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Sampdoria Women: quali idee per il calciomercato?

Nonostante l’ufficializzazione dei primi colpi di calciomercato, la sessione estiva è ancora al di là di aprirsi. Nel frattempo, Calcio Femminile Italiano vuole approfittarne per tirare un po’ le somme sulla stagione della Sampdoria Women, e cercare così di indovinare le mosse del club ligure. Ovviamente si tratta di ipotesi avanzate solo ed esclusivamente dalla nostra redazione, che si basano sulla valutazione di quanto visto questa stagione, e in base ai contratti stipulati dalla società. Di conseguenza, quanto qui formulato non va inteso né come ufficiale, né tantomeno come sorta di rumor. Non ci sono nemmeno state soffiate da fonti interne alla società.

Le conferme

Ci sembra di poter dire che vi saranno alcune riconferme, salvo improvvisi colpi di scena determinati dalla volontà di società o delle calciatrici. Su tutte, Amanda Tampieri, la saracinesca del club, sembra destinata a rimanere a Genova. Ugual discorso per Sara Baldi, che ha stipulato un contratto sino al 2026, così come Nagy e Brustia, arrivate entrambe a gennaio dal Sassuolo. Dovrebbero rimanere in Blucerchiato anche Oliviero, Re, Tarenzi, Pisani e De Rita. Riconferma non distante per tutto l’interessante gruppo di giovani, quali Panzeri, Marenco, Micheli, Lazzari e Lopez.

Le possibili partenze

Un po’ più intricato forse il discorso sulle calciatrici straniere, che potrebbero essere interessate ad un ruolo più di rilievo in un altro club italiano, o addirittura potrebbero scegliere di giocare il più vicino a casa possibile, in un campionato estero. Heroum e Benoît, allo stato attuale, sembrano più destinate a rimanere che a partire, così come Söndergaard, rientrante dal prestito al Verona. Tatiely Sena e Cuschieri potrebbero invece essere stimolate da altri club. Occhio ad una neopromossa come la Lazio che potrebbe muoversi in tal senso. Anche perché la maltese è proprio un’ex Biancoceleste. Si potrebbe anche valutare un discorso simile per l’italiana Veronica Battelani.

Le certezze della Sampdoria Women

L’unica mossa sin qui certa è il ritorno di Eva Schatzer alla Juventus, dato sin qui come scontato da molti fonti juventine, visto il talento della centrocampista evidenziato più volte nelle nostre analisi supportate dai dati Panini Digital. Su Giordano, anche lei di scuola juventina, potrebbe esserci più trattativa, essendo ormai diventata anima e cuore di questa Sampdoria Women. Altro anno in prestito, oppure trasferimento a titolo definitivo? Per ora, possiamo solo porci questa questione.

Le sorelle DellaPeruta

Chiudiamo con le sorelle italo-americane. Se Talia DellaPeruta potrebbe essere una certezza per il centrocampo della prossima stagione, Tori DellaPeruta invece potrebbe essere più stimolata dal restare sì in Serie A, ma eventualmente sposando un progetto che punti più in alto, ad esempio nel Como di Mercury13, o addirittura nel primo Sassuolo senza Piovani. Anche qua non è da escludere l’intervento di una neopromossa, o di una squadra appena salvatasi, che la vadano a porre al centro del proprio progetto.

Le eventuali entrate

Le entrate saranno proporzionate alle partenze. Un dettaglio emerso nelle ultime giornate, è che a volte centimetri e fisicità, soprattutto in difesa, sono venuti un po’ a mancare, specialmente nelle sfide contro Milan e Sassuolo. In questo caso, occhio ai nomi illustri che possono uscire dai top club. In attacco varrà lo stesso concetto in caso di partenza di Tatiely Sena.

Un altro innesto potrebbe riguardare la fantasia per centrocampo e attacco. Servirebbe una giocatrice che possa svoltare il match con una giocata decisiva in una giornata magari poco fruttuosa. Un nome da tenere d’occhio potrebbe essere quello di Dalila Ippólito, che avrebbe proprio bisogno di confrontarsi in una realtà più alla sua altezza, e che le consenta di crescere come merita il suo talento. Un’altra giocatrice che potrebbe essere utile in questo senso, Tatiana Bonetti, in cerca di rilancio dopo il poco spazio concessole all’Inter. Peraltro, un profilo di grande esperienza. Un ultimo nome che ci sentiamo di fare, magari per dare il supporto definitivo al centrocampo, è quello di Virginia Di Giammarino, giocatrice che non si risparmia mai, e merita di essere valorizzata al massimo.

