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Paola Micallef, Sansovino Women: “Essere capitano comporta emozioni e responsabilità: metto la mia esperienza al servizio delle compagne”

Credit: Sansovino Women

Un inizio che nulla aveva a che fare con il calcio. Paola ha provato molti sport diversi, sport che in quegli anni erano considerati “più femminili”. Ma lei il calcio lo ha sempre amato, nonostante tutto e tutti, niente e nessuno è riuscito a fermare la sua più grande passione.
E il tempo le ha dato ragione: stiamo parlando del capitano della Sansovino Women Paola Micallef che se avesse dato peso a quegli pregiudizi insensati e alle difficoltà che ha incontrato non sarebbe mai arrivata ad indossare quella fascia attorno al braccio.
Abbiamo voluto conoscere meglio Paola che si è raccontata in questa nostra intervista.

Innanzitutto come hai iniziato a giocare a calcio?
“Ho iniziato a giocare a calcio molto tardi. Dopo un trascorso iniziato nell’atletica, passando dal nuoto, per arrivare alla pallavolo. Avevo 16 anni quando sono entrata a far parte della squadra di calcio a 11 della scuola e 19 anni nella prima vera e propria squadra di calcio a 11 nella società del Casentino calcio femminile, neonata e formata da me ed altre amiche.”

Hai mai incontrato delle difficoltà in passato? Tuttora ne incontri? Di che tipo?
“La difficoltà è stata proprio quella di iniziare. Ho sempre amato il calcio tanto da praticarlo al campetto vicino a casa con gli amici nel dopo scuola. Chiesi ai miei di provare con i maschietti e li mi fu sbarrata la strada. Non fu un trauma sul momento proprio perché amavo tanto lo sport in generale e ripiegai sulla pallavolo, sport più accettato ai tempi per una donna. L’amore per il calcio però è stato sempre latente e riaffiorato quando potevo scegliere consapevolmente. Adesso le difficoltà non ci sono più.”

In un’intervista di qualche tempo fa hai dichiarato che tu e le tue amiche vi siete create la vostra realtà calcistica: di che cosa si trattava esattamente?
“Come dicevo, io ed un gruppo di amiche con le quali facevamo tornei di calcetto estivi, abbiamo deciso nel 2010 di fondare la prima società calcistica femminile della vallata del Casentino, denominata proprio Casentino Calcio femminile. Completamente autofinanziata e gestita. Dopo il primo anno di serie D come ai tempi si chiamava, siamo arrivate a vincere il campionato l’anno dopo. Adesso la società non esiste più proprio perché molte giocatrici sono cresciute ed hanno lasciato il calcio e non è semplice in una vallata isolata come il Casentino trovare fondi che possano far arrivare ragazze da fuori.”

Arriviamo al presente: come sei arrivata alla Sansovino Women?
“Dal Casentino passo Alla Sangiovannese, società storica del Valdarno, dopo mi sento a casa per tre anni, nonostante un brutto infortunio al ginocchio e quasi 2 anni di covid. Finito il covid avevo bisogno di nuovi stimoli e così approdo alla Sansovino che decide dal 2021 di investire nel progetto calcio femminile.”

Come ti trovi con compagne e allenatrice?
“La società ha basi solide e l’impegno verso il nostro progetto è stato enorme fin da subito. Cosa non da poco per una società del nostro territorio. Il presidente ha creduto fin da subito in noi, affidandoci un’allenatrice che è un fiore all’occhiello nel calcio femminile e uno staff di tutto rispetto. Da parte nostra abbiamo ricambiato con l’impegno e la vittoria del campionato. L’ambiente è molto positivo. Molte delle compagne già le conoscevo e con le altre, nonostante le differenze anagrafiche e territoriali, si è instaurata subito una grande sintonia.”

Quest’anno sei anche il capitano della Sansovino: come ci si sente a ricoprire un ruolo così di responsabilità?
“La fascia di capitano crea sempre molta emozione e un forte senso di responsabilità. Cerco di essere me stessa, mettendo la mia esperienza a servizio delle mie compagne come guida e sostegno.”

