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San Marino: il Genoa interrompe la striscia positiva delle Titane

Credit Photo: Andrea Vegliò - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Il Genoa impone un brusco stop alle Titane. Dopo tre domeniche sempre a punti arriva uno 0-3 maturato interamente nel primo tempo. In panchina, per l’Academy, c’è Gianni Marzocchi, che deve ovviare all’assenza di Brambilla. Si resta con il 4-5-1: Buonamassa viene spostata in posizione di play, mentre Bertolotti torna al centro del campo. In fascia, a sinistra, gioca Prinzivalli; dalla parte opposta, Menin. Il Genoa, reduce da quattro vittorie filate, prende subito in mano le redini dell’incontro. Dopo neanche 2’ Massa pesca in area Ferrato, che gira sul fondo. Poi è Bargi a sparare a salve sul cross della solita Massa – ex della sfida – prolungato da Giles: Siejka blocca. Passa un minuto e Bargi fa un altro tentativo, stavolta di testa, mancando il bersaglio. Al 13’ l’Academy propone un break. Una lunga ed elaborata azione sfocia sulla testa di Prinzivalli, che arma il destro dal limite di Menin: alto. Il Genoa risponde con la combinazione veloce fra le sue due punte: Ferrato fa il velo per Bargi, che restituisce subito palla alla compagna. Interviene Carlini e Ferrato va giù: niente rigore per il Genoa ma salvataggio provvidenziale del difensore biancoazzurro, con brivido.

Di nuovo Academy in avanti con Prinzivalli nelle vesti di rifinitrice. La 31 vede in area Barbieri e l’attaccante arriva fino alle soglie dell’area piccola per tirare: Forcinella fa una gran parata, ma non vale perché la bandierina si alza. Di là, dopo molti tentativi di assistenza, Massa si mette in proprio accentrandosi con il sinistro e sparando forte, ma centrale. La stessa 10 ci riprova immediatamente dopo, stavolta cambiando piede: il diagonale esce di un niente alla destra di Siejka, Le Titane iniziano a perdere le distanze e questo favorisce qualche scorribanda di troppo da parte delle Grifonesse. Ad esempio, al 24’ Ferrato parte dalle panchine ed arriva senza opposizioni fino al cuore dell’area: qui il suo mancino “litiga” con il palo, per fortuna di Siejka e compagne. È un segnale di pericolo che le Titane vogliono cogliere. La squadra torna a conquistare metri ed arriva a farsi pericolosissima con Barbieri, che in area si gira e calcia forte con il sinistro: sembra gol, ma il volo di Forcinella è di quelli che strappano applausi. E ne strappa. L’episodio diventa un po’ una sliding door della gara. Pochissimo dopo, infatti, Massa pennella a centro area per Ferrato che di testa spedisce nel sacco senza grandi difficoltà.

È l’inizio di dieci minuti a dir poco indigesti per le Titane. Al successivo assalto il Genoa raddoppia con una combinazione veloce fra Bargi e Massa: la prima appoggia di testa per la seconda, che in corsa, e al volo, mette la palla in buca firmando il più classico dei gol dell’ex. Ed è un gran bel gol. Al 41’ Montalti cade a contatto con Bargi e reclama il fallo. L’arbitro dice di no e così l’attaccante ligure può prendere la mira e battere facilmente Siejka da posizione ultra-ravvicinata. Intanto l’Academy aveva provato a scuotersi su angolo, ovvero proprio dalla bandierina. Il mancino di Prinzivalli è affilatissimo e avvicina la 31 titana al “gol olimpico”, sfumato perché  il pallone ha un paio di giri di troppo. L’ultima fotografia del primo tempo è un destro dal limite di Scuratti che sibila a fil di palo, con Siejka immobile. La ripresa si riapre sulla falsa riga della prima frazione. La solita Massa si conferma spina nel fianco della difesa biancoazzurra. Dopo 2’ il suo destro da posizione defilata – su angolo battuto corto – si infrange sula traversa. I ritmi e la pressione rossoblù non sono però gli stessi del primo tempo. Il Genoa si rivede oltre l’ora di gioco con una combinazione fra subentrate: Errico lancia il profondità Acuti, che scappa alle spalle della difesa ma calcia molto male. Intanto Marzocchi aveva richiamato Prinzivalli per Manzetti. Poco prima del 70’ arriva anche il momento di Puglisi, al rientro dopo l’infortunio. Poi entra la giovane Sardo per Ladu. Resta però il Genoa la formazione più pericolosa in campo. Al 72’ un’altra ex, Alison Rigaglia, pennella sul secondo palo per Acuti, che prende bene il tempo dello stacco ma manda alto. Poi è Bargi, sempre di testa, a sfiorare la doppietta: palla pizzicata coi tempi giusti ma fuori. La San Marino Academy prova a battere un colpo con Giuliani, il cui destro è potente ma alto. Si arriva ai minuti conclusivi, che vedono il Genoa ancora alla ricerca della quarta rete. A 2’ dal 90’ Rigaglia prova ad arrotondare con un mancino a giro che trova attenta e reattiva Siejka. Poco dopo, Errico avvicina ancora di più, rispetto a Prinzivalli, il “gol olimpico”: palla che sbatte addirittura sul palo opposto e rimbalza il campo, a disposizione delle attaccanti; la difesa se la cava, ma in affanno. Il fischio di chiusura sancisce il primo zero per le Titane dopo tre pareggi filati. Il Genoa invece fa cinque vittorie consecutive e continua a sognare in grande.


