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Sassuolo battuto dalla Juventus, ma alla fine è quarto posto

Photo Credit: Pagina Twitter US Sassuolo Calcio

Il Sassuolo esce battuta in casa 3-2 dalla Juventus nell’ultima giornata della Poule Scudetto di Serie A, ma è comunque un’annata positiva per la squadra di Gianpiero Piovani che termina la sua settima stagione nel massimo campionato al quarto posto.

Nella prima mezz’ora del primo tempo juventine avanti con Jennifer Echegini al 30′ e con Arianna Caruso sei minuti dopo, ma al 60′ Loreta Kullashi accorcia le distanze, solo che al 70′ Cristiana Girelli le riallunga di nuovo. Tuttavia le sassolesi non demordono e a dieci dalla fine Annahita Zamanian segna su rigore il 2-3. Nel finale il Sassuolo cerca il 3-3, ma non lo trova e il Sassuolo saluta sì la stagione con una sconfitta, ma ottiene con una quarta posizione piena di soddisfazioni.

SASSUOLO: Durand, Philtjens, Pleidrup, Pondini, Sabatino (58′ Kullashi), Beccari, Prugna, Orsi (70′ Zamanian), Clelland (70′ Monterubbiano), Poje Mihelic, Filangeri. A disp: Lonni, Passeri, Jane, Santoro, Kresche, Simon. All: Piovani.
JUVENTUS: Peyraud-Magnin, Gama (59′ Lenzini), Calligaris (45′ Sliskovic), Cascarino, Boattin (45′ Cafferata), Bonansea (73′ Garbino), Pelgander, Echegini, Caruso, Nystrom, Bragonzi (59′ Girelli). A disp: Aprile, Beerenstyen, Salvai, Gunnarsdottir. All: Beruatto.
ARBITRO: Gavini.
MARCATRICI: 29′ Echegini (JUV), 36′ Caruso (JUV), 61′ Kullashi (SAS), 72′ Girelli (JUV), 81′ Zamanian (SAS, rigore).
AMMONITE: Filangeri (SAS), Gama (JUV), Peyraud-Magnin (JUV), Bonansea (JUV).

Doppietta di Asllani e un gol di Marinelli, Laura Fusetti saluta il calcio giocato con una vittoria contro la Samp

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Emozioni forti questo pomeriggio al Puma House of Football per l’ultima partita da giocatrice per Laura Fusetti. La rossonera, infatti, ha deciso di abbandonare il calcio giocato e, in anteprima davanti ai tifosi, il presidente Paolo Scaroni ha annunciato che dalla prossima stagione Fusetti ricoprirà il ruolo di team manager della Primavera del Milan femminile.

Condiviso l’annuncio e asciugate le lacrime, si passa ai fatti e all’ultimo match di campionato contro la Sampdoria. Solita partenza sprint delle ragazze di mister Corti, la rete arriva al 4′ per mano di Kosovare Asllani che sfrutta l’assist di Domping dalla destra. Intanto, i tifosi sugli spalti non smettono di incitare a gran voce la loro beniamina Laura Fusetti, consapevole di voler performare al meglio per chiudere in maniera ottimale la sua carriera da giocatrice.

Il Milan continua il fraseggio, passaggio dopo passaggio, costringendo la Samp a difendere nella propria metà campo per tutti i primi 10 minuti di gioco. Le blucerchiate non si perdono d’animo, cercando principalmente di colpire con le ripartenze leggermente imprecise e innocue per la difesa. Ma al 21′ arriva il raddoppio del Milan, ancora con Kosovare Asllani, dopo un’azione molto simile a quella della prima marcatura. Unica differenza, l’assist in questa occasione è di Alia Guagni. Le ragazze di mister Corti giocano sulle ali dell’entusiasmo e cercano il tris nell’azione successiva, con il tiro di Dubcovà che trova la sensazionale risposta di Tampieri. Il primo vero pericolo per il Milan arriva al 36′ con l’imbucata in area di Cuschieri, Babb tuttavia esce bene e copre lo specchio vanificando il tentativo dell’attaccante blucerchiata. Ijeh va vicina al 3-0 al 44′, la svedese usa il fisico per vincere un contrasto e entrare in area di rigore, trovando però la pronta respinta di piede da parte di Tampieri. Il primo tempo finisce così 2-0 per il Milan.

