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PRI: chi ben comincia… PRI: chi ben comincia…

Dopo la pausa estiva la stagione calcistica della Primavera si riapre con un triangolare amichevole sul campo del Polesine, dove si affrontano la Fortitudo Mozzecane, la Governolese e la squadra modenese del S. Paolo.

Fortitudo: Perina, Mazzi, Bottigliero, Taverna, Malvezzi, Adami (cap.) G., Scarcelli, Mele A., Leon, Messetti, Croin, Schenato, Menegazzi, Panozzo, Zanca, Ferrarini.

Allenatore: Malvezzi, Mirandola.

1° partita: Fortitudo – Governolese: 3-4
Dopo il fischio d’inizio la Fortitudo appare subito determinata a cominciare la stagione con il piede giusto e già al 5′ brucia una ghiotta occasione da gol con Scarcelli che lancia filtrante rasoterra per Messetti (nuovo acquisto nel reparto offensivo), ma la punta a tu per tu con il portiere si lascia stregare e calcia a lato. Passano pochi minuti e alla caccia del primo gol stagionale Mele dribbla l’avversaria e dal limite indirizza la sfera nell’angolo, il portiere respinge ma non trattiene, Croin si avventa sulla palla ma calcia fuori a pochi passi dalla porta. La Governolese prova una ripartenza ma il capitano Adami sventa in scivolata il tiro dalla tre quarti. Al 25′ Malvezzi entra di fisico in area e scarica all’ultimo su Croin che si coordina ma centra il portiere. La Fortitudo domina il gioco, impedendo ogni tiro offensivo delle avversarie ed arrivando più volte davanti alla porta, tuttavia non riesce a mantenere la lucidità nell’azione finale. Al 32′ Croin trova Malvezzi completamente sola in area di rigore, controllo perfetto ma la conclusione vola ancora una volta in cielo. La partita si chiude sullo 0-0 e si passa ai calci di rigore; la Fortitudo beffata perde 3-4 nonostante la superiorità dimostrata nei minuti giocati.

2° partita: Fortitudo- San Paolo 2-0.
Nella seconda gara del torneo, la Fortitudo affronta il San Paolo, desiderosa di riscattarsi dopo la sconfitta. Non occorre attendere molto e al 7′ le nostre ragazze passano in vantaggio con Croin che, lanciata da Scarcelli sulla fascia, anticipa difensore e portiere e incrocia trovando la prima rete stagionale. Al 12′ ancora Croin si rende pericolosa con un uno due con Messetti che taglia fuori la difesa, il tiro a giro però sorvola la traversa. La stanchezza si fa sentire e le nostre ragazze calano di intensità e ne risentono anche le occasioni da gol. Al 20′ Messetti ,ricevuta palla su cross, controlla e prova al volo la girata, la palla accarezza la linea di porta ed esce di un soffio. Passano solo 2 minuti e le gialloblù raddoppiano con Malvezzi che a tu per tu con il portiere stavolta trova il dribbling ed entra in porta palla al piede. Al 26′ il S. Paolo tenta la rimonta e sfiora il gol: dopo una percussione sulla fascia destra, la palla arriva in centro, il tiro super angolato è intercettato dalla punta dello stesso S. Paolo che è ormai in fuori gioco quando appoggia in porta la sfera. Al 34′ la Fortitudo con Messetti sbaglia un altro gol clamoroso in un 1 vs 1 con il portiere e il risultato si chiude così sul 2-0.

