Partnership Master Sole 24 Ore
Home Blog Pagina 2254

La seconda parte dell’intervista esclusiva a Diego Guacci: l’Osservatorio per le false denunce

Diego Guacci e Vito José Arena, Partita per la Pace, Roma, 14 novembre 2022
Credit Photo: Diego Guacci

Pubblichiamo oggi la seconda parte dell’intervista realizzata a Diego Guacci, ex allenatore dell’Argentina under 17 e under 19 che è stato sotto inchiesta FIFA per una denuncia da parte di alcune sue calciatrici e si sta difendendo sotto tutti i punti di vista: morale, giudiziario contando con l’appoggio della propria famiglia. Oggi entriamo all’interno di ciò che è successo grazie al racconto dell’esperto di calcio e formatore Diego Guacci.

D) Assieme a tua moglie Andrea Guacci hai creato l’Osservatorio delle False Denunce. Vuoi raccontarci di cosa si occupa e quali persone ha aiutato?

R) Andrea è la mia compagna di vita, da 15 anni rispetto ai 17 a cui mi dedico all’attività sportiva. Tutto ciò che faccio, lo facciamo assieme. E’ stata la mia giornalista, editor video, compagna di trionfi e infermiera quando una giocatrice aveva bisogno del medico. Quando ho ricevuto la denuncia, ci siamo bloccati, non sapevamo come agire, come raccontarlo. Quando ci fu l’ infame esposizione di Agustina Vidal, mio padre, gli amici, i colleghi si sono resi conto del fatto e qualcosa cambiò. Non sono famoso, ma sì conosciuto. Molte persone iniziarono a contattarmi perché stavano vivendo la stessa situazione. Per questo motivo, non avevamo più permesso che agissero senza ricevere conseguenze e che facessero una manifestazione contro di me. In questo modo si riuscì a far conoscere meglio il caso. Ma quando mia moglie, dopo aver parlato con molte calciatrici e colleghe, decise di non permettere che fossero le uniche voci e crearono la campagna sui social #YoTeCreoDG #YoCreoEnDG [io ti credo Diego Guacci, io credo in Diego Guacci] e pubblicarono alcuni estratti in spagnolo degli atti. Nessuno aveva raccontato che non esistevano prove, che nessuno presentò le prove delle loro dichiarazioni. Non sapevamo se il giorno della manifestazione ci sarebbero state tante persone, ma il sostegno delle capitane e delle calciatrici delle squadre che avevo guidato, mi fece uscire da quest’incubo ed essere più forte giorno dopo giorno. Andrea cercò di creare vincoli politici per tipicizzare il delitto di “false denunce di genere”. Non è stato un cammino facile anche se avevamo tanta empatia. Mi sentivo depresso. Abbiamo perso un bambino in questo processo. Lei vuole fare questo per nostro figlio, per me e per tutti quelli che hanno subito le false denunce di genere. Giorno dopo giorno ho parlato con tante persone e la visibilità di questo crimine è oggi sotto la lente dei media e dei social grazie all’impegno di molte persone che oggi combattono per questo. Prima del giugno 2022 le notizie o i media non parlavano delle false denunce di genere. E’ stato molto difficile che abbiamo vissuto come famiglia ma ci siamo resi conto che se non lo avessimo vissuto, non staremmo parlando di un crimine che è un flagello sociale che colpisce tante persone. www.observatoriodefalsasdenuncias.org

D) Ti piacerebbe tornare ad allenare la Nazionale Argentina?

R) Un gran amico nel calcio e nell’ambito dei media quando si è reso conto di tutto questo, mi ha detto: “Ti conosco da vent’anni, sempre hai lottato e ti sei preparato per la Nazionale, ci sei riuscito, hai vinto una Coppa, per quale motivo vorresti tornare? Un buon allenatore sempre vuole il miglior allenatore per il suo Paese, ma ho qualche dubbio. Sempre cerco di raggiungere i miei sogni e sempre chiedo alle persone che sognino ad occhi aperti.”. Ci sono possibilità che torni all’AFA? Non è una domanda a cui io possa rispondere.

Pubblichiamo anche l’intervista in spagnolo.

D) Junto con su esposa Andrea Guacci creasteis el Observatorio de Falsas Denuncias. ¿Te gustaría contarnos a qué se dedica y a qué personas ha ayudado?

