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Italia-Belgio 0-1: Azzurre ko, Fiamme Rosse ai quarti

Finisce ancora una volta alla fase a gironi UEFA Women’s Euro per l’Italia. Malgrado il pareggio tra Francia e Islanda, le Azzurre non riescono a ottenere il successo che serviva contro il Belgio, che batte 1-0 le Azzurre e si qualifica a sorpresa per i quarti dove affronterà la Svezia: a Manchester decide un gol a inizio ripresa di Tine De Caigny.

Momenti chiave
49′ De Caigny porta il Belgio in vantaggio
52′ La conclusione di Girelli si infrange sulla traversa
79′ La subentrata Giacinti manda di un soffio a lato in diagonale
90’+1′: Wullaert colpisce il palo

La partita in breve: le Fiamme Rosse fanno la storia
L’avvio dell’Italia – che ripropone nella formazione iniziale Cristiana Girelli, Barbara Bonansea e Manuela Giugliano e lascia in panchina il capitano Sara Gama – è incoraggiante, con Girelli che chiama subito a un non semplice intervento Nicky Evrard, portiere del Leuven. Le ragazze di Bertolini, però, con il passare dei minuti perdono campo e fiducia, sbagliando qualche pallone di troppo in orizzontale. Un errore di Elena Linari propizia la conclusione di Hannah Eurlings, che per fortuna delle Azzurre non trova lo specchio della porta. Giugliano tenta un tiro dal limite ma manda a lato, la migliore occasione del primo tempo è un tiro-cross di Bonansea su cui Girelli è di un soffio in ritardo sul secondo palo.

Nella ripresa c’è l’esordio nel torneo di Agnese Bonfantini, che prende il posto di Lucia Di Guglielmo con Valentina Bergamaschi arretrata sulla linea difensiva. Ma, a sorpresa, è il Belgio a passare. Su un pallone vagante, Martina Rosucci non riesce a liberare e De Caigny, con una conclusione velenosa di sinistro, mette il pallone alle spalle di Laura Giuliani. La reazione dell’Italia è veemente, ma il destro a giro di Girelli – bellissimo – si infrange sull’incrocio dei pali. Bertolini prova a dare vigore all’attacco, inserendo anche Valentina Giacinti, ma il diagonale proprio dell’attaccante della Fiorentina termina a lato di un soffio alla destra di Evrard. Il Ct Azzurro mette dentro anche Valentina Cernoia e Daniela Sabatino, cercando il tutto per tutto. L’Italia non riesce però a ‘sfondare’ con Bonansea, mentre è ancora il Belgio a sfiorare il gol con Tessa Wullaert che colpisce un clamoroso palo dalla distanza. Il fischio finale, dopo 7 minuti, scatena la festa delle ragazze di Ives Serneels, che ottengono una vittoria forse inaspettata e si qualificano per i quarti; per l’Italia di Bertolini, invece, è una cocente delusione, dopo l’amarezza dell’eliminazione ai gironi all’Europeo 2017 in Olanda.

Giocatrice della partita: Sari Kees (Belgio)
“E’ stata brava e solida nel reparto arretrato e ha guidato la linea difensiva del Belgio, effettuando interventi importanti e passaggi precisi quando è stata in fase di possesso”. – Commissione Osservatori Tecnici UEFA

Vieri Capretta, reporter Italia
Per le azzurre è tutto finito. Colpire legni contro Islanda e Belgio non è abbastanza per giustificare di non essere mai state veramente dentro in questo torneo. Troppe giocatrici non sono state all’altezza delle aspettative e quella sconfitta iniziale contro la Francia ha probabilmente distrutto la fiducia nella squadra. Avrebbero potuto vincere oggi, ma alla fine è mancato l’istinto del gol per cambiare le cose. Le Azzurre torneranno a casa con tanti rimpianti.

Alyssa Saliou, reporter Belgio
Sangue, tanto sudore e qualche lacrima. Ma il Belgio va avanti! Che serata storica…sembrava che l’Italia stesse per pareggiare e l’Islanda potesse conquistare la qualificazione, ma le giocatrici sono riuscite a farcela. Quarti di finale, arriviamo!

