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L’Orobica accoglie Martina Sclavo, Anna Crapanzano e Virginia Gidoni – Il DS Andrea Orio: “Acquisti mirati”

Credit Photo: Orobica Calcio Bergamo

Non si ferma il mercato bergamasco per la stagione 2023/24 in corso; la società rossoblù, infatti, ha recentemente comunicato l’arrivo di tre nuove figure che arricchiranno la rosa attuale: si tratta di Martina Sclavo, Anna Crapanzano e Virginia Gidoni.

La prima citata (terzino di nascita), spicca per la carriera variegata: in uscita dalla più recente esperienza in maglia Ravenna Women, vanta cinque anni alla Roma Calcio Femminile e due campionati Primavera nella Res Roma; a completare la serie di Palmares personali la presenza in nazionale italiana under 16 e la vittoria della Coppa Italia di Serie C 2022/23 col Venezia FC. Il talentuoso difensore si è già reso protagonista durante la prima partita in maglia Orobica contro il Meda, contribuendo, con due goal, alla vittoria valida all’accesso agli ottavi di Coppa Italia.
Crapanzano (centrocampista leva 2001, di rientro da un crociato) muove i primi passi nelle giovanili dell’Inter, continuando il proprio viaggio calcistico in maglia Como e Real Meda; interessante la successiva parentesi nel Mississippi College durata quattro anni, prima del ritorno in Italia per giocare in serie B con la compagnia Roma Calcio Femminile.
Nuova destinazione anche per Gidoni, (altro giovanissimo apporto di centrocampo) che sboccia tra le giovanili dell’Hellas Verona, passando per il Chievo dove rimane una sola stagione (almeno prima di fare ritorno dopo il prestito al Cesena) e vivendo l’ultima annata in maglia Ravenna.

Sicuro che il trittico appena approdato sarà pedina importante per il proseguo del campionato, il Direttore Sportivo della squadra Andrea Orio, con estremo orgoglio per le scelte compiute, ha dichiarato: “Questi acquisti sono molto mirati. Si tratta di profili molto giovani e la volontà è quella di costruire qualcosa di importante. Quest’anno siamo riusciti nel nostro intento, ossia quello di creare una rosa completamente italiana; crediamo fortemente che, per la crescita del movimento, si debba investire su ragazze del territorio e dar valore a loro. Ora ci aspetta un altro mese di duro lavoro per cercare di giocarci tutto nelle migliori condizioni“.

I numeri delle Azzurre con Soncin: 10 punti, 7 in trasferta. Finora 38 le convocate

Il bilancio 2023 di Andrea Soncin alla guida della Nazionale Femminile si chiude con 3 vittorie (1 in casa, 2 in trasferta), 1 pareggio e 2 sconfitte nelle 6 gare disputate, con un totale di 10 punti (media 1,66), una differenza reti di +3, frutto delle 8 segnate (1,33 a gara) e delle 5 subìte (0,83 a gara). In 540 giocati, la Nazionale di Soncin è stata per 152’ (28,14%) in vantaggio, 274’ in parità (50,74%) e 112’ in svantaggio (20,74%).

Nei tre raduni di settembre, ottobre e novembre, Soncin ha convocato 38 calciatrici, 25 sono state schierate in campo. Giuliani, Linari e Caruso sono quelle sempre in campo: 6 presenze e 540’ giocati. Di Guglielmo, Galli e Giacinti vantano 6 presenze ma con un totale di minuti giocati inferiore. Serturini (4’) la meno utilizzata. Glionna è la calciatrice più volte subentrata: 4 volte per un totale di 58’, segue Girelli con 3 partite dalla panchina (su 4). Giacinti è invece la più sostituita (5 volte, sempre quando ha iniziato nelle prime 11), segue Giugliano (4).

Tra le convocate, ci sono 9 calciatrici di Juventus e Roma, i club con il maggior numero di Azzurre in questi 3 mesi. Le 38 convocate arrivano da 6 club italiani (Juventus e Roma 9, Fiorentina 6, Milan e Inter 4, Sassuolo 3) e da 2 club stranieri, tra i quali 1 di Premier League e 1 di Liga (Everton 2, Barcellona 1).

A segno 6 calciatrici (2 Caruso e Giacinti, 1 Cambiaghi, Giugliano, Linari, Salvai). Cambiaghi è la prima rete in Azzurro ed anche l’unica esordiente (con la Spagna a Salerno). Solo 2 i cartellini gialli (Giugliano e Bergamaschi), entrambi nella prima gara con la Svizzera (0,34 per gara). Nel girone di Nations League, si sono registrati 46 tiri complessivi (21 in porta/25 fuori), 28 calci d’angolo a favore, 1 palo colpito, 17 posizioni di fuorigioco, 45 falli commessi. e 97 subìti.