R) Andrea es mi compañera de vida, hace 15 años de mis 17 que me dedico a la actividad, que todo lo que hago o emprendemos es juntos. Fue mi periodista, editora de video, remis, compañera de triunfos e incluso enfermera cuando alguna jugadora tenía necesidad de ver a un medico. Cuando paso esto nos bloqueamos, no sabíamos cómo actuar, cómo contarlo, y cuando pasó lo de la infame exposición de Agustina Vidal, mi padre, amigos, colegas se enteraron del asunto y fue cuando algo cambió. No soy famoso pero sí conocido. Muchas personas empezaron a contactarnos porque estaban viviendo lo mismo. Para ese entonces ya habíamos dejado que de manera impune actuaran e hicieran una manifestación en mi contra, lo que permitió que se conociera más mi caso, pero es cuando mi esposa, luego de hablar con muchas de mis jugadoras y colegas decidió no permitir que sean la única voz y armaron una campaña en redes #YoTeCreoDG #YoCreoEnDG y publicaron los extractos en español de lo que nadie había contado pero que estaba en la resolución, que nunca existieron pruebas, que de lo que declararon nunca lo presentaron. Si ese día en la marcha iban a haber más personas no lo sabemos, pero que las capitanas y colegas de los equipos que lideré salieran a apoyarme fue lo que me hizo salir de esa pesadilla y estar cada día más fuerte.
Andrea se involucró de manera muy comprometida en generar vínculos políticos con el objetivo de tipificar el delito de falsas denuncias de género. No fue una etapa fácil por más empatía que generábamos yo me sentía abatido. Perdimos un embarazo en este proceso. Ella quiere hacer esto por nuestro hijo, por mí y por todos aquellos afectados por las falsas denuncias de género. Día a día recibe muchos casos y la visibilización de este delito está hoy en medios y redes gracias al compromiso de muchas personas que hoy la siguen y acompañan. Antes de Junio de 2022 las noticias o medios no hablaban de falsas denuncias de género. Fue muy difícil este proceso que vivimos como familia pero también nos dimos cuenta que si no lo vivíamos, nunca estaríamos hablando de este delito que hoy es un flagelo social que afecta a tantas personas.
www.observatoriodefalsasdenuncias.org

D) ¿Te gustaría volver a entrenar a la selección argentina?

R) Un gran amigo del deporte y de los medios, cuando se entero de todo esto, me dijo, “Hace 20 años ya te conozco, siempre luchaste y te preparaste para la selección, lo lograste, conseguiste una copa, ¿querés volver por mas? Un buen entrenador siempre quiere ser el mejor entrenador en su país, todavía tengo eso pendiente. Siempre voy en busca de mis sueños y siempre pido a los demás que sueñen despiertos.” ¿Hay posibilidades de volver a la AFA? No es algo que pueda responder yo.

Special thanks to Diego Guacci, Ana Villacampa, Vito José Arena.

Melissa Nozzi, Napoli Femminile: “Ottimo il primo tempo, anche nella ripresa abbiamo avuto delle occasioni. É mancata un po’ di fortuna”

Credit: Napoli Femminile

Boccone amaro per il Napoli Femminile per via del pareggio di ieri in casa Hellas Verona, match finito con il risultato di 1-1. “Purtroppo capita che quando non si chiudono le partite poi arriva la classica beffa”, ha commentato ieri Melissa Nozzi, difensore azzurro, nel post partita, “Abbiamo giocato un grande primo tempo ed anche nella ripresa abbiamo avuto diverse occasioni, è mancata anche un pizzico di fortuna. Siamo seconde da sole a cinque punti dalla Lazio e vogliamo arrivare nelle migliori condizioni allo scontro diretto del 18 dicembre, ragion per cui dovremo fare il massimo nelle prossime due gare”.
Non poteva infine mancare un pensiero per la catastrofe che ha colpito nelle scorse ore l’Isola di Ischia: “Siamo addolorate per quanto accaduto, speravamo di vincere anche per dedicare il successo al popolo ischitano che saprà presto rialzarsi da questa tragedia.”.
Il prossimo appuntamento per il Napoli sarà contro al Genoa Women il 4 di dicembre alle ore 14.30 presso lo Stadio Piccolo di Cercola.

Sampdoria-Sassuolo: il volume di gioco 32′ 39″ delle nero verdi contro il 25′ 55″ delle blucerchiate portano i 3 punti al Sassuolo

Credit Photo: US Sassuolo Calcio

La 10° giornata, la prima di ritorno, ha visto il Sassuolo avere la meglio a Bogliasco sulle blu cerchiate per 2 a 0. Le reti di Goldoni al 12’ e di Monterubbiano al 55’ segnano i tre punti per le nero verdi con un indice di valutazione di squadra molto bilanciato: 43 per le padrone di casa della Sampdoria contro il 57 del vincente Sassuolo.

Dai dati generali della Panini Digital emerge che la gara è stata molto in equilibrio, o meglio solo di poco superiore alle ospiti, ma sono le reti che hanno ovviamente fatto la differenza sia di risultato che di vittoria per il Sassuolo. Il Volume di gioco pari a 32’ 39” delle nero verdi supera il 25’ 55” delle blu cerchiate con una percentuale di possesso palla pari al 55% (Sassuolo) ed 45% (Sampdoria).