Serie B femminile, 8° giornata |  Genoa Women – San Marino Academy 3-0

 

GENOA WOMEN [4-4-2]

Forcinella; Fernandez, Lucafò, Giles (dal 75’ Parolo), Mele; Massa (dal 55’ Errico), Bettalli (dal 69’ Campora), Tardini (dal 55’ Acuti), Scuratti; Ferrato (dal 55’ Rigaglia), Bargi

A disposizione: Macera, Parodi, Oliva, Rossi

Allenatore: Antonio Filippini

 

SAN MARINO ACADEMY [4-5-1]

Siejka; Montalti, Gardel, Carlini, Ladu (dall’80’ Sardo); Menin, Giuliani, Buonamassa (dal 72’ Puglisi), Bertolotti, Prinzivalli (dal 59’ Manzetti); Barbieri

A disposizione: Limardi, Modesti, Bonnín, Mariotti, Tamburini, Pirini

Allenatore: Gianni Marzocchi

 

Arbitro: Giovanni Castellano di Nichelino

Assistenti: Andrea Cocomero e William Alberto Greco di Nichelino

Ammoniti: Barbieri, Bertolotti

Marcatori: 31’ Ferrato, 34’ Massa, 41’ Bargi

Arianna Caruso, Juventus Women: “Fin quando ce la faccio darò tutta mè stessa, anche dopo il 90° continuerò a correre!”.

Credit Photo: Alessandro Belli - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

Arianna Caruso al suo 51° con la maglia bianconera, prosegue la sua ottima forma in questa stagione, mettendosi a disposizione del gruppo e portando in questo suo nuovo ruolo delle reti di pregevole fattura ed importanza strategica in chiave campionato.

“Il mio lavoro prosegue bene, afferma Arianna, sto cercando di fare ciò che il mister mi richiede poi a volte in un centro campo così dinamico se salgo io mi copre qualche mia altra compagna, quindi lascio al mio istinto fare ciò che mi porta a fare. Ovvio che cerco di fare di più la fase difensiva, ma poi se riesco mi porto in avanti. A riguardo della squadra penso che stiamo crescendo ma non abbiamo ancora fatto niente, bisogna vedere partita dopo partita”.

Dopo la sconfitta contro la Roma la Juventus ha reagito molto bene, e questa di oggi contro l’Inter è una vittoria che evidenzia tutto questo, probabilmente è un messaggio alla capolista: pur perdendo questa Juve c’è ancora?

Certo, la gara con la Roma non è che aveva chiuso il nostro campionato. Dovevamo avere una reazione, sono contenta che questo sia avvenuto, non era scontato ma adesso è ancora tutto in gioco”.

Una Caruso inarrestabile, è quella vista in campo quest’oggi, con fiato, corsa e tanta determinazione: “Penso che a parole, quanto posso voglio ancora dare a questa squadra non posso spiegarlo, fin quando ce la faccio darò tutta mè stessa ed anche dopo il 90° continuerò a correre!“.

 

Cesena, tre punti con la Lazio

Photo Credit: Andrea Vegliò - PhotoAgency Calcio Femminile Italiano

Cuore, grinta e voglia di andarsi a prendere i tre punti: gli ingredienti di una perfetta domenica bianconera!

Le ragazze di Mister Conte non si fanno intimidire e partono subito decise: al 8′ dopo una serie di calci d’angolo a favore arrivano al tiro con  Catelli che ci prova dal limite, ma il suo sinistro è debole e Guidi para. Nella prima frazione è il Cesena a gestire meglio palla, mentre la Lazio gioca più con lanci lunghi che vengono gestiti bene dalla difesa bianconera. La gara si sblocca al 32′: Lonati prende palla e crossa al centro dell’area per Jansen che controlla e tira verso la porta scavalcando il portiere. Vantaggio meritato per le romagnole che riescono a capitalizzare il gioco prodotto nella prima mezz’ora. La squadra della Capitale non resta a guardare e allo scoccare del 45′ va vicinissima  al pareggio: Gothberg dribbla Lonati, crossa al centro per Palombi che tira a botta sicura ma il pallone sbatte contro il legno,  ritorna in campo e viene definitivamente allontanato dalla difesa.

Nella ripresa la partita cambia faccia: la Lazio rientra in campo molto più agguerrita e inizia ad attaccare a testa bassa, la prima occasione arriva al 58′ con il tiro di Goldoni che scheggia la traversa. Il pressing è costante e le giocatrici avversarie più pericolose risultano essere Gomes e Goldoni, ma il Cesena si compatta e, nonostante qualche problema fisico di alcune giocatrici, non molla e resiste agli assalti biancocelesti. Dove non arrivano le giocatrici di movimento ci pensa Serafino, come al 69′ quando esce e mette in angolo un insidioso tiro cross di Pittaccio. Il momento chiave della partita arriva a due minuti dal novantesimo, contropiede Cesena: Jansen prova a servire Lonati, ma la sfera viene inizialmente recuperata da un giocatrice avversaria, la numero 9 però non molla, riconquista palla, entra in area e dopo un primo tentativo ribattuto riesce a trovare la rete con un bel destro che si insacca sotto la traversa. Esultanza liberatoria: dalla squadra, alla panchina, alla tribuna, un abbraccio collettivo che serve a dare la carica per resistere agli ultimi assalti delle laziali.

