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Anja Sønstevold lascia l’Inter per la Roma: “Grazie per le emozioni vissute insieme”

Credit: Marco Montrone - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

La società neroazzurra ha ufficializzato il trasferimento di Anja Sønstevold alla Roma: il difensore classe 1992 di origini norvegesi ha messo nero su bianco su un contratto con durata fino al 2025.
L’ormai ex Inter ha recentemente calcato campi come quello del mondiale di Australia e Nuova Zelanda della scorsa estate in maglia Norvegia, oltre che giocare la sua ennesima stagione a Milano (2021-2024 il percorso durato in neroazzurro).

Se ne ricorda il debutto proprio perché la numero 2 è stata a disposizione fin da subito nella formazione di Rita Guarino, giocando la prima partita in trasferta contro il Napoli. Nella lista dei traguardi più importanti cinque vittorie ai campionati norvegesi e quattro Coppe di Norvegia.

Sul proprio profilo social la stessa ha voluto dare l’ultimo saluto alle compagne, lasciando un messaggio commovente: “Dopo due anni e mezzo all’Inter è arrivato il momento di andare. Voglio ringraziare tutti per le emozioni vissute insieme, alti e bassi compresi. Porterò per sempre con me dei ricordi bellissimi, e lo stesso farò con tutte le belle persone che ho incontrato grazie a questo cammino, dai tifosi allo staff e tutte le ragazze con cui ho avuto il piacere di giocare. Grazie per tutto l’amore ed il supporto che mi avete dato, siete speciali“.

Alice Tortelli, Fiorentina Femminile: “Siamo contente dei risultati ottenuti finora e credo che la nostra posizione sia meritata”

Lunedì 15 gennaio alle 19:30 presso le Panieraie di Montecatini, si sono tenute le premiazioni del Trofeo Maestrelli.
Tra coloro che hanno ricevuto un riconoscimento alla propria carriera, compare anche Alice Tortelli, capitano della Fiorentina Femminile e nel giro della Nazionale Italiana di mister Andrea Soncin.

Tortelli, intervistata dopo aver ricevuto il premio, si è espressa ringraziando, innanzitutto, per quanto ricevuto:
“Fa molto piacere ricevere un premio molto importante, dedicato a un uomo che ha dato tanto al calcio, e sono felice di riceverlo e di riceverlo qui a Montecatini, nella mia regione”.

Il suo pensiero si è poi concentrato immediatamente sui prossimi impegni che la coinvolgeranno assieme alla sua Fiorentina, la Coppa Italia (il 17 gennaio alle 15:00 contro l’Inter i quarti d’andata), e il Campionato di serie A (nel weekend contro il Pomigliano).
Il difensore centrale si è detta contenta per quanto fatto sino a quel momento e della posizione raggiunta nella classifica (terzo posto, a soli due punti di distanza dalla Juventus Women che occupa il secondo).
Proprio contro le bianconere, la partita sarà importantissima vista la poca distanza tra le due squadre, e per arrivare pronte è necessario che anche la partita contro il Pomigliano abbia un esito positivo. Ogni gara, d’altra parte, è a suo modo fondamentale.
Per quanto riguarda la Coppa Italia, c’è la voglia di riportare il trofeo a Firenze da cui manca da diversi anni.
“Siamo contente dei risultati ottenuti finora e credo che la nostra posizione sia meritata. Contro la Juventus sarà una partita importante, ma lo sarà perché se non si fa risultato con il Pomigliano poi si arriva alla sfida contro le bianconere in un’altra situazione. Sono tutte gare importanti e da non sottovalutare.
Coppa Italia? Penso che tutte noi vogliamo riportare a Firenze qualcosa che manca da un po’, dobbiamo restare concentrate, recuperare l’energia e farci trovare pronte”.

