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Ada Daple, Lecce Women: sogno la serie A con il Lecce

Credit photo: Facebook-Lecce Women Soccer

In questi giorni, in cui vi è stata la sosta di campionato, le ragazze del Lecce Women si stanno allenando tutti i giorni al Castrignano de’ Graci. Gli allenamenti proseguiranno fino a venerdì 30 dicembre, dopodiché le calciatrici si godranno tre giorni di riposo prima della ripresa. Da quella data le salentine inizieranno a prepararsi per la sfida interna di Coppa Italia contro il Cosenza programmata per l’otto gennaio. Inoltre si è recentemente aggiunta alla corte di Vera Indino la ventitreenne Ada Daple, difensore centrale della Costa d’Avorio la quale ha conquistato già dalle prime battute la fiducia di coach Indino. Ada, ex Juventus de Yopoungon, squadra che milita nella massima serie messicana ci ha impiegato poco a inserirsi nel compatto e coeso gruppo quale è quello delle salentine.

Le sue prime parole in giallorosso:

<<Sono molto felice di far parte di questa squadra. Qui mi sento bene. Sono stata accolta molto bene dalle mie compagne di squadra, dallo staff e dalla dirigenza. Le strutture del club sono appropriate per un buon allenamento e le prestazioni. Alla mia prima partita con il Lecce Women, abbiamo vinto 4 a 3 dopo essere state in svantaggio dall’inizio. Dopo qualche impaccio iniziale mi sono trovata a mio agio. Colgo l’occasione per congratularmi con tutto il gruppo oltre che con lo staff. Il mio sogno più grande è di arrivare in serie A con il Lecce Women>>.

Manuela Spinelli: “Madrid è stato un sogno fantastico, mi ricorda che con impegno e passione si può fare tutto”

Credit: Aia

Manuela Spinelli, giovane direttore di gara della Sezione AIA di Soverato, ha partecipato al  raduno di Madrid nell’ambito del progetto “Centre of Refereeing Excellence” organizzato della UEFA e svolto dallo 6 al 13 dicembre scorso. Il Talent del futsal per la Calabria è stata l’unica ragazza arbitro italiana a prendere parte all’evento, essendo stata indicata dall’AIA dopo un confronto con la CAN 5 Élite. L’arbitro calabrese si è distinta come direttore di gara dalla buona prospettiva ed ha preso parte allo stage dove erano rappresentate le otto nazioni più titolate a livello di qualità arbitrale.

La Componente Nazionale dell’AIA Katia Senesi ha commentato a riguardo:
“Siamo molto contenti per essere uno degli otto Stati scelti per questo progetto; abbiamo sempre creduto nel nostro lavoro e questi sono i risultati”.

Entusiasta anche la stessa Manuela Spinelli:
Arrivare a Madrid con la possibilità di partecipare ad un progetto del genere è stato fantastico. Ancor di più con la consapevolezza di avere una splendida Sezione alle spalle che mi sostiene e mi supporta sempre. Appena Katia Senesi mi ha telefonato per darmi questa notizia non ci volevo credere. Ho avuto la possibilità di lavorare con sette fantastiche colleghe, ormai amiche con cui ho condiviso davvero bei momenti. In quei giorni il tanto lavoro non ci pesava, grazie alla forte carica di entusiasmo e ai nostri fantastici maestri, gli Istruttori UEFA Pedro Galan Nieto, Francesca Muccardo e Miguel Solis Vazquez, con il supporto di Ramon Alonso, Catalina Silva e il preparatore atletico Javier Sanchez. In quei giorni ho imparato a prendermi più cura di me stessa, a lavorare ad alti livelli. Stando lì mi è scattata quella molla per dire: ‘devo sempre fare di più e dare il massimo’. Madrid è stato un sogno fantastico che mi ricorda che con l’impegno costante e la passione si può fare tutto”.