Nella terza partita il San Paolo vince sulla Governolese decretando così la classifica del torneo:

  • Fortitudo Mozzecane
  • San Paolo
  • Governolese

La Fortitudo si aggiudica la coppa del torneo iniziando con il sorriso la nuova annata. Il lavoro da fare è ancora molto, la squadra deve infatti trovare la propria armonia di gioco e la perfetta forma fisica, ma chi ben comincia…

Credit Photo: Fortitudo Mozzecane

A tu per tu con… Michele Ardito, il timoniere nerazzuro

Il 3 luglio scorso è una data che verrà sicuramente ricordata nella storia dell’Atalanta Mozzanica. In quel giorno inizia ufficialmente l’”Era Ardito”, viene infatti ufficializzato l’arrivo sulla panchina nerazzurra del nuovo tecnico milanese che sostituirà così il partente Elio Garavaglia. E’ un’estate particolare, l’estate dell’arrivo nel calcio femminile di Milan e Roma (oltre le già presenti Juventus, Fiorentina, Sassuolo e Chievo) e due potenze di questo calibro sono destinate a riscrivere gli equilibri del nostro campionato. Sparisce il Brescia che ripartirà dall’Eccellenza e con esso le grandi attese per i derby tra rondinelle e nerazzurre. La società deve scegliere a chi affidare il compito di guidare una squadra profondamente mutata, ricca di giovani e di scommesse. La scelta cade su Michele Ardito, lunga esperienza nel maschile in tutte le categorie, fresco di un’avventura sulla panchina del Como (lega pro) come secondo del tecnico ex calciatore dell’Atalanta Fabio Gallo. L’Atalanta Mozzanica scommette su mister Ardito e lui sposa il progetto nerazzurro.

Mister, lei è uno dei volti nuovi di questa stagione. Può raccontarci la sua carriera fino ad oggi?

“ Ho iniziato giocando all’oratorio e via via sono arrivato fino alla C, purtroppo ho giocato poco a causa di un infortunio di cui porto ancora i segni e per il quale ho dovuto smettere. Nonostante questo però non ho mai perso la grande passione per il calcio e appena tolte le scarpe con i tacchetti ho avuto subito la possibilità di indossare la tuta ed entrare in una società, la Snam Metanopoli di San Donato Milanese, come allenatore in seconda degli allievi regionali. Da lì è incominciata la mia carriera. L’anno dopo ho fatto sempre il secondo, ma negli juñores. La svolta è stata durante quel campionato: l’allenatore nella seconda parte del torneo fu costretto a lasciare per problemi fisici e così mi ritrovai la squadra in mano. Da lì mi son sempre più innamorato di questo mestiere. L’anno seguente diventai allenatore degli allievi e successivamente ho cominciato a girare di categoria in categoria passando attraverso diverse società, fino ad arrivare al Como in Lega Pro, come secondo di mister Fabio Gallo ed infine in D nel Varese.”

Qual è stato il momento che ricorda con più soddisfazione di tutta questa trafila?

“Mi viene quasi naturale dire il periodo in Lega Pro, nel quale ho potuto toccare con mano la realtà vera del professionismo. Io credo che chiunque si cimenti in questo lavoro dovrebbe avere la fortuna di provare un’esperienza nei professionisti, perché in quel mondo ho imparato cosa sia il perfezionismo e ho visto tanti aspetti di una società di calcio che purtroppo nei dilettanti molto spesso non si vedono. Dal punto di vista professionale però penso alla vittoria del campionato allievi con il Peschiera Borromeo, dopo della quale siamo andati alle fasi regionali arrivando tra le prime quattro. Ricordo sempre volentieri anche un’esperienza a Barcellona in un torneo internazionale con i giovanissimi regionali della Maccallese, al quale partecipavano 67 squadre e dove siamo arrivati tra le prime tre.”

Lei è milanese doc, quindi la domanda è scontata: Milan o Inter?

“Nessuna delle due, sono juventino da sempre. D’altronde quando ero ragazzo io la Juve di Trapattoni era la squadra più forte di tutte. “

Allora la prossima domanda me l’ha servita su un piatto d’argento: è un allenatore alla Trapattoni, alla Lippi o stile Allegri?

“Caratterialmente mi sento più vicino ad Allegri, per quella sua caratteristica di cercare sempre il compromesso nelle situazioni e di stemperare i toni. In campo però sono un tipo viscerale alla Trapattoni per intenderci. Sotto l’aspetto dell’eleganza invece vorrei assomigliare di più a Lippi.”

E dal punto di vista tattico?

