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Fabio Melillo sulla sconfitta col Napoli: “Approccio importante. Perdere per una rete del genere lascia l’amaro in bocca”

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Ternana è in attesa di rifarsi dopo la giornata appena trascorsa che ha visto la stessa formazione rimediare una sconfitta a Narni nel duello col Napoli.
Un’occasione spareggio sfumata a causa del doppio vantaggio opposto, momentaneamente bloccato al 72′ dall’1-2 firmato Labate.

Ecco ciò che ha riferito nel post gara la guida rossoverde Fabio Melillo che non le ha mandate a dire sulla gestione dei 90 minuti da parte del direttore di gara: “Faccio fatica a pensare che si possa dare un goal del genere, a margine di una prestazione in cui abbiamo tenuto testa colpo su colpo e lottato.
Abbiamo avuto anche un po’ di sfortuna nel perdere Pacioni con un infortunio, un difensore a cui facciamo veramente fatica a rinunciare; speriamo non sia nulla di che.

Sinceramente perdere per una rete del genere lascia l’amaro in bocca, ma non è solo il goal in fuorigioco, devo dire che è stata una costante di tutta la partita; sembrava arbitrasse due partite diverse.
Dispiace perché è stucchevole dover parlare degli arbitri quando bisognerebbe parlare di calcio e di come una squadra che gioca con dignità, appartenenza ed amore per la maglia dimostra di saper combattere con squadre di serie A, con questa determinazione, coraggio e tenacia.

L’approccio che abbiamo avuto è stato veramente importante; siamo sempre stati nella loro metà campo, col concetto giusto, poi loro hanno un reparto avanzato notevole.
Nel primo tempo abbiamo perso campo, distanze ed un po’ di coraggio nel giocare il pallone, il secondo l’abbiamo iniziato bene ma è arrivata la sosta che ci ha spezzato il ritmo.
Abbiamo comunque mantenuto quel feeling con la maniera di giocare che ci è cara a noi e trovato un bel goal con Labate.

Ora le Fere avranno la possibilità di cambiare le carte in tavola e farsi spazio in prima categoria; rimane l’appuntamento di ritorno fissato per il 26 maggio:Tenteremo fino alla fineha fatto sapere lo stesso misterdomenica ci proveremo, è nella nostra mentalità. Se non ci riusciremo diremo a loro brave, ma per noi resterà un campionato sopra le righe e di una valenza incredibile“.

Apulia Trani-Independent 0-1, Elio Aielli: “Abbiamo vinto senza rischiare nulla, testa ai due derby”

Credit Photo: Independent Femminile

Nell’anticipo della 28esima giornata di Serie C Femminile (Girone C) l’Independent ha affrontato in trasferta l‘Apulia Trani in cerca di punti preziosi per agganciare la zona PlayOut. La formazione campana è riuscita a replicare lo stesso risultato della gara di andata: 0-1 a loro favore. La rete del vantaggio è arrivata quando l’orologio segnava quasi la mezz’ora e porta la firma della solita Galluccio.

L’allenatore delle pantere, Elio Aielli, tornato alla vittoria dopo lo stop con il Palermo, al termine del match ha commentato così il successo esterno:

“Era importante tornare a fare risultato, e lo abbiamo fatto con la voglia giusta anche se dovevamo chiuderla prima. La squadra ha fatto una buona gara, non era facile con un avversario cosi agguerrito, abbiamo vinto senza rischiare nulla, non ci hanno praticamente mai calciato in porta. Ora sappiamo che i due Derby sono due partite ostiche e faremo di tutto per prepararle al meglio”.

Frosinone, Veronica Spagnoli dopo la manita al Matera: “Soddisfatta del nostro percorso, ora l’ultimo sforzo”

Credit Photo: Enrico Magliocco

In occasione della 28esima giornata di Serie C Femminile (Girone C) il Frosinone ha ospitato il Matera Women. La squadra di Mister Foglietta ha riscattato il match dell’andata perso 1-0. Le giallazzurre, infatti, sono riuscite a conquistare l’ottava vittoria consecutiva mantenendo il secondo posto in classifica grazie al risultato di 5-2, frutto delle reti di Makulova, Sgambato, Tata, Alborghetti e Spagnoli. A due match dalla fine del campionato le canarine coprono la seconda posizione a +1 dal Trastevere e a -6 dalla capolista Vis Mediterranea.

