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Katia Serra, Responsabile Calcio Femminile AIC: “Sono nata con la passione per il calcio. Professionismo donne nel 2022? Risultato importante”

Katia Serra per ventiquattro anni è stata un’importante centrocampista, giocando in Seria A dove ha vinto uno scudetto, tre Coppe Italia, una Supercoppa italiana e una Italy Women’s Cup, prima di ritirarsi dal calcio giocato nel 2010. Tutt’ora è una commentatrice televisiva, e ricopre il ruolo di Responsabile Calcio Femminile dell’Associazione Italiana Calciatori e di consigliere della Divisione Calcio Femminile della FIGC, oltre a lavorare in università dove insegna calcio e a formare i futuri allenatori di calcio femminile a Coverciano. L’ex giocatrice nativa di Bologna ci racconta ai nostri microfoni la sua esperienza nel mondo del calcio, e il suo commento sulle ultime decisioni della Federazione in merito allo sviluppo del movimento in rosa.

Katia cosa ti ha fatto innamorare del calcio?
«Io sono nata con la passione per il calcio, sin da piccola appena cominciavo a camminare calciavo la palla, perché avevo questa vocazione nel sangue, quindi è un qualcosa che non risale da un episodio, ma una cosa istintiva che è venuta dentro di me».

Raccontaci il tuo percorso calcistico.
«Io ho fatto altri sport, perché a quel tempo era vietato per una bambina giocare in un settore giovanile maschile, quindi non trovavo occasioni per praticare calcio, perciò ho fatto basket, nuoto, ginnastica artistica, softball, e l’unico momento di divertimento era il “Torneo delle Vie” del mio paesino, e visto che non vi erano regole federali io ero l’unica bambina in mezzo ai maschi: la mia squadra vinceva sempre il torneo e anche il titolo di capocannoniere della manifestazione, e quello è stato l’unico modo per poter giocare a calcio. Poi ho esordito a tredici anni in Serie B col Bologna, ma poi il mio cartellino è stato fermato perché per entrare in prima squadra bisognava avere quattordici anni. Da lì è iniziato un percorso dove ho auto la fortuna di giocare in tante squadre in giro per l’Italia, ma purtroppo in quel periodo era una necessità cambiare squadra perché i club sparivano dalla circolazione, però sono stata contenta di fare molte esperienze che sono state di vita, e contestualmente ho lavorato e studiato, perché il calcio nella mia generazione ti faticava avere un presente e un futuro, e ho fatto immensi sacrifici per portare avanti sia l’università che il calcio. Ho chiuso la mia carriera nel 2010 giocando in Spagna, dove ho sono stata la seconda giocatrice italiana ad aver fatto un’esperienza all’estero».

Ci sono differenze tra il calcio femminile attuale e quello che hai vissuto nel tuo periodo di attività?
«Quando ero in Italia mi chiedevano “cosa fai nella vita?” io rispondevo “lavoro nello sport, gioco in Serie A e in Nazionale”, mentre in Spagna potevo dire “sono una calciatrice”: questa è una differenza importante perché nelle mie esperienze italiane eravamo ancora arretrati, c’era disorganizzazione e discontinuità di presenze di club, invece quando sono andata a giocare nel club professionistico spagnolo del Levante potevo fare la calciatrice a tempo pieno e arricchirmi ulteriormente. Al mio tempo non avevamo quelle tutele che hanno le calciatrici di oggi, eravamo in poche a praticare il calcio, ma possedevamo una squadra molto importante, il fatto è che mancava un’organizzazione federale che sostenesse questo sport ed essere competitive con le altre nazionali che invece avevano già sviluppato il movimento. Avevamo comunque delle giocatrici di qualità e autodidatte nella nostra personale carriera».

