera. I bianconeri non sono amati perché vincono, penso che dovremmo accettare la determinazione di un ragazzo di 23 anni, voglioso di mettersi in gioco.”

Serie A TIMVISION, preview 5° giornata: scontro scudetto Juve-Fiorentina, Milan ad Empoli per il riscatto

Sabato 10/10 ore 12.30: Florentia S.G. vs Napoli
Dopo la disfatta arrivata in Tribunale, il Napoli si presenta a San Gimignano volenteroso di far vedere quanto di buono fatto in campo. Nonostante il punto conquistato non sia arrivato, le partenopee hanno offerto una buona prova di sostanza ed intraprendenza. La pausa sembra aver fatto bene alle ragazze di Marino. Il Florentia che però le azzurre andranno ad affrontare non sarà il migliore degli avversari. Le neroverdi hanno ancora il dente avvelenato per la mancata vittoria contro il San Marino. Un match dominato per quanto riguarda il possesso, dove però non è stato prodotto molto in fase offensiva. Le attaccanti toscane dovranno ora ripartire da zero e tornare a dare il loro apporto come nella passata stagione. Due squadre con entrambe la forte volontà di smuovere la classifica, si prospetta un match infuocato in quel di Santa Lucia.

Sabato 10/10 ore 15.00: Hellas Verona vs Pink Bari
Un Hellas Verona apparso assopito in questo avvio di stagione deve dare la sveglia, essenziale per dare giustizia a questo campionato. Il carattere e la cattiveria agonistica messa in campo dalle gialloblù è invidiabile, ma manca una parvenza di gioco. Non c’è uno schema predefinito con cui le giocatrici possono orientarsi. Ed i risultati si sono fatti vedere: quattro sconfitte in altrettante giornate, sette goal subiti e solo uno segnato. Pink Bari che non sarà un osso facile per le venete. Le biancorosse  hanno una situazione leggermente migliore, ma non dovranno comunque sottovalutare l’avversario. Contro l’Empoli, in diverse occasioni, sono riuscite a liberarsi bene dal pressing asfissiante empolese dimostrando di potersela giocare con chiunque. Hellas compreso…Le baresi sono chiamate ad una prestazione di sacrificio capace di far portare a casa i tre punti.

Sabato 10/10 ore 15.00: Empoli vs Milan
Come giusto che sia, ci sono alte aspettative per questo match. Ad Empoli approda un Milan reduce dalla prima storica a San Siro, dove le rossonere hanno dato il meglio nel secondo tempo. Una seconda frazione di gioco in cui le lombarde sono riuscite a mettere sotto assedio la Juventus senza però trovare la rete del pareggio. C’è da migliorare qualche amnesia di troppo, ma la truppa di Ganz esce rafforzata dalla gara del Meazza. Empoli che invece è pronto a fare l’impresa. Contro la Vecchia Signora c’erano andate vicine ed ora tocca al Diavolo mettersi sulla difensiva. Risultato che non sorprenderebbe dato lo splendido stato di forma delle azzurre e visto il risultato del Brianteo dello scorso anno. Polli e compagne scalpitano per insaccare qualche pallone anche alla Korenciova. Partita non da cuori deboli che saprà regalare grandi emozioni.

Domenica 11/10 ore 12.30: Inter vs Roma
I pronostici pendono tutti dalla parte della Roma. Le giallorosse, dopo un inizio a rilento, sembrano aver trovato il giusto equilibrio della manovra. Migliorata anche la mira sotto porta, le ragazze di Bavagnoli sono pronte a provare l’assalto alla zona Champions. La prestazione dell’ultimo turno è stata ottima, senza concedere nulla alle avversarie. Ora bisogna ripetersi al “Facchetti”. Inter che non è assolutamente in condizione ed i limiti si sono visti nella sfida con il Napoli. Se le avversarie se la giocano sul piano tecnico, le nerazzurre scompaiono. I sei punti in classifica non sono per nulla veritieri a ciò che le interiste hanno fatto vedere in campo. Per provare a fronteggiare le capitoline, serve una prestazione mai vista in questo principio di campionato.

