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Prosegue la preparazione in vista del doppio impegno con le qualificazioni europee

Prosegue a Novarello la preparazione della Nazionale Femminile, pronta a riprendere il cammino nelle qualificazioni al Campionato Europeo 2017 a oltre cinque mesi di distanza dal successo ottenuto a fine ottobre in Repubblica Ceca.
Seconde in classifica nel Gruppo 6 a quota 6 punti, le Azzurre affronteranno sabato 9 aprile a Biel (ore 17.30) le padrone di casa della Svizzera, prime con 6 lunghezze di vantaggio sull’Italia anche in virtù del netto successo (3-0) conseguito nello scontro diretto dello scorso 24 ottobre al ‘Dino Manuzzi’ di Cesena.
Martedì 12, invece, la squadra di Antonio Cabrini ospiterà l’Irlanda del Nord a Reggio Emilia (ore 18), in una sfida che farà da prologo ad un altro importante appuntamento per il calcio femminile, la finalissima della Women’s Champions League in programma allo Stadio ‘Città del Tricolore’ il prossimo 26 maggio.
Le 22 Azzurre convocate dal Commissario tecnico si alleneranno anche domani a Novarello – doppia seduta – e giovedì, dopo l’allenamento del mattino, partiranno per Biel.

L’elenco delle convocate
Portieri: Laura Giuliani (Colonia), Katja Schroffenegger (Sudtirol Damen Bolzano), Sabrina Tasselli (Riviera Romagna);
Difensori: Elisa Bartoli (Mozzanica), Sara Gama (Brescia), Elena Linari (Brescia), Federica Di Criscio (AGSM Verona), Aurora Galli (Mozzanica), Raffaella Manieri (Bayern Monaco);
Centrocampisti: Daniela Stracchi (Mozzanica), Marta Carissimi (AGSM Verona), Martina Rosucci (Brescia), Alia Guagni (Fiorentina), Barbara Bonansea (Brescia), Patrizia Caccamo (Fiorentina), Alice Parisi (Graphistudio Tavagnacco), Valentina Cernoia (Brescia);
Attaccanti: Melania Gabbiadini (AGSM Verona), Valentina Giacinti (Mozzanica), Daniela Sabatino (Brescia), Ilaria Mauro (Turbine Potsdam), Cristiana Girelli (Brescia).

Staff: Capo delegazione: Barbara Facchetti; Commissario Tecnico: Antonio Cabrini; Segretario: Elide Martini; Assistente tecnico: Rosario Amendola; Coordinatore: Stefano D’Ottavio; Preparatore atletico: William Botter; Preparatore dei portieri: Cesare Cipelli; Medico: Alessandro Carcangiu; Fisioterapista: Roberto Cardarelli; Magazziniere: Emanuele Esposito.

Nella foto: il centrocampista del Brescia Martina Rosucci in azione contro la Svizzera nella gara di andata giocata ad ottobre a Cesena

Azzurrine battute all’esordio dalla Spagna, l’Europeo si allontana

Inizia in salita il cammino della Nazionale Under 19 Femminile, sconfitta 3-0 dalla Spagna nel match d’esordio della Fase Elite del Campionato Europeo disputato a Hobro (Danimarca). Tra le favorite per il titolo, la nazionale guidata da Pedro Lopez è passata in vantaggio al 19’ con Garcia e ha trovato il raddoppio al 15’ della ripresa con Garrote per poi fissare il risultato sul 3-0 in pieno recupero grazie alla rete di Hernandez.
“La Spagna è più forte di noi – ammette il tecnico Enrico Sbardella – non a caso è arrivata in finale nelle ultime due edizioni dell’Europeo e insieme alla Germania è la nazionale leader a livello giovanile. Hanno grandi capacità a livello tecnico, sulle seconde palle arrivano sempre prima e hanno maggior malizia rispetto a noi. Alla mia squadra non ho nulla da rimproverare, le ragazze hanno lottato e dispiace solo aver subito il terzo gol quando la partita era già finita”.
Resta anche il rammarico per la prima vera occasione della partita, capitata al 3’ sui piedi di Martina Lenzini e per l’1-1 sfiorato in apertura di ripresa dalla neo entrata Costanza Razzolini. “Il 3-0 è una punizione eccessiva – sottolinea il tecnico – ma hanno meritato la vittoria e non credo avranno difficoltà a vincere il girone”.
Giovedì con le padrone di casa della Danimarca (ore 17 a Hobro) sono d’obbligo i tre punti per continuare a sperare nella qualificazione: “Dobbiamo pensare a ricaricare le batterie – avverte Sbardella – e a vincere le ultime due partite per cercare di passare il turno come migliore seconda”.

