Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 5162

“Allena-Menti: Diamo un calcio ai pregiudizi!”: il progetto della SSD Minerva Milano

L’esigenza di recuperare e veicolare alcuni valori educativi dello sport, teoricamente e praticamente fondati, sta diventando sempre più importante ed è una richiesta che, a livello di età, è sempre più precoce. I contesti educativi di riferimento, come scuola e famiglia, potrebbero allora essere terreno fertile per interventi di promozione di uno sport sano, portatore di abilità e valori utili per la vita. Inoltre che lo sviluppo motorio sia intrinsecamente connesso allo sviluppo psichico è un’evidenza ampiamente studiata e dimostrata già dalla fine degli anni ’40 grazie ai contributi di diverse discipline che hanno portato dalla nascita della psicomotricità. Essa ha da sempre considerato il corpo come base essenziale della conoscenza di sé e della realtà circostante; il movimento e l’azione contribuirebbero alla strutturazione di importanti processi emotivi, sociali e cognitivi e ne sarebbero a loro volta influenzati. Un corpo, dunque, non separabile dalla mente nei processi di sviluppo e di costruzione della propria identità.

Un tentativo in questa direzione è stato promosso dalla Società Dilettantistica Minerva, società calcistica operante nella città di Milano. Essa gestisce, al momento, tre squadre di calcio femminile (categoria “pulcine” e “allieve” partecipanti al campionato CSI e serie C di campionato FIGC) ed un’altra relativa al progetto “TUKIKI”,che si rivolge a ragazzi e ragazze con disabilità intellettiva. In Italia, sono state stimate in oltre 20 milioni le persone di tre anni e più che dichiarano di praticare uno o più sport con continuità (24,4%) o saltuariamente (9,8%), ma dati ISTAT riportano che in circa il 35% della popolazione giovanile italiana, con un picco nella fascia d’età 13-14 anni, abbandonerebbe precocemente lo sport.

In collaborazione con psicologi e studenti di Psicologia e Scienze Motorie, la società Minerva ha svolto, da Ottobre a Maggio 2018, un progetto chiamato “Allena-Menti: diamo un calcio ai pregiudizi!”rivolto alle classi di terza, quarta e quinta elementare di quattro scuole della zona 2 della città di Milano. Le classi coinvolte sono state 20, per un totale di circa 480 bambini. Il progetto ha avuto, come obiettivo, quello di utilizzare lo sport, in questo caso il calcio, per promuovere abilità sociali ed emotive e come mezzo di integrazione e abbattimento di stereotipi. E che così, in quattro incontri, i ragazzi e le ragazze, insieme hanno avuto la possibilità di svolgere esercizi e giochi legati al calcio, che avevano come obiettivi quelli di favorire l’integrazione tra i generi femminile e maschile, esplorare e potenziare le capacità espressive/comunicative, educare al movimento, stimolare la collaborazione e la fiducia.

Gli esercizi sono stati seguiti da veri e propri momenti di discussione in cui i bambini hanno avuto modo di sviluppare riflessioni su quanto fatto e di condividerle con operatori e compagni. Un momento di discussione e di confronto molto importante, ad esempio, ha riguardato il concetto di disabilità e della possibilità di fare sport in presenza di problematiche di questo tipo. Le riflessioni prodotte dai bambini, in molte circostanze sono state sorprendenti e hanno delineato l’esigenza di un ambiente sportivo in grado di far vivere delle esperienze di questo tipo. E’ emersa in moltissime circostanze la gioia per essere andati tutti d’accordo o la tristezza quando la focalizzazione sul risultato aveva portato a discussioni; la felicità di poter giocare tutti insieme senza distinzioni di genere e la curiosità verso la diversità e le diverse modalità di approccio allo sport; la libertà nel fare un’attività gradita o nuova senza la pressione esterna.

Gli esperti si sono interrogati su quali fossero le abilità specifiche connesse alla pratica di diversi sport e generalizzabili alla vita di tutti i giorni. La base è il concetto di life skills, con il quale ci si riferisce a molteplici abilità fisiche, cognitive, comportamentali che possono aiutare la persona a vivere la vita in maniera migliore e a gestirne le richieste e le sfide (Jones, 2012). In ambito sportivo si parla di sport skills per riferirsi a quelle abilità apprese ed utilizzate durante gare e allenamenti e che facilitano la pratica delle specifiche discipline, potenziando abilità a seconda del contesto specifico. Si può dunque passare dalle sport skills alle life skills? Secondo alcuni autori, come Larson (2000),le attività strutturate di aggregazione giovanile (tra cui, per l’appunto, lo sport), permetterebbero difare esperienza e di apprendere diverse life skills.

