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Res Roma Calcio Femminile, contro l’Empoli Ladies per tornare a fare punti

Seconda trasferta consecutiva per la Res Roma Calcio Femminile, che sabato 11 novembre farà vista all’Empoli Ladies nel match valido per la quinta giornata del campionato nazionale di Serie A. Le giallorosse sono reduci dalla sconfitta contro il Tavagnacco, arrivata allo scadere del primo tempo con due reti subite nei sessanta secondi finali, e in classifica hanno tre punti, frutto della vittoria nel match di esordio contro il Chievo Verona.
Quattro punti in classifica per l’Empoli, che dopo aver pareggiato la prima gare e perso successive due gare, è riuscito nell’impresa di espugnare il campo dell’Atalanta, battuta uno a zero con un gol nella ripresa. Per le due squadre è la prima sfida in assoluto e non ci sono precedenti in nessun’altra competizione.
Mister Melillo dovrà fare ancora a meno delle infortunate Coluccini e Mosca e della squalificata Colini, espulsa contro il Tavagnacco; in dubbio anche la presenza di Fracassi, mentre Orlando, assente sabato scorso, dovrebbe recuperare ed essere tra le convocate.
“Siamo reduci da tre gare in cui non abbiamo fatto punti ma soprattutto contro il Tavagnacco abbiamo giocato bene e meritavamo di più – ha dichiarato l’attaccante giallorossa Melania Martinovic Quello di sabato è un match per noi fondamentale, perché affrontiamo una diretta concorrente alla salvezza e non possiamo permetterci passi falsi. Dobbiamo fare punti e mi auguro di poter espugnare il campo delle nostre prossime rivali.”

Credit Photo: Pagina Facebook Res Roma Calcio Femminile

Brescia-Montpellier, il commento di Mister Piovani e del presidente Cesari

“Non sarà una sconfitta a fermarci”: con queste parole Mister Piovani reagisce al risultato negativo di mercoledì, nella partita di Champions League che ha visto il Brescia  CF perdere 2-3 contro il Montpellier HSC. Amarezza a parte, resta l’orgoglio per la tenacia delle Leonesse, che devono “andare sempre in giro a testa alta, perché se lo meritano”. Pienamente concorde il presidente Giuseppe Cesari, che ringrazia anche i tifosi, accorsi numerosi a Lumezzane: “Ci hanno sorpreso”. Ecco il video.

 

Credit Photo: Brescia Calcio Femminile – Facebook

Mister Elio Garavaglia: “A Verona andremo per cercare di fare la nostra partita e raccogliere un risultato positivo””

E’ ormai passata un’altra settimana di lavoro per le ragazze di Elio Garavaglia, che sabato dovranno recarsi in quel di Verona per affrontare la compagine locale, allenata da Renato Longega. Le nerazzurre dovranno far appello a tutto il proprio orgoglio per voltare pagina, dopo la delusione targata Empoli, ma di fronte troveranno un’altra squadra che, dopo la sconfitta di misura con la Juventus, ha bisogno di punti per ritornare nella parte alta della classifica.
Una partita delicata che arriva in un momento non dei più felici per le bergamasche, ma il tecnico meneghino delle nerazzurre appare fiducioso, nonostante tutto: “Abbiamo bisogno di punti e veniamo da un momento non dei migliori e affrontare adesso una squadra come il Verona, abituata a stare in alto e sul proprio campo, un campo per noi storicamente ostico, sarà molto difficile. Ma in settimana le ragazze hanno lavorato bene e sono serene, pertanto mi aspetto da loro una gara di carattere. A Verona andremo per cercare di fare la nostra partita e raccogliere un risultato positivo.”

Fino alla viglia del match mister Garavaglia resterà in attesa del trasferta dall’Islanda, che darà a Carolina Mendes il nulla osta per poter scendere in campo. In caso contrario il tecnico si affiderà molto probabilmente alla formazione scesa in campo nel secondo tempo della sfida con l’Empoli, con Rizzon titolare al centro della difesa. Tra le file gialloblu non sarà della partita la giovane Ambrosi, uscita malconcia dalla gara con la Juventus.

Ben quattro le ex veronesi che oggi vestono la maglia dell’Atalanta: Giorgia Motta, Michela Ledri e Valeria Pirone e ultima in ordine cronologico Gaelle Thalmann, la scorsa stagione in forza alle gialloblu.