Serie B: il punto della situazione dopo 11 giornate

Credit Photo: Stefano Petitti - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Il campionato nazionale di Serie B entra nella pausa natalizia dopo 11 giornate, il che significa che da gennaio sino a maggio vi saranno ben 19 turni. Si preannuncia dunque un periodo molto intenso, soprattutto visto l’equilibrio sia inerente il discorso promozione, sia quello relativo alla salvezza.

Le prime 4 formazioni del campionato infatti, sono racchiuse in soli quattro punti, mentre la situazione in coda, allo stato attuale, sembra già più definita, con il Ravenna staccato in fondo, mentre Tavagnacco e Freedom distano 5 e 3 punti rispettivamente dalla zona salvezza. A gennaio però, ci saranno diversi scontri diretti che potranno mutare la situazione.

LE SQUADRE

In testa alla classifica c’è la Ternana, che sta proseguendo quanto di buono fatto la stagione precedente. Le Rossoverdi guidano, assieme alla Lazio, il campionato, avvantaggiate dalla miglior differenza reti, dovute all’avere l’attacco più prolifico della categoria. Son ben 42 le reti segnate dalle umbre, mentre le laziali hanno la miglior difesa, avendo incassato solo 5 reti. 10 vittorie e una sconfitta ciascuna: 2-5 quella delle Rossoverdi a Parma, 0-2 casalingo delle Biancocelesti con il Cesena.

Sono proprio queste due formazioni a seguire la coppia di testa, appaiate a 28 punti ma con le Ducali avanti per lo scontro diretto (2-1 alla prima giornata), ma rallentate dalla sconfitta di Brescia. Parma ben messo nonostante alcune difficoltà, soprattutto dopo aver passato un’estate incerta nel limbo tra A e B e avendo dovuto più volte cambiare rosa in corso. A questo, si sono aggiunti anche diversi infortuni. Insomma, grandissimo lavoro per Colantuono e il suo staff. Per il Cesena un avvio di stagione sulla falsariga della precedente, con Alain Conte (già autore della storica promozione della San Marino Academy nel 2019-20) che sta dando continuità ad un progetto interessante.

Quinto il Genoa, 21 punti (7 vittorie e 4 sconfitte, 17 reti all’attivo e 15 al passivo), squadra rivelazione della stagione dopo la salvezza dello scorso anno. Manca ancora qualcosa per il definitivo salto di qualità, che verrà sicuramente operato nei prossimi anni, ma va segnalata la crescita esponenziale nello spazio di pochi mesi, grazie anche alla sapiente mano di Filippini. Segue il Verona, ad una sola lunghezza di distacco, che ha avuto una partenza migliore rispetto alla scorsa stagione (13 punti in 11 giornate – e 16 al termine del 2022), nonostante il pesante 7-1 incassato a Parma.

7° il Chievo, autore di una stagione discreta (16pt), seguito dal Brescia a quota 15. Bene il Pavia neopromosso, 9° con 12 punti, tallonato dal trio Arezzo-Bologna-Res Roma, tutte e tre a 11 punti. Aretine sulla falsariga della scorsa stagione, avendo conquistato praticamente gli stessi punti nello stesso arco temporale. Ottimo il lavoro delle tre neopromosse, tutte adattatesi ad un campionato difficile e di altro livello rispetto alla Serie C.

La San Marino Academy invece può essere categorizzata come “delusione” di questa prima parte di stagione. Metà dei punti conquistati rispetto alla conclusione del 2022, e con diversi cambi di allenatore all’attivo. Ad inizio stagione era saltato Geppino Marino, rimpiazzato prontamente da Massimo Ricci, che a sua volta aveva lasciato il Ravenna. In seguito Gianni Marzocchi ha guidato ad interim la squadra contro Genoa e Res Roma, ed infine è stato ufficializzato Giacomo Venturi. Insomma, una situazione tribolata, che però può essere risolta anche grazie al contributo del 2-0 di Cuneo e dalla pausa natalizia.

La zona retrocessione vede Freedom (6pt), Tavagnacco (4pt) e Ravenna, quest’ultimo con un solo punto conquistato (l’1-1 di San Marino). Si tratta di tre situazioni differenti. La Freedom si è dovuta adattare al campionato in poco tempo, essendo stata ripescata dopo l’esclusione della Torres. C’è stato qualche “basso” di troppo, ma è un campionato in linea con le aspettative, e peraltro la lotta per mantenere la categoria è ancora aperta.