LAZIO: Guidi, Mancuso, Baltri, Eriksen, Faria Gomes, Palombi (61’ Visentin), Moraca, Gothberg, Castiello (45’ Colombo), Pittaccio (82’ Pezzotti), Goldoni. A disp: Fierro, Ferrandi, Kuenrath, Falloni, Varriale, Proietti. All: Grassadonia.
CESENA: Serafino, Cuciniello, D’Auria, Costa, Casadei, Catelli, Lamti, Lonati, Jansen, Nano (73’ Risina), Sechi (61’ Milan). A disp: Marchetti, Bardi, Monti, Amaduzzi, Conti, Colonna, Calegari. All: Conte.
ARBITRO: Blducci di Empoli
MARCATRICI: 32’ Jansen (CES), 88’ Lonati (CES).
AMMONITE: Castiello (LAZ), Risina (CES), Casadei (CES).

Atletico Foligno: il Tikitaka batte le umbre per 2-5

Credit: Atletico Foligno
Un bel Foligno, tenace ed aggressivo, mette in difficoltà un Tikitaka che deve dare il meglio per espugnare il Palapaternisi. Finisce 5 a 2 l’ottava giornata di campionato difronte ad un pubblico che ha potuto godere di una partita divertente e in equilibrio fino alla metà del secondo tempo.
La gara non porta punti, ma i progressi delle cinghialette sono evidenti e portano fiducia alla squadra, in vista del prossimo turno in terra marchigiana contro la corrazzata Stilcasa Costruzioni Falconara.
 Risultato VIII^ Giornata
 Campionato Serie A femminile
Foligno vs Tikitaka  2 – 5
Marcatrici: Narcisi (37” PT) Vanin (2’16” PT) De Siena (5’54” PT) Pellegrino (5’56” PT) Vanin (6’43” PT) Xhaxho (9’12” ST) De Siena (12’16” ST)
FORMAZIONI
 Atletico Foligno
Cecconi, Proietti, Santi, Paggi, Narcisi, Magnini, Harakawa, Corboli, Mercuri, Di Martino, Pellegrino, Bisognin All: Luigi Battistone
Tikitaka
Vanin, Prenna, De Siena, Bertè, Xhaxho, Bettioli, Ribeirete, Cortez, Papponetti, Marcelli, Guidotti, Luzzi All: Celi Gayardo
COMUNICATO FOLIGNO

All’esame da “regina”, la Juventus è… rimandata!

Credit Photo: Edoardo Covone - Photo Agency Calcio Femminile Italiano

In questo settimo impegno del campionato Primavera 1, era in programma il primo di quelli che, molto probabilmente, saranno i big-match della stagione. Sul campo “Ale & Ricky” del Training Center di Vinovo (TO), era infatti in programma il confronto fra le prime due della classe: Juventus e Roma. Le giallorosse di Francesco Viglietta sono arrivate alla sfida da campionesse in carica, ma con due punti in meno in classifica. L’occasione era dunque ghiotta, dal punto di vista bianconero, per dimostrare di essere almeno alla pari delle rivali. Invece, al termine della sfida, la formazione ospite ha prevalso per 3-2, dimostrandosi (anche se solo per una briciola) un po’ più squadra delle padrone di casa.

Non ce ne vogliano mister Matteo Scarpa e le sue ragazze, ma la compagine capitolina è apparsa superiore, sia nel condurre il pressing a tutto campo che nel gestire la fase difensiva. Due fattori che ne hanno esaltato la compattezza, appunto, di “squadra”, ai quali le juventine hanno risposto cercando di applicare gli stessi metodi, ma con meno intensità e, a tratti, con meno lucidità.

La Juventus, passata quasi subito in svantaggio (per opera di Rosanna Ventriglia) ha fatto appello alle sue spiccate individualità ed in particolare a quella di Greta Bellagente, autrice del primo pareggio ed ispiratrice, con un assist al bacio, del raddoppio bianconero di Ginevra Moretti (altra giocatrice di assoluto spessore). Per grandi tratti del primo tempo, la squadra di casa è apparsa sul punto di poter passare ancora, ma le romaniste non hanno mai mollato e nel finale di frazione, con alcune ficcanti ripartenze si sono rese pericolose, trovando il pareggio con un’azione tambureggiante di Giulia Galli (un elemento niente male, tanto per restare in tema di individualità…).

Nel corso della ripresa, poi, è successo di tutto: segnature fallite di un soffio, salvataggi sulla linea, parate strepitose (soprattutto da parte della giallorossa Liliana Merolla, elemento secondo noi già pronto per la categoria maggiore), sempre tanto pressing e tanto ritmo, ma solamente una rete… Quella del definitivo vantaggio di Sofia Testa, abile a sfruttare una veloce ripartenza, forse però viziata da un sospetto fuorigioco. La possibile svista della terna arbitrale, non incide però sul nostro giudizio e, pur se la sfida avrebbe potuto anche chiudersi in parità, la Roma non ha proprio “rubato” nulla.

