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Anna Martinuzzi, Padova: “Sappiamo reagire nel momento di difficolta e giocare a viso aperto contro tutti”

Anna Martinuzzi: poca determinazione nel primo tempo, grande reazione nel secondo frenata solo dal rigore subito.
Nel giorno del suo rientro in campo dopo un lungo infortunio, un pensiero speciale alle compagne, sempre presenti in queste settimane difficili.
“Domenica è stata una partita impegnativa, sotto molti aspetti, lato emotivo a quello fisico.
Noi non siamo entrate in campo con la giusta determinazione e abbiamo subito il loro gioco per tutto il primo tempo.
Nella seconda frazione siamo riuscite a imporci e a riprendere in mano la partita recuperando i due goal subiti. Dispiace molto per il rigore subito poi alla fine nel nostro momento migliore di gioco.
Abbiamo dimostrato in un’altra partita tosta che sappiamo reagire nel momento di difficolta e che possiamo giocare a viso aperto contro tutti gli avversari.
Ci tenevo a ringraziare tutte le mie compagne che, nonostante io sia una delle nuove arrivate e sia qui da pochi mesi, mi hanno sostenuta ogni giorno in questo lungo periodo di infortunio fino al mio rientro in campo”.

Nazionale Femm. Futsal – Alessia Grieco, 24 anni e già 150 gol in carriera. “Da bambina giocavo all’oratorio e ho sempre sognato la Nazionale”

C’è un altro Italia-Spagna (questa volta doppio) all’orizzonte. Dopo la straordinaria vittoria di Linari e compagne a Pontevedra contro le campionesse del mondo in carica, le ragazze del futsal affronteranno le Furie Rosse, a loro volta (tri)campionesse d’Europa in carica, per una doppia amichevole in programma al Palazzetto dello sport di Scandicci il 5 e il 6 dicembre (ore 21 e 19, entrambe in diretta su figc.it). L’Italia ha svolto ieri il primo allenamento, ritrovandosi per questa importante duplice sfida. Ma la Spagna è anche l’elemento di raccordo che collega le gare di Scandicci, quella di Pontevedra e la storia di Alessia Grieco, che proprio contro la Roja esordì in Nazionale maggiore a 18 anni.

Il suo cammino inizia nel 2004, a 5 anni, alla parrocchia San Giustino del quartiere Alessandrino di Roma, dove ci sono i bambini che giocano a calcio all’oratorio. Lei semplicemente è più forte degli altri e inizia a sognare col pallone fra i piedi. Fa sogni bellissimi, come quello di indossare un giorno la maglia della Nazionale. Nel 2015, al Foro Italico di Roma, la ‘Notte Magica’ dà una chance a quei sogni da bambina. Italia-Ungheria è infatti la prima partita in assoluto della Nazionale femminile di futsal e a Scandicci, 8 anni dopo le emozioni del ‘Pietrangeli’ e di quella prima assoluta, Alessia Grieco una giocatrice della Nazionale lo è diventata per davvero. Attualmente è la 6ª per numero di presenze (29) con 12 gol segnati e a due giorni dalla doppia amichevole Italia-Spagna, la classe ’99 è ormai un punto fermo dell’Italfutsal, di cui ne è anche vicecapitano. Il suo è un talento travolgente, sfrontato nella sua precocità, illuminante negli occhi furbi di chi sa di avere una marcia in più, ma anche fragile, come è normale che sia quando bruci tutte le tappe, come quando giochi da titolare una finale di Coppa Italia a 16 anni e due anni più tardi ti trovi a esordire in Nazionale maggiore. Alessia Grieco è tutto questo e non se ne è mai preoccupata troppo.

“È iniziato tutto quasi per caso – racconta -. Mia sorella, che è di 5 anni più grande, andava a catechismo e mia madre mi portava in oratorio per averci entrambe sotto gli occhi. Lì in parrocchia, insieme ai miei compagni di classe, ho iniziato a giocare a pallone, avevo 4-5 anni”. Le ore in parrocchia non si contano, le giornate neanche: “Stavamo lì dal lunedì al venerdì, dalle 5 alle 8 tutti i giorni e vedevamo i campi occupati dai ragazzi più grandi, che facevano scuola calcio. I miei amici si iscrissero e io andai da mia madre dicendole che avrei voluto anche io. Non si sono minimamente preoccupati, erano solo felici che io mi divertissi”. In questa storia di talento la famiglia gioca un ruolo centrale. “Ho giocato fino ai 10 anni in parrocchia, lo facevo con i maschi chiaramente, ma segnavo spesso 8-10 gol a partita (sorride, ndr). È lì che c’è stata la prima sliding door della mia vita”.