State facendo davvero un ottimo campionato: cinque giornate, solo un pareggio il resto schiaccianti vittorie: l’ultima , ricordiamolo, contro al Vigor Calcio Femminile dove avete vinto per 3-0. Ti aspettavi un campionato così finora?
“Il campionato è sicuramente più competitivo. Siamo una squadra giovane ma fatta di elementi che militano nel calcio da molti anni e che sanno trasmettere molto alle ragazze giovani. Sappiamo bene quali siano le nostre potenzialità ma non sottovalutiamo nessun avversario. Ci sono squadre che militano in Eccellenza da molti anni per cui dovremo essere intelligenti nel gestire bene le partite.”

Pochi giorni fa è stato il tuo compleanno (auguri!!), che bilanci calcistici puoi fare sul tuo percorso fin qui?
“Grazie per gli auguri!!! Sono molto felice del percorso calcistico che ho fatto e sto facendo. Molti dei ricordi di vita più belli che ho sono proprio legati a questo sport.”

Inoltre, che bilanci si possono fare a tuo avviso sul calcio femminile italiano in questo momento? Purtroppo esistono ancora molti pregiudizi a riguardo, cosa ti sentiresti di rispondere ad un genitore che non sa se mandare sua figlia ad una scuola calcio proprio perché frenato da questi ultimi?
“Credo che proprio negli ultimi anni, con l’apertura delle grandi società al calcio femminile, la visibilità nei canali Rai, il calcio femminile abbia fatto passi da gigante e continuerà a farli. Soprattutto se vogliamo continuare ad essere competitivi a livello internazionale. Il calcio, come tutti gli sport di gruppo, aiuta molto nella crescita personale come individuo e credo che adesso nessun genitore si opporrebbe. Manca forse ancora qualcosa a livello microscopico e di periferia dove si deve investire di più a livello giovanile.”

Che sogno calcistico hai?
“Il mio sogno calcistico adesso sarebbe quello di portare questa squadra e le mie compagne a livelli più alti.”

Che cosa ami fare fuori dal rettangolo verde?
“Al di fuori del rettangolo verde, dedico il mio poco tempo libero rimasto oltre al lavoro, alla natura, alla famiglia e agli amici.”

Infine una curiosità: che dieta deve seguire una giocatrice? Rinunci a qualcosa?
“Per la dieta non seguiamo in questo momento delle indicazioni precise come atlete ma sarebbe bello, prendendo spunto dalla tua domanda, poter inserire nel nostro staff una figura professionale che ci aiuti nell’alimentazione finalizzata all’attività sportiva.”

La Redazione di Calcio Femminile Italiano ringrazia la società della Sansovino e Paola Micallef per la loro gentile disponibilità.

Audace Verona: successo con il Molfetta, annunciato l’arrivo di mister Alessandro Donisi

Nell’anticipo della settima giornata della Serie A di calcio a 5 l’Audace Verona batte 3-2 il Femminile Molfetta.  Le venete salgono cosi a quota 9 punti all’ottavo posto della graduatoria. Il vantaggio è però delle pugliesi che con Giuliano siglano il momentaneo 1-0.  Il pari veneto arriva poco dopo con Puttow che porta negli spogliatoi. Nella ripresa Pomposelli pesca il vantaggio prima e la personale doppietta poi mentre nel finale le ospiti tornano in partita con Castro. Dopo la partita la società veneta ha comunicato le dimissioni del tecnico Luigi Zanetti.
Il nuovo tecnico sarà Alessandro Donisi che nel2020-21 ha guidato l’Audace proprio nella massima serie. A lui quindi le chiavi della prima squadra, già chiamata domenica a scendere in campo per il campionato con la Lazio.