Alice Tortelli, Fiorentina: “Abbiamo giocato una buona prima fase, nel 2023 vogliamo riconfermaci”

Credit: Federico Fenzi

Nelle ore scorse in casa Fiorentina a parlare è stata Alice Tortelli, difensore e capitano classe ’98 della formazione viola guidata da Patrizia Panico, che ha dichiarato:

Abbiamo fatto molti passi avanti nella nostra cultura ma quando accadono questi eventi ci dobbiamo fermare a riflettere. Non capiamo alle volte quanto siamo fortunate, esistono mondi lontani dove c’è una sofferenza che forse nemmeno possiamo immaginarci. Le piccole cose di cui ci lamentiamo non sono reali”. In cosa però possiamo migliorare? “Nella nostra realtà le donne hanno una considerazione molto migliore, nel nostro piccolo la Fiorentina Femminile ha tutto quello che le serve e che la dirigenza dà alla squadra maschile. Allargando un po’ lo sguardo nel mondo del calcio, vedo comunque poca meritocrazia e credo che invece dovrebbe essere la discriminante. Penso che sul lavoro non esista genere e questo vale per allenatori, dirigenti, addetti ai lavori: o sai o non sai. E se meriti, donna o uomo che sia, allora devi ricoprire quel ruolo.
Ho iniziato a San Marcellino e nel 2023 sarò nel padiglione femminile. È un cambio incredibile. Nel calcio femminile c’è molto più attaccamento alla città e alla maglia, come vedi sono tornate a Firenze anche giocatrici tipo Parisi ed Agard perché la verità è che qui si sta bene. È fattibile ma dipende da come lavoreremo. Cosa serve per realizzarlo? La fame. Per me non è stato semplice e ho trovato una strada più in discesa rispetto a chi mi ha preceduta. La verità è che ero affamata e volevo veramente diventare calciatrice. Le giovani d’oggi non devono pensare che un’opera come il Viola Park sia scontata: loro non sono mai state viste come “la bambina che gioca a calcio”, non hanno mai avuto solo due o tre squadre che le accettassero. Adesso è tutto più semplice, la Fiorentina ha dato loro un futuro, ma quel qualcosa in più va messo in campo.
Ognuno è artefice del proprio destino
. Ho un tatuaggio proprio con questa frase. Credo che ognuno di noi debba scegliere le tappe del proprio viaggio, nel 2023 e anche più avanti.  Nel 2023 vogliamo riconfermaci. Abbiamo giocato una buona prima fase, la concorrenza è altissima e non sarà facile ma dobbiamo provarci. Noi apparteniamo alle zone alte della classifica e vogliamo dimostrarlo. È questo il mio obiettivo ma posso dire che sia lo stesso di tutta la squadra. Con la passione che mi muove e con la meta che abbiamo: dimostrare a noi stesse, alle altre squadre e ai tifosi che possiamo essere la Fiorentina che vince. Al di là del calcio ho tante passioni, mi piacciono le culture intense come quelle del Sud Est asiatico, del Centro America. Un progetto ancora irrealizzato è fare volontariato in Africa. Non ha mai combaciato con il calendario di una calciatrice, ma un giorno potrebbe essere un’altra pagina del mio libro. Sono al terzo anno di Ingegneria Biomedica. È un percorso di sei anni che ho iniziato quando l’idea del professionismo era ancora lontana. Volevo crearmi una carriera parallela in caso avessi dovuto smettere di giocare. La scintilla è stato un documentario sulle protesi e casualmente nel mio anno di immatricolazione c’era questo nuovo corso a Firenze. Coincidenze incredibili. Per adesso sono una calciatrice e questo è il mio mestiere. Ho la possibilità di arricchirmi culturalmente e non me la faccio sfuggire, in futuro staremo a vedere”.

Elisa Santi, Atletico Foligno: “Alla squadra nel 2023 auguro entusiasmo, è quello che ci fa credere che tutto sia possibile”

Nel girone C di Serie A2 di calcio 5 femminile l’Atletico Foligno, squadra della provincia di Perugia, occupa il primo posto grazie ai 27 punti conquistati nelle prime 10 giornate di campionato. Nel team biancoblu umbro abbiamo raggiunto il portiere Elisa Santi per una breve intervista. Queste le dichiarazioni rilasciate della stessa calcettista classe ’82 al quarto anno consecutivo a Foligno.

