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Associazione Italiana Calciatori: sosta invernale 2019/20 Serie B

Anche per quest’anno l’AIC ha concordato il periodo di sosta invernale con la Lega Serie B. Uniformandosi ai maggiori tornei che si disputano in Europa, il campionato si fermerà dal 30 dicembre al 17 gennaio e pertanto, dopo l’ultima partita ufficiale, i calciatori potranno beneficiare di un periodo di riposo che andrà dal 30 dicembre al 7 gennaio compresi e pari a 9 giorni consecutivi durante il quale sarà vietata ogni attività agonistica ufficiale o non ufficiale, nonché di allenamento.
In alternativa, ma soltanto con l’accordo dei calciatori, la sosta potrà essere frazionata in due periodi (ad esempio 5 + 4 o 6 + 3).

Credit Photo: Ramella Fazzari Fotografia

“Il cuore in campo contro la violenza” in conferenza, ospiti Lazzari e Bonafini

Verona – Mattina interamente dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne, una serie di eventi, spettacoli e conferenze si è tenuta all’Auditorium del Palazzo della Gran Guardia a Verona, culminata con la forte e coraggiosa testimonianza di Gessica Notaro, giovane donna riminese che venne sfregiata con l’acido dall’ex fidanzato.

In rappresentanza dell’Hellas Verona Women il Club Manager Flora Bonafini e il difensore Ilaria Lazzari, che hanno partecipato alla conferenza che si è tenuta poco dopo in Sala Arazzi. Un incontro per fare il punto su un’iniziativa – “Il Cuore in campo contro la violenza” – a cui hanno collaborato, con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari opportunità, il Telefono Rosa di Verona, la Nazionale Cantanti e varie associazioni del territorio che hanno sostenuto il progetto, tra cui Progetto QuidD-HubIsolina e…

«Abbiamo voluto dimostrarci vicini a questa tematica – ha sottolineato il Direttore Generale della Nazionale Italiana Cantanti Gianluca Pecchinianche a Verona con la partita benefica dello scorso marzo. A Verona la nostra associazione, che è vicina ai quarant’anni di attività, ha scritto alcune tra le pagine più importanti e volevo ricordare la profonda collaborazione del veronese Mazzi con cui abbiamo fatto e stiamo facendo una grande attività. Grazie anche all’Hellas Verona Women noi ci siamo avvicinati a questa tematica, con raccolta fondi e, soprattutto, per sensibilizzare l’opinione pubblica. Ci chiedevamo cosa potevamo fare e, sotto la spinta anche di Ermal Meta, abbiamo deciso di avvicinarci a questo tema».

«Sono occasioni importantissime – ha dichiarato il Club Manager dell’Hellas Verona Women Flora Bonafini sembra impossibile che stiamo ancora parlando di violenza e di violenza sulle donne, ma purtroppo è una realtà di cronaca. Essere qui, con associazioni che si occupano di questa tematica, è importantissimo per l’opinione pubblica e per tutte le persone che così possono farsi un’idea di ciò che sta accadendo».

«Noi come donne e come calciatrici cerchiamo di lottare ogni giorno per i nostri diritti e per farci rispettare – ha voluto aggiungere il difensore dell’Hellas Verona Women Ilaria LazzariLa violenza va però abolita in generale nel mondo. Ho appena assistito alla testimonianza di Gessica Notaro, che è stata aggredita con dell’acido dal suo fidanzato, e personalmente ho una storia per cui un mio carissimo amico è stato aggredito con dell’acido da una ragazza. Penso che il sentimento di rabbia sia normale, lo provano tutti, l’importanza sta nell’avere la sensibilità e l’educazione di sapere dove ci si deve fermare».

Credit Photo: Hellas Verona Women

#stASKova: le risposte di Andrea alle vostre domande

Ritorna l’appuntamento con l’#Ask, l’appuntamento social dedicato alle domande e risposte tra i tifosi su Twitter e le Juventus Women. Andrea Staskova è stata protagonista dell”#Ask di oggi, anzi dello #stASKova.

L’attaccante ceca, arrivata a Torino in estate, e già autrice di un grande inizio di stagione ha raccontato i suoi obiettivi in bianconero, ha svelato la sua passione per Cristiano Ronaldo e, come da tradizione, ha cantato l’inno della Juve.