Benedetta De Biase, Bologna: “Quest’anno abbiamo avuto momenti alti e bassi. Martina Gelmetti esempio di determinazione”

Photo Credit: Schicchi - Bologna FC 1909

Il Bologna ha concluso il suo primo anno da neopromosso in Serie B conquistando l’ottavo posto in classifica, un risultato non scontato visto che è stato un percorso fatto di alti e bassi. A fare il punto sull’annata appena conclusa delle felsinee è Benedetta De Biase, centrocampista classe ’01 capace di mettere a referto, in questa stagione, quattro gol in campionato.

Benedetta come valuti la stagione appena conclusa col Bologna in Serie B?
«A livello personale, in questa stagione ho capito quanto sia importante stare bene prima con sé stessi per riuscire a dare il cento percento. Per quanto riguarda la squadra ci sono stati tanti alti e bassi. C’è un po’ di rammarico perché avremmo dovuto avere più consapevolezza di noi stesse, ma purtroppo in Serie B non puoi permetterti troppi momenti “down”».

Tra le partite che ha affrontato con la squadra in campionato, qual è quella che ti ha lasciato ricordi positivi? E quella che ti verrebbe voglia di rigiocare?
«A livello di squadra, una partita che mi ha lasciato dei ricordi positivi, nonostante ci sia stato un risultato negativo, è stata contro la Lazio in casa nostra. È stata una partita affrontata da vera squadra, ognuna di noi correva per la propria compagna. A livello personale, una partita che mi ha lasciato ricordi positivi è stata la prima contro la Res Roma: i primi due gol, in un momento così difficile per me, mi hanno aiutato tantissimo nel prosieguo della stagione. Ci sono tante partite che avrei voglia di rigiocare, ma in particolare contro la Ternana, sia andata che ritorno».

Parliamo della gara disputata domenica contro l’Arezzo, nel quale la squadra ha rimontato di tre gol alle aretine. Può essere la fotografia dell’anno del Bologna in Serie B?
«Decisamente, siamo state brave a resettare, ricompattarci e cercare di chiudere al meglio questa stagione. Avremmo voluto un risultato diverso, ma abbiamo fatto il massimo che potevamo».

Tu sei stata una delle protagoniste di questa stagione anche a livello realizzativo, visto che hai messo a referto ben quattro gol.
«Sono felice di aver contribuito anche a livello realizzativo, la mia fortuna più grande è stata avere Martina Gelmetti in squadra. Lei è un grande esempio di determinazione e mi ha spinto sempre di più a crederci e provarci. Sull’altra fascia c’era Zala Kuštrin e diciamo che ho provato a rubare qualcosa da loro per riuscire ad essere più decisiva in fase offensiva».

Che voto dai alla Serie B di quest’anno?
«Quest’anno la Serie B è riuscita ancora a sorprendere. Un bell’otto».

Qual è la squadra del campionato cadetto che ti ha colpito più di tutte?
«Una delle squadre che mi ha colpito è stata il Cesena. Nessuno avrebbe scommesso su di loro, ma con tanta umiltà e gruppo sono riuscite a zittire tutti»

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia il Bologna FC 1909 e Benedetta De Biase per la disponibilità.

KINTI rivelata come Mascotte Ufficiale della Coppa del Mondo Femminile FIFA U-20 Colombia 2024

I preparativi per la Coppa del Mondo Femminile FIFA Under 20 di quest’anno sono continuati con la presentazione di KINTI™, un colibrì amante del calcio e della Colombia, uccellino dai colori sgargianti che sarà la mascotte ufficiale del torneo.

KINTI ha fatto il suo ingresso in un evento tenutosi presso l’iconico Orquideorama nello splendido Giardino Botanico di Medellín, mostrandosi come ambasciatore fondamentale per il torneo a 24 nazioni, che si svolgerà in tre città della Colombia tra il 31 agosto e il 22 settembre.

Nata dall’iconico fiume Colombiano Caño Cristales, da cui trae i suoi splendidi colori e che ha anche ispirato il logo ufficiale della Coppa del Mondo Femminile Under 20 FIFA 2024, KINTI prende il nome dalla parola quechuan per colibrì, “quinti”.

La Colombia ospita una notevole varietà di oltre 1.900 specie di uccelli, tra cui 150 tipi di colibrì. Oltre ad essere splendidi da guardare, i colibrì svolgono un ruolo importante nel contribuire a preservare l’ecosistema della nazione.

Diverse stelle del calcio colombiano nate a Medellín erano presenti per assistere alla presentazione di KINTI, tra cui il capitano della squadra nazionale femminile Daniela Montoya, che ha partecipato alla Coppa del Mondo Femminile Under 20 FIFA Germania 2010, e il leggendario portiere René Higuita.