La Santi sul girone C di Serie A2
Trovandoci in un girone per buona parte diverso rispetto alla passata stagione non sapevamo bene cosa avremmo trovato: speravamo semplicemente di godercela, e di esprimerci in campo in maniera sempre più incisiva e consapevole. Come tutti gli anni ci troviamo con il commento dicendo che questo campionato è strano. Ci sono pochi risultati prevedibili, e devo dire che trovo questo molto stimolante. L’equilibrio in realtà è piuttosto precario, e credo che avremo qualche sorpresa”.

Il portiere sulla sua squadra
“Sotto l’aspetto del gioco siamo ancora in crescita su tutti i fronti, e questo ci piace: stiamo lavorando unitamente sulla tecnica individuale e la tattica. La voglia di fare bene insieme non ci manca di certo, e per quanto i progressi siano graduali, stiamo facendo visibili passi in avanti. Il nostro punto di forza è, come sempre è stato, l’avere un gruppo coeso ed entusiasta, e questo non si limita alla rosa, ma coinvolge l’intera società”.

L’estremo difensore sulla prima parte di stagione
“La nostra miglior partita è stata quella nel derby vinto  con il Perugia mentre quella meno buona con il Chiaravalle, ovvero l’unica sconfitta. In realtà non è facile giudicare, proprio in considerazione del percorso di miglioramento che stiamo facendo. Sembrerà paradossale, ma una partita che ho molto apprezzato è stata la prima della stagione, perché ha tracciato la rotta. Quella che mi è piaciuta meno? Più che di una singola partita, penso ad alcune fasi di vari incontri disputati, in cui abbiamo sofferto un po’ più del dovuto”.

La classe ’82 sulla sua stagione e sull’augurio per il 2023
Per quanto mi riguarda devo dire di sentirmi veramente come un pesce nell’acqua. Affronto ogni allenamento e ogni gara come un momento a sé, con la sua propria importanza, e questo mi consente di godermeli appieno. Alla squadra nel 2023 auguro entusiasmo. Quello che ti fa credere che tutto sia possibile, e che, supportato da buone gambe, alla fine ti ci fa arrivare davvero. I play-off? Ogni singola giornata di campionato può mettere tutto in discussione, e meno male! Faremo i conti alla fine, intanto ci gustiamo il viaggio”.

In vendita il Portland Thorns, club vincitore del campionato NWSL 2022

Photo Credit: https://www.timbers.com/

Il Portland Thorns è in vendita. Dopo l’annuncio a inizio dicembre da parte dell’ormai ex proprietario Merrit Paulson, la squadra vincitrice del campionato americano di National Women’s Soccer League del 2022 non ha ancora trovato un nuovo acquirente.

L’uomo d’affari americano Paulson si è unito ai Thorns nel 2013. Nel corso degli anni, il club ha attirato un successo globale dentro e fuori dal campo, soprattutto per essere stato in grado di creare qualcosa che non era mai stato fatto prima d’ora a Portland. L’ultimo anno è stato impegnativo per il club e le giocatrici dopo gli scandali portati a galla dall’investigazione esterna di Sally Q. Yates sulle accuse di comportamenti abusivi e cattiva condotta sessuale nel calcio professionistico femminile.

Paulson ha dichiarato: “Per realizzare appieno questo potenziale, credo che sia nel migliore interesse dei Thorns avere un nuovo proprietario in modo che il Club possa operare a livello di campionato con una voce fresca per essere una forza trainante per la NWSL. Questa è stata una decisione difficile per me, ma credo che questo sia il modo migliore per posizionare i Thorns per il successo continuo durante questo prossimo capitolo della NWSL e di questo sport…Sono così orgoglioso di ciò che i Portland Thorns hanno realizzato. Ho avuto l’onore di lavorare al fianco di queste incredibili atlete mentre hanno fatto la storia dentro e fuori dal campo. Sebbene questa decisione non sia facile per me, credo sia quella giusta per il club, la lega e Portland”.