Programma, risultati e classifica del Gruppo 4 della Fase Elite dell’Europeo
1ª Giornata (5 aprile)
Spagna-ITALIA 3-0
Danimarca-Irlanda del Nord (ore 15.45 – Viborg)
Classifica: Spagna 3 punti, ITALIA, Danimarca e Irlanda del Nord 0
2ª Giornata (7 aprile)
Danimarca-ITALIA (ore 17 – Hobro)
Spagna-Irlanda del Nord (ore 13 Skive)
3ª Giornata (10 aprile)
ITALIA-Irlanda del Nord (ore 15 – Viborg)
Danimarca-Spagna (ore 15 – Skive)

N.B. Le vincenti dei 6 gruppi e la migliore seconda classificata tenendo conto dei risultati ottenuti contro le prime e le terze si qualificheranno per la Fase Finale in programma in Slovacchia dal 19 al 31 luglio

Regina Baresi: L’Inter, un sogno! Papà mi fa innervosire perché …

Regina Baresi – figlia di Beppe e nipote di Franco -, intervistata dai microfoni di “Inter Channel”, parla del rapporto tra calcio maschile e femminile. Inoltre, spazio anche a una chicca sul rapporto tra lei, il padre… e l’Inter
SOGNO INTER E SAN SIRO – Parola a Regina Baresi, stella dell’Inter Femminile: «Piano piano sembra che anche il mondo maschile si stia avvicinando al calcio femminile, abbiamo iniziato con le più piccoline e speriamo che piano piano si arrivi anche a noi. Da quando ho iniziato a giocare a calcio gioco in questa squadra, non ho mai cambiato, il sogno di far parte dell’Inter è grande. A volte mio padre mi dà consigli, non tanti perché poi mi fa venire il nervoso perché dice che gioco male, a volte sì e a volte no. Speriamo anche noi di poter giocare in uno stadio così importante».

Calcio femminile in Italia, eppur si muove

Negli ultimi 365 giorni il calcio femminile ha avuto molti sviluppi dal punto di vista mediatico e organizzativo. Partiamo da quest’ultimo. Tavecchio l’aveva detto quando è stato eletto presidente della Figc che avrebbe aiutato il movimento rosa ad espandersi e a diventare professionistico come i maggiori stati europei (Francia, Inghilterra e Germania). Tavecchio appena salito in poltrona dichiarò che ogni club maschile a partire dalla stagione 2015/2016, ossia quella attuale, doveva dar vita alla categoria under 12 femminile e ogni anno aumentare di categoria in modo da poter arrivare alla creazione di una prima squadra femminile.
Questo è stato possibile, in primis grazie alla riforma che consente a ogni club maschile di rilevare il titolo di un club femminile. Questa riforma ha dato modo all’Acf Firenze, che da tempo aveva raggiunto l’accordo con la Fiorentina dei Della Valle, di far diventare la prima squadra e la primavera Fiorentina Woman’s. I Della Valle hanno dato il via a una nuova speranza per tutto il movimento tant’è che squadre come Empoli, Hellas Verona , Chievo, senza dimenticare il Bari, il Bologna e il Cesena hanno iniziato collaborazioni con le squadre femminili: Agsm Verona, Fimauto Valpolicella, Castelfranco, Riviera di Romagna, Pink Bari e Bologna. Ma queste sono solo alcune delle tante squadre maschili che hanno aperto al mondo in rosa.
Va però ricordato che il numero uno della Figc non sempre è stato favorevole al calcio femminile. Quando era ancora il presidente della Lega nazionale dilettanti dichiarò che le donne che giocavano a calcio erano handicappate per poi essere costretto a una surreale correzione: “Si pensava che le donne fossero handicappate rispetto al maschio, ma abbiamo riscontrato che sono molto simili”.
Tavecchio non è stato l’unico a fare commenti poco carini sul calcio femminile. Il suo successore alla guida dei Dilettanti, Felice Belolli, poco tempo fa dichiarò: «Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche». Frase che gli è costata quattro anni di inibizione.
Dal punto di vista mediatico il calcio femminile si è diffuso grazie a trasmissioni come Mercoledi in Rosa, Passione Calcio, Professione Calcio che ogni settimana trasmettono una partita in diretta, o alla neonata Quelli che il Calcio, trasmissione della Rai che ogni settimana dà visibilità al calcio femminile.
In Campania, il calcio riservato alle donne stenta a decollare anche se le squadre sono molte. La Salernitana di patron Lotito ha iniziato una collaborazione con la Real Salernitana che milita nel campionato regionale di Serie C. Anche il Napoli di De Laurentis nell’ultimo mese ha annunciato la creazione dell’Under 12 Femminile affidata a Salvatore Esposito ex allenatore della rappresentativa Under 15 femminile. La strada è ancora lunga, ma siamo sicuri che in un futuro qui prossimo il calcio femminile in Italia avrà la sua importanza.