Il Tavagnacco è stato ripescato a sua volta, in virtù della fusione tra Chievo e Cittadella che ha liberato un posto. Nonostante il campionato scorso fosse culminato con la retrocessione sul campo, il 2022 si era chiuso con ben 11 punti, 7 in più di quanti conquistati finora, e come sconfitta pesante solo il 6-1 di Terni. Due invece le goleade incassate quest’anno, e cioè un altra sconfitta con cinque reti di scarto a Terni (stavolta un 5-0), ed il 6-0 di Verona.

Ultimo il Ravenna, in caduta libera dopo il 9° posto della passata edizione del campionato cadetto. 10 sconfitte in 11 partite, di cui una convertita a tavolino (la gara interna con il Parma, 0-1 sul campo), e un solo pareggio, quello con il San Marino alla 7a. Una difficoltà evidenziata dai soli 4 gol fatti, e dai 34 subiti, che si aggiungono ai record negativi stagionali. Obbligatorio dunque invertire il trend nel girone di ritorno, operando anche sul mercato per rinforzare i reparti più in difficoltà.

LE GIOCATRICI

Tra le giocatrici più in forma di questa prima parte di stagione, Alessia Rognoni spicca per gol segnati. La numero 23 del Verona guida la classifica marcatrici con 9 reti segnate (una dagli 11 metri).

Dietro di lei in questa speciale categoria, Valeria Pirone della Ternana, a quota 8 reti. Sempre per le Rossoverdi, si segnalano le buone prestazioni di Tarantino, Porcarelli, Pacioni, Wagner, Lombardo, Labate, Di Criscio e Vigliucci, tutte a segno in almeno un’occasione. Gran peccato l’infortunio di Petrara, altra giocatrice distintasi nell’avvio di stagione.

Citazione anche per Sara Tui, 4a marcatrice del torneo (7 reti, 2 su rigore). A quota 7 anche l’ottima Caterina Bargi del Genoa, punto di riferimento principale dell’attacco del grifone, così come lo sono Raffaella Barbieri e Biancamaria Codecà, rispettivamente per San Marino e Pavia. Lo stesso si può dire di Roberta Picchi (Chievo).

A quota 6 reti Isotta Nocchi dell’Arezzo, come Jansen e Sechi del Cesena. Per le Aretine anche la buona verve di Ploner – ora al Parma -, che ha segnato due reti (una contro la Lazio e una contro il Brescia, che è valsa il premio di gol più bello della giornata). Nagni sempre più bomber della Res, a quota 5 assieme alle laziali Goldoni e Moraca, che stanno dando tanto nella lotta promozione. Per Moraca anche una splendida rete contro il Genoa.

Ambrosi, con 5 reti (1 penalty) e la coppia Kongouli-Gago, 4 gol ciascuna, sono invece le migliori marcatrici del Parma. 4 segnature anche per Brayda, una certezza per il Brescia, come lo è Zala Kuštrin per il suo Bologna. Romina Pinna con 3 reti, di cui una realizzata dal dischetto, ha rappresentato il riferimento offensivo della Freedom, prima del suo trasferimento poco dopo la fine dell’anno solare calcistico.

Uzqueda, Desiati, Nurzia, Casellato, Novelli, Maroni e Cacciamali rappresentano il bottino offensivo del Tavagnacco (tutte a segno con una rete l’una), esattamente come Georgiou, Pereira, Barbarino e De Matteis lo sono per il Ravenna.

IL COMMENTO

E dunque questa è la situazione del campionato cadetto al termine dell’11a giornata del girone di andata. Un campionato molto combattuto che dovrà puntare a diventare un pelo più competitivo per poter ambire a mettere in difficoltà i club di Serie A. In Coppa Italia infatti, differentemente dalla scorsa stagione, solo Ternana e Parma hanno reso il compito difficile a Fiorentina e Sassuolo, mentre a Gennaio solo Verona e Lazio avevano ceduto in goleada.

Se non altro, ci sono diverse realtà che ambiranno alla Massima Serie tra qualche stagione, con il Genoa in rampa di lancio ad esempio. Da capire come si risolverà la situazione salvezza, in quanto ci si aspetta un riscatto dalle tre squadre in zona retrocessione. Il San Marino sembra in ripresa, e la pausa sarà senz’altro fondamentale per recuperare le energie e assimilare i concetti del nuovo allenatore. La Freedom alla pausa unisce il silenzio stampa, per cercare di non influenzare negativamente l’ambiente. Il Tavagnacco è atteso da quattro scontri diretti, il Ravenna dalle sfide con Bologna e contro le Friulane, più le gare contro Genoa e Lazio.

Insomma, un campionato che ha tanto da dire, e tanto da dare.