Comincia il secondo tempo, con mister Corti che inserisce Marinelli al posto di una opaca Evelyn Ijeh. La numero 70 rossonera ha dialogato costantemente con i tifosi durante il riscaldamento nel primo tempo, incitandoli in maniera simpatica a continuare con i cori in suo sostegno. Dopo pochi minuti di gioco, Domping scappa sulla fascia ed entra in area di rigore dove trova ancora una volta Tampieri che si oppone egregiamente. L’attaccante olandese ci riprova al 69′ e trova la rete, ma purtroppo il direttore di gara fischia fuorigioco. Tempo di nuove sostituzioni per il Milan, dentro Soffia e Mesjasz e fuori Guagni e Fusetti, omaggiata inevitabilmente con una standing ovation.

L’emozione si fa sentire e il Milan abbassa per un attimo la guardia, subendo così il gol che accorcia le distanze al 74′ e che porta la firma di Cecilia Re. Il gol galvanizza la Sampdoria che ci riprova da fuori area Tori Della Peruta all’84’, Babb ci mette le manone e sventa la pericolosa conclusione dell’attaccante italo-americana. Esce Kosovare Asllani tra gli applausi del pubblico e della panchina e fa il suo ingresso in campo Giada Arrigoni. La provvidenziale Babb salva ancora una volta il risultato al 90′ su una conclusione ravvicinata di Della Peruta, entrata bene dalla panchina. La Samp è sbilanciata e le rossonere ne approfittano con una formidabile ripartenza di Bergamaschi, che vede Marinelli alla sua sinistra e la serve con i tempi giusti. Arriva così il definitivo 3-1 e la nona vittoria per il Milan in dieci confronti contro la Samp.

IL TABELLINO

MILAN-SAMPDORIA 3-1

Marcatrici: 9′ Asllani (M), 22′ Asllani (M), 29’st Re (S), 49’st Marinelli (M).

MILAN (4-3-3): Babb (47’st Copetti); Guagni (25’st Soffia), Fusetti (25’st Mesjasz), Piga, Bergamaschi; Cernoia, Rubio, Dubcová; Dompig, Asllani (42’st Arrigoni), Ijeh (1’st Marinelli). A disp.: Giuliani; Cesarini, Laurent, Mikulica. All.: Corti.

SAMPDORIA (4-3-3): Tampieri; Giordano (13’st Nagy), Panzeri, Re, Oliviero; Brustia (44’st Tarenzi), Fallico (13’st Benoit), T. Della Peruta; Cuschieri (27’st Micheli), Taty, Baldi (13’st V. Della Peruta). A disp.: Karresmaa, Tinti; Battelani. All.: Rossi.

Arbitro: Gandino di Alessandria.

Ammonite: 31’st Brustia (S), 39’st Babb (M).

Sara Gama, nell’ultima gara di campionato: “Siamo contente di aver chiuso bene la stagione, soprattutto con lo spirito e la convinzione giusta”

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Sara Gama, dopo la vittoria sul Sassuolo nell’ultima gara della stagione, attraverso i canali ufficiali del Club, afferma:Siamo contente di aver chiuso bene la stagione, soprattutto con lo spirito e la convinzione giusta: c’è tanto ancora da lavorare e, come c’eravamo detti, l’importante era provare a finire bene per porre le basi giuste per il prossimo anno. Per quanto mi riguardo, cerco sempre di aiutare la squadra – dare una mano sia in campo che fuori. So che c’è lavoro da fare e ripartiremo con forza già dai prossimi mesi”.

Con questa vittoria, la 19° su 26 gare, la Juventus chiude in seconda posizione a quota 59 punti con 65 gol fatti e 27 subiti (seconda solo alla AS Roma Campione d’Italia per la seconda volta) con un solo rammarico: non giocarsi la Finale di Coppa Italia.

Adesso vi saranno le due gare della Nazionale maggiore, dove aimè Sara Gama non parteciperà più – a causa del suo ritiro dai colori azzurri- ma vi sarà un’altra stagione con un nuovo inizio, un nuovo allenatore, e nuovi stimoli per la bandiera bianco nera.

 

 

Chiara Archinà, Moncalieri: “Lotteremo sul campo per tenerci stretto questo terzo posto”

Credit Photo: Lavinia Quagliotti

Campionato in dirittura d’arrivo: il Moncalieri tenta il tutto e per tutto in questa ultima fase stagionale e punta a confermare quanto fatto durante l’intero percorso. 270 minuti al termine definitivo ed un resoconto stagionale ancora più chiaro che sarà possibile tracciare solo dopo la disputa dei faccia a faccia mancanti.