Che lo sport sia un mezzo importante per i giovani, allora, è un’evidenza teorica e pratica molto forte. L’esigenza di passare dall’evidenza a programmi mirati che possano promuovere questo tipo di mentalità a partire dalle fasce d’età più delicate, è evidenziata dalla riuscita di interventi di questo tipo.

Le società sportive stesse hanno l’importante possibilità e responsabilità di farsi mezzo e veicolo di promozione e di “incastrare” un pezzo importante nel puzzle del sistema educativo, collaborando in questo senso con altre istituzioni, come scuola e famiglia.


Info e contatto Francesca Gargiulo
– Responsabile progetti Educativo-Sportivi per SSD Minerva Milano, segreteriasportiva.mimi@gmail.com

Un ringraziamento per la stesura dell’articolo a Marianna Bottiglieri – Psicologa dello Sport.

Martina Angelini, A.S. Livorno Calcio: “… sono fiduciosa per il futuro del calcio femminile in Italia …”

Martina Angelini, nata a Livorno il 28/5/1978 è la responsabile della Scuola Calcio Femminile dell’A.S. Livorno Calcio, la società del presidente Aldo Spinelli. Martina è una giornalista che da oltre 20 anni segue il calcio femminile e, ai microfoni di Eurosport, ha commentato 3 mondiali, 3 europei e 10 finali di Champions League femminile e negli ultimi europei giocati in Olanda ha seguito con particolare attenzione le azzurre. Il calcio femminile è, da sempre, la sua vera passione. Lo scorso anno è stata chiamata dalla FIFA come giurato italiano del FIFA Best Player.

Ciao Martina, parlaci a grandi linee del tuo lavoro come responsabile della Scuola Calcio Femminile dell’A.S. Livorno.
Questo impegno è nato tre anni fa quando la FIGC obbligò le squadre professionistiche ad avere una squadra di Calcio Femminile o in alternativa una scuola calcio per le bambine. Fui chiamata dal Livorno Calcio, all’epoca in serie B, dato la mia presenza ventennale nell’ambiente e la mia esperienza biennale, a Roma, nell’ufficio stampa della Divisione Calcio Femminile della FIGC, quando era presidente Padovan. La società della mia città mi contattò e mi piace ricordare l’approccio, mi dissero: “Siamo obbligati a farlo, ma facciamolo bene!”. Perché potevamo fare anche il minimo indispensabile per non prendere le multe, invece la società prese la cosa seriamente concedendo alle bambine gli stessi privilegi dei maschi. Niente quote da pagare, abbigliamento sportivo gratuito e allenamenti nello stesso centro sportivo dei maschi, con a disposizione medici, fisioterapisti, psicologa, tutor scolastico e tanto altro.

Il tuo Livorno parteciperà alle final four della Danone Cup (Firenze, Coverciano 16/17 giugno) insieme a Inter, Roma e Torino, e non è la prima volta. Che emozioni ti dà questa avventura?
L’anno scorso è stata una cosa inattesa perché per noi era la seconda partecipazione e arrivare alle final four è stata una cosa inaspettata, pensavo fosse stato un miracolo. Fu un’esperienza incredibile perché ci siamo trovate a Coverciano contro Juve, Milan e Roma e tra l’altro pareggiammo all’esordio contro il Milan. Il torneo lo vinse la Juve, ma è ovvio noi siamo piccoline e abbiamo delle bimbe che non sono selezionate e arrivare a quelle fasi finali fu veramente un miracolo. Quest’anno abbiamo vinto la prima fase superando anche la Fiorentina, la Lucchese e poi superando anche la seconda fase e il mio primo pensiero è stato ‘siamo state fortunate’, ma poi riflettendo mi sono detta ‘sì, ma ripetere l’impresa due anni di fila forse possiamo anche prenderci dei meriti, vuol dire che stiamo lavorando bene’. Quest’anno siamo la mina vagante di queste final four e partiamo da outsider. In ogni modo se anche arriviamo di nuovo quarte va bene lo stesso. Perché sappiamo perfettamente quanto sono attrezzate le altre ed essere lì è già per noi una grande soddisfazione e, male che vada, potremo sempre vantarci per un altro anno di essere la quarta squadra d’Italia in questa categoria. Ricordiamo che il Livorno era in Lega Pro in questa stagione e, anche se ha ottenuto la promozione in serie B, alle final four della Danone Cup ci saranno tre società di serie A e noi di Lega Pro. E la cosa che mi fa più piacere è che la società è contenta di questo risultato e ci tiene in grande considerazione: per fare un esempio, lo scorso anno ci siamo allenate accanto alla Berretti, allenata da Marco Nappi, che ha vinto lo scudetto. Dopo ogni gara vinta dai ragazzi andavo a complimentarmi con Marco e lui mi rispondeva “Sì, grazie, ma voi quando avete le finali?”