“È fantastico avere KINTI, un colibrì dalla grande vivacità ed energia contagiosa, come mascotte ufficiale della Coppa del Mondo Femminile FIFA Under 20 di quest’anno”, ha affermato Montoya, che ha anche rappresentato la sua nazione alla Coppa del Mondo Femminile FIFA nel 2011, 2015 e 2023.

“La Coppa del Mondo Femminile Under 20 FIFA è un traguardo importante per una giovane giocatrice in quanto può contribuire a plasmare la sua carriera, come è successo alla mia, per gli anni a venire. La passione di KINTI per la Colombia e per la competizione ispirerà ulteriormente i tifosi che verranno a questo torneo, e questo fornirà ulteriore motivazione alle squadre e ai giocatori nel loro passaggio dal calcio giovanile a quello internazionale senior”.

La Coppa del Mondo Femminile FIFA Under 20 del 2024 sarà il terzo torneo FIFA organizzato dalla Colombia dopo che il paese sudamericano ha ospitato l’equivalente evento maschile nel 2011 e la Coppa del Mondo FIFA Futsal nel 2016.

Ramón Jesurún, presidente della Federcalcio colombiana, ha affermato che i preparativi nella nazione ospitante e nelle città ospitanti stanno procedendo bene, con la presentazione di KINTI come creazione di consapevolezza ed entusiasmo in tutta la Colombia.

Jesurún ha dichiarato: “Siamo fiduciosi che KINTI diventerà un simbolo per le giocatrici colombiane e per quelle delle altre 23 squadre nazionali. Con la stessa energia e allegria della mascotte, il nostro Paese li accoglierà e li farà sentire a casa. Noi della Federcalcio colombiana siamo immensamente orgogliosi di ospitare la Coppa del Mondo Femminile FIFA Under 20. Questo evento non sarà solo una chiara dimostrazione del talento e della passione delle giocatrici, ma rafforzerà anche il nostro impegno per lo sviluppo del calcio femminile in Colombia e nel mondo”.

La Coppa del Mondo Femminile FIFA Under 20 Colombia 2024 sarà la prima edizione del torneo a coinvolgere 24 squadre, in linea con l’impegno della FIFA nel fornire maggiori opportunità a più giocatori in tutto il mondo. Tutte le 24 nazioni sono state presentate, con Argentina, Australia, Austria, Brasile, Camerun, Canada, Costa Rica, Fiji, Francia, Germania, Ghana, Giappone, Corea del Nord, Repubblica di Corea, Messico, Marocco, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Nigeria, Paraguay, Spagna, Stati Uniti e Venezuela, che si uniscono alla nazione ospitante del torneo.

Il sorteggio del torneo si svolgerà mercoledì 5 giugno a Bogotà. I biglietti per la partita verranno messi in vendita dopo il sorteggio, i tifosi potranno registrare il loro interesse qui.

Federica Parsani, Polisportiva Monterosso: “Una stagione di alti e bassi, ma positiva per aver raggiunto l’obiettivo”

Photo Credit: Federica Parsani - ASD Polisportiva Monterosso

La Polisportiva Monterosso ha ottenuto la permanenza nel Girone A di Serie C, grazie ai 42 punti ottenuti in 29 partite di campionato, ma c’è ancora un turno, ovvero la sfida in casa contro il Moncalieri, per provare a migliorare quell’attuale nono posto che hanno in possesso le ragazze di Massimo Vezzali.
Nelle biancazzurre abbiamo tante calciatrici giovani e di esperienza, tra cui quella di Federica Parsani, difensore classe ’96 che veste la maglia del Monterosso per il terzo anno di fila. La nostra Redazione ha raggiunto Federica, che in passato ha vestito maglie come Brescia ed Orobica, per risponderci ad alcune domande.

Federica, da tre stagioni sei al Monterosso. Cosa ti ha colpito di questa società?
«Mi ha colpito la voglia di crescita di questa società partita dalle categorie più basse è arrivata ora in Serie C».

Prima di parlare di quest’annata che sta per finire, non possiamo non dimenticare quello che è accaduto l’anno scorso, dove il Monterosso ha dominato la categoria di Eccellenza, sia nel campionato che nelle Coppe…
«L’anno scorso è stata sicuramente un anno da ricordare e incorniciare. Abbiamo vinto tutto il possibile e fatto qualcosa che nessuno aveva mai fatto. Meritandolo sul campo e facendo un grande lavoro di gruppo».