Probablili formazioni di sabato 11 novembre, h. 14.30:

Agsm Verona: LEMEY, LIPMAN, SOFFIA, HILL, BARDINI, THORVALSDOTTIR, KONGOULI, FISHLEY, NICHELE, PEARE, ASGRIMSDOTTIR. All. Renato Longega.

Atalanta Mozzanica: THALMANN; MOTTA, RIZZON, PIACEZZI, LEDRI; SCARPELLINI, STRACCHI, ALBORGHETTI; BALDI, PIRONE, PELLEGRINELLI. All. Elio Garavaglia.

Arbitro: Andrea Faccini di Parma; assistenti: Righetti e Mansueto di Verona.

Credit Photo: Pagina Facebook Asd Mozzanica

 

 

Elena Linari, Fiorentina Women’s: “… vorrei che si rivedesse la vera Fiorentina…”

Elena Linari nata a Fiesole (Fi) il 15 aprile 1994, giovane difensore e colonna della Fiorentina Women’s e della Nazionale Italiana di calcio femminile. Difensore completo che unisce alla fisicità anche la tecnica, essendo dotata di un destro potente e preciso, di ottimo senso della posizione e anticipo. Oltre che difendere sa impostare l’azione e risulta pericolosa quando si spinge in attacco per il suo ottimo gioco aereo. Nella sua carriera ha vinto 3 scudetti (2013-14 e 2015-16 col Brescia e 2016-17 con la Fiorentina Women’s), 3 Coppe Italia (2014-15 e 2015-16 col Brescia e 2016-17 con la Fiorentina Women’s) e 2 Supercoppe Italia (2014 e 2015 col Brescia). Nel 2014-15 ha anche vinto il premio come migliore difensore italiano insieme a Roberta D’Adda. Nella Giornata Mondiale dei Valori, lo scorso 19 ottobre, in Campidoglio Elena ha ricevuto l’Italian Values Award, un vero e proprio Oscar dello sport. Ha raggiunto le 35 presenze nella nazionale italiana di calcio femminile e detiene il maggior numero di presenze (29) nelle nazionali giovanili. Ma sentiamo le sue parole.

Ciao Elena, complimenti per l’ultimo trofeo, l’Italian Values Award, un riconoscimento veramente meritato, cosa credi abbia colpito la giuria nel tuo caso?
Premetto che per me è stato un premio veramente inaspettato perché non credevo di poter entrare in un gruppo di atleti così prestigioso e quindi è stata una grandissima soddisfazione e anche una sorpresa. Ho ricevuto una lettera che mi diceva che ero stata premiata e mi invitava al Campidoglio, io fino a quel momento non ne sapevo proprio niente. Ripeto, non me l’aspettavo perché le motivazioni che c’erano scritte come l’essere stata una giocatrice importante per la Fiorentina, l’atteggiamento che ho avuto, la professionalità che ho dimostrato. Tutte cose che in realtà io non metto in mostra ma cerco piuttosto di nascondere, il fatto che le abbiano percepite senza conoscermi direttamente mi ha meravigliato. Forse c’è stato anche un passaparola di persone che ha permesso di conoscere la vera Elena Linari. Per me la soddisfazione è maggiormente dovuta a questi aspetti che non il premio in sé, il fatto di aver portato a conoscere alle persone il vero mio carattere, la vera persona che io sono, ecco quella per me è la vittoria più grande. Poi è vero che ho preso anche un premio e questo è ancora più gratificante, però parto dal fatto che quando la gente conosce me stessa e dice brava allora io ho gia vinto a prescindere.

Cosa ti ha lasciato la partita dell’altra sera col Wolfsburg e nello stesso tempo cosa ti ha tolto?
Mi ha tolto energie, forze fisiche, perché è stata una partita dove abbiamo corso dal primo secondo fino a che l’arbitro non ha fischiato la fine. È stata una partita da questo punto di vista molto intensa, loro spaventose. Mi ha lasciato il fatto positivo di avere visto una Fiorentina viva, purtroppo in questo momento stiamo vivendo un po’ di alti e bassi, una squadra che non ha mollato, mi è rimasta la bella impressione di una Fiorentina che ancora c’è, che ancora vuole e può dire la sua. Il rammarico più grande che ho avuto a fine partita è stato: cavolo ma noi siamo queste eppure in campionato ci lasciamo influenzare da altre cose. C’è anche il rammarico che abbiamo perso punti importanti.