Il calcio femminile è in una fase di grande crescita, ma anche di grande travaglio, Giuseppe Cesari presidente del Brescia Femminile riferisce che la società non si iscriverà alla prossima serie A. Qual è il tuo pensiero in proposito?
Io purtroppo negli ultimi vent’anni ho visto tantissime società blasonate sparire, la più grande sorpresa fu quella della Torres la società più titolata d’Italia. Io tra l’altro ho lavorato un anno in Sardegna e so che là le difficoltà sono doppie a partire dalle trasferte. Ora un Brescia che dice non riusciamo ad andare avanti dopo un secondo posto in campionato e una finale di Coppa Italia, una squadra tra le più grandi negli ultimi anni, è sintomo che qualcosa si deve cambiare. Al momento in cui sono entrate in gioco le società professionistiche, qualcuno ha detto che questo è un problema per le piccole e da una parte è vero, però se vogliamo, non dico raggiungere il livello dell’estero perché ci vorranno ancora degli anni, ma magari avvicinarci il calcio maschile e le società professionistiche ci servono. Purtroppo il Brescia non ha avuto alle spalle il sostegno della società maschile che negli ultimi anni ha avuto qualche problemino essa stessa non facendo delle stagioni esaltanti. Anche l’anno scorso in occasione della partita di Champions il Brescia CF non fu aiutato e gli fu negata anche la possibilità di giocare allo stadio di Brescia. Un vero peccato perché il presidente Cesari è una persona seria. Insomma io credo che il calcio femminile in Italia debba guardare e anche copiare quello che è stato fatto all’estero. In ogni modo, forse per la prima volta, sono fiduciosa per il futuro del calcio femminile in Italia perché l’anno scorso e quest’anno noi abbiamo fatto il torneo under-12 in cui erano iscritte 70 squadre, calcolando una media di 15 bambine per squadra arriviamo a circa mille nuove iscritte e tra queste tra qualche anno usciranno sicuramente 15-20 elementi fortissime che permetteranno di fare una nazionale ancora più forte.

A proposito di nazionale, venerdì 8 giugno al Franchi di Firenze, ore 20:45, l’Italia femminile affronta il Portogallo alla ricerca dei 2 punti mancanti per la qualificazione a Francia 2019, in un momento in cui il calcio maschile ha fallito questo obiettivo, credi che partecipare al mondiale possa essere una ulteriore spinta per il calcio femminile?
Io credo che lo sia a prescindere da quello che fa il maschile, perché i due eventi non sono in contemporanea e tra un anno nessuno si ricorda più.

Sì, d’accordo, intendevo una piccola molla in più per il femminile: ‘noi ci siamo, voi no!’
Sì, ci sta, però tra un anno occorre che quelli che hanno notato le donne sì e gli uomini no poi la seguano la nazionale femminile. Credo che tornare al mondiale dopo 20 anni possa essere un risultato incredibile e comunque sarà frutto di un lavoro e di un percorso programmato. Sono completamente d’accordo sulla scelta di Milena Bertolini come CT per un motivo semplice, io ho avuto ottimi rapporti con tutti i CT per motivi di lavoro da Facchin a Carolina Morace, poi Ghedin e infine Cabrini. Il problema principale di un allenatore che non conosce già l’ambiente è quello che occorre ricominciare tutto daccapo, mi ricordo, per esempio, Ghedin, un tecnico bravissimo e precisissimo, che andava a vedere le partite di serie B e serie C quando il livello era oggettivamente troppo basso per una nazionale, ma lui voleva giustamente conoscere e capire, in questo modo però si perdeva del tempo perché doveva fare degli esperimenti, Milena è arrivata e non aveva bisogno di fare esperimenti perché conosceva già tutto, dall’ambiente alle ragazze.