Tabellino:
Audace Verona 1998 C5 – Femminile Molfetta 3 – 2
MARCATORI: 3′ pt R. Giuliano (F), 9′ pt L. Püttow (A), 8′ st A. Pomposelli (A), 9′ st A. Pomposelli (A), 17′ st E. Castro (F)
AUDACE VERONA 1998 C5: M. Fichera, A. Pomposelli, J. Exana, J. Bisognin, B. De Angelis
A disposizione: E. De Cao (↑), A. De Berti (↑), L. Püttow (↑), A. Valente (↑), F. Rasetti (↑), C. Biasiolo (↑), K. Coppola (↑)
All: Zanetti Luigi

FEMMINILE MOLFETTA: G. Oselame, E. Castro, R. Giuliano, T. Alves Dias Pinto, A. Plevano
A disposizione: Y. Soldano (↑), N. Boukaleb (↑), A. Gomez Gutierrez (↑), A. De Souza (↑), G. De Marco (↑), A. Sabatino (↑), R. Ion (↑)
All: Iessi Diego
AMMONITI: L. Püttow (A), K. Coppola (A), A. Plevano (F)

Sara Amidei, Venezia 1985: “Il pari con il Vicenza è un segnale importante, con il Bologna servirà carattere e concentrazione”

Credit: Venezia Calcio 1985

Nell’ultimo match di campionato, nel girone B di Serie C, il Venezia Calcio 1985 ha pareggiato per 1-1 in casa contro il Vicenza, con Tosatto per le lagunari e Basso per le vicentine a segno. A parlarci a margine dell’ undicesimo turno di campionato in casa Venezia è stata Sara Amidei, difensore classe ’90 ex Padova, che sulla partita ci ha detto: “L’ultima gara ci ha visto capaci di poter e riuscire a dire la nostra anche al cospetto di squadre come il Vicenza appunto, allestite per il salto di categoria. Nel primo tempo abbiamo aggredito alte i loro portatori, e questo ha permesso di giocare corte e rendere più contratte le loro manovre. Nel secondo tempo l’equilibrio creatosi tra i reparti è venuto a scemare a fronte del loro gioco che è fuoriuscito maggiormente. Un pareggio legittimo per quanto visto, senza esclusioni di colpi sia da una parte che dall’altra”.

Sulla stagione, invece, la Amidei afferma: “Come l’anno scorso l’obiettivo rimane una posizione che sia migliore della scorsa, passando prima per una salvezza quanto prima matematica, il tutto a significare che senza troppe rivoluzioni in squadra, si sta da qualche tempo lavorando nel verso giusto, e per un progetto che coinvolge anche atlete provenienti dalle allieve che di settimana in settimana ci danno man forte. Raggiungere il podio potrebbe essere utopia, ecco perché puntiamo ad arrivare a ridosso delle prime 5 posizioni. Il girone è più equilibrato e più vario dello scorso: davanti si naviga a vista e con del gran filo da torcere e nessun risultato è scontato”.

La conclusione della giocatrice delle venete è sul prossimo match: “La prossima saremo ospiti della capolista Bologna: all’occhio dati alla mano balzano sicuramente la migliore difesa, la differenza di punti, e quel qualche innesto arrivato in estate. Sicuramente hanno un’identità in campo, data anche dal lavoro del loro allenatore che conosce bene la realtà femminile oramai. Noi dovremo dimenticarci tutto ciò, metterci carattere e concentrazione, e perché no osare, consapevoli che possiamo far bene, anche a discapito di una classifica avulsa come in questo caso”.

Aurora Modesti, Jesina: “Contro la Triestina è stata una battaglia ma abbiamo dimostrato tutta la nostra voglia di vincere”

Photo Credit: Jesina Calcio Femminile

La Jesina continua a vincere e lo fa sul campo della Triestina con un coraggioso 1 a 2.

Sembra del tutto passato il brutto periodo che ha caratterizzato l’autunno biancorosso, con risultati positivo che faticavano ad arrivare. Dopo lo schiacciante 5 a 0 contro il Rinascita Doccia, la Jesina arriva sul campo di Monfalcone: dopo neanche un minuto è già sotto di un gol segnato da Paoletti. Strada in salita ma le marchigiane ci credono e finiscono la prima frazione di gioco in pareggio, con rete di Botti. È Zambonelli nella ripresa a siglare il sorpasso e a chiudere la partita, nonostante una Triestina combattiva e sempre volta all’attacco.

Aurora Modesti, difensore centrale classe 2001, descrive così ai microfoni di Calcio Femminile Italiano la sfida affrontata:
È stata una battaglia fino all’ultimo minuto: abbiamo preso gol dopo 30 secondi dal fischio di inizio ma siamo state veramente brave a non abbatterci e a iniziare una nuova partita. Abbiamo segnato con Botti e siamo state brave perché siamo riuscite andare negli spogliatoi con un pareggio.