Dopo la manita inflitta alle avversarie Veronica Spagnoli ha dato la propria chiave di lettura della partita. Di seguito, le dichiarazioni della centrocampista:
“Visto il risultato dell’andata era un match molto sentito, sono molto felice di come abbiamo interpretato la partita. Il nostro percorso si è dimostrato essere qualcosa di davvero soddisfacente e i risultati si vedono, tutto grazie alla volontà e alla coesione che si è creata tra noi. Ora dobbiamo solo fare l’ultimo sforzo per questo finale di stagione e dare il massimo come abbiamo sempre fatto da agosto ad oggi”.

Il calcio in rosa che avanza in Puglia…intervista al responsabile regionale calcio femminile Pasquale Miccolis

Se il calcio maschile in Puglia nelle ultime settimane sta regalando gioia e dolori, soddisfazioni e delusioni ai tifosi pugliesi, c’è un calcio che avanza, non conquista le pagine dei quotidiani e delle riviste pattinate: parliamo del calcio in rosa. Ragazze che al tacco 12 preferiscono i tacchetti e amano sentire il profumo dell’erba di un campo di calcio e il sibilo nell’aria del pallone. Un fenomeno che sta riscontrando un boom: in quattro anni ha visto il tesseramento di molte ragazze che si sono avvicinate al calcio sfatando in mito di uno sport per solo uomini. Dopo un’assenza di un decennio, è ritornato il calcio d’eccellenza, negli ultimi quattro anni, quattro realtà hanno iscritto il loro nome nell’albo d’oro: Fesca Bari, Phoenix Trani, Molfetta Calcio e quest’anno la Nitor Brindisi. In contemporanea al campionato d’eccellenza da tre anni si svolge la coppa Italia che ha visto trionfare la Phoenix Trani, Molfetta Calcio e, in questa stagione, il Foggia Woman 1987, che in finale ha battuto ai rigori il Fasano, conquistando la possibilità di disputare la fase nazionale. Da due anni esiste una rappresentativa pugliese che, attraverso il torneo delle regioni è diventata una vetrina per tante calciatrici. Con il responsabile regionale calcio femminile Pasquale Miccolis tracciamo un bilancio:

Dott. Miccolis, innanzitutto congratulazioni per quello che si sta facendo. Da dove nasce questo boom?

Grazie per le congratulazioni, che desidero estendere al nostro presidente regionale, Vito Tisci, al segretario Diletta Mancini, al vice segretario Alessandro Schirone, e a tutto l’intero consiglio direttivo del CR Puglia per l’impegno profuso nella promozione del calcio femminile. Un ringraziamento speciale va anche al Settore Giovanile e Scolastico della FIGC Puglia per la continua collaborazione per la crescita del movimento. Il boom del calcio femminile in Puglia ha radici profonde, alimentate dalla passione e dalla dedizione delle nostre atlete e da un confronto costruttivo che abbiamo instaurato negli ultimi anni con le società sportive che, giorno dopo giorno, investono in questo settore. Abbiamo notato un aumento significativo sia nel numero delle tesserate che nel numero delle società partecipanti, sia nei campionati di vertice che a livello giovanile e scolastico. Inoltre, come ha menzionato nell’introduzione dell’articolo, dopo ben undici anni di assenza, siamo finalmente tornati a partecipare al Torneo delle Regioni. Questo ritorno è stato fortemente voluto da tutti, in particolare dal Presidente Vito Tisci. Fino allo scorso anno, le calciatrici pugliesi non avevano mai avuto l’opportunità di vivere questa esperienza e non sapevano cosa aspettarsi. Tuttavia, dopo la loro prima partecipazione, ora attendono con entusiasmo la convocazione nella rappresentativa. Questo dimostra quanto sia importante per loro e per il calcio femminile pugliese essere presenti a eventi di questa portata. L’interesse crescente è anche dovuto alla maggiore visibilità che il calcio femminile sta ottenendo a livello nazionale e internazionale, ispirando sempre più giovani atlete a prendere parte a questo sport.

