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Ivan Zannoni, DS San Marino Academy: “Carte in regola per la A… sarebbe un sogno sfidare le big”

Il direttore sportivo del San Marino Academy, club in piena corsa per la promozione in Serie A femminile prima dello stop dei campionati, Ivan Zannoni ha parlato a Tuttomercatoweb.com del campionato fin qui disputato dalla squadra e della volontà, in caso di stop definitivo, di giocarsi tutte le proprie carte per accedere alla Serie A:

“Siamo una realtà piccola, ma ambiziosa e solida con strutture importanti. Al momento dello stop eravamo (potenzialmente NdR) secondi alle spalle del Napoli e stavamo vivendo una stagione da favola; da neopromossa alla prima esperienza nella B a girone nazionale unico trovarci a lottare per la promozione dopo un filotto di 8 vittorie consecutive. – continua Zannoni – Vediamo cosa deciderà la FIGC sull’esito finale del campionato e se fosse dichiarato finito ora abbiamo tutte le carte in regola per essere ammessi alla Serie A. Per San Marino sarebbe una prima volta assoluta in Serie A e sarebbe un sogno per noi e in nostri tifosi della Repubblica del Titano confrontarci con le big del calcio italiano”.

Credit Photo: FSGC

 

Luana Fracassi, Res Women: “Ci sono molte ragazze di talento anche nella Res attuale”

Stefano Fiorucci e Luana Fracassi, allenatore e giocatrice della Res Woman, hanno partecipato alla trasmissione “Colpi di tacco” su Radio Faro. Qui alcuni passaggi del loro intervento:

Stefano Fiorucci (allenatore)
“Siamo fermi dal 26 febbraio, dalla vittoria nella semifinale di Coppa Italia di Serie C contro la capolista del campionato, il Pontedera di Renzo Ulivieri. Oggi è difficile programmare il futuro, al momento non si sa se finirà il torneo e quando inizierà il prossimo. La Res ha vinto dei titoli importanti nella sua storia. Come i tre scudetti primavera. Oltre ai 5 anni in Serie B senza mai retrocedere”.

Luana Fracassi (giocatrice)
“Non credo ci siano le condizioni sanitarie per finire in sicurezza il campionato. Sono alla Res da 9 anni, devo molto a mister Fiorucci che mi ha fatto esordire in Serie C da attaccante e a Fabio Melillo grazie al quale sono cresciuta tatticamente. Il gol più importante l’ho segnato quest’anno in semifinale di Coppa Italia nei minuti di recupero. Mi piace aiutare le ragazze più giovani e sono particolarmente contenta delle mie creature, come le chiamo io,  Flaminia Simonetti che gioca a Empoli e  Arianna Caruso che gioca nella Juve. Ci sono molte ragazze di talento anche nella Res attuale”.

Credit Photo: Pagina Facebook Luana Fracassi

Riccardo Guarino, Napoli Femminile: “Quest’anno abbiamo rilanciato il progetto”

Riccardo Guarino, membro del CDA del Napoli Femminile, ha parlato al Corriere del Pallone del progetto societario e dello sviluppo che stanno portando avanti:

“Da quest’anno abbiamo rilanciato il progetto facendo partire un azionariato diffuso con imprenditori napoletani molto importanti per far diventare sempre più ambizioso e competitivo il nostro sogno di vedere il Napoli Femminile protagonista in Serie A insieme alle grandi squadre italiane. Da questa idea tre anni fa nacque il mio incontro con il Presidente Raffaele Carlino e con Italo Palmieri, in quanto avevamo due realtà calcistiche che al femminile avevano fatto tanto e cresciuto centinaia di ragazze, e allora abbiamo pensato di fare un solo club che potesse diventare ancora più forte e strutturato e posso dire che la strada presa è quella giusta. Da lì siamo cresciuti tanto, abbiamo vinto il campionato di Serie C, ora stiamo dominando quello di B, e ci siamo dati obiettivi ancora più importanti per il futuro”.