Ma torniamo al presente, dove il Monterosso ha ottenuto la salvezza in Serie C. Come giudichi il risultato che ha conquistato la tua squadra?
«Risultato positivo e che nessuno avrebbe mai detto ad inizio stagione. Raggiungere l’obiettivo fissato è una soddisfazione ma si poteva, secondo me, fare ancora di meglio. È stato un anno di momenti di alti e bassi, ma positivo per il raggiungimento dell’obiettivo».

Qual è l’incontro che ti ha fatto capire che il Monterosso avrebbe raggiunto la matematica permanenza in categoria?
«Secondo me, sono state le vittorie con Pro Sesto e Tharros al ritorno».

Parliamo della gara di domenica dove la squadra ha vinto per 6-4 sulla Roma Calcio Femminile. Quali sono le cose che vuoi portare a casa dopo questa partita?
«Oltre ai tre punti direi il primo tempo. È stato poi tutto in discesa, perché siamo partite molto forte e abbiamo messo al sicuro la partita dopo i primi quarantacinque minuti».

Tra pochi giorni ci sarà la chiusura del campionato e il Monterosso ospiterà il Moncalieri. Ovviamente, sarebbe fondamentale terminare la stagione con un successo…
«Sì, sarebbe bello oltre per noi e per la classifica anche per i tifosi e chi sarà lì a vedere la partita. Ci hanno supportato per tutta la stagione».

Nel corso della stagione hai affrontato l’Orobica che, per alcuni anni, ne hai fatto parte…
«Esatto, è da un po’ di anni che non gioco più lì e sono rimaste poche ragazze di quelle che giocavano con me. Sempre bello affrontare una squadra in cui si ha giocato».

Che voto dai al Girone A di Serie C di quest’anno?
«Otto direi: il livello, secondo me, è alto e ogni partita è da giocare. Non c’è nessun risultato scontato e tutte le squadre hanno dimostrato di dire la loro».

Qual è la squadra del campionato che ti ha colpito più di tutte?
«Dico Lumezzane, perché aveva una rosa forte che puntava a vincere il campionato, ma anche lo Spezia per via del mix di giovani che, in ogni gara, hanno detto la loro».

Cosa deve fare il movimento calcistico in rosa per diventare più forte?
«Investire di più nelle bambine e ragazzine sia a livello economico sia come strutture. E dare ancora più visibilità, oltre che al campionato di Serie A, anche alle serie inferiori».

Che obiettivi ti sei posta nei prossimi anni?
«Vorrei crescere e imparare sempre più cose. In ambito calcistico mi piacerebbe ancora vincere qualche trofeo».

Che cosa vuoi dire alle tue compagne del Monterosso in vista dell’ultima di campionato?
«A loro dico di divertirsi e giocare con la mente libera che è la cosa più importante e poi, sicuramente, quello di vincere».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia l’ASD Polisportiva Monterosso e Federica Parsani per la disponibilità.

Alessia Giuffra, Baiardo: “Vivo il presente. Roma? Spero sarà una partita bella da vedere e giocata a viso aperto”

Credit Photo: Francesco Passaretta - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Ultime mosse stagionali: l’Angelo Baiardo è pronto a mettere piede sul rettangolo verde casalingo per incontrare le giallorosse della Roma Calcio Femminile.
La disputa andrà in scena con la tranquillità della salvezza ottenuta con qualche giornata di anticipo, ma pur sempre con la voglia di fare bene e dimostrare il valore di una formazione che, fino all’ultimo, ha messo cuore e determinazione in campo per farsi spazio in un girone tosto e non semplice.

Con estremo piacere ne abbiamo parlato con Alessia Giuffra, apporto di centrocampo della formazione neroverde.

Benvenuta Alessia! È in chiusura la tua prima esperienza in maglia Baiardo; un campionato disputato diverso rispetto a quello affrontato lo scorso anno col Genoa, ma allo stesso tempo già conosciuto in precedenza in tali colori ed in quelli dello Spezia.
Le valutazioni ed il tuo bilancio personale e di squadra di questo 2023/24? Soddisfatta del tuo rendimento?

La Serie C è un campionato sempre impegnativo e imprevedibile dal punto di vista dei risultati.
Per quanto concerne il mio rendimento, sono stata out per un paio di mesi, ma fortunatamente non si è trattato di un grave infortunio, dunque ho avuto modo di tornare a disposizione dello staff.
Il bilancio di squadra, nel complesso, è positivo, considerate le vicissitudini che hanno “condizionato” la stagione; non dobbiamo, però, trovare alibi, ma capire noi stesse e dimostrare che possiamo fare molto di più.