Certo. Nella serie A a 12 squadre possiamo dire che gli scontri diretti contano più di altre partite?
Sì, ma quest’anno il livello del campionato si è alzato, c’è veramente un buon campionato. Per esempio domani abbiamo già una grande partita, non importa avere 15 elementi forti in squadra basta averne 5 o 6 valide che possono mettere in difficoltà e il Tavagnacco le ha. Quindi già da domani dobbiamo tirar fuori, con le unghie e coi denti, la vera grinta della Fiorentina, perché, parliamoci chiaro, altri passi falsi non possiamo permetterci di farli. Domani vorrei che si rivedesse la vera Fiorentina, poi il campo darà il suo verdetto, però per noi sarebbe veramente importante rivedere quelle che eravamo, ma che siamo state comunque anche mercoledì, anche se non abbiamo avuto il possesso palla dell’anno scorso, però quella grinta, quella voglia che avevamo.

Sei una calciatrice giovanissima, agli ultimi europei, tra le azzurre, più giovani di te c’erano solo Aurora Galli e Manuela Giugliano, calchi però il campo da gioco con piglio da veterana. Qual è il tuo segreto?
Io ho sempre pensato che le cose arrivano se me le conquisto. Ho sempre voluto, e lavoro tutt’ora, per cercare di migliorarmi, con l’umiltà che mi ha sempre contraddistinto. Io sono fatta così, poi ci possono essere dei momenti e dei lati positivi o anche negativi di questo mio carattere, però ho sempre tanta, tanta voglia di migliorarmi. Ancora devo crescere tanto e devo imparare tante cose, lo faccio anche guardando e parlando con le più grandi e le più esperte di squadra mia. E la voglia di migliorare e imparare mi guida sempre. Cerco sempre di dare il massimo, ho avuto anche la fortuna di poter giocare titolare anche in nazionale e di avere un mister come Cabrini che credesse tanto in me, e questo mi ha permesso di acquisire sempre più esperienza a livello internazionale. Poi sono stata brava anche io a dimostrare a lui che comunque ci potevo stare.

Sappiamo che il tuo ruolo è quello di difensore centrale, quali sono i tuoi maggiori punti di forza e, se ci sono, i tuoi maggiori punti deboli?
Il mio punto di forza penso sia sempre stato la buona tecnica che ho e la capacità di leggere le situazioni in campo, un po’ per l’esperienza maturata un po’ per mia natura. Naturalmente non è che sono arrivata, anzi devo cercare di mantenere molta concentrazione in campo e ogni volta cerco di imparare dalle situazioni perché io, da dietro, ho sempre in testa il voler aiutare la squadra. E tante volte quando vedo il mio centrocampista che corre dietro ad un avversario mi prende male perché vorrei aver fatto io un passo in più così da aver evitato a lei quello scatto, quindi nella mia testa c’è questo: cavolo ma perché non ho aiutato il centrocampista, cerco allora ogni volta di analizzare e valutare le situazioni di gioco. E poi ripeto la tecnica aiuta molto, e io ho avuto fortuna di avere del talento ma che ho comunque saputo coltivare con impegno e sacrificio. Sono una persona che non lascia niente al caso ma faccio tanta attenzione ai dettagli. Una mia pecca, che purtroppo ho e che essendo abbastanza grossa non sono velocissima. Non sono molto rapida, quindi per questo devo essere brava nella lettura delle situazioni perché, se ci riesco, questo mi permette di prevedere cosa vuol fare un attaccante e mascherare così nel migliore dei modi questa caratteristica mia negativa, questa carenza.

Valentina Giacinti, in un intervista, ha detto che Linari è una delle difensori più dure da superare per le sue caratteristiche fisiche e per il suo ottimo anticipo. Per te invece chi sono le attaccanti che ti hanno messo più in difficoltà?
Ti dico proprio lei, Vale. C’è sempre stato questo rapporto, tra virgolette, di amore e odio tra noi. Noi siamo amiche e non abbiamo niente una contro l’altra, assolutamente. Però io l’ho sempre sofferta, e ho sempre creduto in lei perché per me è un attaccante molto forte che sta crescendo tanto, è un attaccante che sa attaccare molto bene la profondità e ha una fantasia e un imprevedibilità da attaccante puro, un attaccante alla Pippo Inzaghi. Forse le manca quella cattiveria in area. Non è dotata di tiro potente ma se Valentina crescesse quando è dentro l’area a tu per tu con il portiere, potrebbe diventare, secondo me, uno degli attaccanti più forti, anche se fisicamente non è grossa, però ha altre caratteristiche importanti. Un’altra del campionato italiano che temo è l’attaccante che andiamo ad affrontare sabato, Clelland. Mi è sempre piaciuta lei come giocatrice e sembra molto completa sia a livello fisico che tecnico. insomma è lei l’altra attaccante che temo veramente tanto.

