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Centre of Exellence: la chiave per il successo del movimento irlandese

Il sistema calcistico irlandese sta facendo dei grandi passi avanti. Sia la nazionale femminile che maschile sta pian piano ritagliandosi il suo spazio nello scenario europeo. Uno dei motivi di questi progressi sono i Centre of Excellence, strutture volte al potenziamento delle proprie giocatrici. Tali complessi sono stati creati sulla falsariga del famoso Clairefontane, accademia calcistica francese e teatro dell’esplosione di molti talenti come Henry ed Anelka.

Per la maschile, il percorso è noto come Emerging Talent Program e ha contribuito a produrre giocatori perno dei Green Boys. Dal punto di vista femminile, sta dimostrando di avere altrettanto successo. Delle 23 giocatrici nell’attuale rosa dell’Irlanda, 15 di loro vengono direttamente ​​dai centri situati in tutto il Paese. Programma che sicuramente fa comodo alle più giovani, ma anche le veterane di questo sport approvano in pieno il provvedimento.

Il coordinatore nazionale di questi centri è il ct della nazionale Under 19 Dave Connell. Quando l’allenatore ha rilevato il programma nel 2011, c’erano solo due centri in funzione, ora ne sono nove. Vederne la crescita e l’impatto sulla struttura dell’Irlanda è qualcosa di cui andare orgogliosi.

 “È fantastico vedere così tante giocatrici passate attraverso il Girls Center of Excellence essere coinvolte nella squadra femminile senior della Repubblica d’Irlanda”, ha esordito ai microfoni ufficiali della Federazione. “È importante fornire un percorso affinché i migliori giocatori ricevano il miglior allenamento possibile. Indipendentemente da quale parte del paese provengono. Il fatto che abbiamo 15 interpreti nell’attuale squadra irlandese dimostra che il duro lavoro sta dando i suoi frutti”

Connel non vuole prendere le lodi tutte per sé. “È un merito che va a tutti gli allenatori e gli ufficiali di sviluppo FAI che gestiscono i diversi centri. Non c’è dubbio che ciascuna delle giocatrici coinvolte nella nazionale maggiore era una calciatrice di talento fin dalla tenera età. Ma aveva bisogno di aiuto lungo la strada ed è per questo che ci sono i centri.”

“Le nostre squadre nazionali, dall’Under 15 fino alle Seniors, stanno sicuramente beneficiando di questa attenzione ai dettagli. È fondamentale che proseguiamo questo lavoro per continuare a sviluppare le future fuoriclasse”.

Credit Photo: FAI

Marco Pompa, Sambenedettese Femminile: “Vogliamo fa innamorare i tifosi

Il roboante calciomercato condotto dal presidente Domenico Serafino, insieme all’attenzione rivolta alle strutture di allenamento, hanno conquistato tifosi e addetti ai lavori. Tuttavia, la nuova società si sta muovendo con decisione in altri settori strategici: il focus è su Marco Pompa, che gestirà il settore femminile della Sambenedettese Calcio. Presentato in pompa magna dalla proprietà Fedeli, il progetto del calcio femminile è finito ben presto nel dimenticatoio durante la precedente gestione, tanto da obbligare la Sambenedettese al pagamento di multe per il mancato raggiungimento dei requisiti richiesti dalla Figc. Con l’arrivo dell’esperto dirigente Marco Pompa, il club ha mandato un messaggio ben chiaro al popolo rossoblu: la Samb ha intenzione di valorizzare anche il calcio in rosa.

Chi è il nuovo referente del settore femminile e come è arrivato a San Benedetto? «A rispondere è il diretto interessato: «Io provengo dal calcio maschile. Da circa 30 anni lavoro nella Figc occupandomi dell’area dell’educazione nelle scuole. Ho giocato e allenato in tutte le categorie maschili fino alla Serie D, per poi occuparmi dell’organizzazione di  scuole calcio in diverse società tra cui Palmense, Sant’omero e Santegidiese. 15 anni fa circa andai a Roseto perché c’era bisogno di un allenatore per la squadra femminile di Serie B. Andai lì a curiosare, senza conoscere quel mondo, ma poi ho visto le ragazze allenarsi e mi hanno incuriosito tantissimo. Così è iniziata la mia esperienza da allenatore del Roseto, che poi è proseguita con la creazione del primo settore giovanile di calcio femminile in Abruzzo. Il passaggio alla Samb è avvenuto grazie al direttore generale Walter Cinciripini. Siamo amici da tanti anni, ne abbiamo parlato e mi ha presentato a Domenico Serafino. Ho avuto modo di illustrargli le mie idee su come sviluppare il calcio femminile a San Benedetto e mi sono trovato di fronte una persona che mi ha ascoltato con attenzione. Il presidente ci ha riflettuto e ha deciso di puntare sul calcio femminile».

