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Black Lives Matter: momento emozionante durante l’inno tra Julie Ertz e Casey Short

Un momento molto speciale e significativo per le calciatrici Julie Ertz e Casey Short che hanno offerto uno spettacolo commovente e pieno di riflessioni nella giornata di apertura della NWSL Challenge Cup 2020.

Durante l’inno americano precedente alla sfida contro il Washington Spirit, le due calciatrici del Chicago Red Stars si sono inginocchiate e abbracciate tra di loro con indosso le magliette nere con la scritta Black LivesMatter” e la fascia sul braccio con il logo della mano chiusa a pugno.

In lacrime Short, fortemente toccata da tutto ciò che è stato scaturito dopo la morte di George Floyd, ma soprattutto per la forte tematica del razzismo che è sempre stata presente, ma non troppo considerato: ingiustizia razziale, razzismo sistemico e la brutalità della polizia verso i neri.

Inginocchiarsi, in particolare durante l’inno, è stato un modo comune per onorare il movimento Black Lives Matter e tutte le giocatrici di entrambe le squadre lo hanno fatto, anche quelle di North Carolina Courage e Portland Thorns che hanno aperto lo stesso giorno il torneo. Inoltre, a giugno l’U.S. Soccer ha abrogato l’obbligo di stare in piedi durante l’inno nazionale americano.

Credit Photo: Pagina Facebook di National Women’s Soccer League

Tommasi lascia la presidenza AIC

Damiano Tommasi si è dimesso dalla carica di presidente dell’Associazione Italiana Calciatori nel corso dell’odierna riunione del Consiglio Direttivo.
L’avvocato Umberto Calcagno, vice presidente vicario, assumerà le funzioni statutarie fino alla data delle prossime elezioni.
Il Direttivo ha rivolto a Tommasi i più sinceri ringraziamenti per il lavoro svolto in questi anni sottolineando l’impegno, la serietà e la dedizione con i quali ha rappresentato la categoria dei calciatori e delle calciatrici.

Tommasi ha scritto una lettera agli associati che riportiamo integralmente:

“Ciao a tutti, con queste righe vi voglio idealmente abbracciare e ringraziare.
Oggi con le dimissioni dalla carica di consigliere e Presidente dell’AIC si chiude per me un percorso iniziato con l’ingresso nel Consiglio Direttivo nel lontano 1999.
Non è stato per nulla semplice nel 2011 prendere il testimone da Sergio Campana, dopo 43 anni di storia, con il rischio di rovinare il lavoro svolto fino a quel giorno.
I momenti complicati sono stati tanti e ne siamo usciti con l’unione e il gioco di squadra.
Tra i più complicati il calcio scommesse nel 2011, lo sciopero della Serie A all’inizio della stagione 2011/2012, la tragedia in campo di Piermario Morosini ad aprile 2012, la riforma della Lega Pro con la proclamazione dello sciopero, le ripetute elezioni federali, lo sciopero della Serie A femminile revocato all’ultimo nel 2015, la mancata qualificazione mondiale per i ragazzi del 2018, la mia candidatura federale e i mesi di quarantena che ancora ci stanno mettendo sotto pressione.
La squadra ha dovuto fare fronte comune e stringere le fila.
Oggi è proprio l’unione che serve ed è per questo che ritengo utile per AIC, ma soprattutto per calciatrici e calciatori, lasciare gli incarichi di consigliere e di Presidente.
Quando accettai di candidarmi chiesi che fosse cambiato lo Statuto con l’inserimento del limite ai mandati per il Presidente (al massimo tre di 4 anni anche non consecutivi).
Avere un “limite” è condizione essenziale per motivare e spingere a fare. Così è stato per me e sono contento di aver accelerato su tante iniziative.
Questo mio ultimo mandato sarebbe dovuto terminare con le elezioni dello scorso 27 aprile. Purtroppo anche quelle sono finite in quarantena e abbiamo dovuto posticiparle.
Come già detto, però,  la nostra Associazione ha bisogno di unione e voce univoca. Nell’ultimo periodo non è stato sempre così e per questo è bene che non ci siano divergenze all’interno della cabina di comando in vista dei prossimi appuntamenti.
Alcune mie idee e dichiarazioni, alcune riflessioni e iniziative sono state, negli ultimi mesi, troppo spesso motivo di discussione e contrapposizioni interne.
L’AIC non se lo può permettere in questo momento.
Nel prossimo futuro si dovranno mettere al centro calciatrici e calciatori senza lasciarsi distrarre troppo da AIC e dalle sue dinamiche.
Sembra contraddittorio ma è una differenza tanto sottile quanto fondamentale. Pensare troppo ad AIC rischia di far perdere unione, forza e indipendenza. Per qualcuno suonano come parole vuote ma sono valori vitali da difendere e lo si riesce a fare solo attraverso la partecipazione e il coinvolgimento verso posizioni unitarie di calciatrici e calciatori.
Questo cambio al novantesimo, quindi, va visto nell’ottica di voler togliere qualsiasi elemento di disturbo nella quotidianità dell’Associazione.
È questa, però, anche l’occasione, come detto all’inizio, per un saluto e un ringraziamento a tutti quelli che ci hanno permesso di avere un’Associazione forte e soprattutto indipendente e a voi che, insieme a quanti hanno vissuto l’AIC negli ultimi 9 anni, mi hanno aiutato nel delicato ruolo di Presidente a difenderla e a mantenerla “delle calciatrici e dei calciatori”.
Nel bilancio di un percorso le cose positive sono esageratamente di più dei passi falsi e di questo mi sento soddisfatto e in debito con tutti quelli che hanno permesso di raggiungere determinati obbiettivi. Sarebbero pagine da riempire che non ho qui modo e tempo di fare, ci sarà occasione per farlo.
Per ora, quindi, grazie grazie grazie… dell’attenzione, dell’appoggio, delle critiche e dei consigli.