“Da quel punto di vista mi sento più vicino agli allenatori emergenti come Gattuso, Simone Inzaghi o Gianpaolo. Fare il Guardiola allenando il Manchester City è una cosa, ma dover costruire tutto dalle fondamenta senza avere la qualità delle grandi squadre è sicuramente più difficile ed ammiro questi allenatori giovani che stanno mettendoci molto del loro per cercare di creare una realtà calcistica.”

Dopo tutte queste esperienze arriva infine l’avventura nel calcio femminile. Innanzi tutto com’è nato il contatto con l’Atalanta Mozzanica?

“Nasce dall’amicizia con Marco Sacco, l’allenatore dei portieri, con il quale avevo già in passato lavorato e con il quale siamo rimasti in contatto. Un giorno mi parla di questa nuova esperienza che va ad iniziare incuriosendomi e successivamente ha continuato a parlarmi bene di questo mondo proponendomi di provare ad allenare nel femminile. Il caso ha voluto che proprio l’Atalanta Mozzanica l’estate successiva era alla ricerca di un allenatore. C’è stata una prima telefonata e poi in seguito ci siamo risentiti con la società e infine ho accettato di diventare l’allenatore delle nerazzurre. I dirigenti mi hanno fatto una buonissima impressione, da subito molto disponibili, mi hanno dato carta bianca nella gestione della squadra.”

Come è stato questo primo mese di lavoro?

“Ottimo, mi sono trovato molto bene. Le ragazze hanno dimostrato subito tanta voglia di imparare e di mettersi a disposizione, pur dovendo cambiare metodologia di allenamento. Con la società è difficile non andar d’accordo perché sono persone semplici che ti mettono a tuo agio. Mi sento come se fossi qui da molto più tempo.”

Come si presenta quest’Atalanta ai nastri di partenza del campionato 2018-’19?

“E’ una squadra molto cambiata rispetto a quella dello scorso anno. Sono andate via tante giocatrici di categoria e questo ha creato molta curiosità attorno a questo undici che è tutto da scoprire. Affronteremo squadre forti più avanti di noi atleticamente, ma questo non deve essere un alibi: quando si scende in campo e la palla comincia a rotolare lì conta la voglia che hai di giocare a calcio, la fame che hai, la qualità che hai, la determinazione e poi in seguito viene tutto il resto. Io sono fiducioso. Quando ho accettato di prendere in mano una squadra femminile per me era già una scommessa che però mi sento di aver già vinto poiché mi trovo bene in questo mondo, non sto riscontrando particolari difficoltà e questo grazie anche ad un bel gruppo che sta nascendo. Devo essere fiducioso, pur sapendo che sarà un campionato dove dovremo soffrire. L’anno scorso c’era una squadra più competitiva forse, ma questo non vuol dire per forza più forte. Era una squadra con certi nomi e certe credenziali che questa non ha ancora, ma che può ottenere lavorando sodo. In fondo se delle giocatrici sono andate via da qui per andare in squadre più titolate è stato anche possibile perché sono diventate qualcuno grazie ai campionati giocati con questa maglia.”

La battaglia tra FIGC e LND non accenna a diminuire. Ora la palla è tornata alla Federazione e il campionato sembra che finalmente avrà un suo inizio. Come vive un addetto ai lavori questa situazione?

“La viviamo male perché noi dobbiamo fare un sforzo notevole per far sì che le ragazze si concentrino sulle partite e sul campionato, ma non avendo certezza di quello che accadrà è normale che si crei una certa ansia. Noi vogliamo giocare, sentire l’odore del campo, misurarci con l’avversario e quindi non è il massimo lavorare così. E’ una situazione che non dovrebbe neanche esistere.”