Infine ha scherzato sullo stadio che condividono con il maschile. Il Viola Park è una struttura nuova e all’avanguardia di cui si può sicuramente andar fieri. Questo rappresenta per lei e le sue compagne di squadra un incentivo. C’è un sentimento di familiariarità, un sentirsi a casa che permette loro di crescere e vivere un’opportunità che non tutti hanno:
“Penso che sia una spinta in più, ci sentiamo una famiglia con la squadra maschile e questo ci fa crescere. È un’opportunità unica che solo noi”.

L’1-0 del Sassuolo in casa dell’Inter secondo i dati Panini Digital

Photo Credit: US Sassuolo Calcio

Il Sassuolo ha ottenuto un’incredibile vittoria domenica, dato che le neroverdi si sono imposte in casa dell’Inter per 1-0, avvicinandosi sempre di più alla Poule Scudetto. Ma andiamo ad analizzare l’incontro tramite i dati che ci ha fornito Panini Digital Soccer.

Partiamo dall’IVS e si può dire che vi è stato un vero e proprio equilibrio in termine di gioco, dato che le nerazzurre di Rita Guarino hanno ottenuto il 51% a discapito delle sassolesi di Gianpiero Piovani che ha preso il 49%.

C’è stato equilibrio anche per quanto riguarda il possesso palla, dove è vero che l’Inter ha avuto 29′:54″ e il 52%, ma il Sassuolo è riuscita comunque a tenere la sfera per 28′:03″ e il 48%, così come il numero di palle giocate da entrambe le formazioni, dove le padrone di casa hanno utilizzato il pallone per 624 volte (52%) contro le 567 (48%) della squadra ospite.

A livello difensivo l’Inter è avanti nella percentuale per fine azione avversaria (20,8%-12,3%) e protezione area (50,7%-48,5%), mentre il Sassuolo è avanti sulle palle recuperate effettive (51,5%-50,4%) e su quelle temporanee (36,2%-28,8%), ma anche in quelle giocate in zona area dagli avversari (52-37).

Parlando di come hanno giocato le formazioni all’Arena Civica a livello offensivo, le nerazzurre hanno avuto più pericolosità rispetto alle neroverdi sulle palle giocate in zona area (52-37) e sulla percentuale di attacco alla porta (51, 5%-49,3%), non a caso la squadra di Guarino ha tirato 14 volte, ma solo 4 sono giunte dentro l’area, invece le ragazze di Piovani hanno concluso 4 volte, ma uno è bastato per finire in rete, tanto che il gol di Beccari è arrivato indirettamente da un calcio piazzato.

Vediamo il flusso di gioco di Inter e Sassuolo, cominciando dalle neroverdi che hanno giocato 567 volte il pallone e il 48%, mentre ha effettuato 313 passaggi riusciti (46%): Davina Philtjens ha servito 44 palloni, e 14 li ha consegnati a Caroline Pleidrup, mentre Loreta Kullashi ha visto ricevere 49 palle, e 9 sono arrivate da Chiara Beccari.

Per quanto riguarda la Beneamata ha usato la sfera 624 volte e il 52%, passandola 371 volte e il 54%: è Beatrice Merlo quella che ha fatto di più; infatti, ha passato 54 volte il pallone, di cui 10 a Flaminia Simonetti, ma allo stesso tempo ha ricevuto 49 volte, tra questi 9 sono di Lisa Alborghetti e 8 di Andrine Tomter.

A livello individuale Merlo ha giocato 96 palle e 19 giocate utili, ma ha perso 37 palloni; Alborghetti ne ha recuperate 35 e Maja Jelčić ha tirato 3 volte. Ma Chiara Beccari ha tirato una sola volta: è tanto e bastato per segnare la rete del successo del Sassuolo sull’Inter.