Buon finale di stagione e in bocca al lupo!”

Credit Photo: AIC – Associazione Italiana Calciatori

Women, Bertolini: ‘Complimenti alla Juventus per lo scudetto’

Il ct della Nazionale femminile, Milena Bertolini è stata ospite della trasmissione 90° minuto su Rai 2. Il ct dell’Italia si è complimentata con la Juventus Women per la vittoria dello Scudetto, ufficializzato pochi giorni fa. Ecco le parole del ct della Nazionale femminile: “È stata una settimana importante. Complimenti alla Juventus, allo staff, alle giocatrici, a Rita Guarino. È un traguardo meritato per tutto ciò che stanno facendo, per quello che sta facendo la società. Sta credendo tantissimo nel calcio femminile”.

Credit Photo: Federico Fenzi

Speciale calciomercato: il resoconto della giornata

E’ di ieri la notizia che la calciatrice argentina Dalila Ippolito lascerà il proprio club di appartenenza. La centrocampista classe 2002 è pronta ad accasarsi alla Juventus Women. Nei prossimi giorni arriverà l’ufficialità.

Secondo quanto riporta ilcalciofemminile.blog, la giocatrice olandese Sofieke Jansen lascerà il Sassuolo Calcio Femminile per approdare al neopromosso Napoli Femminile. Colpo già chiuso e ufficialità in arrivo ai primi di luglio. In uscite per le emiliane sembra esserci anche Emma Errico. L’accordo per il rinnovo contrattuale non è arrivato.

Il Milan Femminile piazza un altro rinnovo: Federica Rizza estenderà il proprio contratto con il Diavolo fino al 2022.

Cartellinorosa riporta un’interessante indiscrezione sul Napoli Femminile. Il club partenopeo sta tentando la centrocampista brasiliana Flavia Cardoso, stellina del Brasile Under 23.

Imminente la firma con l’Empoli Ladies per Elisa Polli. L’ex Tavagnacco arriverebbe in prestito dalla Juventus Women. Trattativa praticamente chiusa.

Triplo rinnovo in arrivo in casa San Marino Academy. Il DS Zannoni è al lavoro per estendere i rapporti con Giulia Montalti, Alessia Venturini e con il capitano Yesica Menin.