Credit photo: Mozzanica

Il Tavagnacco ‘versione 2018/19’ si presenta

Lunedì 17 settembre nello showroom della Moroso

Lunedì 17 settembre alle 17.30, nello showroom della Moroso, in via Nazionale 60, a Tavagnacco, ci sarà la presentazione alla stampa della stagione 2018/19 del Tavagnacco calcio femminile.
Un appuntamento organizzato per svelare le novità della stagione: le nuove maglie, i nuovi sponsor, il nuovo staff tecnico. Il campionato comincerà il 22 settembre (il Tavagnacco esordirà in casa contro l’Orobica Bergamo), con la compagine gialloblu iscritta per il 18esimo anno consecutivo nella massima serie del calcio femminile.

Alla presentazione interverranno il presidente del Tavagnacco Roberto Moroso, il vicepresidente Domenico Bonanni, l’allenatore Marco Rossi, il direttore sportivo Vincenzo Zangrando, alcune giocatrici e i rappresentanti degli sponsor che hanno scelto di appoggiare il progetto gialloblu.

Seguiranno un brindisi e (per chi avrà piacere di fermarsi) la presentazione della squadra e del vivaio del Tavagnacco, con l’intervento delle calciatrici della Primavera, delle Giovanissime e delle Esordienti.

Credit photo: Tavagnacco Femminile

Alessia Gritti: “Le sensazioni sono positive, al bottagisio si respira positività”

Il futuro del ChievoVerona Valpo è in mani sicure. In una nuova annata caratterizzata da profondi mutamenti, il sodalizio clivense ha deciso di consolidare le proprie certezze, per ripartire con ancora più entusiasmo ed ambizione nel movimentato mare della Serie A femminile. Uno dei pilastri dell’undici di mister Diego Zuccher rimane Alessia Gritti, guardiana dei pali gialloblù, reduce da una proficua prima stagione con la maglia scaligera. Un fastidioso infortunio al dito della mano ne ha condizionato sino a qui la preparazione, ma la salita del recupero è ormai terminata e il portiere bergamasco è pronto a guidare nuovamente la retroguardia del Chievoverona. «La riabilitazione procede molto bene – esordisce Gritti – sto recuperando alla grande e non vedo l’ora di ritornare in campo per dare di nuovo il mio contributo alla causa. Le sensazioni in questo inizio di stagione sono indubbiamente positive, qui al Bottagisio si respira una grande positività e pian piano la squadra sta affinando tutti i meccanismi che mister Zuccher ci sta proponendo settimanalmente. I nuovi innesti hanno avuto un bell’impatto nello spogliatoio, amalgamandosi perfettamente nel gruppo, creando così una nuova alchimia indispensabile per il proseguo della stagione. L’intento societario per questa nuova annata è chiaro: provare a migliorare la sesta piazza conquistata nello scorso campionato, una sana ambizione che deve sempre legarsi al rispetto delle nostre origini, un attaccamento alla storia del Valpo a cui teniamo tutti davvero molto». Il vento del cambiamento spira forte sul calcio femminile italiano. Lo scorso venerdì 7 settembre è arrivata l’ufficialità tanto attesa da tutto il movimento: è definitivo il ritorno di Serie A e B sotto l’egida della FIGC. Un grande passo per un mondo rosa del pallone che allarga così sempre più i propri confini di crescita. «Sono contenta che questa vicenda abbia avuto un epilogo felice – prosegue il numero uno clivense – una riforma che favorirà indubbiamente lo sviluppo del nostro sistema e che mi auspico possa aumentare la competitività del nostro calcio in ambito nazionale e soprattutto internazionale. Proprio a livello europeo ieri sera sono scese in campo Juventus e Fiorentina: l’auspicio di tutti è che queste due compagini riescano ad andare più avanti possibile in Champions, conferendo lustro al nostro Tricolore». Alla prima, subito l’Everest. Il calendario ha consegnato il più temibile degli esordi al ChievoVerona Valpo: sabato 22 settembre Gritti e compagne sono attese a Vinovo proprio dalla Juventus, campione d’Italia in carica. Un battesimo di fuoco che però non spaventa l’ambiente gialloblù. Si andrà infatti a Torino senza alcun tipo di timore reverenziale: «Esordire in campo del genere, contro una squadra come la Juve è indubbiamente un fattore stimolante – conclude il portiere ex Mozzanica – siamo consapevoli della caratura delle nostre avversarie, ma allo stesso tempo conosciamo le nostre qualità. Che sia la prima o l’ultima della classe, sul piatto ci sono sempre tre punti: crediamoci sempre, fino in fondo».