Clara Bagnasco, Ludos Palermo: Il calcio? È l’unica cosa che mi da forza

Continua il nostro percorso di conoscenza nella Ludos Palermo. Questa settimana è il turno di Clara Bagnasco, difensore classe 1996, che da cinque stagioni onora la maglia della sua Palermo. Per la giocatrice che ha iniziato, come tutte, a giocare per strada è tempo do dedicarsi alla maturità, ma nel suo futuro si vede nel mondo del calcio.

Ciao Clara ci racconti brevemente la tua carriera calcistica?
Ho iniziato a giocare in strada all’età di 7 anni e nelle scuole. Intorno ai 17 anni sono entrata a  far parte della Ludos, dove milito da quasi cinque anni disputando tre campionati si serie B e uno di Serie C. 

Di recente avete festeggiato il ritorno in Serie B. Ci racconti i momenti belli e quelli brutti, ovviamente se ci sono stati, di questa stagione?
Come in tutte le cose ci sono momenti belli e brutti. Il momento brutto, sicuramente, quando abbiamo pareggiato con il Misilmeri, tra quelli belli sicuramente il ritorno in Serie B.

Per te cosa rappresenta giocare in serie B e portare in giro per il sud la maglia della Ludos?
Portare la maglie della Ludos in giro e farla conoscere è una cosa molto importante per me. Significa rappresentare Palermo.

Che voto dai alla tua stagione?
Alla mia stagione darei un bel 7.

Ora che il campionato è terminato a cosa si dedicherà Clara?
Mi dedico a studiare. Quest’anno sono di maturità, ma tra qualche giorno inizieremo un piccolo torneo alla Panormus.

Il tuo sogno nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è di continuare a giocare a calcio. È l’unica cosa che mi da forza.

La redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia Clara Bagnasco per averci concesso tale intervista e auguriamo a lui e alla Ludos i migliori successi.

Nazionale Under 16 Femminile: domani l’esordio con la Danimarca nel torneo UEFA in Inghilterra

La Nazionale Under 16 Femminile è arrivata a Loughborough, nella contea inglese del Leicestershire, dove domani (ore 16 locali, le 17 italiane) farà il suo esordio con la Danimarca nel Torneo internazionale UEFA. Nel pomeriggio la squadra guidata da Massimo Migliorini scenderà in campo per sostenere la prima seduta di allenamento in terra inglese e domattina effettuerà la rifinitura.

Giovedì 7 aprile è in programma il secondo match con le padrone di casa dell’Inghilterra (ore 13 locali, le 14 italiane) e sabato le Azzurrine affronteranno la Repubblica Ceca (ore 12 locali, le 13 italiane) nell’ultimo incontro del torneo.

L’elenco delle convocate
Portieri: Roberta Aprile (Pink Sport Time), Giulia Cascapera (Real So Cal USA), Camilla Forcinella (AGSM Verona);
Difensori: Ginevra Costantino (Reggiana), Elena Crespi (Villa Cortese), Maria Luisa Filangeri (Nebrodi), Nadine Nischler (Nurnberg), Francesca Quazzico (Pink Sport Time), Martina Sclavo (Res Roma);
Centrocampisti: Bianca Bardin (Vicenza), Margherita Cirri (Fiorentina), Marem Ndiongue (Femminile Catania), Valentina Puglisi (San Bernardo Luserna), Angelica Soffia (AGSM Verona);
Attaccanti: Sara Baldi (Mozzanica), Veronica Benedetti (Graphistudio Tavagnacco), Federica Cafferata (Ligorna), Anita Coda (Real Meda), Margherita Giubilato (Padova Femminile), Benedetta Orsi (Reggiana).