Dopo esserci un poco dilungati sul bellissimo big match, passiamo quindi ad analizzare gli altri incontri, partendo da tre di essi che si sono chiusi col medesimo risultato di 3-0. Stiamo parlando della vittoria casalinga del Sassuolo (firmata dalla rete d’apertura di Letizia Pede e dalla successiva doppietta di Manuela Perselli) sull’ospitata Lazio; della sconfitta interna patita dall’altra “cenerentola” del torneo, la San Marino Academy, ad opera dell’Arezzo (con due segnature per Alessia Carcassi ed una di Arianna Bonadies); e di un’altra vittoria in trasferta, che ha premiato la Fiorentina sul terreno della Hellas Verona (grazie alla precisione in zona gol del terzetto composto dalle viola Siria Mailia, Benedetta Bedini ed Emma Bossi).

Nei restanti match del programma, si sono registrati invece gli opposti risultati delle due formazioni milanesi. Il Milan, impegnato fra le mura amiche, ha dovuto arrendersi al visitante Parma: non è infatti bastata, alle rossonere di Davide Corti, la segnatura di Giorgia Arrigoni per avere ragione delle parmensi (andate a bersaglio sia con Cristina Minuscoli che con Marika Gracis).

L’Inter, a sua volta impegnata in casa, ha invece giostrato a suo piacimento contro la malcapitata Sampdoria. Il 5-1 conclusivo, è stato fissato da ben cinque protagoniste diverse (Carolina Tironi, Greta Fornara, Rebecca D’Elia, Erika Dicataldo e Bianca Vergani), mentre l’unica realizzazione blucerchiata, come la settimana scorsa, è arrivata da parte della promettente Lexine Farrugia.

Dunque, dopo la disputa di questo settimo turno di campionato la Roma torna a vestire i panni della favorita (sempre che li avesse dismessi…): la vittoria di Torino le permette infatti di scavalcare proprio la Juventus in testa alla classifica. Le bianconere, al di là del temporaneo primato, non perdono troppo del vantaggio vantato sulle più vicine inseguitrici, complice il ko del Milan, e mantengono ben cinque lunghezze di margine sulle rivali più vicine, ovvero le emiliane Parma e Sassuolo. Alle spalle di questa coppia, troviamo proprio le appena citate rossonere, raggiunte sia dall’Inter che dalla Fiorentina, mentre la sconfitta Hellas Verona fatica a mantenere il passo necessario ad inserirsi nella zona play off, ritrovandosi ora insidiata dall’Arezzo. Decisamente staccate, invece, navigano sia la Sampdoria che, soprattutto, Lazio e San Marino, fanalini di coda della graduatoria.

 

Risultati Primavera 1

Hellas VR      –          Fiorentina                0-3

Inter             –          Sampdoria               5-1

Juventus       –          Roma                      2-3

Milan            –          Parma                     1-2

San Marino   –          Arezzo                     0-3

Sassuolo       –          Lazio                      3-0

 

Classifica Primavera 1

Roma pt 19; Juventus 18; Parma, e Sassuolo 13; Inter, Milan e Fiorentina 12; Hellas Verona 10; Arezzo 9; Sampdoria 3; Lazio e San Marino 1

Le Azzurre e gli Azzurri sostengono la candidatura di Roma per l’Expo 2030

Le Nazionali italiane di calcio sostengono la candidatura di Roma per l’Expo 2030. Nel mese decisivo prima del voto finale, in programma a Parigi il 28 novembre, le Azzurre e gli Azzurri scendono in campo condividendo i valori della candidatura della Capitale italiana, in competizione con Ryad e Busan.

In tempi non sospetti, è stato il presidente Gabriele Gravina a manifestare il pieno sostegno della FIGC, sottolineando in una lettera di supporto i temi su cui sviluppare alcune progettualità in grado di coinvolgere il mondo del calcio, esaltandone la sua straordinaria capacità aggregativa. Se Expo, infatti, sarà a tutti gli effetti un’occasione per iniziare a immaginare nuovi territori a misura d’uomo e nuove relazioni tra noi e i nostri habitat (‘Humanlands’), lo sport dovrà recitare un ruolo fondamentale per arricchire il concetto di ‘People and Territories’ su cui si impernia la candidatura di Roma.

In questa ottica, il capo delegazione azzurro Gianluigi Buffon e la calciatrice Elena Linari, insieme ad un nutrito gruppo di Azzurre, hanno realizzato dei video endorsement con lo slogan #ISupportRomaExpo2030 sull’unicità della Capitale e del suo dossier. Inoltre, nella partita valida per la qualificazione a UEFA EURO 2024 contro la Macedonia del Nord, che si disputerà domani proprio nella Capitale, gli Azzurri scenderanno in campo sostenendo Expo Roma 2030 con la trasmissione di messaggi sui led e sui maxi schermi dello stadio Olimpico.

“È il momento di segnare un gol tutti insieme, perché non si vince mai da soli, si vince tutti insieme”, ha dichiarato Buffon. “Sosteniamo Roma Expo 2030 perché crediamo nei suoi valori di connessione, umanità e inclusione”, hanno gridato in coro le Azzurre.

SCHEDA SUL DOSSIER

Il volume di 618 pagine contiene il progetto dettagliato per concorrere assieme ad altre 3 città (Busan, Odessa e Riyadh) ed è stato redatto da un team di professori e professionisti internazionali quali Ian Philion, Richard Burdett, Carlo Ratti, Italo Rota, Michele Costabile, Christian Iaione, Livio Vanghetti e Alessandro Mancini, solo per citarne alcuni, che hanno collaborato con le Università romane e le Istituzioni locali e nazionali, sotto la guida dell’arch. Matteo Gatto già Chief Architect e Direttore della Visitor Experience di Expo Milano 2015.