Un cambio di proprietà con i Thorns non influirà sulla proprietà dei Portland Timbers da parte di Peregrine Sports e di cui Paulson è proprietario. Di conseguenza, la squadra femminile continuerà a chiamare casa il Providence Park di Portland. Infine, Paulson farà una donazione di un milione di dollari alla NWSL per aiutare ad istituire un ufficio dedicato alla sicurezza delle atlete, il NWSL Player Safety Department.

Non ci sono ancora notizie su chi sarà il futuro proprietario del Portland Thorns, ma nel frattempo anche il Chicago Red Stars è alla ricerca di una nuova proprietà.

Milan U17 femminile un cammino perfetto sino ad ora

Le rossonere di Mister Treccani arrivano alla sosta con sole vittorie. Una prima parte di stagione che può essere descritta con un solo termine: perfetta. L’Under 17 Femminile, formazione che detiene il titolo di Campione d’Italia vinto nel giugno 2022, ha disputato una prima parte di stagione impeccabile. Undici vittorie su undici partite e nessun passo falso. Al timone delle rossonere ora c’è Fabio Treccani, subentrato a Vincenzo De Martino (ora nello staff di Maurizio Ganz), ma l’andamento del gruppo è sempre lo stesso: solo vittorie.
Al termine della prima fase regionale mancano solo due partite, contro Rivazzanese e Riozzese, prima di affrontare la fase Interregionale, che inizierà a metà febbraio. L’obiettivo è quello di tornare alla Final Eight e di conseguenza bissare il trionfo della scorsa stagione.

Questo il bilancio di metà stagione di Mister Treccani“C’è soddisfazione da parte mia e dello staff per la disponibilità e l’impegno che le ragazze mettono sul campo in ogni allenamento, sempre col sorriso. Il loro lavoro settimanale si riflette nei risultati delle partite, e questo crea entusiasmo e divertimento, ma soprattutto la consapevolezza che la strada intrapresa da parte di tutti è quella giusta. E il bello deve ancora venire”.

Bologna Femminile: annunciate Zala Kustrin e Giada Morucci 

Il Bologna F.C. 1909 è lieto di annunciare le acquisizioni delle prestazioni sportive, a titolo definitivo, di Zala Kustrin e Giada Morucci per la prima squadra femminile. Le due giocatrici sono già a disposizione di mister Bragantini.

Kustrin, nata il 18 giugno 1998 a Nova Gorica (Slovenia), è un’attaccante capace di coprire tutti i ruoli offensivi. Cresciuta con la passione del karate, ha iniziato a giocare a calcio nel 2013 – a 15 anni – unendosi alla formazione Under 17 dello ZNK Primorje Ajdovscina. Nel 2015 viene promossa in prima squadra e, nel giro di due stagioni, segna 23 gol in 28 presenze, guadagnandosi la chiamata dello ZNK Radomlje, compagine con la quale sale a 117 reti in 88 gettoni. Per mister Bragantini sarà una pedina molto importante in una fase che ha già dimostrato di essere collaudata: 44 gol in 13 partite, secondo miglior attacco del campionato insieme al Lumezzane. Nella stagione attuale ha giocato in Serie B, a Brescia, realizzando una rete in 5 partite.
«Sono da poco in Italia e ho giocato poco per via di un infortunio», le prime parole in rossoblù di Zala. «Ho potuto notare che qui il calcio è molto più fisico e veloce rispetto a quello sloveno.
Credo che questa squadra abbia un grande potenziale: dopo aver conosciuto il coordinatore Fruzzetti ho pensato subito che il progetto facesse per me. Da qui a fine stagione voglio aiutare la squadra quanto possibile e raggiungere l’obiettivo della Serie B».