Reazioni
Milena Bertolini, Ct Italia: “Non meritavamo di perdere, perché questa sera le ragazze a parte i primi 15 minuti, hanno dato tutto giocando bene, però alla fine il calcio è questo e dobbiamo accettare il risultato. Quello che è mancato forse è la tranquillità, però stasera le ragazze hanno giocato e fatto bene. Poi è chiaro stasera eravamo obbligate a vincere e l’aspetto emotivo ha contato. E’ un’esperienza per noi importante, che non avevamo mai vissuto, ma che ci farà diventare più forti in futuro. Ora dobbiamo analizzare quello che è successo e prendere il positivo, cercando di riparare agli errori commessi”.

Elena Linari, difensore dell’Italia: “C’è tanto rammarico, siamo dispiaciute per questa uscita dal girone, nessuno se lo aspettava. Forse ci sono state fin troppe aspettative su di noi, in queste partite forse si è visto che ci manca ancora qualcosa, soprattutto contro la Francia è stato chiaro il gap. Contro Belgio e Islanda invece ce la siamo giocata, peccato, ma ora già pensiamo alle partite di settembre che sono importanti. E’ giusto che ci siano aspettative nei nostri confronti, dobbiamo essere in grado di sostenerle e di dare tutto in campo. Ora analizziamo gli errori e dobbiamo ripartire alla grande, perché a Settembre abbiamo le partite di qualificazione al Mondiale”.

Sari Kees, difensore Belgio: “È un onore per me essere Player of the Match! Quando me l’hanno detto quasi non potevo crederci. Sono ancora giovane ed è il mio primo EURO. Incredibile. Sono super orgogliosa! Abbiamo lottato fino alla fine, ma sento che ce lo meritavamo. È fantastico, davvero. L’Italia è una squadra così forte, ma non ci siamo arrese. Abbiamo continuato ad andare avanti e a crederci e questo alla fine ha fatto la differenza”.

Statistiche chiave

  • Il Belgio, alla seconda partecipazione, si è qualificato per la prima volta per i quarti di finale.
  • L’Italia ha vinto soltanto una delle ultime otto partite giocate nella fase finale di Women’s EURO.
  • Il Belgio ha sempre segnato nelle ultime quattro partite della fase finale dell’Europeo femminile.

Formazioni
Italia: Giuliani; Di Guglielmo (Bonfantini 46′), Bartoli, Linari, Boattin; Bergamaschi (Cernoia 80′), Simonetti (Giacinti 68′), Rosucci (Caruso 58′), Giugliano; Bonansea, Girelli (Sabatino 80′)
Belgio: Evrard; Vangheluwe (Deloose 66′), Kees, Biesmans, Philtjens; Cayman (Missipo 90’+2′), Vanhaevermaet, De Caigny; Dhont (Minnaert 59′), Eurlings (Delacauw 66′), Wullaert

E adesso?
Il Belgio affronterà la Svezia nei quarti di finale, venerdì 22 luglio al Leigh Sports Village.

Vip C5: torna Valeria Valenzano, saluta Alice Minuzzo

 Doppio annuncio in casa Villa Imperiale Planet, squadra reduce dal salto in Serie A di calcio a 5. La società veneta, infatti, ha reso noto, nelle ore scorse, l’innesto di Valeria Valenzano.
La calcettista ex Bitonto ha dichiarato:
Ho iniziato il mio percorso nel futsal dopo un periodo nel calcio a undici, inizialmente ero titubante poi me ne sono completamente innamorata. Il mio primo anno ho giocato in A2 nel Martina, con cui ho raggiunto la qualificazione alle final four, poi l’esperienza più importante l’ho avuta nel Bitonto, in cui abbiamo vinto Coppa Italia e campionato. Era da tempo che volevo vivermi un esperienza fuori casa, per questo ho accettato la proposta della Vip, che ho seguito molto nel percorso di Coppa Italia nella stagione 21/22. Ho sentito la giusta fiducia e non ho esitato ad accettare e a mettermi in gioco in questa nuova avventura. Ci aspetta un campionato difficilissimo, il livello negli ultimi anni si è alzato parecchio, ma questo non fa altro che stimolarmi ancora di più. Sono una persona molto competitiva, soprattutto con me stessa e ogni giorno faccio di tutto per migliorarmi e migliorare le mie prestazioni. Mi alleno duramente perché penso che concentrarsi sugli allenamenti e lavorare duro sia il modo migliore per arrivare preparate alle partite, con concentrazione e consapevolezza. Se c’è una cosa che mi contraddistingue è il non mollare mai e avere fame e posso assicurare che venderemo cara la pelle per i nostri obiettivi!”.
Saluta il Veneto, invece, dopo due stagioni la calcettista Alice Minuzzo

Michela Ledri vestirà ancora la maglia dell’Hellas Verona Women

L’Hellas Verona Women, dopo la scelta di confermare in panchina Veronica Brutti, riparte dal suo totem, ovvero da Michela Ledri.