Domenica 11/10 ore 15.00: Sassuolo vs San Marino Academy
Dopo la prima vittoria in Serie A, le Titane giungono all’incontro con una consapevolezza importante. Possono dire la loro anche in questo campionato, e nessun avversario potrà intimorirle.  Capitan Menin è pronta a guidare le sue compagne in un’altra battaglia. Mister Conte sembra esser riuscito a dare la sua impronta al gioco delle giocatrici. Lo stile delle sammarinesi con quello delle interpreti del Sassuolo è molto simile, seppur con valori tecnici diversi: tendenza molto verticale, grande appoggio sulle mezzali e difesa alta. Le reggiane hanno sconvolto qualsiasi tipo di gerarchia nella massima serie e sta intimorendo persino la Juventus. La crescita delle già presenti in rosa e la freschezza delle nuove ha dato una fisionomia devastante alle neroverdi. Per dimostrare che il secondo posto non è solo un caso, le ragazze di Piovani devono dare continuità a tutto ciò.

Domenica 11/10 ore 17.00: Juventus vs Fiorentina
Altro giro, altra corsa ed altro big match. Juventus-Fiorentina è il grande classico del calcio femminile degli ultimi anni. Le due formazioni si sono sempre contese il titolo fino all’ultimo. Purtroppo questa volta le viola appaiono in grande difficoltà. Prima la questione Bonetti (probabile una non convocazione per lei) e poi i numerosi infortuni in attacco (Piemonte su tutte), hanno scombussolato l’ambiente toscano. La sconfitta con le rivali del Sassuolo non ha aiutato ed uno scontro del genere arriva nel peggior periodo possibile. Juventine che invece possono dirsi soddisfatte del loro inizio nonostante un visibile calo di prestazioni rispetto alla scorsa stagione. Il far risolvere le partite ad azioni personali ai talenti bianconeri a lungo andare potrebbe essere un comportamento deleterio. La Juve possiede comunque il miglior roster di tutto il campionato, ma non bisogna adagiarsi sugli allori.

Emma Lipman, Lazio Women: “Calcio femminile in crescita, ma basta paragonarlo al maschile”

In esclusiva per sololalazio.it l’intervista a Emma Lipman, uno dei volti nuovi della campagna acquisti estiva della Lazio Women, già leader della difesa di mister Seleman.

Giocatrice di assoluta affidabilità, ha un’esperienza internazionale di tutto rispetto: Leeds, Manchester City, Sheffield, Verona, Roma, Florentia San Gimignano. Una coppa continentale in bacheca e il recente debutto con la Nazionale maltese impreziosiscono il suo curriculum. In questa stagione ha accettato la sfida di giocare in serie cadetta per aiutare le biancocelesti a raggiungere il tanto agognato obiettivo promozione.

Ciao Emma, intanto complimenti per la vittoria di domenica contro il Perugia (1-7) e per il tuo gol. Com’è stato segnare la prima rete con la maglia della Lazio?
Sono molto contenta di aver finalmente segnato, non lo facevo da tanto tempo. È una bella sensazione e spero sia il primo di un po’ di gol segnati con questa maglia. Durante la partita ho detto alle ragazze di rimanere concentrate e andare a segnare, quindi sono contenta di averlo fatto io, sia per me stessa che per la squadra“.

Contro il Perugia, così come contro il Brescia, la Lazio ha concesso gol per prima, per poi rimontare e dilagare. Come arriva la reazione della squadra?
Esatto, dobbiamo smetterla di concedere gol ingenui, che possiamo e dobbiamo evitare. Non possiamo andare sotto per iniziare a giocare e assumere il controllo della partita. È qualcosa su cui dobbiamo lavorare. Tra le due gare c’è stata una differenza: contro il Perugia, rispetto al match col Brescia, abbiamo iniziato molto bene, tenuto il possesso palla e siamo state sfortunate a concedere un gol banale da calcio d’angolo. Ma la reazione, in entrambe le partite, è stata straordinaria, era esattamente quello che serviva in quel momento. Adesso è importante affrontare il prossimo match dal primo minuto, non andando sotto di gol per cominciare a giocare“.

La Lazio è in testa alla classifica, in linea con gli obiettivi. Siete soddisfatte del lavoro fatto fin qui?
Certo, è bello guardare alla classifica e vedere che siamo in cima. Ma è ancora presto, siamo appena alla terza partita della stagione e sarebbe ingenuo lasciarsi trasportare e credere che il nostro lavoro sia finito qui. Dobbiamo pensare partita dopo partita, continuare a vincere o comunque fare attenzione a non perdere. Sento che nel gruppo sta crescendo la fiducia, ma con la mia esperienza, quella di Adriana (Martìn) e Rachel (Cuschieri) sappiamo che non dobbiamo lasciarci andare, ma fare del nostro meglio affrontando partita per partita. Questo ci permetterà di concludere la stagione in una bella posizione“.