Paolo Tosetto, Responsabile Settore Femminile LND Veneto: “È un orgoglio questa posizione… vuol dire passione, valori di gruppo, sano agonismo e lealtà”

Photo Credit: Paolo Tosetto - LND Veneto

Una delle regioni che hanno dato tanto al nostro movimento è il Veneto che, tra le numerose difficoltà, ha nel suo interno un campionato regionale di Eccellenza, con il Girone A da nove squadre, mentre quello B ne ha dieci. A spiegarci i progetti del calcio femminile veneto è il Responsabile Settore in rosa della LND veneta Paolo Tosetto che abbiamo in esclusiva intervistato all’interno della rubrica “Focus Sul Territorio”.

Paolo, cosa vuol dire per te essere Responsabile Settore Femminile della LND Veneto?
«Sono una vita nel calcio femminile. Prima ho iniziato come dirigente di società, poi sono stato per anni nel consiglio della Divisione Calcio Femminile e dal 2012 esercito il ruolo di Responsabile Settore Femminile della LND Veneto: per me è un orgoglio ricoprire questa posizione, perché per me vuol dire far parte di una passione, di contenuti legati ai valori del gruppo, dell’agonismo sano e della lealtà».

Quanto è importante una regione come il Veneto avere il calcio femminile?
«Il Veneto ha sempre avuto squadre femminili di vertice in Serie A, un esempio è il Verona che ha vinto numerosi scudetti e ha avuto anche la possibilità di accedere alle semifinali di Champions. La nostra regione ha una certa diffusione del movimento, seconda solo alla Lombardia».

Il campionato di Eccellenza è iniziato il 1° ottobre, e ci sono al via diciannove squadre. Soddisfatto delle iscrizioni di quest’anno?
«Diciannove squadre è un numero importante, ma mi aspettavo un aumento che, invece, ci sono nelle giovanili: ci vorrà un paio di anni per avere alcune formazioni in più. Poi, come se non bastasse, abbiamo avuto un paio di società che si sono fermate per problemi economici».

Come si sta attrezzando la LND Veneto per rendere di livello il torneo di Eccellenza?
«Noi cerchiamo di rendere il campionato interessante suddividendo i gironi in base al criterio di vicinanza, anche perché abbiamo anche formazioni provenienti dal Friuli-Venezia Giulia. Abbiamo cominciato le attività a settembre con la Coppa regionale e che termineranno il giorno 19 maggio con la finale play-off che determinerà la squadra vincitrice del torneo».

Invece a livello giovanile come si sta agendo?
«Noi agiamo in sinergia con il Settore Giovanile Scolastico della FIGC, che detiene l’organizzazione dei campionati giovanili femminile fino alle Allieve. I risultati sono apprezzabili, come le trenta iscrizioni nelle Giovanissime Under 15».

Ovviamente, è fondamentale avere le strutture e staff tecnici di qualità. Su questo a che punto siamo?
«Tutto sommato bene. L’obiettivo è quello di migliorare la situazione, tipo avere impianti migliori per le Prime Squadre Femminili. Sulla parte degli staff posso ritenermi soddisfatto, perché vedo che ci sono gruppi tecnici affidabili anche nelle nostre squadre di Eccellenza».

La scuola può aiutare nello sviluppo del calcio femminile?
«La scuola, in particolar modo quella primaria, dovrebbe aiutare, perché deve essere il principale veicolo di diffusione verso una bambina che vorrebbe avvicinare a questo sport. Purtroppo, fare calcio non è facile nei plessi scolastici».

Secondo te, il calcio femminile italiano cosa deve fare per rialzarsi?
«Il Presidente della FIGC Gabriele Gravina ha posto una serie di iniziative mirate a reindirizzare lo sviluppo del calcio femminile in Italia, progetti che non sono riusciti a rendere importante il movimento. Un po’ come sta accadendo in Spagna che, nonostante le problematiche culturali, sta ottenendo buoni risultati. Bisogna rimodulare gli investimenti, puntando a mio avviso sulle attività di base, la struttura delle categorie principali, e bisogna andare avanti sul professionismo, ma che sia sostenibile, e la situazione Sampdoria deve far riflettere. Il movimento deve essere migliorato anche dal punto di vista della visibilità, e noi della Federazione dobbiamo fare qualcosa di importante, valorizzando il prodotto. Faccio, inoltre, i miei auguri ad Andrea Soncin, una persona che ha lavorato moltissimo in Veneto».

Che sogni vuole realizzare Paolo Tosetto per il calcio femminile italiano?
«Avere la possibilità che vengano cambiate determinate regole, come il sistema licenze verso le società professionistiche e inglobare le squadre femminili, in modo che ogni comune possa avere una squadra femminile, permettendo a ciascuna ragazza di fare il suo percorso, senza fare tanti chilometri di strada e senza fare tanti sacrifici».

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la LND Veneto e Paolo Tosetto per la disponibilità.