L’allenatore del tempo – Mario Capuano – alza il telefono e chiama a casa Grieco: “Vostra figlia è portata, molto portata. La vorrei con me il prossimo anno”. E così fu: “Andai al ‘Il Ponte’ – continua Grieco – e fu decisivo. Lì ho capito tutto, nei 4 anni successivi ho fatto un salto di qualità enorme e di questo devo dire grazie ad Alessandro Gattarelli, che quando allenava non mi ha mai riservato trattamenti di favore solo perché ero una ragazza. Vedeva in me del potenziale e mi ha fatto capire che quella era la mia strada”. Una strada che passa dalle finali scudetto Under 15, ad Aversa. ‘Il Ponte’ partecipa, Alessia gioca con la sua squadra maschile, ma lì in Campania ci sono anche le finali femminili e la lampadina si accende: “Ho capito quale fosse il mio mondo. Fino a quel momento non avevo idea che esistessero squadre femminili, che ci fosse una prima squadra. L’anno successivo, infatti, andai a giocare con la Lazio C5 femminile e comincia a vedere uscire dagli spogliatoi le giocatrici della Serie A. Un sogno: ho capito che potevo crederci”.

Ma il campo 40×20 riserverà ad Alessia altri momenti incredibili. A 16 anni, neanche aggregata alla prima squadra della Lazio Calcio a 5, parte titolare nella finale di Coppa Italia davanti a 2.000 persone al Pala Giovanni Paolo II di Pescara: “All’esterno facevo finta di niente, ma dentro di me tremavano le gambe”. A 18 viene chiamata, dopo due doppiette nelle prime due giornate di campionato, con la Nazionale. Alessia brucia le tappe, fa il suo esordio con le Azzurre (proprio) contro la Spagna “facile no?” ricorda sorridendo. Ma soprattutto segna gol a raffica e arriva anche il primo con l’Italia (a Vetlanda, contro la Svezia), un marchio di fabbrica, un’illuminazione. Ricevendo una corta risposta del portiere, Grieco attrae il pallone a sé, ha un difensore davanti e non può calciare: finta il tiro ‘pettinando’ il pallone con la suola del sinistro e di punta, col destro, batte il portiere. Ne arriveranno ancora in Nazionale, altri 11 in 29 presenze. 152 in totale fin qui in carriera, fra Lazio, Bitonto e Italia. Una marea, a 24 anni. “Ma non vivo per il gol. Certo fa piacere, ma la mia gioia più grande è quella di sentirmi dire che è bello vedermi giocare”.

E la strada è stata tanta, sin da quando con il pallone di stoffa provava i tiri a giro: “Il mio idolo è sempre stato Del Piero. Me ne sono innamorata vedendolo calciare sotto al ‘sette’. Passavo tutto il tempo a imitare il gesto tecnico. Rientravo sul destro e tiravo. Dentro casa ho rotto qualsiasi cosa, per la gioia di mia madre”. Dal pallone di stoffa a quello a rimbalzo controllato. Dieci anni dopo la già citata ‘Notte Magica’ del Foro Italico, nel 2025 il futsal femminile avrà il suo primo Mondiale della storia e l’Italia sta correndo per organizzarlo. “La ‘Notte Magica’ ci ha fatto capire, a tutte noi giovani, che c’era un sogno vero, chiamato Italia. Il Mondiale in Italia sarebbe invece la perfetta chiusura di un cerchio – conclude Grieco, facendo riferimento proprio alla manifestazione d’interesse che la FIGC ha presentato alla FIFA per ospitare la prima edizione della rassegna iridata femminile -, un orgoglio immenso sia per tutto il movimento, sia come tifosi italiani. Sarebbe la cosa più bella di sempre, qualcosa che immagino da quando ho 4 anni. Ma è l’avere un Mondiale tutto nostro la vittoria più grande: perché le bambine più piccole ora hanno un traguardo vero, un obiettivo reale. Ogni 4 anni ci sarà il Mondiale, ci sarà un sogno da inseguire. Sono felice, perché quando ho cominciato e anche per tutte le ragazze che sono venute prima di me, non esistevano neanche le scuole di calcio a 5 femminile, ora c’è speranza”.