In fase offensiva le padrone di casa sono state persino più decise ed incisive con 88% contro il 85,4 % delle ospiti, ma non è stato sufficiente alle ragazze di Antonio Cincotta per portare a casa il match.

La copertura territoriale del Sassuolo con moltissime palle recuperate hanno dato modo a piovani di dettare le linee di flusso con Pleidrup (la migliore per passaggi riusciti oltre l’83% con 62 tocchi della sfera) di cui 19 con Lauria e 9 con Filangeri e Mella hanno evidenziato un gioco costante sulla fascia sinistra generando molti retro passaggi al portiere.

Le padrone di casa hanno avuto una apertura di gioco più fluido: con Olivero a dettare le linee (41 tocchi per lei con il 56% dei passaggi riusciti) ma sui diversi fronti destra-sinistra con Yoreli Rincon e Fallico. La sfera poi, transitata più volte nei piedi di Pettenuzzo, ha proseguito nelle linee centrali di centro campo con De Rita e Re per poi essere lanciata sul fronte opposto per le ripartenze.

A mancare per la Sampdoria, oltre alla fortuna, la precisione sui tiri a rete:  Ricon con i suoi 4 tiri è stata tra le più produttive delle sue compagne (ma poco precisa), i 2 a testa per Fallico e Giordano non hanno contributo allo score finale. Mentre il Sassuolo nonostante molto meno: 3 per Monterubbiano e 2 di Goldoni hanno messo a segno due reti proprio con queste due calciatrici.

Infine per le ragazze di Cincotta è mancata quella pericolosità dettata dalle iniziative personali che avrebbero certamente portato la gara in altra direzione. I 6 dribbling avversari e le accelerazioni del Sassuolo hanno fatto la differenza, anche se sia le palle giocate in area e le % di attacco alla porta possono riassumersi in modo presso che di parità.

Cittadella Women sconfitto in casa della Lazio per 3-0

Photo Credit: Pagina Facebook Cittadella Women

Nulla da fare per il Cittadella Women che, nella nona giornata di Serie B, ha dovuto cedere il passo alla capolista Lazio col punteggio di 3-0.

La gara si sblocca dopo sette minuti di gioco, quando Elena Prioetti, servita da Visentin, porta in vantaggio le biancocelesti che poi raddoppiano sei minuti più tardi, grazie al rigore trasformato dall’attaccante Despoina Chatzinikolaou. La Dea Bendata poi volta le spalle alle granata, perché al 56′ un’autorete sfortunata di Camilla Pavana permette alle laziali di chiudere i giochi e di prendersi il bottino pieno.

Ora, con questa sconfitta, la squadra allenata da Salvatore Colantuono viene agganciata al terzo posto da Ternana, Cesena e Chievo Verona Women FM. Domenica il Cittadella ospiterà il Brescia Calcio Femminile che, nel turno appena trascorso, ha perso proprio contro il Chievo, con le biancoblù che sono state battute dalle clivensi per 3-1.

LAZIO: Guidi; Pittaccio, Falloni, Kakampouki, Pezzotti; Castiello, Eriksen, Colombo (70′ Jansen); Proietti (70′ Vecchione); Chatzinikolaou (53′ Fuhlendorff), Visentin (84′ Vecchione). A disp: Natalucci, Khellas, Vivirito, Palombi, Groff, Toniolo. All: Catini.
CITTADELLA WOMEN: Toniolo; Asta (38′ Larocca), Ambrosi, Pavana (64′ Begal), Peruzzo; Masu, Nichele, Benedetti; Pizzolato (64′ Saggion), Ferin (75′ Martinuzzi), Konguli (75′ Zannini). A disp: Nucera, Dhalberg, Nurzia, Kiamou. All: Colantuono.
ARBITRO: Amadei di Terni.
MARCATRICI: 7′ Proietti (LAZ), 13′ Chatzinikolaou (LAZ, rigore), 56′ Pavana (CIT, autorete).

Il Cesena prende tutta la posta in palio nel derby: vittoria contro il San Marino

Una partita per cuori forti: un derby giocato a viso aperto da entrambe le squadre dove alla fine ne è uscito vincitore il Cesena.

Tre punti importanti che consentono al Cesena di rimanere agganciati al trenino di squadre che occupano la terza posizione virtuale dietro a Napoli e Lazio.

La partita si accende sin dai primi minuti con le bianconere che trovano il vantaggio all’8′ con Zanni: lancio di Carlini per la numero 28 che stoppa, vede Olivieri fuori dai pali e con un pallonetto perfetto trova il suo terzo gol in campionato. Nemmeno il tempo di esultare che la squadra di casa rimette in parità il risultato: Marengoni in area fa sedere la difesa e calcia verso la porta, Frigotto para ma sulla respinta ci arriva Montalti che di destro trova la rete. 