Quale futuro roseo si preannuncia per il calcio pugliese nei prossimi anni?

Spero vivamente che nelle prossime stagioni sportive continueremo a raccogliere i frutti del buon lavoro svolto fino ad oggi. Attualmente, abbiamo sette squadre nell’Eccellenza pugliese (tre in più dello scorso anno), un piccolo ma significativo traguardo che testimonia l’impegno e la dedizione di tutti gli attori coinvolti. Tuttavia, non dobbiamo illuderci: c’è ancora molto da fare e non possiamo permetterci di fermarci qui. È fondamentale, come federazione, rimanere costantemente al fianco delle società e delle giocatrici, garantendo loro tutto il supporto necessario. Il confronto, il coinvolgimento e il lavoro di squadra sono elementi imprescindibili per il successo. Se vogliamo che il calcio femminile continui a crescere e a prosperare in Puglia, è indispensabile lavorare uniti, come una vera squadra. Solo attraverso uno sforzo collettivo potremo affrontare le sfide future e raggiungere nuovi, ambiziosi obiettivi.

 Cosa intende fare il comitato pugliese per proteggere queste ragazze da eventuali illusioni che possono arrivare da fattori esterni?

Sono previsti incontri formativi con le società di calcio femminile per sensibilizzarle sull’importanza di promuovere l’attività sportiva tra le tesserate, evidenziando i benefici psicofisici del gioco del calcio. Questi benefici sono indipendenti dall’illusione di diventare professioniste nel settore. È importante essere realistici: il motto “uno su mille ce la fa” non è solo il ritornello di una canzone, ma una consapevolezza chiara per tutti.

Grazie dott. Miccolis di averci dedicato il suo tempo, un ringraziamento all’ufficio stampa della Lnd Puglia per la collaborazione.

Stefano Braghin, Juventus Women: “Canzi è l’allenatore che avevamo ipotizzato prima di iniziare la fase di selezione”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Massimiliano Canzi, come dalla nostra redazione già annunciato, da luglio sarà il nuovo allenatore delle Juventus Women, e la società bianco-nera (appena terminato il Campionato) ha ufficialmente annunciato, attraverso i canali del Club, la firma sul contratto che lo legherà per due stagioni, fino al 2026, alle ragazze di Braghin.

Queste le sue prime parole: “Sono molto felice di essere qui: per me è una grande sfida, dopo quattro anni molto positivi in Serie C. Sono professionista da 18 anni, ho scelto di aprire una nuova fase della mia vita in un momento importante della mia carriera: conosco da tanto tempo il mondo del calcio femminile, che è stato anche parte della mia carriera, avendo allenato in Serie A. Non ho avuto ovviamente alcun dubbio nel rispondere alla chiamata della Juventus, perché non ho mai lavorato in un club di questo livello: avremo la possibilità di competere al massimo in più di una competizione, e questo in generale è qualcosa che capita raramente”.

Il Direttore Generale Stefano Braghin, dopo la stretta di mano con il nuovo tecnico, ha così commentato: “Canzi ha maturato una notevole esperienza in Serie A maschile, ha saputo affinare le sue doti più didattiche e di formazione nel campionato Under 19 maschile ed ha chiuso il suo percorso nel maschile disputando campionati di vertice con squadre giovani e non favorite come saremo noi nella prima fase di questo ciclo che riparte. Ha insomma maturato una serie di skills diverse che ne fanno un profilo a tutto tondo con la personalità, l’esperienza e le competenze giuste per ripartire dopo due anni in cui, aldilà dei risultati, abbiamo disperso molto la nostra identità vincente in una ricerca, talvolta eccessiva, dell’estetica a discapito della pratica. Se a queste considerazioni aggiungiamo la grande umanità, serietà ed onestà intellettuale che hanno accompagnato Max nel suo percorso di allenatore attraverso tutte le categorie, penso che siamo riusciti a trovare una sintesi molto vicina se non del tutto coincidente con il profilo di allenatore che avevamo ipotizzato prima di iniziare la fase di selezione”.