ITALIA-SPAGNA Lunedì 4 dicembre alle 12.30, presso la ‘Sala Giunta’ del Comune, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento. Negli 8 precedenti, sono 7 le vittorie per la Roja e un solo pareggio ‘strappato’ dalle Azzurre.

ACCREDITI MEDIA Si informano i colleghi giornalisti e fotografi che fino a venerdì 1° dicembre (ore 18.00) sarà possibile formulare richiesta di accredito media per le partita Italia-Spagna inviando una mail con oggetto ‘Accredito media Italia-Spagna futsal femminile’ all’indirizzo press@figc.it contenente nome, cognome e testata, allegando copia della tessera professionale e lettera di incarico. In virtù dei limitati posti a disposizione, le richieste saranno oggetto di valutazione da parte dell’ufficio stampa che avrà cura di darne riscontro.

L’elenco delle convocate

Portieri: Ana Carolina Sestari (Città di Falconara), Denise Carturan (VIP), Anthea Polloni (Kick Off)

Giocatrici di movimento: Adrieli Bertè (TikiTaka Francavilla), Rebecca De Siena (TikiTaka Francavilla), Arianna Bovo (Kick Off), Greta Ghilardi (Kick Off), Gaby Vanelli (Kick Off), Federica Belli (GTM Montesilvano), Bruna Borges (GTM Montesilvano), Ludovica Coppari (GTM Montesilvano), Rafaela Dal’Maz (GTM Montesilvano), Sara Boutimah (Città di Falconara), Erika Ferrara (Città di Falconara), Silvia Praticò (Città di Falconara), Renata Adamatti (Bitonto), Alessia Grieco (Bitonto), Nicoletta Mansueto (Bitonto), Elisa Narcisi (Atletico Foligno), Giulia Teggi (Pelletterie)

Staff – Tecnico federale: Francesca Salvatore; Capodelegazione: Luca Bergamini; Segretario: Fabrizio Del Principe; Vice allenatore: Sebastiano Alfio Giuffrida; Preparatore atletico: Gianni Colagiovanni; Preparatore dei portieri: Fabrizio Bombelli; Video analista: Riccardo Manno; Medici: Giuseppe Maccauro e Pierluigi Martinelli; Fisioterapista: Benedetta Cecchini Saulini;

Benemerenze 2023, consegnati i premi del calcio di base. Gravina: “Volontariato, impegno e passione. Orgogliosi di voi”

Questa mattina, presso l’Holiday Inn Rome Eur Parco Dei Medici, si è tenuta la cerimonia 2023 delle Benemerenze, i premi per club e dirigenti di lunga militanza del calcio di base. Alla presenza del presidente della FIGC Gabriele Gravina, del presidente della Lega Dilettanti Giancarlo Abete e del presidente del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC Vito Tisci, sono state consegnate complessivamente 269 onorificenze: di queste, 60 per club e dirigenti delle giovanili, come quelli al Macomer (club sardo premiato per i 100 anni di attività), al Piacenza e alla Nuorese (75 anni ciascuno).

“È una ricorrenza che premia il volontariato, l’impegno e la passione della base del calcio italiano – ha commentato il presidente della FIGC Gabriele Gravina -. È un’attività attività ispirata ai valori fondanti del nostro sport e che esalta le ragioni del nostro essere Comunità Sportiva. È un riconoscimento di cui essere orgogliosi perché la Federazione Italiana Giuoco Calcio, la Lega Nazionale Dilettanti e il Settore Giovanile e Scolastico, a lavoro volta, sono orgogliosi voi!”.

Premi speciali sono stati invece consegnati ad Antonio Cosentino, Gianni Rivera e Massimo Giacomini per i rispettivi ruoli svolti nelle istituzioni calcistiche e il presidente del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC Vito Tisci ha poi aggiunto: “Oggi festeggiamo il motore di tutto il calcio italiano, le persone come voi che vivono per crescere i giovani con dedizione e spirito volontaristico”.