Credo sia stata contattata dalla Fiorentina Women’s ma sembra non abbia voluto lasciare il Tavagnacco.
Sì, è stata una sua scelta che ovviamente rispettiamo, l’ho sentita anche io questa estate e gli avevo detto ‘Dai vieni con noi’. Però ha deciso di fare la sua strada, decisione che, ripeto, rispetto.

Come vedi il tuo futuro?
Innanzitutto, ora come ora, c’è tutta una stagione da affrontare con la Fiorentina, quindi in questo momento c’è assolutamente da parlare di un futuro in viola, almeno per questa stagione. Poi è normale che, come tutti gli anni, uno prenda le sue decisioni e valuti tante cose. Io sono fiorentina e di sicuro il mio primo input non è quello di andarmene via, ma non ho mai negato che un esperienza, magari all’estero, possa essere una strada percorribile, più che altro per una mia crescita personale. Io,  ora come ora, penso solo alla Fiorentina a fare veramente bene quest’anno perché abbiamo due scudetti sul petto da onorare e poi a fine stagione, nei dovuti tempi si parlerà, credo senza problemi con la società e si cercherà insieme il percorso migliore da intraprendere, se sarà insieme ben venga, perché sono fiorentina. Quello che voglio è arrivare in fondo a questa stagione senza avere nessun tipo di rimpianto o rimorso. Ci tengo a dirlo che sarebbe brutto pensare ad una divisione, prima di tutto viene la Fiorentina, viene la maglia viola. Quando uno ha dato tutto per la Fiorentina non deve avere remore se i percorsi si possono dividere, come è successo per Manuel Pasqual, grandissimo capitano, che è andato da un’altra parte.

Ringraziando la Fiorentina Women’s e Elena Linari per la sua disponibilità, porgiamo un grandissimo in bocca a lupo per il proseguimento della sua carriera, da parte mia e di tutto lo staff di Calcio Femminile Italiano.

Credit Photo: Federica Scaroni

Alla scoperta di Sassuolo Femminile – Fimauto Valpolicella Chievo Verona

Sfida tra Sassuolo Femminile e Fimauto Valpolicella Chievo Verona nella 5°giornata del Campionato Italiano Serie A Femminile. Incontro importante per entrambe le formazioni neopromosse dalla serie B, con il Sassuolo Femminili alla ricerca dei primi punti nella massima serie, ed il Fimauto Valpolicella Chievo Verona, rivelazione per il momento del Campionato con 7 punti, appaiato alla Fiorentina Women’s, chiamato ad una conferma di quanto mostrato fino ad ora in questa stagione.

SASSUOLO FEMMINILE
Squadra di casa che vuole iniziare a smuovere la classifica e far vedere ciò che ha mostrato nella passata stagione in Serie B ottenendo la promozione. Formazione che deve rinunciare alla propria attaccante Sandy Iannella per infortunio, che sicuramente grava sulle potenzialità del Sassuolo Femminile. Come ha evidenziato l’allenatrice D’Astolfo nell’intervista sul portale della società, stanno lavorando bene e facendo tesoro delle esperienza maturate e degli spunti emersi negli incontri disputati. Così da compattare al meglio il gruppo ed accrescere la consapevolezza nelle proprie qualità che indubbiamente potranno emergere meglio spinte dalla fiducia di qualche risultato positivo. Una diretta conseguenza sarà il sistema di gioco e la coesione nei e tra i reparti che matureranno con l’esperienza nella massima serie e con l’impegno che dimostrano le ragazze.