Sebastian De La Fuente, Fiorentina Femminile: “In campo si dovrà vedere la mentalità, la voglia di fare del gruppo”

credit photo: Paolo Comba, photo agency Calcio femminile Italiano

Sebastian de la Fuente, allenatore della Fiorentina Femminile, ha risposto alle domande dei giornalisti nella conferenza stampa valida come pre gara della finale di Coppa Italia Femminile. 

L’ultima sfida con la Roma non è andata bene per la Fiorentina, è terminata 5-0 per le giallorosse. Come si può spiegare che in realtà la Fiorentina crede, eccome, in questa Coppa Italia?
“Penso che in queste partite le motivazioni contano. Voglio continuare a pensare che in tutte le partite importanti contro la Roma siamo sempre stati dentro il gioco. Nella penultima gara avevamo pareggiato in casa conducendo un ottimo match, ma anche andando a vedere il primo tempo dell’ultima giornata di poule scudetto il risultato ha un po’ penalizzato, nel secondo tempo, poi, forse la testa era già su questa finale.
Quello che abbiamo detto alle ragazze è di dimenticare quella partita, pensare all’opportunità che abbiamo: riportare un trofeo a Firenze. Le ragioni bastano e avanzano alla squadra per dare più del dovuto e per arrivare a fare una partita diversa da quella che è stata e che non voglio nemmeno mettere in conto perché la Roma era spinta da altre motivazioni che noi in quel momento non avevamo”.

Quanto ci credi, quanto conta per te professionalmente portare a casa questo trofeo?
“Professionalmente parlando, per me questa è la prima finale di Coppa Italia quindi è sicuramente un’emozione unica ma in questo momento quello che mi interessa è riportare un trofeo a Firenze. Pensando a tutto il percorso fatto, perché arrivati alla finale si ripensa anche al percorso, posso dire che è stato eccellente: abbiamo battuto in doppia sfida Inter e Juventus, non è che siamo qui per caso.
Per noi questa partita è fondamentale, le ragazze sono motivate e molto concentrate per il raggiungimento di questo obiettivo comune”.

Teme, innanzitutto, il tridente della Roma? Rispetto al vostro ultimo confronto quali sono gli aspetti che potete e dovrete migliorare?
“Rispetto all’ultimo confronto contro la Roma sicuramente dovremo essere più determinanti quando ci capitano le occasioni. Domenica scorsa nel primo tempo abbiamo avuto delle occasioni che potevamo concretizzare riaprendo, così, la partita. In queste finali gli episodi contano tanto, e quando ne hai uno a favore bisogna fare il possibile per approfittarne. Questa squadra ha dei valori che sono importantissimi e ha le potenzialità per giocarsela contro chiunque. Importante sarà anche esaltare le nostre capacità, che sono tante, sia dal punto offensivo che difensivo. La Roma ha sempre giocato con il tridente: sappiamo come gioca e conosciamo il valore delle avversarie, non c’è timore.
Come ho detto poco fa, andremo a mettere in luce le nostre qualità”. 

Mister vivere una finale da sfavoriti, come è successo all’Atalanta contro il Bayern Leverkusen, può aver dato qualche spunto, anche a livello psicologico? 
“Il calcio da sempre spunti, non c’è certezza matematica in questo sport. Noi dobbiamo essere all’altezza di questa finale e dimostrare in campo tutto quello che sappiamo fare come già successo, in precedenza, durante tutto il percorso fatto sinora.
Ho detto diverse volte di essere felice ed orgoglioso di allenare la Fiorentina perché ha dimostrato di essere all’altezza di tante situazioni che le si sono poste davanti. Sono certo che sarà così anche nella finale.