Una prima fase particolare dovuta anche a qualche infortunio rimediato in rosa che ha penalizzato il rendimento in campo dell’intera compagine: il girone di ritorno, però, si può dire sia stato differente, sia per il recupero delle stesse “acciaccate” che per una coesione tra reparti ritrovata ed una conferma in linea di pensiero comune valsa la permanenza in categoria con qualche giornata d’anticipo. Quanto è importante per voi questo traguardo?

Senza dubbio gli infortuni hanno sempre un impatto sull’intero organico, oltre che sulle singole giocatrici.
Ogni traguardo ha un’importanza e dietro c’è un gran lavoro; dobbiamo essere soddisfatti di quanto fatto questa stagione e continuare a lavorare per migliorarci.

Recentemente avete rimediato una sconfitta in casa Orobica, una squadra che ha lasciato lo spazio in serie B al Lumezzane ma ha continuato fino all’ultimo a concorrere alla vetta: come giudichi la vostra prestazione in tale circostanza e cosa pensi sia mancato in termini di costruzione in quest’ultimo periodo per evitare la perdita di ulteriori punti fondamentali?

Quella di domenica è stata una sconfitta pesante con un risultato che lascia poco spazio a commenti. Penso sia importante, soprattutto in questa fase finale, saper ripartire senza portarsi addosso la negatività della partita precedente.
Occorre focalizzarsi sulla prossima, iniziando la settimana con positività e massimo impegno.

Ora l’ultima tra le mura casalinghe: sarà la Roma calcio femminile l’opposta squadra da battere. Ve la giocherete dopo la vittoria conquistata all’andata; cosa vi aspettate da loro, non tralasciando il fatto che ormai conoscete il loro gioco?

Dovremo fare di tutto per dimostrare il nostro valore. È vero, noi conosciamo il loro gioco, ma anche loro conoscono il nostro; cercheremo di metterlo in pratica nel migliore dei modi, con determinazione e voglia.
Spero sarà una partita bella da vedere e giocata a viso aperto.

Ci lasciamo con i tuoi obiettivi (con un occhio di riguardo al presente ed al futuro a livello di club) e l’augurio che senti di rivolgere al Baiardo per l’imminente chiusura di campionato e per gli anni a venire…

I miei obiettivi sono semplici: il primo in assoluto è sicuramente quello di stare bene; le mie ultime tre stagioni sono state molto complicate a causa di due gravi infortuni, perciò essere in campo e potermi allenare è davvero importante per me, mi dà gioia.
Un altro obiettivo è quello di poter dare il mio contributo alla squadra, sia in campo che a livello mentale.

Vivo il presente: terminerò questa stagione e poi valuterò per la prossima, confrontandomi con la società che sento di ringraziare per avermi contattato la scorsa estate e per aver creduto in me.

Si ringrazia Alessia Giuffra e la società tutta per la gentile concessione.

Gol della stagione della UEFA Women’s Champions League 2023/24: Asisat Oshoala in cima al podio

I dieci gol migliori della stagione 2023/24 della UEFA Women’s Champions League sono stati selezionati dal panel di Osservatori Tecnici della UEFA, con l’attaccante nigeriana Asisat Oshoala che si è aggiudicato il premio come Gol della Stagione grazie alla sua splendida rovesciata per il Barcellona contro il Benfica alla prima giornata.

Sempre per il Barça, il centrocampista Aitana Bonmatí è arrivato secondo grazie al suo tiro dalla distanza nella vittoria dei quarti di finale contro il SK Brann, mentre Delphine Cascarino del Lione è arrivata terza con il suo gol dalla distanza nella vittoria dei quarti di finale contro il Benfica.

1 Asisat Oshoala ( Barcellona -Benfica 5-0 ) – Fase a gironi Giornata 1, 14/11/23

2 Aitana Bonmatí ( Barcellona – Brann 3-1 ) – Ritorno dei quarti di finale, 28/03/24

3 Delphine Cascarino ( Lione – Benfica 4-1 ) – Ritorno quarti di finale, 27/03/24

4 Justine Kielland ( Brann – Lione 2-2 ) – Fase a gironi Giornata 4, 21/12/23

5 Melchie Dumornay ( Lione – Paris Saint-Germain 3-2 ) – Andata semifinale, 20/04/24

6 Caroline Graham Hansen ( Barcellona – Rosengård 7-0 ) – Fase a gironi Giornata 4, 21/12/23

7 Erin Cuthbert ( Barcellona – Chelsea 0-1 ) – Andata semifinale, 20/04/24

8 Olivia Schough ( Rosengård – Benfica 2-2 ) – Fase a gironi, giornata 5, 25/01/24

9 Marie Alidou ( Benfica – Francoforte 1-0 ) – Fase a gironi Giornata 3, 13/12/23

10 Marie-Antoinette Katoto ( Paris Saint-Germain – Ajax 3-1 ) – Fase a gironi Giornata 5, 24/01/24

Andrea Gennari, Ivrea: “Punto a migliorare stagione dopo stagione. Ultima gara? Speriamo di incassare ancora qualche punto”