Quando hai lasciato il calcio giocato sei diventata commentatrice e opinionista televisiva: un ruolo importante per te, visto che quell’occupazione è stata quasi sempre riservata agli uomini.
«Non era nei miei piani svolgere questo ruolo, fin a quando Giancarlo Padovan, al tempo presidente della Divisione Calcio Femminile della LND, a chiedermi di accettare questo incarico, mi mise in contatto con la Rai e da lì iniziò un’avventura molto affascinate e gratificante: negli anni  ho commentato partite di calcio maschile come la Serie A con Sky, Tim Cup, Serie B e nazionali maschili giovanili con la Rai, poi ho fatto l’opinionista durate le competizioni sia maschili che femminili, e per me è stata una soddisfazione importante. Mai avrei pensato di investire il tempo e le conoscenze in quell’esperienza e sono contenta di averlo fatto e di essermi divertita tanto. Ma se all’inizio ho avuto situazioni poco piacevoli, perché poco accettata e vista non rispettata nel mio lavoro, col passare del tempo l’accettazione è arrivata, e ho ricevuto sia nel mondo del calcio maschile e da parte del pubblico attestati di stima, e questo è stato ancora più bello vedere di come la percezione della mia presenza sia cambiata».

Sei attiva nell’AIC da sedici anni: com’era visto il movimento al momento del tuo arrivo? E adesso?
«Quando sono diventata referente del calcio femminile dell’AIC nel 2004 inizialmente ero invisibile perché non considerata per quello che rappresentavo, poi con l’arrivo di Damiano Tommasi nel 2011 il mio ruolo di responsabile è diventato sempre più impegnativo e così siamo arrivati a creare una squadra che si occupa di settore femminile dell’associazione, ottenendo nel corso degli anni conquiste importanti, come l’introduzione di accordi economici pluriennali, l’istituzione di un fondo in caso di fallimento societario in modo che le ragazze non perdano il loro rimborso, tutela parziale delle atlete in caso di maternità, l’assicurazione personalizzata e diretta alle calciatrici in caso di infortunio, da tre anni le calciatrici di Serie A, una per ogni squadra, hanno il diritto a votare il presidente dell’AIC, e dal 2015 abbiamo istituito il Settore Calcio Femminile dell’AIC, di cui io ne sono responsabile».

Stop definitivo della Serie A 19/20: scelta giusta o sbagliata?«Resto convinta del fatto che la Serie A sarebbe ripartita, ma per come si sono messe le cose sarebbe stato chiaro che il presidente Gravina avesse preso la decisione di non continuare. Ora pensiamo a guardarci avanti e lavorare costantemente per programmare al meglio non solo i campionati, ma anche i movimenti femminili».

Il Consiglio Federale della FIGC ha dato il via al professionismo anche nel femminile dal 2022: cosa ne pensi?
«Penso che sia un risultato importante: adesso ci sono due anni per strutturarlo e per renderlo sostenibile e praticabile. Non sarà semplice, ma necessario perché diventare professionisti serve anche a far sviluppare un intero sistema, e quindi tutti trarranno vantaggi da questa scelta. Per il momento c’è una volontà e settimana dopo settimana si comporrà di contenuti che verranno intensificati nei prossimi ventiquattro mesi».

Nonostante l’emergenza Covid-19 credi che il calcio femminile in Italia possa riprendere il suo percorso di crescita?
«Sono convinta che sia soltanto una battuta d’arresto e quindi continuerà a svilupparsi, arriveranno soldi importanti dalla FIFA, che crede fortemente nello sviluppo del calcio femminile, pertanto, oltre alla volontà che trovo nei soggetti che ci stanno lavorando, ci sono degli aiuti economici importanti per sostenere questa crescita. Perciò se qualcuno vuole investire sul calcio, il settore quello con grandi importanti potenzialità è quello delle donne, visto che il maschile ha già raggiunto livelli di saturazione e quindi ha l’obiettivo di mantenere il risultato raggiunto. Uso questa metafora: se fossi uno sponsor investirei in una start-up, che è il calcio femminile, e non su un’azienda in crisi che è invece il calcio maschile».