Credit photo: Chievo Verona Valpo

Paris Saint Germain e Lione a punteggio pieno nel campionato francese

La massima serie del campionato francese, la D1, è iniziata da un paio di settimane ed in queste primissime fasi Lione e Paris Saint Germain sono le uniche due squadre a punteggio pieno, con 6 punti ciascuna. Il Lione comanda anche la classifica marcatori, ai primi due posti infatti ci sono Amel Majiri e Ada Hegerberg, rispettivamente con 3 e 4 reti.
Il Lione, vincitore delle ultime edizioni della UEFA Champions League, continua a convincere anche nel campionato francese con una larga vittoria contro il Soyaux per 4 a 0.
Il Paris Saint Germain è riuscito in una facile vittoria nella seconda giornata, dove ha incontrato il Paris FC mettendo in scena il derby parigino. La vittoria è andata al PSG, che ha trionfato con un largo 5 a 1 contro le rivali.

Credit Photo: Pagina Facebook PSG Féminines

Qualificazioni europee: l’Italia batte anche la Romania, sarà decisivo il match con la Spagna

A Leganes arriva il secondo successo nelle qualificazioni europee per la Nazionale Femminile di Futsal che, dopo il 6-1 rifilato all’esordio alla Polonia, batte 8-2 la Romania e si porta momentaneamente in testa alla classifica del Gruppo 1 insieme alla Spagna. Sarà quindi decisivo l’ultimo match tra le Azzurre e le padrone di casa, che sabato (ore 19) si contenderanno il primo posto che vale l’accesso alla Fase finale in programma il prossimo febbraio.

Con la Romania l’Italia ha vita facile, segna otto reti con sette diverse marcatrici, e passa in vantaggio dopo appena 14 secondi grazie al rigore trasformato da Bruna Borges Da Silva e concesso per un atterramento in area ai danni di Roberta Giuliano. Cinque minuti più tardi arriva il raddoppio ad opera di Federica Belli, poi all’11’40” Sofia Luciani sfrutta al meglio l’assist di Arianna Pomposelli mettendo a segno il 3-0. A chiudere virtualmente la pratica nel primo tempo è il capitano Ersilia D’Incecco, che al 13’ firma il quarto gol.

Analogo il copione nella ripresa, con le Azzurre che si portano sul 5-0 a 36 secondi dal fischio d’inizio grazie alla prima rete nel torneo di Nicoletta Mansueto. L’Italia allunga con Giuliano e Pomposelli, ma la Romania ha una reazione d’orgoglio e a cavallo tra il 29’ e il 33’ accorcia le distanze prima con Raduc e poi con Barabasi. A tre minuti dallo scadere Giuliano con una conclusione dal limite dell’area realizza la sua doppietta personale e fissa il risultato sull’8-2.

Credit photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Verso il Mondiale: ufficializzate le amichevoli con Svezia e Germania

Terminato il cammino nelle qualificazioni a Francia 2019 con la sconfitta indolore in casa del Belgio, la Nazionale Femminile prosegue il suo percorso di avvicinamento al Mondiale francese affrontando in amichevole Svezia e Germania, che al pari dell’Italia hanno staccato il pass per la Coppa del Mondo dopo aver vinto i rispettivi gironi.

Le Azzurre ospiteranno la Svezia martedì 9 ottobre (ore 18.15) allo Stadio ‘Giovanni Zini’ di Cremona, mentre sabato 10 novembre (ore 16) se la vedranno con la Germania allo Stadio ‘Bremer Brücke’ di Osnabrück. Negativo il bilancio dei precedenti per l’Italia, sotto sia con la Germania (5 vittorie, 8 pareggi e 15 sconfitte) che con la Svezia (3 vittorie, 4 pareggi e 14 sconfitte): gli ultimi confronti risalgono alle gare del girone del Campionato Europeo di Olanda 2017, quando tedesche e svedesi passarono a braccetto ai quarti di finale, mentre l’Italia chiuse al quarto posto in classifica il Gruppo B dopo le sconfitte per 2-1 con Russia e Germania e nonostante il successo per 3-2 nell’ultimo incontro con la Svezia.