Il volume è diviso in 21 capitoli, 14 obbligatori e 7 aggiuntivi, e si può riassumere in cinque parti fondamentali (le regole del Bie non permettono che il dossier venga ancora reso noto nella sua interezza).

Le cinque parti del Dossier Expo Roma 2030

1. Il commitment esteso delle istituzioni a voler ospitare l’Expo e il sostegno della società civile;
2. Lo sviluppo del tema scelto per l’Esposizione: ‘Persone e Territori: Rigenerazione, Inclusione e Innovazione’ approfondendone il valore universale e la sua centralità nel dibattito contemporaneo;
3. Una terza sezione è dedicata alla città di Roma e alla sua regione, luogo ideale per Expo 2030, per la sua unicità storica e culturale, la sua posizione di crocevia tra tre continenti e per essere uno snodo cruciale del multilateralismo e della cooperazione internazionale: sede di 337 ong e 420 ambasciate che la rendono capitale mondiale della solidarietà e della diplomazia. In questa sezione sono illustrate le capacità ricettive e i progetti che verranno messi in atto per ospitare i partecipanti e i visitatori;
4. Una quarta sezione rappresenta il cuore del dossier, ovvero il progetto fisico che si estende su tutta la città fino al sito espositivo di Tor Vergata, ne illustra i padiglioni tematici e le modalità di partecipazione previste per i paesi, un progetto che si dipanerà per la città intera in un dialogo costante tra l’Expo e il suo territorio. In questa sezione viene dettagliatamente illustrato il piano di fattibilità economica finanziaria di tutto l’evento;
5. L’ultima parte del volume è legata al fondamentale passaggio del post Expo e a tutti gli aspetti di sicurezza e organizzativi che la Capitale può e deve introdurre in vista di Expo.

Il più grande parco solare urbano al mondo

Come descritto nel masterplan di Expo Roma 2030 realizzato dallo studio di progettazione e innovazione CRA-Carlo Ratti Associati insieme all’architetto Italo Rota e all’urbanista Richard Burdett, per la candidatura della Capitale, verrà realizzato il più grande parco solare urbano al mondo.

Il parco, infatti, coprirà un’area di 150.000 metri quadrati e avrà una capacità produttiva di picco di 36 Mega Watt, il che lo renderà il più grande parco solare urbano accessibile al pubblico. Sarà composto da centinaia di ‘alberi energetici’ unici che aprono e chiudono i loro pannelli durante il giorno, raccogliendo energia e offrendo anche ai visitatori molta ombra. Dall’alto, questa infrastruttura conferisce all’intero sito dell’Expo un caratteristico aspetto a mosaico. Questa complessa rete energetica è completata dal padiglione ‘Eco-system 0.0’, l’edificio più alto dell’Expo, che fornisce il raffreddamento attraverso l’evaporazione.

Il masterplan suddivide il sito di Expo Roma 2030 in tre aree principali: la Città, il Boulevard e il Parco, in una disposizione da ovest a est tra il mondo artificiale e il mondo naturale. Il layout è caratterizzato da una graduale transizione da urbano a naturale man mano che ci si sposta da ovest a est. La Città dell’Ovest funge da Expo Village, e dopo l’evento diventerà un’estensione del campus dell’Università di Tor Vergata. Il Boulevard, l’asse pedonale centrale, è un percorso attraverso tutti i padiglioni nazionali. Infine, il Parco a est è ricoperto da una vegetazione lussureggiante e accentuato da padiglioni tematici, tra cui ‘Pale Blue Dot’, dedicato alla diffusione della conoscenza del mondo naturale.

L’impegno di Expo Roma 2030 per la rivitalizzazione del quartiere è esemplificato dalla riqualificazione de Le Vele, un imponente complesso sportivo progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava. La struttura diventerà uno dei padiglioni ammiraglia di Expo Roma 2030, ospitando eventi pubblici e mostrando la trasformazione di Tor Vergata. Accanto a Le Vele, l’ingresso principale del sito espositivo funge da punto di accesso principale con una serie di nuovi collegamenti di trasporto e mobilità. Tra questi, un lungo corridoio verde collega Expo 2030 Roma agli adiacenti siti archeologici della via Appia e agli altri edifici e monumenti storici di Roma.

I NUMERI DI EXPO ROMA 2030

50,6 miliardi
Il valore complessivo dell’impatto economico generato

18,2 miliardi
L’effetto economico indiretto a breve

10 miliardi
L’effetto economico diretto (investimenti pubblici e privati e dei partecipanti)