La Nazionale femminile ne risentirà di questo lungo periodo di pausa?
«Sarà inevitabile, perché le prime partite, ovvero quelle tra i club, saranno difficili sia dal punto di vista atletico che psicologico, visto che si sentirà la lunga inattività, ma giocare delle partite di campionato saranno di grande aiuto alla Nazionale. Negli anni precedenti si affrontavano le partite di settembre senza una gara ufficiale. Quest’anno si vede qualcosa di inedito, poiché le giocatrici hanno affrontato un buon periodo di inattività: quindi bene che la Nazionale arrivi ai prossimi impegni con nelle gambe tre-quattro partite di campionato».

I Mondiali 2023 si svolgeranno in Australia e Nuova Zelanda: qual è la tua opinione al riguardo?
«Penso siano dei luoghi dove il calcio femminile ha una sua rilevanza e credo sia molto stimolante andare a giocare in quelle nazioni. Auguro alle ragazze di arrivarci al prossimo Mondiale per rivivere l’esperienza di Francia 2019, con lo stesso spirito e determinazione mostrato nel paese transalpino e continuare a regalarci tante soddisfazioni».

Possiedi dal 2014 anche la qualifica di direttore sportivo: ti piacerebbe gestire in futuro una squadra di calcio?
«Le qualifiche non mi mancano, visto che ho anche quello di allenatore professionista e match analyst e due lauree, tuttavia non conosco il mio futuro, so soltanto di quello che farò da qui fino a fine dicembre 2020, poi sarà tutto da costruire, ma di sicuro voglio restare nel mondo del calcio, che sia femminile o maschile».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Katia Serra e l’Associazione Italiana Calciatori per la disponibilità.

Photo Credit: Facebook Katia Serra

Tesseramenti: le date per la stagione 2020/2021

Ufficializzati i termini e le disposizioni regolamentari in materia di tesseramento per la stagione sportiva 2020/2021.

Con la pubblicazione del Comunicato Ufficiale n°328, la Lega Nazionale Dilettanti ha resoi noti tempi e modalità per l’invio delle liste di svincolo, per le variazioni di tesseramento e per i trasferimenti tra società del settore dilettantistico e fra queste e società del settore professionistico.

Di seguito vengono riportate tutte le date:

 Date tesseramenti 2020 21

Credit Photo: Facebook

Paolo Cannavaro, ex calciatore Napoli: “Complimenti alle ragazze del Napoli femminile… il bello arriva adesso”

Pollice alto per indicare approvazione. Proprio perché nella stagione 2006-2007 contribuì da capitano alla promozione del Napoli in serie A, non sono tardate le congratulazioni sincere e affettuose di Paolo Cannavaro al club del presidente Lello Carlino.

«Complimenti alle ragazze del Napoli femminile. Finalmente ci siamo riuscite. Il bello arriva adesso. Ci saranno delle sfide importanti nella prossima stagione. Mi raccomando, fatevi valere, anzi facciamoci valere», dichiara il secondo dei fratelli Cannavaro, vincitore in maglia azzurra della Coppa Italia il 20 maggio 2012 allo stadio Olimpico contro la Juventus.

La Divisione femminile ha sancito l’ufficialità del salto di categoria, dopo un campionato esaltante, seppur interrotto sul più bello. La città di Napoli potrà disporre (e vantare) due squadre nella massima serie: capitan Lorenzo Insigne e soci, allenati da Rino Gattuso, capitan Emanuela Schioppo e compagne, guidate da Giuseppe Marino.

Il baricentro del calcio si sposta all’ombra del Vesuvio.

Photo Credit: Napoli Femminile

Il Granadilla: accordo con 18 club canari per sviluppare il calcio femminile

Il Granadilla firma un accordo con 18 club canari
Il Granadilla firma un accordo con 18 club canari

Il Granadilla, club canario della Primera Iberdrola, ha firmato un accordo di collaborazione con 18 club delle Canarie per sviluppare il calcio femminile. Il calcio femminile diventa quindi strumento educativo. Ai 18 club vengono quindi fornite le basi del metodo di lavoro e allenamento del club di Tenerife che lo ha portato fino alla massima serie.