“Aspettiamo innanzitutto di capire come si uscirà da questo momento molto delicato e difficile. La salute viene prima di tutto. Se ci saranno le condizioni per riprendere noi saremo pronti a portare a termine questo campionato che ci stava dando grandi soddisfazioni. Primi in classifica, risultati e gioco eccezionali, una rosa di ragazze forti e professionali, insomma ci piacerebbe vincere sul campo e approdare in questa Serie A che pensiamo di meritare e che Napoli aspetta. Attendiamo le decisioni della Federazione e vedremo. È ovvio che bisogna tenere conto che la classifica e il campionato fatto finora ci vede avanti a tutti per cui speriamo di riprendere, ma se così non fosse bisognerà tener conto della classifica attuale”.

“Certamente sarà emozionante riportare il Napoli in Serie A, soprattutto dare una gioia alla città e ai tifosi. Non vedo l’ora di poter sfidare i grandi club, questo è il nostro obiettivo ed è il motivo per cui abbiamo costruito una società ambiziosa. Ripartire dalla B? Questa è un’ipotesi che non vogliamo neanche prendere in considerazione. Se i campionati non dovessero riprendere ritengo che sia giusto decretare la promozione in A guardando la classifica”.

Credit Photo: Facebook Napoli Calcio Femminile

Calcio femminile, 125 anni… Claudia Marrone: “Il post Coronavirus sia un nuovo punto di partenza anche per la concezione della donna nel calcio”

Il 23 marzo è una data scritta nella storia del calcio femminile. Esattamente 125 anni fa, il 23 marzo 1895, le «British Ladies Football club» davano vita alla prima ufficiale per squadre di sole donne mai disputata a Londra.
Queste le parole di Claudia Marrone di Tuttomercatoweb in merito all’importante anniversario:
“Una data importante quella che ricorre oggi, una data che allora fu una svolta per i primi passi per la parità dei sessi. I 125 anni dalla prima gara di calcio femminile arrivano in un momento storico particolare, dopo il quale nulla sarà più come prima, dove inevitabilmente cambieranno anche tanti concetti socio-culturali.
Il post Coronavirus sia allora un nuovo punto di partenza anche per la concezione della donna nel calcio: ci sono ancora troppa diffidenza, troppi pregiudizi intorno alle figure femminili che, indipendentemente dal ruolo, operano nel mondo pallonaro italiano, forse ancora un passo indietro ad altre Nazioni. I successi della Nazionale femminile, una lega a tinte rose come la Lega Pro, però, un bel segnale lo hanno dato, ma si può e si deve fare ancora di più: i mezzi e le opportunità ci sono, non lasciamoceli sfuggire”.
 

Tutti aspettano Conte… Giuseppe Conte

Il 4 maggio si avvicina. Nei giorni scorsi il Ministro per le politiche sportive, Vincenzo Spadafora, ha ravvisato la nascita di un decreto per la ripresa delle attività sportive. Il provvedimento in questione, sarebbe poi dovuto essere approvato dal Premier Giuseppe Conte che avrebbe ridato il via a tutto. Eppure, a distanza di tre giorni, ancora non c’è traccia di tale norma e la data attuale fissata per la ripresa si avvicina inesorabilmente.

In una intervista a La Repubblica, il Presidente del Consiglio dei Ministri ha svelato alcune direttive che dovranno essere utilizzate nel corso della cosiddetta Fase 2“Non sarà un libera tutti, ma faremo in modo di garantire la maggiore libertà di movimento possibile”, ha dichiarato Conte al quotidiano. Intanto dalla UEFA fanno sapere che la stagione deve necessariamente concludersi entro il 3 agosto e che i campionati, per essere in linea coi tempi, debbono ripartire entro il 27 maggio. A tutti gli effetti siamo davanti ad una corsa contro il tempo.

Nel frattempo si è aperta, e poi subita chiusa, una polemica con i medici della Serie A. Tramite una lettera inviata alla FIGC, i responsabili degli staff sanitari lamentano la mancanza di direttive nel caso vengano identificati calciatori o calciatrici positivi al virus. La Federazione ha però controbattuto di aver già affrontato il tema in precedenza e l’allarme è subito rientrato.