Staff. Capo delegazione: Patrizia Recandio; Allenatore: Massimo Migliorini; Segretario: Aldo Blessich; Preparatore atletico: Franco Olivieri; Preparatore dei portieri: Gianluca Foglia; Medico: Pierpaolo Rota; Fisioterapista: Andrea Mangino; Magazziniere: Franco Turco.

Fase Elite dell’Europeo. Azzurrine pronte all’esordio contro la Spagna

Conclusa la preparazione a Roma, la Nazionale Femminile Under 19 ha raggiunto ieri la Danimarca dove è in programma, da martedì 5 a domenica 10 aprile, l’Elite Round del Campionato Europeo. Dopo la qualificazione alla Fase Finale dell’Europeo conquistata nei giorni scorsi dalle Nazionali Under 19 e 17 Maschili e dall’Under 17 Femminile guidata da Rita Guarino, le Azzurrine di Sbardella vanno a caccia di un prestigioso ‘poker azzurro’.
A Viborg, sede del ritiro, la squadra è scesa in campo per l’ultimo allenamento prima dell’esordio in programma domani (ore 13) a Hobro contro la Spagna. La Nazionale tornerà ad Hobro anche il 7 aprile (ore 17) per la seconda sfida con le padrone di casa della Danimarca, mentre l’ultima gara del girone con l’Irlanda del Nord si disputerà il 10 aprile (ore 15) a Viborg. Le vincenti dei 6 gruppi e la migliore seconda classificata si qualificheranno per la Fase Finale in programma in Slovacchia dal 19 al 31 luglio.

L’elenco delle Azzurrine convocate per la Fase Elite dell’Europeo
Portieri: Francesca Durante (Fiorentina), Alessia Piazza (Lugano), *Amanda Tampieri (San Zaccaria);
Difensori: Lisa Boattin (Brescia), Elena Pisani (Bocconi Milano), Federica Rizza (Mozzanica), Alice Tortelli (Fiorentina), Marta Vergani (Real Meda);
Centrocampisti: Federica Cavicchia (Luzern), Manuela Giugliano (Mozzanica), Martina Lenzini (Brescia), Marta Mascarello (Cuneo), Sara Mella (Permac Vittorio Veneto), Flaminia Simonetti (Res Roma);
Attaccanti: Gloria Marinelli (Grifo Perugia), Martina Piemonte (San Zaccaria), Costanza Razzolini (Fiorentina), Annamaria Serturini (Brescia), Valery Vigilucci (Fiorentina).
*resta in gruppo come riserva

Staff: Capo delegazione: Fiona May; Tecnico: Enrico Maria Sbardella; Assistente allenatore: Elena Proserpio Marchetti; Segretario: Sabrina Filacchione; Preparatore atletico: Simone Mangieri; Preparatore dei portieri: Claudio Del Ciello; Medico federale: Antonio Ponzo; Magazziniere: Riccardo Vitale; Tutor: Andrea Nicolò e Giorgio Orlando.

Il programma dell’Under 19 Femminile nella Fase Elite dell’Europeo in Danimarca
5 aprile Spagna-ITALIA (ore 13 – Hobro)
7 aprile Danimarca-ITALIA (ore 17 – Hobro)
10 aprile ITALIA-Irlanda del Nord (ore 15 – Viborg)

“Azzurre per un giorno” a Novarello, dove la squadra prepara il doppio match europeo