Il Cavalluccio non ci sta e continua a proporre gioco mettendo in difficoltà la retroguardia sammarinese: prima il cross di Distefano per Galli che in area anticipa tutte ma perde l’attimo per il tiro; subito dopo la squadra bianconera riconquista palla e colpisce un palo con Ploner. Continua il pressing con Distefano che tenta di sorprendere Olivieri sul primo palo ma la palla finisce fuori.

La spinta cesenate dà i suoi frutti al 18′: lancio perfetto di Pastore che trova Galli tra le linee, la numero 11 controlla la sfera, entra in area e, nonostante la marcatura, riesce con il sinistro a calciare trovando il suo primo gol stagionale.

Intorno alla mezz’ora il San Marino fa abbassare il Cesena e riesce a produrre più azioni pericolose soprattutto dai calci d’angolo come al 31′: il pallone arriva a Zito che la mette dentro, Barbieri colpisce ma Frigotto con un colpo di reni usa il pugno e mette fuori. 

Al 33′ situazione interessante da calcio d’angolo anche per la squadra di Mister Ardito: Zanni serve fuori area Casadei che si coordina e di prima calcia verso la porta sfiorando l’incrocio dei pali.

Nella ripresa le cose non cambiano: entrambe le squadre costruiscono e hanno diverse occasioni per trovare la rete. Le titane sono rientrate in campo con la voglia di agguantare il pareggio e la prima occasione arriva al 52′: secondo angolo di fila, dopo un serie di deviazioni il pallone arriva a Menin che spalle alla porta tenta la rovesciata, ma finisce alto. 

Cesena che gioca in contropiede: al 65′ Distefano serve nello spazio Galli, la quale tenta il colpo sotto che finisce alto. All’83′ il Cavalluccio ha l’occasione per chiudere la partita: contropiede con Distefano che supera in velocità Gallina, la 17 porta il pallone fino in fondo, cross nel mezzo dov’è completamente libera Galli che calcia centrale e Olivieri para in due tempi. Qualche secondo dopo sempre Galli serve sull’esterno Beleffi ma Olivieri anche questa volta si fa trovare pronta.

Nei minuti di recupero le titane hanno l’occasione per agguantare il pareggio: Barbieri da dentro l’area resiste alla marcatura, calcia di destro verso la porta ma il pallone colpisce la rete esterna dando a tutti l’illusione del gol.

Bella partita tra due squadre che negli anni si sono date battaglia con partite vivaci e quasi mai scontate. Ottimo risultato per le bianconere, che tornano alla vittoria dopo il risultato negativo ottenuto contro la Ternana.

Le parole di Mister Ardito:
“Nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni, potevamo chiudere avanti di un paio di gol, però il calcio è questo: quando non la metti dentro devi aspettarti il ritorno dell’avversario, a maggior ragione in un derby che nessuno vuole mai perdere. 

Credo che la squadra oggi abbia fatto bene due volte: prima perché il San Marino veniva da una vittoria per 4 a 0, avevano il morale a mille e giocavano in casa. Noi invece venivamo da una sconfitta pesante, dove abbiamo meritato di perdere perché siamo state ingenue anche se sul finale potevamo agguantare il pareggio su rigore. 

Nella partita di oggi la squadra ha risposto bene: nel primo tempo abbiamo iniziato con il 4-4-2 che ci ha dato ragione, poi nella ripresa siamo tornati al solito 4-3-3 visto anche il loro cambiamento di modulo e la squadra si è adattata bene, ha saputo soffrire quando ce n’era bisogno”. 

Il Mister guarda anche alle prossime sfide: “Domenica un’altra partita difficile e delicata contro un Verona che proprio oggi ha pareggiato con il Napoli. Giocheremo in casa dove forse la squadra non sempre si esprime in maniera limpida, siamo spesso contratte mentre in trasferta abbiamo un ottimo rendimento: se si considerassero solo le partite esterne saremmo in testa alla classifica a pari punti con la Lazio. Dobbiamo quindi continuare a lavorare perché prima della sosta abbiamo due partite su tre in casa e bisognerà fare e dare il massimo”.

