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Il Chievo Women prende Martina Scuratti: “È l’ambiente giusto per poter crescere e imparare tanto”

Photo Credit: Pagina Facebook Chievo Verona Women FM

Ulteriore rinforzi per il Chievo Verona Women FM che vuole migliorare il terzo posto conquistato lo scorso anno in Serie B: la società gialloblù ha preso, a titolo definitivo la centrocampista Martina Scuratti.

Nata nel 2002, Martina ha fatto la trafila nelle giovanili dell’Inter, vincendo anche un scudetto Primavera, e poi alla Pro Sesto, dove ha conquistato nel 2020/21 il Girone A di Serie C, e ha partecipato, con le sestesi, allo scoro campionato cadetto. Martina, inoltre, è stata testimonial di “Rigore contro gli stereotipi” campagna della UEFA che ha come obiettivo superare il “gender gap”.

Sicuramente quello che mi ha convinto è stata la possibilità di poter giocare in un club di questo calibro e con una storia importante – il commento di Scuratti che ha rilasciato sui canali ufficiali del club clivense – il Chievo ha un progetto serio, mi ha colpito da subito la professionalità delle persone, credo che sia l’ambiente giusto per poter crescere e imparare tanto. Rigore contro gli stereotipi è stata un’esperienza unica, soprattutto perché mi ha permesso di contribuire alla diffusione di un messaggio molto importante e allo sviluppo del nostro movimento. Il mio obiettivo personale è quello di migliorare ogni giorno di più impegnandomi sempre al massimo al fine di aiutare la squadra. L’obiettivo di squadra sarà quello sicuramente di disputare un campionato da protagoniste“.

Marta Mascarello: arriva dalla Fiorentina l’ultimo innesto del Milan

Credit Photo: Ac Milan
Corre con un annuncio al giorno la campagna acquisti dell’ambizioso Milan guidato da Maurizio Ganz.
La società rossonera, in vista della prossima stagione, ha reso noto, infatti, nelle ore scorse l’approdo dalla Fiorentina della centrocampista Marta Mascarello.
La calciatrice piemontese classe ’98. ex Tavagnacco e che ha già esordito in Nazionale, arriva in prestito per un anno dalle viola e ha firmato un contratto annuale club rossonero.
Questo il suo messaggio social dopo l’ufficialità:
“Pronta, curiosa e orgogliosa! Iniziamo questo percorso insieme
In precedenza il Milan aveva reso noto gli arrivi di Małgorzata Mesjasz, Valery Vigilucci, Silvia Rubio Avilia, Angelica Soffia, Kosovare Asllani, Kamila e Michaela Dubcová.

La nigeriana Asisat Oshoala vince per la quinta volta il Pallone d’Oro Africano

Asisat Oshoala, attaccante nigeriana del Barcellona, che con la squadra catalana ha vinto tutto nella stagione 2020-21, trionfa per la quinta volta come miglior calciatrice del Continente Africano. In questo modo supera delle leggende come Samuel Eto’o, Yaya Touré e Perpetua Nkwocha che lo ha vinto per quattro volte nel 2004, 2005, 2010 e 2011.
Asisat, classe 1994, aveva già vinto il premio nel 2014, 2016, 2017 e 2019. In questa stagione ha segnato 20 reti nella Primera Iberdrola nonostante i tanti infortuni e si è laureata capocannoniere assieme alla brasiliana Geyse Ferreira. Anche con la Nazionale gli infortuni non l’hanno abbandonata ed è dovuta salire al palco con un tutore alla gamba destra dichiarando: “Non so da dove iniziare. E’ una notte fantastica per me sia dal punto di vista individuale che per l’Africa. Ora ne ho cinque. CINQUE! Voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato ad arrivare fin qui”.
Asisat ha una storia incredibile: dalla Nigeria ha giocato nel Liverpool, nell’Arsenal prima di trasferirsi in Cina nel Dalian Quanjian nella stagione 2017-18 dove giocherà due campionati. Ma il richiamo dell’Europa porta Asisat a tornare a Barcellona nel 2019 dove vincerà 3 campionati, 3 Coppe della Regina, 2 Supercoppe di Spagna e una Women’s Champions League. E a 28 anni ha ancora tanto da dire se gli infortuni le permettono di esprimersi come potrebbe.