Cosa vi ha detto il Mister durante l’intervallo?
Il Mister nello spogliatoio ci ha chiesto la voglia di vincere. Per questo siamo scese in campo veramente aggressive, con la voglia di portare a casa i tre punti e di dimostrare a tutti costi che li volevamo, perché ci servivano sia per la classifica sia per il morale.

Vittoria che fa sicuramente bene alla squadra e darà fiducia per i prossimi impegni: in primis il Portogruaro in casa.
Sì, anche se questa settimana non sarà sicuramente facile perché conosciamo il Portogruaro: è una squadra che non molla mai fino all’ultimo secondo, è molto fisica, quindi cercheremo di allenarci al meglio questa settimana per poter giocare domenica una partita degna del nome della Jesina.

Le parole di Giorgia Cavallo, Brigitta Aghem e Simona Godio nel dopo partita di Torino Women – Pro Vercelli

Photo Credit: Edoardo Covone

Per la torinista Giorgia Cavallo, l’essere riuscita a sbloccare il risultato è stata “una gioia enorme, soprattutto perché avevamo già superato la metà della ripresa e non ci restava più molto tempo a disposizione”. Oltretutto, per la punta granata, è una soddisfazione ancora maggiore l’aver segnato di testa, un gesto per lei non troppo congeniale…
La realizzatrice, non si nasconde però che la squadra oggi è mancata un poco nello sviluppo del proprio gioco: “abbiamo sfruttato meno le fasce laterali ed abbiamo faticato a creare spazi. Non è un caso che, nel momento in cui siamo riusciti ad esprimerci meglio con le ali, siamo arrivate al gol”.
Alla fine del girone d’andata, è però d’obbligo un primo bilancio stagionale: “E’ un bilancio abbastanza positivo, anche se abbiamo perso qualche punto abbordabile, soprattutto nella trasferta di Alessandria” sostiene la Cavallo “ma ci sentiamo ancora in grado di giocarci tutte le nostre carte, per raggiungere la promozione”.
Anche Brigitta Aghem, l’altra marcatrice della Torino Women, ci tiene a sottolineare come la squadra, oggi, non si sia espressa al meglio: “Siamo mancate un poco nello sfruttare le fasce e ci abbiamo messo un po’ troppo a sbloccare il risultato” è il suo pensiero “anche se abbiamo giocato una discreta gara, senza correre eccessivi rischi”.
Ben diverso il discorso sulla sua marcatura nata “da uno scambio di posizione con l’ala sinistra, in modo che potesse rifiatare un poco” che, come sottolinea lei stessa “è una cosa che a volte facciamo”. Poi prosegue: “Sul traversone da destra mi è arrivata la palla mentre non ero marcata, ho provato il diagonale e mi è andata bene”. Di certo, l’umiltà non le manca…
Anche a lei chiediamo un bilancio sulla prima parte della stagione e la risposta è analoga a quella della sua compagna di squadra e di… realizzazione. “Il bilancio lo ritengo buono, anche se non ottimo” sostiene “anche se abbiamo perso qualche punto di troppo, in gare che potevano essere alla nostra portata”. La speranza, per il girone di ritorno, è quello di “ottenere risultati ancora migliori, soprattutto partendo dal fatto che nell’anno nuovo potremo recuperare alcuni elementi che sinora non hanno ancora potuto giocare”.