Abbiamo raccolto alcune delle sue risposte più belle. Grazie a tutti i tifosi che hanno partecipato.
L’idolo di Staskova è il numero 7 bianconero, Cristiano Ronaldo, che ha influenzato anche la scelta del suo numero di maglia. Andrea ce lo ha spiegato, anche con tanto di “SIIIIIU”

La passione per cr7

L’idolo di Staskova è il numero 7 bianconero, Cristiano Ronaldo, che ha influenzato anche la scelta del suo numero di maglia. Andrea ce lo ha spiegato, anche con tanto di “SIIIIIU”

 

GLI OBIETTIVI PERSONALI

https://twitter.com/juventusfc/status/1199708369868734465

L’INNO

La tradizione di tutti gli #Ask è quella di cantare l’inno bianconero. Come se l’è cavata Andrea?

https://twitter.com/JuventusFCWomen/status/1199708972216963074

Credit Photo: Juventus Women

Bonetti lancia la sfida alla Juve: “Siamo più tecniche, vogliamo riscattarci”

Sabato sera Juventus-Fiorentina, big match del campionato femminile.

La rivincita della Supercoppa vinta dalle bianconereA pochi giorni da Juventus-Fiorentina femminile (che si giocherà in contemporanea a Fiorentina-Lecce maschile), Tatiana Bonetti parla a Tuttosport. Ecco alcuni passaggi: “Mi auguro in una gara diversa dalla Supercoppa di un mese fa. Io e le mie compagne abbiamo una gran voglia di dimostrare quello che sappiamo fare. Ci sono appena tre punti di distacco dalla Juve, sappiamo che loro sono una squadra forte, ma noi dobbiamo giocare senza timore. Cosa abbiamo più di loro? Mi sento di dire che come squadra abbiamo una tecnica fuori dal comune anche se dobbiamo ancora indossare l’abito migliore. Ho fiducia e se riusciremo a metterle in difficoltà potremo farcela” ha detto il numero 10 viola.

Credit Photo: Arnaldo Cavallotti

Women, appuntamento a Vercelli con Juve-Fiorentina

Il big match del campionato di Serie A femminile fra Juventus e Fiorentina si gioca sabato sera.

Il teatro della sfida, con fischio d’inizio alle 20.45, sarà lo Stadio “Piola” di Vercelli.

L’ingresso per la partita sarà gratuito, e i tifosi potranno entrare allo Stadio, a partire dalle 19.45, attraverso l’ingresso di via Massaua.

Il parcheggio sarà allestito e riservato per il pubblico della partita in Piazza Cesare Battisti.

Credit Photo: Juventus Women

Trento Clarentia: l’ottima ripresa non basta per battere l’Unterland

Un Trento tanto vigile nel primo tempo, quanto propositivo nella ripresa, impatta nel derby con l’Unterland Damen non riuscendo ad andare oltre lo zero a zero. La sfrotunata punizione di Alessandra Tonelli s’infrange sulla traversa poco prima del triplice fischio e non basta ad evitare il primo pareggio stagionale delle gialloblù.

Per il derby contro l’Unterland Damen, mister Pavan conferma il consueto 4-3-1-2, riproponendo il solito pacchetto difensivo, schierando la recuperata Torresani in mezzo al campo e riconsegnando una maglia da titolare a Brunello in attacco. Come spesso accade, il derby stenta a decollare e le squadre appaiono più rigide nelle rispettive fasi di possesso palla, oltre che restie a concedere spazi alle iniziative avversarie. Per il primo e unico sussulto della prima frazione c’è infatti da attendere venti minuti, quando una sanguinosa palla persa da Rosa dà il via al contropiede altoatesino che termina con una conclusione dalla distanza, bloccata da Valzolgher in due tempi. La partita scivola poi fino al duplice fischio e le squadre rientrano negli spogliatoi al termine di una prima frazione estremamente combattuta a metà campo ma poco godibile per il numero di occasioni prodotte da ambo le parti. Lo è decisamente di più la ripresa, aperta dalla conclusione dalla distanza di Rosa che non inquadra la porta. Una manciata di minuti più tardi, uno schema su corner libera Poli al tiro che sfiora il palo con un potente destro. Il Trento cresce a vista d’occhio e prima manca di un soffio lo specchio con un’incornata di Brunello, poi manca di freddezza con un tiro strozzato di Rosa davanti al portiere. Torresani prova allora a sbloccare il derby su corner ma Cainelli fa buona guardia, così come su Rosa a tu per tu, neutralizzando la debole conclusione del trequartista trentino. L’Unterland non dà segni di reazione e, nella seconda parte della ripresa, si limita a proteggere il risultato. A due minuti dal novantesimo, Alessandra Tonelli ha sui piedi la palla dei tre punti ma la sua punizione, deviata dalla barriera, si stampa sulla traversa graziando l’Unterland. È l’epilogo di una gara estremamente combattuta che, ai punti, avrebbe probabilmente meritato di portare a casa il Trento. La classifica vede ora le gialloblù in quarta posizione e la prossima trasferta a Venezia rappresenta una preziosa opportunità per ripartire.