 

San Marino: Olivieri; Gallina (96’ Larenza), Zito, Montalti; Ladu, Accornero (46′ Tamburini), Bertolotti (68’ Bolognini), Brambilla; Menin, Marengoni (62′ Micciarelli) Barbieri

A disp: Montanari; Amaduzzi; Petralia

All: Domenichetti

Cesena: Frigotto; Casadei, Pastore, Costa, Carlini; Cuciniello (73’ Beleffi), Ploner, Zanni (73’ Iriguchi); Distefano, Galli (85′ Nano), Porcarelli

A disp: Serafino; Manara; Bradau, Gidoni, Salimbeni; Costi

All: Ardito

Arbitro: Catanzaro Gianluca di Catanzaro

Assistenti: Raschiatore Nicolò di San Benedetto del Tronto e Gasparini Laura di Macerata

Ammonizioni: 46’ Zanni [C], 52’ Cuciniello [C], 59’ Bertolotti [SM]

Reti: 8′ Zanni [C], 9′ Montalti [SM], 18′ Galli [C]

Stella Olivieri, Salernitana: “Pareggio con il Sant’Agata? Qui ci crediamo tutti”

Termina senza reti la sfida del girone C di Serie C tra Acadermy Sant’Agata e Salernitana. In terra siciliana divisione della posta in palio tra le sicule e le granata. Parità nella  sfida del dodicesimo turno che vede le ospiti salire a 4 punti in graduatoria in attesa della sfida dell’ undici dicembre sul campo della  Res Roma.
Nel post gara il capitano della Salernitana Stella Olivieri, tramite i canali del club, ha dichiarato:
Si torna a casa con un punto conquistato e un arancino guadagnato frutto di una promessa mantenuta. Si perchè qui ci crediamo tutti, guidati dal nostro mister Mariano Turco , il team manager Domenico Pecoraro, la nostra dirigenza, la nostra tifoseria che non ci abbandona mai. Avanti tutta”.

Academy Sant’Agata – Salernitana 0 – 0

Academy Sant’Agata: Vitale F., Lazzara (34’ st Graziano), Vitale E. (19’ st Cammarei), Pizzino, Florio, Caravello, Raffaele, Cammarota, Panarello, Cucinotta, Barrile. All. Carmelo A disposizione: D’Ambra, Nuzzo, Ferrigno, Randazzo, Meneghini, Cicirello, Azzolina.

Salernitana: De Santis, Iuliano (8’ st Marino), Apicella, Alfano, Cammardella, Mele, Falivene, Olivieri (16’ st Cicchetti), Longo, Ferrentino, Abate (8’ st Colonnese). All. Turco A disposizione: Giliberti, Genovese, Giurbino, Iuorio, Apadula, Disanti.

Arbitro: Gervasi (sez. Cosenza). (Nigrelli – Pino).

Ammoniti: Cucinotta (A). Cammardella (S). Recupero: 1’ pt – 3’ st

Domenico Panico, Parma Femminile: “Molto soddisfatto della partita. Più le alleno più mi rendo conto del loro potenziale”

Credit: Parma Femminile

La vittoria non è arrivata ma quella di ieri del Parma possiamo definirla comunque un’impresa, impresa che purtroppo le gialloblu hanno solo sfiorato, poiché il risultato contro l’Inter di Rita Guarino non è andato oltre il 2-2. Nella conferenza stampa post partita , il Mister Domenico Panico , ha voluto elogiare le sue ragazze per il lavoro che hanno svolto, non solo nella partita di ieri, ma anche nelle ultime settimane.

Mister, ha un volto più rilassato rispetto all’ultima volta che ci siamo incontrati questo pareggio la soddisfa? “Sì ma io ero soddisfatto anche della partita precedente. Poi il calcio è un è uno sport meraviglioso, sappiamo che può riservare sempre 1000 sorprese… Noi stiamo diventando squadra, sappiamo che questo è un periodo particolare per noi, ci siamo trasformando un po’, stiamo cercando di lavorare su concetti nuovi, abbiamo cambiato un po’ di cose ovviamente. Siamo anche un attimo ristretti con la rosa, questo lo sappiamo benissimo e anche la squadra lo sa e sappiamo che durante la partita delle cose sono difficili da gestire ma io devo fare solo i complimenti alle ragazze che hanno dato tutto. Io in conferenza avevo detto che questa squadra cercherà sempre di onorare la maglia, la città, lo stadio e penso che lo stiamo facendo. Abbiamo incontrato due squadre fortissime che andranno per il campionato e penso ce la siamo giocata anche alla pari.