IL PROGETTO FORMATIVO
Il Granadilla vuole aiutare gli altri club a comunicare meglio ed organizzare incontri formativi su nutrizione, psicologia sportiva e prevenzione dagli infortuni.
Il club di Tenerife vuole quindi dare la massima libertà alle ragazze delle società implicate nell’accordo, che possono decidere dove continuare a giocare e sviluppare le attività formative alla base dell’accordo.

I VALORI
Base dell’accordo è l’adozione dei valori dell’UDG Tenerife come l’uguaglianza, la formazione e il benessere della giocatrice, il rispetto della compagna di squadra, della rivale, degli arbitri e dell’allenatrice. I valori su cui non si transige sono il comportamento corretto nella competizione, la giusta disciplina e la convivenza che aiuti i più deboli.

LE DICHIARAZIONI DI BATISTA
Il Presidente del Granadilla vuole che nessuna bambina canaria smetta di giocare a calcio. “Bisogna appoggiare e proteggere il calcio femminile e questo accordo è un grande successo per le Canarie, dove c’è tanto talento e dobbiamo aiutare a far sì che si rispetti ancora di più l’uguaglianza di genere.” dichiara il Presidente ad As.
Batista ha segnalato che questo è solo un primo passo verso il futuro.

Photo: Twitter UDG Tenerife Egatesa

Consiglio Federale, il retroscena: scintille Lotito-Tommasi per il calcio femminile

Il Consiglio Federale di mercoledì ha decretato la Juventus Womencampione d’Italia, la Roma in Champions, Tavagnacco e Orobica retrocesse mentre Napoli e San Marino promosse in Serie A. Secondo La Gazzetta dello Sport, ci sarebbe stato uno scontro con parole grosse tra Lotito e Tommasi, quest’ultimo presidente uscente dell’Assocalciatori.

Lotito avrebbe voluto una a A con 14 squadre, per promuovere la sua Lazio, esclusa a causa dell’algoritmo, nonostante i 2 punti in più in classifica (ma San Marino aveva una gara in meno). Tommasi avrebbe fatto una battuta sul conflitto di interessi di Lotito, che sarebbe poi andato su tutte le furie.

Credit Photo: Ramella Fazzari Fotografia

Anita Asante e Deanna Cooper lasciano il Chelsea Women, Danielle Carter abbandona l’Arsenal Women’s

Arrivano le prime partenze dall’Inghilterra con il calciomercato che entra nel vivo aspettando gli arrivi per l’inizio di giugno.

Anita Asante ha deciso di lasciare il Chelsea Women alla scadenza del suo contratto in programma per il 30 giugno 2019. Termina qui quindi la seconda esperienza della centrocampista inglese che era ritornata dalle Blues nell’estate del 2018. Ad ottobre l’inglese aveva subito un brutto infortunio al tendine del quadricipite che l’ha tenuta lontana dal campo fino alla conclusione del campionato. Con le Blues ha vinto due campionati ed una coppa nazionale

L’altra partenza del Chelsea è quella di Deanna Cooper che non rinnoverà il suo contratto con la squadra di Emma Hayes. La centrale ha indossato la maglia del club londinese dal 2017 diventando sempre più un punto fermo della difesa. Anche Cooper era stata vittima di un grave infortunio nel 2018 al legamento crociato anteriore che ha inevitabilmente condizionato quella stagione e quelle a venire.

Concludiamo con un addio che ha lasciato i tifosi dei Gunners a dir poco attoniti; la nazionale inglese Danielle Carter ha annunciato che lascerà l’Arsenal dopo 11 anni al termine del suo contratto questa estate. Carter con la maglia dell’Arsenal ha scritto un vero e proprio pezzo di storia della squadra: cinque Continental Tyres Cups, quattro FA Cup e tre titoli della Super League condite da un attaccamento alla maglia che l’ha sempre contraddistinta.