Matteo Scarpa, Juventus : “Dobbiamo imparare a non buttar giù la testa ed a reagire con personalità”

Tre sconfitte consecutive in casa, per una formazione che, inutile nasconderlo, punta ad arrivare alle finali scudetto, sono davvero tante e non facili da spiegare. È quello che succede alla Juventus primavera del mister Matteo Scarpa e proprio il tecnico prova a dare un’interpretazione del momento bianconero, al termine del ko patito dall’ospitato Parma: “Oggi sapevamo che sarebbe stata una partita molto difficile, perché quella gialloblù è una formazione molto aggressiva, ma non mi sarei aspettato di certo una sconfitta” ammette, per poi però sottolineare gli aspetti positivi del match “Il primo tempo mi è piaciuto, perché abbiamo creato molte occasioni, anche se non le abbiamo sfruttate, concretizzando poco…”.

Sempre secondo l’allenatore bianconero, nella seconda frazione la squadra “Ha preso subito un gol piuttosto brutto e ci siamo demoralizzate, come contro il Milan, senza avere la pazienza di sviluppare il gioco sulle fasce, come avevamo fatto nella prima parte di gara”“Nel finale di partita ci siamo un poco risollevate ed abbiamo di nuovo creato occasioni, ma anche in questo caso poco concretizzate” prosegue l’analisi “A guardare l’andamento della gara, di buono mi prenderei comunque il primo tempo, anche se abbiamo tanto da lavorare per imparare a non buttar giù la testa alle prime difficoltà ed a saper reagire con personalità”.

La squadra bianconera, a parer nostro, in quest’occasione ha sbagliato molto in impostazione del gioco, soprattutto quando c’era da uscire dalla fase difensiva. Anche il mister condivide, ammettendo che “Commettiamo tanti errori tecnici, anche banali, che ci condizionano la partita. Ci assumiamo il rischio di impostare sempre il gioco e sappiamo che dobbiamo correre dei rischi, perché puoi sempre commettere errori, ma a volte i nostri sono errori gratuiti, forse figli di un atteggiamento ancora un poco ‘acerbo’ di qualcuno, perché la qualità c’è”. “Dobbiamo imparare a lavorare serenamente, perché sono convinto che la strada è quella giusta” prosegue Scarpa “Noi cerchiamo di affinarci nel quotidiano e l’obiettivo è proprio quello di aumentare la personalità”.

A proposito di personalità, l’allenatore bianconero è molto contento del rientro di Maddalena Nava (subentrata nell’intervallo al posto di Arianna Gallina): “E’ una giocatrice del 2004 che ci può dare una grossa mano da questo punto di vista ed in campo si è espressa bene, anche se nei primi dieci minuti ha ovviamente dovuto scontare un pizzico di preoccupazione, considerato che è un anno esatto che si è fatta male al ginocchio”.

Altro elemento che si è disimpegnato con ottima padronanza, è stato il difensore Martina Cocino: “Martina è una ragazza che è cresciuta molto, rispetto alla prima parte dell’anno, e negli ultimi mesi ha fatto delle ottime prestazioni” concorda il mister “Oggi è stata una delle migliori, pur accettando sempre di giocare due contro due, assieme a Gloria (la Sliskovic, l’altro difensore centrale – ndr) contro le attaccanti avversarie. Non la scopriamo di certo oggi, è una classe 2006 ed ha ancora ampi margini di miglioramento”.

Tanto per guardare al ‘bicchiere mezzo pieno’, non ci si può esimere dal sottolineare la spettacolare realizzazione, avvenuta purtroppo solo in chiusura d’incontro, di Esmeralda Di Bello: “Esmeralda è una ragazza che fa ben sperare, il problema è che di questi gol ne fa 30 o 40 in ogni allenamento…” sottolinea il mister, sospirando “è molto giovane, essendo del 2007, ma ci auguriamo possa farne vedere molti di più in corso di partita: perché anche se sei molto giovane, fai comunque parte di una Società prestigiosa e devi cercare di cogliere ogni occasione che ti viene data…”.

