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Linda Sembrant: «Sono tornata in Italia, 14 giorni e poi posso tornare a Vinovo»

Linda Sembrant, difensore della Juventus Women, ha annunciato attraverso il proprio profilo Instagram di essere rientrata in Italia: ora la svedese dovrà osservare 14 giorni di quarantena prima di potersi allenare.

SITUAZIONE – «Rientro in Italia dopo aver trascorso 63 giorni in Svezia. Sembra così tanto tempo e allo stesso tempo è come se non me ne fossi mai andata. I prossimi 14 giorni saranno di quarantena e dopo potrò finalmente andare a Vinovo! In attesa di andare di nuovo in campo con le mie compagne di squadra».

lindasembrant «Back in Italy after spending 63 days in Sweden. It feels like such a long time ago and at the same time like i never left. The coming 14 days will be in quarantine and after that I can finally go to Vinovo! Looking forward to step out on the pitch with my teammates again!». 🤍🖤 #juventus #liveahead #juventuswomen
Credit Photo:Pagina Instagram Linda Sembrant

Marta Unzué, lascia il Barcellona femminile e si lega all’Athletic Bilbao fino al 2022

Marta Unzué, 31 anni, 360 presenze nella Liga ed ex capitano del FC Barcelona Femení, ha firmato con l’Athletic Bilbao. Marta era in prestito nelle ultime due stagioni con la squadra basca ed ha firmato un contratto fino al 2022.
La ragazza di Pamplona aveva esordito con le blaugrana nel 2006 vincendo 4 campionati e 5 Coppe della Regina tra il 2011 e il 2018, facendo parte della storia del club catalano. É notizia recente che, dopo due anni di prestito, ha deciso di firmare con l’Athletic Club a cui si legherà per altre due stagioni. Marta, 170 cm, ha fatto parte della Nazionale Basca di calcio nel 2014, organizzata dalla Euskadiko Futbol Federakundea (la Federazione di calcio Basca) che però non gioca una partita ufficiale dal 2017 secondo fonti della stessa EFF.

Unzué ha un futuro tutto da scrivere e vorrà prendere sotto braccio le compagne della difesa per migliorare ulteriormente la classifica di quest’anno che vedeva le basche al quinto posto con 35 punti in 21 partite a due sole lunghezze dal Deportivo La Coruña, rivelazione di questo campionato, che occupava la quarta posizione.
Le tifose basche adorano Marta Unzué e non vedono l’ora che ci sia un altro derby con la Real Sociedad che negli ultimi anni è sempre favorevole alle leonesse di Bilbao.

Deborah Salvatori Rinaldi, AC Milan: “Ho scelto il numero 22 in onore di Kakà”

Deborah Salvatori Rinaldi, attaccante del AC Milan, è stata intervistata nel corso di una diretta Instagram per la pagina ‘natoecresciutoinabruzzo’:

Sulla maglia 22
«Ho un numero preferito che è l’11 di Nedved. Poi a Firenze mi è stato tolto e sono passata al nove perché è quello della prima punta. Al Milan ho pensato al doppio di 11 e ad una personalità come Kakà. Se torna disponibile l’11 non so…».

Credit Photo: Fabrizio Brioschi

Bianca Raicu, Torino Women: “Tra Italia e Romania, tra Valpo, Toro e Lecce: la mia storia”

Quasi ventunenne, Bianca Raicu, italo-rumena atleta nel ruolo di  portiere nel Torino Women, ha raccontato la sua storia in esclusiva a IlCalcioFemminile, tra l’esperienza in Serie A col Valpo e quella in prestito, di quest’anno, in C, al Lecce. Tra la Romania, dove ha le sue origini, e l’Italia, dove ha trovato manforte.

Per cominciare, potresti raccontarci l’inizio della tua stoia?
Sono nata in Romania circa 21 anni fa, ma vivo in Italia da quando ne avevo 6-7. Studio all’università e nel frattempo gioco a calcio, come portiere. La passione per il calcio è nata per gioco… da piccola ho fatto tutt’altro, principalmente sport individuali, come il karate, ma mai calcio. Ho iniziato con i maschietti e con mio fratello e ho giocato con loro fino ai 14 anni, quando sono passata al femminile.