Per quanto riguarda l’essere sfavoriti l’unica cosa che posso dire è che noi siamo qui per fare la nostra partita, che non è poco. Non pensiamo a favoritismi o meno, pensiamo solo all’opportunità unica che stiamo vivendo. Per me è questo quello che conta e che ho trasmesso alle ragazze, e che loro dovranno concretizzare in campo”.

Ciao Mister, secondo te è un caso che due società con la proprietà americana sono arrivate in finale?
“Si tratta di calcio, penso che in finale non ci si arrivi per caso: ci si arriva per merito, grazie ad un percorso, con tanti valori non solo riguardo le atlete ma anche riguardo la società che c’è dietro di loro: tutti gli addetti ai lavori.
Per noi già essere in finale è un successo, nessuno si aspettava di vederci qui e dietro questo risultato c’è tanto lavoro ad ogni livello. Dire che sia dovuto alla proprietà americana delle due società è ingiusto.

Se si arriva in finale è perchè si è lavorato bene.”

Se ad inizio stagione le avessero detto di scegliere tra la qualificazione in Champions League e la finale di Coppa Italia lei che cosa avrebbe scelto?
“La qualificazione in Champions League era un altro nostro obiettivo, portare la squadra in Europa ad affrontare un torneo del genere. La finale di Coppa Italia, poi, era difficile e poco prevedibile in quel momento ma durante il percorso abbiamo visto che questa squadra ha dimostrato con valori e risultati, con gioco e con idee che si poteva arrivare in finale. Questa per noi, come già detto, è un’opportunità per portare a casa una Coppa.
Avrei firmato per entrambi i risultati e dovendo scegliere, proprio per questo direi, tutti e due”. 

La stagione della Fiorentina riassunta in tre parole?
“La nostra stagione riassunta in tre parole? Direi CUORE, perchè le ragazze lo hanno messo tanto per arrivare al raggiungimento di questi obiettivi; CONSAPEVOLEZZA, siamo sempre stati consci di avere i mezzi per arrivare dove desideravamo, questo ci ha dato tanta forza; la terza è SUCCESSO: arrivare alla finale o anche arrivare in Champions League non è mai scontato”. 

Mister questo è l’ultimo atto di una stagione straordinaria. Una regular season in cui la Fiorentina ha subito due sole sconfitte, proprio contro la Roma.
Nella squadra ha prevalso sempre la forza del gruppo e la mentalità vincente.
“La forza è il gruppo. La mentalità vincente per me nasce da loro: dalle giocatrici e dal gruppo. Per questo motivo prima tra le tre parole ho scelto ‘consapevolezza’: perchè quando il gruppo ha creduto che avremmo potuto raggiungere l’obiettivo abbiamo cambiato marcia. La mentalità vincente arriva vincendo e raggiungendo i propri scopi però il lavoro del gruppo, dello staff e di tutti coloro che sono coinvolti nel progetto è importante per arrivare al successo.
In campo si dovrà vedere la mentalità, la voglia di fare del gruppo che è andato sempre avanti grazie alla sua determinazione”. 

Nella conferenza stampa della Roma si è accennato alla stanchezza che possono provare le giocatrici a fine stagione, c’è questo pericolo anche per la Fiorentina? Firmerebbe per una vittoria nei 90 minuti o anche ai rigori?
“Io firmerei semplicemente per una vittoria. Penso che la stanchezza in queste partite, arrivando a fine Campionato e da condizioni non ottimali rispetto all’inizio ma la motivazione è tanta quindi ci si riposerà dopo la partita”. 

Rebecca Welch dirigerà la finale di UEFA Women’s Champions League 2024

Il Comitato Arbitrale UEFA ha annunciato che Rebecca Welch dirigerà la finale di UEFA Women’s Champions League 2024 tra Barcellona e Lione, che si giocherà domani alle 18 al San Mamés di Bilbao, Spagna.