Il centro Sportivo di Novarello, dove la Nazionale Femminile sta preparando i prossimi due impegni di qualificazione al Campionato Europeo contro la Svizzera (sabato 9 aprile) e l’Irlanda del Nord (martedì 12), ha ospitato ieri 40 giovani calciatrici di età compresa tra gli 8 e i 14 anni e provenienti da Juventus FC, Torino FC, Novara Calcio, Alessandria Calcio, San Bernardo Luserna CF ed ACF Alessandria. Le bambine hanno avuto così la possibilità di trascorrere indimenticabili momenti con la Nazionale Femminile.
Questa edizione di ‘Azzurre per un giorno’, il format della FIGC che ha come obiettivi principali la promozione e lo sviluppo del Calcio Femminile e la conoscenza ed il consolidamento dei valori legati alla maglia azzurra, è una ‘special edition’ dedicata alla UEFA Women’s Champions League, e costituisce una delle tappe di percorso lungo la strada che conduce verso la Finale che si disputerà presso lo Stadio Città del Tricolore di Reggio Emilia il prossimo 26 maggio.
La manifestazione è partita con la consegna della maglia azzurra accolta da grandi sorrisi, per poi procedere con la visione dell’allenamento delle ragazze della Nazionale. Una volta conclusa la seduta di allenamento, le giovani calciatrici si sono divertite direttamente sul campo con una serie di esercizi e partitelle.
La giornata è stata poi scandita da vari momenti di aggregazione, tra i quali l’aperitivo analcolico e il pranzo assieme alle Azzurre. Una volta superata l’iniziale emozione, le “Azzurre per un giorno” hanno potuto scattare foto e selfie con le ragazze della Nazionale, chiedere autografi ed entrare in confidenza.
Dopo il pranzo, gli staff tecnici, le Azzurre e le giovani calciatrici si sono spostate in aula.
In questa occasione le bambine hanno potuto dare libero sfogo alla propria curiosità con domande mirate per le ragazze della Nazionale e per il commissario tecnico Antonio Cabrini, che ha raccontato la propria esperienza di Campione del Mondo 1982 e quella alla guida della Nazionale Femminile. Tra le domande più coraggiose, quella relativa alle emozioni che si provano a partecipare ad un Campionato Europeo, emozioni che tutte le Azzurre in sala si sono augurate di vivere presto.
A conclusione dell’iniziativa, l’inno di Mameli e la consegna degli attestati di partecipazione: il tutto in linea con i principali obiettivi del format, ovvero la promozione e lo sviluppo del Calcio Femminile e la conoscenza e il consolidamento dei valori legati alla maglia Azzurra.

L’elenco delle convocate
Portieri: Laura Giuliani (Colonia), Katja Schroffenegger (Sudtirol Damen Bolzano), Sabrina Tasselli (Riviera Romagna);
Difensori: Elisa Bartoli (Mozzanica), Sara Gama (Brescia), Elena Linari (Brescia), Federica Di Criscio (AGSM Verona), Aurora Galli (Mozzanica), Raffaella Manieri (Bayern Monaco);
Centrocampisti: Daniela Stracchi (Mozzanica), Marta Carissimi (AGSM Verona), Martina Rosucci (Brescia), Alia Guagni (Fiorentina), Barbara Bonansea (Brescia), Patrizia Caccamo (Fiorentina), Alice Parisi (Graphistudio Tavagnacco), Valentina Cernoia (Brescia);
Attaccanti: Melania Gabbiadini (AGSM Verona), Valentina Giacinti (Mozzanica), Daniela Sabatino (Brescia), Ilaria Mauro (Turbine Potsdam), Cristiana Girelli (Brescia).

Staff: Capo delegazione: Barbara Facchetti; Commissario Tecnico: Antonio Cabrini; Segretario: Elide Martini; Assistente tecnico: Rosario Amendola; Coordinatore: Stefano D’Ottavio; Preparatore atletico: William Botter; Preparatore dei portieri: Cesare Cipelli; Medico: Alessandro Carcangiu; Fisioterapista: Roberto Cardarelli; Magazziniere: Emanuele Esposito.