Morucci, nata il 23 aprile 1998 a Livorno, è una centrocampista con le caratteristiche principali di mezz’ala, quali rottura e corsa. Ha cominciato ad avvicinarsi al calcio a 8 anni e, fino ai 14, è stata giocatrice in una squadra maschile; dopodiché, è passata al Castelfranco, club acquisito in seguito dall’Empoli nel giugno 2016. In maglia azzurra, ha vestito la casacca della Primavera e della prima squadra, con cui gioca il campionato di Serie B e, successivamente, di Serie A. Con l’interruzione del campionato 2019-2020 causa Covid, Morucci si è spostata a Ravenna – ancora in B – per due stagioni, mentre l’inizio della corrente stagione l’ha vista in azione con l’Apulia Trani, ancora in serie cadetta. Nel suo curriculum conta anche presenze con l’Italia Under 17 Under 19.
«Questi cinque mesi in Puglia sono stati un po’ deludenti a livello calcistico», le dichiarazioni di Giada. «Si è aperta questa opportunità di approdare in un club professionistico, che tratta le giocatrici come se fossero tali, quindi è stata un’occasione da cogliere. Nonostante io venga da un campionato di B, giocare e fare calcio ad alto livello è qualcosa a cui tutte aspiriamo.
Devo migliorare in fase offensiva, in questi anni ho curato maggiormente quella difensiva, ma essendo una mezz’ala voglio completare il “pacchetto” anche in zona gol.
A Bologna voglio trovare serenità e tranquillità che mi è mancata in quest’ultimi mesi, riprendendo a fare quello che so e migliorandomi, dando un contributo all’obiettivo di squadra, ovvero la promozione».

Contestualmente, il Club comunica il prestito a titolo temporaneo dell’attaccante Manar Hassanaine all’Accademia Spal.

Le iniziative FIFA 2022 per il calcio femminile: progetti speciali e esperienze uniche

Photo Credit: Andrea Amato

Nel 2022, il calcio femminile ha goduto di due importanti tornei giovanili, la FIFA U-17 Women’s World Cup™ in India e la FIFA U-20 Women’s World Cup™ in Costa Rica. Lo sviluppo del calcio femminile è stato anche una priorità durante l’anno.

Aprile ha visto la pubblicazione della prima guida in assoluto alle licenze di club nel calcio femminile, seguita dal lancio della seconda edizione del FIFA Coach Mentorship Programme a maggio e al rilascio del secondo studio nel calcio femminile d’élite in ottobre. Inoltre, progetti sulla salute dedicati al ciclo mestruale e all’educazione come è successo in Sudan, il coinvolgimento sempre più ampio di femmine in questo sport per mostrare le parità di successo con i colleghi uomini e creare solidi vivai giovanili come è successo in Serbia o il raggiungimento di obbiettivi storici come la qualifica alla World Cup per la Costa Rica.

Per il secondo anno di fila è stato pubblicato “Setting the Pace“, il FIFA benchmarking report sul calcio femminile che ha sottolineato il potenziale di commercializzazione di questo sport e la capacità di attrarre sponsor nonostante l’incertezza dell’economia globale.

A dicembre 2022, la FIFA ha annunciato la creazione di una nuova FIFA Women’s Club World Cup™, una nuova FIFA Futsal Women’s World Cup™ e l’espansione del torneo femminile dei Giochi Olimpici da 12 a 16 squadre.

Gli obbiettivi per lo sviluppo del calcio femminile trattati durante i workshop 2022 relativi al Women’s Development Programme vedono come punti portanti:

  • rendere il calcio uno sport per tutti e difendere la discriminazione di genere
  • aumentare il valore commerciale
  • costruire le fondazioni di un ecosistema sofisticato e incoraggiare ruoli di leadership
  • aumentare il livello di partecipazione femminile al calcio in tutto il mondo

Se il 2022 ci ha insegnato qualcosa, è che il calcio femminile sarà di nuovo in prima fila nel 2023, soprattutto considerando la FIFA Women’s World Cup™ in Australia e Nuova Zelanda!

Tutela Minori: i delegati regionali riuniti a Roma per la conferenza organizzata dal Settore Giovanile e Scolastico