Nella tua crescita a chi ti sei ispirata?
Mi piacevano tantissimo Kahn e Neuer, due portieri fenomenali che hanno lasciato il segno nella storia del calcio tedesco e internazionale. Quando ho iniziato a seguire il calcio femminile, il riferimento è sempre stata Hope Solo.

Entrando nel vivo della tua carriera, dopo due anni al Torino, per la stagione 18-19 hai scelto il ChievoValpo: perché?
Per me è sempre stato un sogno poter giocare in Serie A; sono una persona che punta sempre al massimo e non si accontenta mai. Vedere le ragazze di Serie A mi faceva pensare ‘ci arriverò anche io’. Ho scelto il Valpo dopo aver giocato da giovanissima in Serie B con il Torino, sempre titolare, intraprendendo un importante percorso di crescita, spinta dalla forza dei sogni.

Cosa ricordi della Serie A?
Ricordo tanti bei momenti, che significano tante emozioni. Senza dubbio per primo ricordo l’esordio contro il Milan: non era la prima volta che affrontavo un top club, avendo sfidato in Coppa Italia la Juve, quando giocavo al Toro, ma è un momento che mi resterà per sempre in mente. E, sempre contro il Milan, ha avuto fine la mia esperienza al Valpo, con la salvezza centrata all’ultima giornata a Milano. E’ stato talmente emozionante che ho pianto, e sono una che piange molto raramente. Abbiamo raggiunto l’obiettivo attraverso un grande gruppo. Per noi è stata una conquista: chi l’avrebbe mai detto che saremmo riuscite a battere il Milan!

Quest’anno hai giocato in prestito al Lecce, com’è andata?
A dire la verità, molti mi chiedono il perché di questa scelta, ma l’ho fatto per combiare ambiente e provare un’esperienza di vita. Per confrontarmi con una nuova cultura. Potevo scegliere la Serie B, ma volevo mettermi in gioco in una nuova realtà. Su certi aspetti Torino e Lecce sono realtà molto diverse. Lecce, quest’anno unito al maschile, aveva diversi vantaggi rispetto a molti altri club, come un centro sportivo di proprietà, un campo casalingo…. Ora la mentalità si sta modificando, anche grazie al Mondiale, ma ancora molti club devono migliorare in strutture e garanzie.

Quest’anno hai avuto a che fare con un infortunio…
Sì, a febbraio ho avuto ho una lesione parziale del crociato; questo mio infortunio è dovuto alle pessime condizioni del campo in cui stavo giocando. In anni di gioco, era la prima volta in un campo del genere! E questo dimostra quanta disparità ci sia tra una realtà e l’altra. Ora sono quasi guarita, faccio tutti i giorni fisioterapia. Appena si potrà sarò in campo, virus permettendo.

Presto tornerai al Torino: quali sono le tue aspettative per la nuova esperienza?
Ho sempre seguito il Toro, anche quest’anno. Hanno fatto un buon campionato, ma ancora non so dire molto sul mio futuro. Se dovessi restare al Torino, spero che il club maschile di Cairo possa investire nel femminile e prendere la squadra. Poi spero, ovviamente, che il Toro ritorni in A. Un mio grande sogno sarebbe giocare il derby Juventus-Torino femminile allo Stadium; chissà, un giorno, magari…

Che ne pensi del progetto granata?
Il presidente Salerno è una persona che tiene tantissimo alle sue ragazze. Questa stagione ha investito tantissimo in calciatrici molto giovani e ha fatto molti acquisti importanti, sia dall’Italia che dall’estero. E’ un progetto che va portato avanti: bisogna crederci.