Al suo arrivo a San Benedetto, il dirigente ha trovato una situazione complessa.
«Siamo partiti da zero, la Samb non aveva nessuna calciatrice iscritta, tanto che la Samb nelle passate stagioni ha dovuto pagare le multe per violazione delle norme Figc sul calcio femminile. Abbiamo cercato la collaborazione di altre società del territorio: non si è concretizzato, ma rispetto la decisione delle società. Abbiamo perso 5 anni, cioè da quando è diventato obbligatorio dotarsi di squadre femminili. La Figc vuole che si arrivi al più presto a un settore giovanile femminile parallelo a quello maschile: c’è tanto lavoro da fare».

Quali sono i progetti per il calcio femminile?
«Il mio è un progetto da qui a 5 anni. Ora il mio compito è far innamorare la Samb e i suoi tifosi del calcio femminile, proprio come è successo a me tanti anni fa. Il primo passo sarà coinvolgere le scuole, che conosco bene essendo io un insegnante di educazione fisica. Insegneremo gratuitamente nelle scuole che vorranno partecipare al progetto, insieme a personale qualificato per cercare di far scoprire alle ragazze questa opportunità. Daremo grande importanza all’istruzione: le calciatrici saranno seguite nel percorso scolastico grazie a un rapporto costante con il corpo docenti. Quest’anno le squadre obbligatorie sono l’Under 12 e l’Under 15, per cui abbiamo organizzato il primo “open day” per la fascia d’età più piccola. Un open day richiede un mese di lavoro e tanto impegno, ma ne è valsa la pena perché siamo riusciti a trovare le prime ragazze per iniziare il progetto. L’anno prossimo sarà obbligatoria anche la Under 17 con un campionato nazionale, per cui abbiamo di fronte una strada faticosa ma stimolante. Lo staff avrà 2 tecnici per ogni categoria: io, oltre a fare da referente, allenerò nella Under 15».

Da anni si discute se il calcio femminile debba avere uno status di professionismo. Quale è il pensiero a riguardo?
«Io sono assolutamente a favore dello status di professionismo per le calciatrici e in questi anni ho organizzato diversi incontri in Abruzzo su questa tema. Ho in programma di organizzarne anche a San Benedetto: si parla troppo poco di calcio femminile e del lungo percorso che c’è da fare a livello locale e nazionale. In Italia non abbiamo ancora raggiunto la soglia del 3% di tesseramento femminile, rispetto da una media nel resto d’Europa che si assesta sull’8%. Noi siamo molto indietro ma credo che qui ci sia un grande margine di crescita. Arrivate alla massima categoria, le calciatrici si allenano come i colleghi uomini eppure non hanno garanzie contrattuali e tutele in quanto lavoratrici. Il presidente Gravina ha promesso tra 2 anni il contratto da professioniste per le donne: spero che questo dia una spinta anche all’avvicinamento delle giovani al mondo del calcio».

Linari e Giacinti sono già proiettate verso la gara con la Bosnia: “Vogliamo onorare la maglia azzurra”

Speravano di tornare in campo giovedì allo stadio ‘Carlo Castellani’ di Empoli contro Israele, per avere la possibilità di vestire nuovamente la maglia azzurra, regalare emozioni ai tifosi e riprendere con il solito entusiasmo il percorso di qualificazione al Campionato Europeo del 2022.

La decisione di rinviare il match del 17 settembre, dettata delle restrizioni per il contenimento della pandemia COVID-19 adottate dallo Stato di Israele, ha di fatto solo posticipato i propositi delle Azzurre, che resteranno a Coverciano per proseguire il lavoro di preparazione in vista del match di martedì 22 settembre con la Bosnia Erzegovina (Zenica, ore 16).