Women’s EURO 2022: conosciamo le semifinaliste

Photo Credit: Andrea Amato

Ecco un breve profilo delle squadre ancora in corso per sollevare il trofeo di UEFA Women’s EURO 2022, compreso i precedenti nel torneo.

Fase a eliminazione diretta

QUARTI DI FINALE
Mercoledì 20 luglio
Inghilterra – Spagna 2-1 (dts, Brighton & Hove)
Giovedì 21 luglio

Germania – Austria 2-0 (Brentford)
Venerdì 22 luglio

Svezia – Belgio 1-0 (Wigan & Leigh)
Sabato 23 luglio

Francia – Paesi Bassi 1-0 (dts, Rotherham)

SEMIFINALI
Giovedì 26 luglio
SF1: Inghilterra – Svezia (21:00, Sheffield)
Mercoledì 27 luglio

SF2: Germania – Francia (21:00, Milton Keynes)

FINALE
Domenica 31 luglio
Inghilterra/Svezia – Germania/Francia (18:00, Wembley)

Orari CET (l’Inghilterra è un’ora indietro)

INGHILTERRA (nazione ospitante)
Miglior piazzamento Women’s EURO: vice campione (1984, 2009)
Women’s EURO 2017: semifinale
Precedenti in semifinale di Women’s EURO
08/04/1984: Inghilterra – Danimarca 2-1 (Crewe) & 28/04/1984: Danimarca – Inghilterra 0-1 (Hjørring, tot.: V3-1)
11/06/1987: Svezia – Inghilterra 3-2 (dts, Moss)
11/12/1994: Inghilterra – Germania 1-4 (Watford) & 23/02/1995: Germania – Inghilterra 2-1 (Bochum, tot.: S2-6)
06/09/2009: Inghilterra – Paesi Bassi 2-1 (dts, Tampere)
06/08/2017: Paesi Bassi – Inghilterra 3-0 (Enschede)
Vincitrice Gruppo A
Inghilterra – Austria 1-0 (Old Trafford) – Mead 16′
Inghilterra – Norvegia 8-0 (Brighton & Hove) – Stanway 12’rig., Hemp 15′, White 29′ 41′, Mead 34′ 38′ 81′, Russo 66′
15/07: Irlanda del Nord – Inghilterra 0-5 (Southampton) – Kirby 41′, Mead 45′, Russo 48′ 53′, Burrow 76′ aut.
Quarti di finale
Inghilterra – Spagna 2-1 (dts, Brighton & Hove) – Toone 84′, Stanway 96′
La stella: Beth Mead

GERMANIA
Miglior piazzamento Women’s EURO: campione (1989, 1991, 1995, 1997, 2001, 2005, 2009, 2013)
Women’s EURO 2017: quarti di finale
Precedenti nelle semifinali di Women’s EURO
28/06/1989: Germania – Italia 1-1 (dts, Germany vince 4-3 ai rigori, Siegen)
11/07/1991: Italia – Germania 0-3 (Frederikshavn)
30/06/1993: Italia – Germania 1-1 (dts, Italia vince 4-3 ai rigori, Rimini)
11/12/1994: Inghilterra – Germania 1-4 (Watford) e 23/02/1995: Germania – Inghilterra 2-1 (Bochum, tot: V6-2)
09/07/1997: Svezia – Germania 0-1 (Karlstad)
04/07/2001: Germania – Norvegia 1-0 (Ulm)
15/06/2005: Germania – Finlandia 4-1 (Preston)
07/09/2009: Germania – Norvegia 3-1 (Helsinki)
24/07/2013: Svezia – Germania 0-1 (Gothenburg)
Vincitrice Gruppo B
Germania – Danimarca 4-0 (Brentford) – Magull 21′, Schüller 57′, Lattwein 78′, Popp 86′
Germania – Spagna 2-0 (Brentford) – Bühl 3′, Popp 37′
16/07: Finlandia – Germania 0-3 (Milton Keynes) – Kleinherne 40′, Popp 48′, Anyomi 63′
Quarti di finale
Germania – Austria 2-0 (Brentford) – Magull 25′, Popp 90′
La stella: la Germania è una squadra ricca di fuoriclasse ma che gioca di squadra.