Credit Photo: Alex Rastaldi-Independiente Ivrea

Il ciclo serie C sta per volgere al termine e l’Independiente Ivrea attende il ritorno in campo per disputare l’ultima gara stagionale.
La squadra della coach Pitzalis ha stampato fino ad oggi un quinto posto in graduatoria a quota 51 punti, anticipata da formazioni del girone altrettanto competitive. Ora la speranza interna è quella di conquistare una vittoria contro una opposta di primissima fascia: le piemontesi dimostrano di arrivarci con fiducia e speranza in un esito finale positivo, così come il complessivo resoconto 23/24.

A parlarne con noi Andrea Gennari, apporto d’attacco classe ’99 della medesima formazione.

Benvenuta Andrea. Un’altra stagione a rinforzo del reparto attacco in arancio per te e la disputa di un campionato che ormai conosci molto bene…come valuti il tuo percorso individuale?

Il mio percorso non è stato ottimale: quest’anno, purtroppo, non sono riuscita a dare una grossa mano alla squadra come avrei voluto a causa di infortuni che mi hanno costretta a stare lontana dal campo per un po’.

Una posta in palio (la seconda serie) non raggiunta, ma rimane sicuramente un viaggio importante, fatto di una crescita dell’insieme che ha evidenziato un potenziale di squadra di spessore.
C’è più rammarico per qualche punto perso nel tragitto che ad oggi avrebbe potuto determinare uno spazio in classifica differente rispetto all’attuale ottavo posto o soddisfazione per i traguardi raggiunti, conseguentemente alla permanenza in categoria?

Sicuramente qualche punto importante lo abbiamo lasciato indietro, ma siamo felici del campionato che abbiamo fatto perché, proprio come detto, ci ha permesso di toglierci molte soddisfazioni.
Durante la stagione ci sono stati alti e bassi, ma siamo comunque riuscite ad ottenere un punteggio maggiore rispetto agli ultimi due anni: ciò mi porta a dire che è stato un anno positivo.

Domenica un bel risultato in casa livornese che ha confermato quanto fatto in andata: un 4-1 al triplice fischio che ti ha visto mettere firma sul pallone del gara. Contributo sicuramente importante, non solo per la rete in sé ma anche per la fase cruciale che vede il campionato concludersi a brevissimo: che significato dai a quel goal ed in che modo valuti tale prestazione?

Ho cercato di dare tutto in questa partita con la speranza di riuscire a dar loro una grossa mano. Il risultato finale è stato giusto e sono davvero contenta per il goal che finalmente è arrivato.

Ora l’ultima tra le mura domestiche davanti all’Orobica, una diretta concorrente alla vetta che per pochissimo non è riuscita nell’intento ed ha lasciato spazio al Lumezzane.
Con loro si ricorda il 3-1 in difetto rimediato nell’andata, ma adesso forse lo scenario è diverso: il loro gioco lo conoscete. Cosa vi aspettate e come procede il lavoro interno in preparazione al gran finale?

Quella di domenica sarà indubbiamente una gara tosta contro un’ottima squadra. Noi stiamo lavorando duramente per prepararla al meglio delle nostre potenzialità, speriamo di toglierci un’altra piccola soddisfazione ed incassare ancora qualche punto.

Ci lasciamo con i tuoi obiettivi (con un occhio di riguardo al presente e per il futuro a livello di club) e l’augurio che senti di rivolgere all’Ivrea per questa chiusura di campionato e per gli anni a venire.

Punto a migliorare stagione dopo stagione, non rinunciando a dare sempre il massimo e ad aiutare il più possibile la squadra. L’Ivrea è davvero una bellissima società che non ci fa mai mancare nulla e ci viene in contro in qualsiasi circostanza; spero possa stare sempre in alto perché lo merita!

Si ringrazia Andrea Gennari e la società tutta per la gentile concessione.

Serie A Femminile, semifinale gara 2: Stilcasa Costruzioni Falconara-TikiTaka

Giancarlo Dalla Riva - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Potrebbe essere la gara decisiva oppure un giovedì di transizione verso la “bella” del 1° giugno. Saranno Stilcasa Costruzioni Falconara e TikiTaka Francavilla a dircelo, al PalaBadiali, a partire dalle 20:30 in diretta su Futsal TV. Match point nelle mani delle giallorosse dopo il 2-1 della prima, ma il palazzetto marchigiano è stato un fortino fino ad oggi. Gara sulla quale è praticamente impossibile azzardare pronostici, così come sarà per l’altra semifinale scudetto in programma in Puglia.