La decisione arriva dopo che le sue ultime due stagioni sono state falcidiate da due gravi infortuni che hanno inevitabilmente condizionato il suo minutaggio e le sue prestazioni. Queste le sue dichiarazioni sull’addio: “È con il cuore pesantissimo che dico che il mio tempo all’Arsenal è giunto al termine. Ho dato assolutamente tutto a questo club, indossando sempre il mio cuore sulla manica”, ha affermato la 27enne. ”Il mio cuore è spezzato dal fatto che la mia ultima partita è stata quella pre-stagione all’Emirates Cup l’anno scorso. “

Anche Joe Montemurro, coach dell’Arsenal Women’s, ha dichiarato: “Danielle è stata una professionista ed una persona straordinaria nonostante i periodi molto difficili degli ultimi due anni. Ha ottenuto molti riconoscimenti sia come calciatrice che come persona e sono sicuro che ce ne saranno molti altri a venire. Vogliamo augurarle tutto il meglio per il futuro. “

Speciale calciomercato: il resoconto della giornata

Il Milan Femminile e Nora Heroum hanno già annunciato la separazione. Sembrava che il suo destino potesse essere ancora in Italia. Invece la venticinquenne finlandese è in trattativa con un club inglese, per cui dovrebbe presto lasciare la Serie A. Il club rossonero lavora su alcuni rinnovi contrattuali. Claudia Mauri e Francesca Vitale sono in trattativa per prolungare il loro rapporto con il Diavolo.

Di prospetta un colpo non male per la Juventus Women campione d’Italia. Secondo indiscrezioni in nostro possesso, la società bianconera accoglierà presto Matilde Lundorf Skovsen. La ventunenne danese dovrebbe svincolarsi a breve dal Brighton & Hove Albion Women Football Club per poi firmare col club torinese.

La Fiorentina Women’s è prossima alla separazione da Michela Catena. La centrocampista andrà ad arricchire le fila del Sassuolo Calcio Femminile. Accordo raggiunto tra le due società con le firme che arriveranno a luglio. Sempre a proposito della Viola, Alia Guagni riflette. La capitana ha postato sui social un messaggio dove sottolinea come siano giorni molto pensierosi per lei. Presto si saprà se accetterà la corte dell’Atletico Madrid o resterà a Firenze.

Flaminia Simonetti è già rientrata alla Roma Femminile. L’ex Empoli Ladies ha voluto salutare la società toscana per il periodo trascorso insieme. Per lei a luglio si paleserà una nuova esperienza a Milano, sponda nerazzurra. Attilio Sorbi è pronto per averla a disposizione.

Un ringraziamento a tutti i siti che, quotidianamente, contribuiscono alla diffusione di news legate al mercato e che, insieme alla nostra Redazione, sostengono il calcio femminile in Italia.

Avvisiamo i lettori che domani lo speciale di calciomercato non andrà in pubblicazione. Le trattative della giornata di domenica saranno inserite nello speciale che andrà online lunedì sera.

Bayern München: arriva Viviane Asseyi dal Bordeaux

Per il Bayern Monaco arriva un nuovo colpo di mercato: si tratta dell’attaccante Viviane Marie-Louise Blanche Asseyi in arrivo dal Girondins de Bordeaux con cui vanta 15 reti in 26 presenze nella Division 1 Féminine durante la stagione 2019/20. Inoltre per la francese 42 presenze con la maglia della Nazionale maggiore dal 2013, tra cui 7 reti.

Precedentemente giocatrice dell’Olympique de Marseille (2016-2018), Montpellier HSC (2009-2016), FC Rouen (2006-2009).

Queste le sue dichiarazioni nella presentazione con la nuova maglia del Bayern:
“Sono molto felice di venire a Monaco e iniziare questa nuova sfida. Non vedo l’ora di conoscere e scoprire il club, le mie nuove compagne di squadra e la città. Ciò che mi ha convinto a venire a Monaco è stata la strategia a lungo termine del club e l’interesse sincero da parte della dirigenza per me. Ho scelto l’FC Bayern perché è un grande club europeo e so che posso migliorare ancor di più qui. Il mio obiettivo è vincere il maggior numero possibile di trofei con la squadra e giocare in Champions League. Farò del mio meglio affinché il club raggiunga grandi obiettivi”.

Credit Photo: https://fcbayern.com/

Calendario fase finale di UEFA Women’s Champions League

La fase finale di UEFA Women’s Champions League si disputerà a Bilbao e San Sebastián dal 21 al 30 agosto.