Arezzo Calcio Femminile, ecco le novità sul mercato

Nella sessione del mercato invernale sono state diverse le squadre che si sono mosse per sistemare le rose in vista di una lunga seconda parte di stagione. Le formazioni della Serie B sono attese da 19 impegni, e molti di essi possono essere paragonati a delle finali, per quanto sono importanti.

Tra queste l’Arezzo, che ha operato diversi colpi. In entrata è arrivata Giorgia Miotto, attaccante classe 2002 che in Serie A ha vestito le maglie di Empoli (15 presenze, 1 gol e 1 assist nella Serie A 2020-21), Milan (3 presenze nel 2021-22) e Pomigliano (solo 4 presenze nello scorso torneo). Queste le parole della società, espresse tramite i propri canali social: “Giorgia Miotto è una nuova calciatrice dell’ACF Arezzo! L’attaccante classe 2002 vestirà la maglia amaranto in questa seconda parte di stagione! Alò Giorgia!“. Dal Chievo invece, è arrivata Melissa Toomey, difensore classe 2000 ex Florentia, Pomigliano e Napoli. “ ‘! Difensore classe 2000, andrà a rinforzare il reparto arretrato!“, questo l’annuncio ufficiale della società tramite i propri profili social network. Infine, c’è anche il ritorno in maglia amaranto di Claudia Cagnina, centrocampista classe 1997

La stessa società amaranto ha annunciato anche 5 uscite. Su tutte, la partenza di Szandra Ploner e di Azzurra Corazzi, entrambe destinate a rinforzare il Parma nella sua lotta per il pronto ritorno in Serie A. Anche Sara Tonelli lascia il gruppo squadra, per approdare al Chievo. Per Sandra Zito, è ufficiale la firma con la Freedom. Infine, per Allegra Bartolini c’èa nuova esperienza in Serie C, sponda Frosinone (Girone C). La società, nel comunicato, scrive: “A Szandra, Azzurra, Sara, Simona e Allegra, da parte di tutta la Società, va il più sincero in bocca al lupo per il prosieguo della stagione e delle loro carriere“.

Presentata a Cremona la sfida del 7 gennaio tra Roma e Juventus. Cappelletti: “Sarà uno spettacolo imperdibile”

La Supercoppa Femminile Frecciarossa rappresenta il modo migliore per inaugurare il 2024. Domenica 7 gennaio alle 15.15 allo stadio ‘Giovanni Zini’ di Cremona andrà in scena il 19° capitolo della sfida infinita tra Roma e Juventus: da una parte le campionesse d’Italia e detentrici del trofeo (conquistato nel novembre del 2022 a Parma), dall’altra la squadra vincitrice della Coppa Italia e che dopo cinque scudetti di fila ha ceduto a maggio il tricolore alla Roma. Il tutto, in una città che anche tramite attività promozionali previste in questi giorni si prepara a vivere una grande domenica di calcio arricchita dall’intitolazione, nell’intervallo della partita, del settore Distinti dello stadio ‘Zini’ a Gianluca Vialli, del quale il 6 gennaio ricorrerà il primo anniversario della scomparsa. La Supercoppa Femminile Frecciarossa è stata presentata questa mattina presso la Sala dei Quadri del Comune di Cremona, alla presenza del sindaco Gianluca Galimberti, dell’assessore allo sport Luca Zanacchi, del presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica della FIGC Federica Cappelletti, del direttore generale della Cremonese Paolo Armenia e di Silvia Marchiori, responsabile vendita corporate e digital di Frecciarossa. Presente, in rappresentanza della famiglia Vialli, il nipote Riccardo.

“Ringraziamo la Federazione per averci concesso questa opportunità e la Cremonese per tutto quello che sta facendo sul territorio – le parole del sindaco Gianluca Galimberti -. I significati di questa partita sono molti: sarà un momento di sviluppo per il calcio femminile e per rinforzare il nostro ruolo di terza città più sportiva d’Italia. Siamo una città all’avanguardia per quello che riguarda i progetti sportivi e l’attenzione allo sport femminile è fondamentale. C’è grande sintonia con la FIGC per quello che riguarda la dimensione valoriale dell’evento: il 7 gennaio ci sarà una partita che metterà in palio un trofeo ma ricorderemo Gianluca Vialli attraverso lo sport”.

Emozionato Riccardo Vialli, il nipote di Gianluca: “Ringrazio tutti per il pensiero, sarà bellissimo ricordare Gianluca in un evento così importante. Ci fa piacere che oltre allo sportivo venga ricordato anche l’uomo: ci ha lasciato una grande eredità e speriamo che i campioni del futuro possano imparare qualcosa. Mi auguro che il 7 gennaio ci sia tantissima gente allo stadio”.