30 milioni
Le presenze stimate

11 mila
Le nuove aziende che verranno generate a Roma

300 mila
I nuovi posti di lavoro creati

Pelletterie: pari interno con l’Audace Verona

Credit: Pelletterie
OTTAVA GIORNATA- C.F. Pelletterie Calcio a 5 Asd-Verona 2-2
Primo sospirato punto del CF Pelletterie che impatta 2-2 in casa contro l’Audace Verona in una partita dove le ragazze di Pamela Presto avrebbero meritato di più. Pareggio arrivato in rimonta dopo aver chiuso il primo tempo sotto 0-2. Nella ripresa a segno Claudia Brandolini e Giulia Teggi. Arriva, finalmente, dopo otto giornate il primo risultato positivo e il primo punto in classifica per il CF Pelletterie che pareggia in casa 2-2 contro l’Audace Verona. Servivano però i 3 punti alla squadra di Pamela Presto, e li avrebbe anche meritati alla luce delle occasioni create, specie nel primo tempo, ma un bel po’ di sfortuna e un po’ di imprecisione sotto porta hanno pesato assai. Nei primi 20 minuti due legni colpiti da Teggi e Queiroz, un salvataggio sulla linea di Pomposelli ed altre occasione sprecate. Il Verona invece era super cinico, creando due chance e segnando in entrambi casi con De Cao prima e con Puttow poi. Il CF aveva il merito di continuare a crederci anche nella ripresa, giocando subito col portiere di movimento. Prima arrivava il gol di Brandolini al 4° sfruttando proprio il power play, poi al 14° era Teggi direttamente su punizione a battere il portiere ospite. Provava anche a vincerla il CF, creando un paio di mischie in area, ma senza successo. Finiva così 2-2, punto più utile al Verona che al Pelletterie che, comunque, si consola avendo tolto il pesante 0 dalla propria classifica.
TABELLINO
CF: Romeo, Luotonen, Maione, Aterini, Gomez, Pasos (c), Teggi, Brandolini, Diodato, Hannula, Pucci, Queiroz. All. Presto
Verona: Pomposelli, Puttow (c), Zandona, Piccirillo, De Cao, Exana, Vittorelli, Naiara, De Angelis, Romano, Biasiolo, Gatti. All. Kim
Reti: 10’55 De Cao (V), 19.03 Puttow (V), 24’12” Brandolini (CF), 33’31 Teggi (CF)
Ammonite: Puttow, Queiroz, Hannula
COMUNICATO PELLETTERIE

Il Barça vince 5-0 con il Real: che superiorità

Il Barça vince 5-0 contro il Real Madrid e ipoteca un nuovo titolo. Aitana, il Pallone d’Oro, sblocca l’incontro al 17°. Poi prima dell’intervallo micidiale uno-due con Caroline Graham Hansen e Mariona Caldentey. Prima del fischio finale ecco i goal di Claudia Pina e Vicky Lopez. Purtroppo ancora panchina per la nostra Giulia Dragoni. Il Real Madrid, forse appagato dall’ottimo 2-2 contro il Chelsea con due goal della bravissima Olga Carmona, è stanco dal match del giovedì. Ma la sentenza di questo incontro è che le blaugrana sono superiori a tutti in questo momento e dettano legge in Europa e in Spagna ormai da tre anni grazie ad una rosa di gran lunga superiore alle avversarie.
Il Levante vince 1-0 alle Canarie e riaggancia il Real Madrid in classifica al secondo posto. Basta un goal della bomber Alba Redondo al 49°. Anche l’Atlético si riavvicina alla zona Champions vincendo 4-1 contro il Madrid CFF. Sheila Guijarro e Rasheedat Ajibade portano le ospiti sul 2-0 poi Aldana Cometti riavvicina le blancas. Ma nella ripresa Leicy Santos e la ventiduenne Xenia Pérez Alminana chiudono i conti a favore della squadra biancorossa.
Athletic e Siviglia vincono le loro sfide e salgono a quota 12 in classifica. Le basche vanno avanti con Clara Pinedo Castresana. Pareggiano le murciélagas con Paula Sancho. Decide Patricia Zugasti Osés a quattro minuti dalla fine. Anche le andaluse battono una Real Sociedad in 10 dal 53°. Sblocca al 55° Inma Gabarro. Poi nei minuti finali succede di tutto: pareggio di Synne Jensen e goal vittoria di Maria Pérez Rabaza.
Nelle zone basse importantissime vittorie di Eibar e Villarreal. Le basche vincono 1-0 contro lo Sporting Huelva che rimane ultimo a 1 punto. Goal vittoria di Andrea Abigail Alvarez Donis. Anche il Granada deve cedere le armi nonostante sia passato in vantaggio con Ariadna Mingueza. In dieci minuti il Sottomarino Giallo replica con Kayla McCoy e Claudia Iglesias. Andaluse ferme a 3 lunghezze, valenciane che salgono a 7 punti con l’Eibar.
Nel posticipo tra Betis e Levante Las Palmas vincono le padrone di casa per 1-0. Goal partita di Leles a un minuto dalla fine del primo tempo.

Risultati nona giornata:

GRANADILLA-LEVANTE 0-1
REAL SOCIEDAD – SIVIGLIA 1-2
EIBAR – SPORTING HUELVA 1-0
VALENCIA CFF – ATHLETIC 1-2
BARCELLONA – REAL MADRID 5-0
GRANADA – VILLARREAL 1-2
MADRID CFF – ATLETICO MADRID 1-4
REAL BETIS – LEVANTE LAS PLANAS 1-0

Classifica:
Barcellona 27
Levante, Real Madrid 21
Atlético Madrid 19
Madrid CFF 18
Levante Las Planas 15
Real Betis 13
Athletic, Granadilla, Siviglia 12
Valencia 11
Real Sociedad 10
Eibar, Villarreal 7
Granada 3
Sporting Huelva 1