Nel calcio femminile sei diventata una figura importante pur non avendo calcato i campi di gioco, hai qualche rimpianto da questo punto di vista?
Io non sono mai stata una giocatrice, salvo qualche partita a calcetto con gli amici, quando ero piccola a Livorno non c’erano squadre femminili per le bambine e non c’era ancora l’abitudine di far giocare le bambine coi maschietti, e non nascondo che un po’ di rimpianto ce l’ho per questo, alle mie bimbe infatti dico sempre voi oggi siete fortunate. In un certo senso invidio tantissimo queste bambine che hanno la possibilità di allenarsi e di vivere in una realtà professionistica, sarebbe stato il mio sogno. In questo momento davanti a me ci sono le bimbe che si allenano con l’allenatrice che è bravissima e si chiama Laura Teodori che ha giocato nel Livorno e nel Pisa sia in serie A che in serie inferiori. Anche lei dice che alla loro età non ha avuto i privilegi che le bimbe hanno ora, ciò deve far capire loro che devono fare sacrifici per sfruttare al massimo questa opportunità. 

Ringraziando Martina Angelini e l’AS Livorno per la disponibilità, porgiamo un sincero augurio per il proseguimento della sua carriera da parte mia e di tutto lo staff di Calcio Femminile Italiano.

 Credit Photo: Martina Angelini (nella foto insieme al “partner” di Eurosport Federico Zanon)

Un cognome, una garanzia per l’Orobica: Cristina e Luana Merli

All’apparenza sorelle di sangue, nella realtà solo grandi compagne e giocatrici di calcio. Cristina e Luana Merli sono due goleador di razza che in questa stagione 2017/18 insieme hanno realizzato ben 53 reti che hanno contribuito alla promozione in Serie A dell’Orobica Calcio Bergamo.
Luana classe ’87, arriva a negli Sharks nel 2014, dopo un passato nel Villa Valle. Per lei la carriera ha visto un allontanamento dai campi da calcio, ma la passione ha prevalso per poi tornare a giocare.
Cristina invece anno 95′, nel suo palmares vi sono le società di Brescia Calcio Femminile, Franciacorta e dal 2015 la società bergamasca. Ad Aprile è stata convocata in Azzurro con la Nazionale Femminile Under 23, una grande soddisfazione per una carriera che ha visto due rotture del legamento crociato.
L’Orobica ottiene la Serie A: vi aspettavate questo successo già dall’inizio?Cristina: No non mi aspettavo questo successo, soprattutto dopo le prime due sconfitte e il periodo difficile di inizio stagione sembrava un sogno ormai irraggiungibile.
Luana: Non mi aspettavo questo successo, ero anche titubante sul fatto di arrivare tra le prime 3, all’inizio non è stato facile in quanto abbiamo avuto due sconfitte, ma poi piano piano siamo riuscite a ritornare alle vittorie trovandoci seconde per poi passare prime e da lì l’unico obiettivo era quello di vincere e insieme ci siamo arrivate!
Insieme avete realizzato 53 gol. Il gol più bello della stagione?
Cristina: Non ne ricordo uno in particolare, sicuramente i 4 gol fatti contro il Milan ladies per l’importanza che aveva quella partita e per l’avversario che avevamo di fronte sono uno dei ricordi più belli di quest’anno.
Luana: Il gol più bello è il 53º esimo quello dei playoff che ci ha permesso di approdare in Serie A. Ma se devo pensare ad un gol nel corso campionato, il più bello è stato quello contro l’Inter che emotivamente mi ha dato una carica in più.
Dato lo stesso cognome, molti pensano siate sorelle. Com’è il vostro rapporto dentro e fuori dal campo?
Cristina: In realtà abbiamo lo stesso cognome ma non siamo sorelle, siamo molto amiche. Sia in campo che fuori andiamo d’accordo e abbiamo un rapporto molto speciale.
Luana: Premetto che non siamo sorelle ma è come se lo fossimo in quanto abbiamo legato molto anche fuori dal campo, quindi giocare insieme mi viene molto più facile, ci capiamo, ci conosciamo nel nostro gioco e soprattutto quest’anno nei momenti più difficili ci siamo aiutate e sostenute a vicenda
Come mai avete iniziato a giocare a calcio?
Cristina: Ho iniziato perché i miei amici visto che ero bravina mi volevano a giocare con loro e allora da lì ho iniziato nella squadra del paese e non ho più smesso.
Luana: Ho iniziato a giocare all età di 6 anni all’oratorio del mio paese, in parte a casa mia c’era un campetto di calcio che i miei amici frequentavano spesso quindi ho provato anche io. Da lì guai, se non ci fosse il calcio nella mia vita impazzirei
Come vi aspettate il prossimo anno di Serie A e Serie B con la riforma dei Campionati? Riforma è andava fatta o troppo drastica?
Cristina: Sicuramente saranno due campionati di alto livello, sia in A che in B ci saranno realtà importanti con giocatrici molto valide, per cui saranno sicuramente combattuti e molto avvincenti. Le riforme per i campionati sicuramente hanno portato a novità non da poco con pro e contro al seguito sia per le società che per le ragazze.
Luana: Il prossimo anno ci sarà un livello tecnico e atletico molto alto sia in A che in B. La riforma ha velocizzato tutti i tempi e fatto entrare le squadre professionistiche nel mondo femminile che fino a due anni fa non conoscevano. La riforma andava fatta senza perdere le realtà femminili esistenti e storiche, è un vero peccato perdere squadre e strutture con vissuti come il Brescia, è come se il calcio femminile non avesse più la sua storia e fosse un nuovo calcio che inizia dallo scorso anno.
Previsioni sulla prossima stagione?
Cristina: Speriamo di far una bella stagione e di toglierci delle belle soddisfazioni sia personali che di squadra.
Luana: Per la prossima stagione bisogna lavorare sodo su tutto perché non sarà semplice, ovviamente vorrei puntare sulla salvezza
Un saluto ai tifosi che vi hanno sostenuto e a chi ha creduto in voi! 
Cristina: Un grazie ai nostri tifosi per averci seguito e per averci sostenuto ovunque.
Abbiamo vissuto un sogno ed è stato bello ed emozionate avere loro al nostro fianco. 
Luana: Ringrazio tutti i tifosi che ci hanno sostenuto, che hanno creduto in noi, che ci hanno seguito in questo fantastico percorso, un grazie ai dirigenti e staff per averci fatto arrivare fin qui e un grazie al settore giovanile che ha sempre creduto in noi soprattutto alle bambine piccole perche’ per loro noi siamo come dei super eroi.
Un grande ringraziamento alle atlete Cristina e Luana Merli per la disponibilità dell’intervista. Auguriamo a loro e alla società dell’Orobica Calcio Bergamo un grande in bocca al lupo per la prossima stagione in Serie A!
Credit Photo: Orobica Calcio Bergamo