Per quanto concerne la Pink Bari, la nostra redazione ha intercettato una voce secondo cui Paula Myllyoja rinnoverà a ore con la squadra pugliese.

Un ringraziamento a tutti i siti che, quotidianamente, contribuiscono alla diffusione di news legate al mercato e che, insieme alla nostra Redazione, sostengono il calcio femminile in Italia.

Ricomincia la Damallsvenskan… ecco i futuri talenti da seguire: come Hanna Bennison, Loreta Kullashi, Filippa Angeldal

Il 27 giugno è ricominciata la Damallsvenskan, il massimo campionato svedese femminile, dopo quasi tre mesi dall’interruzione. E per la quarta stagione consecutiva il canale SVT Sport mostrerà tutte le migliori partite.

Nonostante la forte concorrenza degli altri campionati europei che colpisce duramente, il Damallsvenskan è ancora pieno di stelle della nazionale svedese. Troviamo alcune delle principali giocatrici della squadra che conquistato il terzo posto nella Coppa del Mondo della scorsa estate. Tra i nomi più importanti ricordiamo Stina Blackstenius al Göteborg, Nilla Fischer al Linköping e Caroline Seger al Rosengård.

Il Rosengård ha nella sua formazione un nome che si farà sicuramente conoscere negli anni a venire, la diciassettenne Hanna Bennison, che ha già fatto il suo debutto nella squadra nazionale.

Nella squadra nazionale è in corso un cambio generazionale, ci sono molte giocatrici interessanti per il futuro e che saranno entusiasmanti da vedere. Oltre a Bennisson, si fanno riconoscere Loreta Kullashi al Eskilstuna e Filippa Angeldal al Gothenburg. Molte delle giocatrici più anziane non saranno in grado di giocare tutte le partite in un programma di gioco così compresso, e questo offrirà maggiori possibilità ai giovani talenti.

Photo Credit: SVT Sport

Lello Carlino, Presidente Napoli Femminile: “Sogno la Champions in un San Paolo pieno”

Lello Carlino, presidente del Napoli femminile ormai promosso ufficialmente in Serie A, ha parlato in un’intervista a Tuttosport.

“Da buon napoletano scaramantico finché non è ufficiale non festeggio. Spero che possa essere l’8 giugno il giorno decisivo. Del resto le ragazze lo hanno meritato, arrivando al primo posto in B prima della chiusura per pandemia. E con una gara da recuperare. Mi sarebbe piaciuto vincere sul campo e fare una bella festa, magari facendoci prestare il San Paolo per un’amichevole di prestigio. Vorrà dire che celebreremo quando sarà possibile.

Siamo partiti con questo obiettivo: vincere il campionato. E’ stato fatto un ottimo lavoro da parte di tutti, l’amministratore delegato Tripodi, il ds D’Ingeo, l’allenatore Marino che nel suo curriculum ha tante vittorie nel femminile. Poi le ragazze sono state straordinarie e motivatissime. Ora aspettiamo la Serie A e poi costruiremo un progetto, anche lì, per vincere.

Mi piacerebbe per esempio riportare in Italia una stella come Linari, un giorno. E poi sarebbe bello fare come Juventus e Fiorentina che hanno riempito con 40 mila persone lo Stadium a Torino: vorrei un giorno portare così tanta gente al San Paolo per una partita di calcio femminile, mi piacerebbe giocare a Napoli la Champions in futuro. E sogno, infine, che lo scetticismo nei confronti di queste meravigliose ragazze finisca”.

Credit Photo: Napoli Femminile

La FIFA annuncia unanime un piano di soccorso Covid-19

Il Consiglio FIFA ha preso importanti decisioni per il futuro del calcio, dove ha approvato diverse misure al fine di rispondere alla COVID-19 e aiutare il calcio di tutto il mondo di fronte alla pandemia e alle sue conseguenze, in particolare.
Inoltre, è stata annunciata il luogo della FIFA Women’s World Cup 2023: Australia e Nuova Zelanda.