La serenità regalata dal terzo gradino della classifica occupato potrebbe aiutare il gruppo ad ottenere altre prestazioni di livello, d’altra parte, però, il rammarico per qualcosa in più non conquistato potrebbe rimanere, considerando l’interminabile e sfiorato tentativo d’aggancio alla vetta.

I verdetti non sono ancora stati emessi: ora tutto sarà nelle mani e nella testa delle ragazze di mister Ferrarese, pronte a scendere in campo in terra capitolina per la sfida contro la Roma Calcio Femminile, consapevoli di non poter dare nessun risultato per scontato.
A parlarne con noi Chiara Archinà, difensore classe 2000 della squadra biancoblù.

Ciao Giulia, benvenuta. Un esordio di squadra di tutto rispetto in questo campionato che, al di là dell’obiettivo serie B raggiunto o meno, rimarrà per voi un grande segnale da cui ripartire la prossima stagione.

A proposito di quella in corso, come valuti il tuo andamento personale? Soddisfatta del tuo primo viaggio in questi colori?

È stato senza dubbio un gran campionato e da qui si dovrà puntare a fare sempre meglio.
Arrivo da qualche stagione difficile, tanti infortuni e poche partite, un po’ di sfortuna che purtroppo non mi ha permesso di avere una continuità e migliorarmi anno dopo anno come avrei voluto. Ad oggi posso dire di star riprendendo quella confidenza con il campo che mi mancava tanto, ma sicuramente ho ancora tantissimo da migliorare.

Dell’evoluzione del gruppo, invece, cosa pensi? In che modo hai visto svilupparsi il progetto Moncalieri, dal momento del tuo arrivo ad oggi?

Il gruppo di quest’anno è stato uno dei tanti aspetti positivi. Durante le prime settimane della stagione ammetto di aver avuto timore che non saremmo mai riuscite a creare un gruppo coeso, dato che tutte le ragazze provenivano da squadre ed esperienze differenti: sono contenta di essermi sbagliata, perché ora posso dire che ho la fortuna di giocare in una squadra che è gruppo, sia dentro e sia fuori dal campo.

Una fase finale molto agguerrita, viste le poche giornate mancanti. Diverse altre formazioni stanno dimostrando di volersi rifare in questa “lotteria” e provare ad ottenere una posizione un po’ più consona: tenendo conto di tale considerazione, pensi che il terzo posto sia un buon piazzamento per voi in questo momento?

Parlare di terzo posto ad oggi lascia un po’ di amaro in bocca, soprattutto se pensiamo che qualche settimana fa ci trovavamo ad un punto dal Lumezzane, prima in classifica. Detto ciò, resta comunque un ottimo piazzamento e lotteremo sul campo per tenercelo stretto.

Ultimamente qualche risultato sembra non avervi premiato, intralciando la salita: esempio lampante sono quelli rimediati contro Baiardo, Orobica, Pro Sesto e, più recentemente, Spezia. Come li giustifichi?

È vero, purtroppo ultimamente abbiamo subito qualche brutta battuta d’arresto. Come li giustifico? Difficile rispondere. Nella seconda parte di campionato abbiamo sbagliato di più, individualmente e come squadra, in tutte le zone del campo. Ci è mancata lucidità sotto porta e abbiamo concesso tanto anche in difesa, cosa che durante i primi mesi non capitava.

Ora l’importante è non ripetere gli stessi errori fatti e riprendere fiducia tramite il lavoro sul campo, che alla fine è l’unico modo per migliorare.

A proposito dello Spezia, che 90 minuti sono stati domenica?

Domenica è stata una partita tosta e combattuta. Avevamo di fronte una buona squadra, una squadra che giocava e fraseggiava bene anche nello stretto. Penso che durante il primo tempo loro siano state superiori a livello di gioco, ma tutte insieme abbiamo retto bene, non concedendo loro di andare in vantaggio. Poi dopo l’intervallo la partita si è capovolta: siamo partite più forte, giocando bene palla e dimostrando di essere ancora molto in forma fisicamente nonostante il caldo.
Abbiamo sfiorato il vantaggio più volte, ma poi, complice un errore difensivo, abbiamo subito gol.

Abbiamo avuto una forte reazione, sapevamo di non meritare di perdere la partita. Purtroppo alla fine così è stato, e tra errori arbitrali, un’espulsione e nervosismo finale, abbiamo chiuso con un 2-0 che a mio parere non rispecchiava la partita che era stata.
Da questa gara ci portiamo un gran dispiacere, ma anche la grande consapevolezza di avere sviluppato gioco come non avevamo fatto nelle ultime, oltreche la voglia con la quale, anche con un uomo in meno, abbiamo provato a riprenderla in mano.