Da queste parole, è ovvio come il tecnico juventino continui a battere sul tasto della personalità: “Esmeralda deve ancora lavorare molto ‘di testa’, perché oggi è riuscita a non abbattersi dopo i primi due stop falliti, ma non sempre è stato così…” rimarca, per poi ampliare il concetto “In questi anni, anche a guardare le prime squadre, ci siamo resi conto di come la differenza la fa non tanto quello che produci in campo, bensì come reagisci a quello che ti propone la partita. Noi da questo punto di vista dobbiamo ancora migliorare molto, anche se la giovane età delle ragazze è sicuramente un’attenuante”.

Sempre restando nell’ottica dei singoli, oggi ha esordito il nuovo acquisto Elsa Pelgander: la ragazza svedese è arrivata dal Kif Orebro e per Matteo Scarpa è un elemento molto giovane ma già esperto: “Elsa è una 2006 che, però, ha già al suo attivo qualcosa come 28 presenze in una prima squadra. Ha fatto i primi quattro giorni d’allenamento con noi a gennaio, ma prossimamente verrà aggregata agli allenamenti della formazione maggiore, in pianta stabile, anche se dovrebbe poi scendere con noi per le partite”.

La Pelgander è una centrocampista che ama stare davanti alla difesa, senza disdegnare gl’inserimenti, ed il tecnico ne sottolinea la pulizia di gioco e la grande personalità: “Oggi si proponeva sempre alle compagne, chiedendo palla, ma purtroppo non essendo la nostra una prima squadra, pure la comunicazione italiano/inglese ci penalizza un pochino, ma anche questo problema può fare ‘scuola’…”.

Insomma, alla fine di qualunque discorso, per l’allenatore juventino il tasto dolente è sempre quello della personalità e, a guardare lo svolgimento delle partite, non si può certo dargli torto. Il risvolto positivo, per tutto l’ambiente bianconero, è che la personalità è sicuramente destinata a crescere, in concomitanza con l’aumento dell’esperienza e, come lo stesso tecnico ha già sottolineato in altre occasioni, la sua formazione dovrà farsi trovare ‘pronta’ in altra fase del campionato…

The Best FIFA Football Awards 2023: i vincitori

Londra ha ospitato l’ottava edizione dei The Best FIFA Football Awards che ha visto incoronamento e premiazione dei talenti del mondo del calcio che si sono distinti nel 2023, oltre a riconoscere le eccezionali prestazioni di allenatori, portieri e altro nel calcio maschile e femminile.

I vincitori dei Best FIFA Football Awards 2023:

  • The Best FIFA Women’s Player: Aitana Bonmati (Spagna/FC Barcelona Femení)
  • The Best FIFA Men’s Player: Lionel Messi (Argentina/Inter Miami FC)
  • The Best FIFA Women’s Goalkeeper: Mary Earps (Inghilterra/Manchester United WFC)
  • The Best FIFA Men’s Goalkeeper: Ederson (Brasile/Manchester City)
  • The Best FIFA Women’s Coach: Sarina Wiegman (Nazionale Femminile Inghilterra)
  • The Best FIFA Men’s Coach: Pep Guardiola (Manchester City)
  • The FIFA Puskás Award: Guilherme Madruga
  • The FIFA Fair Play Award: Nazionale Maschile Brasile
  • The FIFA Fan Award: Hugo Daniel “Toto” Iniguez
  • FIFA Special Award: Marta
  • FIFA FIFPRO Women’s World 11: Mary Earps, Lucy Bronze, Olga Carmona, Alex Greenwood, Aitana Bonmati, Ella Toone, Keira Walsh, Lauren James, Sam Kerr, Alex Morgan & Alessia Russo
  • FIFA FIFPRO Men’s World 11: Thibaut Courtois, Kyle Walker, Ruben Dias, John Stones, Jude Bellingham, Kevin De Bruyne, Bernardo Silva, Vinicius Junior, Lionel Messi, Kylian Mbappe and Erling Haaland

Aitana Bonmati vince il premio come miglio giocatrice dell’anno dopo aver vinto FIFA Women’s World Cup con la Spagna, campionato spagnolo, supercoppa e UEFA Women’s Champions League con il Barcellona. Per lei il 2023 è stato incoronato da ulteriori premi individuali come Ballon d’Or Féminin, FIFA Women’s World Cup Golden Ball, UEFA Women’s Player of the Year, IFFHS Women’s Player of the Year e tanti altri ancora.