FIFA COVID-19 – Piano di soccorso
Progettato dall’amministrazione FIFA in stretta collaborazione con i rappresentanti delle confederazioni, avverrà in tre fasi a livello globale rendendo disponibili fino a 1,5 miliardi di dollari per aiutare la comunità calcistica.

Nelle prime due fasi del piano, la FIFA ha previsto l’immediato rilascio di tutti i pagamenti di costi operativi a termine alle associazioni associate e, successivamente, l’opportunità di trasformare le sovvenzioni di sviluppo a termine in fondi di aiuto operativo COVID-19, con un minimo di 50% dei fondi erogati da destinare al calcio femminile.

Nella terza fase, sarà fornito ulteriore sostegno finanziario attraverso un sistema di sovvenzioni e prestiti:
– Sovvenzioni: una sovvenzione universale di solidarietà di 1 milione di USD sarà messa a disposizione di tutte le federazioni affiliate e una sovvenzione aggiuntiva di 500.000 USD verrà assegnata in modo specifico al calcio femminile. Inoltre, ogni confederazione riceverà una sovvenzione di 2 milioni di dollari.
– Prestiti: le associazioni affiliate potranno richiedere prestiti senza interessi fino al 35% delle loro entrate annuali controllate. Nell’interesse della solidarietà, sarà disponibile un prestito minimo di 500.000 USD e un massimo di 5 milioni di USD. Inoltre, ogni confederazione avrà accesso a un prestito fino a 4 milioni di dollari.

Nel modello di governance per garantire un’efficace supervisione del piano, ci saranno controlli rigorosi sull’uso dei fondi, requisiti di audit e chiare condizioni di rimborso del prestito, con un apposito comitato direttivo del Piano di Soccorso FIFA COVID-19 per sorvegliare l’amministrazione del programma con presidente Olli Rehn*.

Budget rivisto
I membri del Consiglio hanno approvato il bilancio annuale 2021 e il bilancio rivisto per il ciclo 2019-2022, entrambi risultati di una valutazione globale dell’impatto finanziario della pandemia di COVID-19.

I nuovi regolamenti antidoping della FIFA, in conformità con il codice mondiale antidoping recentemente approvato dalla WADA, sono stati approvati anche dal Consiglio ed entreranno in vigore il 1° gennaio 2021.

Inoltre, l’organo decisionale della FIFA ha approvato i regolamenti aggiornati per i tornei Olimpici di calcio di Tokyo 2020, adattandoli alle nuove date dal 21 luglio al 7 agosto 2021 e includendo l’adozione della tecnologia VAR.

*(vicepresidente del Comitato di governance della FIFA, governatore della Banca di Finlandia, membro del Consiglio direttivo della Banca centrale europea ed ex vicepresidente della Commissione europea).

Michela Rodella, Florentia: La Toscana è la mia casa”

Il calcio femminile si è fermato, a causa della pandemia, ma ha voglia più di prima di ricominciare. Le squadre si preparano in vista della prossima stagione, molto probabilmente il mese di Agosto, in vista anche delle gare dell’Italia. Ilnapolionline.com ha intervistato il difensore della Florentia Michela Rodella

Da poco hai rinnovato con la Florentia, sarà il quarto anno in Toscana, prime sensazioni. “Sono contentissima di essere stata riconfermata, sento la fiducia della societa e dello staff tecnico, fiducia che è sicuramente ricambiata da parte mia! La Florentia San Gimignano è una realtà consolidata grazie al nostro presidente Becagli, con un progetto solido, definito ed organizzato che nulla invidia alle grandi squadre legate al professionismo maschile. Non posso che essere orgogliosa di indossare nuovamente questa maglia”.