Credit photo: FIGC – Federazione Italiana Giuoco Calcio

Serie C, ecco i calendari

Il Dipartimento Calcio Femminile ha ufficializzato i calendari del campionato di Serie C 2018/2019. La neonata competizione partirà il prossimo 14 ottobre, con calcio d’inizio alle ore 14.30,e si concluderà il 28 aprile 2019. Le prime classificate dei quattro gironi disputeranno tra di loro due gare spareggio. Le vincenti saranno promosse in B, le perdenti effettueranno un ulteriore sfida con la quartultima e terzultima della Serie B, in gare uniche su campi neutri. Gli accoppiamenti saranno determinati tramite sorteggio.

Serie C – Calendari Gare 2018/2019 (in formato Excel) (61 KB)

Credit photo: LND – Lega Nazionale Dilettanti

Fiorentina Women’s – Fortuna Hjørring, bis trionfale

Il Fortuna Hjorring non ha avuto proprio ‘fortuna’ nel sorteggio trovandosi davanti lo spauracchio Fiorentina Women’s, ma le danesi arrivano a Firenze con spirito di rivalsa e mettono un grande impegno nella gara. La Fiorentina dimostra, però, di avere qualcosa in più rispetto alle danesi sia come organizzazione di squadra sia anche come individualità. La partita giocata dalle ragazze viola è perfetta e le danesi riescono a mettere in campo solo una piccola predominanza sterile, nel secondo tempo, che porta ad un solo tiro che impensierisce veramente la difesa viola. La partita finisce con la vittoria bissata, ora ci sarà il ritorno ma la Fiorentina Women’s vista stasera ci fa ben sperare nel bis più importante.

Stephanie Ohrstrom: Inizia la gara con una presa sicura da calco d’angolo cosa che rassicura l’intero reparto difensivo. Viene impegnata, poi, per cose che per lei rappresentano ordinaria amministrazione come interventi su calcio d’angolo e tempestive uscite sui piedi delle avversarie. Il primo vero ed unico intervento lo fa con una grande parata su tiro della quasi ex Franssi. Saracinesca. 7,5.

Alia Guagni: Nel primo tempo non abbiamo visto la solita spinta di Alia sulla fascia, ma forse ci aveva abituati male o forse rispettava solo le indicazioni di Cincotta. Non dimentichiamo che il capitano è reduce da un intervento che l’ha tenuta ferma per un po’. Un secondo tempo di altro tenore per il capitano che, oltre a lottare in difesa con grinta e determinazione, torna a galoppare con costanza sulla fascia. In una di queste incursioni propizia il raddoppio di Ilaria Mauro, ma gran merito del gol è proprio suo. Suo è anche un gran colpo di testa su angolo di Vigilucci che fa gridare al gol, ma la palla sfiora il palo. Capitan coraggio. 8.

Laura Agard: È uno dei volti nuovi e dimostra di avere grande personalità, sicurezza e un talento naturale per il gioco aereo, un po’ meno, però, nell’impostazione del gioco. La gara della francese è caratterizzata da puntuali anticipi e innumerevole palloni respinti di testa nella sua area dove domina. Sicura. 7,5

Alice Tortelli: Inizia contratta e si fa saltare netto da Olar, ma ce Agard che veglia dietro, e pian piano Alice acquista sicurezza e non commette altri errori. Si nota per una bella chiusura su Tamires nel secondo tempo. In crescendo. 7