Personalmente come pensi stia andando la tua nuova avventura con la Lazio?
Sento che nel secondo tempo della gara contro il Brescia e nell’ultima contro il Perugia sono ritornata al ritmo partita. Ci è voluto un po’ di tempo per abituarmi a una nuova squadra, nuove giocatrici, a un nuovo stile di gioco. Ma da quando sono qui le ragazze e lo staff mi hanno accolto bene e mi sento molto soddisfatta. Spero di continuare a divertirmi e non vedo l’ora di affrontare quello che verrà“.

Giochi da qualche anno ormai nel campionato italiano. Provieni dal calcio inglese che è ben diverso, più fisico, meno tattico e tecnico. Un aspetto che apprezzi di più del modo di giocare italiano?
Del calcio italiano mi piace decisamente l’aspetto competitivo. Non importa quale squadra affronti, che si trovi nella parte bassa o alta di classifica, ogni partita è una sfida. La passione e il sentimento che ci sono nelle gare possono essere l’arma in più dell’una o dell’altra squadra. Quindi mi sto davvero divertendo, poi mi trovo in una squadra in cui tutti vorrebbero giocare. Dobbiamo continuare a mostrare in ogni match questa passione e questo entusiasmo, oltre alla nostra qualità“.

Cosa, invece, ti manca di più dello stile di gioco inglese?
In Inghilterra a volte è facile tenere il possesso palla, non c’è tanta fretta di andare a segnare. Bisogna trovare il momento giusto per attaccare. In poche parole, quindi, la pazienza delle partite inglesi. Ma mi sto adattando al modo di giocare italiano, e so di poter portare anche qui quella pazienza in partita“.

In una passata intervista hai detto che nell’esperienza al City ti eri dimenticata che il motivo per cui giocavi a calcio era perché amavi farlo. Raggiunti certi livelli, come si preserva il piacere di giocare, dovendolo conciliare con il dovere?
A dirti la verità, è qualcosa su cui sto lavorando molto da quando sono qui in Italia. Personalmente ho bisogno di avere del tempo libero al di fuori del calcio: leggere un libro, fare una passeggiata o qualcosa che mi permetta di staccare la spina e concentrarmi sulla Emma persona. Ho scoperto quanto questo mi aiuti, perché poi quando torno ad allenarmi o a pensare alla partita mi sento ricaricata e pronta a dare nuovamente tutto. Quando ero al Manchester City mi sono sentita divorata dal calcio, era qualcosa a cui pensavo costantemente e che sinceramente non mi ha aiutata. L’Italia invece è davvero una bella Nazione in cui c’è tanto da esplorare; questo mi ha permesso di trovare quel tempo libero per spegnere col calcio, ricaricarmi, gestire la pressione e tutto ciò che ci si aspetta da una giocatrice con delle responsabilità“.

In Italia c’è ancora arretratezza culturale sul modo in cui vengono viste le ragazze che giocano a calcio, considerato uno sport per maschi. Anche in Inghilterra vivono pregiudizi di questo tipo?
Credo che da questo punto di vista l’Inghilterra sia cresciuta molto, non solo in ambito calcistico, ma negli sport femminili in generale, che adesso vengono visti e apprezzati. È bello vedere quanto si sia evoluto il movimentocome adesso se ne parli tra la gente e quanto venga stimato il livello a cui giocano le donne, specialmente la squadra di calcio. Da quando sono in Italia, tre anni ormai, ho visto il gioco migliorare tanto e notato un leggero cambiamento nell’apprezzamento che la gente mostra per il calcio femminile. Credo che il maggiore problema sia la comparazione col calcio maschile, che è totalmente diverso, è un altro tipo di gioco. È quello che in Inghilterra stanno capendo adesso ed ecco perché sta andando così bene. Spero che anche in Italia capiscano che avete una grande Nazionale e un campionato femminile divertente, che venga apprezzato per come è e non paragonato al maschile“.

Come pensi si possano abbattere questi muri, per lo più culturali?
Credo che il successo che la Nazionale femminile italiana ha avuto ai Mondiali del 2019 sia stato un punto di partenza: ha portato le persone ad accorgersi del calcio femminile. L’Italia è una Nazione così appassionata che quando ha visto la sua Nazionale fare bene, ha voluto supportarla. Da questo punto di vista si può dire che è un inizio. Poi ora ci sono i grandi club con le loro squadre femminili: ad esempio Fiorentina, Juventus, il Napoli che è stato promosso la scorsa stagione e anche noi che speriamo di avere lo stesso successo quest’anno. Vedere le grandi squadre coinvolte in ambito femminile può decisamente contribuire a cambiare l’opinione delle persone e, speriamo, indurle a vedere le partite o comunque seguire il calcio femminile“.