Bisognerà quindi aspettare altri 8 giorni per poter vedere la Nazionale di Milena Bertolini all’opera. “C’è tantissima voglia di giocare, non vediamo l’ora di indossare nuovamente questa maglia – questo le parole pronunciate ieri da Cristiana Girelli, che vista l’assenza per infortunio di Sara Gama sarà il capitano della squadra – Siamo finalmente tornate a fare quello che amiamo e lo dimostriamo in ogni singolo allenamento. Il nostro è un gruppo con tanta qualità e mi fa piacere che le nuove arrivate abbiano capito che qui si respira un’aria di serenità, che è stata la nostra forza in questi ultimi anni”.

Un concetto ribadito nella conferenza stampa odierna anche da Elena Linari, che nonostante lo slittamento della gara con Israele non perde di vista l’obiettivo primario dell’Italia, ossia la qualificazione ad Euro 2022: “Siamo dispiaciute di non poter giocare giovedì ma questo significa che avremo più tempo per studiare la Bosnia. Nella partita d’andata si sono difese molto bene, dovremo essere più aggressive e cercare di vincere segnando più gol possibili”. La 26enne fiorentina, passata in estate dall’Atletico Madrid al Bordeaux, sa qual è la via per continuare il percorso di crescita e riprendere il filo del discorso interrotto a marzo prima del lockdown: “Vogliamo finire il girone a punteggio pieno. Per riuscirci, dovremo ripartire con il solito atteggiamento e dimostrare a tutti che il Mondiale è stato solo un punto di partenza. Per raggiungere il livello delle squadre più forti dobbiamo cercare di essere più ciniche”.

Insieme a Linari, nella conferenza stampa che precede l’allenamento pomeridiano, in programma alle 17, ha parlato anche Valentina Giacinti, reduce da un grande inizio di stagione con il Milan, a punteggio pieno dopo le prime tre giornate di campionato. “Speravamo di giocare con Israele per ritrovare, dopo questa lunga pausa, i meccanismi di squadra – ha sottolineato l’attaccante – ma siamo già concentrate sulle nostre prossime avversarie, ci stiamo preparando fisicamente e soprattutto mentalmente per farci trovare pronte e continuare a onorare questa maglia”.

Credit Photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Adriana Martin, Lazio: “Felice di aver debuttato con una tripletta, vogliamo la Serie A”

Adriana Martin, attaccante della Lazio Women, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky.

“Il debutto di ieri è stato incredibile, siamo state perfette. Ho iniziato con una tripletta, un sogno: il primo gol è arrivato su punizione, il secondo dribblando il difensore e sul terzo sono stata brava a battere il portiere. Sono felice per i gol ma soprattutto per la vittoria, siamo partite male nel primo tempo e nella ripresa ci siamo sbloccate.

Questa è una Lazio molto importante, ha calciatrici con tanta qualità, possiamo fare grandi cose in questa stagione. Il modulo iniziale è stato un 4-4-2, ci troviamo bene con questo sistema. L’obiettivo Serie A è nella nostra testa, adesso non vogliamo fermarci. Siamo una famiglia che ha le idee molto chiare e vuole sempre vincere. Adesso domenica debutteremo al Fersini, un campo dove dovremo vincere solo noi”.

Credit Photo: Lazio Women

Buona la prima! Il derby è giallorosso.

Inizia col piede giusto la nuova stagione delle leonesse che si impongono nel derby contro il Cesena per 2-0 grazie ai gol di Giada Burbassi, attaccante 2001 e Linda Giovagnoli, difensore 2002.