Dopo la Fiorentina, un altro club toscano, è una Regione che ti ha colpito, quasi una seconda casa per te. “Come già ribadito in altre occasioni, la Toscana è per me casa. Sono ormai anni che vivo in questa regione bellissima che ogni giorno si fa scoprire! Qui ho messo una parte delle mie radici, vivendo uno dei periodi migliori dal punto di vista sportivo, ma anche costruendo rapporti umani di valore”.
Secondo te il mondo del calcio verso il movimento ha perso una grande occasione per la definitiva crescita? “Secondo me non c’erano le condizioni adeguate ad una ripartenza, è stato giusto sospendere e concentrarsi sulla nuova stagione alle porte, con la speranza che porti le innovazioni che meritiamo”.
Siete una delle due squadre ad aver bloccato la Juventus Women’s, mi racconti quel match dal tuo punto di vista? “Che partita!! Emozionante il solo ricordo. È stata una bella soddisfazione, personalmente ricordo una grande concentrazione, attenzione e determinazione sia nei contrasti che nelle disposizioni tattiche mie e delle mie compagne, per non parlare del pubblico sugli spalti…indimenticabile quella giornata! Una gran fatica fisica ma ampiamente ripagata al fischio finale!”.
Credit Photo: Elia Caprini

Olga Carmona saluta il Sevilla Fútbol Club Femenino direzione Real Madrid

Olga Carmona Sevilla fc
Olga Carmona Sevilla fc

Olga Carmona, 20 anni, da 13 anni al Sevilla Femenino, ha deciso di intraprendere una nuova avventura. Il club andaluso non si avvarrà della clausola di compensación anche se avrebbe potuto farlo. Sembra che la prossima avventura di Olga sia con la maglia del Real Madrid che inizierà a ufficializzare i propri acquisti e cessioni dal 1° luglio dato che ancora ad oggi la squadra si chiama Tacon.
Olga è molto attaccata alla maglia del Sevilla FC. Dichiara infatti nella sua lettera di addio al club pubblicata sulla sua pagina Twitter: “Posso dire con orgoglio che ho difeso questa maglia per 13 anni, più che un club, è stata una vita per me. Sono cresciuta e ho imparato giorno dopo giorno al fianco di magnifiche persone. Ognuno che abbia formato parte di questa famiglia sa che il momento dell’addio non è facile, e nel mio caso, dopo tante stagioni nel club, vi potete immaginare che sia ancora più difficile”.

Olga, con il club andaluso, ha raggiunto gli obiettivi più alti per una calciatrice: giocare nella Primera Iberdrola, con la maglia della Nazionale Spagnola e diventare campionessa europea under 19. Al momento dei ringraziamenti, non dimentica nessuna delle persone che l’ha aiutata a diventare la persona che è oggi, in particolare gli allenatori, il corpo tecnico e la direttrice del calcio femminile Amparo Gutiérrez, i medici e tutte le sue compagne.
Olga diventa nostalgica e combattiva quando si parla delle sue compagne di squadra: “Dicono che siamo un gruppo di persone che ci incrociano sui campi ma io ho avuto la fortuna di incontrare amiche incredibili. Vi auguro il meglio. Quando uno se ne va da casa sua, la sensazione è sempre che si tratta di un “ci vediamo dopo”. Io inizio un nuovo cammino, una nuova sfida, auguro al Siviglia che continui ad essere tanto grande, grazie mille”. Olga Carmona, 20 anni, 20 presenze quest’anno con la maglia andalusa su 21 giocate, è una delle grandi calciatrici spagnole del futuro. Il cui futuro è tutto da scrivere…

Photo: Twitter Olga Carmona

Intervista a Simona Sodini: il calcio tra futuro e maternità

Ciao Simona, sei da due anni al Torino e sei già capitana della squadra granata. Che effetto ti fa?
“Questo ormai è il 12* anno dalla fondazione del Toro e sono onorata di farne parte. Il tifo per il Torino ormai fa parte di me. In più essere capitana è un onore. Ho delle responsabilità e sono un po’ la “cavia” tra la società, il mister e la squadra. Tre elementi imprescindibili a cui devo dar conto”.