Cosa manca allora per tornare in campo? Apparentemente soltanto l’assenso del Primo Ministro tramite il decreto preannunciato. E’ probabile che nei prossimi giorni lo stesso Conte, o il suo ministro incaricato Spadafora, faranno sapere dell’avvenuta firma del nuovo decreto e la conseguente ripresa delle attività sportive.

Tutti aspettano Giuseppe Conte.

Daniela Sabatino ha risposto alle domande dei tifosi su Instagram

Questo pomeriggio Daniela Sabatino è stato protagonista della sessione settimanale di Q&A coi tifosi su Instagram! Tantissime le domande arrivate attraverso le Instagram Stories ufficiali del club: un’occasione unica per conoscere meglio il Capitano del Sassuolo Femminile.

Le risposte del capitano neroverde sono state riassunte in un video pubblicato su SassuoloChannel e sui canali ufficiali social neroverdi

 

Linee guida FIFA per le conseguenze del COVID-19

A seguito della perturbazione senza precedenti causata da COVID-19 a tutti i livelli del calcio, la FIFA ha lavorato su una serie di raccomandazioni e linee guida per affrontare alcune delle questioni pratiche chiave derivanti dalla pandemia, in particolare per quanto riguarda i contratti dei giocatori e il sistema di trasferimento in generale.

Ciò è stato fatto in consultazione con diverse parti interessate attraverso una task force presieduta dal vicepresidente della FIFA e presidente del comitato delle parti interessate del calcio della FIFA, Vittorio Montagliani, e compresi rappresentanti di club, giocatori, campionati, federazioni nazionali e confederazioni.

Una serie di principi è stata concordata all’unanimità dalla task force ed è stata approvata dal Bureau of the FIFA Council.

“La pandemia di COVID-19 ha chiaramente cambiato tutte le circostanze di fatto intorno al calcio per questa stagione. Quindi, la FIFA, insieme alle parti interessate, ha escogitato alcune idee e proposte pratiche per affrontare queste nuove circostanze. Sebbene ciò non risolva tutti i problemi, dovrebbe servire a garantire una certa stabilità e chiarezza al calcio per il prossimo futuro. Speriamo che questo sforzo di collaborazione, sotto la guida della FIFA, possa fornire un esempio positivo di come il calcio può unirsi e mostrare unità, solidarietà e spirito di compromesso per affrontare i tempi difficili che ci aspettano. Ma prima che arrivino questi tempi, una cosa deve essere chiara a tutti, soprattutto ora: la salute viene prima, molto prima del calcio”, ha detto il presidente della FIFA Gianni Infantino.

Di seguito è riportato un riepilogo delle principali linee guida approvate, che la FIFA spera e si aspetta sarà seguita in tutto il mondo.

Scadenza e inizio dei contratti dei giocatori:
I contratti dei giocatori in scadenza terminano di solito al termine della stagione, con una data di conclusione che coincide con la fine della stagione. Con l’attuale sospensione del gioco nella maggior parte dei paesi, è ora ovvio che la stagione in corso non finirà quando la gente pensava che sarebbe successo. Pertanto, si propone di prorogare i contratti fino a quando la stagione non termina effettivamente. Ciò dovrebbe essere in linea con l’intenzione originale delle parti al momento della firma del contratto e dovrebbe anche preservare l’integrità e la stabilità sportiva.

Un principio analogo si applica ai contratti che devono iniziare all’inizio della nuova stagione, il che significa che l’entrata in vigore di tali contratti è ritardata fino a quando effettivamente inizia la stagione successiva.

Accordi di lavoro sul calcio che non possono più essere eseguiti:
La pandemia di COVID-19 ha chiaramente avuto un impatto notevole sui ricavi delle società, anche perché le partite non possono essere giocate. Il calcio, come altri settori dell’economia, deve trovare soluzioni eque e giuste su misura per queste circostanze, si spera al fine di proteggere i posti di lavoro e raggiungere un giusto e ragionevole equilibrio di interessi tra giocatori e club.

Di conseguenza, la FIFA incoraggia fortemente club e giocatori a lavorare insieme per trovare accordi e soluzioni durante il periodo in cui il calcio è sospeso.