Formazione, policy, norme di condotta e risultati: questi i temi principali affrontati nella conferenza con i delegati regionali organizzata dal Settore Giovanile e Scolastico nell’ambito del programma sulla tutela dei minori avviato dalla Federazione nel 2020. Un percorso che, integrando l’esperienza nazionale tracciata dalla FIFA, dall’UEFA e da Terre des Hommes, ha contribuito ad innalzare lo standard delle procedure di tutela internazionali e nazionali, per perseguire gli  obiettivi della tutela dei giovani tesserati: la prevenzione dei rischi, la formazione ed educazione alla consapevolezza del tema, la segnalazione di eventuali problematiche e in generale la costruzione per i giovani di un ambiente sicuro e professionale. Un progetto che ha raccolto l’apprezzamento della FIFA, attraverso le parole di Joyce Cook, FIFA Safe Sport: “Facciamo le congratulazioni ai nostri cari amici e colleghi della FIGC e ai loro partner per i significativi progressi fatti insieme negli ultimi anni per contribuire a garantire che il calcio in Italia sia uno sport sicuro per tutti, specialmente per i nostri bambini. Come Voi , la FIFA rimane fermamente impegnata a prevenire e affrontare gli abusi nello sport e siamo lieti di continuare a sostenere le nostre associazioni affiliate nello sviluppo di programmi di Tutela dei Minori a livello nazionale in coerenza con il  FIFA Guardians Safeguarding programme”.

Ad aprire i lavori dell’incontro, avvenuto presso la Sala Stampa dello Stadio Olimpico di Roma, e al quale hanno preso parte 81 società del Lazio, il Presidente SGS Vito Tisci: “Voglio innanzitutto porgere un saluto a tutti i presenti e portare i saluti del Presidente federale Gabriele Gravina. Un grazie per la presenza ai rappresentanti della Procura federale, l’organo con il quale lavoriamo in piena sinergia sulla tutela dei minori, al Segretario Vito Di Gioia, allo staff SGS Nazionale e agli illustri ospiti seduti al mio fianco, che costituiscono la Commissione Tutela Minori – il Professore Domenico Costantino, L’avvocato Sabina Ciabattari e Daniela Simonetti – per il contribuito profuso e per l’impegno futuro su una tematica molto delicata. Siamo la prima Federazione ad essersi dotata di una struttura ed un corpo procedurale e regolamentare dedicato su questa tematica – ha dichiarato Tisci – un lavoro iniziato due anni fa, in collaborazione con la FIFA e l’UEFA, sviluppando una policy e delle norme di condotta specifici. Abbiamo inoltre avviato un percorso di formazione e ascolto dedicato alle figure specifiche istituite all’interno dei Club di Settore Giovanile di tutto il territorio nazionale, impegnate operativamente nelle attività del programma federale di tutela dei minori. Sappiamo che non il percorso non è semplice, né breve, ma proprio per questo siamo pronti al dialogo, dando la massima disponibilità alle società sportive e alle istituzioni”.

Spazio in seguito a Diana Bellucci, Coordinatrice SGS del Lazio che, di fronte alle società del proprio territorio, ha sottolineato l’importanza di un incontro per tutto il movimento regionale: “E’ un momento significativo, che va ad alimentare quanto con grande impegno abbiamo intrapreso. Dobbiamo ricordarci che questo progetto è utile per tutelare i giovani tesserati, non solo per le questioni gravi, ma anche e soprattutto per creare un ambiente sano e sicuro che garantisca il diritto al gioco per tutti e per poter intervenire anche su noi adulti addetti ai lavori”.

Vito Di Gioia, Segretario del Settore Giovanile e Scolastico, nella funzione di Referente Nazionale alla Tutela dei Minori, è entrato nel merito del progetto, illustrando le prospettive, le politiche e gli strumenti di quanto avviato dalla Federazione due anni fa: “Parlare di tutela minori significa innanzitutto cambiare prospettiva. Oggi è necessario adottare una strategia comune e condivisa, non guardando solo alle eventuali problematiche di carattere legale, quanto piuttosto cercando di sviluppare ambienti positivi attraverso un lavoro sugli aspetti tecnici, organizzativi e relazionali, con l’obiettivo di far vivere ai giovani un’esperienza sana e sicura”.