Parlando di te, se aprissimo il cassetto dei tuoi sogni, cosa vedremmo?
Calcisticamente parlando, il mio sogno più grande è vincere il Guanto d’Oro. So che è molto molto difficile, ma nulla è impossibile; cerco sempre di raggiungere i miei obiettivi: piuttosto sbatto la testa contro il muro ripetutamente, ma se mi pongo un target devo raggiungerlo. Poi, come qualsiasi bambina sogno la Nazionale e giocare un Mondiale. Con quale nazionale? Personalmente mi sento italiana, ma ho già provato con le Under della Romania e sogno la nazionale rumena, per rendere orgogliosa mia madre e i miei parenti.

Come sei fuori dal campo?
Cariatterialmente sono determinatissima: e mi pongo un obiettivo non smetto di perseverare finche non lo raggiungo! Sono molto fiera di me, ma con il tempo sto imparando ad essere meno ‘orgogliosa’. Sono anche un po’ permalosa: sono ‘tutto io’, ma con l’esperienza sto cercando di sistemare questo mio lato egocentrico. Per il resto, sono una persona sempre disponibile: consiglio, per quanto posso, ascolto tanto, ho un cuore d’oro. Sono una perfezionista.

Per chiudere, come ti trovi con il tuo agente Angelo Sperandeo?
E’ una persona d’oro, veramente di cuore. A primo impatto l’ho trovato buono, mi ha aiutata, mi ha seguita e sostenuta, soprattutto nel periodo di infortunio. Mi ha fatto sentire subito a mio agio. E’ un agente che fa il bene delle ragazze e non del suo portafoglio: sono molto fortunata!

Credit Photo: Facebook Bianca Raicu

Martina Rosucci: “Ho deciso di donare questa mia maglia per aiutare in prima persona nella lotta contro il Coronavirus”.

Le ragazze della Juventus Women  si sono mostrate da subito in prima linea per aiutare nella lotta al Covid-19. Martina Rosucci, sul suo profilo Instagram, ha postato un video che annuncia un’iniziativa benefica. La centrocampista della Juventus Women infatti ha messo la sua numero otto della Nazionale a disposizione della lotta al Coronavirus con la Fondazione Specchio dei Tempi di Torino.

martinarosucci“Ho deciso di donare questa mia maglia per aiutare in prima persona nella lotta contro il #Coronavirus. Donando €5 o di più, può essere tua e insieme aiuteremo la Fondazione La Stampa – Specchio dei Tempi, di Torino”. @specchiodeitempi
#TheBiggestGame@shirtum.app
Credit Photo:Pagina Instagram Martina Rosucci

AIC: chi siamo e cosa stiamo facendo insieme ai calciatori

Cari Associati, alla luce delle recenti notizie, vogliamo portarvi a conoscenza di alcuni elementi sull’operato dell’Associazione. Come ripetutamente approfondito in Assemblee e Direttivi, AIC Service non è la “cassaforte” dell’AIC. È la società che commercializza i diritti d’immagine collettiva dei calciatori.
Il bilancio AIC e AIC Service va letto, quindi, congiuntamente. È come considerare “due tasche” dello stesso pantalone: tutti i soldi che si trovano nelle “due tasche” sono nella disponibilità dello stesso soggetto. Così l’intero patrimonio è sempre stato nella piena disponibilità del Consiglio Direttivo.
La lettura dei bilanci, fatta estrapolando singole voci, risulta fuorviante. Per avere una rappresentazione chiara, bisogna considerare i bilanci di entrambi i soggetti congiuntamente. In questo caso si noterà che il Patrimonio Netto consolidato è incrementato di più dell’80% del suo valore, negli ultimi dieci anni.
Chi ha partecipato alla vita associativa di questi anni è già a conoscenza di quanto scriviamo. Ci pare utile e necessario, tuttavia, ribadirlo di fronte a critiche strumentali che pongono in discussione la gestione di AIC del suo Direttivo, di AIC Service e dei suoi Amministratori. Questa solidità patrimoniale è una garanzia. Un’eredità per il Direttivo e i dirigenti che verranno, che servirà a sostenere servizi e tutele per il futuro degli associati.
In questi anni, oltre ad aver incrementato il patrimonio associativo, abbiamo assicurato interventi verso le fasce più “deboli” della categoria. Abbiamo destinato più di 6.000.000 di € al Fondo di Solidarietà per i calciatori. Il Consiglio Direttivo ha approvato lo stanziamento di una cifra non inferiore ad 1.000.000 di € per Fondo solidaristico (costituito assieme a Federazione, AIAC, Lega B e Lega PRO) per garantire le fasce più “deboli” dai mancati introiti derivanti dal blocco dei campionati per il COVID-19.