Abbiamo retto alla grande fino al momento in cui Lei si è dovuto girare e cercare delle forze fresche in panchina: a che punto siamo con il recupero delle ragazze? Sappiamo bene che servono per riuscire a trovare delle forze che ci mantengono il risultato.
“Faccio una premessa: l’attaccante dell’Inter che non giocava da un mese e mezzo, Chawinga che stava ferma tranquilla,  oggi ce la siamo ritrovata contro ed è stata devastante. L’allenatrice dell’Inter è molto brava e capace, aveva lavorato su questa soluzione: non avendo i 90 minuti nelle gambe la ragazza l’ha messa negli ultimi 15 minuti ma ha tutto un altro passo, è una che quando accelera fa male, ha fatto un goal strepitoso e poteva farne un altro. Siamo stati bravi a reggerla nei nostri limiti. Oggi poi c’è stata una notizia importante per noi ovvero Marchao, giocatrice fondamentale, ha tolto il gambaletto di gesso, la strada è ancora lunga però abbiamo visto un po’ di luce. Cox non l’abbiamo voluta rischiare per l’orario per via dell’umidità che ci poteva essere stasera; è una giocatrice che da domani si allenerà a pieno regime con la squadra e per la partita contro il  Sassuolo ce l’abbiamo. Stiamo recuperando anche Maya che con la Juve era entrata negli ultimi due minuti e ha fatto una settimana in più di allenamento, è una giocatrice molto importante oggi ha fatto venti minuti ed è disponibile col Sassuolo. Ma poi ci sono calciatrici come Farrelly, Williams, Bardin che non avevano un minutaggio molto elevato e che ancora adesso non ce l’hanno, fare partite del genere dove la fase difensiva è fondamentale, dove si corre sempre dietro la linea della palla, dove si raddoppia, si triplica, giochiamo con avversarie molto capaci e alla fine poi questo ci rende vulnerabili quindi è un punto d’oro che ci teniamo stretti.”

Rispetto alla gestione precedente lei ha dato spazio e subito fiducia a giocatrici che erano state utilizzate poco non per motivi di infortuni ma proprio erano rimaste in panchina. Si vede già la sua mano su questa squadra.
“C’è sempre stata la piena disponibilità da parte delle ragazze. Io dal primo giorno che sono venuto qui ho potuto constatare la voglia e la determinazione che avevano. Ci siamo ributtati tutti insieme in un progetto nuovo, ho avuto la gioia e la fortuna stamattina di conoscere anche il Presidente che per noi è importante che ci stia vicino. Fondamentale anche fargli capire che le ragazze hanno questa voglia e determinazione per potersi togliere da questa posizione di classifica che non ci rispecchia. Noi sappiamo le nostre qualità, sono sicuro che usciremo fuori da questa situazione anche perché dobbiamo stringere i denti per queste due partite che saranno difficili ma molto importanti per arrivare alla sosta di Natale con molta fiducia e soprattutto con qualche calciatrice più.”

Infine, abbiamo notato che ogni qualvolta il Presidente è stato presente a vedere le partite sono arrivati dei punti!
“Bisogna dirgli di venire più spesso! Però alcune ragazze sono napoletane e superstiziose, quindi non so se ci sarà… Io spero che venga e spero che il trend positivo possa continuare.”

Mister, riguardo all’atteggiamento della squadra: dopo il primo goal è sembrata più sbloccata anche psicologicamente vero?
“Sì sono pienamente d’accordo. Ho dato un giorno di riposo in più proprio perché poi le donne sono molto particolari in questo, ci tengono molto di più, e ci restano molto più male, quindi sanno avuto un giorno di pausa in più e sono venute cariche il giorno dopo .”

Era preoccupato da un possibile contraccolpo psicologico dopo la partita con la Juve? “Ho detto alle ragazze: se vi vedo deluse da quello che avete fatto con la Juve ci rimarrò male perché avete dato tutto quello che potevate. Dare tutto, fino all’ultima goccia di sudore il risultato poi è una conseguenza di molte cose. Ho detto loro di non pensare a quello che è stato fatto nei tre mesi precedenti ma di pensare ad adesso perché il futuro è roseo; questa è una squadra forte, l’ho detto dal primo giorno e più le alleno e più sono consapevole di questo.”

Mister un punto d’oro conquistato sicuramente contro una grande squadra: c’è un po’ di rammarico per quel 2-0 che poteva magari comportare una vittoria?
“Si noi siamo un po’ vulnerabili adesso dal punto di vista caratteriale: ho fatto lo stesso discorso anche dopo che abbiamo preso l’1-1 con la Juve era come se avessimo perso, in quella frazione di secondo le ho viste a terra con le mani nei capelli quando poi anche quello poteva essere un punto importante. Mancavano 30 secondi e stava succedendo la stessa cosa anche oggi se la partita fosse durata un pochettino di più… Lì siamo state brave e lucide in quelle quattro palle inattive dove sono passati due o tre minuti sull’angolo, punizione esterna con Benoit, con Martinovic con Eru che abbiamo tenuto palla, abbiamo fatto passare un po’ di tempo perché loro avevano fresche nuove e noi avevamo zero energie fisiche e mentali quindi è un punto d’oro e non c’è rammarico perché sono convinto che i punti arriveranno.”