Per concludere, un punto di vista anche da parte delle sconfitte. Simona Godio, portiere della Academy Pro Vercelli, è stata senza dubbio la migliore in campo, con molti interventi decisivi compiuti con estrema efficacia.
“Oggi avevamo alcune defezioni in attacco e non siamo riuscite ad esprimerci al nostro meglio nella metà campo offensiva” è il suo pensiero “Però ritengo che abbiamo giocato bene dietro, con ordine, ed in campo non ho visto una gran differenza fra le due squadre”.
La numero uno sostiene ancora che “loro forse hanno avuto più grinta e più pressing, ma avremmo anche potuto meritare il pari, perché le reti sono arrivate nel finale di partita, quando eravamo un po’ stanche” e questo, sicuramente, crea rammarico fra le fila vercellesi.
Sulla tattica applicata sul terreno di gioco, la Godio non nasconde la prudenza con cui le ospiti hanno affrontato il match: “Abbiamo provato a difenderci ed a cercare la rete come potevamo, con qualche lancio lungo o qualche calcio piazzato. Ma purtroppo non ci siamo riuscite…”
Anche per la Pro Vercelli, al termine del girone d’andata, è tempo di bilanci, pur se provvisori: “Nel corso dell’andata ritengo che abbiamo fatto il nostro, vincendo contro chi si poteva vincere e reggendo bene contro chi ci era superiore, come oggi” è il concetto espresso dalla numero uno, che poi prosegue “Per il ritorno il nostro obiettivo è di continuare su questa strada e, magari, provare a puntare ai play off, per centrare i quali siamo perfettamente in corsa”. Un obiettivo per il quale occorre poter puntare anche su di un portiere affidabile: di certo, da questo punto di vista, la Academy Pro Vercelli può sentirsi assolutamente a posto!

Le nostre pagelle del big match tra la Juventus e l’Arsenal: Peyraud-Magnin la migliore in campo

Credit Photo: Paolo Pizzini

IL TABELLINO di Juventus Women Arsenal 1-1

Reti: 51′ Beerensteyn(J), 61′ Miedema (A)
Ammonite: 48′ Pedersen, 63′ Blackstenius, 84′ Beerensteyn
JUVENTUS WOMEN (4-3-3): Peyraud-Magnin; Lenzini, Rosucci, Salvai, Boattin; Caruso (82′ Bonfantini), Pedersen, Grosso; Bonansea (82′ Cantore), Girelli, Beerensteyn (90+5′ Duljan). All. J. Montemurro. A disposizione: Aprile, Forcinella, Gama, Cernoia, Lundorf, Zamanian, Arcangeli, Schatzer, Sembrant.
ARSENAL (4-23-1): Zinsberger; Wienroither (79′ Maritz), Wubben-Moy, Catley, McCabe; Maanum, Walti; Nobbs (65′ Beattie), Miedema, Foord; Miedema. All. J. Eidevall. A disposizione: Marckese, Williams, Iwabuchi, Agyemang, Reid.
Arbitro: Demetrescu

LE PAGELLE

JUVENTUS WOMEN (4-3-3):

Peyraud-Magnin 7.5 Grazie alle sue prodezze: almeno “tre” nel primo tempo, la gara ha preso la giusta piega, nella ripresa è stata attenta e determinata salvando in più occasioni, la migliore.

Lenzini 6 Buone le chiusure e le marcature a uomo che hanno obbligato le inglesi a passaggi lunghi a volte poco precisi.

Rosucci 7 Giocatrice jolly che trova grinta e carattere in ogni posizione che il suo mister la schiera in campo, tempi di chiusura sempre perfetti e tanto carattere.

Salvai 6 Buon rientro in rosa, come sempre trova i suoi spazi, e coordina il gruppo al meglio.

Boattin 6.5 Salva una rete, nella ripresa che poteva fare la differenza, senza ombra di dubbio la più rappresentativa del gruppo che evidenzia la forza e la grande crescita in Champions della squadra.

Caruso 6 Gara di sacrificio, giocata ad alto livello, nessuna sbavatura
(82′ Bonfantini) SV

Pedersen 6 Grinta, carattere e anche un po’ di giusto nervosismo per dettare le linee difensive e bloccare al centro campo le ripartenze delle avversarie.

Grosso 6.5  Non si risparmia corsa e fiato fino al termine, un cavallo da corsa di grande determinazione e tecnica, porta le giuste linee nella ripresa.

Bonansea  6 Primo tempo a difendere e a giocare forse troppo chiusa ma a servizio del gruppo, nel secondo tempo le sue fughe sulla fascia alzano il baricentro e prende i tempi giusti alle avversarie.
(82′ Cantore) SV

Girelli 6.5 Brava a servire l’assist per Lineth per la rete del vantaggio, il resto della gara dopo il pareggio ospite, è frutto della sua esperienza.