Photo credit: ACF Trento Clarentia

Elisabetta Bavagnoli, AS Roma: “Sconfitta da analizzare con calma”

Elisabetta Bavagnoli, allenatrice della AS Roma Femminile ha commentato a Sky Sport il match perso 4-0 contro la Juventus Women:
“La sconfitta è pesante, quando prendi quattro gol incide moltissimo nel morale, ma è una sconfitta che con un po’ più di freddezza la dobbiamo analizzare con calma. Devo necessariamente prendere degli spunti buoni che ci sono stati e poi andare a valutare le cose negative. A un certo punto nel secondo tempo non ci siamo più state, ma per 50-60 minuti siamo riuscite a reggere. Non posso non tenere conto, comunque, di un atteggiamento completamente diverso rispetto a domenica scorsa e da un primo tempo buono, che doveva però portare a un secondo tempo altrettanto buono”.

Credit Photo: Giancarlo Dalla Riva

Una certezza che si fa promessa

L’attesa era davvero grande dopo l’esaltante pareggio di Monza. Sì, l’attesa della rezione ad un pareggio che aveva riacceso tutte le speranze rossonere per la lotta al primato, e aveva restituito la sana “rabbia” agonistica per i tre punti sfumati all’ultimo per le bianconere di coach Guarino. L’attesa, quella che ti ghiaccia le mani, che prepotentemente poi è emersa al turno successivo non tanto per il big match di per sè tra due ottime squadre come Roma e Juventus, quanto per assistere con estrema curiosità e alla reazione di Madama all’indomani dell’ottima prova di forza delle rossonere di Ganz, uscite vittoriose da Vismara grazie alla prima gioia di Zigic, con un colpo di tacco vincente. Il Sassuolo dell’ex Sabatino ha resistito agli affondi del Milan per l’intero primo tempo, grazie ad un intervento di Diede Lemey su Bergamaschi e, soprattutto, ai montanti che sorridono alle neroverdi. Ma al 59′, sarà proprio lo scatto fulmineo della sette milanista e la sua incursione in area, che tanto la caratterizza, a portare le compagne in vantaggio con un assist al bacio per Zigic.
Alle 12:00, tuttavia, andava in scena il big match al Tre Fontane davanti a quasi tremila spettatori. Ci aspettava una Roma forse con più certezze, ma che viene invece ridimensionata dal dominio bianconero.La velocità scattante di Alves, pronta a bruciare nel tempo le avversarie, ha saputo far la differenza nell’aprire le danza al poker bianconero, e a prendere per mano le compagne verso il trionfo, ed invece abbiamo assistito a qualcosa di insolito.
E’ stata la testimonianza di una squadra più forte delle circostanze. Più forte delle avversità, senza la più forte in avanti, probabilmente, in questi mesi. La Juve, senza la sua punta di diamante Barbara Bonansea (rientrata ai minuti finali dopo un lungo stop per infortunio al ginocchio) ha saputo strappare il pass per la maturità. E’ pronta, anche da sola.
Le ragazze di Rita Guarino hanno saputo espugnare il Tre Fontane con determinazione, spedendo così un messaggio esplicito e ben chiaro al Milan di Ganz e a tutto il campionato: la Signora c’è, ed è lì in vetta Ma c’è soprattutto la solidità di un centrocampo che ritrova in Rosucci un punto fermo a cui affidarsi, che dalla distanza riesce a titare fuori un gol pazzesco. Il carattere bianconero non lo si scopre di certo a Roma, per quella che è stata una giornata impreziosita da un carattere da “leonesse” : testa china e si pensa a giocare, a vincere. Probabilmente i più si sarebbero lasciati travolgere da una sonora imbarcata in uno stadio bollente ma la Juventus no, sa come si reagisce e lo ha fatto nel migliore dei modi. 
Ottima anche la prestazione della solita Girelli, sempre più bomber e punto di riferimento in avanti. Così come Caruso, che si sta mostrando sempre più astro nascente di questa squadra e promessa Nazionale. Superba anche la prestazione della retroguardia, con capitan Gama che guida la retrovia e non sbaglia un intervento.