Come si sa, il derby è sempre una partita più sentita rispetto a tutte le altre e ciò si è notato fin da subito per tutto il Match. I novanta minuti iniziano con la classica fase di studio dove entrambe le compagini cercano di capire come e dove far male. Dopo lo studio si passa ai fatti e la partita si accende sopratutto sotto l’aspetto fisico. Tanta grinta, determinazione e, di conseguenza contrasti duri a volte fallosi, faranno da cornice a tutti i 90 minuti più recupero. Un primo tempo non entusiasmante sotto il profilo delle conclusioni. Molti tentativi ma deboli e fuori porta. Solo al 43’ un lancio sulla destra viene controllato da Zanni che si involta fino a fondo campo facendo partire un bel cross sul secondo palo dove arriva Burbassi che con una zampata prova ad incrociare il tiro che finisce oltre la linea, il difensore bianconero prova il tutto per tutto con una scivolata ma non può più far nulla. Il Ravenna è in vantaggio di 1-0.

Il primo tempo finisce dopo 2 minuti di recupero.

La ripresa inizia con le giallorosse cariche dal gol segnato poco prima del fischio e col Cesena che vuole reagire fin da subito per riportare il risultato in parità.

Al quattordicesimo è Linda Giovagnoli a chiudere fondamentalmente la partita. Da un calcio d’angolo arriva un passaggio corto per Filippi che va incontro, finta di rientrare ma si gira verso il fondo, alza la testa e l’appoggia sul dischetto dove la giovane difensore fa partire una sassata che si infila in rete, nulla può fare il portiere avversario. 2-0 per le leonesse. Da qui in poi una partita un po’ nervosa con poche occasioni nel primo tempo con le giallorosse che cercano di controllare il risultato e le bianconere che tentano di accorciare le distanze ma senza risultato.

Il derby è giallorosso.

Queste le parole di Giada Burbassi, autrice del primo gol della stagione giallorossa.

“Sono felice ed emozionata di aver segnato il primo gol della stagione in una partita così sentita come il derby.

Siamo scese in campo con grande determinazione e carattere per raggiungere il nostro primo obiettivo. Penso che la nostra forza sia il grande gruppo che si è creato quest’anno. Sono contenta per questo inizio, spero di continuare così”.

TABELLINO

Ravenna Women FC – Cesena FC 2-0

Serie B 1^ Giornata s.s. 2020/2021

Ravenna Women FC: Copetti, Crespi, Giovagnoli, Greppi, Capucci, Picchi, Ligi (1’ 2t Barbaresi), Filippi, Burbassi, Benedetti (43’ 2t Iacuzzi), Zanni (26’ 2t Cimatti). A disp: Pilato, Omokaro, Raggi

All. Alessandro Recenti.

Cesena FC: Pacini, Pavana, Carlini, Casadei, Nagni (15’ 2t Orlando), Petralia (43’ 2t Zani), Porcarelli, Cuciniello (23’ 2t Casadio), Georgiou (23’ 2t Beleffi), Pastore, Delfrancia (15’ 2t Costi). A disp: Siboni, Gallina, Simei, Cotrer

RETI:

43’ 1t Burbassi
14’ 2t Giovagnoli

AMMONIZIONI

20’ 1t Ligi (Ravenna)
37’ 1t Petralia (Cesena)
5’ 2t Barbaresi (Ravenna)
45’ 2t Orlando (Cesena)

Credit Photo: Marco Montrone

Optus Sport lancia un nuovo programma televisivo sul calcio femminile condotto dall’ex Matildas Alicia Ferguson

Optus Sport ha lanciato un nuovo programma televisivo sul calcio femminile condotto dall’ex star delle Westfield Matildas: Alicia Ferguson Cook.

Ferguson Cook condurrà il nuovo programma, intitolato “Women’s Football Oz Style” che andrà in onda ogni settimana di campionato e si concentrerà soprattutto sulle Matildas che giocano nella Super League femminile inglese. Il possibile successo del programma di Optus e dei suoi simili, potrebbe in qualche modo portare alla decisione di interessarsi a trasmettere anche il campionato nazionale australiano, dato il desiderio di Fox Sports di abbandonare la competizione.

Women’s Football Oz si concentrerà con uno sguardo dietro le quinte alla vita e al viaggio delle donne australiane che ci giocano in FAWSL.

“Abbiamo undici giocatrici e due allenatrici che partecipano al campionato inglese di quest’anno, il che significa che abbiamo la straordinaria opportunità di mostrare alcune delle nostre stelle nostrane ad un pubblico veramente appassionato di calcio di alto livello”, ha detto Ferguson.