SVEZIA
Miglior piazzamento Women’s EURO: vincitore (1984)
Women’s EURO 2017: quarti di finale
Precedenti nelle semifinali di Women’s EURO
08/04/1984: Italia – Svezia 2-3 (Rome) e
28/04/1984: Svezia – Italia 2-1 (Linköping, tot: V5-3)
11/06/1987: Svezia – Inghilterra 3-2 (dts, Moss)
28/06/1989: Svezia – Norvegia 1-2 (Lüdenscheid)
26/02/1995: Norvegia – Svezia 4-3 (Kristiansand) e 04/03/1995: Svezia – Norvegia 4-1 (Jonköping, agg: W7-5)
09/07/1997: Svezia – Germania 0-1 (Karlstad)
04/07/2001: Danimarca – Svezia 0-1 (Ulm)
16/06/2005: Norvegia – Svezia 3-2 (dts, Warrington)
24/07/2013: Svezia – Germania 0-1 (Gothenburg)
Prima Gruppo C
Paesi Bassi – Svezia 1-1 (Sheffield) – Roord 52′; J Andersson 36′
Svezia – Svizzera 2-1 (Sheffield) – Rolfö 53′, Bennison 79′; Bachmann 55′
Svezia – Portogallo 5-0 (Wigan & Leigh) – Angeldal 21′ 45′, C Costa 45’+7’aut., Asllani 54’rig., Blackstenius 90’+1′
Quarti di finale: Svezia – Belgio 1-0 (Wigan & Leigh) – Sembrant 90’+2

FRANCIA
Miglior piazzamento Women’s EURO: Quarti di finale (2009, 2013, 2017)
Women’s EURO 2017: Quarti di finale
Precedenti nelle semifinali di Women’s EURO
ND
Vincitrice Gruppo D
Francia – Italia 5-1 (Rotherham) – Geyoro 9′ 40′ 45′, Katoto 12′, Cascarino 38′; Piemonte 76′
Francia – Belgio 2-1 (Rotherham) – Diani 6′, Mbock Bathy 41′; Cayman 36′
18/07: Islanda – Francia 1-1 (Rotherham) – Brynjarsdóttir 90’+12′; Malard 1′
Quarti di finale
Francia – Paesi Bassi 1-0 (dts, Rotherham) – Périsset 102′ (rig.)

Le statistiche dei quarti di finale sono prese in considerazione dal 2009. I quarti di finale prima del 1995 non facevano parte della fase finale.

Giancarlo Padovan: “Oggi Bertolini la confermerei, ha un contratto fino a fine Mondiale”

Credit Photo: Andrea Amato

Giancarlo Padovan a Sky Sport 24 ha commentato la situazione dell’Italia Femminile dopo l’eliminazione già ai gironi dell’Europeo. «Qualche giocatrice ha dato per età e livello. Oggi Bertolini la confermerei, ha un contratto fino a fine Mondiale. Poi la ringrazio e la saluto. 6 anni sono due ere geologiche, il ciclo si chiude e si cambia. Oggi non ci sarebbero nemmeno le alternative. Piovani e Guarino, che sono i migliori, sono impegnati coi loro club. E non sarebbe giusto ad un anno dal Mondiale sradicare tutto».

Il Cesena aggiunge una freccia al proprio arco: arriva Gaia Distefano

Photo Credit: Chievo Verona Women

Altro innesto per il Cesena Femminile, che aggiunge al proprio organico Gaia Distefano

Esterno d’attacco classe 2002, la sua caratteristica principale è la rapidità. Distefano è cresciuta calcisticamente nelle giovanili della Juventus, in cui ha vinto la Viareggio Women’s Cup ed è stata campionessa d’Italia con la squadra Under 17, oltre a conquistare un posto in Nazionale con l’Under 19.