Il momento più bello legato alla tua carriera calcistica?
Ne ho due. Uno è stato alla mia prima stagione al Manchester City, quando abbiamo vinto la prima coppa della storia della squadra femminile. Era la Coppa nazionale inglese e affrontavamo in finale l’Arsenal, che sulla carta era molto più forte di noi. È stato davvero un momento incredibile, vincere la prima coppa nazionale di una squadra che sarebbe stata poi estremamente vincente.

Il secondo è senza dubbio il giorno del mio debutto con la Nazionale di Malta, contro l’Italia, lo scorso anno. Tutto il processo per arrivare fino a quel punto è stato assurdo: uno scenario folle per avere il passaporto maltese, per diventare cittadina di Malta. Ma sentire l’inno nazionale contro l’Italia, debuttare all’età di 30 anni… ad essere onesti è stato tutto piuttosto folle“.

Hai detto tempo fa che non ti piace vivere di “what if”, rimpianti. Ne hai uno nella tua carriera?
Ai tempi del City, se avessi avuto il bagaglio di conoscenze che ho adesso, credo che avrei vissuto quell’esperienza in maniera differente: avrei giocato di più, sarei forse cresciuta prima. Ma non credo sia un rimpianto, perché non conoscevo di meglio in quel momento. Direi quindi che di rimpianti non ne ho. Sono dovuta arrivare a 28 anni per prendere la decisione di trasferirmi all’estero, ma non rimpiango di non averlo fatto prima perché la vita mi ha portato su un’altra strada. Sarebbe stato interessante affrontarlo prima, perché quello che ho imparato negli ultimi tre anni mi ha enormemente cambiato come persona e ha notevolmente cambiato la mia vita, non solo per ciò che concerne il calcio. Consiglierei vivamente a chiunque di spingersi oltre la propria “comfort zone”. Se poi riesci a farlo mentre giochi a calcio ancora meglio: ti diverti facendo ciò che ami e intanto fai un’esperienza di vita. Per me è stata la cosa migliore“.

I tuoi futuri obiettivi, di squadra e personali?
Personalmente provo a dare il meglio di me. In questo momento so di poter offrire molto alla squadra, non solo in campo, ma anche fuori in termini di esperienza che ho accumulato avendo giocato in un altro campionato, aiutando a portare l’aspetto professionale, che è una cosa di cui tutto il calcio femminile italiano avrebbe bisogno. Per quanto riguarda la squadra, come dicevo prima, dobbiamo pensare partita per partita. Sarà una stagione divertente, abbiamo una grande opportunità davanti a noi e se continuiamo a crescere come gruppo non vedo perché non possiamo raggiungere l’obiettivo a cui aspiriamo“.

Di Chiara Hujdur

Credit Photo: Lazio Women

Giulia Martini, Aquila Montevarchi: “Ci auguriamo di toglierci molte soddisfazioni”

Nel prossimo torneo d’Eccellenza toscana uno dei club partecipanti sarà quallo dell’Aquila Montevarchi. L’undici rossoblù, capeggiato dal presidente Angelo Livi affiancato dal dirigente responsabile dell’area rosa Stefano Brocci, sarà guidato da Francesco Pasquini e Alessio Battistini. Abbiamo raggiunto, per conoscere meglio la realtà toscana, Giulia Martini, venticinquenne originaria di Ambra, punta alla sua quarta stagione con l’Aquila Montevarchi.

Giulia come ti sei avvicinata a questo sport?
Mi sono avvicinata al calcio da piccola, al campetto sotto casa con i miei amici. E’stato sempre uno sport che mi ha preso tanto, diventando con il tempo una delle passioni più forti che ho“.

Quali sono state le tue esperienze nel mondo del calcio femminile?
“A 15 anni, ho iniziato a giocare in una squadra vera e propria di calcio a 5, attività praticata per tre anni nelle squadre amatoriali di zona. A 18 anni, poi, sono passata al calcio a 11 dove ho vestito per quattro anni la maglia del San Miniato, disputando i tornei di Serie C e Serie D”.

Sei al tuo quarto anno al Montevarchi. Cosa ti ha spinto a sposare questo progetto?
“Qui a Montevarchi ho trovato una bella società, seria, organizzata e ambiziosa. Tengono molto alla forma e non ci fanno mancare niente, noi dobbiamo pensare solo a fare le giocatrici e nel femminile non è cosa da poco. Negli anni abbiamo formato un gruppo importante di pari passo con il legame che si è formato con i dirigenti e lo staff in quanto primis ottime persone. Quindi non ho mai preso in considerazione l’ipotesi di andare altrove”.