Lauren Hemp è il nuovo acquisto del Manchester City

Il Manchester City ha annunciato l’ingaggio della giocatrice Lauren Hemp, giovane attaccante che militava nelle file del Bristol City, con cui ha segnato sette gol in 17 presenze nella stagione appena terminata.
L’attaccante è considerata una dei talenti più puri del calcio femminile inglese, titolare della nazionale Under 19 a soli 17 anni e votata miglior giovane nella stagione 2017/2018.

Queste sono le sue prime dichiarazioni dopo la firma del contratto:
Sono molto contenta di essere qui, si tratta di un’enorme opportunità per me e non vedo l’ora di iniziare. Avere l’opportunità di giocare nel City è un sogno che si realizza, specialmente così presto nella mia carriera di calciatrice.

Credit Photo: Pagina Instagram Lauren Hemp

Speciale Statistiche fine stagione Sassuolo Femminile: un buon girone di ritorno

Inizio di Stagione con molte difficolta di adattamento alla Serie A per la squadra del Sassuolo Femminile con i primi punti maturati soltanto all’ottava giornata. In ascesa nel girone di ritorno fino alla conquista di un posto nei playout, successivamente vinti, ottenendo così la permanenza in Serie A.
Tarenzi miglior capocannoniere di squadra con 7 goal stagionali … sul podio anche Oliviero con 3 e Costi, Tardini con 2 goal stagionale a testa.
Nella prossima Stagione, con qualche innesto mirato e lavorando sulla forza del gruppo, il Sassuolo Femminile può sicuramente togliersi qualche soddisfazione in più della Stagione appena conclusa.

Qui di seguito le statistiche di fine Campionato di Serie A 2017/18 della Sassuolo Femminile.