Classifica marcatrici:
Sheila Guijarro (Atlético Madrid), Caroline Graham Hansen, Salma Paralluelo (Barcellona), Signe Bruun (Real Madrid) 6
Racheal Kundananji (Madrid CFF) 5
Leicy Santos (Atlético Madrid), Aitana Bonmatì, Mariona Caldentey, Asisat Oshoala (Barcellona), Karen Araya (Madrid CFF), Nerea Eizagirre (Real Sociedad) 4
Alexia Putellas (Barcellona), Jassina Blom (Granadilla), Erika Gonzalez, Mayra Ramirez (Levante), Naomie Feller (Real Madrid), Synne Jensen (Real Sociedad), Inma Gabarro, Cristina Martin-Prieto (Siviglia), Kayla McCoy (Villarreal) 3
Ana Azkona, Clara Pinedo Castresana (Athletic), Eva Navarro (Atlético Madrid), Claudia Pina, Marta Torrejon (Barcellona), Andrea Abigail Alvarez Donis (Eibar), Monday (Granadilla), Gabi Nunes, Alba Redondo, Angela Sosa (Levante), Jessica Martinez, Cristina Baudet Lucena, Irina Uribe Garcia (Levante Las Planas), Paula Leon Brena, Ana Gonzalez, Luany (Madrid CFF), Athenea del Castillo, Maite Oroz, Sandie Toletti (Real Madrid), Tony Payne (Siviglia), Laia Ballesté (Sporting Huelva), Fiamma Benitez, Ivonne Chacon, Ana Marcos (Valencia) 2

Lione sempre al comando, primo successo per Il Saint-Étienne, Paris FC e PSG vincono con difficoltà

Ad aprire l’ottava giornata di campionato è l’incontro tra Lione e Digione.

Dopo un grande successo europeo contro lo Slavia e prima di proseguire la prossima settimana, Sonia Bompastor decide di far girare la sua squadra mantenendo solo 3 giocatrici titolari. Di fronte, il Digione propone un blocco basso con una linea difensiva di 5 giocatrici. Il Lione si fa sorprendere dopo 25 minuti su un tiro di María Díaz dai 40 m imprendibile per Benkarth. Il vantaggio del Digione non scoraggia L‘OL che torna a segno dopo dieci minuti con Sombath che trova il gol su un errore di mano di Pinguet (35′). Nel secondo tempo c’è una reazione da parte del Lione con due gol in tre minuti di Dumornay e Hegerberg (70’, 73’). Mette un punto definitivamente alla partita Däbritz con la rete del 4-1 per le leonesse.

Il Montpellier ottiene un successo che mette fine a una serie di 4 partite di fila senza vittoria. Le Montpelliéraines hanno cercato e trovato un riscatto contro il Reims sabato pomeriggio a Grammont. Yannick Chandioux allenatore del Montpellier sceglie di adottare diversi cambiamenti rispetto alle 11 titolari schierate a Lione la scorsa settimana sia nella scelta di alcune giocatrici sia per quanto riguarda il sistema di gioco dove decide di ripresentare una difesa a quattro.

Dopo un primo tempo senza gol il gol di Louis al 51’ concede il vantaggio al Montpellier. Il risultato raddoppia al 53’ con la rete di Ouchene. Al 69’ arriva il gol di Imuran che riapre la partita. Tuttavia, il risultato rimane invariato e finisce per 2-1 a favore del Montpellier.

Dopo due vittorie consecutive il Guincamp è ricaduto sabato a Le Havre. Mathieu Rufié tra rabbia e delusione analizza la prestazione delle sue giocatrici. «Non abbiamo mai iniziato l’incontro. Quando perdi tutti i tuoi duelli, non puoi vincere le partite e oggi non c’è stata risposta.», ha detto l’allenatore dell’EAG.

Tecnicamente dominate, le Guingampaises passano in svantaggio al 30’ del primo tempo. Il gol è di Bennyahia su un rigore concesso da Jezequel per un fallo su Effa Effa. La guardia del Guincamp si abbassa di nuovo poco prima della pausa su un corner battuto da Benyahia che diventa un assist per Davis al 44′. Nonostante i tentativi della squadra della squadra di casa a voler recuperare la partita la partita finisce 2-0 a favore di Le Havre che si trova al settimo posto in classifica un posto sopra il Guincamp.

Il Saint-Etienne ottiene la sua prima vittoria della stagione questo sabato a Lille. Le Forézienne regalano agli spettatori una vittoria inaspettata, soprattutto dopo un primo tempo in svantaggio di un gol di Roux al 2’ minuto di gioco.. Phoenetia Browne pareggia su rigore al 57’ prima che l’inglese Kess Elmore ribaltasse la partita grazie a un passaggio decisivo di Cindy Caputo (1-2, 72’). Questo successo permette al Saint-Étienne di lasciare la zona rossa e occupare la decima posizione della classifica.

Il PSG ha faticato davanti al Fleury che nelle ultime partite ha dimostrato una crescita notevole. Katoto realizza sblocca la partita con un colpo di testa dopo meno di un quarto d’ora ma Kamczyk trova il pareggio poco prima della fine del primo tempo (1-1, 40′). Nel secondo tempo il PSG sembra non riuscire a passare in vantaggio. Il lampo di genio di Groenen al 90+7′ all’ultimo secondo del match concede la vittoria al Paris.