FIMAUTO VALPOLICELLA CHIEVO VERONA
Formazione ben distribuita nelle fasi di gioco, compatta in quella difensiva con un ottimo supporto del centrocampo che si abbassa in aiuto delle compagne di difesa; buona anche la spinta nelle fasi offensive, nelle quali partecipano anche le centrocampiste e le esterne difensive. Gioco offensivo che ha in Boni il proprio regista e fantasista, capace sia di ispirare le compagne d’attacco o in inserimento, che con soluzioni individuali, data l’ottima tecnica e capacità balistica di tiro. Ancora più rapida e verticale è la fase di transizione offensiva, dove ricercano immediatamente la propria fantasista o le attaccanti su tagli verso l’interno dell’area.

Partita che potrebbe riservare sorprese sia in caso di vittoria delle padrone di casa che fermerebbero una diretta avversaria alla permanenza in A e comincerebbero la salita della classifica, sperando in qualche passo falso delle avversarie, sia in caso di vittoria del Fimauto Valpolicella Chievo Verona che affermerebbe ancora di più la propria posizione in classifica, confermando di essere una nuova e solida realtà nel Campionato di Serie A.

Appuntamento domani, sabato 11 novembre per la sfida tra Sassuolo Femminile e Fimauto Valpolicella Chievo Verona.

 

Brescia Femminile & Juventus Women potrebbero andare in fuga …

Dopo il mercoledì di UEFA Women’s Champions League e l’attenzione sugli impegni europei ci si rituffa sul campionato che potrebbe vedere la prima autentica fuga della stagione.

Dopo il bel successo dello scorso turno, e la sconfitta di misura per mano del Montpellier, sfida casalinga per il Brescia di patron Cesari che attende il Ravenna Women. Classico scontro in cui si ha tutto da perdere per le leonesse che non possono permettersi passi falsi avendo la pericolosa Juventus Women a braccetto in classifica. Mister Piovani potrà contare sull’intera rosa a disposizione e su una condizione psico fisica invidiabile, non certamente intaccata dallo scivolone, anche preventivabile, in coppa dinnanzi ad una squadra capace di lasciare dietro di sé nella passata stagione addirittura il PSG.

Se il Brescia non può sbagliare la Juventus Women è nella stessa situazione. La compagine di mister Guarino ha vinto, seppur senza brillare, l’ultima gara casalinga contro l’Agsm Verona ed ora incontra la penultima forza del campionato Pink Bari. Trasferta agevole, almeno sulla carta, per Gama e compagne che senza gli impegni infrasettimanali hanno potuto lavorare al meglio per questo match. Le baresi, dal canto loro, non hanno ancora vinto e proveranno il colpaccio, consce che la potenza delle bianconere è superiore.

Dopo la sconfitta in Champions contro il Wolfsburg si potrebbe già definire un’ultima spiaggia in campionato per la Fiorentina Women’s del tandem Fattori-Cincotta che al ‘Bozzi’ ospitano la sorpresa Tavagnacco. Un’eventuale passo falso delle viola le spedirebbe, presumibilmente, a -8 dalla vetta, un gap praticamente incolmabile in un torneo femminile così spaccato. Il Tavagnacco, dicevamo, è la sorpresa del campionato: ha perso solamente contro il Brescia e ritrova Paola Brumana dopo il turno di stop imposto dal Giudice Sportivo. L’attaccante ormai icona friulana farà coppia in avanti con lo spauracchio e capocannoniere Lana Clelland. Dalla parte opposta Mauro e Bonetti chiamate a guidare la squadra al rilancio dopo la sconfitta nello scontro diretto con il Brescia.

Scontro tra neo promosse tra Sassuolo Femminile e Chievo Valpolicella, con le due squadre che arrivano all’appuntamento in momenti diametralmente opposti. La squadra di mister Federica D’Astolfo è ancora a quota zero in classifica e sta faticando molto nella costruzione del gioco. Avversarie di turno le clivensi che, invece, hanno conquistato già 7 punti e si ritrovano tra le grandi del campionato. Le neroverdi, però, non possono sbagliare quest’incontro davanti al proprio pubblico ed inoltre devono, obbligatoriamente, rispondere alle critiche dopo il clamoroso ko a Ravenna.