Arbitro internazionale dal 2015, la 40enne inglese dirigerà la sua prima finale di UEFA Women’s Champions League. In questa stagione ha arbitrato sei partite di UEFA Women’s Champions League, tra cui il ritorno dei quarti di finale tra Paris Saint-Germain e Häcken. Nella passata stagione è stata quarto ufficiale della finale tra Barcellona e Wolfsburg.

Welch sarà assistita da Natalie Aspinall ed Emily Carney, mentre l’arbitro di riserva sarà Sanja Rođak-Karšić. Il quarto ufficiale è Ivana Martinčić. Il comparto VAR sarà affidato a Stuart Attwell, assistito da Katrin Rafalski e Katalin Kulcsár.

Roma-Fiorentina: una finale ‘globale’, trasmessa in 158 Paesi. Il Match Programme dell’evento di Cesena da scaricare

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Ancora una notte, ancora un trofeo da alzare. Roma-Fiorentina, finale della Coppa Italia Femminile Frecciarossa, assegna l’ultimo titolo della stagione: appuntamento domani sera (calcio d’inizio alle 21.30, diretta Rai 2) allo stadio ‘Dino Manuzzi’ di Cesena, con le giallorosse che vogliono centrare l’accoppiata scudetto-Coppa Italia e le viola che cercano un trofeo che alla Fiorentina manca da oltre cinque anni, dalla Supercoppa dell’ottobre 2018 a La Spezia (1-0 alla Juventus).

ISTITUZIONI Al ‘Manuzzi’ è prevista la presenza del Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, del presidente della FIGC Gabriele Gravina e del Ct Andrea Soncin, che raggiungerà Cesena direttamente da Tirrenia, dove la Nazionale è in raduno per preparare gli impegni di qualificazione all’Europeo contro la Norvegia.

IN TV IN 158 PAESI Come accaduto a gennaio per la Supercoppa Frecciarossa, anche la finale di Coppa Italia sarà trasmessa in 158 Paesi di tutto il mondo grazie all’accordo con S&T Sports.

MATCH PROGRAMME È online il match programme di Roma-Fiorentina: venti pagine da sfogliare gratuitamente, con all’interno i saluti delle istituzioni, le rose e le statistiche delle due finaliste, gli Opta Facts, tutte le iniziative che renderanno la partita un vero e proprio show.

CONFERENZA STAMPA Roma e Fiorentina arriveranno a Cesena nel pomeriggio. Alle 18 è in programma la conferenza stampa dell’allenatore Alessandro Spugna e di una calciatrice giallorossa; alle 18.45, dopo il collegamento in diretta dal ‘Manuzzi’ con il Tg Sport di Rai2, conferenza stampa del tecnico Sebastian De La Fuente e di una calciatrice viola. Le due conferenze stampa saranno disponibili, subito dopo la conclusione, sul canale YouTube della FIGC Femminile.

BIGLIETTERIA Quella di Cesena sarà una serata da non perdere, con il pubblico romagnolo – reduce da una stagione trionfale, con la promozione della squadra maschile dalla Serie C alla Serie B – che ha risposto presente: sono oltre 4.000 i biglietti emessi, con il botteghino dello stadio ‘Manuzzi’ che sarà aperto venerdì dalle 18.30 (cancelli aperti dalle 20). I biglietti possono essere acquistati anche presso le agenzie Vivaticket abilitate e sul sito figc.vivaticket.it. Il tagliando di accesso al ‘Manuzzi’ garantirà inoltre la possibilità di accedere gratuitamente al ‘Paolo Mazza’ di Ferrara per Italia-Norvegia, gara delle qualificazioni a EURO 2025 in programma martedì 4 giugno.

INIZIATIVE Saranno tantissime le iniziative in programma venerdì a Cesena. Dall’inizio della collaborazione con la Fondazione Una Nessuna Centomila dedicata alla prevenzione e al contrasto della violenza sulle donne all’avvio di un percorso di sensibilizzazione verso la sostenibilità ambientale con la collaborazione della società Ecoevents.