Per Sarina Wiegman si tratta della quarta vittoria del premio. Nessun allenatore maschio o femmina ha vinto più di lei questo riconoscimento. Nel 2023, Wiegman ha portato l’Inghilterra alla finale del Mondiale e alla vittoria della prima storica Finalissima Femminile. Mary Earps è stata eletta The Best FIFA Women’s Goalkeeper e si riconferma vincitrice del titolo dopo aver già vinto il premio nel 2022.

Uno Special Award infine è stato consegnato a Marta come riconoscimento alla sua strabiliante carriera che continua con l’Orlando Pride e la nazionale Brasiliana. Sei volte The Best FIFA Women’s Player (2006, 2007, 2008, 2009, 2010, 2018), 17 gol segnati in 23 partite disputate nei Mondiali in carriera (nessun altro ha segnato più di lei) ed è l’unica insieme a Ronaldo e Sinclair ad aver segnato in cinque edizioni diverse della WWC. Dal 2025, FIFA introdurrà un nuovo premio a suo nome: il più bel goal realizzato nel calcio femminile riceverà il premio di ‘Marta Award’.

I vincitori dei premi The Best FIFA Player, Goalkeeper e Coach sono stati determinati attraverso un processo di votazione in cui quattro gruppi hanno avuto pari voce in capitolo: tifosi di calcio, rappresentanti dei media selezionati e capitani e allenatori delle squadre nazionali di tutto il mondo.

Elisa Bartoli, AS Roma, dopo la sconfitta a Nopoli: “Al Tre Fontane la ribaltiamo questa partita!”

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano
Elisa Bartoli, dopo l’amara sconfitta contro il Napoli per 2 a 0 per landata dei quarti di finale di Coppa Italia, ha parlato al termine del match, sui canali istituzionali della AS Roma: “Secondo me sono mancate la fame e la cattiveria che ti fa vincere tutte le partite. 

Non va bene, sono la prima a chiedere scusa ai tifosi perché c’è bisogno di fame, di cattiveria, di prendere le seconde palle, tutti i palloni, di vincere tutti i contrasti. Questo non è stato fatto. E ci dispiace, tanto“.

Elisa è fiduciosa, ed ammette che nella gara di ritorno tutto è ancora possibile: “Al Tre Fontane la ribaltiamo questa partita!”.

Adesso arriva anche un periodo intenso, ci sarà la sfida in Campionato contro l’Inter, poi ci sarà da ricompattarsi.

Ci ricompattiamo, andiamo più forte di prima, è quello che bisogna fare, è quello che si deve fare e lo faremo”, ammette in chiusa il capitano giallo rosso.

Nulla è perso, staremo a vedere!

Intervista a Joe Montemurro verso la sfida di Coppa Italia contro la Sampdoria

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Terza partita del 2024 e terza competizione differente da affrontare per le Juventus Women.

Dopo il successo contro la Roma – che è valso la Supercoppa Italiana Femminile – e quello più recente sul Milan in campionato, le bianconere sono pronte ad affrontare la Sampdoria nella gara di andata dei quarti di finale di Coppa Italia.

Mister Montemurro, nella consueta intervista prima della gara, è partito dall’ultima vittoria in campionato – quella contro le rossonere – che ha visto anche il ritorno al gol di Cantore, prima di focalizzarsi sul prossimo impegno che attende la sua squadra e sull’ultimo arrivo in rosa, quello di Viola Calligaris.