Ora occhi puntati sulle ultime due trasferte con intermezzo casalingo. Indubbiamente si punterà al recupero di qualche punto in più dopo le ultime sconfitte citate: quali sono le sensazioni interne e cosa ti aspetti dai faccia a faccia con Roma Calcio, Rinascita Doccia e Monterosso?
Le chiavi per riuscire a portarle a casa?

Come ogni settimana ci stiamo preparando al meglio per la partita che andremo ad affrontare. Come penso sia ovvio, dopo una sconfitta c’è sempre un po’ di voglia di rivalsa: sono convinta che arriveremo a Roma con una grande rabbia e che dimostreremo sul campo che tipo di squadra siamo.

Per concludere ti chiedo gli obiettivi personali che speri di raggiungere e quelli che auguri alla società alla quale sei momentaneamente legata.

Personalmente spero di riuscire ad aiutare la squadra nelle partite che mancano e continuare a migliorarmi e a crescere, senza mai accontentarmi.
Per quanto riguarda il resto, spero che la società riesca a sviluppare un settore giovanile per cui anche le più piccole possano appassionarsi a questo sport magnifico; dobbiamo far crescere il calcio femminile e farci conoscere, abbattendo etichette e pregiudizi che oggi non hanno più senso di esistere.

Si ringrazia Chiara Archinà e la società tutta per la gentile concessione.

Monica Dreon, Ivrea: “Obiettivi rispettati. Qui sono riuscita a togliermi tante soddisfazioni”

Credit Photo: Fabrizio Brioschi - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Piccoli passi per grandi traguardi: con queste parole si può riassumere il viaggio stagionale dell’Independiente Ivrea, attuale sesta forza di categoria (girone A).
La squadra è reduce da un risultato in difetto ad opera della prima in classifica, ancor più agguerrita in questa ultima parte di campionato; nonostante ciò, rimane l’ottima striscia positiva in ottica salvezza. Tra poco si potrà fare un resoconto definitivo, intanto la speranza è quella di riuscire a confermare l’attuale gradino occupato, non rinunciando a forza e determinazione fino ad ora dimostrate.
A parlarne con noi Monica Dreon, storico apporto di centrocampo della formazione arancio, ora in pausa forzata per infortunio.

Benvenuta Monica. Individualmente come procede questa stagione in arancio? Il gruppo, invece, come lo vedi?

La stagione sta andando bene, tra alti e bassi; ad inizio anno ci siamo poste degli obiettivi e li abbiamo rispettati.
Tra le note positive c’è il fatto di aver raggiunto qualche risultato in più rispetto all’anno scorso: aver fatto molti più goal, tanti punti in casa e vinto quasi tutte le partite per noi è motivo d’orgoglio.
Abbiamo peccato in trasferta, ma alla fine ci troviamo al sesto posto con una salvezza abbastanza tranquilla.

Personalmente ho visto questa squadra svilupparsi: ormai è da tanti anni che sono qui, ho potuto vivermi il campionato d’Eccellenza regionale e le salita in serie C (una categoria ed un campionato totalmente diversi ma allo stesso tempo stimolanti che, inevitabilmente, hanno alzato l’asticella).
Penso di essere cresciuta parecchio e non nascondo la felicità di essere riuscita a subire meno infortuni rispetto all’ultima stagione, con conseguente maggior continuità.

Dando un’occhiata a quella che è la classifica in questo momento, il vostro è un buon piazzamento, vicino alle più dirette inseguitrici alla vetta.
Questo rimane un ottimo aspetto, non solo in riferimento al girone abbastanza ostico, ma anche perché quest’anno non ci sono state solo neopromosse ma anche altre squadre abbastanza navigate che questo tipo di campionato l’hanno già conosciuto: come vedi questo dato statistico? Pensi avreste potuto fare di più in qualche modo per evitare la perdita di qualche punto importante?

Siamo un po’ rammaricate perché abbiamo perso punti in partite in cui avremmo potuto sicuramente fare qualcosina in più.
Quella attuale è una squadra simile a quella dell’anno passato, con qualche innesto che ha aggiunto valore; anche il mister è stato cambiato ed abbiamo dovuto adattarci, variare la direzione tecnica non è mai facile.
È riuscita, però, a valorizzare al meglio le ragazze in rosa, cambiando il modulo: siamo passate da un 3-5-2 (che interpretavamo più in maniera difensiva) ad un 4-3-3.
Si è riuscito, inoltre, a recuperare qualche ragazza che rientrava da infortuni importanti e che si è rivelata molto più in forma del previsto, aiutando a concretizzare.