Mentre il presidente della LND Giancarlo Abete ha chiuso la serie d’interventi: “Questa cerimonia celebra la dimensione del calcio della Lega Nazionale Dilettanti, il calcio dei 7.900 comuni, del tessuto connettivo dell’Italia di provincia, il calcio del territorio con la sua forte identità”.

I numeri delle Benemerenze LND 2023

27 Società LND 100 anni
10 Società LND 75 anni
16 Società LND 50 anni
26 Dirigenti Società LND 40 anni
79 Dirigenti Società LND 20 anni
11 Dirigenti Federali 40 anni
40 Dirigenti Federali 20 anni

SGS
1 Società 100 anni
2 Società 75 anni
4 Società 50 anni
10 Dirigenti Federali 20 anni
43 Dirigenti Società 20 anni

Apulia Trani, Gaia Di Bari. “Sto crescendo gara dopo gara, la pausa sarà importante”

Gaia Di Bari, portiere classe 2007 dell’Apulia Trani, si è resa protagonista di questa prima parte di stagione della squadra biancazzurra, dimostrando una notevole crescita e sicurezza nell’ostico campionato di Serie C. L’estremo difensore ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del club, affrontando diversi argomenti. Di seguito, le sue parole:

Il lavoro è stato difficile dall’inizio visto che siamo ripartite, in un campionato difficile come la Serie C, con un gruppo così giovane al cospetto di avversarie più esperte di noi. Però siamo uscite dal campo sempre a testa alta e mai sfigurando. Sto crescendo gara dopo gara ed errore dopo errore. Del resto non prendiamo tanti gol ma questo è grazie anche alla difesa e alle mie compagne”.
LA PAUSA: “Torneremo a giocare in campionato dopo le feste: posso dire che questa pausa può servirci in chiave preparazione in modo da tornare in campo con una condizione fisica superiore in modo da non avere cali. E’ importante per staccare la spina e recuperare”.
IL CAMPIONATO: “Dall’inizio della preparazione sapevamo che non sarebbe stato semplice non per le nostre capacità ma per l’inesperienza di molte di noi in un campionato Nazionale. Ora ci stiamo addentrando…”.
GLI OBIETTIVI: “Il mio obiettivo è lo stesso della squadra. Dobbiamo salvarci”.

Ilaria D’Intino, Chieti Calcio Femminile: “Sono contenta per come ho giocato. Penso di aver disputato una buona gara”

Sabato 25 novembre il Chieti Calcio femminile ha giocato in casa contro il Sudtirol, secondo in classifica del girone B di serie C, la partita valida per la dodicesima giornata di campionato.
La partita, svoltasi con calcio d’inizio alle ore 20:00 presso il campo G. Di Pietrantonio a Lettomanoppello, è stata vinta dalle neroverdi con il risultato di 1-0 (rete su calcio di punizione segnato dal capitano Giulia di Camillo).

La squadra del mister Lello di Camillo, al secondo risultato positivo di seguito dopo la vittoria in trasferta contro il Villorba, ha mostrato sin dal fischio d’inizio di essere presente in campo e intenzionata a fare bene.
La formazione, che è rimasta molto simile a quella utilizzata nella partita contro la squadra veneta ha messo bene in pratica gli schemi studiati nella settimana d’allenamento: l’organizzazione e la compattezza nel rettangolo verde sono stati gli ingredienti di un bel match in cui il Chieti ha dimostrato la capacità di saper tenere testa anche alle corazzate del girone.

Alla fine della partita, la numero 20 teatina Ilaria D’Intino che è stata una delle protagoniste in campo, ha fatto una breve analisi del gioco dando le sue impressioni a proposito.
Premessa la difficoltà della partita perché il Sudtirol è una squadra forte che in campo dà sempre tanto, e la sua posizione in classifica ne è la prova concreta, la grinta e la voglia di riuscire del Chieti, un gruppo giovane che lavora tanto per un obbiettivo comune, ha portato al risultato positivo: i tre punti sono stati blindati a Lettomanoppello.
Per quanto riguarda la sua prestazione individuale si è detta soddisfatta, specie nella prima frazione di gioco anche perché le sue azioni si sono svolte in quella parte di campo che le è più congeniale.