Beerensteyn 7 Primo tempo bloccata tra le line dell’ Arsenal, nel secondo tempo trova la fuga in solitaria fino a ritagliarsi la gioia della rete che vale un punto.
(90+5′ Duljan) SV

All. Joe. Montemurro 6.5 Poteva anche vincerla la gara, forse un po’ più di attenzione su Vivianne eseguiva il colpaccio, ma anche in questa gara ha caricato, e tatticamente allenato, le sue ragazze ad avere il giusto carattere.

Orvieto F.C., parla Mister Pettinelli: “Giocheremo ogni partita come se fosse una finale”

Credit: Orvieto

Domenica scorsa, l’Orvieto F.C. ha perso in trasferta contro il Villorba per 0 a 1. La squadra umbra, dopo la promozione conquistata con grande successo lo scorso anno, resta all’ultimo posto in classifica (Serie C, girone B) nonostante i netti miglioramenti avuti in queste settimane. Abbiamo raggiunto Mister Riccardo Pettinelli, che ringraziamo per la disponibilità, per delle dichiarazioni inedite.

Riguardo l’ultima gara, il Mister ha commentato così: “E’ stata una partita molto combattuta. Sapevamo di andare ad affrontare una squadra che, sia a livello fisico che a potenziale, galleggia nella metà della classifica e quindi di dover gareggiare nelle migliori condizioni possibili. Nei primi venti minuti non siamo riusciti a fare tutto quello che nella settimana abbiamo provato ma con il passare dei minuti abbiamo preso sempre più campo fino ad arrivare al secondo tempo in cui si è vista un’altra partita. Proprio nel secondo tempo c’è stato un ritmo molto più alto anche da parte nostra anche se sullo 0 a 0 abbiamo buttato malamente due occasioni. Diamo il merito al Villorba che ha interpretato bene la partita creando varie occasioni e soprattutto cercando la vittoria per tutti i novanta minuti.”

In merito al livello del girone B, il tecnico ha detto: “Credo che sia, tra tutti e tre i gironi, il più ostico ed il più duro poiché ci sono almeno sei squadre ben attrezzate in grado di vincere il campionato. Discorso a parte va fatto per le Meran Women perché sono la rivelazione assoluta di questo campionato. Giocano veramente un bel calcio ed il merito va anche al Mister che le allena.”

Relativamente agli obiettivi da perseguire ed alla prossima partita contro la Sambenedettese, Pettinelli ha dichiarato: “Da neopromossi, il nostro obiettivo resta quello della salvezza. Fino a che la matematica non dirà altro, noi continueremo a lottare. I risultati stentano ad arrivare complice anche un calendario molto duro. Comunque sia, giocheremo ogni partita come se fosse una finale e questa domenica dovremmo dare delle risposte anche perché abbiamo uno scontro diretto contro la penultima e una vittoria ci permetterebbe, almeno a livello psicologico, di respirare e di avere la mente più libera.”

Infine, il Mister ha parlato delle calciatrici dell’Orvieto: “I miglioramenti delle ragazze stanno iniziando ad esserci e sia io che la società crediamo fortemente nel loro potenziale.”

Il Crema 1908 fa il colpaccio: espugnato, di misura, il campo del Lecco

Photo Credit: Crema 1908

Il Crema 1908 trova la sua quarta vittoria consecutiva nel campionato lombardo di Eccellenza, con le cremine che, nell’undicesima giornata, vincono in casa del Lecco per 1-0, al termine di una gara bella e tirata fino alla fine.

Passano otto minuti e Massussi compie una grande percussione, ma la difesa bluceleste recupera. Passa la mezz’ora e le cremine sbloccano la partita: su punizione di Massussi, la palla arriva a Jenny Dossi che, sul secondo palo, colpisce di testa e porta in vantaggio il Crema.