“La WSL non è solo il miglior campionato di calcio femminile al mondo, ma anche uno dei campionati in più rapida crescita, essere in grado di fornire un programma dedicato ad un pubblico così appassionato di calcio femminile è qualcosa di cui Optus Sport deve essere estremamente orgoglioso”.

“Non vedo l’ora di parlare con atlete del calibro di Sam Kerr, Hayley Raso e Caitlin Foord per discutere di tutto ciò che riguarda il calcio inglese e condividere il loro viaggio nella WSL con i nostri abbonati Optus Sport”.

“Le ragazze a hanno già lasciato un segno nella prima settimana di campionato, quindi ci sarà molto di cui parlare nell’episodio di questa settimana”.

Il programma sarà presente su Optus Sport ogni il giovedì sera alle 20:00 (AEST).

“Gli abbonati Optus Sport adorano il loro calcio, quindi abbiamo visto questa come una grande opportunità per fornire maggiore consapevolezza e interesse per la competizione e condividere il fantastico viaggio e lo stile di vita che le nostre atlete australiane conducono all’estero”.

“In quanto patria del calcio di punta in Australia, sappiamo che Optus Sport gioca un ruolo chiave nell’aiutare a far crescere il calcio femminile sia qui in Australia che in tutto il mondo”.

“Ci auguriamo che le ragazze e i ragazzi di tutta l’Australia guarderanno le nostre calciatrici competere nel miglior campionato di calcio femminile del mondo e saranno ispirati a realizzare i loro sogni di giocare a calcio di alto livello”.

Photo Credit: The Women’s Game

Orlando sull’esordio a Pomigliano: “Pareggio risultato più giusto”

Partire con una sconfitta non sarebbe stato bello né per la classifica né per il morale

Buona la prima. Il punto con cui le ragazze del Tavagnacco sono tornate dalla lunga trasferta di Pomigliano d’Arco è prezioso. Dopo essere andate in vantaggio, le friulane hanno subito la rimonta delle campane per poi riuscire a tornare sul definitivo 2-2 con la doppietta siglata da Federica Veritti. La squadra ha dimostrato di essere in grado di andare oltre le difficoltà dettate dalle assenze, prima fra tutte quella di Valentina Puglisi. La centrocampista sarà costretta a stare ai box a lungo in seguito alla rottura del crociato. Proprio a lei, Veritti e le altre compagne hanno dedicato il primo gol stagionale.

Partire con una sconfitta non sarebbe stato bello né per la classifica né per il morale. Tra le note positive, infatti, c’è il risultato che è la cosa più importante. “Il punteggio di parità è stato giusto, corrisponde a quanto si è visto in campo” ha dichiarato a fine gara l’allenatrice Chiara Orlando che ha già rivisto la partita. L’impegno delle sue ragazze non è mancato in una sfida tutt’altro che semplice a causa del caldo e del lungo viaggio. Il Tavagnacco ha giocato un buon secondo tempo, sicuramente migliore della prima frazione di gioco. Ha avuto il predominio territoriale trascorrendo gran parte del tempo nella metà campo avversaria e cogliendo anche un palo.
Ci sono tuttavia alcune situazioni da migliorare. Ad esempio lo 0-1 delle gialloblù al 12′ è arrivato in un momento in cui le ragazze stavano giocando troppo contratte. Anche a causa di un pizzico di emozione dovuta all’esordio, l’approccio alla partita non è stato dei migliori. Nella ripresa dopo aver trovato il gol del 2-2, l’allenatrice Orlando si è annotata l’imprecisione nell’ultimo passaggio in alcune azioni offensive. La squadra dovrà provare ad essere maggiormente incisiva e infine dovrà evitare quei rischi che ha corso nel finale. Sarà su questi aspetti che si lavorerà in settimana.

Le gialloblù faranno il loro esordio in casa domenica 20 settembre alle 15 contro Pontedera. Le toscane sono reduci da un inizio complicatissimo con la sconfitta casalinga per 1-10 contro la Lazio. Chiara Orlando non si fida: “Non possiamo lasciarci ingannare da questo risultato; le nostre prossime avversarie hanno trovato davanti una squadra fortissima come la Lazio. Hanno patito la rosa ristretta, in Friuli avranno voglia di riscatto e un tecnico esperto come Renzo Ulivieri saprà toccare le corde giuste. Dovremo stare attente”.