Sfida decisamente suggestiva anche a Verona dove l’Agsm attende l’Atalanta Mozzanica in quello che, fino a pochissimi anni fa, poteva significare scontro in zona Champions. Questa volta niente coppa in palio, anzi. Le due squadre veleggiano nella parte medio bassa della classifica ed il bisogno di punti è esistenziale. La squadra di mister Longega si può definire rincuorata, nonostante la sconfitta, dalla bella prestazione sfoderata a Vinovo contro la Juventus Women mentre l’Atalanta Mozzanica si lecca ancora le ferite dopo il ko interno, inaspettato, contro l’Empoli Ladies.

E sono proprio le ragazze di mister Pistolesi a chiudere il palinsesto nel match casalingo contro la Res Roma. La formazione biancoazzurra ha conquistato appunto la prima storica vittoria in Serie A e vuol continuare a volare mentre la Res Roma del tecnico Melillo ha sinora perso tre gare vincendone solo una, trovandosi in piena zona retrocessione.

Serie A
Il Programma della 5ª giornata – Sabato 12 novembre – Ore 14.30
Pink Bari – Juventus Women
Agsm Verona – Atalanta Mozzanica
Brescia – Ravenna Women
Empoli Ladies – Res Roma
Fiorentina Women’s – Tavagnacco
Sassuolo Femminile – Chievo Valpolicella

Melissa Doneda convocata nella Nazionale Femminile Under 16 di Nazarena Grilli

Tra le 24 convocate dalla selezionatrice della Nazionale Femminile Under 16 Nazarena Grilli (ex mister del Mozzanica e del Fiammamonza scudettato del 2006) per il primo stage c’è anche la bergamasca Melissa Doneda, quattordicenne centrocampista dell’Atalanta Giovanissime. Per le prescelte appuntamento romano, al Centro federale Giulio Onesti, da domenica 12 a venerdì 17.

Atalantina doc, la piccola Melissa respira da subito la passione per il calcio di papà Matteo, nerazzurro della Curva, che la porta con sé non solo allo stadio Azzurri d’Italia ma anche nelle trasferte. Accesa la scintilla, il resto viene da sé. La storia calcistica di Melissa, “Meli” per le amiche, è simile a quella di tante altre ragazze “rapite” dalla passione per il calcio. Prime sgambate nei campetti di Paese giocando in squadre di maschi pari età, poi l’incontro con il mondo del calcio tutto al femminile in campionati ad hoc. Scoperta, come tante calciatrici in erba orobiche ma non solo da qual “macinachilometri” di Beppe Lussana, ai tempi osservatore del Mozzanica oggi in forza all’Inter, nel Tribulina Gavarno, Melissa e la compagna di squadra Gloria Madaschi approdano nel 2015-’16 nel Mozzanica Esordienti nel frattempo “prestato” all’Atalanta. “Sono felicissimo di veder Melissa convocata in Nazionale – commenta Lussana –. Questa convocazione se l’è meritata perché è sempre stata grintosa, determinata ed anche ai tempi in cui giocava nel Tribulina non ci stava mai a perdere. Mamma mia come si arrabbiava quando capitava …Complimenti, dottoressa Meli”.

Nell’Atalanta Melissa cresce a vista d’occhio, partita dopo partita, sotto la guida vigile di Stefano Cambiaghi, oggi coordinatore del Femminile Atalanta. “Melissa – dice Cambiaghi – in questi anni con noi è cresciuta molto sotto l’aspetto tecnico ed è diventata un centrocampista completo. Come Atalanta ­– continua – siamo tutti, dallo staff alle compagne, molto soddisfatti per questa convocazione, frutto del buon lavoro svolto finora”.

Melissa Doneda gioca davanti alla difesa, fa da diga, ma avendo anche piedi discreti sa far ripartire l’azione bene, in velocità, e non disdegna di andare a concludere con terribili “sassate”. Una centrocampista che non molla mai e il cui pezzo forte è il tackle. Di Melissa si era accorta nella scorsa stagione anche la selezionatrice del centro federale Maria Macrì che l’aveva convocata per la Lombardia Franciacorta, formazione che aveva mancato le finali per un soffio. Ora la chiamata della Grilli alla prima selezione dell’ultima nata tra le nazionali giovanili femminili. La prima, spera anche Meli, di una lunga serie.

Il punto sulle Giovanissime della Permac: crescita, sogni e ambizioni sotto la guida dei due maestri

Le vibrazioni di una partita ufficiale di campionato sono pronte a riemergere di qui ad una settimana esatta, giovedì 16 novembre con l’arrivo a Costa del Vitt San Giacomo; ma il profumo del campo del Centro Sportivo rossoblu si fa sempre più intenso allenamento dopo allenamento, consiglio tattico dopo consiglio tattico, sempre sotto l’occhio esperto ma affettuoso dei due coach veri e propri guru della materia.