L’IMPORTANZA DELLA VITTORIA SUL MILAN

«Il successo di sabato scorso (13 gennaio, ndr) contro il Milan è stato molto importante per noi. Nel corso di una stagione queste vittorie pesano alla fine del campionato e questi sono stati punti preziosi, nonostante non sia stata la partita perfetta e lo sappiamo. Questo significa, però, che la squadra ha raggiunto un buon livello di maturità e indubbiamente questa è una notizia positiva».

CANTORE, UN GOL PESANTE

«Contro il Milan Sofia (Cantore, ndr) è tornata al gol e anche questo è stato un aspetto positivo per noi. Se, durante tutto l’arco di una stagione, vuoi competere ad alti livelli hai bisogno del contributo di tutte le giocatrici, di conseguenza il ritorno al gol di Cantore è un’ottima notizia per lei e per tutti noi perchè nessuna squadra può puntare sulle reti soltanto di poche calciatrici. Il nostro gruppo ha la fortuna di avere tanti profili di livello in grado di risolvere le partite e contro il Milan è toccato a Sofia».

DI NUOVO LA SAMPDORIA, QUESTA VOLTA IN COPPA ITALIA

«Domani (mercoledì 17 gennaio, ndr) affronteremo nuovamente la Sampdoria, a meno di un mese di distanza dalla sconfitta subita in campionato. Quella di domani sarà la prima di due sfide in Coppa Italia e sarà importante partire con il piede giusto, rispettando le nostre avversarie. Alle ragazze, poi, ho detto di scendere in campo ricordandosi che siamo noi i detentori del titolo in questa competizione. In più dovrà giocare un ruolo decisivo il desiderio di rivalsa che avremo nei confronti della Sampdoria perchè abbiamo lasciato in Liguria tre punti in campionato».

BENVENUTA, VIOLA!

«Calligaris (Viola, ndr) è prima di tutto una giocatrice con esperienza internazionale, che ha già giocato in top club nella sua carriera. Penso, inoltre, che le sue caratteristiche siano facilmente adattabili al nostro stile di gioco, alla nostra idea di calcio. È una giocatrice di grande carattere e personalità. È indubbiamente un innesto importante per la nostra rosa e sono sicuro che si rivelerà estremamente utile in questa seconda parte di stagione e in futuro».

Alessia Rognoni, Hellas Verona: “Felice del gol e soprattutto della vittoria di squadra”

Photo Credit: Riccardo Donatini - Hellas Verona

Nel 4-0 ottenuto dall’Hellas Verona sul San Marino Academy nella tredicesima giornata di Serie B, c’è stata l’undicesima timbratura stagionale dell’attaccante Alessia Rognoni, risultando in questo momento la miglior realizzatrice del campionato cadetto.

L’attaccante gialloblù ha analizzato il match sui canali del club veronese: “Sono contentissima che la squadra abbia ritrovato la vittoria e del gol. Era una partita importante per ritrovare la nostra strada e sono felice di aver potuto dedicare un successo a Laura Capucci dopo il suo brutto infortunio. Purtroppo, nel primo tempo non siamo riuscite a concretizzare le occasioni create, ma sapevamo di dover migliorare in questo aspetto e nella ripresa abbiamo subito chiuso il match. Spero che questa vittoria ci rilanci perché giochiamo bene e ce lo meritiamo“.

Sebastian De La Fuente, Fiorentina: “Vogliamo andare avanti in questa competizione, abbiamo le idee chiare”

Il 17 gennaio alle ore 15:00, presso l’Arena Civica (MI) la Fiorentina giocherà contro l’Inter di Rita Guarino la gara d’andata dei Quarti di Finale di Coppa Italia Femminile.
La competizione, che vede coinvolte tutte le squadre di serie A, entra nel clou in questo primo passo verso le semifinali.