Credit Photo: Tavagnacco Femminile

Oggi il nuovo piano della RFEF per riprendere il calcio femminile

Barcelona RFEF
Barcelona RFEF

Oggi è in programma un altro incontro decisivo per stabilire il programma della stagione 2020-21 del calcio femminile spagnolo. I club vorrebbero anticipare l’inizio al 4 ottobre disputando anche semifinali e finale della Coppa della Reina 2019-20.

L’11 ottobre invece sarebbe stabilito l’inizio della Primera Iberdrola, la serie A spagnola con un unico gruppo, una settimana prima della data decisa in precedenza dato che c’è l’accordo tra i club.
La RFEF, la Federazione spagnola voterà quindi oggi 14 settembre per riprendere i campionati dopo l’interruzione dovuta all’emergenza sanitaria. Tutte le squadre della Primera Iberdrola si stanno allenando ad accezione del Rayo Vallecano che inizierà la preparazione il 14 settembre visto che non era stato stabilito il protocollo sanitario per il calcio femminile. La società franjirroja chiede almeno 30 giorni per iniziare il campionato ma eventualmente il suo match potrebbe essere posticipato di qualche giorno.
Finalmente è stato approvato il protocollo del CSD ma mancano i dettagli delle singole federazioni per l’applicazione. La Reto Iberdrola, la Serie B spagnola, sarà molto probabilmente modificata in 4 sottogruppi con il Gruppo Nord e il Gruppo Sud divisi in altri 2 gruppi.
I club della Reto Iberdrola erano contro questa ipotesi ma sembra la più fattibile per motivi di tempistiche. Il Gruppo Nord (Norte) sarà diviso tra gruppo A con probabilmente Friol, Oviedo, Sporting de Gijón, Racing, Parquesol, Pozuelo, Atlético B e Madrid CFF B (le squadre del centro Nord della Spagna) e il gruppo B con Athletic B, Alavés, Osasuna, Zaragoza CFF, Barcelona B, Espanyol B, Lleida, Seagull e Collerense, le squadre al Nord-Est della Spagna.
Per quanto riguarda il gruppo Sud (Sur) le squadre saranno divise tra Sud-Ovest: Cáceres, La Solana, Pozoalbense, Granada, Málaga, Granadilla B, Juan Grande e Córdoba e Sud-Est con Villarreal, Almassora, Aldaia, Levante B, Valencia B, Albacete, Alhama, Real Unión de Tenerife e Femarguín. Le quattro prime in classifica giocheranno il play-off per salire alla Primera Iberdrola in cui andranno due squadre. Tutto ciò è subordinato alla regolarità del campionato se non verranno posticipate le partite a causa del covid-19.
Da decidere anche il calendario della Primera Nacional per ora totalmente ignorata nelle conversazioni sul protocollo e sulla ripresa delle attività agonistiche.

Si inizia con una bella vittoria

Prima di Roma calcio femminile – Orobica nessuno dava le giallorosse per favorite  anzi. “Troppo forti le bergamasche – si leggeva e sentiva – , provenienti dalla serie A,  per una squadra che l’anno scorso ha stentato.” Ed invece vincono le ragazze di mister Galletti mostrandosi in campo non affatto inferiori alla Orobica. Certo è la prima gara di campionato, ma una vittoria è una iniezione di fiducia e dona consapevolezza nei propri mezzi. Il lavoro e la grinta riescono a farti superare anche ostacoli che prima ti sembravano insormontabili… lasciamo decidere al campo quanto vale davvero la squadra di quest’anno!

La gara:

Partita in un Certosa senza pubblico e con la voce dello speaker che leggeva gli annunci di rito che sembrava surreale. Il caldo asfissiante, inoltre, ha messo a dura prova la resistenza delle calciatrici in campo.

Nei primi 25 minuti di gioco si è visto la Roma sempre proiettata in avanti, una Filippi scatenata è andata per due volte vicinissima al gol al 16° minuto ed al 21°. Dopo il primo cooling break ha cominciato a vedersi l’Orobica che si è resa pericolosa con le punizioni calciate dalla ex De Vecchis al 27° ed al 37°.