Il percorso di crescita delle Mafaldine rossoblu non conosce sosta, in questa prima parte di stagione. A giornate dall’andamento sfortunato o rivedibile, almeno sotto il profilo del risultato, hanno fatto seguito prestazioni brillanti da ogni punto di vista, come la prima vittoria in campionato sul campo del Tarzo Revine Lago. Tra giocate notevoli – la buona vena realizzativa, tra le altre, di Giulia Trevisiol – e portieri decisivi – spicca il rigore parato da Marta Facchin nel match interno contro la Follinese – mister Sergio Fattorel e il suo braccio destro Paolo Simonaggio possono dirsi soddisfatti per l’impatto stagionale, sempre con la necessaria attenzione nell’implementare ogni singolo aspetto per rendere le Giovanissime in grado di rendere al meglio in ogni circostanza.

Nel match più recente in ordine di tempo, il derby sul campo dell’Itlas Santa Giustina Serravalle, le Tosette hanno ceduto 3-0 in una partita nella quale è emersa la maggiore convinzione dei padroni di casa. Una giornata da dimenticare, ma anche e soprattutto un altro necessario tassello nella fase di crescita: un altro incrocio contro una compagine vittoriese, quello di giovedì prossimo contro il Vitt, darà sicuramente modo alle più piccole di casa rossoblu di riaccendere sempre più forte il battito del grande cuore rossoblu. Giovanissime da Serie A, con un presente luminoso e un futuro tutto da dipingere.

Credit Photo: http://www.vittoriovenetocalciofemminile.it/

Silvia Carraro, grinta e cuore in campo con la Fortitudo Mozzecane

Cattiveria agonistica e fame di vincere. Ecco quello che ha messo in campo Silvia Carraro nell’ultima di campionato contro l’Unterland Damen. L’esperta centrocampista gialloblù parla dell’importanza di giocare ogni partita con maggior voglia di vincere che, abbinata alle qualità tecniche della squadra, sarà fondamentale per poter concretizzare il bel gioco creato dalle gialloblù contro l’Unterland.

Nell’ultima di campionato, contro l’Unterland Damen (0-0, ndr), è stata una delle più grintose in campo: il tecnico le chiede di caricare la propria squadra?
«L’allenatore cerca sempre di infondere carica e determinazione, ma poi sta ad ognuna di noi riuscire a tirar fuori la cattiveria agonistica e la fame necessarie per poter far bene in campo. Da sempre il mio modo di giocare comprende il lato dell’incitamento e dell’aiuto verbale: così facendo riesco a caricare me stessa e le mie compagne».

La Fortitudo spesso gioca bene e subisce pochi gol, ma fa anche fatica a segnare e a portare a casa i tre punti: come mai secondo lei?
«Noi ci prepariamo alle varie partite e lavoriamo sugli schemi e sui movimenti da eseguire in campo, però spesso le migliori giocate arrivano dall’estro e dalla reciproca conoscenza delle giocatrici. Occasioni per segnare ne abbiamo ad ogni partita, dobbiamo solamente imparare a conoscerci meglio e continuare a lavorare con costanza e perseveranza. Poi sono sicura che prenderemo confidenza con il gol».

Finora le vittorie sono arrivate in trasferta: sentite meno pressione nel giocare fuori casa?
«Gioco a Mozzecane da pochi mesi, quindi per me ora è difficile fare una distinzione tra casa e fuori casa. Personalmente non trovo nessuna differenza, e credo che nemmeno per le mie compagne sia più difficoltoso giocare in casa piuttosto che in trasferta».

Lei è una delle giocatrici più esperte della squadra: quando vede che i risultati non rispecchiano il modo in cui giocate, come vive psicologicamente la situazione?
«In passato ho affrontato situazioni simili. Mi è capitato che la partita domenicale non gratificasse il lavoro svolto durante la settimana e la qualità del gruppo. È importante capire che le vittorie non derivano esclusivamente dalla tattica e dalla tecnica, ma anche da altri elementi che a volte sono dati per scontati, come fame, grinta e cuore. Questa squadra ha le caratteristiche necessarie per far bene, quindi non dobbiamo farci prendere dall’ansia. Dobbiamo essere convinte che siamo ad un passo dal trovare la giusta combinazione di fattori che possano portarci a vincere le partite».