INNO DI MAMELI L’inno di Mameli, prima dell’inizio della partita, sarà eseguito dalla Banda dell’Esercito Italiano e intonato dalla cantante Bianca Atzei, che nell’occasione si esibirà anche con il suo nuovo brano, ‘Discoteca’.

TRIBUTO A RAFFAELLA CARRÀ Nell’intervallo è invece previsto un tributo a Raffaella Carrà – legata, nel corso della sua vita e della sua carriera, alla città di Cesena e ai colori bianconeri -, con un’esibizione di ballerine con la collaborazione dello storico coreografo Stefano Forti. E durante la cerimonia di premiazione sarà possibile ammirare tre abiti disegnati dalla stilista Eleonora Lastrucci per omaggiare le città di Roma e Firenze e il tricolore.

ARBITRO La finale della Coppa Italia Femminile Frecciarossa sarà diretta da Maria Marotta della sezione di Sapri. Le assistenti saranno Stefania Signorelli di Paola e Doriana Lo Calio di Seregno. Quarto ufficiale Silvia Gasperotti di Rovereto.

IL REGOLAMENTO In caso di parità al termine dei 90′ regolamentari, si disputeranno due tempi supplementari della durata di 15′ ciascuno. Qualora persistesse il risultato di parità, la Coppa Italia Femminile Frecciarossa verrebbe assegnata ai calci di rigore.

Jonatan Giráldez, Barcellona: “Per me Barça e Lione sono senza alcun dubbio le due migliori squadre d’Europa”

Jonatan Giráldez lascerà questa estate il Barcellona dopo tre stagioni ricche di successi, ma prima vuole mettere il sigillo sulla seconda UEFA Women’s Champions League che potrebbe essere il decimo trofeo con il club. Il Barça affronterà domani il Lione nella finale di Bilbao e le francesi sono una delle poche squadre ad aver avuto la meglio sulla compagine di Giráldez, dopo averla battuta per 3-1 nella finale della Women’s Champions League 2022.

In vista della finale, l’allenatore delle spagnole si è soffermato sulla grande stagione del Barça, sulla vittoria per 2-0 in semifinale in casa del Chelsea e sulla rivincita contro il Lione di Sonia Bompastor.

Giráldez sulla stagione del Barca in UEFA Women’s Champions League

“L’inizio della nostra stagione non è stato perfetto perché c’erano ancora cose che dovevano sistemarsi, e questo richiede tempo. Ho avuto una pazienza che probabilmente non ho avuto nella mia prima stagione da allenatore, quando vuoi fare tutto bene fin dall’inizio, vincendo ogni partita con un ampio margine – cosa che abbiamo fatto. Tuttavia dopo aver iniziato alla grande, abbiamo faticato a essere nella nostra forma migliore alla fine della stagione”.

Giráldez sul momento migliore della stagione

“Senza dubbio il ritorno a Stamford Bridge, per le difficoltà che abbiamo incontrato all’andata, perché dovevamo vincere per avere una possibilità di raggiungere la finale, per la forza mentale che la squadra ha dimostrato, per la calma con cui si è allenata in settimana e, soprattutto, per come abbiamo giocato. Abbiamo disputato una gran partita nel momento più difficile della stagione”.

Giráldez sul segreto della rimonta in casa del Chelsea

“Abbiamo variato alcune cose in attacco. Il ruolo delle ali e dei terzini è cambiato. Siamo stati un po’ più aggressivi contro la loro linea difensiva e abbiamo esercitato una maggiore pressione su di loro, visto l’undici iniziale che abbiamo scelto quel giorno. Questo ci ha permesso di giocare un po’ di più al centro, consentendo alle nostre centrocampiste di partecipare di più alla manovra. Anche dal punto di vista difensivo abbiamo avuto una prestazione diversa. La nostra pressione ha funzionato molto bene, perché le abbiamo messe in difficoltà per tutta la partita. E citerei anche l’aspetto mentale. Siamo stati bravi soprattutto da quel punto di vista a Stamford Bridge. L’esperienza degli anni precedenti e la maturità che la squadra ha dimostrato e sta dimostrando, il modo in cui è cresciuta nelle ultime stagioni, sono stati tutti fattori chiave”.