Mentre spetta principalmente alle parti interessate a livello nazionale trovare soluzioni per adattarsi alle circostanze nel proprio paese, la FIFA raccomanda di esaminare tutti gli aspetti di ogni situazione in modo uniforme, comprese le misure del governo a supporto di club e giocatori, se la retribuzione debba essere differita o ridotta e quale copertura assicurativa possa esistere.

Se le parti non riuscissero ad accordarsi e, di conseguenza, i casi arrivano alla FIFA, i fattori da esaminare includeranno quanto segue:

  • se ci sia stato un autentico tentativo da parte del club di raggiungere un accordo con i giocatori;
  • qual è la situazione economica del club;
  • la proporzionalità di qualsiasi adeguamento ai contratti dei giocatori;
  • la posizione del reddito netto dei giocatori dopo qualsiasi aggiustamento del contratto;
  • se i giocatori sono stati trattati allo stesso modo o meno.

In questo modo, la FIFA spera di poter trovare soluzioni giuste ed equilibrate per entrambe le parti.

Finestre di trasferimento:
Per quanto riguarda le finestre di trasferimento, è necessario, di nuovo, adeguare la normale posizione normativa alle nuove circostanze di fatto. Di conseguenza, la FIFA sarà flessibile e consentirà di spostare le finestre di trasferimento pertinenti in modo che cadano tra la fine della vecchia stagione e l’inizio della nuova stagione.

Allo stesso tempo, la FIFA cercherà di garantire, ove possibile, un livello generale di coordinamento e terrà anche conto della necessità di proteggere la regolarità, l’integrità e il corretto funzionamento delle competizioni, in modo che i risultati sportivi di qualsiasi competizione non siano ingiustamente perturbato.

Ulteriori dettagli e dettagli relativi alle linee guida approvate dall’Ufficio di presidenza del Consiglio sono disponibili nel documento COVID-19: COVID-19: Football Regulatory Issues.

Cristiana Capotondi, Vice presidente della Lega Pro: “Nettie Honeyball … una pioniera assolutamente moderna”

In merito ai 125 anni dalla nascita del calcio femminile questa la dichiarazione della Vice presidente della Lega Pro Cristiana Capotondi impegnata sempre in prima linea per sostenere e spingere il calcio femminile:
“E’ bellissimo poter ricordare questa data come un vero inizio: 125 anni dalla prima gara! Quando penso a Nettie e alla sua determinazione di voler giocare a pallone contro ogni ostacolo, le difficoltà e ostracismo che devono aver provato lei e tutta la squadra, mi emoziono. Una pioniera assolutamente moderna: perché è stata la prima a indicare la strada, anche se il percorso è ancora lungo.
Oggi, quando vedo applaudire le ragazze dell’Italia, mi piace pensare che si applauda anche Nettie Honeyball e le sue compagne. Che devono essere un esempio anche per le tante ragazzine che vogliono giocare a pallone”.

OBS Agency: “Ritorno al Milan di Thaisa sono assolutamente delle fake news!”

L’agenzia OBS Agency che rappresenta la ex giocatrice del Milan, Thaisa de Moraes Rosa Moreno, meglio nota come Thaisa, calciatrice brasiliana, centrocampista del Tacón e della nazionale brasiliana, ha parlato a IlCalcioFemminile, dopo che, negli ultimi giorni, si sono ripetute voci dalla Spagna di un riavvicinamento della giocatrice all’Italia ed al Milan:

“Sono assolutamente delle fake news! Thaisa sta molto bene a Madrid e non ha alcuna intenzione di lasciare la Spagna. Qui guadagna cinque volte tanto rispetto a quanto guadagnava al Milan, ma non è solo per una ragione economica che escludo un suo ritorno. Ha ancora un anno di contratto con il Real Madrid e crede fortemente nel progetto. Un rinnovo con le Blancos? Le possibilità ci sono, valuteremo in base all’offerta, ma in questo momento tutto è in fase di stallo, il Coronavirus ha preso il sopravvento e la salute delle nostre atlete è al primo posto”.

Infine un commento su un’altra assistita dell’agenzia OBS Agency, la rossonera Nora Heroum: “Nora portà scegliere se restare al Milan oppure cercare nuove opportunità. A Milano sta bene, quando questa situazione sarà finita parleremo con la società e con la giocatrice. Ma credo resterà”.