BITONTO-MONTESILVANO – Il 6-3 a favore del Bitonto in gara-1 non inganna. E’ stato, infatti, solo negli ultimi 30 minuti che le leonesse hanno preso il largo contro un Montesilvano che domani (sempre alle 20,30) si presenterà senza alcun timore reverenziale in casa delle campionesse in carica. L’ultima visita al PalaPansini ha regalato un pareggio in rimonta alle biancazzurre di Morgado, risultato che nei playoff non è contemplato. Al Bitonto serve il bis per la finale, ma il Montesilvano proverà a negarglielo.

STILCASA COSTRUZIONI FALCONARA – TIKITAKA FRANCAVILLA ore 20.30 Diretta Futsal TV

SERIE A FEMMINILE – PLAYOFF – QUARTI DI FINALE
1) BITONTO-KICK OFF 9-1 (gara-1 2-4, gara-2 8-1)
2) GTM MONTESILVANO-FEMMINILE MOLFETTA 7-3 (9-0)
3) TIKITAKA FRANCAVILLA-LAZIO 7-1 (4-1)
4) STILCASA COSTRUZIONI FALCONARA-VIP 4-0 (7-5 d.t.s.)

SEMIFINALI (gara-1 25/05, gara-2 30/05, ev. gara-3 01/06)

X) GTM MONTESILVANO-BITONTO 3-6
Y) TIKITAKA FRANCAVILLA-STILCASA COSTRUZIONI FALCONARA 2-1

FINALE – GARA UNICA – 09/06
VINCENTE X-VINCENTE Y

Chiara Beccari, Nazionale: “Essere di nuovo qui insieme al gruppo è motivo di soddisfazione”

Alla vigilia della delicata sfida contro la Norvegia, in programma domani a Oslo alle 18, l’attaccante della Nazionale Chiara Beccari ha parlato ai microfoni della FIGC. Beccari arriva da una buona stagione con il Sassuolo con 5 gol e 5 assist in 21 partite. Ecco le sue parole:

“Abbiamo una doppia sfida molto importante in cui ci giocheremo gran parte della nostra qualificazione e del nostro percorso. Essere di nuovo qui insieme al gruppo è motivo di soddisfazione, siamo molto felici”

“L’ultima partita contro la Finlandia non è andata benissimo, – ha continuato Beccari – però vogliamo ripartire con il piede giusto e dimostrare quanto di buono abbiamo fatto fino ad ora”.

“Penso che la Nazionale sia una squadra dal carattere molto variegato sotto tutti gli aspetti – ha concluso l’attaccante azzurra –. In attacco siamo molto diverse e in base alle partite siamo tutte molto diverse nel gioco”.

Rita Guarino, un volto, una professione, una vita per il Calcio Femminile

Se si scrive la parola “calcio”, di per se è sinonimo di uno sport giocato al maschile, ma nella realtà attuale esiste e sta finalmente prendendo piede la passione e la professionalità del “calcio femminile”. Uno Sport che pochi valorizzano, nel nostro paese, un gioco fatto di valori cosiddetti buoni, all’interno di un universo, o per meglio dire di un mercato (quello calcistico), che alcune volte dimentica il bello di ciò che accade in e fuori dal campo, il bello dello sport giocato, il bello dello stare in squadra: tutto questo è il calcio femminile.

Il mio approfondimento verso questa realtà prende spunto da un editoriale apparso e sviluppato da Pirelli, che ha preso in esame una grande protagonista di questo Sport: Rita Guarino. Attualmente Allenatrice dell’ Inter Femminile una dei volti più importanti del calcio femminile italiano, per il tempo che ha passato in campo e in panchina, per le qualità che ha manifestato e che continua a manifestare.

Rita che ha iniziato a giocare a 14 anni, a venti ha esordito in Nazionale in occasione del primo Mondiale femminile della storia, ha vinto cinque scudetti, ha avuto un’esperienza negli Stati Uniti, oggi è una delle allenatrici più vincenti del nostro Paese. Da calciatrice era un’attaccante di qualità, in panchina ha iniziato prestissimo (praticamente mentre ancora giocava) e poi ha vissuto dall’interno l’arrivo degli investimenti portati dai club maschili, l’istituzione del professionismo, la crescita del numero dei tifosi.