Tuttavia, anche le vittorie di Fiorentina e Inter sono state finora incoraggianti: qualità e quantità capaci di ampliare anche gli orizzonti tattici di un gioco ritrovato, facendolo diventare un elemento affidabile alla vittoria, con la capacità di “giganteggiare”  con con le proprie mattatrici in attacco, sfoggiando un repertorio sopraffino e ridonando brio alla classifica.
 Non a caso le quattro reti della Juventus a Roma, l’audace vittoria delle rossonere prima, lo sprint della Fiorentina presa per mano dalla “sua” Mauro e la rinnovata certezza dell’Inter che tenta la scalata alla classifica, la lotta alla salvezza che si sta facendo accesa col Bari che decide di “alzare la propria cresta” simboleggiante, hanno restituito al campionato un nuovo importante alto livello qualitativo e competitivo, ma anche tante altre belle certezze, segnalando uno spirito indomito, un nuovo coraggio che in Italia alla fine dei conti, non può che ripagare.
Scene, in questa giornata di campionato che hanno saputo rappresentare l’essenza dello sport e dei suoi valori: lacrime, sacrificio, aiuto e duello a colpi di minime distanze in classifica: segnali di un campionato aperto ed esaltante. Platini un giorno disse:”il calcio prolunga l’infanzia”. Frase eternamente vera, per chi racchiude i propri sogni e i propri sacrifici nella forza delle lacrime. Probabilmente il segreto di una mentalità vincente, è racchiusa tutta qui.
Il pubblico gremito ormai presente ai grandi appuntamenti, si sarà definitivamente convinto di non essere capitato ad osservare un campionato da soccorrere dall’alto del suo tifo magnetico, ma in un campionato già pronto, di eccellenza qualitativa, di donne di spessore umano e di cui ora dovrà dimostrarsi degno e di esserne l’ambasciatore per  lasciare il suo personale segno indelebile anche in questa nuova avventura bianconera. 
ll destino, sempre lui, sembra aver dato il suo primo verdetto: questo campionato non è solo è solo calcio. C’è un’Italia che si colora di diversità, che si appassiona, si unisce, ritrova un senso di appartenenza e riscopre lo sport nei suoi valori fondamentali. Niente sforbiciate o lanci da 80 metri per le ragazze di questo campionato, ma una tecnica sicuramente migliore delle precedenti stagioni, diversa da quella dei colleghi uomini. Ce ne faremo una ragione, perché quello scarto tecnico viene ampiamente compensato dalla passione.
E’ come se stessimo assistendo ad un romanzo, che parla di calcio femminile italiano e ne diviene una grande metafora dedicata a quelli che hanno la sensibilità di sognare un mondo nel quale la bellezza prevale sulla forza.
E’ un inno alla bellezza di stadi gremiti, della grazie del rispetto femminile e dell’anima, la rappresentazione dell’energia travolgente che deriva dall’insieme di armonia, coraggio e fantasia giocati per rendere vero e vincente ciò che prima non c’era. 

Tutto questo, è per chi ogni sabato o domenica che sia, non si rassegna alla deriva dell’antagonismo sempre più violento e irragionevole che, ben oltre i campi di calcio, sta investendo tutta la società.
 È un inno alle le donne eleganti, sportive e orgogliose di essere donne.
 È per chi sa che la fantasia è un’arma per cambiare la realtà.
 È una storia che, nel suo scorrere leggera e intrigante, muove a riflessioni profonde.
E’ una certezza che si fa promessa per un mondo migliore.

Chievo Fortitudo Women – Lady Granata Cittadella 1-0

Una sconfitta immeritata, le granata sono reduci da un periodo “delicato” ma hanno giocato bene: non è arrivato il gol e questo non è un particolare trascurabile… però il gruppo ha la forza e la voglia di rialzarsi. Il Cittadella deve fare a meno delle infortunate Ponte, Cacciamali e Fasoli.