Il difensore classe ’92 vestirà ancora un volta la maglia gialloblù per la quarta stagione consecutiva. Michela, inoltre, vanta un palmarès di livello: infatti ha vinto quattro scudetti, tre con il Bardolino Verona (2006/07, 2007/08 e 2008/09) e una con l’AGSM Verona (2014/15), due Coppe Italia (2005/06 e 2006/07) e due Supercoppe Italiane (2207 e 2008) sempre ottenute con il Bardolino.

Lo scorso anno, con le scaligere, ha raggiunto 300 presenze in Serie A, categoria alla quale Michele vorrebbe tornare col suo Verona.

Photo Credit: Federica Fenzi

Aprile e Forcinella bianconere fino al 2025

La nuova stagione è alle porte per le bianconere e, alla luce di ciò, i due portieri Roberta Aprile e Camilla Forcinella, dopo una stagione di prestito, vengono acquisite a titolo definitivo firmando un contratto fino al 2025.

Aprile, arrivata nell’estate del 2021 dall’Inter, ha difeso la porta delle bianconere otto volte in Serie A e tre in Coppa Italia. In ogni occasione, entrando in campo, ha dimostrato di avere una mentalità positiva e il desiderio di mettersi in gioco per dare il massimo per la squadra. In molti ricorderanno la sua fantastica parata contro il Sassuolo che l’ha vista respingere una conclusione dalla lunga distanza per mantenere in vantaggio le bianconere. La sua stagione d’esordio si è conclusa con tre titoli a loro modo storici anche per le Juventus Women che mai nella loro storia erano riuscite a vincere in un’unica annata tutte e tre le competizioni nazionali.

Stesso discorso per Camilla Forcinella, che ha vissuto anche lei una stagione vincente con le bianconere, pur essendo arrivata a gennaio, pochi giorni dopo il successo delle Juventus Women in Supercoppa. Durante i suoi primi sei mesi, Camilla ha mostrato la volontà di imparare insieme alle sue compagne di squadra e a fine stagione ha festeggiato anche lei la vittoria dello Scudetto.

Entrambe cercheranno sicuramente di continuare a mostrare il grande spirito e il sacrificio che hanno messo in evidenza dal primo giorno in cui sono entrate a Vinovo.

Adesso ci aspettano altri tre anni insieme. Ci vediamo in campo, ragazze!

Credit Photo: Paolo Pizzini 

L’Italia eliminata dal Belgio per 0-1 lascia gli Europei

Purtroppo oggi vi offro un caffè senza zucchero, l’eliminazione delle nostre Azzurre dall’Europeo 2022 ad opera del Belgio, che ha lasciato in tutti noi, che amiamo alla follia il nostro movimento, un retrogusto molto amaro.

Amaro perché anche nella terza partita con il Belgio le nostre ragazze sono state vittime della paura con la quale hanno giocato questa partita e alla prima vera occasione hanno preso l’ennesimo goal, senza riuscire a mettere in campo la solita e conosciuta spensieratezza e allegria che avevamo visto nel Mondiale e poi a seguire.

Sì, le Azzurre hanno mostrato tanta paura ad attaccare la porta, bloccate sulle fasce, non hanno mai spinto a dovere come dovevano fare, e poi hanno avuto poche idee e tanta confusione. Questa Nazionale ha deluso, dopo 40 e passa giorni di ritiro, le Azzurre si sono fatte schiacciare delle stesse aspettative che noi tutti e loro in primis avevano creato, parlando ai vari microfoni di questo Europeo.