Davina Philtjens: Altro volto nuovo, il suo primo tempo è sulla stregua di quello della collega di fascia: a parte qualche corsa è rimasta un po’ sulle sue. Il secondo tempo, al contrario di Guagni, si mantiene sui livelli del primo anche se con qualche incursione in più e qualche buon intervento difensivo, con le buone o con le cattive. Altalenante. 7

Lilyana Ivanova Kostova: Volto nuovo per la Fiorentina ma non per la serie A, la bulgara fa un esordio strepitoso al Franchi facendosi apprezzare per un gran tiro all’incrocio, lo stesso colpito la scorsa stagione da Vigilucci, che sicuramente evoca fantasmi nella testa delle danesi, ma il portiere Seabert, lo scorso anno in panchina, ci arriva con un grande intervento in angolo. Gioca quasi sempre di prima e con grande classe sveltendo così la manovra gigliata ed è lei a servire la palla a Mauro che la bomber viola trasforma in oro. Lilyana dimostra, però, di non avere solo talento ma anche senso tattico e spirito di abnegazione. La troviamo dappertutto a pressare e rilanciare, fino a salvare sulla linea un gol che sembrava già fatto per le danesi. È uno spettacolo di alta scuola il suo controllo palla e ancor più quando duetta ed entra in sintonia con Tatiana Bonetti, altro talento cristallino viola. Nel secondo tempo viene sostituita inaspettatamente, ma forse il tecnico ha voluto farla rifiatare, non si tratta certo di una bocciatura la sua. Impressionante. 8

Alice Parisi: Si tratta anch’ella di un volto nuovo, non per la Fiorentina, ma per la Champions League, l’anno scorso purtroppo mancava per l’infortunio che tutti conosciamo e quindi ci teneva tanto a questa gara. Alice non si mette in mostra con giocate spettacolari, peraltro nelle sue corde, ma è presente in ogni zona del campo e lotta su ogni pallone. La vediamo liberare di testa nella sua area e sempre di testa impensierire il portiere danese. Si danna l’anima su tutti i palloni alternando spada a fioretto, come in un bel colpo di tacco in piena azione, ed arrivando anche al tiro pur senza fortuna. Irriducibile. 7,5

Stephanie Breitner: Altro nuovo elemento della Fiorentina, la tedesca è apparsa forte nella fase difensiva, di contrasto e recupero palla ma meno nella fase tattica e di costruzione del gioco. Alcune cose dovranno essere aggiustate nel tempo. Alterna buoni interventi ad altrettanti svarioni. Rivedibile. 6,5

Tatiana Bonetti: Un primo tempo di sacrificio per Tatiana che si fa vedere solo per un bel filtrante per Clelland che viene però anticipata dall’uscita del portiere danese Seabert. Nella ripresa la si rivede danzare sulla palla e stabilire ottimi dialoghi e suggerimenti per le compagne ed in particolare per Alia Guagni. Da uno di questi suoi raffinati lanci nasce l’azione del raddoppio viola. Sembra invece ancora da perfezionare l’intesa con Clelland con due dai e vai proposti dalla scozzese e sbagliati da Tatiana. Presente. 7,5

Lana Clelland: Erano diversi i volti nuovi nella Fiorentina stasera ed uno di questi era proprio la scozzese che mostra di essere una giocatrice di razza da come lotta e come difende il pallone. Il suo impatto sulla gara non è stato però determinante come avrebbe voluto, anche se gioca comunque bene e risulta volenterosa e propositiva non sbagliando nessun pallone, salvo forse il regalo ricevuto dalla retroguardia danese che Lana sciupa con un tiro fiacco che restituisce praticamente la palla al portiere. Affidabile. 7,5

Ilaria Mauro: Non gioca moltissimi palloni ma quelli che tocca li trasforma in oro. Il primo gol realizzato è puro spettacolo, Ilaria riceve la palla da Kostova e si gira in un microsecondo scagliando la palla all’incrocio maledetto, si tratta dello stesso su cui si infilo il gran gol di Vigilucci dell’anno scorso. Il suo secondo gol è altrettanto bello, da centravanti vero, per senso di posizione e opportunismo, come un falco si avventa sulla deviazione di Seabert sul tiro di Guagni scagliando la palla sulla rete. Tocco di Mida. 8,5