“Mi sento parte del percorso compiuto dal calcio femminile, afferma Rita a chi le chiede se si sente parte di questo movimento, fin da quando non era sotto i riflettori e viveva all’ombra di quello maschile. Ho vissuto anche momenti di stallo, momenti privi di grandi investimenti. Ora c’è un po’ di crescita, ma in realtà secondo me il percorso è appena iniziato”. Nel frattempo, ha conquistato altri quattro scudetti, una Coppa Italia e due Supercoppe. Eppure Guarino dice che il suo percorso non è finito, che ha ancora tanto lavoro da fare per lei, per le calciatrici di oggi e per quelle di domani, per la crescita e l’affermazione del movimento.

Ma quando il Calcio Femminile, secondo la calciatrice ed allenatrice, sono veramente cambiati? “Direi a partire dal 2015, quando si è determinato il coinvolgimento dei club maschili. All’inizio hanno dovuto adempiere a degli obblighi, ovvero creare delle squadre Under 12 femminili, poi pian piano la cosa si è evoluta: le società hanno potuto acquisire il titolo sportivo di una squadra dilettantistica femminile. Da quei giorni, il calcio femminile è diventato parte integrante del sistema professionistico. Con annessi strumenti e competenze. Con mezzi e ambizioni completamente diversi”.

“Quello che non è cambiato, aggiunge Rita, e che mi auguro non cambierà mai, sono i valori che il calcio femminile si porta dietro. Si parte sicuramente da un’enorme passione da parte delle giocatrici, ma poi si arriva alla lealtà sportiva, all’etica comportamentale, a tutta una serie di manifestazioni legate a una reale vicinanza con il pubblico. Anche i tifosi stessi, devo dire, non sono ancora cambiati: chi segue il calcio femminile sostiene la propria squadra più che insultare quella avversaria, il pubblico fa un tifo sano”.

Attaccante veloce, dinamica, con il fiuto del gol questo era Rita sul quadrante di gioco anche se come da lei stesso dichiarato le mancava qualcosa nei colpi di testa; ma poi la scintilla di poter dare ancora qualcosa per questo Sport: diventare allenatrice.

“Il mio primo patentino da allenatrice l’ho preso a 25 anni, confida la nero azzurra, un anno dopo ero già vice-allenatrice della rappresentativa piemontese, un anno dopo ero alla guida della seconda squadra nel club in cui giocavo. Per me è stata una cosa abbastanza naturale, mi è sempre piaciuto trasferire le mie conoscenze alle ragazze più giovani. Come allenatrice mi piace definirmi flessibile: non sono ancorata a dei modelli o dei sistemi personali, cerco di adattarmi alle qualità delle giocatrici che ho a disposizione”.

Nove scudetti conquistati: cinque da calciatrice e quattro con Juventus da Allenatrice, a chi le chiede il segreto di questo, lei risponde: “Da giocatrice sei uno strumento musicale che suona bene quando il gruppo ti permette di farlo. Da allenatrice devi valorizzare il suono di tanti strumenti, di tutti gli strumenti, in modo che possa venire fuori una bella sinfonia. Quando alleni, mi viene da dire, è tutto estremamente amplificato”.

Ma il suo “palmares” non è soltanto questo: con la Nazionale maggiore Rita ha portato il suo contributo quando ancora questo Sport era virtù per poche elette, tra le quali il suo prezioso estro: “Sicuramente il mio esordio con la maglia azzurra: era ai Mondiali, e ho anche fatto gol. Ancora oggi, quando ne parlo, vengo travolta dal ricordo, dall’emozione provata quel giorno. Da allora ho avuto la spinta a pensare che il calcio potesse diventare la mia vera professione. Fino a quel momento non avevo ancora realizzato cosa stessi facendo, dove potessi arrivare. Il fatto che si potesse vivere un’emozione così forte ha fatto sì che io continuassi a cercarla, in campo e poi anche da allenatrice”. 

Adesso che il Calcio femminile è stato riconosciuto “professionistico“, il modo di vedere questo Sport non soltanto al maschile, secondo Rita, è cambiato?

Noi viviamo in un Paese in cui la cultura sportiva non è ancora supportata in modo efficace. Basti pensare che il 40% delle nostre scuole è privo di una palestra. Il calcio femminile ha visto investimenti importanti, ma adesso bisogna dare continuità: all’estero non stanno fermi ad aspettarci, hanno iniziato prima e continuano a svilupparsi. C’è bisogno di tenere il passo, di continuare sulla strada intrapresa negli ultimi anni: bisogna investire ma anche creare competenze, valori, dare visibilità a uno sport che merita di essere seguito”.

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