Fonte statistiche: Tuttocampo – https://www.tuttocampo.it/

Giacomo Rossi è il nuovo Responsabile del Settore Giovanile del CF Florentia

Giacomo Rossi non avrebbe bisogno di presentazioni: è un’autorità nel calcio femminile e porta alla Florentia un enorme bagaglio di esperienza.
Nell’ultima stagione è stato Direttore Generale dell’ACF Arezzo, avversaria in Serie B e nel Campionato Primavera della Florentia.

Il suo curriculum parla da solo: per molti anni Rossi è stato Presidente del Siena CF con cui ha raggiunto la promozione in Serie A, in seguito è divenuto Delegato Provinciale FIGC per Siena e Dirigente delle rappresentative Femminili Under 23 e Under 15 Toscane, per poi approdare all’Arezzo.

Il ruolo di Rossi sarà cruciale all’interno della società: il Presidente Becagli gli ha affidato la crescita e lo sviluppo di tutto il Settore Giovanile rossobianco con l’obiettivo di diventare competitivi ad altissimi livelli già dalla prossima stagione.


“La nostra sarà una vera e propria rivoluzione, e come tutte le rivoluzioni, avrà bisogno di tempo per mostrare i suoi frutti” commenta Giacomo Rossi, nuovo Responsabile del Settore Giovanile Florentia “Dalla prossima stagione investiremo nella crescita e nello sviluppo del Settore Giovanile, per diventare un punto di riferimento in Toscana. La nostra Primavera dovrà essere competitiva e ambiziosa, come lo è stata la prima squadra rossobianca, che in 3 anni ha compiuto un’impresa storica partendo dalla Serie D fino alla conquista della Serie A. Dovremo essere in grado di confrontarci con tutte le squadre di livello e puntare in alto. Il nostro secondo obiettivo è formare una squadra di Giovanissime da iscrivere al prossimo campionato, con la quale vorremmo fare bene fin da subito. Come terzo pilastro del nostro lavoro c’è la volontà di sviluppare la Scuola Calcio. Non partiremo da zero, ma abbiamo deciso di creare importanti collaborazioni e sinergie con le realtà del territorio. La Florentia vuole costruire un progetto importante per tutto il movimento del calcio femminile, senza cancellare quanto di buono è stato fatto finora.”


La società C.F. Florentia ha deciso di investire fortemente sul Settore Giovanile e la scelta di Giacomo Rossi lo dimostra.
“L’arrivo di Giacomo Rossi” commenta il Presidente Tommaso Becagli Costituisce un tassello fondamentale per la crescita della Florentia che, attraverso l’educazione e la formazione delle giocatrici più piccole, vuole creare solide basi per il futuro del calcio femminile.”

Inoltre la società del Presidente Becagli metterà a disposizione delle giovani rossobianche strutture adeguate e uno staff di primissimo livello interamente dedicato al Settore Giovanile. Le giocatrici verranno accolte e seguite nel loro percorso di crescita non solo calcistico, ma anche umano, perché alla Florentia, prima di tutto, prima delle prestazioni sportive, contano le persone.

Credit Photo: Calcio Femminile Florentia

Verso la sfida con il Portogallo. Sara Gama: “Sappiamo quanto conti questa gara”

“Sappiamo bene quanto conti per noi la sfida contro il Portogallo e quanto sia ostico come avversariosottolinea Sara Gama perché già la sfida di andata, lo scorso novembre in casa loro, è stata una partita molto combattuta. L’8 giugno dovremo affrontare una squadra di livello, perché nel frattempo le calciatrici lusitane sono cresciute, ma anche noi stiamo vivendo una fase evolutiva”.

Il capitano della Nazionale femminile, in un’intervista rilasciata ai microfoni di Vivo Azzurro (clicca qui per vedere il video integrale) suona la carica in vista della gara di Firenze di venerdì (calcio d’inizio ore 20.45 – diretta tv su RaiSport), che potrebbe dare alle Azzurre la matematica certezza del primo posto e il conseguente pass per i Mondiali di Francia 2019.

“Il pubblico – continua l’azzurra – sarà senz’altro un punto a nostro favore. Riprendendo uno slogan che abbiamo lanciato qualche giorno fa in occasione della presentazione della gara, gli spettatori saranno ‘la dodicesima donna in campo’. Firenze ha infatti un rapporto speciale con il calcio femminile e qui in Nazionale ci sono tante giocatrici che vestono la maglia Viola: un motivo in più per sostenerci e per regalare un sogno a tutto il movimento italiano”.