La città di Cremona sta mettendo in campo tutte le sue forze per la promozione dell’evento: “Ci siamo mossi da tempo per garantire la miglior riuscita di un evento sportivo ma, come diceva il sindaco, anche valoriale – ha proseguito l’assessore allo sport Luca Zanacchi -. Valori che lo sport incarna e in cui crediamo e lavoriamo da molto. Con Riccardo e tutta la famiglia Vialli il rapporto va avanti da tanto tempo e abbiamo individuato un ricordo appropriato per intitolargli il settore dei Distinti: la Supercoppa rappresenta anche l’occasione giusta per farlo”.

Federica Cappelletti, presidente della Divisione Serie A Femminile Professionistica, nonché moglie di Paolo Rossi – altra leggenda del calcio italiano – conosceva perfettamente Gianluca Vialli. “Io e Paolo eravamo molto legati a lui e alla sua famiglia, e sarà particolarmente emozionante unire un momento di eccellenza per il nostro calcio al suo ricordo. Crediamo fortemente nei valori che il calcio sa trasmettere e, in questo senso, da inizio stagione abbiamo istituito la campagna #MAIPIU’ contro la violenza di genere. Cremona ci è sembrata da subito la sede adatta per disputare questa partita, con uno stadio moderno. Grazie a Frecciarossa per aver legato il suo nome alla Supercoppa: speriamo che questa collaborazione possa crescere nel tempo. E le numerose iniziative che stiamo organizzando vanno verso la direzione di trasformare una partita di calcio in un evento che possa entusiasmare i tifosi anche al di là dei 90 minuti”.

La Cremonese ha sviluppato un settore giovanile femminile all’interno del club, che sta crescendo anno dopo anno: gli abbonati grigiorossi, inoltre, potranno accedere allo ‘Zini’ con un biglietto ridotto al costo di 1 euro. “Abbiamo accolto con grande entusiasmo la possibilità di ospitare questa finale – le parole del direttore generale Paolo Armenia -. Anche qui il calcio femminile è in grande espansione, il territorio in questo senso esprime entusiasmo. Faremo di tutto per portare tanta gente allo stadio ‘Zini’, impianto che da un anno a questa parte è un gioiellino”.

Quest’anno, il title sponsor della Supercoppa Femminile sarà Frecciarossa, eccellenza del Made in Italy e prodotto di punta di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS, già Premium Partner delle Nazionali di calcio. “Crediamo fortemente che il calcio sia uno, e che non ci debba essere distinzione tra calcio femminile e calcio maschile – ha spiegato Silvia Marchiori, responsabile vendita corporate e digital di Frecciarossa -. Soprattutto dopo la pandemia, Frecciarossa ha voluto dare il suo contributo a diverse discipline sportive, considerando lo sport soprattutto come strumento educativo. Faccio un grandissimo in bocca al lupo alla Roma e alla Juventus, protagoniste della Supercoppa, con l’augurio che ci siano tantissimi tifosi allo stadio”.

LE INIZIATIVE Oltre all’intitolazione del settore Distinti a Gianluca Vialli, è prevista allo stadio ‘Zini’ l’esibizione della cantante Arisa. I freestyler Swann Ritossa, Anastasia Bagaglini e Giuseppe Cardaropoli intratterranno il pubblico con i loro show. Sabato 23 dicembre e sabato 6 gennaio, inoltre, il trofeo sarà esposto dalle 9 alle 13 in Piazza Stradivari, a disposizione dei fan per scattare foto, e lo stesso avverrà venerdì 5 gennaio al centro commerciale Cremona Po, dove sarà comunque presente uno stand dedicato alla promozione dell’evento per tutta la marcia di avvicinamento alla Supercoppa Frecciarossa.

Viola Park, il gioiello viola tra i più grandi d’ Europa: 25 ettari tra le colline toscane

Credit Photo: Paolo Comba - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

La società calcistica della Fiorentina, ha dimostrato come l’investire in strutture sportive di un certo livello “paga”. Il Presidente Rocco Commisso, ha infatti fortemente voluto e realizzato, per la prima volta nella storia viola, un centro sportivo di proprietà interamente della Fiorentina, su circa 25 ettari di terreno, uno dei più grandi d’Italia e d’Europa.

L’imprenditore che ha costruito a proprie spese, (con un investimento di grandi proporzioni, 110 milioni di euro, 10 di manutenzione annui) un impianto all’avanguardia per la crescita di tutte le squadre, un gioiello di tecnologia per il presente ma proiettati in nuova dimensione del calcio futuro.

Per il tifoso, lo sportivo che ha la voglia di conoscere meglio la struttura: che si trova a Bagno a Ripoli, appena fuori Firenze centro, sarà certamente attratto dalla superficie territoriale sul quale si sviluppa l’intera area e del suggestivo panorama sulle colline toscane.