Nella stagione 2020/2021 è stata mandata in prestito al Chievo Verona, mentre lo scorso anno ha vestito la maglia del Ravenna segnando 4 gol. In questa stagione affronterà comunque il derby romagnolo ma giocando per la squadra bianconera, in cui è arrivata a parametro zero.

 

Queste le sue prima parole come giocatrice del Cesena:
“Ho scelto Cesena perché penso sia una Società in cui posso migliorare e crescere calcisticamente. Mi aspetto un campionato molto competitivo ed è proprio questo il bello. Il mio obiettivo è quello di crescere sempre di più, tirando fuori il meglio di me e far bene per squadra e Società.”

Valentina Binella, Orvieto FC: “Dopo tanto sacrifico la promozione è arrivata, ci ho creduto da subito”

Valentina Binella è il capitano dell’Orvieto FC. La centrocampista, da quattro anni nel club umbro, ha raccontato ai nostri microfoni la passata stagione con il salto in Serie C.
Queste le parole della calciatrice classe ’95 nata a Narni.

Valentina apriamo con una battuta sul salto in Serie C?
“La promozione finalmente è arrivata!! Dopo una stagione in cui la parola chiave è stata “sacrificio” siamo riuscite ad ottenere questa tanto voluta e desiderata promozione.”

Avevate in programma la promozione? Quando avete capito di poter puntare al salto di categoria?
“E’ stata una stagione caratterizzata da un continuo susseguirsi di emozioni forti. Dalla voglia di riprendere ad affondare i tacchetti sul quel meraviglioso manto verde che il Covid ci aveva strappato via, alla consapevolezza che quella poteva essere la nostra annata dall’amarezza  della coppa persa, alla forza emersa da questo brutto colpo fino alla gioia incontenibile del finale, dove veramente eravamo riuscite  ad aggiudicarci il titolo tanto ambito”.

Per te che stagione è stata?
“A questa promozione personalmente io ci ho creduto sin dall’inizio, da quando il primo giorno di allenamento dopo le vacanze estive ho messo piede all’interno dello spogliatoio e guardando in viso le mie compagne (che ringrazio per l’impegno e dedizione che hanno messo in ogni allenamento e partita) mi sono specchiata in occhi che “gridavano” di voler far bene, di volere dimostrare a tutti quanto noi in fondo  ce lo meritavamo.”

Per la prossima annata quali sono gli obiettivi? Che campionato vi aspettate?
“Riguardo alla stagione che verrà, sinceramente  non sarà per niente facile anzi ci confronteremo con una realtà diversa da quella con cui finora abbiamo avuto a che fare. Ci aspettiamo un anno d’ impegno, sacrificio, fatica , fisica e psicologica, ma non ci spaventa  ( ercole ne affrontò 12 di fatiche e per di più da solo… noi siamo un esercito, sapremo cavarcela dai ) ho piena fiducia nel gruppo che siamo ed ho la piena convinzione che l’affronteremo al meglio ne usciremo a testa alta, soprattutto perchè oltre ad essere una esperienza nuova e stimolante , è prima di tutto un qualcosa che ci farà sicuramente crescere e credo che questo “particolare” nello sport sia di fondamentale importanza. L’obbiettivo è quello della salvezza , di riuscire a mantenere la categoria.. ma chissà il pallone è rotondo!!..”

Che ricordo hai dell’ultima gara che è valsa promozione?
“Della gara che è valsa la promozione ricordo l’adrenalina che ti attraversa le vene nel voler far bene e una volta ottenuto il vantaggio quei mix di frenesia e odio nei confronti del triplice fischio finale perché quando fabula cosa che ti piace vorresti non finisse mai … un po come quando giocavi da bambina in strada a nascondino che c’era la mamma che ti richiamava a casa perché era ora di andare a letto. Odiavo la mamma che mi chiamava a tratti e a tratti odio il triplice fischio.”