Giráldez sulla partita contro il Lione dopo la sconfitta nella finale del 2022 a Torino

“Prima di tutto, questa volta sono quasi tutte disponibili a differenza di quella finale dove avevamo tante assenze. Ricordo che Asisat (Oshoala) e (Lieke) Martens non erano al 100%, così come Mariona (Caldentey) che stava rientrando da un lungo infortunio. Per quella finale servivano altri tipi di giocatrici che in quel momento non avevamo disponibili. Quest’anno abbiamo più risorse e più giocatrici a disposizione. Abbiamo più opzioni per scegliere il profilo più adatto a questa partita. E abbiamo la sicurezza di essere una squadra più esperta. Siamo una squadra che è cresciuta molto, non solo nelle competizioni nazionali e internazionali, ma anche con la nazionale. Le ragazze adesso hanno più esperienza. Sarà una finale combattuta e i tifosi si divertiranno perché sarà una grande partita”.

Giráldez sul Lione e la sua allenatrice Sonia Bompastor

“Per me Barça e Lione sono senza alcun dubbio le due migliori squadre d’Europa. Se si fa un paragone giocatrice per giocatrice, c’è poca differenza. Tutti i ruoli sono coperti da giocatrici di altissimo livello, da giocatrici che hanno fatto la gavetta, da giocatrici esperte. Inoltre anche in panchina hanno calciatrici che possono dare qualcosa in più alla squadra. Lo stesso vale per noi. Abbiamo calciatrici di livello mondiale che sanno come si giocano questi tipi di partite. Sonia Bompastor, inoltre, ha molta esperienza in questa competizione e ha il vantaggio di aver già affrontato il Barça. Sarà una finale divertente, con due formazioni titolari di qualità, con grandi sostituti in panchina che possono dare una grande mano. A bordo campo invece sia io che Sonia faremo il possibile per regalare una finale divertente ai tifosi, sperando che a fine partita ad esultare siano i tifosi del Barça”.

Camilla Labate dopo la sconfitta in occasione playoff: “Risultato finale immeritatissimo”

Credit Photo: Emanuele Ubaldi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La Ternana è reduce dal 2-1 in difetto rimediato davanti al Napoli: l’ospitata umbra in occasione playoff (che mette in palio un posto in serie A) ha visto aprirsi una gara impegnativa, condita da diversi colpi di scena. Dopo una buona prima parte in avvio, sono state le rossoverdi a subire il vantaggio avversario, sotto una pioggia scrosciante che si è man mano intensificata; solo dopo il ritorno in campo post pausa forzata dovuta ad una momentanea impraticabilità del terreno di gioco, la possibilità casalinga si è concretizzata grazie ad un imprendibile lancio di Camilla Labate.

Rimane un finale con beffa: il raddoppio delle celesti ha creato non poche polemiche per via di un probabile fuorigioco delle stesse, non segnalato da guardalinee, con conseguente validità confermata dal direttore di gara.

La numero 17 della formazione umbra si è espressa in merito all’importante firma personale raggiunta in tale circostanza, affermando:Gioco tantissimo sull’intercetto, ho letto per prima l’azione poi mi si è aperto il campo per calciare e non ci ho pensato più di tanto; per fortuna è andata bene. Certo, rimane l’amaro in bocca perché il risultato finale è immeritatissimo.

Credo non ci sia mancato nulla; abbiamo dimostrato di valere la massima categoria ed avere carattere, tenacia e giusta grinta.
Ci sono 90 minuti in cui sono sicura che daremo tutto e dimostreremo quanto vogliamo questa serie A“.

Domenica la chance di ritorno in casa delle partenopee.

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