Le sue compagne, soprattutto quelle meno esperte, la vedono come un punto di riferimento?
«Il rispetto e la stima non si guadagnano con l’età o l’esperienza, ma sul campo, durante gli allenamenti e le partite. I miei primi due mesi con la squadra purtroppo sono stati un po’ discontinui per gli impegni lavorativi, ma spero di poter diventare uno dei tanti punti di riferimento che questa squadra possiede».

Vi aspettano due trasferte: con quale atteggiamento vivrete queste partite?
«Purtroppo per motivi lavorativi non potrò essere in campo con le mie compagne contro la Jesina, ma credo che già a partire da sabato saranno concentrate sull’obbiettivo di domenica. Saranno ancora più decise a fare bene, soprattutto ripensando all’ultima partita, nella quale è davvero mancato solo il gol per premiare una bella prestazione di gruppo. Credo che da queste insoddisfazioni si ricavi la rabbia agonistica da mettere in campo nelle partite successive».

Credit Photo: Graziano Zanetti Photographer

Martina Lenzini in esclusiva a Juventus TV

Titolare nella retroguardia della Juventus Women nelle ultime due vittorie contro Verona ed EmpoliMartina Lenzini, classe ’98, è uno dei più importanti giovani talenti del calcio italiano e lo sta dimostrando in questa sua nuova avventura in bianconero.

Un percorso, quello appena avviato nel gruppo guidato da coach Rita Guarino, di cui il giovane difensore bianconero ha parlato in esclusiva a Juventus TV.

Ecco alcuni dei temi affrontati da Martina ai microfoni di Claudio Zuliani:

JUVE, LA SCELTA MIGLIORE

«La Juve è la mia squadra del cuore e appena ho avuto la possibilità di venire qui ho fatto in modo che diventasse realtà. È il club più forte d’Italia e uno dei migliori al mondo e ha portato a una visione totalmente nuova del calcio femminile. Da fuori, puoi soltanto immaginare, ma quando sei all’interno è qualcosa di veramente sorprendente: si respira grandissima professionalità e un progetto a lungo termine, con una società che crede fortemente in noi».

LA STIMA PER RITA GUARINO

«Conoscevo coach Guarino già prima e sapere che lei sarebbe stata l’allenatrice della Juventus è stato ancora un motivo in più per scegliere il bianconero. È davvero bravissima, una delle migliori allenatrici in circolazione, e mi potrà aiutare a crescere ancora».

IN PASSATO ATTACCANTE, POI SEMPRE PIÙ ARRETRATA

«Lavoro molto tatticamente, cerco di essere sempre pronta e di trovarmi al posto giusto nel momento giusto: la velocità e il fisico mi aiutano. Quando giocavo a Vignola, mi hanno messo in attacco ed ero il bomber della squadra ma poi, piano piano, ho iniziato a giocare in posizione sempre più arretrata»

JUVE: UN GRANDE GRUPPO

«Siamo un gruppo unito, dentro e fuori dal campo, che ha tutti gli ingredienti per continuare a vincere ed arrivare dove vogliamo arrivare. C’è grande stima reciproca tra compagne di squadra, e nel mio caso sono personalmente molto legata alle ragazze con cui giocavo già a Brescia, tra cui Valentina e Cernoia e Sara Gama, con la quale ho vissuto già l’anno scorso».

A PROPOSITO DI BRESCIA, A BREVE IN ARRIVO I BIG MATCH CONTRO LE LOMBARDE E CONTRO LA FIORENTINA

«Brescia e Fiorentina sono senza dubbio le nostre principali rivali, ma ogni gara è importante, perché gli Scudetti si vincono con le “piccole”. Tornare a Brescia, per me, sarà un emozione particolare: in quel campo ho esordito in Serie A e in Champions League e sento ancora l’affetto dei tifosi».

SABATO PROSSIMO, LA TRASFERTA DI BARI

«Mi aspetto una gara rognosa e difficile, come è stata contro il Verona. A Bari senti tutto il valore del tifo avversario, e in esperienze passate ho avuto modo di constatare come in quel campo sia difficile vincere per tutti».

Credit Photo: http://www.juventus.com/

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