Che ricordo in particolare porterai di questa annata?
“Di ricordi ce ne sono tanti da portare, ogni partita è stata un emozione a se cosi come ogni allenamento. Rimarrà indelebile però il calore degli abbracci ( in particolar modo quello del mister Riccardo Pettinelli, che dopo tanti anni insieme è stato liberatorio, di abbandono, come se gridasse ” ce l’abbiamo fatta”!!!, la gioia sui nostri volti dell’incontro che ci ha consacrato vincitrici del Campionato Indescrivibile!”

Yoreli Rincón e la mancata convocazione in nazionale: come stanno davvero le cose tra la blucerchiata e le Superpoderosas?

Credit Photo: Fabio Vanzi

Mentre lo spettacolo degli Europei sta incantando il vecchio continente, in Sudamerica Colombia e Brasile stanno dominando la Copa América 2022. Entrambe, infatti, hanno chiuso la fase a gironi a punteggio pieno, guadagnando di diritto le ambitissime semifinali. Nonostante gli incredibili risultati delle Superpoderosas colombiane, il caso Rincón continua a far discutere anche al di fuori dei confini nazionali. La talentuosa numero dieci della Sampdoria Women è infatti da tempo esclusa dalle convocate di Nelson Abadía.

Negli ultimi anni, in molti si sono chiesti il motivo di una scelta tanto drastica, considerate soprattutto la grande esperienza e le spiccate capacità tecnico-tattiche dimostrate dalla Rincón in nazionale e nei club in cui ha giocato finora. Tuttavia, le risposte del tecnico si sono sempre rivelate elusive e poco esaustive, con dichiarazioni preimpostate quali “ogni giocatrice avrà il suo momento” o “la nazionale è aperta a tutti”. Tutto pur di smentire voci e insinuazioni circa un veto imposto dalla federazione ad una serie di calciatrici considerate “insubordinate”.

Tra queste rientrerebbe ovviamente la stessa Yoreli Rincón insieme ad altri grandi volti della formazione colombiana, da Daniela MontoyaIsabella Echeverri. Ma quale dovrebbe essere il motivo di tali esclusioni? Ebbene, la pietra dello scandalo sarebbe una serie di coraggiose richieste avanzate da queste atlete alla federazione per ottenere condizioni salariali e contrattuali decisamente più dignitose e rispettose. Come da lei rivelato ai microfoni di Blu Radio lo scorso marzo, nel 2018 la calciatrice blucerchiata avrebbe infatti attirato su di sé l’ostilità della FCF (n.d.r. Federación colombiana de fútbol) dopo la vittoria della Copa Libertadores con l’Atlético Huila.

Durante la conferenza stampa post-partita, la Rincón si schierò a sostegno del movimento calcistico femminile del suo paese, chiedendo a gran voce un campionato professionistico con tutti i crismi e contratti regolari per ogni giocatrice. Secondo la trequartista blucerchiata, però, il vero smacco alla federazione l’aveva dato sottolineando le differenze salariali tra uomini e donne, il disinteresse della FCF e i suoi presunti tentativi, fortunatamente smascherati e sventati, di eliminare definitivamente il campionato femminile dal paese.

La calciatrice aveva poi rincarato la dose nel corso di un’altra intervista, rilasciata stavolta a ESPN Futbol Colombia, in cui aveva accusato gli organi federali di aver etichettato lei e le sue compagne “complicate” perché avevano richiesto divise nuove invece di quelle residue della squadra maschile, criticando la loro coraggiosa lotta per un trattamento migliore. Tali dichiarazioni trovarono successiva conferma nelle parole rilasciate dalle tante altre escluse citate precedentemente. Dunque, tra premi di merito promessi e mai concessi, estromissioni dalle convocazioni, minacce ricorrenti e una buona dose di disinteresse, sembra che i presupposti per un corretto sviluppo del calcio femminile in Colombia non siano i migliori.