Credit Photo: Fabrizio Brioschi

Emanuela Schioppo, Napoli Calcio Femminile: “Sono nata nel Napoli ed il mio desiderio è di terminare qui la mia carriera”

La calciatrice Emanuela Schioppo, capitano del Napoli Calcio Femminile, intervenendo durante il LIVE Instagram di NapoliSoccer.NET, ha risposto alle domande dei tifosi in merito alla sua esperienza ultra decennale nella squadra partenopea. Ma con la calciatrice azzurra non si è parlato solo di calcio ma anche di tanto altro, dagli obiettivi alla vita privata, oltre che del suo lavoro di insegnante di scienze motorie.

Di seguito la sintesi testuale del suo intervento ed un video riassuntivo del LIVE Instagram con le parti salienti dell’intervento di Emanuela Schioppo.

Come procede la quarantena?
“È difficile restare a casa per mesi interi, si fa quel che si può e cerchiamo in qualche modo di ammazzare il tempo. La mattina mi dedico alle lezioni a distanza, insegno scienze motorie e la mattina cerco di fare un po’ di teoria, provo a cucinare qualcosa, anche se l’arte culinaria non è roba mia. Mi alleno il pomeriggio o la mattina”.

Come mai hai iniziato a giocare tardi a calcio?
“Ho iniziato a giocare a calcio fin da piccola però le scuole calcio femminili erano poche e tutte lontane da casa mia. Non ho avuto la possibilità di frequentare una scuola calcio e di poter imparare i gesti tecnici che si insegnano fin da piccoli. A 17 anni ho iniziato la carriera calcistica approdando al Napoli, dove sono nata e cresciuta. È la mia unica squadra e società, ho iniziato a giocare con loro ma chissà dove smetterò”.

Qualcuno ti ha mai detto qualcosa per il fatto che da donna giocassi a calcio?
“Soprattutto da più piccola, giocando in strada, o meglio in piazza, avendo i capelli corti e sembrando un maschiaccio, ti lascio immaginare i commenti delle persone e degli altri bambini che giocavano con me. Non credevano che fossi una femminuccia, ci sono sempre stati questi pregiudizi e tante persone hanno cercato di sviarmi;, molti ritengono che il calcio sia uno sport prettamente maschile. Fin da piccola ho capito che il calcio era il mio sport, non ho sentito niente e nessuno, ho seguito il mio cuore e la mia passione”.

Porti in giro le tue compagne a scoprire le bellezze della città. Cosa ti piace di più di Napoli?
“Napoli è una città tutta da scoprire, con le sue bellezze ed essendo una città di mare ha tanto da offrire. Le porto a vedere il mare, il Vesuvio, il centro storico, i quartieri spagnoli e tutte le bellezze della nostra città. Napoli è difficile raccontarla, bisogna viverla per spiegare e vivere certe emozioni che ti trasmette. Nel tempo libero è bello essere turista della propria città”.

Hai ricoperto vari ruoli, raccontaci?
“Ho iniziato come attaccante, un ruolo che ho ricoperto per 2/3 anni, poi da 7/8 anni ho fatto il terzino ma negli ultimi anni però sono diventata difensore centrale. Il terzino – spiega Emanuela Schioppo a NapoliSoccer.NET – è un ruolo che mi è piaciuto tanto, soprattutto quando l’ho fatto in Serie A, dove le squadre erano molto forti. Non era semplice fare il terzino, devi stare attenta in entrambe le fase. Attualmente sto ricoprendo il ruolo di centrale difensivo, ho una visuale di gioco diversa e mi piace molto”.

Tanti anni al Napoli quali sono i traguardi più belli e prestigiosi?
“La promozione in A. In quegli anni esistevano quattro gironi di Serie A2, noi vincemmo il campionato e guadagnammo il passaggio in Serie A. Con il Napoli ho giocato due anni in Serie A e sono stati bellissimi. Oltre la vittoria del campionato ricordo anche la finale di Coppa Italia contro il Brescia persa in semifinale. Noi venivamo da campionati non molto belli ed è stata una bella emozione affrontare squadre forti come Brescia e Torres”.