Le romane in campo mostravano una voglia di giocare incontenibile dopo il periodo di forzato stop e ne ha fatto le spese Ilaria Filippi,  ammonita al 39° per la troppa foga agonistica.

Al 42° solo la bravura di Casaroli che vola tra i pali riesce a sventare la punizione di De Vecchis e poi si va a riposo a porte inviolate.

Nel secondo tempo esce fuori l’Orobica e la gara diventa più equilibrata, anche se le bergamasche continuano a rendersi pericolose soprattutto con le punizioni.

Finalmente al 55°, sugli sviluppi di un corner, arriva il meritatissimo vantaggio giallorosso con Claudia Silvi, capitano con l’Orobica, che sigla la prima importante rete della stagione

Al 58° primo cambio giallorosso: esce Boldorini per Pedullà.

Dopo neanche un minuto è servito il raddoppio con la neo arrivata Sara Visconti che bagna così con un gol il suo esordio in giallorosso.

Sul 2 a 0 mister Galletti opera due sostituzioni:  Natali per Miglio e Pisani per Bartolini.

L’Orobica è squadra di carattere e non si arrende, anzi  subito dopo inizia a spingere sempre di più, anche se in maniera un po’ affannata per lo scorrere del tempo.

Al 60° rischio per le giallorosse. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo bergamasco la palla scorre davanti a tutta la porta difesa da Casaroli con nessuna calciatrice che riesce ad intercettarla.

Al 76° occasione ravvicinata dell’Orobica, Valentina Casaroli para, ma poi perde tempo a rinviare e viene ammonita.

All’81° ancora cambi giallorossi: dentro Venia e Chahid, fuori Visconti e Polverino.

Negli ultimi concitati minuti l’Orobica pressa molto, ma senza impensierire più di tanto le giallorosse che proteggono la loro porta non disdegnando di riproporsi in avanti creando una bella occasione con Pedullà.

Il fischio finale, dopo 6 minuti il tempo regolamentare, sancisce i primi tre meritati punti per le giallorosse.

Mister Galletti così commenta nel dopo gara:  “È stata senza dubbio una partita difficile, contro una avversaria che sicuramente disputerà un campionato da protagonista. Oggi però noi abbiamo fatto una partita importante sotto tutti i punti di vista.  Un grosso plauso va alle ragazze, a tutte le ragazze… da chi ha giocato,  a chi è rimasta in panchina ed a quelle in tribuna.  Vittoria di gruppo con fatica, sudore e determinazione, quello che piace a me! Un grosso complimento va allo staff perché questa settimana,  con l’inizio del mio corso a Coverciano, hanno lavorato alla grande. Avere uno staff così coeso ed unito rende tutto più facile! Da domani si pensa solo al Como”.

Roma calcio femminile  –  2 Orobica 0

ROMA CALCIO FEMMINILE:  CASAROLI, BARTOLINI  BOLDORINI, POLVERINO, DI FAZIO, FILIPPI, LORÈ, MARONI, MIGLIO, SILVI, VISCONTI. A disposizione: Testa, Cortelli, Natali, Di Cicco, Pisani, Chahid, Venia, Pedullà. Allenatore: MARCO GALLETTI.

OROBICA CALCIO BERGAMO: SALVI, FOTI, KIAMOU, DE VECCHIS, ZIGIC, AIROLA, POETA, MAGNI, LUGLI, VISANI, KALADIC. A disposizione: Crippa, Rossi,  Nardi, Galli, Redolfi, Bertazzoli, Campana, Cortesi.

Credit Photo: Roma Calcio Femminile

Il Portogruaro è in Serie C, il Gordige rinuncia al campionato

Il Dipartimento Calcio Femminile ha reso noto il ripescaggio del Portogruaro a completamento dell’organico della Serie C 2020/2021 in seguito alla rinuncia del Gordige. Le granata prendono così il posto delle biancazzurre nel Girone B del campionato e nel gruppo 12 di Coppa Italia, dove esordiranno il 20 settembre in casa del Padova.

Credit Photo: LND – Lega Nazionale Dilettanti

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