In un clima del genere, inoltre, parlare e denunciare non sembra essere facile, soprattutto per non correre il rischio di essere escluse dalla nazionale o non essere ingaggiate da club locali. A dimostrazione della reale esistenza di minacce e pressioni, le parole rilasciate dalla Rincón a Blu Radio appaiono ahimè inequivocabili: “La verità che tutti sanno, ma si nasconde, è che sono stata bandita per quattro anni. Immagino sia stato a causa della lotta per il premio per la Copa Libertadores“. A questo punto, però, il pericolo è dietro l’angolo. Un ipotetico trionfo delle Superpoderosas, conquistato meritatamente sul campo, rischierebbe infatti di essere strumentalizzato per coprire problematiche e inaccettabili abusi di potere.

Qualora dovesse davvero accadere, sarebbe un vero peccato, soprattutto perché vanificherebbe gli effetti positivi di una vittoria tanto importante, macchiandola indelebilmente. Ciò che è certo è che Yoreli continuerà a non guardare la nazionale né la competizione in generale, come dichiarato recentemente ai microfoni del programma radiofonico Carrusel Caracol: “Non seguo la Copa América femminile; quando non sei chiamata è durissima. Per motivi di salute non la guardo in tv, non ci metto il dito. Anzi, ho anticipato il mio ritorno in Italia per rendere tutto più facile“.

Nicole Peressotti, Cittadella Women: “Dirti ciao è come salutare la ragazzina di sedici anni che è ancora in me”

Photo Credit: Pagina Facebook Nicole Peressotti
Il difensore classe 98 Nicole Peressotti ha salutato attraverso i propri canali social  il Cittadella Women. Con un lungo post ha ricordato tutte le emozioni legate a questa fondamentale tappa di crescita della sua vita dentro e fuori dal campo.
 