La ripresa si apre con un’altra azione al 48′ di Massussi, che salta tre avversarie e di sinistro sfiora la traversa. Due minuti dopo si fa vedere il Lecco con una punizione di Bonini, ma Ceriani controlla. Nemmeno passa un giro di lancette e Massussi recupera un pallone sulla trequarti e calcia, ma termina fuori. Al 56′ il Lecco avrebbe la possibilità di pareggiare, ma il rigore battuto da Galbusera è parata da Ceriani che la devia in angolo. La sfortuna si abbatte ancora su Galbusera, dato che al 58′ batte una punizione che si stampa sulla traversa. Al 61′ ci prova la nerobianca Belli che, dal limite, sfiora il palo. Sarà l’ultima vera occasione della partita, con le cremine che si portano a casa il bottino pieno.

Grazie a questo successo le ragazze di Elena Calderola salgono al sesto posto con ventuno punti. Nel prossimo turno il Crema ospiterà il Città Di Varese che, domenica, ha sconfitto il Città Di Brugherio per 3-2.

Giada Greggi dopo Roma – Wolfsburg: “Il nostro motto è non mollare”

Credit Photo: Marco Montrone

La centrocampista della Roma Giada Greggi. nelle scorse ore, ha parlato al termine della gara di Champions del Francioni di Latina contro il Wolfsburg, finita in pareggio, elogiando il carattere dimostrato dalla squadra capitolina. Ecco le sue parole rilasciate dalla stessa giocatrice al club giallorosso.

Una grande partita, una grande Roma.
Sì, una grandissima partita, l’abbiamo interpretata nel modo giusto, giocando a testa alta, con determinazione. Così bisogna fare con queste squadre, così si migliora. Abbiamo dimostrato quello che siamo“.

Non avete mollato mai, per tutto il match.

Il nostro motto è quello di non mollare. Nel secondo tempo, nonostante la stanchezza e le partite ravvicinate, siamo riuscite a mantenere il nostro ritmo e non mollare”.

Cosa vi portate dietro da questa serata?

Personalità, consapevolezza di noi stesse. Esperienza, soprattutto, fondamentale per andare avanti. E per affrontare al meglio le prossime partite”

 

Joe Montemurro dopo l’1 a 1 contro l’Arsenal: “Abbiamo pareggiato contro una squadra grandissima!”

Credit Photo: Paolo Pizzini

La Juventus chiude in parità il primo confronto con l’Arsenal, allo Stadium di Torino, e Joe Montemurro al termine del match, dichiara:Primo tempo abbiamo sofferto, nei primi venti minuti, loro hanno avuto due opportunità importanti, poi anche noi non abbiamo sfruttato le nostre sul finale. Nel secondo tempo siamo stati più compatti e del secondo tempo sono molto più soddisfatto. L’anno scorso contro una squadra come l’Arsenal avremmo celebrato questo pareggio, quest’anno no: oggi sappiamo che la Juventus Women può giocarsela”.

Adesso anche se è molto dura la qualificazione, resta ancora tutto possibile, occorre concentrazione e buon gioco: “  Non è un’illusione dopo cinque o sei partite con le big. questa squadra cresce di partita in partita. Abbiamo pareggiato contro una grandissima squadra, c’è un po’ di amarezza perché avremmo potuto vincere, ma questa è la nostra crescita”.

Sullo 0 a 0 del primo tempo, la Juve è entrata nella ripresa con più voglia di pungere le avversarie, come ci conferma il tecnico bianconero: “ Abbiamo cambiato un po’ di distanze e anche sugli spazi. Abbiamo avuto più coraggio tra le linee. E quindi si è visto che Caruso riceveva il pallone in posti e nei momenti giusti, poi abbiamo trovato il coraggio per giocare”.

Stavo cercando di fare questo tipo di gioco anche l’anno scorso. Di avere una centrocampista che fa il difensore, come Rosucci, per la costruzione e per fare superiorità numerica. Per noi è importante giocare così alti e lei ha la maturità di farlo”.

La Juventus attualmente è seconda, appunto dopo l’ Arsenal capo gruppo a 7 punti, e le bianconere staccano il Lione (di un solo punto).Siamo secondi nel gruppo. Ci stiamo avvicinando ai quarti ma dobbiamo prendere partita per partita. Stiamo continuando a crescere in questa competizione e giochiamo contro giocatrici di alto livello, conclude Joe, adesso dobbiamo essere strategici e continuare a crescere di settimana in settimana e di partita in partita”.

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