La scorsa settimana è stato confermato che il resto della competizione posticipata si sarebbe svolto come torneo a eliminazione diretta a otto squadre con partite secche. Le sfide dei quarti di finale sorteggiate a novembre restano tali, mentre il sorteggio ha deciso le sedi e le date delle partite.

Si inizia il 21 agosto con la sfida tra Glasgow City e Wolfsburg a San Sebastián e tra Atlético Madrid e Barcellona a Bilbao. Il giorno dopo, l’Arsenal affronta il Paris Saint-Germain a San Sebastián e il Lyon sfida il Bayern München a Bilbao.

Il 25 agosto, le vincitrici dei primi due quarti si incontrano a San Sebastián, mentre l’altra semifinale si gioca a Bilbao il giorno dopo. La finale è in programma il 30 agosto a San Sebastián

Quarti di finale
Venerdì 21 agosto
Glasgow City – Wolfsburg (18:00 CET: stadio Anoeta, San Sebastián)
Atlético Madrid – Barcellona (18:00 CET: stadio San Mamés, Bilbao)
Sabato 22 agosto
Arsenal – Paris Saint-Germain (20:00 CET: stadio Anoeta, San Sebastián)
Lyon – Bayern München (20:00 CET: stadio San Mamés, Bilbao)

Semifinali
Martedì 25 agosto
1: Glasgow City/Wolfsburg – Atlético/Barcellona (20:00 CET: stadio Anoeta, San Sebastián)
Mercoledì 26 agosto
2: Arsenal/Paris – Lyon/Bayern (20:00 CET: stadio San Mamés, Bilbao)

Finale
Domenica 30 agosto
Vincente semifinale 2 – Vincente semifinale 1 (orario da stabilire: stadio Anoeta, San Sebastián)

Credit Photo: https://newsletter.laliga.es/

Mister Alessandro Pistolesi: “Il mio futuro? … difficilmente resterò lontano dai campi”

Abbiamo intervistato mister Alessandro Pistolesi, ex allenatore di quell’Empoli Ladies che tanto ha entusiasmato tutti gli appassionati. Il Mister si racconta, parlandoci di come tutto iniziò per gioco ormai 36 anni fa, ed uno sguardo sui suoi progetti futuri.

Si aspettava il riconoscimento della panchina d’argento?
“Sinceramente no, anche perché non ci ho mai pensato che potevo aspirare ad un tale riconoscimento. E’ arrivata l’anno scorso al termine di un campionato stradominato dall’Inter e quindi ancora più inattesa. Vederti riconoscere la bontà del tuo lavoro dai colleghi che hai incontrato sui campi di calcio come avversari è comunque una grandissima soddisfazione che gratifica non poco.”

Qual é l’insegnamento più importante che ha tratto da questi anni ad Empoli?
“Empoli è un ambiente che trasuda di cultura calcistica ed entrarne a far parte ti pone nella condizione di apprendere continuamente. Abitualmente arrivavo a Monteboro in anticipo rispetto ai miei allenamenti proprio per godermi quelli delle squadre giovanili; uno spettacolo assoluto.”

Cosa vede nel Suo futuro? Vedremo Mister Pistolesi su un’altra panchina la prossima stagione? Pensa di dedicarsi ancora al femminile, oppure vorrebbe un’esperienza nel maschile?
“Devo ancora abituarmi all’idea di fare altro che non sia allenare la “mia” squadra, ma difficilmente resterò lontano dai campi. Non ne faccio una questione di categoria, di genere ne tantomeno di soldi, ho bisogno semplicemente che mi sia proposto un progetto che mi appassiona.”

Come vede l’Empoli con il cambio di guida tecnica e tutti questi nuovi acquisti?
“Non conosco il nuovo Mister e non conosco il suo progetto tecnico e quindi posso soltanto augurare a lui e alla squadra che metterà in campo le migliori fortune e il raggiungimento di traguardi importanti. Sono e sarò per sempre il primo tifoso delle azzurre.”

Credit Photo: Empoli Ladies

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