“Ciao Citta,
Ho tardato a trovare le parole per dirti “ciao”… la verità è che ancora non ce le ho. Ho fatto una scelta, ma non riesco a capire se sia giusta o sbagliata perché non riesco proprio a pensarci; mi fermo alla superficie e non riesco ad indagare più a fondo. Dirti ciao è come salutare la ragazzina di sedici anni che è ancora in me… è questo che probabilmente fa male.
Riguardo le nostre foto, rivedo la maglia da gara, ricordo i sorrisi (e i pianti), le risate (e gli scleri), le battute (e le bestemmie). Quando sono tornata a casa, era la mia vecchia vita a sembrarmi una parentesi, non Cittadella. Mi sono accorta di capire il valore delle cose sempre quando ormai decido di lasciarle indietro.
Riescono a mancarmi pure i muri gialli stonacati del ceppo, ci pensate?
La verità è che è stata una stagione strana, non posso dire il contrario; vissuta con le paranoie a far da padrone supreme della situazione (su questo non cambierò mai). Ma è stata anche una stagione che mi ha insegnato tanto, come calciatrice e come persona. Ho condiviso campo e, per la prima volta, anche la panchina. Ho condiviso gioie e dolori (tanti dolori, soprattutto fisici penso). Ho condiviso uno spazio abitativo con dieci persone e caratteri totalmente diversi; e ho imparato a conviverci (con il tempo).
Permettetemi di iniziare dal mio ceppo. È stato l’anno delle tigelle di Gegia, delle gridolina di Otta che ti risvegliavano nel pomeriggio, della bonarietà infinita di Sara, della genuinità di Giannina, dell’equilibrio in tutte le cose di Ripa; è stato l’anno del caratterino tosto di Azzu (e di un cuore infinito), di Cate, che ha iniziato a parlare da sola come me, di Franci… che è semplicemente Franci; del sorriso e della volontà di Vale, di Chiaretta Repetti e le mucche, di Totta, che è stata poco con noi, ma che ci è entrata dentro uguale.
E poi c’è stata la grinta di Peru, immensa; le battute pessime di Mene (compensate dal suo carattere dolce e dalla sua determinazione); è stato l’anno di capitan Bea… che è da conoscere, non si può descrivere; della fragilità di Greis, che ha sempre manifestato in altro modo; del sorriso grande di Ila e dei suoi occhi azzurri (sì Bea, sono più belli i suoi); di Greta, sempre pronta a una parola buona; di Lucy e il suo accento argentino; di Giudi e la sua “durezza” caratteriale (passami il termine)… mi ricordavi sempre i primi riferimenti con cui ho iniziato a giocare; di Sed… che non ho mai realmente inquadrato. È stato l’anno delle mie piccoline, di Marty, Ali, Jas e Pizzo, a cui auguro tutto il meglio che questo sport può dare. È stato anche l’anno di Annina, che chiudeva insieme a me il centro sportivo dopo gli allenamenti ed era la prima a sedermisi affianco nelle serate più storte.
Mi porto dentro tutto questo, e di più; mi porto dentro anche quelle persone che ho conosciuto per poco, ma che in quel poco mi hanno dato qualcosa, come Ile, Ele Lovato, Mela e Fabi.
Mi sono chiesta spesso se questa stagione è stato un successo o un fallimento. Mi sono chiesta seriamente se ho fallito. Sono arrivata a Citta con degli obiettivi, me ne sono andata con tutt’altro in testa. Scenderò di categoria. Non so se sia stata una scelta di coraggio o di codardia, di volontà di crescere in ambito lavorativo o paura di non essere all’altezza del calcio.
Ma no, non penso di aver fallito. Volevo dimostrare che con tanta costanza ci si può riuscire, si possono superare gli ostacoli. Scelgo io di scendere di categoria, non il mio fisico. Cittadella mi ha restituito una risposta importante, mi ha velatamente detto che lì in mezzo ci potevo stare. A tratti, in stagione, sembrava potessi andare anche oltre.
Quindi, a tutti quelli che nella mia storia un po’ si rispecchiano, perseverate, sempre.
A Zeudi e a tutto lo staff, GRAZIE per aver accettato questa grande scommessa sfortunata.
Alle mie compagne, amiche, e conviventi… in bocca al lupo per tutto quello che verrà.
CIAO CITTA. Col cuore Nick”.
 

Il Manchester United conferma il rinnovo del suo capitano: Katie Zelem, fino al 2024

Il Manchester United Women, sui suoi canali istituzionali, ha ufficializzato che il capitano Katie Zelem ha firmato un prolungamento del contratto, mantenendola con il club fino alla fine della stagione 2023/24.

Katie che è entrata a far parte dello United nel 2018 come parte della squadra professionistica inaugurale, facendo il suo debutto competitivo nella vittoria per 1-0 in Coppa di Lega contro i rivali storici del Liverpool il 19 agosto dello stesso anno.

Katie è stata nominata capitano nella sua seconda stagione con il club e ha collezionato 99 presenze come rossa, segnando 27 gol nel processo.

La centrocampista con la firma di questo nuovo contratto ha espresso le sue ambizioni per il suo futuro successo.

Dopo l’accordo la stessa Katie ha dichiarato: “Sono felice di prolungare il mio contratto qui allo United. Essere il capitano di questa meravigliosa squadra di calcio è un privilegio e qualcosa che sono onorato di continuare in un’altra entusiasmante stagione per questo gruppo di giocatori. Voglio ringraziare i fan per tutto il loro supporto da quando mi sono unito nel 2018 e non vedo l’ora di creare altri ricordi vincenti insieme“.

Il manager delle United Women Marc Skinner ha elogiato il suo capitano, ed ha dichiarato: “Katie mostra i valori e le qualità per capitanare questa squadra. Siamo lieti che continuerà a guidare questo gruppo di giocatori, dentro e fuori dal campo. Katie ha mostrato la scorsa stagione di possedere il personaggio per sfidare e migliorare costantemente se stessa, spingendo i suoi compagni di squadra a fare lo stesso. Non vediamo l’ora che Katie guidi il nostro team in molte stagioni di successo a venire”.

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