Mercoledìi le Azzurre hanno svolto una singola seduta di allenamento nel pomeriggio, sul campo centrale di Coverciano intitolato a ‘Vittorio Pozzo’.
Nella mattina invece la responsabile del Settore Calcio Femminile dell’AIC (Associazione Italiana Calciatori), Katia Serra, ha premiato al Centro Tecnico Federale Aurora Galli come ‘Calciatrice AIC’ del mese di maggio: si tratta di un riconoscimento che viene assegnato da una giuria specializzata a calciatori e calciatrici di Serie A, B, C e Serie A femminile, che si sono distinti per continuità di rendimento.

Oggi alle 19.15 conferenza stampa e a seguire (alle ore 20) le Azzurre effettueranno la rifinitura allo stadio Franchi (aperto alla stampa i primi 15′).

Info per la biglietteria – I biglietti possono essere acquistati presso i punti vendita TicketOne e sui siti  www.vivoazzurro.it  e  www.ticketone.it  o anche durante la giornata della partita, venerdì 8 giugno, presso i botteghini dello stadio Franchi in Viale Valcareggi (orario di apertura dei botteghini: dalle 10 alle 13 e dalle 14 fino all’inizio della gara). Il costo del biglietto è di 3 euro per il settore della Maratona.

L’elenco delle convocate

Portieri: Rosalia Pipitone (Res Roma), Emma Guidi (S. Zaccaria); Francesca Durante (Fiorentina); Katja Schroffenegger (Unterland Damen);
Difensori: Elena Linari (Fiorentina), Alia Guagni (Fiorentina), Elisa Bartoli (Fiorentina), Cecilia Salvai (Juventus), Sara Gama (Juventus), Laura Fusetti (Brescia), Lisa Boattin (Juventus);
Centrocampiste: Aurora Galli (Juventus), Martina Rosucci (Juventus), Alice Parisi (Fiorentina), Barbara Bonansea (Juventus), Greta Adami (Fiorentina), Eleonora Goldoni (Tennessee State University), Lisa Alborghetti (Mozzanica), Valentina Cernoia (Juventus), Manuela Giugliano (Brescia);
Attaccanti: Daniela Sabatino (Brescia), Ilaria Mauro (Fiorentina), Valentina Giacinti (Brescia), Cristiana Girelli (Brescia).

*Chiara Marchitelli (Brescia) sconvocata

Staff – Coordinatrice Nazionali Femminili: Annarita Stallone; Commissario Tecnico: Milena Bertolini; Assistente tecnico: Attilio Sorbi; Segretario: Elide Martini; Preparatore atletico: Stefano D丹ttavio; Preparatore dei portieri: Cristiano Viotti; Match Analyst: Marco Mannucci; Medici: Alessandro Carcangiu e Monica Fabbri; Fisioterapisti: Roberto Cardarelli e Maurizio D但ngelo; Nutrizionista: Natale Gentile.

Il programma

Giovedì 7 giugno
Ore 19.15 – Conferenza stampa allo stadio Franchi (Ct e 1 calciatrice)
Ore 20 – Allenamento allo stadio Franchi (aperto alla stampa i primi 15)

Venerdì 8 giugno
Ore 20. 45 – ITALIA-Portogallo (stadio Franchi. Al termine della gara incontro con la stampa.

Calendario, risultati e classifica del Gruppo 6

15 settembre: ITALIA-Moldova 5-0
19 settembre: Romania-ITALIA 0-1
19 settembre: Belgio-Moldova 12-0
20 ottobre: Belgio-Romania 3-2
24 ottobre: ITALIA-Romania 3-0
24 ottobre: Portogallo-Belgio 0-1
24 novembre: Portogallo-Moldova 8-0
28 novembre: Romania-Moldova 3-1
28 novembre: Portogallo-ITALIA 0-1
6 aprile: Moldova-ITALIA 1-3
6 aprile: Belgio-Portogallo 1-1
10 aprile: ITALIA-Belgio 2-1
10 aprile: Moldova-Romania 0-0
8 giugno: ITALIA-Portogallo
12 giugno: Romania-Portogallo
12 giugno: Moldova-Belgio
30 agosto: Moldova-Portogallo
31 agosto: Romania-Belgio
4 settembre: Portogallo-Romania
4 settembre: Belgio-ITALIA

Classifica: Italia 18 punti (6 gare giocate), Belgio 10 (5), Portogallo 4 (4), Romania 4 (5), Moldova 1 (6).