Domenica una sconfitta davanti al Lumezzane, attuale capolista del girone: il tuo parere su tale prestazione?

Il Lumezzane è una squadra preparata alla promozione e meriterebbe la vittoria del campionato.
Certo è che il risultato di domenica è stato abbastanza netto ed i valori in campo evidenti; è stata una partita non troppo disequilibrata ma loro avevano un gioco molto fluido.
Per noi è stato più difficile giocar palla perché ben posizionate ed atleticamente molto ben preparate, ma, al di là della bravura corale della squadra, devo dire che hanno anche un paio di elementi molto forti.

Abbiamo cercato di approcciare con la voglia di riscattarci un po’ dal risultato pesante della scorsa volta, dando il meglio possibile, ma, pur mettendocela tutta, il risultato finale non è stato per niente bugiardo.

Ora vi aspetta una bella gara contro il Baiardo, gruppo che al momento si trova in una situazione sicuramente differente rispetto alla vostra e che sta tentando di agganciare quelli che sono i posti appena sopra. Da loro cosa vi aspettate, tenendo conto del precedente incontro in circostanza d’andata che vi ha visto rimediare un 3-1?

L’Angelo Baiardo è un po’ la nostra “bestia nera” di campionato. Contro di loro abbiamo sempre perso, sia in casa che in trasferta, quindi la voglia di riscatto si è accumulata negli anni!
Nell’arco del campionato, sommando le prestazioni, ci siamo sempre classificate sopra rispetto a loro, ma allo stesso tempo patito il loro gioco fisico.

Vogliamo sicuramente fare bene, sopratutto dopo il risultato di domenica scorsa, e mantenere un buon andamento delle partite giocate in casa.
Attaccheremo con aggressività, teniamo molto a questa partita; io, purtroppo, non potrò prenderne parte per via di un infortunio.

Rimanendo sul tema sconfitte, quali sono stati gli aspetti positivi anche in questo tipo di momenti? Quali sono le caratteristiche ed i punti di forza che vi hanno aiutato a distinguervi in tali situazioni?

Sicuramente non mollare mai; abbiamo sempre cercato di rimanere unite e non farci surclassare.
Ci sono volte in cui non si riesce a  trovare l’aspetto positivo di una sconfitta od a tirare fuori il carattere necessario, poi, però, bisogna sempre riniziare la settimana con la giusta spinta, senza demoralizzarsi, continuando a lavorare a testa alta, consapevoli del buon lavoro che si sta facendo. Questa è la vera forza che una squadra dovrebbe avere ed è quella che, secondo me, noi abbiamo.

Manca veramente pochissimo alla chiusura: pensi ci sia qualche chiave particolare per poter riuscire a vincerle tutte e tre o perlomeno confermare ciò che è stato fatto durante tutto il percorso? Internamente il lavoro come sta procedendo?

Chiudere l’anno è sempre difficile, ma continueremo come abbiamo sempre fatto. Servirà non abbassare l’attenzione ed i ritmi in allenamento, poi noi dovremo metterci il nostro con la testa e con le gambe.

Ci lasciamo con le tue aspirazioni personali ed i tuoi auguri rivolti alla società alla quale sei momentaneamente legata…

Sono orgogliosa di far parte di questa società anche perché realtà legata alla mia terra. L’Ivrea è cresciuta molto negli anni e spero continuerà a farlo: ha dato modo a tante bambine, ragazzi e ragazze di giocare e divertirsi.
Qui sono riuscita a togliermi tante soddisfazioni ed a raggiungere grandi obiettivi, ma ogni anno non mi pongo aspettative e cerco di farmi sorprendere.
La cosa più importante rimane vivere bene come squadra e con le mie compagne.

Si ringrazia Monica Dreon e la società tutta per la gentile concessione.

Nell’ultima gara di stagione le Juventus Women battono a domicilio 3-2 il Sassuolo

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Nell’ultima partita della stagione 2023-24, le Juventus Women battono a domicilio 3-2 il Sassuolo al termine di una sfida avvincente e piena di emozioni.

Riviviamo quanto successo con il racconto della gara, le interviste e il tabellino del match.

Partita non semplice per le bianconere che partono a rilento in una gara in cui nel giro di 10 minuti riescono a prendere il controllo del gioco, senza rischiare nulla contro un Sassuolo sempre respinto con attenzione dalle Juventus Women. A cavallo della mezz’ora poi, mettendo a posto la mira, le bianconere riescono nel giro di cinque minuti a mettere la partita in discesa.