Ovvio con la Francia si poteva perdere ma non così male, la questione è che abbiamo avuto due partite, contro l’Islanda e il Belgio, totalmente alla nostra portata, o meglio a quella che era l’Italia prima dell’Europeo, ma siamo stati capaci di sbagliarle completamente.

Sono finiti così gli Europei di calcio Femminile per la Nazionale Italiana di Milena Bertolini. Le Azzurre hanno lasciato il campo in seguito alla sconfitta contro il Belgio. Infatti era necessaria una loro vittoria per potere passare il turno, invece è arrivata una sconfitta. La partenza dell’Italia nel primo tempo era stata buona: ci sono state occasioni per Girelli, Bonansea e Giugliano. All’inizio del secondo tempo De Caigny ha portato, però, in vantaggio il Belgio. Girelli ha colpito la traversa. Le Azzurre ci hanno provato fino alla fine ma il risultato è rimasto invariato. Il Belgio ha vinto e Italia è stata eliminata.

Cosa aggiungere?

Per quanto mi riguarda, non avevo visto mai una Nazionale con le idee così confuse. Un’assenza di gioco e tanta paura delle giocatrici. Non avevo sentito mai parlare di sfortuna dalle commentatrici se si prende una traversa con un tiro costruito da un’azione veramente seria e degna di questo nome. Non avevo nemmeno visto mai così tanti tentativi individuali sperando di potere buttare la palla in porta a casaccio perché forse entrerà.

Amo il calcio, specie quello femminile, lo rispetto in quanto lo ritengo sincero e non voglio nascondere le critiche.

Ho notato che fin dall’inizio c’era solo nervosismo in campo, non c’era gruppo e non c’era gioco, quindi che dire?

Che meritavamo di uscire!  

Amare una squadra non significa nasconderne i problemi.

La mia speranza è che questo ci serva in futuro a farci riflettere e a farci ripartire con qualcuno di nuovo che voglia prendersi questo incarico. Per noi e per il calcio femminile.

Islanda – Francia 1-1: una buona Islanda costringe al pari le francesi

L’Islanda arriva a un passo dalla qualificazione ai quarti di UEFA Women’s EURO 2022 interrompendo il cammino perfetto della Francia nel Gruppo D con un rigore di Dagný Brynjarsdóttir al 12esimo minuto di recupero del secondo tempo. La Francia, passata in vantaggio nei primissimi minuti, era già qualificata come prima nel girone. Nell’altra partita il Belgio ha battuto l’Italia 1-0 passando come seconda ai danni dell’Islanda.

I momenti chiave della gara
1′ Malard sblocca il risultato dopo 43 secondi
12′ Jónsdóttir colpisce la traversa
55′ Baltimore sfiora la traversa
67′ Geyoro prende il palo
90’+12′ Brynjarsdóttir realizza il rigore del pareggio

Riepilogo della gara
Con il primo posto già assicurato e con Marie-Antoinette Katoto ai box per un grave infortunio subito giovedì nella vittoria contro il Belgio, il Ct della Francia, Corinne Diacre, ha fatto turnover lasciando a riposo Delphine Cascarino, Grace Geyoro e Griedge Mbock Bathy. Prima maglia da titolare per Sandy Baltimore, Melvine Malard e Selma Bacha. Proprio Malard sblocca il risultato dopo soli 43 secondi al termine di un fulmineo uno-due con Clara Matéo con una conclusione potente che non lascia scampo a Sandra Sigurdardóttir. L’Islanda prova a reagire e colpisce una traversa con Sveindís Jane Jónsdóttir, mentre dall’altra parte Baltimore costringe il portiere Sigurdardóttir a una parata in tuffo. L’Islanda continua a premere sull’acceleratore per tutta la prima frazione di gioco ma rientra negli spogliatoi con un gol di svantaggio.

Nella ripresa la Francia sfiora il raddoppio al 55′ con una conclusione di Baltimore che lambisce la traversa. Al 12esimo minuto di recupero però l’Islanda trova il gol del pari con un rigore che Dagný Brynjarsdóttir trasforma con freddezza dopo un fallo in area su Gunnhildur Yrsa Jónsdóttir. L’Islanda pareggia contro una Francia molto più quotata ed esce a testa alta dal torneo.