Nello specifico queste sono state le sue parole:
“Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile vedendo anche la loro posizione in classifica, ma siamo scese in campo con la giusta grinta e determinazione per portare a casa i 3 punti. Sono contenta per come ho giocato. Penso di aver disputato una buona gara, soprattutto nel primo tempo. Credo di aver giocato nella posizione del campo che mi fa rendere maggiormente e mi entusiasma di più. Il nostro è un gruppo molto giovane che sta lavorando tanto e credo che tutte insieme possiamo toglierci tante soddisfazioni”.

Ai fini della classifica di serie C girone B, la vittoria del Chieti ha portato la squadra a posizionarsi al nono posto in classifica con 18 punti (6 partite vinte, 6 perse e nessun pareggio).
Il Sudtirol, invece, si trova a pari punteggio con il Venezia FC (26 punti con 8 vittorie, 2 sconfitte e 2 pareggi).

Montsé Tomé, Spagna: “La squadra ci ha provato fino alla fine”

Spagna-Italia
Credit Photo: Nazionale di calcio femminile, Twitter, RFEF

Una Spagna distratta in difesa cede le armi ad un’ottima Italia che sfrutta tutte le occasioni nel secondo tempo e ribalta l’1-0 iniziale. La squadra di Montsé Tomé ha subito la rimonta italiana anche a causa di un errore dello Staff che non ha fatto entrare subito in campo Esther Gonzalez a inizio ripresa al posto di Aitana Bonmatì. Secondo l’allenatrice, il Pallone d’Oro avrebbe detto all’ultimo minuto di stare male e avrebbe chiesto di essere sostituita quando si stava per rientrare in campo. Esther aveva quindi bisogno, secondo l’allenatrice, di qualche minuto per scaldarsi. Ed è proprio in questi momenti che Arianna Caruso ha approfittato della leggerezza spagnola per segnare il goal del pareggio. Il pubblico non ha gradito anche la sostituzione di Athenea del Castillo che aveva segnato il primo goal e stava facendo bene fino a quel momento.
Il terzo cambio per la Nazionale spagnola è stato in difesa con l’ingresso di Ivana Andrés che è entrata al posto di Irene Paredes. Va omaggiata l’Italia per la grande prova di carattere nel battere le campionesse del mondo, forse appagate dal sapere di essere già alla Final Four di Nations League. Infatti era arrivata la voce che la Svizzera aveva battuto la Svezia e che quindi la Spagna era già qualificata con 12 punti contro i 7 della Svezia.
Ecco le altre dichiarazioni dell’allenatrice della Nazionale: “nel secondo tempo, il campo era molto rovinato e non abbiamo creato occasioni. La squadra ci ha provato fino alla fine. Abbiamo avuto tante occasioni ma non siamo riusciti a segnare.
Su Teresa Abelleira: “La conosco bene, ho visto il suo miglioramento. Eravamo a casa sua, doveva essere un giorno speciale per lei. Che peccato che non abbiamo potuto vincere”. Sulla conquista della Final Four: “La qualificazione è un’ottima notizia, abbiamo vinto con la Svezia, fatto una goleada alla Svizzera, vinto con l’Italia. Oggi abbiamo perso ed è stata un’esperienza di apprendimento. Uno degli obiettivi era stare in semifinale e lo abbiamo raggiunto. Volevamo anche vincere tutte le partite e non ci siamo riusciti. Il campo non ci ha aiutato anche se non è una scusa“.
La Spagna dovrà quindi aspettare l’11 dicembre per sapere quali squadre saranno le sue rivali per la Nations League. La fase finale si giocherà tra il 21 e il 28 febbraio 2024. Le potenziali rivali della Spagna saranno Olanda, Inghilterra o Belgio per il gruppo 1, la Francia per il gruppo 2, Germania o Danimarca per il gruppo 3. La qualificazione alla Final Four della Nations League garantisce anche il pass per i Giochi Olimpici di Parigi a cui parteciperanno tre delle semifinaliste. Ma essendo la Francia già qualificata come Paese ospitante dei giochi olimpici, tutte le semifinaliste saranno a Parigi.
La Spagna cercherà quindi di vincere la prima Nations League per mostrare il suo valore a livello internazionale già mostrato durante l’ultima Coppa del Mondo.

Formazione Spagna:

Cata Coll (P), Ona Batlle, Irene Paredes (C) (Ivana Andrés, 68′), Laia Aleixandri, Olga Carmona, Jenni Hermoso, Teresa Abelleira, Aitana Bonmatí (Esther, 46′), Mariona Caldentey, Salma Paralluelo y Athenea del Castillo (Lucía García, 46′).