Credit Photo: http://www.figc.it/

Aurora Galli premiata dall’Associazione Italiana Calciatori come “Calciatrice del mese AIC”

Aurora Galli, calciatrice della Juventus Women e della Nazionale ha ricevuto oggi il premio “Calciatrice del mese AIC” (maggio 2018).
Il progetto “Calciatore/Calciatrice del mese AIC” è un riconoscimento ai calciatori di Serie A, B, C e Serie A femminile che si sono distinti per continuità di rendimento.
L’assegnazione avviene tramite giurie specializzate che, per ciascun campionato, scelgono ogni mese il/la vincitore/vincitrice.
Il premio è stato consegnato nel ritiro di Coverciano dalla Responsabile Settore Calcio Femminile AIC, @katia.serra.
Un grosso “in bocca al lupo” alle Azzurre in vista dell’importante partita di qualificazione al Mondiale di Francia 2019; la squadra scenderà in campo contro il Portogallo venerdì 8 giugno alle ore 20.45 al Franchi di Firenze.

Credit Photo: AIC – Associazione Italiana Calciatori

Si dividono le strade di Mister Federica D’Astolfo e del Sassuolo Calcio

Dopo due anni di proficua collaborazione contraddistinti da una Promozione in Serie A e la successiva avvincente e meritata salvezza, Federica D’Astolfo ha deciso di lasciare l’incarico di allenatrice della Prima squadra del Sassuolo Femminile.

Queste le sue parole:

La mia è stata una scelta di vita difficile e sofferta. Sento però il desiderio e il bisogno di fare e scoprire cose nuove di me. Inoltre vorrei fermarmi anche per studiare e portare a termine la mia Tesi universitaria. Non so se questa è una scelta definitiva o sarà solo un anno di pausa ma è la decisione che al momento mi sento di prendere. Vorrei spendere alcune parole per tutte le persone con le quali ho collaborato in questi anni e per le emozioni condivise. Il mio pensiero va in primis alla famiglia Squinzi, alla Presidentessa Betty Vignotto, All’A.D. Giovanni Carnevali, al Direttore Alessandro Terzi e a tutte le persone della Società, al mio Staff tecnico e a tutte le calciatrici che ho incontrato in questi anni. Abbiamo vissuto momenti belli e difficoltà tutti insieme come una grande famiglia. Se ci sarà il calcio nel mio futuro il Sassuolo sarà sicuramente la mia prima opzione perchè mi sono trovata benissimo sia dal punto di vista lavorativo che umano. Grazie a tutti!

Federica

 

A Federica vanno i più sentiti ringraziamenti da parte di tutto il Sassuolo Calcio per la professionalità e la passione dimostrate e per gli emozionanti obiettivi raggiunti che hanno caratterizzato l’inizio della storia del Calcio Femminile neroverde!

Heleen Jacques è una calciatrice della Fiorentina Women’s

La Fiorentina Women’s FC comunica di aver acquisito i diritti alle prestazioni sportive del difensore della Nazionale Belga e dellAnderlecht Heleen Jaques per la stagione 2018/19.

La calciatrice, nata il 20 Aprile 1988 a Tielt (BEL), arriva dall’Anderlecht con cui ha vinto lo Scudetto della stagione 2017/18. Giocatrice con esperienza internazionale ed in UEFA Women’s Champions League, ha giocato in Belgio e Germania vestendo le maglie di Club Brugge, Turbine Potsdam, Herforder SV Borussia Friedenstal e Sint-Truiden (con cui ha vinto lo Scudetto). In Nazionale Maggiore Belga ha esordito a 19 anni, vanta più di 80 presenze e 2 reti ed è avversaria dell’Italia nelle qualificazioni mondiali per Francia 2019.

Dopo l’arrivo di Davina Philtjens e Stephanie Breitner, e le riconferme di Alia Guagni e Alice Parisi, inizia a delinearsi l’ossatura della Viola per la prossima stagione con questo innesto di qualità nel reparto difensivo. Heleen Jaques vestirà il viola della Fiorentina a partire da questa estate.

Credit Photo: https://www.vrouwenvoetbalkrant.be/

DA NON PERDERE...