Sicuramente il carattere si vede e si vede anche un netto miglioramento dal punto di vista psicologico questo possiamo dirlo nel senso che le giocatrici sembrano in campo molto più convinte.
“Sì, dal primo giorno le ho viste convinte, determinate, vogliose di cambiare. Ho chiesto in queste prime partite soprattutto di avere carattere. Non abbiamo avuto tanto tempo per fare altro, lavoreremo su altri aspetti, dobbiamo tenere un pochettino di più la palla, dobbiamo lavorare un pochettino più di qualità, dobbiamo spingere con gli interni di centrocampo( molte volte spingiamo solo con i tre davanti e siamo molto prevedibili) ma questo lo sappiamo. Ora dobbiamo fare un po’ di necessità virtù anche perché in rosa attualmente abbiamo solo tre punte quindi è pure difficile portarle finite per tutta la partita , devono gestirsi durante tutti i minuti della gara e non è facile anche perché sono vogliose di dare tanto e molte volte vogliono strafare  invece dobbiamo stare tranquilli e lavorare come stiamo facendo.”

La Lazio cade in casa contro il Kick off, finisce 9-6 una partita ricca di goal ed emozioni

Un match ricco di colpi di scena quello tra Lazio e Kick Off, valevole per l’ottava giornata di Serie A Puro Bio. Tante le giocate spettacolari e le reti messe a segno durante la gara, alla fine è il Kick Off a spuntarla al Palacesaroni di Genzano. Grandi prestazioni di Grieco per la Lazio e Stegius per le milanesi, entrambe autrici di quattro goal a testa. Con la vittoria contro le biancocelesti il Kick Off vola al terzo posto in classifica, approfittando del pareggio avvenuto nello scontro diretto tra Pescara e Bitonto, mentre la Lazio rimane ferma a quota dieci dopo la sconfitta contro il Tikitaka e l’ulteriore battuta di arresto subita in questa ottava giornata di campionato. Nel prossimo turno la Lazio sarà attesa in trasferta a Verona, il Kick Off, invece, affronterà in casa lo scontro ai vertici con il Città di Falconara, attualmente seconda della classifica comandata dal Tikitaka Francavilla.

La Gara: Partono forti le milanesi che vanno in vantaggio di due goal nel giro di pochi minuti, le firme sul tabellino sono di Bortolini e Bovo. Risponde la Lazio con il suo miglior talento Alessia Grieco che segna la rete del momentaneo 2-1, accorciando le distanze. La Lazio ci prova e si scopre, ne approfittano le ragazze di mister Russo che mettono a segno altre tre reti con Ghilardi, Stegius e Tardelli, quest’ultima con una rimessa dal fondo infila la Lazio scoperta avendo messo il portiere di movimento. Ma ci pensa sempre Alessia Grieco a tenere in vita la Lazio dopo una ripartenza fulminante e un pallonetto al bacio, mandando le squadre negli spogliatoi sul risultato di 5-2 Kick Off. Riparte la seconda frazione di gioco e le biancocelesti accorciano subito le distanze, prima con un tiro potentissimo di Jessica Marques che batte Tardelli, poi con la solita Grieco. A quel punto si scatena l’assolo di Madeleine Stegius che con una tripletta riporta nettamente avanti la Kick Off, alla festa di goal si aggiunge anche la rete di Ghilardi, doppietta per lei oggi, che fissa il risultato sul 9-4. Quando tutto sembrava finito la Lazio riesce di nuovo a rientrare in partita con Beita e con la potentissima punizione di Grieco che Tardelli può solo guardare sfilare in rete. Ma ormai è troppo tardi per provare a recuperare e il match termina 9-6 in favore della Kick Off.

LAZIO-KICK OFF 6-9 (2-5 p.t.)
LAZIO: Mascia, Siclari, Beita, Marques, Pinheiro, Pantano, Di Marco, Marchese, D’Angelo, Grieco, Umbro, Farinelli. All. Chilelli

KICK OFF: Tardelli, Bortolini, Stegius, Da Costa, Maite, Ghilardi, Spadano, Di Lonardo, Negri, Violi, Bovo, Brugnoni. All. Russo

MARCATRICI: p.t. 1’27” Bortolini (K), 3’15” Grieco (L), 3’37” Bovo (K), 6’42” Ghilardi (K), 11’55” Stegius (K), 13’23” Tardelli (K), 16’47” Grieco (L), s.t. 0’29” Marques (L), 2’15” Stegius (K), 4’21” Stegius (K), 12’34” Ghilardi (K), 14’03” Stegius (K), 15’20” Beita (L), 15’40” Grieco (L)

AMMONITE: Spadano (K), Marques (L), Siclari (L)

ARBITRI: Pasquale Crocifoglio (Napoli), Bartolomeo Burletti (Palermo), Marco Moro (Latina) CRONO: Fabio Maria Malandra (Avezzano)