Greta Adami: Entrata al 55’ al posto di Kostova e si vede poco salvo un tentativo di agganciare al limite dell’area un passaggio di Mauro dalla fascia e per un tiro provato da fuori area con facile parata di Seabert. Presente. 7

Patrizia Caccamo: Entrata al 65’ al posto di Clelland non ha molto tempo a sua disposizione ma si fa notare per i suoi soliti dribbling secchi con cui salta spesso l’avversaria di turno per sfornare cross al centro. Attiva. 7

Valery Vigilucci: Entrata all’83’ al posto di Bonetti. Non giudicabile. S.V.

Cincotta: Ha studiato molto bene la squadra avversaria, che conosceva già dalla passata stagione, mettendo in campo una formazione molto compatta e funzionale. Una partita tatticamente perfetta quella impostata dal mister che si alzava spesso dalla panchina per richiamare le ragazze all’ordine. Tra le novità ci sembra di aver colto il desiderio di far battere i calci d’angolo con traiettorie ad uscire dalla porta: Kostova di destro a destra e Bonetti di sinistro a sinistra rispettivamente del fronte di attacco viola. Professionale. 8.

Terna arbitraleAl contrario della gara del Franchi della passata stagione tra le due formazioni, la terna arbitrale croata, diretta da Ivana Martinčić, si è ben comportata giudicando tutte le situazioni di gioco in maniera corretta. Perfetta. 7.

Fortuna Hjorring: Una menzione per Sanni Maija Franssi risultata la più pericolosa delle danesi, suo un gran tiro parato da Ohrstrom.

Credit Photo: ACF Fiorentina Women’s

Atalanta-Mozzanica: 2 a 2 finale a Milano contro l’Inter

Le bergamasche, dopo il Milan affrontano in amichevole l’altra formazione meneghina per antonomasia, ossia l’Inter delle ex Locatelli e Cappelletti. La formazione capitanata da Regina Baresi milita nella cadetteria, ma sin dalle prime battute mostra una buonissima condizione atletica e ottima disposizione tattica. Le ospiti,prive delle infortunate Lazzari, Rizzon e Re, passano in vantaggio dopo tre minuti con una bella azione orchestrata da Marchesi e finalizzata da Pellegrinelli, abile a superare un’avversaria e a battere l’estrema difendente locale. L’Inter però reagisce immediatamente trovando subito il pareggio all’8′. La gara vive di grande equilibrio, entrambe le squadre si danno da fare, ma scarseggiano le occasioni da goal. Le bergamasche premono alla ricerca del secondo goal che però non arriva.

Nella ripresa mister Ardito dà spazio a tutte le riserve e le atalantite perdono le quadrature per un attimo. Ne approfitta la squadra locale che trova al 13′ la rete del vantaggio. Le bergamasche cercano di recuperare il risultato attaccando con insistenza, ma le nerazzurre milanesi sono brave a chiudere i varchi. A cinque minuti dal termine Fusar Poli di testa su calcio d’angolo di Stracchi trova finalmente il guizzo per infilare la porta avversaria e riagguantare il pareggio. A fine gara mister Ardito applaude comunque l’impegno da parte delle sue: “La cosa che mi premeva in assoluto era vedere dei miglioramenti rispetto alla gara col Milan e dal punto di vista atletico abbiamo sicuramente fatto dei passi in avanti. Certo partire con 3 assenze importanti come Re, Rizzon e Lazzari mi ha complicato le cose, poi nella ripresa ho voluto dar spazio a tutte. Avevo chiesto alle ragazze di rimanere ordinate in campo e lo hanno fatto. Le grandi hanno dato una mano alle più piccole e questo è un aspetto importante perché dimostra quanto questo gruppo sia unito. Siamo tutt’ora un cantiere aperto e dobbiamo lavorare ancora molto, ma ho visto l’impegno e per me questa è la cosa più importante.”

Credit photo: Mozzanica

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