Al 29’ infatti arriva la rete del vantaggio: ottima percussione centrale di Bonansea, passaggio in area per Nystrom che non riesce a controllare ma serve involontariamente l’inserimento di Echegini che colpisce con sicurezza e realizza il gol del vantaggio e il decimo in bianconero per lei in questo 2024.

Il gol non frena la voglia di chiudere i conti da parte delle Juventus Women, che al 34’ trovano il raddoppio: Echegini si libera in zona centrale e imbuca un grande pallone in area per Caruso, che incrocia la conclusione e trova il secondo palo battendo Durand con una super conclusione.

Un doppio colpo che mette alle corde il Sassuolo sul finire di primo tempo, senza che le padrone di casa riescano a rendersi pericolose e portando così a conclusione sul 2-0 la prima frazione di gioco.

Nella ripresa, al netto dei due cambi effettuati dalle bianconere con Boattin e Calligaris che lasciano il posto a Cafferata e Sliskovic, il copione inizialmente non cambia: la Juventus da una parte che attacca senza paura e che al 52’ va vicina al tris con Bonansea – partita da sinistra che, convergendo verso il centro, fa partire un destro a giro bloccato in tuffo da Durand.

Al 60’, lo squillo del Sassuolo porta le padrone di casa ad accorciare le distanze con un gol della neo entrata Kullashi, servita dalla giocata di Mihelic – dando morale alle neroverdi, che pochi minuti dopo con un colpo di testa di Beccari vanno vicine al pareggio.

Un momento di difficoltà che le bianconere provano a risolvere grazie a Girelli – entrata nella ripresa e abile al 74’ a sfruttare una lunga punizione di Caruso con un’incornata in mezzo a una selva di maglie del Sassuolo. È il gol del 3-1, il numero 11 nella stagione dell’attaccante della Juventus. Le padrone di casa però non mollano e pochi minuti dopo Filangeri riesce a conquistare un calcio di rigore, poi trasformato da Zamanian.

È la scintilla che accende ancora di più il finale, pieno di capovolgimenti di fronte e di occasioni da una parte e dell’altra: il punteggio però non cambia e le Juventus Women riescono a concludere la stagione con un successo per 3-2.

IL TABELLINO

SASSUOLO-JUVENTUS WOMEN 2-3

Campionato Nazionale Serie A Femminile Tim – 10ª giornata- II fase
Stadio Enzo Ricci (Sassuolo), sabato 18 maggio 2024 ore 15.00

Marcatori: 29’pt Echegini (J), 36’pt Caruso (J), 16’st Kullashi (S), 27’st Girelli (J), 36’st rig. Zamanian (S)

Sassuolo: Philtens, Gram, Pondini, Sabatino (13’st Kullashi), Beccari, Durand, Prugna, Orsi (25’st Zamanian), Clelland (25’st Monterubbiano) Poje Mihelic, Filangeri (Cap)

A disposizione: Lonni, Passeri, Jane, Santoro, Kresche, Simon

Allenatore: Gianpiero Piovani

Juventus: Peyraud-Magnin, Gama (Cap) (14’st Lenzini), Calligaris (1’st Sliskovic), Cascarino, Boattin (1’st Cafferata), Bonansea (28’st Garbino), Pelgander, Echegini, Caruso, Nystrom, Bragonzi (14’st Girelli)

A disposizione: Aprile, Beerenstyen, Salvai, Gunnarsdottir

Allenatore: Paolo Beruatto

Arbitro: Gavini Simone
Assistenti: Taverna Matteo, Montanelli Ilario
IV Ufficiale: Scuderi Tommaso

Ammoniti: 38’pt Gama (J), 11’st Peyraud-Magnin (J), 25’st Bonansea (J), 95’st Filangeri (S)

La Copa de la Reyna incanta Saragozza

La città di Saragozza ha accolto nella giornata di ieri l’arrivo della Copa de la Reyna. Il viaggio del trofeo, ovviamente ben custodito, è cominciato dalla città di Madrid insieme alle madrine Sandra Ramajo e Virginia Torrecilla. In compagnia delle due ex giocatrici c’erano figure istituzionali di spicco come la Direttrice del calcio femminile spagnolo Ana Álvarez e il direttore generale delle Relazioni Istituzionali della Renfe Operadora (l’impresa pubblica spagnola che si occupa di trasporto di passeggeri e merci attraverso l’utilizzo della rete ferroviaria ADIF). La RFEF e la Renfe, sponsor ufficiale della competizione, hanno voluto ripetere la stessa procedura della finale di Copa del Rey tra l’Athletic Bilbao e il Maiorca.