 

L’Olympique Lione supera 3 a 2 il Paris Football Club, e resta in testa, bene anche il Paris Saint Germain

Credit Photo: Olimpyque Lione

L’Olympique Lyonnais resta saldamente al comando dopo l’ottima prova di carattere delle sue ragazze nel superare l’ostico Paris Football Club per 3 a 2. Gara molto bella e spettacolare con il vantaggio al 17’ di Wendie Renard, al quale risponde due minuti dopo Mathilde Bourdieu. Allo scadere del primo tempo padrone di casa in vantaggio grazie ancora a Bourdieu (doppietta). La ripresa vede l’ OL pressare e grazie al suo capitano trovare il 2 a 2 (doppietta anche per Renard) ma al 80’ è la prodezza di Delphine Cascarino a siglare il 3 a 2 ed a portare a casa tre preziosi punti. OL che con 25 punti resta in vetta, con più 2 sul Paris Saint Germain, ed ha più 7 proprio dai cugini Parigini del Paris Footbal Club.

Paris Saint Germain che gestisce l’ En Avant de Guingamp: 1 a 0 con la sola rete di kadiditou Diani alla mezz’ora. Una gara che ha visto 15 tiri delle padrone di casa, contro i soli 5 degli ospiti, con una gestione della palla oltre il 71% del volume di gioco.

Il Montpellier riesce finalmente a creare i tre punti, dopo due pareggi di fila, e lo esegue ai danni del Rodez (che perde anch’esso dopo due gare chiuse in parità). Un 2 ad 1 che lascia la firma di Faustine Robert in apertura, seguita da Celeste Boureille. Il gol della bandiera per le ospiti lo sigla Sofia Guellati dagli undici metri.

Avvincente gara tra il Athletic Club che supera per 5 a 0 il Cote d’ Or. La tripletta di Beth Brands Araujo e la rete di Nora Coton-Pelagie, anticipata dall’auto gol iniziale di Lisa Lichtfius al 13’ hanno abissato le ospiti segnando la loro seconda sconfitta di fila.

La decisiva sfida di centro classifica tra il Fleury 91 ed lo Stade de Reims termina con il risultato di 1 a 0 per le padrone di casa che portano a casa il loro terzo risultato utile consecutivo e si portano a 13 punti, al 5° posto di classifica. Male per il Reims che restano a quota 11 con risultati altalenanti in un campionato molto stazionario nelle parti basse di classifica.

Chiude la giornata la sfida tra il Jeunesse Soyaux-Charente ed il Bordeaux che passa per 0 ad 1. La rete di Maelle Garbino al 51’ e frutto del buon gioco delle ragazze del Bordeaux che hanno fruttato bene l’occasione vincente dopo un match giocato alla pari per oltre cinquanta minuti. I 322 passaggi delle ospiti, contro i 271 delle locali, evidenzia il buon ritmo di gioco per una gara ad altissimo livello tra due società molto equivalenti. Da sottolineare, però, che il Jeunesse Soyaux-Charente con questa ulteriore sconfitta, dopo il buon pari della scorsa settimana, resta a quota 5 punti nelle zone basse di classifica segnando un periodo poco roseo per il gruppo.

Roma, successo in Coppa Italia con l’Arezzo: tris per le capitoline

Non si ferma nemmeno in Coppa Italia la scia positiva della Roma che vince per 0-2 sul campo dell’Arezzo. Le giallorosse si fanno vedere nei primi minuti con Haug e Glionna che però non trovano il varco giusto. Al 10′ tentativo di Minami che di testa non inquadra la porta mentre al 18′ Landstrom, sempre di testa, manda alto sopra la traversa. La sfida si sblocca al 22′ quando Landstrom, su assist di Glionna, con un pallonetto mette la palla alle spalle di Nardi, estremo difensore delle toscane. Alla mezzora le capitoline ci riprovano con Haug che spara però alto da buona posizione. Dopo 5 minuti Glionna viene atterrata in area e si procura un rigore trasformato da Ciccotti per il 2-0 che porta le squadre negli spogliatoi.
Nella ripresa Roma pericolosa al 2′ con Landstrom che chiama Nardi al riflesso provvidenziale che salva le toscane mentre sul fronte opposto Lulli viene anticipata di un soffio da Ohrstrom. Le giallorosse ci riprovano al quarto d’ora con Glionna che è però imprecisa come succede a Lazaro poco prima della mezzora. La girandola dei cambi vede una seconda frazione più spezzettata. Nel finale tentativo della squadra di Spugna con  Kajzba ed in pieno recupero la terza rete con Haug, dopo una bella azione di Lazaro.

 

DA NON PERDERE...