Il contratto Panini è co-gestito con la Lega Serie A, perché ai diritti d’immagine collettiva dei calciatori (di esclusiva titolarità dell’Associazione) si aggiungono quelli relativi alle maglie dei club (di titolarità della Lega). In ogni caso, la co-gestione ha garantito entrate commerciali maggiori del passato e ci ha permesso di sviluppare nuove opportunità di valorizzazione dei diritti collettivi degli associati.
In questa analisi sintetica, è superfluo elencare i servizi che sono stati erogati a tantissimi associati. L’ufficio legale. La formazione. L’avviamento al lavoro. I sistemi di match analysis professionali. Le scuole calcio per ex-calciatori. Le iniziative a sostegno dei calciatori dilettanti e del calcio femminile. Il servizio pensionistico o per gli infortuni sul lavoro. Il ritiro per calciatori disoccupati. L’assistenza nelle pratiche per il ritiro del Fine Carriera …
Tutti servizi che il Consiglio Direttivo ha deciso di erogare coprendo integralmente le spese; rendendoli completamente gratuiti per gli associati.

AIC ONLUS, infine, rappresenta la ONLUS di tutti i calciatori. Opera a sostegno di calciatori in difficoltà e di progetti di charity proposti da associati. L’analisi proposta è palesemente errata, in quanto essa ha sempre investito quanto nella sua disponibilità, senza alcun disavanzo di gestione a livello complessivo.
Come sempre fatto in questi anni, garantiremo adeguata pubblicità ai bilanci in sede assembleare e resteremo disponibili a rispondere alle legittime richieste di tutti gli associati. Nelle prossime settimane procederemo all’approvazione dei progetti di bilancio 2019, da sottoporre poi all’Assemblea generale.
                                                                                                                               Associazione Italiana Calciatori

“Truly Understand The Female Athlete”: il progetto nutrizionale di James Morton

James Morton è professore di metabolismo degli esercizi e nutrizione presso la John Moores University di Liverpool (LJMU) e responsabile dell’alimentazione per il Team Sky. Gli interessi di ricerca specifici di James si concentrano sulle risposte molecolari e cellulari del muscolo scheletrico umano all’esercizio acuto e cronico e sull’impatto della dieta e della nutrizione sulla modulazione di queste risposte.
Ad oggi, è autore di oltre 120 pubblicazioni di ricerca nei settori della nutrizione sportiva, della fisiologia e del metabolismo, nonché di numerosi libri su questi argomenti. Oltre alla ricerca, James lavora anche nello sport professionale d’élite in ruoli sia di fisiologia dello sport che di supporto nutrizionale.
Dal 2010-2015 è stato nutrizionista per le prestazioni del Liverpool FC ed è anche specializzato nel fornire supporto nutrizionale e condizionante a una serie di pugili professionisti, atleti MMA e fantini. Da dicembre 2014, James ha anche ricoperto il ruolo di Head of Nutrition per il Team Sky, guidando la strategia nutrizionale per le vittorie del Tour de France 2015, 2016, 2017 e 2018. Dirige anche progetti di ricerca in materia di nutrizione per l’Istituto inglese di sport (EIS) ed è direttore del World Class Knowledge for Science in Sport (SiS).

Da poco ha iniziato a collaborare con la nazionale Inglese femminile con un progetto chiamato “Truly Understand The Female Athlete”. Il manager dell’Inghilterra, Phil Neville, e il manager delle prestazioni fisiche, Dawn Scott, hanno parlato dell’importanza dei margini sottili che influenzano le prestazioni di una giocatrice.