In panchina: Misa (P), Enith Salon (P), María Pérez, Oihane Hernández, Eva Navarro, Laia Codina, Maite Oroz, Fiamma Benitez,  e Inma Gabarro.

 

Le parole del Mister Mauro Perina e Fiamma Lucchetta dopo il difficile match contro il Meran Women

Domenica 26 novembre, in occasione della dodicesima giornata di campionato di serie C, si è giocato il big match che ha visto scendere in campo il Trento Calcio Femminile in trasferta a Merano contro il Meran Women capolista.
La partita, che è stata combattuta in ogni azione da entrambi gli schieramenti si è conclusa, alla fine dei 90 minuti di gioco, in completa parità con il risultato di 2-2.
Le ragazze del mister Mauro Perina sono state bravissime a limitare i danni e a tener testa ad un Meran agguerrito che è sceso in campo con l’intento di blindare a Merano i tre punti della vittoria.
Se la prima frazione di gioco è terminata a reti inviolate, nel secondo tempo glia nomi si sono ulteriormente scaldati offrendo anche ai tifosi presenti uno spettacolo di grande calcio. Al 54′ il Meran si è portato in vantaggio grazie alla rete di Camila Gallea, quattro minuti dopo il Trento ha riportato la partita in parità con il gol di Giulia Rosa (58′).
Al minuto 82, nuovamente le padrone di casa in vantaggio grazie alla rete di Anna Katharina Peer, al 86′ però il Trento con sangue freddo ha nuovamente pareggiato il risultato (gol di Fiamma Lucchetta).

Proprio Fiamma Lucchetta e Mauro Perina, mister del Trento Calcio Femminile, si sono espressi sull’andamento del gioco. Entrambi hanno fatto un plauso alla squadra che non si è persa d’animo nonostante si trovasse in svantaggio e, alla lunga, è riuscita strappare un punto prezioso. Il mister Perina poi ha parlato degli obbiettivi della squadra che non riguardano tanto il primo posto in classifica quanto il tentativo di restare nelle prime posizioni perchè si sta svolgendo un progetto di crescita  a lungo termine.
Fiamma Lucchetta ha aggiunto che c’è sicuramente da migliorare nella fisicità e nel possesso palla, almeno per quanto riguarda le attaccanti.

Di seguito le parole rispettivamente di Mauro Perina e di Fiamma Lucchetta:

“L’aspetto caratteriale è stato determinante per riuscire a rimettere in piedi la gara in entrambe le occasioni in cui siamo passate in svantaggio.
La nostra squadra predilige il gioco e sapevamo di incontrare una formazione molto fisica che avrebbe potuto metterci in difficoltà, difficoltà che sono aumentate anche per il pessimo terreno di gioco, con molta sabbia, che non ha certo agevolato il nostro gioco.
La corsa alla vetta? Noi dobbiamo provare a rimanere nelle prime posizioni, senza porci l’obiettivo della vittoria, perché la squadra è giovane e il nostro è un progetto di crescita a lungo termine.
Anche oggi, in tal senso, abbiamo aggiunto un tassello fondamentale e conquistato un punto importantissimo.”

“Non abbiamo mollato fino all’ultimo, anche quando la situazione sembrava compromessa, e siamo riuscite a prendere le redini della gara e a pareggiarla due volte. Su cosa possiamo migliorare? Sicuramente sui duelli fisici e anche noi attaccanti dobbiamo riuscire a tenere di più palla per dare il via meglio all’azione.”

Coppa Italia Serie C, al via con la prima giornata

La corsa alla coccarda tricolore comincia ufficialmente domenica 3 dicembre con la prima giornata della Coppa Italia Serie C 2023-2024. Fischio d’inizio alle 14.30 ad eccezione di Angelo Baiardo-Independiente Ivrea che anticipa alle 14, a seguire SPAL-Venezia 1985 alle 15, Pro Sesto-Monterosso alle 15.30 e L’Aquila-Chieti che giocherà alle 18.

In occasione della Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità, prima del fischio d’inizio delle gare giocate nel fine settimana che va dal 1 al 3 dicembre, sarà letto il seguente testo:

“La Lega Nazionale Dilettanti e la Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale della FIGC celebrano insieme la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità del 3 dicembre!”