All’ ingresso troviamo “due api colorate” con il logo ufficiale, che in futuro faranno da mini shop per il merchandising, è un viaggio fantastico tra padiglioni che ospitano le diverse categorie, campi di allenamento, due stadi, un laghetto artificiale, zona mensa, palestra, piscina, cappella e la villa dove ci sono le sale di rappresentanza.

Dall’esterno si può chiaramente vedere la visione dei due stadi, il più grande con una capienza di 3000 posti, denominato Curva Fiesole, dove vengono giocate le gare della Primavera e della Prima squadra femminile, in cima alle gradinate, un bar per ogni esigenza, con vista sulle colline, il secondo dalla parte opposta con 1500 posti, dedicato a Davide Astori.

Sotto la tribuna un bar digitale, tappezzato di schermi su una struttura cilindrica appesa al soffitto, sopra il bancone del bar; e dall’alto si vedono i 12 campi di allenamento, 5 in erba naturale e 5 sintetici, 2 più piccoli per i bambini.

I padiglioni sono 3, divisi per categoria, maschile, femminile e per le giovanili, con 73 camere, singola per ogni giocatore della squadra maschile, con gli interni di ogni padiglione curato in ogni singolo particolare, le copertine e lenzuola con il logo della Fiorentina. All’interno del complesso diverse palestre con attrezzi di ogni tipo, dalle quali si possono vedere i campi, una Green Room, zona di recupero e per prevenire infortuni articolari e muscolari, studi medici per piccole operazioni, anche dentistico.

Ogni struttura ha i corrispettivi spogliatoti, con tutti gli accessori. I calciatori possono usufruire di centri benessere dal barbiere per i ragazzi, al beauty center per le ragazze. Nell’area wellness, una piscina divisa in tre livelli, un bagno turco, sauna e la parte più innovativa, unica in Italia, una vasca Hydro Work dove si crea l’assenza di gravità che permette di far correre i giocatori su getti di acqua. La sala eventi maestosa, è anche la zona mensa dove mangeranno giocatori e staff, ma dove si potranno organizzare eventi ed assistere alle partite.

Una parte suggestiva e di massima emozione è rappresentata dalla cappella in marmo, con un corridoio con le iconografie della Via Crucis, dedicata a Santa Caterina, in onore della consorte del patron Rocco Commisso, Chatherine, che ha voluto questa perla di rara bellezza. Lady Commisso in tutto il periodo di realizzazione ha seguito tutte le fasi dei lavori, con una cura particolare anche nella scelta delle piante, tantissimo verde in ogni zona, una cornice naturale che impreziosisce la splendida opera. Infine la casa patronale preesistente e ristrutturata, dal quale si distingue la torretta, un bar all’ingresso, sede degli uffici del patron e dei dirigenti, ma anche location di accoglienza per ospiti e personalità d’eccezione.

Al momento sono ancora da formalizzare e realizzare i parcheggi, che aimè restano il problema più grosso per una struttura di queste dimensioni, ma burocrazia a parte i predetti saranno il completamento di un fiore all’occhiello non solo per la Fiorentina ma per tutto il movimento femminile che avrà l’onore di transitare in questo impianto.

Le Azzurre apriranno il 2024 delle Nazionali: il 9 e il 10 gennaio doppia amichevole in Portogallo

Sarà la Nazionale femminile di futsal ad aprire il 2024 delle squadre Nazionali. Le Azzurre di Francesca Salvatore, infatti, saranno impegnate il 9 e il 10 gennaio in un doppio test match a Torres Novas in casa del Portogallo. Dopo le due amichevoli di Scandicci di inizio dicembre contro la Spagna, quindi, Coppari e compagne saranno chiamate a sfidare un’altra delle ‘grandi’ europee. Semifinaliste dell’ultimo Women’s Futsal EURO 2023, le lusitane rappresentano un avversario di elevatissima caratura: l’ultimo confronto fra Italia e Portogallo risale proprio al Main Round dello scorso Europeo (ottobre 2022) quando l’Italia, inserita nel girone di Fafe, battè prima Slovenia e poi Bielorussia, per finire ko 5-1 contro Janice Silva e compagne nell’ultima gara del girone, vedendosi così negata la possibilità di qualificarsi alla Final Four, dove il Portogallo venne sconfitto ai rigori dalla Spagna nella già citata semifinale. Sono invece complessivamente 5 i precedenti (e altrettante le sconfitte) fra Azzurre e portoghesi: il primo in assoluto risalente al Torneo 4 Nazioni del 2016, quando ad Alcazar de San Juan in Spagna l’Italia venne sconfitta 2-1 in quella che era la 7ª partita della storia della Nazionale femminile di futsal.