“La nutrizione potrebbe essere la differenza tra vincere e perdere”, ha detto Morton. “Al giorno d’oggi ci sono linee così sottili nello sport, ma la quantità di lavoro che si deve fare  per attraversare quella linea è piuttosto grande. Quindi anche qualcosa di semplice come assicurarsi che le giocatrici si stiano alimentando correttamente potrebbe essere la differenza negli ultimi 15 minuti di una partita. “

Il nutrizionista leader delle prestazioni per la Federcalcio, Chris Rosimus, ritiene che la partnership contribuirà a profilare meglio le esigenze nutrizionali delle prestazioni delle nostre giocatrici e porterà ad un aumento delle prestazioni.

“Collettivamente potremmo decidere che per migliorare le prestazioni di questo specifico atleta dobbiamo capire un po ‘meglio la loro fisiologia, quindi faremo delle ricerche individualizzate, che poi si manifesterebbero in un piano individualizzato”, ha detto Morton.

Credit Photo: James Morton Twitter

 
 

Pomigliano Femminile, nota presidenziale ufficiale di smentita di tutte le notizie relative al calciomercato in entrata e in uscita

L’ASD Calcio Pomigliano Femminile nella persona del presidente Raffaele Pipola comunica agli organi di informazione che tutte le notizie inerenti al mercato in entrata e in uscita, diramate all’interno di vari articoli pubblicati da diverse testate, sono assolutamente false.

La società granata con la presente nota stampa tiene ad evidenziare che al momento, data questa gravissima emergenza sanitaria, il primo obiettivo è quello di garantire la tutela della salute, bene supremo.

Quindi, in un clima così delicato, parlare di pseudo calciomercato è assolutamente anacronistico.

Il Presidente Raffaele Pipola ASD Calcio Pomigliano Femminile

Frauen Bundesliga, due ufficialità: Nina Bruggemann al Bayer Leverkusen & Fatma Sakar al Sand

Sebbene in Italia il mercato sia ancora in fase di stallo, all’estero cominciano i primi movimenti ed arrivano le prime ufficialità. In Germania, molti club si stanno attivando, tra rumor e indiscrezioni. Così è, ad esempio, per Bayer Leverkusen e Sand, protagonisti delle operazioni di mercato nell’articolo.

BRUGGERMANN
La prima news riguarda la firma di Nina Bruggemann, difensore centrale, con il Bayer Leverkusen. Arriva dall’Essen, con cui gioca dal 2015. Contratto biennale, fino al 2022.

SAKAR
Difensore 21enne, Fatma Sakar passerà, dopo vari anni nel vivaio dell’Hoffenheim, al Sand.

Credit Photo: IlCalcioFemminile

Rocco Commisso, Fiorentina Women’s: “Voglio costruire una squadra più forte dell’Arsenal”

I tifosi viola sanno che quando parla il patron Rocco Commisso, lo fa solo per dichiarare qualcosa di positivo. Ancora una volta il tycoon italo-americano ha animato gli entusiasmi della piazza. Stavolta al centro dell’attenzione del proprietario della Fiorentina, sono finite le ragazze della squadra femminile. Commisso ha sottolineato in più occasioni la voglia di puntare forte anche sulle donne e non smette mai di sottolinearlo.

Intervistato da un blog di tifosi viola sparsi nel globo, il presidente si è espresso così sulle Women’s“Voglio che la Fiorentina diventi sempre più competitiva, abbiamo affrontato e perso la Champions League contro l’Arsenal. Dobbiamo raggiungerle e superarle”. Parole dal sapore dolce per Antonio Cincotta e le sue ragazze. In Inghilterra, l’Arsenal è il club più titolato nella categoria femminile.

Nella formazione londinese milita la superstar Vivianne Miedema, chissà che Commisso non voglia regalare un super colpo anche alla formazione femminile. Il patron gigliato ha poi aggiunto: “far crescere ancora la Viola femminile è uno dei miei obiettivi principali”. I supporters viola sognano; intanto si spera che Guagni e compagne possano tornare in campo per ultimare la stagione corrente. Se però il campionato dovesse essere annullato, la squadra avrebbe già il biglietto in cassaforte per la prossima Champions League.

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