Ultimo l’intro tra Paris FC e Bordeaux allo Stade Sébastien Charléty in questa ottava giornata e missione compiuta per le giocatrici di Sandrine Soubeyrand. Il Paris FC mantiene il secondo posto a meno tre dalla prima in classifica grazie al gol di Clara Mateo (1-0). Un risultato sicuramente stretto che regala ad ogni modo tre punti importanti alla squadra di casa.

UEFA e Disney annunciano il prolungamento di UEFA Playmakers fino al 2027

UEFA e Disney hanno annunciato il prolungamento del programma UEFA Playmakers ispirato da Disney fino al 2027. L’iniziativa, supportata dalle storie Disney, ha già introdotto al calcio decine di migliaia di bambine tra i cinque e gli otto anni in tutta Europa.

UEFA e Disney sono orgogliose di dare il benvenuto alla commedia musicale animata “Encanto“, vincitrice del premio Oscar, come ultimo film ad unirsi a UEFA Playmakers dopo Gli Incredibili 2 (Disney Pixar), Frozen 2 (Disney) e Oceania (Disney).

Nadine Kessler, Direttore Generale Calcio Femminile UEFA:
“Siamo davvero entusiasti che UEFA Playmakers prosegua per i prossimi quattro anni e che la nostra partnership con Disney continui. Unire l’attività fisica con la magia Disney è una combinazione vincente perché avvicina le ragazze al calcio, coinvolge i genitori e dà a ogni ragazza l’opportunità di provare le gioie di questo bellissimo sport. In futuro, ci saranno calciatrici professioniste che racconteranno che il loro amore per il calcio è nato con la primissima edizione di Playmakers”.

Nicole Morse, Vice President Brand and Franchise Marketing, Disney EMEA
“UEFA Playmakers ispirato da Disney è stata una collaborazione così vincente che è stato un gioco da ragazzi confermarla per altri quattro anni. È stato soddisfacente vedere personaggi femminili forti e storie avvincenti come “Oceania” e “Frozen” dare una spinta positiva, che ha ispirato famiglie e bambine ad essere più attive e ha fatto nascere l’amore per il calcio. Il feedback di ragazze, genitori e allenatori è stato molto positivo; non vediamo l’ora di coinvolgere un nuovo pubblico con la nostra narrazione, a partire dalla nuova storia “Encanto” che verrà trasmessa in 47 federazioni europee”.

Un’esperienza magica per ragazze, genitori e allenatori
UEFA Playmakers ha avuto un impatto tangibile nelle federazioni nazionali di tutta Europa. L’iniziativa è riuscita a far partecipare più ragazze attraverso il movimento, il gioco e la narrazione e ha offerto opportunità uniche come percorso di accesso sicuro, divertente e coinvolgente.

Ispirate dalla ricerca accademica, le sessioni di UEFA Playmakers si svolgono in 47 federazioni europee in oltre 3.800 località. Più di 73.000 ragazze hanno preso parte al programma, che ha formato oltre 5200 allenatori UEFA Playmakers.

Il feedback* di ragazze, genitori e allenatori che hanno partecipato a UEFA Playmakers dimostra l’enorme impatto positivo del programma in Europa:

  • Il 96% delle ragazze ha dichiarato di essersi divertita molto nelle varie sessioni.
  • Il 91% delle ragazze vuole continuare a giocare a calcio.
  • Il 94% dei genitori consiglierebbe il programma ad altri genitori.
  • Il 75,3% dei genitori pensa che la figlia giocherà più regolarmente a calcio dopo UEFA Playmakers.
  • Il 71% degli allenatori afferma di essere migliorato grazie a UEFA Playmakers.
  • Il 68% degli allenatori UEFA Playmakers sono donne e il 43% non aveva esperienza a livello tecnico quando è entrato a far parte di UEFA Playmakers. Dei 292 istruttori per allenatori, il 63% sono donne.

Spianare la strada alle ragazze nel calcio
La storia di Playmakers è appena iniziata e la UEFA sfrutterà questo slancio per garantire che le ragazze non solo vengano introdotte al calcio, ma continuino a giocare. L’ambizione principale di UEFA Playmakers è fare in modo che ogni centro Playmakers definisca un percorso chiaro sia per le giocatrici che per gli allenatori. Per raggiungere l’obiettivo, la UEFA aiuterà le federazioni con esperti dedicati che daranno supporto come mentori e con programmi di follow-up.

Inoltre, la UEFA offrirà un maggiore accesso ai contenuti di UEFA Playmakers, consentendo a ragazze, famiglie e insegnanti di divertirsi con le attività dedicate indipendentemente dalle sessioni.

Paesi partecipanti al programma UEFA Playmakers
Alla fase pilota (febbraio 2020) hanno partecipato sette paesi: Austria, Belgio, Norvegia, Polonia, Romania, Scozia e Serbia.
In meno di quattro anni, altri 40 hanno aderito al programma: Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Estonia, Finlandia, Isole Faroe, Georgia, Germania, Gibilterra , Grecia, Ungheria, Israele, Italia, Kazakistan, Kosovo, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Malta, Moldavia, Montenegro, Irlanda del Nord, Repubblica d’Irlanda, Russia, San Marino, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina e Galles.

*Ricerca della Leeds Beckett University
A luglio 2023, la Leeds Beckett University ha condotto un approfondito processo di raccolta di ricerche in 31 federazioni che partecipano al programma UEFA Playmakers, con dati forniti da 1392 genitori e 965 allenatori.

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