Prima occasione al 13′: Rigon spizza bene su calcio d’ angolo di Baldo, Olivieri è brava a parare sul primo palo. Il pericolo vero e proprio arriva però poco dopo, quando Martani supera Toniolo ma calcia da posizione troppo larga e Schiavo spazza via. Al 22′ Baldo prova da fuori, calcia bene ma il tiro finisce alto. Risposta delle padrone di casa al 25′ con Peretti che calcia in porta direttamente da calcio di punizione, ma Toniolo devia in calcio d’angolo.

Insistono le ragazze del Mozzecane che al 32′, con la scatenata Martani, impensieriscono ancora Toniolo. Al 34′ Kastrati si destreggia, calcia da limite dell’area ma ancora una volta la conclusione è debole.
Un minuto dopo ancora Kastrati ci prova direttamente da calcio di punizione: Olivieri è brava a deviare in angolo.

Al 37′ arriva il gol del Mozzecane con Bertolotti che coglie la traversa e poi la rete su un gran assist di Martani. La reazione delle granata è veemente ma si infrange sulla traversa centrata in pieno da Rigon. Il secondo tempo si riapre con un assedio del Cittadella alla caccia del pareggio: al 2′ Zorzan si gira bene in area, calcia ma la palla resta sulla riga a causa di una pozzanghera. Al 7′ Meggiolaro fa partire un gran destro ma Olivieri manda in angolo, al
13′ Peruzzo calcia un missile terra aria che vola di poco sopra la traversa.

L’occasione giusta per il pareggio (ampiamente meritato) arriva al 16′ dagli undici metri: rigore per il Cittadella per atterraggio su Kastrati. Dal dischetto va la stessa Kastrati che però calcia a mezza altezza e si fa parare il tiro.
Il Cittadella ci crede ancora ma risulta stanco anche a causa del terreno di gioco pesante.

Ora altra sosta del campionato, si torna tra le mura amiche l’8 dicembre contro la Roma.

Credit Photo: Lady Granata Cittadella

Col Cesena arriva la vittoria

Roma – Cesena si è giocata sotto una fastidiosa pioggia, ma in campo le calciatrici giallorosse non si sono risparmiate, determinate a conquistare  i necessari tre punti in palio.

Il primo tempo è, dunque, iniziato bene con la Roma calcio femminile che cercava di imporre il suo gioco e le romagnole che cercavano di contrastarlo. Poi le ospiti son cresciute ed al 28°, complice un po’ di momentanea disattenzione della difesa giallorossa,  sono arrivate al goal con Porcarelli.

Dopo il gol la Roma calcio femminile non si è lasciata andare e, dopo i primi comprensibili istanti di smarrimento, ha reagito prima colpendo un palo clamoroso con un missile calciato da fuori area di Serena Landa,  poi arrivando al pareggio, poco minuti prima di andare al riposo, con Maila Carboni che ha raccolto un invitante cross di Ilaria Filippi.

Nel secondo tempo le giallorosse sono entrate in campo più concentrate e han concesso poco alle avversarie. Al 57° esordio in campo per la neo arrivata Jodi Ulkekul in sostituzione di una Martina Sclavo che, come al solito, aveva dato tutto.

Dopo quattro minuti altra sostituzione: lascia il Campo Felgendreher ed entra Claudia Fortunati. Mossa vincente!  Da lì a poco sarà proprio Fortunati pronta a deviare leggermente un tiro, forte e insidioso della solita Landa, che finisce in rete.  Vantaggio giallorosso e festa sugli spalti come sempre gremiti, malgrado la pioggia, di tifosi del gruppo “Romana Gente”.

Poco prima era entrata anche Conte al posto di Carboni.

A fine gara doppia ammonizione e conseguente espulsione di Filippi.

La Roma calcio femminile fino al 90° non ha concesso più nulla alle avversarie e così ha conquistato tre meritatissimi ed importanti punti per la classifica, raggiungendo il Cittadella  a quota 6. Classifica ancora però bugiarda e che stupisce, vista la qualità della squadra di Colantuoni. La risalita è ancora possibile!

Prima della gara è stato letto un messaggio per la campagna “facciamo gli uomini”.

Credit Photo: Roma Calcio Femminile

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