Il presidente della Renfe Raül Blanco ha accolto con emozione le due madrine, vecchie conoscenze rispettivamente di Real Sociedad e Barcellona. Le due squadre si affronteranno questa sera alle 19 a La Romareda, l’affascinante stadio situato nel cuore del capoluogo aragonese, per aggiudicarsi la 41a edizione della coppa. Il Barcellona è, quantomeno sulla carta, la favorita per la vittoria ma attenzione alle Txuri-Urdin (dal titolo dell’inno della Real Sociedad). La squadra di Natalia Arroyo può tornare a sognare dopo aver sorpreso nel 2019 battendo in finale l’Atlético Madrid per 1-2. “Tutto può succedere, è una finale” ha dichiarato proprio Sandra Ramajo, che in quell’occasione vinse il primo titolo nella storia del club femminile.

Dall’altra parte, l’ex centrocampista del Barcellona Virginia Torrecilla crede nel potenziale e nell’ambizione di alcune delle sue ex compagne di squadra e della Nazionale. Le blaugrana proveranno a sollevare al cielo per la decima volta il titolo, alzato proprio da Torrecilla per ben due volte quando militava nel club tra il 2012 e il 2015, prima di concentrarsi sulla finale di UEFA Women’s Champions League di sabato prossimo.

 

Sergio Gadda, Trento Calcio Femminile: “il nostro modo di giocare non cambierà e neppure la nostra voglia di portare a casa i 3 punti”.

A tre giornate dalla fine del Campionato di serie C, il Trento Calcio Femminile si appresta a giocare in trasferta contro il Perugia.
La partita, che originariamente era prevista per domenica 19 maggio, è stata anticipata al 18 ma lo stato d’animo della squadra gialloblu è positivo.

L’allenatore in seconda del Trento Sergio Gadda, intervistato nel pre partita, ha raccontato brevemente in che modo la squadra ha affrontato la settimana di allenamenti in vista della gara.
Aver giocato in maniera ottima contro il Meran, aver vinto contro la squadra alto atesina (sino a quel momento imbattuta) nel derby ha riempito tutti d’orgoglio ed è stato un importante incentivo per continuare a lavorare.
Lo scopo, come ovvio, è quello di continuare questa scia di prestazioni valorose così da dimostrare a se stessi, ma anche a chiunque accorra ad assistere ai match, tutta l’abilità della squadra.
Dall’altra parte scenderà in campo un Perugia che sino a questo momento non ha mai vinto una partita e che ha tutta l’intenzione di riscattare, seppur ormai in modo marginale, la propria posizione che preannuncia la retrocessione in Eccellenza Regionale.

“L’umore, dopo i tre punti conquistati contro il Meran, è alto. Sicuramente il fatto di aver giocato una gran bella partita contro la prima in classifica e averla battuta ha dato carica alla squadra e gli allenamenti stanno andando benissimo. 
La prestazione fisica della squadra è ottimale anche perchè, facendo delle prestazioni come quella di domenica scorsa, si aumenta l’autostima e la squadra si allena con intensità e con voglia di continuare come domenica scorsa. 
Non penso [che la prestazione di questa settimana] verrà condizionata dal cambio di giorno e di orario, il nostro modo di giocare non cambierà e neppure la nostra voglia di portare a casa i 3 punti. A mio parere il modo di giocare resterà invariato”. 

Clemente Santonastaso, ds Pomigliano Calcio Femminile: “Ringrazio la famiglia Pipola per questa esperienza molto costruttiva e formativa”

Credit Photo: Bruno Fontanarosa - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Domenica il Pomigliano Calcio Femminile sfiderà il Napoli Femminile in un romantico derby campano. Purtroppo non ci saranno in palio punti pesanti, quelli che con tanta spirito di squadra hanno cercato le Pantere per tutta la Poule Salvezza. Ciononostante, il direttore sportivo Clemente Santonastaso ha parlato con lucidità ai microfoni ufficiali del club, esponendo il suo bilancio sulla stagione:

“Come ho detto più di una volta ringrazio la famiglia Pipola per questa esperienza molto costruttiva e formativa. Speravo in un epilogo diverso per i tanti sacrifici che ci sono dietro questa splendida favola chiamata Pomigliano. Il calcio come ho sempre detto è unico, cambia qualche dinamica ma il pallone rotola e si colpisce sempre nello stesso modo. C’è molto da fare in questo settore per far crescere l’ambiente nella sua totalità”.