Player of the Match: Melvine Malard (Francia)
“Un’ottima prestazione in attacco, con movimenti intelligenti dietro le linee e con un’intesa perfetta con le compagne. Brava anche in fase difensiva con un pressing forsennato sulle portatrici, oltre a un gol di buona fattura”. – Osservatori Tecnici UEFA

Statistiche

  • Il gol di Malard è stato sette secondi più veloce del vantaggio della Finlandia contro la Spagna alla prima giornata, ed è diventato il più veloce della fase finale dall’introduzione della fase a gironi nel 1997.
  • La Francia ha segnato entro i primi dieci minuti in tutte e tre le partite delle a fase a gironi a Rotherham.
  • La Francia, che aveva raccolto nove punti anche nel 2013, ha eguagliato l’Inghilterra chiudendo a punteggio pieno per la seconda volta (per la Germania è stata la quarta).

Formazioni
Islanda: S. Sigurdardóttir; Árnadóttir (Jensen 86′), Viggósdóttir, I Sigurdardóttir, Gísladóttir (Gunnlaugsdóttir 60′); Gunnarsdóttir (G. Jónsdóttir 60′), Vilhjálmsdóttir, Brynjarsdóttir; S. Jónsdóttir (Gudmunsdóttir 60′), Thorvaldsdóttir, Albertsdóttir (Jacobsen Andradóttir 81′)
Francia: Peyraud-Magnin; Torrent, Tounkara, Renard, Bacha (Karchaoui 63′); Toletti (Geyoro 63′), Bilbault (Palis 46′), Matéo; Diani (Cascarino 46′), Malard (Sarr 79′), Baltimore

Prossime tappe
La Francia resta qui a Rotherham per la sfida dei quarti di finale di Women’s EURO contro le campionesse in carica dei Paesi Bassi, seconda classificata del Gruppo C, sabato con la speranza di vendicare l’uscita ai rigori nella stessa fase del 2009. Anche l’Islanda è attesa prossimamente da una grande sfida contro i Paesi Bassi. Prima le islandesi però ospiteranno la Bielorussia nella penultima partita delle qualificazioni alla Coppa del Mondo femminile FIFA il 2 settembre, e poi voleranno a Utrecht il 6 settembre per scavalcare le olandesi e qualificarsi alla loro prima fase finale del Mondiale femminile evitando gli spareggi. Con una vittoria contro la Bielorussia, alle islandesi infatti basterebbe pareggiare contro le olandesi.

UEFA Women’s EURO 2022: la nazionale italiana torna a casa, e la CT Milena Bertolini, si prende tutte le colpe di questa sconfitta

L’ Italia si deve arrendere anche al Belgio e torna sconfitta a casa dall’ Europeo.

Il nostro commissario tecnico, nella conferenza stampa del dopo gara, analizza ciò che è andato ancora di “storto” nella partita.

Quanta amarezza e delusione per l’uscita da questo Europeo? “Non sono delusa, le ragazze non mi deludono mai, è il commento a caldo di Milena, per l’impegno che ci hanno messo sia nel ritiro che nella gara di questa sera. Avremmo meritato di più, abbiamo giocato con un sacco di occasioni, sono situazioni dove non siamo riuscite a concretizzare. Se perdi la tranquillità in campo, poi, non riesci a recuperare la gara. Credo che dovremmo ancora crescere su questo pensiero, perché il peso delle aspettative (come ho detto più volte in questi giorni) a livello collettivo deve quasi che questa squadra dovesse vincere l’Europeo e ci si dimentica che questa squadra ai precedenti Mondiali ha fatto qualcosa di straordinario. Quella cosa li ha fatto pensare a troppo, oi siamo ad una fascia media e non nella fascia top, e questa è la realtà. Quindi quando vai ad affrontare queste partite di pari livello, e ti viene a mancare questa tranquillità, ecco che le aspettative sia esterne che anche tra le ragazze stesse ti crea questo malessere. Il percorso è stato sempre in crescita, e facendo bene, quindi anche le stesse giocatrici ci tenevano a fare altrettanto bene in questa competizione”.

Ma allora qual’ è la ricetta per riportare la giusta serenità e tranquillità in squadra?