Nel corso del suo intervento Di Gioia ha posto l’attenzione sulle azioni concrete da adottare per perseguire gli obiettivi prefissati, quali creare solide fondamenta per lo sviluppo del movimento, fornire a ognuno opportunità di gioco, garantire il rispetto e l’uguaglianza, promuovere una partecipazione sicura e dotarsi di infrastrutture di qualità. “Il calcio del futuro si basa su club di settore giovanile che mettono il tesserato al centro della propria attività – ha proseguito Di Gioia – Oggi organizzarsi in modo efficiente per prevenire le criticità è fondamentale, per questo abbiamo messo a disposizione degli strumenti ad hoc, il supporto di esperti, dei corsi di formazione specifici, una policy e una struttura dedicate. In quest’ottica sarà appunto molto importante condividere le norme all’interno delle società che, attraverso gli strumenti disponibili, saranno in grado di valutare i rischi, selezionare degli staff idonei, di gestire le trasferte, i contenuti online e assicurarsi del rispetto dei codici di condotta. Per tutti questi aspetti la figura del delegato per la tutela minori assume un ruolo di grande rilievo all’interno delle società sportive”.

Il Professor Costantino, Presidente della Commissione per la Tutela Minori si è soffermato sull’importanza di concentrarsi sulla prospettiva dei bambini: “Occorre essere preparati e formati per proteggere i minori, tenendo conto dell’evoluzione delle capacità dei bambini, dei ragazzi e degli adolescenti. La tutela è il punto di partenza per essere in grado di prevenire e di dare ai bambini stessi la possibilità di trovare una figura a cui poter rappresentare un proprio problema. Per questo la figura del delegato assume un ruolo di grande responsabilità”.

L’avvocato Ciabattari ha sottolineato come i minori entrino nel mondo sportivo in un’età fragile e vulnerabile: “Tenendo presente questo aspetto, l’ambiente rappresenta un punto fondamentale. E’ imprescindibile la formazione di chi ruota attorno ai tesserati e alle tesserate delle società sportive. Va posta quindi l’attenzione sull’orientamento degli adulti che possono trovarsi di fronte a situazioni di criticità”.

“Per crescere un bambino serve una comunità – ha dichiarato Daniela Simonetti rivolgendosi alle società presenti – voi siete parte di questa comunità e avete un ruolo molto importante. La prevenzione è alla base del percorso che abbiamo intrapreso, perché è fondamentale ascoltare e captare possibili disagi e problematiche. Dobbiamo ricordare che i contesti forti proteggono i deboli”. 

La conferenza è stata preceduta dalla riunione dei Coordinatori Regionali SGS che, assieme ad esperti per gli aspetti giuridici-regolamentari e psico-pedagogici, rappresentano i rispettivi team territoriali, referenti del progetto a supporto della Procura federale sulla tematica specifica della tutela minori. 

Nel corso del confronto con i Coordinatori, il Segretario SGS Vito Di Gioia, nel ringraziare i presenti per come stanno ricoprendo un ruolo così delicato assieme ai propri staff, ha illustrato i risultati del lavoro svolto nell’ultimo anno, evidenziando i dati della piattaforma digitale a disposizione di addetti ai lavori e soggetti esterni, sia per la formazione che per eventuali segnalazioni. In termini numerici, si tratta di 15.000 corsi erogati, tra delegati, tecnici delle società sportive del territorio e genitori e 534 società che hanno intrapreso il percorso formativo e di attenzione su tale argomento. “Siamo molto soddisfatti dei riscontri che abbiamo avuto – ha dichiarato Di Gioia – grazie soprattutto al vostro contributo, molto apprezzato dalle stesse società sportive”.

Rocio Bueno lascia il Sassuolo e fa ritorno al Racing Club de Avellaneda

Photo Credit: US Sassuolo Calcio

Prima notizia di mercato per il Sassuolo, anche se arriva dalla voce delle uscite.

Infatti, l’attaccante clase ’92 Rocio Bueno lascia il club sassolese dopo nemmeno quattro mesi di permanenza in terra emiliana, facendo ritorno al Racing Club de Avellaneda, club argentino di cui Rocio ha fatto parte sino a che la bomber sudamericana ha deciso di venire in Italia, con la formula del prestito, salvo poi fare marcia indietro. A darne la notizia è stato il club biancoazzurro tramite le sue pagine social.

Rocio ha giocato nel Sassuolo solamente due partite in Serie A, contro Sampdoria e Parma, giocando nei match contro le emiliane e contro le blucerchiate solamente sessantadue minuti.

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