Quando hai debuttato con la maglia azzurra?
“Ero piccina, ho esordito con Barbara Nardi a 17 anni contro il Bari. Barbara Nardi è stata uno dei miei primi mister ed ha sempre creduta in me. Appena arrivai al Napoli, approdai in Primavera e ci giocai per un anno, poi fui promossa in prima squadra. Mister Nardi aveva tanta fiducia in me, fu lei la prima a volermi in prima squadra e poi a farmi debuttare contro il Bari in Coppa Italia”.

Hai pagato il passaggio dalla Primavera alla prima squadra?
“Un po’ si, i ritmi e le persone con cui dividi gli allenamenti durante la settimana e le partite sono diversi. Mi sono confrontata con persone che mi hanno aiutato tanto, sia calcisticamente che sul piano umano. La maggior parte facevano le calciatrici già da diverso tempo ad alto livello, ho avuto modo di apprendere e rubare un po’ di mestiere da loro. Un po’ di difficoltà c’è stata però è stato un piacere. Il sogno di chi inizia nel settore giovanile e poi cresce è arrivare in prima squadra ed io ci sono riuscita in poco tempo”.

Quanto è cambiato il calcio femminile negli ultimi anni?
“Si sono fatti tanti passi in avanti soprattutto negli ultimi anni, quando ho iniziato a giocare non era come adesso. Dopo i mondiali c’è stato un boom del movimento del calcio femminile, tante bambine si sono appassionate al calcio e si sono iscritte alle scuole calcio. Purtroppo a causa di questa emergenza non sappiamo quale sarà l’evolversi di questo movimento. Speriamo che possa crescere”.

Il campionato si è interrotto nel momento peggiore per voi…
“Ad oggi ci è molto dispiaciuto non poter continuare il campionato, mancavano 7/8 partite alla fine del torneo ed eravamo prime in classifica. L’emozione più grande è vincere un campionato sul campo, quando si suda e si lotta fino all’ultimo. Ad oggi non sappiamo quale decisione sarà presa dalla federazione è tutto ancora in stand-by ed un grande punto interrogativo aleggia su di noi”.

Hai un un giocatore di riferimento cui ti spiri?
“Attualmente nel ruolo di centrale difensivo mi ispiro a giocatori come Cannavaro, Nesta e Maldini che hanno fatto la storia. Cannavaro pur non essendo fisico, è stato tra i più bravi nel suo ruolo. Anche io non sono molto alta, mi piace giocare di anticipo, anticipare l’avversario e leggere prima l’azione. Sono un po’ queste le mie caratteristiche e per questo motivo mi vedo un po’ lui”.

Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro calcistici e non?
“Sono nata nel Napoli femminile ed il mio desiderio è di terminare qui la mia carriera. Tuttavia ogni anno bisogna valutare varie situazioni. Con il Napoli vorrei arrivare il più in alto possibile, arrivare in Serie A e confrontarmi contro Juve, Milan e Fiorentina, squadre ben diverse rispetto a quando ero io in massima categoria. Mi piacerebbe vincere qualcosa con il Napoli femminile. Nel personale mi piacerebbe realizzarmi lavorativamente parlando e calcisticamente, vincendo titoli e qualcosa di importante. Sono soddisfatta della carriera che fin qui ho fatto. Ho vissuto diverse ere di questa società e squadra. È stata una scelta non andare via ed abbiamo raggiunto piccoli obiettivi, che mi hanno resa felice: la promozione, la finale di Coppa Italia, aver giocato due anni in Serie A e essermi confrontata con calciatrici importanti, che mi hanno fatto crescere. Non cambierei nulla, sono fiera e contenta di quello che ho raggiunto”.

Una parola per descriverti?
“Determinata. Ho tanti difetti che potrei elencarli fino a notte fonda tuttavia sin da piccola – conclude Emanuela Schioppo a NapoliSoccer.NET – mi sono prefissata un obiettivo e ad oggi nel bene e nel male sono riuscita a raggiungerlo. Mi definisco determinata perché se mi prefisso di ottenere una cosa ci riesco sempre”.

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