“Innanzi tutto c’è da essere consapevoli del nostro percorso, che ci insegna tanto, se segui la giusta strada è un insegnamento per le future gare dove dovremmo giocarci la qualificazione ai prossimi Mondiali. Stiamo migliorando, crescendo, ma non si può (come dico sempre) in sette anni cancellare il gap che c’è stato nel calcio femminile di vent’anni”-

“Occorre investire nelle risorse, in termini di progettualità, e proseguire in questo verso: con il professionismo, che è in partenza ma solo agli inizi, ci andrà tempo e risorse per credere in questo Movimento. Fra sei o sette anni ci sarà il giusto riscontro”.

“ Dall’uscita da questo Europeo mi prendo tutte le colpe, ammette la Bertolini, come allenatrice e responsabile della squadra”.

Ma quali sono stati i limiti della nostra rosa, dando sul campo poca convinzione di voler vincere, ma che sensazioni ha avuto la CT dal campo? “Limiti li vedo i termini complessivi: che parte dalla testa, e poi va alle gambe, e chiaro che noi dobbiamo crescere sia in intensità fisica che tecnica. Il nostro campionato non ci abitua a questa intensità fisica e tecnica, quindi quando tu ti trovi in queste fasi Europee non sei abituato e la percentuale di errore aumenta. Bisogna lavorare nei Club, nel settore giovanile, in quelli che già si sta in parte facendo per avere un campionato più competitivo e mettere le ragazze a ritmi più alti. Ovviamente ci vuole del tempo”.

Adesso la delusione è forte, la sofferenza è tanta, ma certamente le nostre ragazze sapranno risollevarsi e con lo spirito di gruppo sapranno regalarci ancora tante emozioni.

Credit Photo: Alessia Taglianetti

Mana Mihashi, Inter: “Contentissima di essere la prima calciatrice nipponica della storia nerazzurra”

Nella giornata di ieri l’ Inter ha annunciato la classe ’94 Mana Mihashi, giapponese che arriva alla corte di mister Rita Guarino dopo due stagioni in Italia al Sassuolo.
La stessa calciatrice ha rilasciato le prime parole ai canali ufficiali dopo l’approdo in nerazzurro:

Sono felice di essere qui. Non vedo l’ora di giocare con la maglia dell’ Inter per me significa molto, è una grande squadra. L’Inter è famosissima in Giappone visto che Yuto Nagatomo ha giocato tanti anni con questa maglia.. Sono contentissima di essere la prima calciatrice nipponica della storia dell’Inter femminile perché questa squadra è veramente grande. Il calcio italiano fisicamente è più forte rispetto il Giappone, questo mi piace”. 

Il Como Women conferma per la quarta stagione Giulia Rizzon

Il Como Women, dopo gli arrivi di Beretta, Beccari e Korenčiová, ha annunciato che Giulia Rizzon sarà ancora una calciatrice del Como per la quarta stagione di fila.
Sono molto contenta di aver raggiunto la Serie A assieme al presidente Stefano Verga – ha detto la capitana sui canali ufficiali del club lombardo – ho sposato il suo progetto tre anni fa, quando mi convinse dicendomi di voler raggiungere la massima serie nel giro di tre anni. Sono onorata che mi abbia dato ancora modo di poterlo rappresentare in campo vestendo per il quarto anno consecutivo la maglia del Como“.
Stabilito, inoltre, il cronoprogramma precampionato delle lariane. Sabato la squadra si radunerà al centro sportivo di Pontelambro, per poi disputare sabato 30 l’amichevole contro il Milan al Vismara, e, infine, andrà in ritiro a Marileva, località situata in provincia di Trento.
Photo Credit: Como Women

Benedetta De Angelis, Audace Verona: “Per la prima volta decido di abbracciare un progetto per tre anni consecutivi”

Giocherà ancora con l’Audace di Verona Benedetta De Angelis, calcettista numero 22 delle venete.
L’annuncio è arrivato nei giorni scorsi e la stessa laterale ai microfoni del club dichiarato:
“Se è vero che il viaggio è più importante della destinazione, credo che questa Audace sia sulla strada giusta e sono felice e orgogliosa di condividere questo pezzetto di cammino insieme. È la prima volta in cui decido di abbracciare un progetto per tre anni consecutivi e questo significa che nel nostro campionato esistono realtà solide e lungimiranti, con i piedi per terra: basta solo sapere dove andare a cercare, senza farsi abbagliare da luci tanto forti quanto effimere”.

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