Hai avviato un progetto detto Scuola di Perfezionamento. Ce ne vuoi parlare?
“È un progetto che tende a perfezionare l’atleta in tutte le sue forme. Lavoriamo sui difetti che possono essere atletici, tattici o tecnici. Si studia l’atleta che è già in una squadra e si cerca di ripararne i gap.I lavori possono essere fatti anche in coppia, ma la concentrazione deve essere mirata sul giocatore o giocatrice. In una squadra non è tanto possibile, in quanto si lavora sul gruppo. Ci concentriamo sui bambini dai 5 anni in su, sia maschi che femmine, sulle ragazze e sui ragazzi. Ragazzi che sono seguiti sia dal mio staff ma anche da me personalmente.
In Olanda questi progetti sono già delle realtà, ora ho deciso di portarlo anche qui in Italia. Si parte da Torino, poi vedremo di arrivare in tutta l’Italia”.

Sei membro della società Insuperabili. Che cos’è?
“È un gruppo di ragazzi che, in possesso del patentino di allenatore, si occupano di istruire a livello calcistico ragazzi disabili, down e con difficoltà motorie. È un bellissimo gruppo che spesso vado a trovare. Tra i vari membri c’è ad esempio il calciatore della Juventus e della nazionale Giorgio Chiellini”.

Prima di vestire la maglia del Toro giocavi nella Juventus. Come è stato visto questo passaggio sia dai tifosi granata che dagli juventini?
“Nel femminile c’è molta simpatia per la giocatrice. I tifosi della Juventus mi seguono ancora oggi, ma è qualcosa che mi è già capitato anche con le altre squadre”.

Potrebbe accadere che il presidente del Torino maschile Urbano Cairo acquisisca il Torino Women?
“Lo spero, ma sono più propensa a pensare che il presidente Cairo creerà una sua squadra femminile. Questo perché se avesse voluto unire i due team lo avrebbe già fatto da tempo. Chissà, forse in futuro avremo due Torino femminili”.

Il presidente del team femminile Roberto Salerno vuole la serie B e farà ricorso. Sarà possibile il salto di categoria per la prossima stagione o rimarrete in C?
“Credo proprio che giocheremo in serie C anche la prossima stagione. Ciò che chiederò al gruppo squadra sarà una forza di mentalità e di credere in se stessi. Dovremo scendere in campo con l’idea di essere più forti delle nostre capacità e avere la voglia di vincere la serie C”.

A 18 anni hai potuto esordire in nazionale maggiore. Pensi di tornarci?
“Non credo proprio di essere richiamata in futuro. Ho rifiutato l’ultima chiamata per cause lavorative quando alla guida della nazionale c’era mister Antonio Cabrini. Ora l’Italia di Milena Bertolini è già consolidata e sta giustamente puntando sulle nuove leve”.

Sei madre di due stupendi figlioli: Thomas e Nicholas. Nella trasmissione televisiva di “Uno Mattina” del 22 giugno 2020 hai dichiarato che la squadra ti ha tutelato mentre eri incinta. Perché questo diritto non viene garantito a tutte le tue colleghe?
“La donna in gravidanza non è messa in preventivo dalle squadre italiane. Durante il Mondiale le calciatrici degli USA con figli avevano delle baby sitters che badavano ai loro figli. Quando ero incinta di Thomas quattro anni fa, sono stata la prima calciatrice a far richiesta di un fondo di maternitàche ora la FIGC ha dato, anche se con restrizioni. Ora sta nel vedere cosa accadrà in futuro. l problema per noi calciatrici è diventare mamme, perché non è detto che possiamo sempre essere tutelate”.

Cosa manca secondo te al calcio femminile per poter essere riconosciuto come sport professionistico?
“Manca sicuramente l’ok del Governo. Il femminile da solo non può farcela. Ci vorrebbero, come per i club maschili, delle holdings che investano di più. Addirittura molte società investono sul proprio team femminile, ma non se ne prendono cura”.

Un grazie di cuore alla numero 10 del Toro femminile per averci concesso l’intervista, con la speranza di poter vedere il team granata ai vertici del calcio italiano.

Credit Autore: Fulvio Buongiorno

Credit Photo: calciofemminile_italia

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