Il tesseramento sportivo

Quali sono i requisiti per essere considerati tesserati e in cosa consiste effettivamente il tesseramento sportivo?
Il tesseramento è l’atto con cui gli atleti aderiscono ad una determinata federazione sportiva con l’obbligo di soggiacere alle disposizioni  inserite nei regolamenti e statuti della medesima federazione. Solitamente, il tesseramento alla federazione avviene per il tramite di una società sportiva, in altri casi può sussistere il tesseramento diretto alla federazione.
Attraverso il tesseramento si entra ufficialmente  nel sistema sportivo e tale atto derivano tutta una serie di diritti e doveri. Nel gioco del calcio, il tesseramento è disciplinato dall’art. 36 e ss. delle N.O.I.F.
Occorre chiarire che  il tesseramento non è riservato esclusivamente agli atleti, nel contesto le calciatrici, ma coinvolge anche dirigenti federali e sociali, nonché gli arbitri ed i tecnici.
Per quanto concerne il tesseramento dei calciatori (e delle calciatrici), il procedimento inizia con la richiesta sottoscritta dall’atleta inviata alla Federazione, attraverso la società per cui si presterà la propria attività, su appositi moduli forniti dalla relativa Lega di competenza.  Il deposito della suddetta richiesta è il momento in cui inizia a decorrere il tesseramento.
Dal lato società, esistono dei limiti al tesseramento di giocatrici. Facendo espresso riferimento al calcio dilettantistico ed in particolare a quello femminile le società possono tesserare un massimo di due calciatrici extracomunitarie ed illimitatamente le calciatrici comunitarie, comprese le atlete italiane provenienti da Federazione estera.
Trattando nello specifico la figura della atleta, ma ciò vale anche nel calcio dilettantistico maschile,  è importante notare che con il tesseramento si genera un obbligo particolarmente importante, il cosiddetto “vincolo sportivo”, ossia una limitazione alla libertà contrattuale della sportiva, la quale è in un certo senso “succube” della società.
A seguito della celebre sentenza Bosman (15.12.1995) il vincolo per i calciatori professionisti è stato definitivamente abrogato, permettendo agli atleti di accasarsi in società diverse una volta concluso il contratto con il proprio club.
Per il dilettantismo e quindi anche per il calcio femminile, la situazione, almeno in Italia è differente. Infatti se prima la atleta era vincolata a vita ad una società ora viene fissato un limite di età oltre il quale la giocatrice può svincolarsi. Tali limite è diverso in ogni sport, nel calcio è di 25 anni.
Si è discusso e si discute tuttora molto della legittimità di tale vincolo, in quanto se è vero che esso costituisce una limitazione per l’atleta, è anche vero che esso rappresenta una tutela per i club minori che investono sui giovani. Tuttavia non si deve  pensare che tale vincolo sia insuperabile come dimostrano i numerosi trasferimenti tra club di giocatori/giocatrici di età inferiore ai 25 anni. Ciò è possibile grazie all’istituto dello svincolo, che consente appunto di sciogliere anzitempo il vincolo sportivo.
Delle ipotesi di svincolo  parleremo nel prossimo articolo.

Cristiano Novazio
Avvocato in Milano, Esperto di Diritto Sportivo
www.dnlaw.it

La motivazione: un approccio orientato al compito e un approccio orientato al risultato

In base alle scelta dell’orientamento motivazionale si possono identificare le caratteristiche che definiscono gli atleti che scelgono un approccio orientato al compito e quelli che si cercano il risultato.
Per gli atleti che definiscono degli obiettivi di prestazione possiamo osservare che:
• Scelgono compiti che hanno un livello moderato di sfida;
• Continuano ad impegnarsi anche dopo che vivono un insuccesso poiché motivati intrinsecamente;
• Interpretano il risultato positivo/negativo delle loro prestazioni in termini di impegno sufficiente/insufficiente;
• Considerano il successo come dovuto a fattori motivazionali e all’impegno individuale e/o collettivo;
• Sono estranei ad atteggiamenti quali desiderio di barare o dare un’immagine di sé migliore di quella reale.
Gli atleti invece orientati al risultato, presentano le seguenti caratteristiche:
• Interpretano i risultati negativi in termini di impegno insufficiente solo se hanno molta fiducia nelle loro abilità;
• Scelgono obiettivi facili da ottenere e che consentono di avere la certezza di raggiungere il risultato sperato se si stimano poco;
• Riducono il loro impegno e ridimensionano l’importanza del compito da svolgere se si trovano nella condizione di affrontare compiti che valutano troppo difficili e che non gli consentono di ottenere il successo. In questo modo il risultato eventualmente negativo non potrà influenzare negativamente la fiducia in sé;
• Ritengono che il loro successo sia determinato dal proprio livello di abilità e dal talento di base posseduto.

Dr.ssa Angela Proto
Psicologa, Psicoterapeuta, Psicologa Dello Sport
Ipnotista, Esperta Di Training Autogeno e Tecniche di Rilassamento
FB psicologaravennaangelaproto

www.psicologaprotoangela.com

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