Una stagione volge al termine. Ancora 90 minuti per determinare la fine del campionato. Per il Pomigliano è arrivata una retrocessione dopo tre campionati in serie A.

“Si, purtroppo è arrivata l’atroce sentenza del campo. C’è rammarico e delusione. Quando c’è una retrocessione il tutto diventa sempre un momento di riflessione e di analisi individuale e globale per l’andamento della stagione. L’importante è poi reagire perché nello sport conta quello a prescindere dai ruoli. Fa parte del gioco e si deve ripartire con la giusta motivazione. Il Pomigliano ha un settore giovanile e strutture per lavorare. Questo è motivo di soddisfazione a prescindere poi dal risultato del campo e dagli obiettivi raggiunti. Si continua a lavorare cercando di migliorare partendo dagli errori commessi”.

Un cammino fatto di dieci lunghi mesi di lavoro, di impegno, di allenamenti e di partite. Una squadra tecnica che ha dato il massimo cercando di andare oltre i limiti per cercare di raggiungere un’impresa mantenuta possibile e alla fine solo sfiorata.

“Si, gli altri verdetti del campionato si sono chiusi molto prima. Alla fine siamo arrivati a due giornate dalla fine della poule salvezza con l’unico verdetto ancora aperto, con la lotta tra noi e il Napoli. Alla fine sappiamo com’è andata. Speravamo di arrivare all’ultima giornata per giocarci tutto come in una finale, ma non ci siamo riusciti nel dispiacere di tutto l’ambiente”

Un’esperienza in un campionato di grandi club. Un livello tecnico che è cresciuto in questo ultimo anno e che continuerà a crescere con l’arrivo di altre straniere che il professionismo fortemente richiama.

“Si, il campionato è diventato molto competitivo. Il livello si è alzato tanto e anche gli investimenti dei club. Con il professionismo tante straniere sono arrivate in Italia, sia per il blasone dei club sia per la competitività, perché l’Italia è vista come una nazione di calcio da sempre. Il livello continuerà a salire e anche la struttura organizzativa dei club e della federazione deve essere pronta a questa scalata tecnica in modo da dare valore a questo prodotto sportivo e commerciale”

Domenica ultimo atto stagionale con il Napoli. Un derby senza valore per la classifica ma che potrebbe essere ancora partita vera.

“Si, la classifica non cambierà per il risultato della partita ma ovviamente rappresenta un derby e sono sempre tutti sentiti i derby territoriali in ogni disciplina. Speriamo di finire con un risultato positivo che sarà fine a se stesso ma che ci farà salutare la serie A con un sorriso”.

Nicoletta Mazza, coach Lumezzane: “Sappiamo che partita ci aspetta”

Photo Credit: Pagina Youtube FC Lumezzane

Il Lumezzane, dopo il 3-0 in casa dell’Independiente Ivrea, si accinge a vivere la sfida più importante della sua stagione, dato che le valgobbine affronteranno l’Orobica per la terz’ultima giornata del Girone A di Serie C, con l’obiettivo di vincere già da subito il campionato e la promozione in Serie B.

L’allenatrice delle lumezzanesi Nicoletta Mazza ha fatto il punto davanti ai microfoni del club rossoblù: “Con Ivrea è stata una partita impegnativa sotto ogni punto di vista, sapevamo la squadra che si andava ad incontrare e ci han dato del filo da torcere, ma siamo state brave a metterla subito in discesa e con grande carattere, è stata una prova di forza da parte della squadra e son contenta. Ci stiamo avvicinando alla sfida con l’Orobica, ma noi la stiamo vivendo benissimo e aspettiamo questa partita da tutta la stagione: sapevamo che sarebbe stata decisiva ed effettivamente così sarà, quindi la viviamo con grande serenità ed equilibrio e consapevoli della nostra forza col massimo rispetto dell’avversario, perché se stiamo ancora qui a giocarcela a tre partite dalla fine significa che il livello è alto per entrambi. Mi aspetto una gara sicuramente maschia, come si suol dire, in cui si vedranno i valori in campo delle due squadre e mi aspetto comunque una prova di carattere da parte nostra. Vincere davanti al nostro stadio sarebbe il coronamento di una stagione fantastica fino a qua e sappiamo che esiste questa possibilità che prendiamo in considerazione, ma sempre con il nostro grande equilibrio, perché mancano ancora tre partite alla fine e la palla è rotonda, può succedere qualsiasi cosa è logico che davanti al nostro pubblico: sicuramente sarà una spinta in più e ce la metteremo tutta”.

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