Le designazioni arbitrali

G3: Women Lecce-Molfetta (Pica di Roma 1)
G4: Vis Mediterranea Soccer-Independent (Gervasi di Cosenza)
G5: Frosinone-Trastevere (Tierno di Sala Consilina)
G6: Montespaccato-Roma (Palma di Napoli)
G7: L’Aquila-Chieti (Grieco di Ascoli)
G8: Riccione-Perugia (Pazzarelli di Macerata)
G9: Spezia-Livorno (Cerea di Bergamo)
G10: Angelo Baiardo-Independiente Ivrea (Martini di Valdarno)
G11: Azalee Solbiatese-Real Meda (Massari di Torino)
G12: Tharros-Caprera (Pelaia di Pavia)
G13: Accademia Calcio Vittuone-Lumezzane (Teghile di Collegno); Pro Sesto-Monterosso (Giordano di Palermo)
G14: Sudtirol-Trento (Garofalo di Torre del Greco)
G15: SPAL-Venezia 1985 (Ammannati di Firenze); Vicenza-Padova (Maccorin di Portici)
G16: Venezia FC-Condor Treviso (Zini di Udine); Villorba-Triestina (Hamza di Lovere)

Danimarca: sconfitta per 3-0 contro la Germania per le danesi

La Danimarca ha giocato in Nations League contro le vicecampioni d’Europa della Germania. La nazionale danese è arrivata alla partita con il massimo dei punti dopo quattro vittorie ed anche con un pareggio si sarebbe potuta assicurare il primo posto e la qualificazione alle finali di Nations League.

Tuttavia, la squadra di Andrée Jeglertz ha avuto un inizio difficile quando Sofie Svava si è infortunata dopo pochi minuti e ha dovuto essere sostituita da Janni Thomsen. Le tedesche hanno approfittato di una partenza super e dopo soli 14 minuti Alexandra Popp si è alzata in volo per portare le tedesche in vantaggio. La Danimarca ha reagito in maniera sterile mentre al 26′ Marina Hegering sugli sviluppi di un calcio d’angolo ha firmato il raddoppio.

Nel finire del primo tempo Sanne Troelsgaard ha sfiorato due volte mentre nella ripresa, abbastanza combattuta, da annotare per le danesi un’occasione per Frederikke Thøgersen stoppata da Merle Frohms. Dall’altra parte, invece, il palo ha impedito a Popp di siglare la doppietta personale. Nella fase finale, poi, la tedesca Karina Bühl è ha chiuso definitivamente la partita siglando il 3-0.

La Danimarca per avanzare alle finali della Nations League dovrà vincere l’ultima partita del girone contro l’Islanda, martedì allo stadio di Viborg, mentre la Germania dovrà perdere punti contro il Galles.

Frosinone-Grifone Gialloverde 2-0, Veronica Spagnoli: “Soddisfatta del nostro percorso”

Photo Credit: Janina Keith-Kirk Grifone Gialloverde

Il Frosinone Femminile, in occasione della dodicesima giornata di Serie C Femminile (Girone C) ha affrontato in casa il Grifone Gialloverde. Le ragazze di Francesco Foglietta partono subito in quarta alla ricerca del gol trovando la rete al minuto 10: Tata è brava a sfruttare l’occasione e a battere Girvasi. Al 61’ le padrone di casa raddoppiano e mettono un punto al match con la marcatura messa a segno da Spagnoli. Tre punti che permettono alle capitoline di rimanere in scia del Trastevere secondo in classifica e totalizzare 25 punti.

Al termine della partita Veronica Spagnoli, attaccante giallazzurra, ha dato la propria chiave di lettura della sfida ai canali ufficiali del club. Di seguito, le sue parole:

“Felice del gol ma soprattutto della vittoria. Il match è stato tutt’altro che semplice. Nel primo tempo, nonostante il vantaggio, abbiamo leggermente sofferto ma nella ripresa abbiamo aggiustato il tiro e trovato il raddoppio. Sono soddisfatta del percorso che stiamo facendo come squadra, ma anche della continuità che sto trovando come singola. Adesso pensiamo a riposare e a continuare su questa strada in vista della Coppa Italia”.

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