La Fiorentina giunge alla gara reduce del successo ottenuto contro il Napoli (dove ha vinto per 4-2) nella ripresa del campionato, dall’altra parte c’è un’Inter che cerca il proprio riscatto dopo aver perso di misura contro il Sassuolo.
L’ultima partita tra gli due schieramenti ha visto le viola dettar legge vincendo per 4-2 contro le nerazzurre ma, con una presa di coscienza e dei sentimenti diversi di entrambe le compagini, il mister De La Fuente ha definito la partita come “diversa”.
Le motivazioni addotte riguardano il poco tempo per prepararla (tre giorni se si pensa che sino al sabato tutta l’attenzione e le energie erano volte al campionato) ma anche il fatto che è ad oggi impossibile far fede a quanto successo prima della pausa.
Il Mister ha anche sottolineato che c’è tutta l’intenzione di andare avanti nella competizione perché la squadra sa bene come deve agire e, aspetto da non trascurare, la rosa della Fiorentina è pronta per far bene sia in Coppa Italia che in Campionato.
La speranza collettiva è dunque quella di iniziare in quarti con il piede giusto.
Queste le sue parole ai microfoni:

“Sarà una partita diversa. Abbiamo preparato questa sfida in pochi giorni, forze ed energie erano sul Napoli e adesso sono sull’inter.
Vogliamo andare avanti in questa competizione, abbiamo le idee chiare e speriamo di iniziare i Quarti nel modo giusto.
Non sarà semplice, non possiamo basarci su quello che è successo in campo a Dicembre. Ho la squadra per affrontare sia il Campionato che la Coppa Italia, possiamo far bene in entrambe le competizioni”.

Per chiunque voglia, è possibile seguire la partita dal canale YouTube della FIGC, oltre che nel canale ufficiale della Fiorentina. I social Facebook, X e Instagram della società si occuperanno, in contemporanea, degli aggiornamenti e dell’analisi del match.

Alessandro Spugna, AS Roma: “Qualche scelta non azzeccata, non è stata giusta. Probabilmente, il mea culpa va fatto”

Credit Photo: Emanuele Colombo - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Alessandro Spugna, dopo la sconfitta per 2 a 0 a Napoli per l’andata di Coppa Italia, sui canali istituzionali della As Roma ammette che le sue ragazze non hanno espresso al meglio il loro potenziale e che le scelte di formazione, fin troppo secondarie in fase iniziale, non hanno dato i giusti frutti.

In primis, mi prendo la responsabilità, dichiara Spugna al termine del match, qualche scelta non azzeccata, non è stata giusta. Probabilmente, il mea culpa va fatto. L’interpretazione della partita leggera dall’inizio. Non pensavo di dire una cosa del genere perché stai giocando in Coppa Italia. L’interpretazione deve essere sempre di alto livello e oggi così non è stato. Quando poi devi rincorrere, contro squadre che si chiudono, e merito al Napoli per questo, poi diventa difficile, fai fatica e perdi. Adesso dobbiamo pensare alle partite che ci aspettano e penseremo al ritorno. Dovremo essere tanto brave per provare a ribaltare la situazione. E dobbiamo ribaltare la situazione“.

Questa prima sconfitta in Coppa Italia, dopo le due in Champions a cura del PSG, segnano la squadra oppure le Campionesse d’ Italia, con questa caduta, sapranno reagire ancora di piu e meglio?

Alessandro Spugna ha le idee chiare: “Deve servirci per tornare più umili. Le partite vanno giocate sempre e la classifica non la devi guardare. Loro hanno due punti in campionato, ma questo non significa nulla. Oggi era una partita di Coppa Italia, era importante il risultato in vista della partita di ritorno, invece così obblighi la partita di ritorno di giocare di rincorsa e devi fare un mezzo miracolo”.

Al “Tre Fontane” sarà certamente un altro match, una finale anche se contro un avversario alla portata ma carico, quindi le capitoline dovranno impegnarsi molto se vorranno proseguire il cammino in Coppa: “Ribaltare significa fare tre gol e non è semplice perché le squadre sono organizzate. Abbiamo la forza per poterlo fare, la capacità, però bisognerà fare molto attenzione. E da sabato contro l’Inter dovremo avere la mentalità giusta perché nessuno ci regala nulla”.

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