Hall of talent: Michela Giordano… la forma delle emozioni

Uno splendido sorriso, tanto smagliante e somigliante, unisce Michela Giordano a mamma Mariuccia: è quello stesso sorriso che il padre di Michela cerca di non perdere mai sebbene abbia prematuramente smarrito la sua lucente metà, una Donna capace di prendere la vita con forza, affrontandola con il sorriso. Era lei a dare forza a chi non riusciva a reagire di fronte alle difficoltà, era lei a infondere sorriso e luce a chi vedeva tutto buio, anche nei suoi momenti più duri, quando ad avere bisogno di forza e sorriso avrebbe potuto essere lei.
La cuneese Michela Giordano, classe 2002, è l’imperatrice della fascia destra che non molla mai. Considerarla un terzino è riduttivo perché nell’arco dei 90 minuti copre tutto il campo nella sua lunghezza, coast to coast: atleticamente aggredisce il terreno di gioco per dare il proprio contributo in un’azione d’attacco, andare in copertura nella fase difensiva o arrivare per prima sui palloni vaganti.
Si disimpegna del pallone principalmente col piede destro, ma all’occorrenza usa anche il sinistro sia in impostazione del gioco che nella sua conclusione, come nel caso della sua prima rete messa a segno nella massima serie con un bel tiro rasoterra, piazzato all’angolino, dal limite dell’area.
Attenta nel posizionamento difensivo, calcola bene i tempi di un’intervento per intercettare il pallone o affrontare le avversarie nell’una contro una, anche in duello aereo, senza lasciare troppo scoperto il reparto. Dopo un contrasto infatti, riprende immediatamente la corsa ad alti ritmi per non lasciarsi sfuggire la marcatura, rientrare in posizione o dare supporto alle compagne nel prosieguo della manovra.
Quando ha campo di fronte a sé, sfrutta le accelerazioni a palla al piede per trasformare, nello spazio di pochi istanti con velocità di passo, controllo del pallone e forza fisica, l’azione da difensiva in offensiva ed incrementare la pressione nei pressi della porta avversaria, fino a servire interessanti assist sui movimenti delle centravanti e creare opportunità da rete.
 
Le dita di Michela in alto verso il cielo sono molto più di una dedica: rappresentano quella chiamata che mamma Mariuccia chiedeva sempre a sua figlia al termine di ogni partita, un punto di incontro e un affettuoso scambio di doni tra l’anima di chi ha dato alla luce la propria bambina, ed ora la protegge dall’alto, e l’emozione indescrivibile di chi ha segnato la sua prima rete in Serie A e porta l’anno di nascita della propria madre come numero di maglia.
“C’era una volta” non può essere l’incipit di tutte le favole perché presuppone che ci sia un, seppur lieto, fine. Il sorriso di Mariuccia è quella favola che non non potrà mai finire perché continuerà a splendere sul tuo viso e negli occhi di tuo padre, Michela, illuminando ogni vostro nuovo giorno come se lei fosse, e in fondo lo è, ancora insieme a voi. Quel pensiero, pensiero bellissimo che le rivolgete ogni giorno, non rimarrà sfuggente: curandolo quotidianamente diventerà sempre più concreto e definito fino a perdere quella fievole astrattezza che per definizione lo caratterizza.
Spesso le emozioni prendono forma con un sorriso, ma quando a sua volta quel sorriso si emoziona, prende la forma di ciò che più desideriamo o che più ci manca. Ergo, hai il sorriso di tua madre…

Nasce il ‘Business Club’: un network per aziende e professionisti che vogliono accompagnare la FIGC e le Squadre Azzurre

Un network che vuole riunire aziende e professionisti in un club esclusivo, che permetterà di far parte della grande famiglia FIGC, essere protagonista nei principali eventi istituzionali e corporate, scendere in campo con la maglia Azzurra e far parte così dell’unica squadra capace di unire gli Italiani in un sentimento comune.

I membri del ‘Business Club FIGC’ potranno infatti valorizzare la propria immagine, sviluppare nuovi rapporti commerciali e opportunità di business, condividendo le diverse esperienze sportive che il calcio italiano offre. Tante le opportunità: associare il proprio brand al club, seguire da vicino gli Azzurri e le Azzurre, partecipare agli eventi B2B organizzati dalla FIGC per favorire il networking tra i membri del club, accedere ad offerte dedicate sui prodotti delle Squadre Azzurre e ai servizi promossi in occasione delle gare in Italia e all’estero.

Il ‘Business Club’ è un’ulteriore novità nel percorso di valorizzazione della dimensione commerciale del sistema calcio e punta a rafforzare il legame tra la Federazione e il sistema economico e produttivo del Paese.

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