Come vi state preparando per la stagione alle porte?
Questo sarà indubbiamente un campionato imprevedibile, tante squadre non ripartiranno altre si sono rinforzate. Noi indubbiamente ci teniamo a far bene, stiamo formando un bel gruppo e lavoriamo sodo, ci auguriamo di toglierci più soddisfazioni possibili”.

Quale è la tua idea sul calcio femminile degli ultimi anni?
Dal post Mondiale direi che il calcio femminile è in ascesa. Ci sono un sacco di ragazze che stanno iniziando a giocare, e soprattutto stanno nascendo squadre giovanili anche in società più piccole. Investire sulle bambine è il primo passo per garantire un futuro importante del calcio femminile. Mi auspico che possa il nostro mondo possa prendere campo come in altri paesi sempre di più”.

Hai dalla tua anche una bella parentesi da allentarice con le giovani leve, che sapore si ha a stare in panchina?
Allenare è una grande responsabilità e fintanto non lo si fa non ci rendiamo conto di quanto possa essere difficile. Sono una mister abbastanza severa, poche regole ma ci tengo che siano rispettate, allo stesso tempo però mi piace molto istaurare un rapporto di fiducia e simpatia con le mie bambine. Questa esperienza mi ha aiutata a crescere anche come giocatrice oltre ad avermi formato tanto da un punto di vista umano“.

Quale ricordo leghi al mondo del calcio?
“Onestamente non ho un ricordo in particolare da citare, sarebbe difficile scegliere, visto che sono molteplici. Primo su tutti la vittoria de campionato con il Montevarchi nel 2018, ma anche la prima partita delle bambine che alleno è stata una bella emozione”.

Penelope Riboldi, Pomigliano: “Contro il Cittadella grinta e determinazione”

Penelope Riboldi: “Contro il Cittadella grinta e determinazione, vogliamo questi tre punti”

Domenica 11 ottobre big match della Serie B Femminile: allo stadio “Ugo Gobbato” il Pomigliano attende il Cittadella, per quello che sarà uno scontro al vertice in quanto entrambe le compagini detengono il primato, entrambe con 7 punti in classifica, così come la Lazio e il Brescia.

Pomigliano – Cittadella sarà lunch match, proprio perché la gara sarà anticipata alle ore 12. Nel corso della settimana le pantere hanno preparato la partita nei minimi dettagli agli ordini del tecnico Salvatore Esposito e di tutto il suo staff.

Ai microfoni della sala stampa interviene Penelope Riboldi, tra le senior della compagine granata.

Cosa ti aspetti da questa gara? “Mi aspetto una partita molto difficile contro una squadra che hai nostri stessi punti, penso che sarà un match molto acceso e dobbiamo entrar ein campo molto grintose e determinate, come siamo solite fare. Non dobbiamo avere timore di nessuno, perché abbiamo dimostrato quello che siamo in grado di fare, siamo un bel gruppo, composto da giocatrici di valore. Vogliamo portare a casa questi tre punti”.

Ancora la centrocampista granata: “Abbiamo iniziato una bellissima stagione, avevo capito fin da subito che questo gruppo poteva puntare in alto perché è composto da calciatrici di spessore che hanno fatto tanta serie A, giocatrici di qualità, ci sono giovani molto interessanti. Dobbiamo continuare con umiltà e determinazione il nostro percorso”.

La carica della Riboldi in vista del Cittadella: “Alle ragazze dico di credere nelle loro capacità ma di credere soprattutto nella forza del gruppo che siamo, perché alla fine, sembra scontato dirlo ma è bene sottolineare questo aspetto: è il gruppo la cosa più importante, ed è ciò che davvero fa la differenza. Le partite le vinci grazie alla forza del gruppo, quindi dobbiamo restare tutte unite, aiutarci, correre l’una per l’altra e facendo così i risultati continueranno ad arrivare. Forza Ragazzeeeee!!!”.

Ufficio Stampa e Comunicazione Calcio Pomigliano Femminile

Credit Photo: Luca Bottaro

Le condizioni di Sara Gama

Durante il processo riabilitativo relativo all’infortunio subìto durante la gara con l’Empoli, Sara Gama è stata sottoposta ad esami strumentali presso il J|Medical che hanno evidenziato una lesione muscolare di primo grado a livello della gamba destra.

La calciatrice ha già iniziato il programma di recupero.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

 

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